Meccanica Sintesi di dati e informazioni economiche sul settore produttivo nelle Marche

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Transcript:

Meccanica Sintesi di dati e informazioni economiche sul settore produttivo nelle Marche Maggio 2015 Dati dimensionali: Imprese, Produzione, Unità di lavoro,.. pag. 2 Esportazioni: Ammontare, andamento, principali paesi di destinazione pag. 3 Estratto da Documenti Confindustria Marche sul settore Indagine Congiunturale Trimestrale IV trimestre..... pag. 4 Estratto da Giuria della congiuntura Unioncamere Marche sul settore Indagine Congiunturale Trimestrale Sintesi...pag. 5 Estratto dal bollettino Excelsior-Unioncamere sul settore Programmi occupazionali delle imprese per il 1 trimestre 2015... pag. 7 Estratto da Osservatorio Nazionale dei distretti italiani - UnionCamere Descrizione sintetica dei distretti del settore nella regione..pag.8

Meccanica* * In questo report il settore della meccanica comprende: Metallurgia Meccanica, Computer ed Elettronica, Elettrodomestici e Mezzi di trasporto. Imprese Al le imprese attive nelle Marche nel settore sono 4.859 e rappresentano il 24 % delle imprese del manifatturiero e il 3% delle attività imprenditoriali totali. Il ramo che presenta più imprese è quello della Fabbricazione di prodotti in metallo che rappresenta più della metà delle imprese del settore. Rispetto al 2013 tutti i rami di questo settore sono diminuiti, nel complesso si è registrato un calo del 2,6%. Il grafico di andamento mostra la tendenza negli ultimi quattro anni. Produzione Il settore Meccanica, considerato assieme al metallurgico, all'elettronica, agli apparecchi elettrici e mezzi di trasporto, produce il 7% del valore aggiunto delle Marche. Nel grafico a torta si evidenzia che nell'ambito del comparto Industria i tre rami rappresentano assieme il 24% del valore aggiunto. Quote settoriali di valore aggiunto prodotto dal comparto INDUSTRIA Imprese attive* - Marche Fonte: Infocamere Variaz. Quota sul Imprese /13 totale Metallurgia 91-4,2% 1,9% Fabbricazione prodotti in metallo 2.749-1,8% 56,6% Fabbricazione prodotti di elettronica 345-1,1% 7,1% Fabbricazione apparecchi elettrici 477-2,7% 9,8% Fabbricazione di macchinari 810-4,4% 16,7% Fabbricazione di autoveicoli 70-2,8% 1,4% Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 317-5,7% 6,5% TOT. MECCANICA* 4.859-2,6% 100,0% Produzione in termini di valore aggiunto Fonte: ISTAT dati al 2012 Db Marche Macchinari e apparecchiature meccaniche, elettriche e elettroniche Attività metallurgiche e prodotti in metallo Valore aggiunto di Incidenza sul PIL regionale 1.334,9 3,7% 940,5 2,6% Mezzi di trasporto 237,7 0,7% TOTALE 2.513,1 7,0% Occupati Fonte: ISTAT dati al 2012 Db Marche Occupati in migliaia Incidenza regionale Occupati Il settore occupa quasi 55 mila lavoratori, e dunque l' 8% degli occupati marchigiani. Oltre la metà degli occupati del settore è occupato nel ramo dei Macchinari e apparecchiature meccaniche, elettriche e elettroniche. Macchinari e apparecchiature meccaniche, elettriche e elettroniche Attività metallurgiche e prodotti in metallo 28,3 4% 21,5 3% Mezzi di trasporto 5,0 1% TOTALE 54,8 8% Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 2

Esportazioni di prodotti del settore Meccanica*- Marche Il settore Meccanica considerato nella sua ampia accezione e cioè comprensivo degli apparecchi elettrici, dell'elettronica, delle industrie metallifere, e dei mezzi di trasporto, rappresenta per le Marche il 37% dell export. Vengono esportate merci di questo settore per un valore di oltre 4 miliardi e seicento mila euro. Nel le esportazioni del settore sono rimaste pressoché invariate rispetto al valore dell'anno precedente. Esportazioni ( di euro) Fonte: ISTAT Export Variazione /2013 Meccanica 1.723 +1,9% Apparecchiature elettriche 1.218-2,8% Metallurgia e prod in metallo 1.095 +0,1% Mezzi di trasporto 340 +6,0% Computer e elettronica 227-1,4% Totale 4.603 +0,3% Quote settoriali sulle esportazioni della regione MARCHE Andamento delle esportazioni del settore ( di euro) A livello nazionale la regione Marche esporta il 2% del totale ed è la settima regione.. Osservando separatamente alcune delle varie componenti merceologiche del settore, i macchinari, ovvero la "meccanica" in senso stretto ha come prima destinazione gli Stati Uniti, seguiti da Francia e Polonia; gli apparecchi elettrici hanno come prime destinazioni la Germania, il Regno Unito e la Francia; la metallurgia e i prodotti in metallo vengono esportati in primis in Francia, seguita da Germania e Spagna. Quote regionali di esportazione del settore Meccanica in senso allargato Prime destinazioni Macchinari Prime destinazioni App.Elettrici Prime destinazioni Metallurgia Paesi Export Variaz. / 2013 1 Stati Uniti 195-11% 2 Francia 145-8% 3 Polonia 135 +0% 4 Germania 132-4% 5 Regno Unito 121 +57% Paesi Export Variaz. / 2013 1 Germania 116 +26% 2 Regno Unito 105-13% 3 Francia 104-13% 4 Polonia 93 +10% 5 Russia 65-19% Paesi Export Variaz / 2013 1 Francia 158-2% 2 Germania 138 +8% 3 Spagna 93 +2% 4 Stati Uniti 82-8% 5 Regno Unito 49 +1% Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 3

da Confindustria Marche Indagine Congiunturale Trimestrale sull'industria Manifatturiera IV trimestre Meccanica Indice ISTAT della produzione industriale Italia e indice Confindustria Marche Meccanica Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente Quarto trimestre ancora incerto per il settore meccanico regionale, con un debole andamento dall attività produttiva e un recupero dell attività commerciale. Secondo le rilevazioni di Confindustria Marche, la produzione del settore nel trimestre ottobredicembre ha registrato una flessione dello 0,9% rispetto allo stesso trimestre del 2013, con un andamento in linea con quello rilevato a livello nazionale (-0,6% nella media dei settori metalmeccanici). Migliora la diffusione di risultati positivi tra gli intervistati (53% contro 48% della precedente rilevazione), e si contrae anche la quota di operatori con variazioni in diminuzione (30% contro 35% della rilevazione del terzo trimestre ). In recupero l attività commerciale complessiva: le vendite hanno registrato un aumento del 3,9% in termini reali rispetto al quarto trimestre 2013. Sul mercato interno, il fatturato reale è cresciuto del 3,4%, con un ulteriore recupero della quota di imprese con risultati positivi (56% contro 51% della precedente rilevazione) e una flessione di quelli negativi (40% contro 44% della precedente rilevazione). Sul mercato estero, le vendite sono aumentate del 4,7%, con variazioni positive per il 48% degli operatori intervistati (50% nella precedente rilevazione) e negative per il 39% dei produttori del settore (36% nel trimestre precedente). In calo i prezzi sia sul mercato interno (-1,7%), sia moderatamente sull estero (-1,0%). In calo anche i costi di acquisto delle materie prime sull'interno (-0,8%) e sull estero (- 0,6%). In netto calo (-1,2%) i livelli occupazionali tra ottobre e dicembre. In diminuzione i ricorsi alla cassa integrazione, passati da 4,3 milioni di ore del quarto trimestre 2013 a 3,5 milioni di ore del quarto (-17,9%). Le previsioni degli operatori riguardo alle vendite nei prossimi mesi sono complessivamente orientate alla stazionarietà sia sull interno, sia sull estero. Variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente I trim II trim III trim IV trim Produzione +0,9 +0,7-1,4-0,9 Vendite -mercato interno +1,7 +1,6 +1,5 +3,4 -mercato estero +4,0-2,8-3,5 +4,7 Prezzi -mercato interno -0,5-0,6-1,2-1,7 -mercato estero -0,8-0,7-0,3-1,0 Costi materie prime -mercato interno -0,4-0,2-0,2-0,8 -mercato estero -0,2-1,1 +0,1-0,6 Tendenza delle vendite* -mercato interno -mercato estero *Previsioni degli operatori per il trimestre successivo Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 4

da Unioncamere Marche Indagine Congiunturale Trimestrale sull'industria Manifatturiera Sintesi Industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto Industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto - Principali indicatori Il settore delle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto evidenzia un dato di sintesi complessivamente positivo, caratterizzandosi come l unico settore ad aver conseguito una crescita, seppur lieve, per tutti gli indicatori monitorati. La produzione ha presentato nel primo trimestre una situazione stazionaria, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, mentre a partire dal successivo periodo aprile-giugno, l indicatore ha segnalato un andamento in costante crescita con variazioni tendenziali trimestrali nell ordine del +1,0 e del +1,4% per la seconda metà dell anno. Il fatturato totale a prezzi correnti ha evidenziato una crescita media del +1,2% con performance trimestrali nell ordine del +0,1 nel primo trimestre, del +2,7% nel secondo, del +0,2% nel terzo periodo e del +1,7 nel conclusivo trimestre. Anche il fatturato estero, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, ha mostrato segnali di ripresa, nonostante l alternanza dei risultati nel corso dell anno. Il primo trimestre ha presentato un calo del -0,9%, ma nel secondo periodo si è saliti al +2,8%. Nel successivo terzo trimestre, il fatturato è nuovamente sceso sotto i livelli dello stesso periodo dell anno precedente (-0,7%) e nel quarto trimestre il recupero è stato altrettanto repentino e rilevante, sempre nella misura del +2,8%. Il bilancio degli ordinativi totali ha concluso l anno in moderata crescita (+0,5%), dopo aver attraversato un periodo gennaio-marzo in evidente difficoltà (con un tasso del -1,4%). Nel trimestre aprilegiugno si è registrata la migliore performance con un +2,3%, ma successivamente si è verificata una lieve flessione del -0,2%. Nel quarto trimestre, l indicatore è tornato a crescere con una variazione del +1,2%. Anche per gli ordinativi esteri l inizio dell anno ha rappresentato un periodo di sofferenza: nel trimestre gennaio-marzo, infatti, l indicatore ha segnalato un calo pari al -1,0%. Pronta è stata la ripresa nel secondo trimestre (+4,9%), mentre nel terzo si è registrato un valore vicino alla stazionarietà (+0,2%). Nel conclusivo quarto trimestre, infine, si è registrata una vigorosa crescita del +3,4%. Un accenno anche agli investimenti del settore delle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto. Il 33% è la quota di imprese cha hanno investito e gli impieghi sono risultati superiori per il 48% delle risposte, per il 39% uguali e per il 13% inferiori. Il settore ha manifestato la consueta apertura all innovazione: la principale destinazione degli investimenti è risultata quella dell acquisto di computer e software con una quota del 36% e, in secondo luogo, si è classificata l introduzione di nuovi impianti e/o macchinari innovativi con un 28%. Destinazioni minori sono risultate il miglioramento di prodotti esistenti (12%) e l apertura di una nuova sede o il suo rinnovamento (10%). - Occupazione Gli impiegati e gli operai del comparto delle industrie metalmeccaniche, secondo la fonte Inps, hanno usufruito nel di 11.921.594 ore di Cassa Integrazione Guadagni, suddivise in 3.379.009 nel primo trimestre, 3.126.569 ore nel periodo aprile-giugno, 2.016.041 ore nel terzo trimestre ed, infine, 3.399.948 ore nell ultimo arco temporale dell anno ottobredicembre. Rispetto all anno precedente, il ha visto sensibilmente diminuire il numero di ore (-17,1%), in linea con un andamento del settore tutto sommato positivo, considerato il quadro macroeconomico sfavorevole. - Previsioni Il quadro previsionale del breve periodo non esprime un sentiment di fiducia da parte delle imprese della meccanica e tutti gli indicatori vengono considerati potenzialmente in ribasso nel primo trimestre 2015. La produzione è prevista come stabile per il 58% degli intervistati, mentre crescerà per il 9% e subirà un decremento per una quota del 33%, generando una differenza in termini negativi, tra le due opposte posizioni, di 25 punti percentuali. Per il fatturato, il saldo che si determina tra le aspettative ottimiste e quelle pessimiste presenta una differenza in meno di -22 punti percentuali, determinata da una quota del 9% di previsioni di aumento e da un 31% di diminuzione, mentre le attese degli imprenditori su una situazione di stabilità, si attestano su una quota del 60%. Le attese per l indicatore degli ordinativi totali, sono approssimativamente uguali a quelle della produzione con quote del 9% di risposte indicanti l aumento, il 32% la diminuzione ed il restante 59% a favore della stabilità. Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 5

Non si riscontrano note positive neanche nelle previsioni degli ordinativi esteri, che presentano un saldo negativo di -21 punti percentuali, dato dalla differenza tra il 10% di aspettative di crescita ed il 31% di attese di recessione. La stabilità è contemplata, invece, nel 59% dei casi. Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche Principali indicatori Questo settore ha chiuso l anno con un bilancio moderatamente negativo, fatto salvo quanto attiene agli scambi con l estero. L indicatore della produzione ha mostrato un dato di sintesi negativo (-0,5%), frutto di una successione di trimestri privo di significative oscillazioni: nel periodo gennaio-marzo il tasso si è attestato al -0,3%, nel successivo trimestre aprile-giugno è sceso al -0,8%, nell arco temporale luglio-settembre ha registrato un - 0,6% e nel conclusivo trimestre ottobre-dicembre la variazione ai livelli di inizio con un -0,3%. Non sono risultati positivi nemmeno i dati relativi al fatturato totale a prezzi correnti, che rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, ha evidenziato una media dei quattro trimestri pari a -0,2%. Gli ordinativi totali (quelli relativi al mercato nazionale ed estero), sempre con riferimento allo stesso trimestre dell anno precedente, hanno subito una diminuzione più profonda, rispetto agli altri indicatori con una variazione media annua pari al -1,2%. In particolare, è stato l ultimo trimestre ad incidere negativamente sul dato finale di sintesi. Infatti, i risultati dei quattro trimestri sono stati i seguenti: -0,4%, -0,5%, +0,7% e -4,8%. Di ben altro tenore è risultata la sintesi dell indicatore degli ordinativi esteri, in crescita di un valore pari al +1,9%, ottenuto da performance positive durante tutto l arco dell anno. Nel primo trimestre l indicatore ha segnalato +1,7%, nel secondo un aumento pari al +2,8%, nel terzo periodo ha fatto segnare +2,2% ed, infine, nel quarto trimestre si è attestato a +1,1%. Le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche hanno approntato investimenti in misura maggiore rispetto agli altri settori. La quota di imprese che hanno impiegato risorse a tale scopo ha rappresentato il 47% delle aziende del comparto. Due imprese su tre (il 66%) ha investito la stessa quantità di capitale dell anno precedente, mentre il restante 34% ha incrementato il valore degli investimenti. La principale destinazione di tali impieghi è risultata il miglioramento di prodotti esistenti con una quota del 61% e degna di nota è anche la quota del 28% riservata all acquisto di impianti e/o macchinari innovativi. - Previsioni I risultati, che si sono succeduti nel corso del, hanno presentato un andamento incostante: -1,6% nel primo trimestre, +0,4% nel secondo, -1,2 nel terzo e +1,5% nel conclusivo trimestre. Ha costituito una nota positiva il leggero incremento del fatturato estero, sempre a prezzi correnti, con una media annua del +0,3%. Per questo indicatore, il è iniziato con un valore positivo (+0,4%) nel primo trimestre, seguito da un incremento nel secondo (+1,9%) e da una caduta nel terzo (-1,7%). Nel quarto trimestre si è nuovamente registrato un incremento (+0,6%). Il settore per la fonte UnionCamere comprende: L industria delle macchine elettriche ed elettroniche presenta un quadro previsionale sostanzialmente stabile, tendente ad un lieve peggioramento. Per la produzione, gli imprenditori intervistati esprimono attese di stabilità nel 52% dei casi, mentre il 20% è la quota di quanti prevedono un aumento ed il 28% di quelli che temono una riduzione. Ne consegue una differenza in meno pari a 8 punti percentuali. Anche per il fatturato le aspettative sono improntate per lo più alla stabilità (59% delle risposte), ma il saldo tra situazioni favorevoli e contrarie è negativo di 5 punti percentuali. Gli ordinativi totali (interni ed esteri) presentano un saldo previsionale di meno 9 punti percentuali. Il dato è ottenuto dalla differenza tra la quota del 18% di risposte ottimiste e la quota del 27% di quelle pessimiste. Nel restante 55% dei casi si prevede, invece, una situazione stazionaria. Per gli ordinativi esteri si presentano prospettive favorevoli, in quanto le previsioni di aumento dell indicatore, pari al 20% del totale, risultano superiori a quelle relative alla diminuzione, che si attestano all 11%. Resta prevalente la quota di quanti prevedono la stabilità (69%). Industrie dei metalli 24 METALLURGIA 25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO 28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE n.c.a. Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 6

Dal sistema Excelsior-Unioncamere, 1 trimestre 2015 PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI - SETTORE METALMECCANICA Attraverso l indagine Excelsior è possibile quantificare il fabbisogno occupazionale e di professionalità per il breve e medio delle imprese. Per approfondimenti: http://www.starnet.unioncamere.it/excelsior-marche--1-trimestre-2015_7a13752b312c910 - I settori che assumono La maggior parte delle assunzioni sarà effettuata da imprese che operano nei servizi, le quali concentreranno il 59% delle 3.040 assunzioni programmate nelle Marche nel primo trimestre, 6 punti in meno rispetto al trimestre precedente. Aumenterà quindi il peso dell'industria (costruzioni comprese) che nel periodo in esame raggiungerà il 41% del totale. Tra i comparti dei servizi, prevale il commercio con 500 assunzioni, pari al 16% del totale regionale. Seguono le attività turistiche e della ristorazione, con 360 assunzioni (12%) e quelle dei servizi alle persone (350 unità, 11%). Nell'industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni è quello della metalmeccanica-elettronica con 410 assunzioni, il 14% del totale. - Richiesta di esperienza e difficoltà di reperimento Nel primo trimestre dell'anno sarà richiesta un'esperienza lavorativa specifica al 65% degli assunti nelle Marche, percentuale superiore alla media nazionale (63%). In particolare, al 24% dei candidati sarà richiesta un'esperienza nella professione da esercitare e al 41% un'esperienza almeno nel settore dell'impresa. L'esperienza ha uguale importanza nell'industria e nei servizi: in entrambi i casi sarà richiesta al 65% dei candidati. Considerando i singoli comparti, la richiesta di esperienza specifica sarà più frequente nei servizi alle persone e nei servizi avanzati alle imprese (82% delle assunzioni in entrambi i casi). Al contrario, l'insieme degli "altri servizi" e le costruzioni sono i settori più disponibili a inserire persone senza esperienza. Rispetto allo scorso trimestre restano invariate le difficoltà attese dalle imprese regionali nel reperire le figure professionali di cui necessitano. La quota di assunzioni difficili da reperire si mantiene infatti all'11% del totale. A livello nazionale si registra invece un aumento (dal 10 al 14% del totale). In regione, le difficoltà di reperimento sono attribuite nel 7% dei casi all'inadeguata preparazione dei candidati e nel 4% alla scarsa disponibilità delle figure ricercate. Fra i diversi settori, le quote di assunzioni difficili da reperire sono comprese fra un minimo del 6% nei servizi avanzati alle imprese e un massimo del 24% nel tessile-abbigliamento. Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 7

da Osservatorio Nazionale dei distretti italiani - Unioncamere Distretto della Meccanica fabrianese Maggio 2015 Sistema Informativo Statistico Regione Marche pag. 8