Thermo SOLAIO ISTRUZIONI DI POSA & SCHEMI DI MONTAGGIO. Carbon ED SYSTEM by ECOdomus Sardegna

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ISTRUZIONI DI POSA & SCHEMI DI MONTAGGIO

2 La posa parte posizionando lungo il perimetro del Muro Carbon ED SYSTEM le tavole d imposta solaio secondo le quote di progetto. Essendo la sommità dei pannelli muro la quota d appoggio del solaio, ed essendoci la possibilità che ci sia qualche mm di differenza delle quote in +o- rispetto alla nuova tracciatura laser, suggeriamo di tracciare il filo inferiore della tavola, così da avere la certezza di vedere chiaramente la linea di quota. Questa potrà essere fatta con un semplice filo traccialinee. Se si utilizzeranno tavole da 15 cm, è chiaro che se la nostra quota di intradosso solaio al «grezzo» dovrà essere di 285cm, la nostra linea dovrà essere a 270cm, che sommati ai 15 cm della tavola ci darà nuovamente 285 cm di grezzo. Tracciare la linea di intradosso sulle pareti portanti Carbon ED SYSTEM mediante un traccialinee. Utilizzando un Laser la quota delle stesse sarà ancora più precisa. Tracciate sempre la quota di intradosso meno lo spessore delle tavole che utilizzerete per realizzare la quota di imposta solaio (nel nostro esempio sono tavole 15 cm). Esempio: Altezza interpiano al grezzo 285 cm, spessore tavole 15 cm, altezza linea di tracciata sulla parete 270cm Tracciata la linea possiamo posizionare la tavola di imposta del solaio. Utilizzeremo delle semplici sottomisure facilmente reperibili in cantiere. Questa verrà posizionata come detto al disopra della linea precedentemente marcata e fissata alla parete mediante viti di adeguata lunghezza (circa 7 cm) direttamente ai distanziatori plastici. Le tavole saranno la nostra partenza per realizzare tutte le carpenterie del solaio e fungeranno da quota per l appoggio dei tegoli del solaio sulle murature. MAX 150cm Posizioniamo ora i puntelli rompitratta provvisori (banchinaggi) e le carpenterie per le eventuali travi del solaio. Queste verranno eseguite con le attrezzature e le modalità che l impresa riterrà più opportune, a seconda delle proprie esperienze e conoscenze. Unico accorgimento da rispettare è la distanza massima tra gli appoggi rompitratta provvisori (banchinaggi), che non deve essere maggiore di 150 cm per garantire l autoportanza del solaio nelle fasi di getto.

3 In Solaio in KIT di montaggio arriverà disassemblato in cantiere. Questo renderà il trasporto molto più efficiente in quanto il solaio arriverà compattato, e permetterà di riempire gli autocarri completamente senza trasportare inutilmente aria. Le pignatte arriveranno in bancali, e i listelli in fascette. Assemblare il tutto in cantiere sarà estremamente semplice. Basterà disporre di un piano complanare (una platea o un solaio) e il gioco è fatto. Disporre uno dei listelli a terra (o una tavola) al fine di creare una guida per assemblare in modo lineare le pignatte. Queste andranno disposte una dopo l altra sino al raggiungimento della misura richiesta dalla campata che dobbiamo realizzare. Se la misura non è un multiplo della pignatta base (25cm), possiamo profilarne una alla misura desiderata semplicemente con un cutter, o un taglierino a filo caldo, l elemento infatti non presenta al suo interno nessun a parte plastica o metallica Il pezzo avanzato sarà utilizzato come partenza per generare il secondo tegolo, non si getta via nulla! Posizioniamo ora i listelli metallici all interno delle sedi della pignatta. Per farlo sarà sufficiente farli scorrere al loro interno sino ad arrivare alla fine del tegolo. Consigliamo di far sporgere i listelli 3-5 cm per parte in caso non li abbiate già ordinati su misura e vogliate tagliarli in opera dalle barre standard. Il taglio può avvenire con una semplice cesoia per lamiera metallica, oppure con una mola smeriglio o simili. Fissare il tutto con alcuni punti di schiuma poliuretanica alle estremità. Ecco come si presenteranno i tegoli pronti per essere posizionati sopra i banchinaggi provvisori. Accatastateli divisi per misura o nome di campata così da agevolarvi il lavoro quando dovrete cercarli per il posizionamento.

4 Creato lo «spiedino», sollevare l elemento e posizionarlo in opera sopra i banchinaggi provvisori. Come già visto il Solaio è autoportante sino a 150 cm. Il mancato rispetto di tale prescrizione può provocare la flessione o peggio la rottura dell elemento. Agli appoggi, in prossimità di dove il tegolo sovrappone con il Muro, è buona norma fare un cordolo in schiuma poliuretanica in modo da sigillare il tutto ed evitare eventuali colate di boiacca durante le fasi di getto (e relativi ponti termici). In caso di solai inclinati, è bene prevedere sopra la tavola di imposta solaio un aletta con un altra tavola( a formare una L), per poter fissare il tegolo alla stessa mediante due viti di adeguata lunghezza. Questo serve per scongiurare eventuali scivolamenti verso il basso del tegolo a causa della gravità, con il rischio di fuoriuscita dagli appoggi. Le vibrazioni dovute infatti alle operazioni di lavoro o di costipazione del calcestruzzo potrebbero infatti far scivolare a valle il tegolo con tutti i rischi che ne derivano. Due viti per collegarlo all aletta e renderemo stabile e solidale il tutto. Posizioniamo ora il ferro all interno dei travetti come da calcolo e la rete elettrosaldata. Per garantire un adeguato copriferro inserire delle barrette di acciaio, del diametro di 8 mm per una lunghezza di 15-18 cm, negli alloggi previsti lateralmente alle pignatte, nella misura di uno ogni 120/150cm, e legare il ferro dei travetti ad esse così da bloccarne i movimenti. Dopo aver posizionato il ferro e la rete, (avendo quindi dato peso all eps), consigliamo di dare una monta contraria al solaio di circa 1-1,5cm cos da contrastare l eventuale freccia che si otterrà al momento del disarmo. Non lasciate il solaio esposto ai venti senza appesantirlo con il ferro e la rete elettrosaldata. Iniziare il getto del calcestruzzo facendo sì che vada a depositarsi sulla superficie della pignatta e «cada» nell alloggio del travetto. Evitare il getto diretto nella gola del travetto per evitare possibili rotture del polistirene dell aletta sottotravetto. Vibrare e bagnare come da specifiche della direzione lavori. A maturazione del getto disarmare come sui sistemi tradizionali.

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