AZIENDA SPECIALE PROVINCIALE RISERVA NATURALE DEL LAGO DI CANTERNO

Documenti analoghi
Questa è la posizione Anci dopo la conversione del DL 78/2010. Nota interpetrativa anci al dl 78 legge 122/2010 in materia di personale

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO SEDUTA DEL VERBALE N. 25

A relazione dell'assessore Ferraris:

Legge n. 183/2011 "Disposizioni in tema di mobilità e collocamento in disponibilità dei dipendenti pubblici": determinazioni LA GIUNTA CAMERALE

La stratificazione normativa dell articolo 36 del Testo Unico sul Pubblico Impiego

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CITTA DI PISTICCI (PROVINCIA DI MATERA)

Linee di politiche per il personale. Le modifiche introdotte dalla legge di stabilità.

Decreto del Commissario ad acta

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

Autorità Idrica Toscana

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CITTA' DI MANDURIA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Articolo 1 (Oggetto) Articolo 2 (Principi)

COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO PROVINCIA DI PISA

COMUNE DI TIVOLI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE PROGRAMMA TRIENNALE DI FABBISOGNO DEL PERSONALE PERIODO 2017/2019

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE SINDACO METROPOLITANO. (Estratto dal verbale del 14/09/2015) DECRETO N. 35 del 14/09/2015

LA GIUNTA COMUNALE. Che questo Ente non versa nelle situazioni strutturalmente deficitarie di cui all art. 242 del D.Lgs.

COMUNE DI TEULADA Provincia di Cagliari

COMUNE DI DECIMOMANNU

DELIBERAZIONE N. 10 del 21 gennaio 2016

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CITTÀ DI POMEZIA Città metropolitana di Roma Capitale

DECRETO DEL DIRETTORE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 dicembre (GU n.4 del )

REGIONE PIEMONTE BU46 15/11/2018

COMUNE DI MALNATE Provincia di Varese

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

PROVINCIA DI MANTOVA

IL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2018)

CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Personale

COMUNE DI VIGNATE CITTA METROPOLITANA DI MILANO SETTORE FINANZIARIO E PERSONALE DETERMINAZIONE N 3092 DEL

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

Oggetto: Piano triennale dei fabbisogni di personale Integrazione del Piano assunzioni per l anno 2018 ci cui al decreto n.

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SEDUTA DEL 30 SETTEMBRE 2015 VERBALE N. 33

DELIBERAZIONE N. 1/12 DEL

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

Programmazione del fabbisogno di personale

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CITTÀ DI MODUGNO PROVINCIA DI BARI

COMUNE DI ARIZZANO. (Provincia del Verbano Cusio Ossola) VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

LIFE STRADE Dimostrazione di un sistema per la gestione e riduzione delle collisioni veicolari con la fauna selvatica LIFE11BIO/IT/072

C O M U N E D I S E N I G A L L I A

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

Art. 2 - Procedure per il reclutamento e scorrimento della graduatoria

COMUNE DI FORMIGARA Provincia di Cremona

Tavola Centro recupero animali selvatici della Valle d'aosta: specie ospitate, riabilitate e reintrodotte - Anni

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

CITTA DI SOMMA VESUVIANA (Provincia di Napoli) Posizione Organizzativa N. 1 - Servizi Generali ed Organi Istituzionali Servizio - Segreteria Generale

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2017

COMUNE DI PRALORMO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 63

Le regole delle assunzioni di personale nel marzo 2016 Dott. Giuseppe Canossi

COMUNE DI VIGNATE CITTA METROPOLITANA DI MILANO SETTORE FINANZIARIO E PERSONALE DETERMINAZIONE N 3003 DEL

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI CAMPOTOSTO Provincia di L Aquila

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

COMUNE DI PIANEZZA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

COMUNE DI VIGNATE DETERMINAZIONE N 3050 DEL

RISERVA NATURALE DEL LAGO DI CANTERNO AZIENDA SPECIALE PROVINCIALE

Capacità assunzionale triennio 2019/2021

LEGGE REGIONALE 16 novembre 2015, n. 15

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

Città di Pisticci Provincia di Matera

COMUNE DI PIETRASANTA PROVINCIA DI LUCCA. OGGETTO: approvazione del piano triennale dei fabbisogni di personale 2019/2020/2021. LA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI FORMIGARA Provincia di Cremona

Autorità Idrica Toscana

Allegato a) Relazione al Piano triennale del fabbisogno di personale

COMUNE DI FORIO. Provincia di Napoli. SETTORE RAGIONERIA, TRIBUTI E PERSONALE Piazza Municipio n Forio P.I.: C.F.

"Norme per l attuazione della programmazione regionale e per la modifica e l integrazione di disposizioni legislative".

UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO Sede : PAVULLO NEL FRIGNANO Provincia di Modena

COMUNE DI CASTAGNOLE PIEMONTE Città Metropolitana di Torino

ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DELLE ALPI COZIE

OGGETTO: PERSONALE - PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE 2016/2018

Città Metropolitana di Napoli.DECRETI_SINDACALI.R

DECRETI PRESIDENZIALI

PROGRAMMA ANNUALE 2018 DI AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI INDIVIDUALI DI COLLABORAZIONE AUTONOMA A SOGGETTI ESTERNI ALL'AMMINISTRAZIONE

Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE AD OGGETTO: Approvazione del piano triennale dei fabbisogni di personale 2019/2020/2021 IL SINDACO

COMUNE DI CURSI COPIA DI DETERMINAZIONE

U.T.I. TAGLIAMENTO BILANCIO PLURIENNALE ARMONIZZATO PER IL TRIENNIO NOTA INTEGRATIVA

Verbale di deliberazione della Giunta

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

RAPPORTO INFORMATIVO SULLE TIPOLOGIE DI LAVORO FLESSIBILE UTILIZZATE (Art. 36, comma 3, del decreto legislativo 30 maggio 2001, n.

DELIBERAZIONE N. 13 del 21 gennaio 2016

COMUNE DI VILLAMAR PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO SEGRETARIO COMUNALE

DECRETO DEL DIRETTORE

COMUNE DI SAN CHIRICO RAPARO (PROVINCIA DI POTENZA)

Le misure oggetto del presente atto programmatico riguardano, esclusivamente, il ruolo della Giunta regionale.

ORGANIGRAMMA COMUNE CASTELLO DI BRIANZA 1 1 B C 0 0 AREA SERVIZI ISTITUZIONALI E SERVIZI ALLA PERSONA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AFF. ISTITUZIONALI, PERSONALE E SIST. INFORMATIVI Area: POLIT. DEL PERS.LE DEGLI ENTI E AZ.

Transcript:

AZIENDA SPECIALE PROVINCIALE RISERVA NATURALE DEL LAGO DI CANTERNO DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2018 - 2019 PREMESSA Con la L.R. n.12 /2006 art.10 la Regione Lazio ha trasferito le funzioni e la gestione della Riserva Naturale del lago di Canterno dall Azienda Speciale Provinciale al Parco Naturale dei Monti Ausoni e lago di Fondi. Trasferimento successivo all adozione di un atto deliberativo di giunta Regionale che è stato pubblicato sul BUR il 19.01.2017. La suddetta D.G.R. prevede al punto 3 del suo dispositivo che tra il Parco e l Azienda venga sottoscritta un intesa di collaborazione per le gestioni delle attività. Ciò premesso, ad oggi non ancora sottoscritta tale convenzione, non è possibile stabilire unilateralmente di quali funzioni e compiti questo Ente dovrà occuparsi per il corrente anno finanziario 2017. Pertanto per l approvazione del corrente bilancio e del DUP 2017 si terrà conto ovviamente delle intere competenze fino ad oggi esercitate, poiché non si è in grado al momento di escludere quelle che ricadranno o non attribuite al Parco medesimo.

ANALISI DI CONTESTO TERRITORIO La Riserva Naturale del lago di Canterno si trova a nord-est della Provincia di Frosinone, territorialmente è divisa tra i comuni di Ferentino, Trivigliano, Fumone, Fiuggi e Torre Cajetani, e si sviluppa nel versante meridionale dei monti Ernici, alla quota di 720 m s.l.m., ha un estensione superficiale di 1824 ettari, è delimitata, a Sud da Monte Maino (812 m) a Sud-Est da M. Monticchio (737 m.) e M. Barazzo ( 657 m.) ad Est da M. Vasciano ( 653 m.) a Nord-Est da Colle Jove (640 m.) a Nord-Ovest da Monte Porciano ( 953 m) e La Monna (846 m), mentre al suo interno si trovano M. Corniano (640 m.) e M. Carrozzo (587 m) a Nord e Monte dei Fuochi (570 m.) a Nord-Ovest, nel cuore della riserva si sviluppa il Lago di Canterno che rappresenta l elemento principale dell intera area, è un bacino di 2 Km² che si estende da Nord-Ovest a Sud-Est. Canterno è un lago di origine carsica, privo di emissari il cui drenaggio avviene tramite inghiottitoi naturali, non è testimoniata la sua presenza nei primi dell 800, all epoca l acqua defluiva in un inghiottitoio chiamato Pertuso, che con il passare del tempo venne ostruito da materiali fluviali e il fenomeno portò alla formazione dell attuale lago. In tempi più recenti l Enel ha provveduto, a rendere il lago permanente, tramite la chiusura definitiva del Pertuso, con la costruzione di una presa d acqua e relativa centrale per la produzione di energia elettrica. La torre che emerge dalle acque fa parte del sistema idroelettrico. Il paesaggio carsico è testimoniato oltre che dalla presenza di doline anche dalla presenza di grotte, come quelle di Corniano che si trovano sull omonimo monte, a nord rispetto al lago, e per il momento non ancora accessibili. Nella zona si possono ammirare vari tipi di uccelli come,l Airone cenerino (A. cinerea), la Gallinella d acqua (Gallinula chloropus), lo Svasso maggiore (Pociceps cristatus), la Garzetta (Egretta garzetta), il Cormorano comune o Marangone (Phalacrocorax carbo), la Ghiandaia (Garrulus glandarius), il Cuculo (Cuculus canorus) e la Cornacchia grigia (Corvus corone cornix), inoltre c è la presenza di rapaci diurni come il Gheppio (Falco tinnunculus) il Nibbio (Milvus migrans) lo Sparviero (Accipiter nisus), la Poiana comune (Buteo buteo) e se si è fortunati anche l Astore (A. gentilis), e rapaci notturni come il Gufo comune (Asio otus), la Civetta comune (Athene noctua) l Allocco (Strix aluco) e il Barbagianni (Tyto alba). Il lago inoltre è sempre stato un attrattiva per molti pescatori, infatti molte sono le specie ittiche presenti: la carpa (Cyprinus carpio), l anguilla (Anguilla anguilla), la tinca (Tinca tinca) e il persico (Perca fluvialis). Per quanto riguarda i mammiferi terrestri è stata riscontrata la presenza della volpe (Vulpes vulpes), dell istrice (Histrix cristata), del riccio (Erinaceus europaeus), del cinghiale (Sus scrofa), della faina (Martes foina), della martora (Martes martes), del tasso (Meles meles), e poi dello scoiattolo della lepre di piccoli roditori e insettivori; meno diffusi sono il gatto selvatico (Felis silvestris) e il lupo appenninico (Canis lupus italicus). Le specie vegetali sono abbondanti, ad esempio abbiamo: Tripholium stiatum, Onopordum illyricum, Orlaya grandiflora, molte appartenenti alla famiglia delle papilionacae, Euphorbia characias, Spergularia rubra, Plantago maior, inoltre sulle sponde del lago trovano un habitat favorevole le specie Rorippa palustris e Corrigiola littoralis, la cui presenza è registrata nel Lazio solamente in questa zona. Tra le varie forme arboree citiamo un sempreverde facente parte del genere Juniperus della famiglia delle cupressacee, questo esemplare trovato su Monte Corniano raggiunge notevoli dimensioni. Oltre agli aspetti naturalistici, molto interessanti sono quelli archeologici, ad esempio all interno dell area, tra Monte Porciano ( 953 m s.l.m.) e la Monna (946 m s.l.m.) sono ancora oggi visibili i resti di un castello, risalente al X secolo. La rocca, che rappresentava l insediamento fortificato dell antica Porciano Castrum Porciani era costituita da cinque chiese e da un numero imprecisato di abitazioni, di cui oggi se ne possono vedere i resti.

FUNZIONIGRAMMA AZIENDA PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE REVISORE DEI CONTI DIRETTORE AREA TECNICA VIGILANZA AREA AMMINISTRATIVA AFFARI GENERALI AREA ECONOMICO FINANZIARIA

DOTAZIONE ORGANICA PER PROFILI PROFESSIONALI ANNO 2017 PROFILO PROFESSIONALE AREA DI ATTIVITA CATEGORIA NUMERO SITUAZIONE DIRETTORE FUNZIONARIO DIRETTIVO ISTRUTTORE DIRETTIVO AFFARI GENERALI RESPONSABILE DELLA GESTIONE TECNICA D 1 COLLABORATORE VIGILANZA C 1 D 1 POSTO VACANTE EX CANTIERE SCUOLA LAVORO L.R. N. 29/96 - STABILIZZATI A TEMPO INDETERMINATO PART - TIME 18 ORE SETTIMANALE TOTALE 3 POSTI COPERTI 2 POSTI VACANTI 1 Limiti di spesa per il personale imposti dalla legge Il quadro normativo relativo alla gestione del personale Attualmente gli enti locali e l Azienda che è equiparata, sono principalmente soggetti alle seguenti tipologie di vincoli: - quello generale di contenimento della spesa di personale; - quello puntuale sulle possibilità di assunzioni, sia a tempo indeterminato sia con tipologie di lavoro flessibile. Per tracciare un quadro complessivo del sistema di regole e vincoli riguardanti le spese di personale è necessario fare riferimento all'art. 1, commi 557 e seguenti, della legge 296/2006 (legge Finanziaria per il 2007), come riscritto dall'art. 14 comma 7 del decreto legge 78/2010 (convertito in legge 122/2010) che individua le azioni affinché sia possibile garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale,

azioni che possono essere modulate dagli enti territoriali "nell'ambito della propria autonomia" e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento: - riduzione dell'incidenza delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti attraverso "parziale reintegrazione dei cessati e il contenimento della spesa per il lavoro flessibile"; - razionalizzazione e snellimento delle strutture, anche attraverso l'accorpamento di uffici; - contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa. Per le Amministrazioni Locali le possibilità assunzioni a tempo indeterminato sono limitate puntualmente dalla legge e sono state recentissimamente ridefinite con il decreto legge n. 90/2014, che fissa per il 2014 e 2015 il limite del contingente di personale assumibile a tempo indeterminato ad una spesa pari al 60% di quella del personale cessato. Detto limite passa all 80% nel 2016 e 2017 e al 100% dal 2018. Un ulteriore vincolo per gli enti locali e stato introdotto dalla Legge 183/2011 (Legge di Stabilita per il 2012) con riferimento alla spesa di personale flessibile. Tale legge prevede l'impossibilità di avvalersi di personale a tempo determinato, con convenzioni e per contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dall'altro, per contratti di formazione-lavoro, rapporti formativi, somministrazione di lavoro, nonché di lavoro accessorio, oltre il limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nel 2009. Il predetto limite può essere superato a determinate condizioni, rimanendo comunque il limite di spesa complessiva sostenuta nel 2009. La legge di stabilità per il 2015 dispone che il turn-over vada destinato alla ricollocazione del personale in soprannumero delle province destinatario dei processi di mobilità, oltre che ai vincitori di concorso. Ai dipendenti delle province viene destinata anche la restante percentuale di turn-over (quando non è già al 100%). La spesa per il personale delle province ricollocato non si calcola ai fini del contenimento della spesa di personale. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D.L. 78/2015. Da ultimo la legge di stabilità per il 20116 (Legge n. 208/2015) introduce pesanti vincoli in materia di copertura dei posti relativi alle posizioni dirigenziali (indisponibilità dei posti vacanti alla data del 15/10/2015 e divieto di copertura dei medesimi posti, obbligo di provvedere alla ricognizione delle proprie dotazioni organiche dirigenziali secondo i rispettivi ordinamenti (ovvero in sede di programmazione del fabbisogno di personale), nonché al riordino delle competenze degli uffici dirigenziali, eliminando eventuali duplicazioni). Per quanto riguarda il personale non dirigente, la legge di stabilità 2016 prevede una riduzione della capacità assunzione per gli anni 2016, 2017 e 2018, nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, ad una spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente, ad eccezione della ricollocazione del personale degli enti di area vasta, per i quali si applicano le facoltà assunzioni nelle percentuali stabilite dall'articolo 3, comma 5, del D.L. n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 114/2014. Per l anno 2016 le facoltà assunzioni sono comunque vincolate alla ricollocazione del personale in esubero degli enti di area vasta ai sensi dell art. 1, comma 424, della Legge di Stabilità 2015. Il quadro generale, sommariamente descritto sopra, impone dunque all'amministrazione Comunale da un lato la definizione di un ruolo che la metta nelle condizioni di sostenere e perseguire i propri obiettivi strategici e, dall'altro, necessariamente, una progettazione organizzativa coerente con la propria strategia e che possa far leva sulla valorizzazione delle proprie risorse umane, sull ascolto delle persone e sulla motivazione e sull'aggiornamento continuo delle competenze rispetto alle nuove esigenze e richieste del contesto.

LIMITE MASSIMO DELLA SPESA ANNUA PER INCARICHI DI COLLABORAZIONE L'articolo 3, comma 56, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 è stato così sostituito dall art. 46 della legge 133/2008: «Con il regolamento di cui all'articolo 89 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono fissati, in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni vigenti, i limiti, i criteri e le modalità per l'affidamento di incarichi di collaborazione autonoma, che si applicano a tutte le tipologie di prestazioni. La violazione delle disposizioni regolamentari richiamate costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale. Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione e' fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali.». Le nuove disposizioni normative presuppongono che gli incarichi esterni trovino fondamento nell ambito degli strumenti di programmazione degli interventi e della spesa la cui approvazione è di competenza del Consiglio di Amministrazione e primo fra tutti il Documento Unico di Programmazione (DUP). Per l individuazione del limite massimo di spesa annua, si fa riferimento alla somma degli importi relativi alla spesa per collaborazioni inserita nel bilancio di previsione. L allegato Previsione di spesa per incarichi esterni è stato redatto in collaborazione con i Responsabili dei servizi, i quali hanno quantificato la spesa per incarichi esterni che presumibilmente dovrà essere sostenuta a supporto dell espletamento dei propri compiti istituzionali e per il raggiungimento del obiettivi di gestione impartiti dall Azienda. L importo complessivo della presunta spesa per incarichi esterni è pari a 12.000,00 e trova allocazione nel bilancio di previsione 2017. La somma di 12.000,00 costituisce il tetto massimo di spesa che viene autorizzato dal Consiglio di Amministrazione; potrà essere modificato con successive variazioni di bilancio in caso di necessità. Nella tabella sottostante il dettaglio degli importi autorizzati, secondo lo schema del piano dei conti di cui all allegato 6 al D.Lgs. 118/2011. SPESE PER INCARICHI DI COLLABORAZIONE Capitolo Codice di bilancio Descrizione Previsione spesa 105 0103101 Responsabile Finanziaria. 6000,00 105 0103101 Responsabile Tecnico. 6.000,00

ANALISI DELLE RISORSE. LE POSSIBILI FONTI DI FINANZIAMENTO Gli investimenti per uno sviluppo sostenibile nell area non possono dipendere direttamente dalle risorse disponibili nei soli soggetti privati ed istituzionali presenti in loco, è necessario, pertanto, interventi sussidiari dalla Provincia di Frosinone, dalla Regione Lazio e dalla Unione Europea. Si considera di ricorrere a tutte le possibili disposizioni che permettano di finanziare interventi a tutela del patrimonio naturalistico, di un suo possibile arricchimento e, soprattutto, del suo sviluppo ambientale e turistico dell area protetta del lago di Canterno e dei paesi rivieraschi. L Azienda opererà affinché siano il più possibile partecipe le popolazioni locali e le loro rappresentanze istituzionali alle scelte necessarie per uno sviluppo delle attività sostenibili all interno dell area protetta. In sintesi è necessario ricorrere a trasferimenti di risorse per: 1. la valorizzazione ambientale; 2. la valorizzazione del sistema locale; 3. gli interventi strutturali per la difesa del suolo; 4. il calettamento e depurazione delle acque reflue; 5. il recupero e valorizzazione delle aree marginali e degradate; 6. l ottimizzazione del sistema di fruizione dell area protetta; 7. lo sviluppo delle attività sostenibili all interno dell area protetta. Nessuna possibile strada di finanziamento, sia essa pubblica o privata, verrà a priori esclusa dagli indirizzi politici degli organi di gestione dell Azienda: si ricorrerà prioritariamente alla costituzione di un armadio progettuale necessario per attivare le procedure di finanziamento

PIANO - PROGRAMMI 2017 N. Tipologia intervento importo 1 recupero del Castello in località Porciano Ferentino. 511.461,76 2 Sistemazione e messa in sicurezza di alcune aree della Riserva. 200.000,0 3 Belvedere attrezzato sul Lago di Canterno. 150.000,00 4 Manutenzione straordinaria e rifacimento dei sentieri. 127.681,67 denominati Via del Castello dei Viviani e Via delle Morette 5 realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica, nel rispetto del contenimento del consumo energetico.220.000,00

DESCRIZIONE DEL PIANO-PROGRAMMA L Azienda sta vivendo una fase storica che vede sostanziali modifiche apportate nel Sistema Enti Locale, in particolare la trasformazione delle Province in Enti di Area Vasta: attuazione della LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. Nel contempo la Regione Lazio, con l approvazione della legge regionale 14 luglio 2014, n. 7, abroga la Riserva Naturale del lago di Canterno. Tutto ciò suddetto, comunque, si stanno realizzando e completando i progetti della PIT, previsti già nel precedente Piano programma 2014 i cui lavori di alcuni appena conclusi e di altri in corso di conclusione, in attesa di conoscere la riallocazione delle funzioni e dei compiti da parte della Provincia di Frosinone e della Regione Lazio. Con le leggi regionali di riferimento, l Azienda ha provveduto a presentare le seguenti richieste: 1. LL.RR. nn. 29/97 e 51/82 - Esercizio Finanziario 2017 Richiesta contributo finanziario per Lavori di recupero del Castello in località Porciano Ferentino; 2. Legge Regionale n.72/80 art. 14 - Esercizio Finanziario 2017 Richiesta contributo finanziario per i lavori di Sistemazione e messa in sicurezza di alcune aree della Riserva ; 3. Legge Regionale 06/10/1997 n. 29 (Norme in Materia di Aree Naturali Protette Regionali).Esercizio Finanziario 2017 - Richiesta contributo finanziario per i lavori di "Belvedere attrezzato sul Lago di Canterno nel Comune di Ferentino (FR).; 4. Legge Regionale n.39/2002 - Esercizio Finanziario 2016 Richiesta contributo finanziario, acquisto attrezzature per prevenzione incendi boschivi; 5. Legge Regionale n.72/80 art. 14 - Esercizio Finanziario 2016 -Richiesta contributo finanziario per i lavori di Manutenzione straordinaria e rifacimento dei sentieri denominati Via del Castello dei Viviani e Via delle Morette ; 6. Legge Regionale n.88/80 e L.R. 11/2004 art.19 - Esercizio Finanziario 2016-Richiesta contributo finanziario per la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica, nel rispetto del contenimento del consumo energetico 9

FINALITA DA CONSEGUIRE L area naturale verrà di fatto portata a sistema attraverso la connessione della rete ecologica e con la ricerca di coerenza e integrazione tra bisogni della rete verde e gli altri sistemi insediativi, funzionali e redazionali. SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO-PROGRAMMA 2017 La copertura della spesa per la realizzazione del piano-programma può avvenire con contributi e trasferimenti da parte della Provincia di Frosinone e/o dalla Regione Lazio e/o da Organismi Comunitari ed Internazionali nonché da altri enti del settore pubblico. N.B. Non viene quantificata alcuna somma in quanto non si conoscono del tutto e al momento, gli eventuali trasferimenti degli Enti suddetti. CONSIDERAZIONI FINALI Il bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2017 tiene conto delle disponibilità necessarie che dovranno pervenire dalla Provincia di Frosinone e dal contributo dagli enti patrocinanti per dare attuazione alle finalità previste nello Statuto dell Azienda. Il piano di investimenti per il 2017, di cui alla presente relazione, è basato esclusivamente sui trasferimenti delle risorse da parte della Provincia di Frosinone e da eventuali altri soggetti pubblici locali,provinciali, regionali, nazionali e comunitari. In questo anno di attività l Azienda Speciale Provinciale Riserva Naturale del Lago di Canterno opererà prioritariamente per ricercare ogni possibile sinergia che abbia a cuore lo sviluppo dell economia del territorio, delle sua popolazione e delle attività produttive insistenti sull area di competenza. 10