Riordino delle Province e Istituzione delle Città Metropolitane

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Riordino delle Province e Istituzione delle Città Metropolitane D.L. 06.07.2012, n. 95 L. 07.08.2012, n. 135 Dolo, 11 settembre 2012

Le norme della spending review Art. 17 Riordino delle Province e loro funzioni Comma 3: il Consiglio delle Autonomie o le Regioni, entro il 3.10.2012 (70 gg dalla G.U. 24.07.2012 della delibera C.M. 20.07.2012) approva una ipotesi di riparto delle Province; Entro 20 gg (24.10.2012) o max entro tot. 92 gg dal 24.07.2012 (70+20+2) la Regione trasmette al Governo la proposta di riordino delle Province. Le proposte tengono conto delle iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali

Comma 4: entro 60 gg dalla entrata in vigore della L.135/2012 = 14.10.2012, (non coordinata con la scadenza del comma 3 fissata al 25.10.2012) con atto legislativo di iniziativa governativa le province sono riordinate sulla base delle proposte regionali di cui al precedente comma 3, con contestuale ridefinizione dell ambito delle città metropolitane conseguente alle eventuali iniziative dei comuni ai sensi dell art. 133* della Cost. nonché del c.2 dell art 18 della presente legge. *procedura per cambio provincia Le norme della spending review Art. 17 Riordino delle Province e loro funzioni

Competenze delle Province Commi 6-10: alle nuove Province vengono assegnate solo tre funzioni fondamentali, di AREA VASTA, che hanno natura di programmazione. I compiti gestionali che saranno chiamati a svolgere saranno assai limitati. Le competenze saranno attribuite ai comuni sulla base di un decreto del Governo da emanarsi entro metà ottobre 2012. Ai comuni dovranno essere assegnate le risorse finanziarie, di patrimonio e di personale delle attuali province.

Le norme della spending review Competenze delle Province 10. : a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento nonché tutela e valorizzazione dell ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale nonché costruzione, classificazione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente. b-bis) programmazione della rete scolastica e gestione dell'edilizia scolastica relativa alle scuole secondarie di secondo grado; 12. gli organi di governo della Provincia sono esclusivamente il Consiglio provinciale e il Presidente della Provincia, (v. art. 23, comma 15, del dl 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in L 22 dicembre 2011, n. 214). Scompare la giunta provinciale

Art. 18 Istituzione delle Città metropolitane e soppressione delle Province Le province di Roma, Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Venezia sono soppresse, con contestuale istituzione delle relative città metropolitane, il 1 gennaio 2014, ovvero precedentemente, alla data di cessazione o dello scioglimento del consiglio provinciale, ovvero alla scadenza del commissario

Le norme della spending review Art. 18 comma 2 Il territorio della città metropolitana coincide con quello della provincia contestualmente soppressa ai sensi del comma l, fermo restando il potere dei comuni interessati di deliberare, con atto del consiglio, l'adesione alla città metropolitana o, in alternativa, a una provincia limitrofa ai sensi dell articolo 133, primo comma, della Costituzione. Le città metropolitane conseguono gli obiettivi del patto di stabilità interno attribuiti alle province soppresse.

Le norme della spending review Art. 18 comma 2 bis Lo Statuto della città metropolitana può prevedere, su proposta del comune capoluogo deliberata dal consiglio, una articolazione del territorio del comune capoluogo medesimo in più comuni. In tale caso sulla proposta complessiva di Statuto, previa acquisizione del parere della regione da esprimere entro novanta giorni è indetto un referendum tra tutti i cittadini della città metropolitana da effettuare entro centottanta giorni dalla sua approvazione sulla base delle relative leggi regionali. Il referendum è senza quorum di validità se il parere della Regione è favorevole o in mancanza di parere. In caso di parere regionale negativo il quorum di validità è del 30 per cento degli aventi diritto. Se l'esito del referendum è favorevole, entro i successivi novanta giorni, e in conformità con il suo esito, le regioni provvedono con proprie leggi alla revisione delle circoscrizioni territoriali dei comuni che fanno parte della città metropolitana. Nel caso di cui al presente comma il capoluogo di Regione diventa la città metropolitana che comprende nel proprio territorio il comune capoluogo di Regione. La norma condiziona il sistema di elezione del sindaco metropolitano - comma 4

Art. 18 comma 3 Sono organi della città metropolitana il consiglio metropolitano Il sindaco metropolitano, il quale può nominare un vicesindaco ed attribuire deleghe a singoli consiglieri. (scompare la Giunta, come nelle province, ma vengono previste deleghe a singoli consiglieri). COME Come vengono VENGONO sostituite SOSTITUITE le competenze LE COMPETENZE della giunta? DELLA GIUNTA?? Gli organi di cui al primo periodo del presente comma durano in carica secondo la disciplina di cui agli articoli 51, comma 1 (5 anni), 52 e 53 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000. Se il sindaco del comune capoluogo è di diritto il sindaco metropolitano, non trovano applicazione agli organi della città metropolitana i citati articoli 52 (mozione di sfiducia) e 53 (Dimissioni, impedimento, rimozione, decadenza, sospensione o decesso del sindaco o del presidente della provincia) e, in caso di cessazione dalla carica di sindaco del comune capoluogo, le funzioni del sindaco metropolitano sono svolte, sino all elezione del nuovo sindaco del comune capoluogo, dal vicesindaco nominato ai sensi del primo periodo del presente comma, ovvero, in mancanza, dal consigliere metropolitano più anziano.

Art. 18 comma 3 bis Le norme della spending review Alla data di entrata in vigore della legge (15.08.2012) di conversione del presente decreto è istituita, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, la Conferenza metropolitana della quale fanno parte i sindaci dei comuni del territorio di cui al comma 2 (provincia di Venezia) nonché il presidente della provincia, con il compito di elaborare e deliberare lo statuto della città metropolitana entro il novantesimo giorno antecedente alla scadenza del mandato del presidente della Provincia o del commissario comunque entro il 31.10.2013. La deliberazione di cui al primo periodo è adottata a maggioranza dei due terzi dei componenti della Conferenza e, comunque, con il voto favorevole del sindaco del comune capoluogo e del presidente della Provincia. Lo Statuto di cui al presente comma resta in vigore fino all'approvazione dello Statuto definitivo di cui al comma 9 (statuto definitivo). Va istituita la Conferenza e regolamentato il funzionamento dei lavori. Organizzazione e funzionamento a carico della Provincia? Chi la convoca e la presiede?

Art. 18 comma 3 ter e quater 3-ter. In caso di mancata approvazione dello statuto entro il termine di cui al comma 3-bis, il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo, fino alla data di approvazione dello statuto definitivo della città metropolitana nel caso in cui lo stesso preveda l'elezione del sindaco secondo le modalità di cui al comma 4, lettere b) e c) (elezione) e comunque, fino alla data di cessazione del suo mandato (ma se lo statuto non c è non ci può essere una previsione statutaria???? = il primo sindaco metropolitano è il sindaco di Venezia, fino all eventuale elezione del nuovo sindaco, ovvero dal 1 novembre 2013 e fino alla scadenza del mandato del sindaco di Venezia 2015?). 3-quater. La conferenza di cui al comma 3-bis cessa di esistere alla data di approvazione dello statuto della città metropolitana o, in mancanza, il 1º novembre 2013.

Art. 18 comma 4 lo statuto della città metropolitana di cui al comma 3-bis e lo statuto definitivo di cui al comma 9 possono stabilire che il sindaco metropolitano: a) sia di diritto il sindaco del comune capoluogo; b) sia eletto secondo le modalità stabilite per l elezione del presidente della provincia (nuovo sistema di elezione del presidente della Provincia, di II grado, espressione dei sindaci e consigli; a d oggi manca una norma, deve essere emanata entro il 31.12.2012...si pensi alle province di Belluno e Vicenza) c) nel caso in cui lo statuto contenga la previsione di cui al comma 2-bis (articolazione del comune capoluogo in più comuni?), sia eletto a suffragio universale e diretto, secondo il sistema previsto dagli articoli 74 e 75 del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, nel testo vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto (attuale sistema di elezione diretta per collegi e possibile ballottaggio); Gratuità del mandato metropolitano? comma 10

Le norme della spending review Art. 18 commi 5 e 6 5. Il consiglio metropolitano è composto da: a) sedici consiglieri popolazione residente superiore a 3.000.000 ; b) dodici consiglieri nelle città metropolitane con popolazione residente superiore a 800.000 e inferiore o pari a 3.000.000 di abitanti; c) dieci consiglieri nelle altre città metropolitane A quale data fare riferimento? Popolazione al 1.01.2011 863.133 Censimento 2001 809.586 Censimento 2011?? I componenti del consiglio metropolitano sono eletti tra i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni ricompresi nel territorio della città metropolitana, da un collegio formato dai medesimi. L'elezione è effettuata nei casi di cui al comma 4, lettera b), secondo le modalità stabilite per l'elezione del consiglio provinciale e, nei casi di cui al medesimo comma 4, lettera c) secondo il sistema previsto dall'articolo 75 del D.Lgs 267/2000

Le norme della spending review Art. 18 commi 7 e 7 bis Alla città metropolitana sono attribuite: a) le funzioni fondamentali delle province; b) le seguenti funzioni fondamentali: 1) pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali; 2) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, nonché organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; 3) mobilità e viabilità; 4) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale. 7-bis. Restano ferme le funzioni di programmazione e di coordinamento delle regioni, loro spettanti nelle materie di cui all'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione, e le funzioni esercitate ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione».

Art. 18 comma 8 Alla città metropolitana spettano: a) il patrimonio e le risorse umane e strumentali della provincia soppressa, a cui ciascuna città metropolitana succede a titolo universale in tutti i rapporti attivi e passivi; b) le risorse finanziarie di cui agli articoli 23 e 24 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68*; il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al citato articolo 24 è adottato entro tre mesi dall entrata in vigore del presente decreto, ferme restando le risorse finanziarie e i beni trasferiti ai sensi del comma 8 dell articolo 17**. D.Lgs. 6-5-2011 n. 68 Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario *Art. 23 Fondo perequativo per le province e per le città metropolitane Art. 24 Sistema finanziario delle città metropolitane **trasferimento dalle province ai comuni delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative

Le norme della spending review Art. 18 comma 9 Lo statuto definitivo della città metropolitana è adottato dal consiglio metropolitano a maggioranza assoluta entro sei mesi dalla prima convocazione previo parere dei comuni da esprimersi entro tre mesi dalla proposta di statuto. Lo statuto della città metropolitana: a) regola l organizzazione interna e le modalità di funzionamento degli organi e di assunzione delle decisioni; b) regola le forme di indirizzo e di coordinamento dell azione complessiva di governo del territorio metropolitano; c) disciplina i rapporti fra i comuni facenti parte della città metropolitana e le modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane, prevedendo le modalità con le quali la città metropolitana può conferire ai comuni ricompresi nel suo territorio o alle loro forme associative, anche in forma differenziata per determinate aree territoriali, proprie funzioni, con il contestuale trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per il loro svolgimento; d) prevede le modalità con le quali i comuni facenti parte della città metropolitana e le loro forme associative possono conferire proprie funzioni alla medesima con il contestuale trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per il loro svolgimento; e) può regolare le modalità in base alle quali i comuni non ricompresi nel territorio metropolitano possono istituire accordi con la città metropolitana

Le norme della spending review Art. 18 commi 10, 11 e 11 bis La titolarità delle cariche di consigliere metropolitano, sindaco metropolitano e vicesindaco è a titolo esclusivamente onorifico e non comporta la spettanza di alcuna forma di remunerazione, indennità di funzione o gettoni di presenza. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni relative ai comuni di cui al citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, e successive modificazioni, ed all articolo 4 della legge 5 giugno 2003, n. 131.* 4. Attuazione dell'articolo 114, secondo comma, e dell'articolo 117, sesto comma, della Costituzione in materia di potestà normativa degli enti locali. 1. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà normativa secondo i princìpi fissati dalla Costituzione. La potestà normativa consiste nella potestà statutaria e in quella regolamentare. Lo Stato e le regioni, ciascuno per le proprie competenze, attribuiscono ulteriori funzioni alle città metropolitane in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui al primo comma dell'articolo 118 della Costituzione.

Grazie per l attenzione