FORUM di PREVENZIONE INCENDI 2011 Milano 26 27 Ottobre



Documenti analoghi
UN GRUPPO DI AZIENDE ITALIANE. 20 novembre

Forum di Prevenzione Incendi Milano, 27 Settembre 2012 Relatore: Roberto Borraccino

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000


COSA SONO A COSA SERVONO

Oggetto: MANUALE TECNICO BOX CO2 VALVOLE MANUALI ENFC

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio

Impianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali

Reti Idranti Antincendio

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX

IMPIANTO ANTINCENDIO

Manutenzione estintori: Norma UNI ( )

RAPPORTO DI PROVA N.

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Il Progetto Formazione

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

Sviluppi normativi introdotti nella edizione NFPA

Sistemi di protezione antincendio ad acqua nebulizzata a bassa, media ed alta pressione

Trasportatori a nastro

NELL AMBITO DELL OPERA DI

Il parere di conformità nella prevenzione incendi

LIBRETTO INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE BOX DOCCIA IDROMASSAGGIO

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.

MP7 UNI Strumento per la misurazione della portata H 2 O delle reti idrauliche antincendio in funzione della pressione dinamica e residua.

I sistemi antincendio Water Mist in ambito industriale

SymCAD/C.A.T.S. modulo Antincendio

Relazione Tecnica illustrativa della RETE IDRANTI e Calcoli di Dimensionamento

MEZZI DI ESTINZIONE FISSI. norma UNI 11292/2008

SINERGIA DI GRUPPO 2

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO

ALLEGATO B2 ELENCO PREZZI UNITARI PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA EXTRA CANONE

L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: realizzato da

Bettati antincendio srl. Forum di prevenzione incendi

CAPITOLO 14 DISTRIBUZIONE ED UTILIZZO DEL GAS NATURALE

COLLETTORI MODULARI PROVE DI VALIDAZIONE RAPPORTO DI PROVA PER SISTEMI RADIANTI ALIMENTATI AD ACQUA PER IL RISCALDAMENTO ED IL RAFFRESCAMENTO:

L INDIVIDUAZIONE DEL TIPO DI IMPIANTO DA REALIZZARE COME CONSEGUENZA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE

Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta

Norma UNI

Gruppi termici murali a premiscelazione per installazioni all interno, esterno ed incasso PREMINOX PLUVIA

Comportamento al fuoco di isolanti termici in poliuretano nelle reali condizioni di esercizio Rita Anni - ANPE

BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H4b-A-W5 (3n31679)

OpaliaFast. Scaldabagni a gas. Opalia F

sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I Frangarto BZ Tel Fax mail@eurotherm.info

R.S.P.P. Misure contro l incendio

Parametri di dimensionamento SENFC

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

FSE: QUANDO APPLICARLA

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO

RAPPORTO DI PROVA R-4182

FLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori.

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

EQUIPMENTS DE PULVERISATION D EAU ETUDE DE DIMENSIONNEMENT/IMPIANTO AD ACQUA NEBULIZZATA RELAZIONE DI CALCOLO

Tubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.

HERCULES 32 kw 120 l. Caldaie a basamento, a camera stagna e tiraggio forzato con Boiler in acciaio Inox da 120 litri

Impianti di propulsione navale

CONDIZIONI TECNICHE PER LA SICUREZZA AL FUOCO IN OTTEMPERANZA AL DM DEL 28 OTTOBRE 2005: SICUREZZA NELLE GALLERIE FERROVIARIE.

Gruppi termici murali a premiscelazione per istallazioni all interno, esterno ed incasso. CERAMIC COMPACT ERA e PLUVIA

Resistenza al fuoco di tetti a falda in legno

Serie DYNO. Scaldabagni istantanei a gas

PROCEDURA PER LA MANUTENZIONE DEI PRESIDI ANTINCENDIO

DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO

ALLEGATO A. RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

REGOLATORI DI PRESSIONE

Impieghi. Prestazioni:

Norme per il calcolo, il collaudo e le verifiche dei serbatoi metallici sferici a pressione di

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

LA PREVENZIONE E L IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE ANTINCENDIO. Milano 26 Ottobre 2011 Relatori: Diego Ragni

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

BARRIERA DI SICUREZZA SINGOLA SU TERRA H4b-B-W5 (3n31862)

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.

RELAZIONE TECNICA CALCOLO IMPIANTI

ENI. In generale I GdM sono costituiti moduli funzionali schematizzati nella figura 1. Telelettura contatori gas

MANUALE D USO POMPA NEBULIZZATRICE PER RISPARMIO ENERGETICO RW MINI PER IMPIANTI RESIDENZIALI

Mynute Low NOx Mynute Low NOx basse emissioni inquinanti di NOx Mynute Low NOx

Mammuth - Pompe di rilancio

Impianti per lo scarico di fumo e calore

Lotto 1. Scheda tecnica. Fornitura dei materiali e delle apparecchiature per n 1 impianto di distribuzione gas puri e di generazione aria compressa;

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto ALLEGATO

CASSETTE IN PLASTICA "TUTTO"

QUALITÀ, ASSISTENZA, MANUTENZIONE... UNA RICETTA PER SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE DEI CLIENTI.

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature

TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per Fognatura con rete di rinforzo Per drenaggio

NORME ISO e ISO

CLASSIFICAZIONE INCENDI

ENERGIA DA OLI VEGETALI

Gruppo di pressurizzazione senza motopompa Rif. Normativi UNI UNI 12845

art. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

MANUALE D USO ED INSTALLAZIONE

UNI ed. Ottobre 2012

Impianti fissi di estinzione incendi Sistemi automatici sprinkler

SCALDABAGNI ISTANTANEI A GAS

BARRIERA DI SICUREZZA DOPPIA SU TERRA H2-B-W4 (3n30401)

MANUALE DEL SISTEMA DEI CONDOTTI D ARIA EASYFLOW


LA SERIE ZB I modelli ad osmosi inversa della serie ZB sono ZB01, ZB02, ZB04.

Transcript:

FORUM di PREVENZIONE INCENDI 2011 Milano 26 27 Ottobre Esperienza maturata in ambito ferroviario sulla protezione di carrozze passeggeri con il sistema Presidente: Roberto Borraccino 1

Sistema di spegnimento posto a protezione di veicoli ferrotranviari. Esempio di Applicazione: IL CASO REALE 2

RIFERIMENTI NORMATIVI Specifica Tecnica TRENITALIA 375545 rev.1 NFPA 750 UNI CEN/TS 14972 IMO Resolution A800 (19) 3

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO SCOPO Le prove sono state effettuate per verificare: A) Il contenimento dell incendio, atteso per lo scenario previsto dalla normativa di riferimento; B) L efficienza di spegnimento, a bordo di un rotabile, del sistema proposto, al fine di ridurre l effetto critico in caso di incendio e facilitare l evacuazione dei passeggeri in luogo sicuro. 4

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO PROCEDURA DI PROVA I sistemi antincendio ad acqua nebulizzata per essere definiti idonei per una data applicazione devono essere testati attraverso delle prove di spegnimento di incendi in scala reale, che riproducano scenari, previsti dalle normative di riferimento, assimilabili per dimensioni e tipologia di rischio all ambiente da proteggere. Sono state definite le caratteristiche in ciascuna prova di spegnimento per dimostrarne l efficacia, in una data situazione. Per lo studio in esame è stata realizzata la seguente tipologia di prova in scala reale: Scenario di incendio previsto dalla ST TRENITALIA n 375545 rev.1 Si è fatto ricorso alla suddetta specifica tecnica di Trenitalia per quel che riguarda la definizione del carico di incendio e dell innesco da utilizzare e il loro posizionamento all interno del simulacro. 5

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO LAYOUT DI PROVA Le prove sono state effettuate all interno di un simulacro in lamiera metallica (3 mm di spessore) opportunamente realizzato per riprodurre una sezione della carrozza di un veicolo ferroviario aventi le seguenti dimensioni lunghezza di 10 m, una larghezza di 2.6 m e un altezza di 2.4 m. Fig.1 Sezione frontale del simulacro di prova 6

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO LAYOUT DI PROVA Un estremità del simulacro era dotata di un apertura in lamiera (60 cm x 60 cm), mantenuta chiusa durante le prove, mentre in corrispondenza dell altra era presente una porta in lamiera (dimensioni 2m x 2m) a due battenti (ognuno dei quali largo 1m), che, invece, è stata tenuta aperta durante la simulazione. Nel simulacro sono stati installati gli arredi previsti (sedute), gli strumenti di misura e i componenti del sistema di estinzione, secondo quanto riportato in Fig. 2. Le sedute sulle quali è stato posizionato l innesco sono state denominate sorgente, mentre bersaglio quelle al di là del corridoio;

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO LAYOUT DI PROVA Fig. 2 Lay-out di prova

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO LAYOUT DI PROVA Le sedute sono state posizionate considerando che: sono stati utilizzati due blocchi, di cui uno costituito dalla seduta sorgente, posta su un lato della carrozza, e uno costituito dalla seduta bersaglio. le sedute bersaglio sono servite a verificare l efficacia del contenimento dell incendio, ottenuto con l impianto di spegnimento proposto.

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO LAYOUT DI PROVA In aggiunta, sono state installate: 1 termocoppia direttamente al soffitto e perpendicolare ad esso per un tratto lungo 5-6 cm, in posizione intermedia rispetto ai due ugelli, per monitorare la temperatura nell ambiente; 3 termocoppie lungo le pareti del simulacro di prova (parallelamente ad esse e ad 1 m dal pavimento della carrozza) per monitorarne la temperatura; 1 termocoppia posizionata in corrispondenza dell innesco (Fig.3). La temperatura è stata registrata durante tutto il test.

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO COMPONENTI DEL SISTEMA DI ESTINZIONE L impianto di spegnimento realizzato è costituito dai seguenti componenti: Alimentazione idrica: GRUPPO BOMBOLARE (posto all esterno del simulacro) 2 bombole di acqua da 60 litri (a pressione ambiente) 1 bombola di azoto da 60 litri (pressurizzata a 200 bar) Ugelli: 8 testine erogatrici tipo pendent a diluvio, con diam. ⅜, k = 0.64 l/min(bar)½, di cui: 4 presenti all interno del simulacro (denominate A, B, C, D in Fig.2), posizionate lungo la linea mediana del soffitto con un passo di 2,86 m l uno dall altro; 4 posizionati all esterno del simulacro (Fig.2).

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO COMPONENTI DEL SISTEMA DI ESTINZIONE L impianto di spegnimento realizzato è costituito dai seguenti componenti: Rete di distribuzione: Tubazione in acciaio inox da 16 mm x 1.5 mm (spessore). La parte ricadente all interno del simulacro era posizionata lungo la linea mediana del soffitto. Attuatore: valvola di attuazione del sistema posta sulla testata della bombola di azoto ed azionata manualmente. Lo schema di impianto utilizzato per le prove è stato del tipo ad ALTA PRESSIONE con una pressione massima consentita di 200 bar. Durante ogni test la pressione è stata registrata all inizio e alla fine del funzionamento dell impianto antincendio mediante l ausilio di un manometro posto sulla mandata della bombola di azoto.

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO MODALITA OPERATIVA Prova n 1 - Sistemazione dell innesco sotto 1 ugello Il seguente test è stato effettuato usando come carico d incendio delle tipiche sedute ferroviarie installate all interno del simulacro. L innesco per l accensione era costituito da un cuscino realizzato con da 100 g di carta, posto su una seduta sorgente esterna, in parte vandalizzata per favorire lo sviluppo dell incendio, sotto un ugello (Fig. 3).

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO MODALITA OPERATIVA Prova n 1 - Sistemazione dell innesco sotto 1 ugello Fig. 3

15

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO MODALITA OPERATIVA Prova n 1 - Sistemazione dell innesco sotto 1 ugello Come previsto dalla specifica di Trenitalia, le prove escludevano il posizionamento della sorgente di ignizione sotto un sedile o tra gli schienali dei sedili contrapposti. Il test è iniziato accendendo l innesco e lasciandolo bruciare liberamente per un tempo pari a 3 minuti ( 9.2 specifica Trenitalia), dopodiché è stata attivata manualmente la scarica dell estinguente. E stata prevista un unica zona di intervento.

17

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO MODALITA OPERATIVA Prova n 2 - Sistemazione dell innesco tra due ugelli Il seguente test è stato effettuato usando come carico d incendio delle tipiche sedute ferroviarie installate all interno del simulacro come in Fig. 2. L innesco per l accensione era costituito da un cuscino realizzato con da 100 g di carta, posto su una seduta sorgente esterna, in parte vandalizzata per favorire lo sviluppo dell incendio, tra due ugelli (B) e (C) (Fig. 4).

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO MODALITA OPERATIVA Prova n 2 - Sistemazione dell innesco tra due ugelli Fig. 4

20

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO MODALITA OPERATIVA In accordo a quanto prescritto ai 9.3.2 e 9.4 della specifica di riferimento, tutte le prove realizzate hanno verificato l efficacia del sistema di spegnimento adottato. Nel dettaglio, è stato verificato che: Il sistema di estinzione è stato in grado di assicurare l erogazione di acqua nebulizzata per un tempo che ha consentito lo spegnimento dell incendio entro 3 minuti; Evitare la riaccensione dell incendio (a tale scopo, una volta che tutto il liquido estinguente è stato scaricato, si è atteso per un tempo pari a 15 minuti, durante i quali non si è verificato nessun focolaio d incendio); Il sistema di estinzione è stato in grado di assicurare il raffreddamento delle superfici lambite dalle fiamme: la temperatura è stata misurata da apposite termocoppie (disposte secondo le configurazioni riportate in Fig. 3) durante tutto il test, e, una volta che l estinguente è stato completamente scaricato, hanno misurato una temperatura non superiore a 120 C, in accordo a quanto prescritto nel 5.6 (Appendix 2) della IMO Resolution A800 (19). Le sedute bersaglio non sono state interessate dalla combustione.

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO STRUMENTI DI MISURA Termocoppie di tipo K - diametro 0.5 mm (a soffitto) - diametro 0.8 mm (alle pareti) Cronometro Registratore video grafico Eurotherm Manometro.

PROCEDURE DI PROVA PER LA VALIDAZIONE DEL SISTEMA DI SPEGNIMENTO DETTAGLI DEL SISTEMA INSTALLATO

24

25

26

Grazie per l attenzione! www.temasistemi.com 27