«Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale»



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«Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale» Partecipazione dei Comuni all accertamento erariale: Inquadramento normativo, procedure informatiche, segnalazioni qualificate e banche dati di supporto 1

Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale Il Progetto SemplifiSco L intervento progettuale, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica e gestito da ANCI ed IFEL, è rivolto prevalentemente ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Con il fine di promuovere un confronto ed uno scambio tra esperienze acquisite in contesti territoriali diversi, è altresì prevista la partecipazione di Comuni appartenenti ad altre Regioni. Il progetto tende al rafforzamento delle competenze tecniche e di governo nei Comuni, in riferimento al tema della partecipazione degli stessi alle attività di accertamento erariale e, conseguentemente, al rafforzamento della cooperazione interistituzionale. 2

Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale I soggetti beneficiari Ambito Governance Ambito Tecnico-Operativo Sindaci, Assessori, Presidenti Unioni di Comuni Dirigenti, Responsabili di servizio, Funzionari ed Istruttori Uffici Tributi e non solo Sono identificati come beneficiari prioritari i settori generalmente impegnati nella gestione dei tributi locali. Tuttavia, nell ottica della gestione sinergica dei processi di lotta all evasione da parte delle Amministrazioni comunali, è auspicabile anche la partecipazione da parte di operatori dell Ufficio Anagrafe, Ufficio Commercio, Ufficio Tecnico, Polizia locale. 3

Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale Il Piano progettuale Partecipazione dei Comuni all accertamento erariale Soluzioni e cruscotti per la fiscalità locale Formazione integrata (webinar, incontri territoriali, piattaforma FAD) Auto-valutazione (Self Assessment) Condivisione strumenti per la fiscalità locale COMUNI BENEFICIARI 4

Inquadramento normativo, segnalazioni qualificate e banche dati di supporto METTETEVI COMODI 5

PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI ERARIALI Inquadramento normativo 6

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI DECRETO LEGGE 30/09/2005, n. 203 ART. 1 Introduce nell ordinamento tributario la partecipazione incentivata dei Comuni all accertamento dei tributi erariali con il riconoscimento di un quota pari al 30 % delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo. 7

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI DECRETO LEGGE 31/05/2010, n. 78 art. 18, comma 5 Eleva al 33 % l incentivo per la partecipazione all accertamento dei tributi erariali; Estende la partecipazione dei Comuni all accertamento contributivo, stabilendo l incentivo del 33 % sulle sanzioni civili applicate per maggiori contributi riscossi a titolo definitivo. DECRETO LEGISLATIVO 14/03/2011, n. 23 ART. 2, c. 10 Eleva al 50 % la quota incentivante riconosciuta ai Comuni per la partecipazione incentivata all accertamento fiscale; Estende la partecipazione incentivata anche alle somme riscosse a titolo non definitivo (salvo conguaglio). 8

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI DECRETO LEGGE 13/08/2011, n. 138 ART. 1, c. 12bis Eleva (in via provvisoria) al 100 % la quota di partecipazione incentivata all accertamento fiscale per il triennio 2012/2014. LEGGE 23/12/2014, n. 190 ART. 1, c. 702 (legge di stabilità 2015) Fissa al 55 % (in via provvisoria) la quota dei compensi riconosciuta ai Comuni per la partecipazione incentivata all accertamento fiscale per il triennio 2015/2017. 9

FONTI NORMATIVE E REGOLAMENTARI DECRETO LEGGE n. 192/2014 ART. 10, c. 12 duodecies convertito con modif. dalla Legge 27 febbraio 2015, n. 11 (c.d. decreto mille proroghe) 100 % Riporta (in via provvisoria) al la quota di partecipazione incentivata all accertamento fiscale anche per il triennio 2015/2017. 10

Inquadramento FONTI NORMATIVE normativo, segnalazioni E qualificate REGOLAMENTARI e banche dati di supporto Disposizioni di attuazione DECRETO MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 23 MARZO 2011 Individua il paniere dei tributi erariali partecipati (IRPEF, IRES, IVA, registro, imposte ipotecarie e catastali, tributi speciali catastali; oltre interessi e sanzioni) e disciplina tempi e modalità di pagamento dell importo da erogare ai Comuni per la partecipazione. 11

Inquadramento FONTI NORMATIVE normativo, segnalazioni E qualificate REGOLAMENTARI e banche dati di supporto Disposizioni di attuazione DECRETO MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 15 LUGLIO 2011 Individua i criteri in base ai quali calcolare l importo netto da erogare ai Comuni che hanno partecipazione all accertamento fiscale e contributivo. DECRETO MINISTERO ECONOMIA E FINANZE 8 MARZO 2013 Disciplina le modalità di recupero delle somme corrisposte ai Comuni in via provvisoria e successivamente rimborsate ai contribuenti. 12

PROVVEDIMENTI DEL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE PROVVEDIMENTO DEL 3/12/2007, n. 187461 Definisce le modalità di partecipazione dei Comuni all accertamento fiscale ( segnalazioni qualificate ) e individua gli ambiti di collaborazione e le principali tipologie di segnalazioni. PROVVEDIMENTO DEL 26/11/2008, n. 175466 Definisce le modalità tecniche di trasmissione delle segnalazioni dei Comuni (trasmissione telematica tramite SIATEL-PuntoFisco). 13

PROVVEDIMENTI DEL DIRETTORE DELL AGENZIA DELLE ENTRATE PROVVEDIMENTO DEL 29/05/2012, n. 78785 Individua l ambito di collaborazione ( contrasto al lavoro sommerso ) tra Comuni e INPS e le modalità di trasmissione delle relative segnalazioni; disciplina la ripartizione delle segnalazioni qualificate dei Comuni tra l Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, secondo la tipologia; definisce le modalità di rendicontazione ai Comuni dello stato di lavorazione delle segnalazioni (elenchi tramite Siatel-Punto Fisco); Prevede la possibilità, soprattutto per i piccoli Comuni, di costituire, anche attraverso l ANCI, delle strutture di service per la gestione della collaborazione con l Agenzia delle Entrate. 14

PUNTI SALIENTI DEL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL ACCERTAMENTO FISCALE (OGGI) Quota riconosciuta per tributi erariali + interessi e sanzioni II.DD. (Irpef e Ires) Iva Imposte di registro, ipotecarie e catastali; tributi speciali catastali Quota di partecipazione ( a regime ) pari al 50 % ma per gli anni 2012-2017 è al 100% Quota riconosciuta sulle somme riscosse anche a titolo non definitivo (salvo conguaglio) 15

LE REGIONI A STATUTO SPECIALE FRIULI-VENEZIA GIULIA SARDEGNA SICILIA TRENTINO-ALTOADIGE - VALLE D AOSTA Approfondimento Le Entrate delle Regioni a Statuto Speciale e l attuazione della partecipazione incentivata Alle Regioni a statuto speciale ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano è devoluto (interamente o in parte) il gettito dei tributi erariali riscossi nel loro territorio. L attuazione della partecipazione incentivata all accertamento dei tributi erariali, pertanto, necessita del recepimento nell ambito dell ordinamento regionale con riguardo ai tributi erariali di spettanza della Regione. 16

UN CASO PRATICO DI REGIONE A STATUTO SPECIALE: LA REGIONE SICILIA Legge della Regione Siciliana n. 26 del 9 maggio 2012 (Legge Stabilità Regionale 2012) - art. 8, comma 13 Riconosce ai Comuni una quota incentivante ( a regime ) del 33 % sui tributi erariali riscossi nel proprio territorio e ad essa spettanti Quota incentivante riconosciuta solo sulle somme riscosse a titolo definitivo Legge della Regione Siciliana n. 5 del 28 gennaio 2014 (Legge Stabilità Regionale 2014) - art. 5, comma 1 Per il triennio 2014, 2015 e 2016 la quota incentivante è elevata al 100 % 17

PUBBLICAZIONE ONLINE DELLA NORMATIVA E PRASSI 18

Provvedimento ministeriale del 22 ottobre 2014 Somme spettanti ai Comuni per l'anno 2013 per la partecipazione al contrasto all'evasione fiscale e contributiva Comune Regione Quota di popolazione compartecipazione residente incentivo/abitanti Milano Lombardia 1.607.730,44 1.262.101 1,27 Torino Piemonte 1.181.916,36 872.091 1,36 Genova Liguria 1.056.022,71 582.320 1,81 Modena Emilia Romagna 907.861,32 179.353 5,06 Bergamo Lombardia 718.930,41 115.072 6,25 Arezzo Toscana 550.070,79 98.352 5,59 Prato Toscana 535.767,92 187.159 2,86 Formigine Emilia Romagna 526.621,27 33.865 15,55 Rimini Emilia Romagna 482.589,24 143.731 3,36 Castel San Emilia Pietro Romagna Terme 405.871,27 20.634 19,67 19

29 ottobre 2014 20

SONDAGGIO 21

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Come avviene la partecipazione incentivata dei Comuni all accertamento dei tributi erariali? 22

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE I Comuni partecipano all attività di accertamento fiscale (e contributivo) nell ambito dell ordinario contesto operativo di svolgimento delle proprie attività istituzionali, fornendo informazioni suscettibili di utilizzo ai fini dell accertamento dei tributi statali Provv. Direttore Ag. Entrate 29 maggio 2012 23

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Il Comune nell ordinario contesto operativo delle proprie attività istituzionali può venire a conoscenza di Situazioni sintomatiche di fenomeni evasivi dei tributi erariali 24

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Il passaggio dalle informazioni possedute nell ambito delle proprie attività istituzionali alla rilevazione di fenomeni evasivi dei tributi erariali: Analisi, anche ai fini fiscali Analisi, anche ai fini fiscali, dei dati di cui il Comune è o è venuto in possesso 25

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Caso pratico: Il Parrucchiere Figaro 26

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Caso pratico: Da un controllo effettuato dalla Polizia Locale è emerso che il sig. Figaro svolgeva l attività di parrucchiere in assenza della prescritta autorizzazione comunale. Dalla verifica effettuata in SIATEL v2 PuntoFisco, è stato riscontrato che non risulta rilasciata alcuna partita IVA. 27

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Definizione regolamentare di Segnalazione qualificata Segnalazione di posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi. Trasmissione esclusivamente in via telematica tramite Siatel v2 PuntoFisco Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012 28

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Gli ambiti di intervento Sono stati definiti gli ambiti di collaborazione dei Comuni, individuando cinque macroaree: Commercio e professioni Urbanistica e territorio Proprietà edilizia e patrimonio immobiliare Residenze fittizie all estero Beni indicativi di capacità contributiva Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012 29

LE SEGNALAZIONI QUALIFICATE Le tipologie di segnalazioni All interno dei cinque ambiti di intervento, sono state poi individuate le tipologie di segnalazioni qualificate che possono essere inoltrate dai comuni; ciò anche al fine di dettagliatamente disciplinare quelle di competenza dell Agenzia delle Entrate e quelle di competenza della Guardia di Finanza Provv. Dir. Ag. Entrate del 3 dicembre 2007 e del 29 maggio 2012 30

IL CRITERIO DELLA PROFICUITA COMPARATA Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate Prot. n. 78785/2012 del 29 maggio 2012 (p. 3.4) Le segnalazioni trasmesse dai Comuni all Agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza e all INPS sono oggetto di valutazione da parte degli Uffici dei rispettivi enti, secondo ordinari criteri di proficuità comparata per la predisposizione dei rispettivi piani annuali dei controlli. 31

PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI ERARIALI Procedura Informatica per la trasmissione delle segnalazioni qualificate 32

PROCEDURA INFORMATICA SIATEL V2.0 PUNTOFISCO Le segnalazioni qualificate all Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza devono essere trasmesse esclusivamente in via telematica (Provvedimento del Direttore dell Agenzia Entrate n. 78785 del 29 maggio 2012) 33

COSA STABILISCE IL PROVVEDIMENTO N. 78785 DEL 29/05/2012 L accesso e la trasmissione delle informazioni tra i Comuni e le PA centrali avvengono sulla base di regole previste da apposite convenzioni di cooperazione informatica, stipulate rispettivamente con: INPS, per le banche dati che l Istituto fornirà agli enti locali e per le segnalazioni che questi ultimi invieranno in quanto rilevanti per l accertamento contributivo; Agenzia delle Entrate, per le banche dati che l Agenzia fornirà agli enti locali e per le segnalazioni che i Comuni invieranno sia ad AdE che a GdF relativamente ai tributi statali. Per la ripartizione della trasmissione delle segnalazioni qualificate tra AdE e GdF, si farà riferimento all allegato tecnico al provvedimento. 34

COOPERAZIONE INFORMATICA 35

PROCEDURA INFORMATICA SIATEL V2.0 PUNTOFISCO La trasmissione è effettuata mediante interfaccia web disponibile tra le funzionalità del portale Punto Fisco. In particolare, tra le funzionalità altri servizi, c è la funzione Segnalazioni ai comuni 36

PROCEDURA INFORMATICA 37

PROCEDURA INFORMATICA INSERIMENTO DEI DATI Dal menù principale selezionando la voce Inserimento è possibile, dopo aver digitato il codice fiscale o la partita IVA, accedere alla sezione dedicata all inserimento della segnalazione 38

PROCEDURA INFORMATICA Ogni segnalazione deve riguardare un solo soggetto e un solo periodo d imposta. E quindi necessario trasmettere tante segnalazioni quanti sono i soggetti e/o i periodi interessati. Ad esempio, una segnalazione riguardante il contribuente Tizio per gli anni 2010 e 2011, deve essere effettuata trasmettendo due segnalazioni qualificate: una per l anno 2010 ed una per l anno 2011. 39

PROCEDURA INFORMATICA COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE Se il soggetto è presente nella banca dati verranno riportati automaticamente i dati anagrafici e i cinque ambiti di intervento. Dati anagrafici E possibile selezionare solo un ambito di intervento alla volta. 40

PROCEDURA INFORMATICA COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE l operatore inesperto E possibile selezionare solo un ambito di intervento alla volta. Tentativo di trasmettere un unica segnalazione per uno stesso anno a carico di un stesso contribuente Selezionando due ambiti diversi contemporaneamente 41

PROCEDURA INFORMATICA COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE Dopo avere selezionato l ambito di intervento e la tipologia, per completare la segnalazione bisognerà inserire, nel campo obbligatorio Anno segnalazione, il periodo d imposta su cui verrà attivato il controllo. Campo obbligatorio (periodo di imposta) 42

PROCEDURA INFORMATICA Termini di trasmissione delle segnalazioni: Per i periodi di imposta i cui termini per l esercizio dell attività di accertamento decadono il 31 dicembre dell anno nel quale si effettua la segnalazione, la trasmissione telematica delle segnalazioni deve essere effettuata entro il giorno 30 del mese di giugno. (Provvedimento del Direttore dell Agenzia Entrate n. 78785 del 29 maggio 2012) 43

PROCEDURA INFORMATICA Termini di trasmissione delle segnalazioni Regole per Imposte Dirette e Iva: Dichiarazione presentata Dichiarazione omessa Periodo di imposta Termine accertamento Scadenza segnalazione Termine accertamento Scadenza segnalazione 2009 31/12/2014 30/06/2014 31/12/2015 30/06/2015 2010 31/12/2015 30/06/2015 31/12/2016 30/06/2016 2011 31/12/2016 30/06/2016 31/12/2017 30/06/2017 2012 31/12/2017 30/06/2017 31/12/2018 30/06/2018 2013 31/12/2018 30/06/2018 31/12/2019 30/06/2019 art. 43 del DPR 600/1973 (II.DD.) art. 57 del DPR 633/1972 (IVA) 44

PROCEDURA INFORMATICA Termini di trasmissione delle segnalazioni Regole per le imposte di registro, ipotecarie e catastali: Per l imposta di registro, ipotecaria e catastale vi è un termine, per l esercizio dell azione degli uffici finanziari, di cinque anni per gli atti non registrati e di tre anni per quelli registrati (due anni in caso di rettifica del valore indicato nell atto relativamente a beni immobili, diritti reali immobiliari e aziende). Tipologia Registrazione effettuata Termini Registrazione omessa Accertamento di maggior valoredi beni immobilie di aziende Tutte le altre fattispecie 2 annidecorrenti dal giorno di pagamento dell imposta proporzionale 3 anni 5 annidecorrenti dal giorno in cui doveva essere richiesta la registrazione art. 76 del DPR 131/1986 (T.U. Imp. Reg.) 45

PROCEDURA INFORMATICA Cliccando sull icona Inserisci verrà attivata una pagina in bianco (foglio di testo) nella quale bisognerà descrivere l iter logico effettuato e relativa motivazione. Si precisa che non è possibile allegare alcun tipo di documento in formato digitale, come ad esempio file PDF, ma sarà possibile mettere la spunta sulla casella Documentazione Cartacea per segnalare che sono presenti dei documenti cartacei, che saranno inviati in un secondo momento su richiesta dell Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza Descrizione della segnalazione (solo testo) Selezionare, se presenti allegati cartacei 46

PROCEDURA INFORMATICA SALVATAGGIO E/O INVIO DELLA SEGNALAZIONE Infine, dopo aver inserito i dati del funzionario che ha inserito la segnalazione, si potrà optare per il salvataggio della segnalazione nel caso in cui l istruttoria sia ancora aperta e ci fossero altri elementi da inserire, oppure inviare direttamente la segnalazione all Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza (una volta inviata, la segnalazione non potrà più essere modificata né cancellata). 47

PROCEDURA INFORMATICA COMPILAZIONE DI UNA SEGNALAZIONE l operatore inesperto Una volta inviata, la segnalazione non potrà più essere modificata né cancellata. Tentativo di modificare o cancellare dalla procedura Siatel-PuntoFisco una segnalazione qualificata già inviata 48

PROCEDURA INFORMATICA SALVATAGGIO E/O INVIO DELLA SEGNALAZIONE AdE GdF L individuazione della struttura alla quale inviare la segnalazione è agevolata in quanto il sistema automaticamente attiva i soli pulsanti per l invio all Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza in funzione della tipologia di segnalazione inserita. 49

PROCEDURA INFORMATICA SEGNALAZIONE INVIATA CON SUCCESSO Quella che segue è la videata che apparirà nel caso in cui la segnalazione sia stata correttamente inviata all Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza. 50

PROCEDURA INFORMATICA ELENCO SEGNALAZIONI INSERITE (Monitoraggi Monitoraggi) La funzione consente di avere una visione d insieme di tutte le segnalazioni inserite (sia quelle salvate e non ancora inviata sia quelle inviate). E possibile, inoltre, vedere gli estremi della segnalazione e sapere se è stata presa in carico dall ufficio dell AdE o dalla struttura della GdF competente nonché se ad essa ha fatto seguito una verifica (dell AdE o della GdF) ed, infine, se ad essa ha fatto seguito un accertamento. 51

PROCEDURA INFORMATICA Dal 18/12/2012 i Comuni possono visualizzare per ogni segnalazione caricata in procedura le seguenti informazioni: ambito e tipologia di segnalazione; ente competente in dettaglio (AE o GdF Regione - nome della Direzione Provinciale nome del Reparto) eventuale collegamento a verifica (per Segnalazione collegata a verifica si intende che, a seguito della segnalazione, la Guardia di Finanza ovvero l Agenzia delle Entrate hanno realizzato un attività istruttoria esterna ed è stato trasmesso e acquisito al sistema informatico il relativo verbale). eventuale collegamento ad accertamento (per Segnalazione collegata ad accertamento si intende che, a seguito della segnalazione ed eventuale verifica l Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento). L interrogazione potrà essere effettuata sia per tipo di segnalazione, sia per periodo di riferimento. 52

SIATEL V2-PUNTO FISCO:ELENCO SEGNALAZIONI Esempio di Elenco per periodo di riferimento

SIATEL V2-PUNTO FISCO:ELENCO SEGNALAZIONI Esempio di Elenco per periodo di riferimento

GUIDA OPERATIVA COMPLETA PROCEDURA INFORMATICA Nella home page dell ambiente Segnalazioni ai Comuni è consultabile la Guida Operativa completa che illustra tutte le funzioni della Procedura informatica per l invio delle segnalazioni qualificate. 55

BANCHE DATI DI AUSILIO PER L ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI ERARIALI 56

BANCHE DATI DISPONIBILI Il Comune attraverso SIATEL v2.0 PUNTO FISCO, ha accesso ad una pluralità di informazioni, secondo due modalità: INFORMAZIONI PUNTUALI FORNITURE MASSIVE 57

BANCHE DATI DISPONIBILI INFORMAZIONI PUNTUALI Dati anagrafici e altri dati, quali attività esercitata, luogo d esercizio, Unico e 730 (dati sintetici per i soggetti non residenti nel Comune; tutti i quadri con esclusione degli oneri deducibili per i residenti); Mod. 770 (Frontespizio per i non residenti; tutti i quadri per i residenti); Mod. Iva; IRAP; Redditi Percepiti; Studi di settore (dati di sintesi, solo per i residenti: tipo di studio, congruità e coerenza); Atti del Registro 58

BANCHE DATI DISPONIBILI FORNITURE MASSIVE 59

FORNITURE MASSIVE L Agenzia delle Entrate rende disponibili i flussi informativi (c.d. Forniture massive) relativi a: Informazioni reddituali massime sintetiche (riepilogo dei redditi per ogni categoria); Informazioni reddituali massive analitiche (ogni singolo rigo della dichiarazione); Studi di settore (fornitura massiva: per ciascun contribuente, unità locali destinate ad esercizio attività ubicate nel Comune - prima fornitura 2009/2010); Bonifici bancari e postali, a favore di contribuenti residenti (pf) / sede legale (Società) nel Comune, per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica; 60

FORNITURE MASSIVE L Agenzia delle Entrate rende disponibili i flussi informativi (c.d. Forniture massive) relativi a: Contratti di somministrazione di energia elettrica (utenze ubicate nel Comune), disponibili in Anagrafe Tributaria; Contratti di somministrazione di gas (utenze ubicate nel Comune), disponibili in Anagrafe Tributaria; Contratti di locazione (telematici e manuali) di immobili, se il soggetto è residente nel Comune o se l immobile si trova nel Comune; Atti di locazione di immobili (Contratti di locazione registrati in anni precedenti ma «ancora in vita» nell anno della fornitura); Denunce di successione che abbiano ad oggetto immobili ubicati nel Comune 61

NOVITA - FORNITURE MASSIVA DATI STUDI DI SETTORE Informazioni restituite Prima Fornitura Fornitura massiva dei dati dichiarati nei modelli degli Studi di settore relativi alle informazioni riportate nel Quadro B. La fornitura, distinta per anno d imposta, contiene le informazioni relative alle unità locali destinate all esercizio dell attività, ubicate nel Comune trattato, in riferimento ai modelli presentati per l anno d imposta; per ciascuna unità si riportano gli altri eventuali dati dichiarati nel quadro B del modello. Le informazioni sono destinate ai Comuni sui quali è l immobile destinato a unità locale. situato Febbraio 2013 Ogni record della fornitura è relativo ad un contribuente e ad uno studio di settore; per ogni contribuente sono possibili anche più record in presenza di attività afferenti a studi di settore diversi. Inizio fornitura dal periodo di imposta 2009-2010 62

NOVITA - FORNITURE MASSIVA DATI STUDI DI SETTORE 63

RIEPILOGO SCHEMATICO DELLA SINERGIA TRA AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA E COMUNI Comuni Amministrazione Finanziaria Scambio informazioni con il sistema Siatel Segnalazioni qualificate Trasmissione determinati dati ai Comuni su cittadini residenti 64

BANCHE DATI DISPONIBILI ALTRE BANCHE DATI ESTERNE A SIATEL V2 PUNTOFISCO SISTER/ Portale per i Comuni Banca dati catastali per fabbricati e terreni (visure, estratti di mappa, ecc.); permette anche l accesso alla Conservatoria dei registri immobiliari su base nazionale. TELEMACO Accesso alle informazioni delle Camere di Commercio, su base nazionale. ACI/PRA Interrogazione degli autoveicoli e degli intestatari; l accesso è consentito sia ai Comandi di Polizia Municipale sia agli Uffici tributi dei Comuni. INPS Permette di interrogare la posizione contributiva dei soggetti. 65

Attività di semplificazione dei processi organizzativi per la fiscalità locale www.semplifisco.anci.it AUTO-FORMAZIONE REPOSITORY SOLUZIONI PER LA FISCALITA STRUMENTO DI AUTO-VALUTAZIONE 66