CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE

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Municipio Roma XIV Monte Mario Direzione Socio Educativa CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE Avviso per il Progetto Intervento Conoscerci per integrare da realizzare con gli Alunni con bisogni educativi speciali Periodo Dicembre 2016 Giugno 2017 Procedura aperta Numero gara: 6512959 SOMMARIO PREMESSA OGGETTO DELL APPALTO E BENEFICIARI DEL SERVIZI OBIETTIVI DEL SERVIZIO OBIETTIVI SPECIFICI INTERVENTI DESTINATARI ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO IMPORTO POSTO A BASE DI GARA DURATA DELL APPALTO CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO ATTUATORE FUNZIONI DELLA COMMITTENZA: VIGILANZA E MONITORAGGIO LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO PREMESSA Roma Capitale Municipio Roma XIV Monte Mario Direzione Servizi Socio-Educativi P.zza Santa Maria della Pietà, 5, 00135 Rm PEC: protocollo.mun19@pec.comune.roma.it,

vista la legge Quadro 328/2000 e la L.R. 11/2016 del 10 agosto 2016 sul Sistema integrato degli interventi e servizi sociali della Regione Lazio, in conformità con quanto disposto dalla legge 285/97 e dalla Direttiva di Giunta del Municipio XIV n. 8 prot. N. 32448 del 22/04/2016, con Determinazione Dirigenziale n. ha approvato il presente Avviso pubblico per il reperimento di un soggetto giuridico cui affidare la gestione del Progetto denominato CONOSCERCI PER INTEGRARE con decorrenza dal 1dicembre 2016 (e comunque dalla data di effettivo inizio delle attività) al 15 giugno 2017. OGGETTO DELL APPALTO E BENEFICIARI DEL SERVIZIO Il Municipio Roma XIV Monte Mario intende promuovere una progettualità di carattere socio-educativo nelle scuole presenti nel Municipio XIV che rafforzi la sinergia tra scuola e servizi socio-educativi. Si tratta di un progetto sperimentale che si inquadra all interno della normativa scolastica più recente (Direttiva Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca dell Università 27 dicembre 2012; Circolare Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca dell Università del 6 marzo 2013 n.8) che individua strategie inclusive in favore degli alunni con bisogni educativi speciali (BES), al fine di realizzare appieno il diritto all apprendimento per tutti gli alunni in situazioni di svantaggio. Esso trae i propri principi ispiratori dal protocollo d intesa per il coordinamento e l integrazione delle azioni e delle programmazioni finalizzate alla crescita del grado di inclusività espresso dal sistema scolastico territoriale e documento tecnico per l applicazione del Protocollo dei Servizi e degli Interventi, allegati entrambi al presente avviso (allegati nn.1 e 2), sottoscritti in data 23.12.2013 in sede di Conferenza Sanitaria Locale dai Municipi Roma XIII (ex XVIII), Roma I (ex XVIII), Roma XIV (ex XIX), Roma XV (ex XX), dalle Reti delle Scuole operanti nei rispettivi territori, dalla ASL RME, dal Dipartimento Servizi Sociali e Sussidiarietà. 2

Con il protocollo i soggetti istituzionali coinvolti hanno inteso rivedere il tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato esclusivamente sulla certificazione della disabilità, ed estendere massicciamente il campo di intervento e di responsabilità della comunità educante all intera e ben più estesa area dei bisogni educativi speciali, comprendente le seguenti sotto-categorie: - disabilità; - disturbi evolutivi specifici; - svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. La prospettiva del progetto-intervento è quella della presa in carico educativa nel contesto della scuola, nell ottica dell Inclusive Education del minore e della sua famiglia. L efficacia delle strategie perseguite è, ovviamente, correlata al grado di collaborazione ed interazione tra le diverse istituzioni coinvolte in relazione ad un concetto di bisogno allargato. Ogni singola istituzione scolastica adotta strategie inclusive a diversi livelli (singola classe, organizzazione interna, collegialità docente e comunità scolastica), munendosi di un Piano Annuale di Inclusione. Il progetto intende rafforzare le azioni già presenti nelle singole realtà scolastiche in stretta collaborazione con i servizi socio-sanitari del territorio. Nelle scuole abitano sia alunni con Bisogni Educativi Speciali con diagnosi psicologica e/o medica che alunni con Bisogni Educativi Speciali senza diagnosi. Il progetto si concentra sulla seconda tipologia di alunni, presente nella scuola anche in modo piuttosto considerevole. Tra questi alunni troviamo quelli che, pur non presentando deficit nell apprendimento, risultano non possedere competenze cognitive adeguate nell area metacognitiva, linguistica e sociale, altri invece vivono situazioni familiari difficili (genitori con patologie psichiatriche, condotte antisociali, altro), altri ancora invece sono figli di migranti e presentano una serie di problematiche che vanno da una incapacità di comunicare a causa del linguaggio e di una cultura molto differente dalla 3

nostra, a difficoltà legate principalmente alle situazioni spesso precarie e transitorie in cui si trovano a vivere. Si evince come, in questi casi, si tratti di alunni che hanno normali capacità di apprendimento ma che sono ostacolati da scarsi mezzi di apprendimento o da risposte psicologiche e comportamentali. Il progetto intende sostenere questi ultimi alunni che non hanno una certificazione medica ma manifestano, comunque, un disagio scolastico. È necessario fare chiarezza sui diversi ambiti e piani della vita affettiva, proprio per orientarsi meglio nella prassi educativa. Definire, cercare e riconoscere i Bisogni Educativi Speciali non significa «fabbricare» alunni diversi per poi emarginarli o discriminarli. Dal documento di rilevazione dei bisogni sul disagio scolastico elaborato dalle scuole del nostro municipio all interno del suddetto Protocollo di Intesa, si evidenziano, di seguito, le necessità di intervento su cui l organismo affidatario del progetto dovrà intervenire. Istituzione scolastica ABBADO (Giovanni XXII) OCTAVIA 133 MAFFI 87 TOTALE Alunni con Bes e con DSA 21 OVIDIO 53 TORRICELLI 37 NERUDA 106 4

PIO LA TORRE 64 DOMIZIA LUCILLA 121 (sezione alberghiera ) DOMIZIA LUCILLA 43 (sezione agraria) FERMI 82 BORROMEO 97 TRIONFALE 45 A queste scuole sono da aggiungere nel progetto alcune scuole comunali, anch esse frequentate da alunni con queste caratteristiche. OBIETTIVI DEL SERVIZIO L obiettivo è quello di creare nelle diverse scuole uno spazio di supporto socioeducativo nella gestione degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso attività di consulenza socio educativa e organizzativa alle scuole, alle classi tramite dei Laboratori di gruppo su tematiche specifiche da definire con le insegnanti, supporto agli insegnanti e orientamento alle famiglie dei bambini che presentano le suddette difficoltà. Ciò per consentire ad ognuno, alunni, famiglie e corpo docente di poter sperimentare sostegno professionale attraverso un lavoro di sinergia, in cui ognuno possa essere d aiuto per l altro in un ottica di empowerment sociale e territoriale. La finalità è di promuovere il benessere degli alunni e della comunità educativa che ruota intorno al bambino. Il progetto-intervento intende promuovere in sinergia con la Scuola la cultura intesa non solo come acquisizione di abilità fondamentali e competenze specifiche, ma soprattutto come promozione di una piena integrazione degli alunni con B.E.S., attraverso la costruzione di un percorso formativo ad hoc che superi la didattica 5

concentrata sul deficit e, in un ottica di promozione di abilità e competenze sociali, relazionali, attentive e di metodo, che tenga piuttosto conto di sviluppare al meglio le potenzialità e colmare i rispettivi bisogni. In sintesi gli obiettivi saranno: offrire a bambini e ragazzi occasioni socio-educative positive nella scuola; promuovere l educazione alla socialità e al rispetto delle regole di convivenza civile, favorendo l integrazione fra tutti gli alunni, mantenendo il focus sui soggetti più fragili, in situazioni di disagio e/o appartenenti a culture ed etnie diverse; Favorire il processo di empowerment degli alunni a scuola e nel rapporto con gli insegnanti; Promuovere il sapere-saper/essere/saper fare degli insegnanti rispetto agli alunni BES; Orientare le famiglie nella definizione di un progetto educativo che li coinvolga, insieme alla scuola, nel progetto di vita del minore. Orientare sui servizi territoriali; Favorire un processo di alleanza scuola-famiglia, indispensabile per assicurare il successo formativo; Programmare incontri condivisi con le famiglie, finalizzati all acquisizione degli strumenti necessari a garantire l inclusione scolastica e le metodologie didattiche personalizzate. Come obiettivi specifici il progetto vuole dare supporto alle scuole attraverso azioni che mirino a favorire: 1. La risorsa compagni di classe; 2. L adattamento come strategia inclusiva; 3. Strategie logico-visive, mappe e aiuti visivi; 4. Processi cognitivi e stili di apprendimento; 5. Metacognizione e metodo di studio; 6. Emozioni e variabili psicologiche nell apprendimento; 7. Valutazione, verifica e feedback del progetto pilota. 6

La stretta collaborazione tra famiglia, scuola e servizi territoriali è indispensabile perché un progetto educativo sia efficace sul lungo termine, dal momento che a essere preso in carico non è un disturbo ma un alunno con caratteristiche uniche e irripetibili, affetti e desideri, preferenze, abilità e disabilità, qualità e limiti che esplica ogni giorno nei vari contesti di vita sociale. INTERVENTI Il progetto si articolerà in due fasi: Avvio del progetto (tali attività da svolgere entro il 31 dicembre 2016) Attività di analisi dei bisogni dei minori presenti nelle strutture scolastiche individuate nel progetto; Attività di sostegno socio educativo e di carattere organizzativo agli insegnanti per l avvio del progetto e anche per individuare gli alunni a cui rivolgere l intervento; Il referente municipale per l integrazione scolastica insieme ai referenti delle scuole e la ASL individueranno gli alunni con le suddette caratteristiche a cui rivolgere i vari interventi; Attività specifiche e strutturate di formazione agli attori coinvolti nel progetto; Elaborazione e strutturazione di strumenti didattici per le attività previste; Interventi specialistici verso gli alunni; Interventi di sensibilizzazione e orientamento alle famiglie; Avvio delle attività di ricerca e studio del progetto. Nel corso dell anno scolastico (da svolgere per tutta la durata del progetto) oltre a proseguire le attività della fase di avvio: 1. Incontri di condivisione e orientamento delle problematiche degli alunni con un counsellor per ampliare le competenze socio educative e monitorare l evoluzione degli alunni in classe; 2. Laboratori socio-educativi con gruppi classe su alcuni temi specifici per sviluppare strategie e potenziare le abilità degli alunni, attraverso metodologie e 7

giochi strutturati e migliorare le relazioni sociali con i coetanei e con gli adulti e incrementare l autostima e sviluppare positive relazioni interpersonali tra gli alunni; 3. Interventi personalizzati sugli alunni che presentano difficoltà di studio /apprendimento per far acquisire gradualmente anche un efficace metodo di studio e una buona autonomia di lavoro a casa; 4. Colloqui di sostegno e orientamento alle famiglie; 5. Attività di ricerca della metodologia del progetto sperimentale e relativa raccolta dei dati. DESTINATARI Alunni in situazioni di disagio individuati dalle istituzioni scolastiche in collaborazione con il Referente del Municipio, frequentanti gli istituti scolastici (scuole dell infanzia comunali e statali, primarie e secondarie statali di primo grado) ricompresi nei seguenti Istituti Comprensivi e nelle Scuole Comunali del Municipio XIV: Istituti Comprensivi e Scuole comunali (le scuole saranno individuate sulla base della numerosità della popolazione di alunni con le suddette caratteristiche e della suddivisione territoriale del Servizio Sociale del Municipio). Insegnanti (Funzione strumentale per l inclusione) Genitori ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO Sarà cura dell Organismo implementare tutte le Azioni volte ad assicurare: 1) Organizzazione e gestione di incontri e laboratori esperienziali di tipo socioeducativo; 2) Realizzazione di occasioni di incontro per gli insegnanti per aumentare le proprie competenze educative nella gestione degli alunni con difficoltà e potenziamento della collaborazione con il servizio di integrazione scolastica e Servizio Sociale del Municipio; 8

3) Supporto e potenziamento nel contesto familiare delle abilità acquisite dall alunno destinatario dell intervento; 4) Supporto e coinvolgimento attivo del nucleo familiare, finalizzato all acquisizione ed alla continuità dei modelli educativi e di apprendimento personalizzati. I counsellor socio educativi previsti per l'attività di prevenzione del disagio scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali e i formatori previsti per gli interventi di tipo organizzativo con gli insegnanti, collaboreranno con il Servizio Sociale del Municipio e dovranno predisporre il programma delle Attività e il progetto educativo garantendo la realizzazione di: - Incontri di formazione in gruppo con gli insegnanti su argomenti di natura organizzativa e sistemico istituzionale per favorire una maggiore consapevolezza delle problematiche degli alunni oggetto dell'intervento e del tipo di sinergie da attivare sul territorio ( es. con i servizi sociali o sanitari o le famiglie); - Incontri di informazione e orientamento con le famiglie sul tema oggetto del progetto - Condivisione di un progetto educativo-scolastico personalizzato dell alunno nel caso di problematiche di natura didattico- educativa; - Laboratori socio educativi a scuola con gli allievi; - Spazi di incontro con i genitori o altre figure di riferimento; - Orientamento alle strutture territoriali per interventi specialistici se necessari". L Organismo proponente dovrà indicare: il cronoprogramma descrittivo delle azioni volte ad organizzare il Progetto secondo il Logical Framework Approach; la metodologia adottata; eventuale coinvolgimento di Organismi del territorio o realtà del volontariato; previsione dei risultati attesi; descrizione della rete che intende costruire per lo svolgimento del progetto; 9

due esperti di ricerca nel campo della psicologia sociale educativa; il piano di disseminazione. IMPORTO POSTO A BASE DI GARA L importo del Progetto per l intero periodo è fissato in 102.173,10 compresa IVA di legge al 22% così ripartito: Per il periodo dal 1 dicembre 2016, e comunque dall effettivo inizio delle attività, al 31 dicembre 2016 10.000,00; Per il periodo dal 1 gennaio 2017 al15 giugno 2017 92173,10. Il calcolo di congruità è stato effettuato prendendo in considerazione il numero ed il livello degli operatori richiesti. Per il calcolo del costo del personale si è preso in considerazione il CCNL delle cooperative sociali aggiungendo l'aliquota IRAP per la Regione Lazio. Per il calcolo del costo del personale si è preso in considerazione il CCNL delle cooperative sociali aggiungendo l'aliquota IRAP (che deve essere prevista in caso di dipendenti a tempo determinato) aggiornata con le modifiche introdotte dall art. 1 comma 22 della legge 190/2014 (aliquota ordinaria 4,82%). DURATA DELL APPALTO Il Servizio decorrerà dal 1 dicembre 2016 e comunque dall effettivo inizio delle attività ed avrà termine alla fine dell anno scolastico giugno 2017. Alla scadenza della convenzione il rapporto si intende risolto di diritto senza obbligo né oneri di disdetta. CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO ATTUATORE Sono stati previsti: - n. 1 Coordinatore di progetto (Livello professionale E2) responsabile della predisposizione del gruppo di lavoro e delle attività, per un monte ore di n. 34 per il 10

periodo 1 dicembre 2016 31 dicembre 2016 e per un monte ore di n.91 per il periodo gennaio 2017 giugno 2017. Dovrà, al fine di realizzare tutte le attività sopra indicate interfacciarsi con il Responsabile Tecnico del Municipio che rappresenta in ogni caso il responsabile delle attività. - n. 10 psicologi/educatori professionali/assistenti sociali che abbiano competenze come counsellor psico-socio-educativi,(livello professionale 5 a D3 e 5 a E2) per le attività con gli alunni e con le famiglie per un monte ore di n.10 ciascuno per il periodo 1 dicembre 2016 31 dicembre 2016 e per un monte ore di n.264 ciascuno per il periodo gennaio 2017 giugno 2017, che si definirà a seconda dei bisogni degli alunni - n. 4 formatori specializzati nel campo della prevenzione educativa e/o nel campo organizzativo/sistemico (Livello professionale E2) che hanno esperienze su campo nel settore psico-socio-educativo e organizzativo o sistemico per un monte ore di n.36 ciascuno per il periodo 1 dicembre 2016 31 dicembre 2016 e per un monte ore di n.60 ciascuno per il periodo gennaio 2017 giugno 2017, - 1 Coordinatore scientifico esperto in progetti di ricerca- intervento sociale (Livello professionale E2) che si interfacci e supporti il Responsabile tecnico del Municipio per avviare uno studio- azione pilota del progetto con relativa pubblicazione del lavoro fatto per un monte ore di n.40 per il periodo 1 dicembre 2016 31 dicembre 2016 e per un monte ore di n.60 per il periodo gennaio 2017 giugno 2017. L'eventuale ribasso o attività aggiuntive non dovranno in alcun modo incidere sul costo del personale. Il pagamento sarà effettuato ogni due mesi sulla base del servizio effettivamente reso, a presentazione fattura elettronica alla quale dovrà essere allegato un prospetto sintetico delle prestazioni effettuate e delle spese sostenute. Attivazione e Gestione del progetto La gestione del Progetto, da parte dell Organismo affidatario, dovrà essere condotta nel pieno rispetto della vigente normativa in materia. L Organismo affidatario dovrà essere in grado di dare avvio immediato alle attività previste e, al termine dell affidamento, in caso di cambiamento del soggetto attuatore, 11

dovrà garantire, in accordo con gli uffici, un adeguato passaggio di consegne al fine di assicurare la necessaria continuità del servizio. L Amministrazione resta sollevata da qualsiasi onere, responsabilità, pretesa, azione, domanda, molestia per danni a persone e/o cose o altro che possa derivare direttamente o indirettamente dalla gestione ed erogazione del Servizio stesso. FUNZIONI DELLA COMMITTENZA: VIGILANZA E MONITORAGGIO L Organismo, nella proposta progettuale, dovrà indicare il sistema di monitoraggio e di valutazione che intende utilizzare e presentare le relative schede che dovranno comunque contenere anche i seguenti indici di rilevazione: a) Numero destinatari diretti (alunni) e indiretti (insegnanti e genitori) coinvolti; b) Numero e tipologia di interventi realizzati; c) Raggiungimento degli obiettivi indicati nel progetto; d) Risultati della somministrazione dei questionari sulla soddisfazione dell utenza. L Organismo affidatario dovrà presentare bimestralmente al referente municipale del progetto una scheda di monitoraggio delle attività svolte legata alla periodicità della fatturazione. Al termine del periodo di affidamento dovrà presentare un report di valutazione conclusivo delle attività progettuali. Le Schede di monitoraggio ed i report di valutazione da utilizzare sono esclusivamente quelle previste dalla Cabina di Regia - Legge 285/97. Le schede di monitoraggio e i report di valutazione devono essere trasmessi al Servizio Sociale anche in versione digitale via mail al seguente indirizzo: ufficiodipiano.mun19@comune.roma.it LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO Il progetto intervento verrà realizzato presso alcuni Istituti Scolastici Statali e Scuole comunali dove sono presenti bambini con bisogni educativi speciali 12