Il Club Alpino Italiano - Gruppo Terre Alte Presenta 4, 5 e 6 Ottobre 2013 Il CAI di SIENA in CAMPANIA Santa Maria Capua Vetere "Secunda urbs mundi" nel cuore della Campania Felix Pozzuoli (Puteoli) Il bradisismo e la solfatara Cuma (Cumae) Mito ed avamposto della Magna Grecia Ercolano (Herculaneum) Alle falde del Vesuvio: vita e morte nel 79 d.c.
PROGRAMMA Venerdì 4 Ottobre 2013 Santa Maria Capua Vetere (Capua) "Secunda urbs mundi" nel cuore della Campania Felix RADUNO Santa Maria Capua Vetere, piazza antistante l'anfiteatro Ore: 15.20 PARTENZA VISITA Piazza Adriano, già Pazza 1 Ottobre 1860, già Piazza Berolasi Ore: 15.30 La visita della città, che inizia dall'anfiteatro, prosegue al Mitreo e al Museo dell'antica Capua. Se il tempo lo consentirà, si proseguirà per la Cattedrale (la chiesa capuana è una delle più antiche d'italia; il primo vescovo è stato San Prisco, giunto in Italia con San Pietro; la prima struttura della Basilica di Santa Maria Maggiore, voluta da San Simmaco, patrono della città, risale all'anno 432) e poi per la Villa Comunale con il Monumento-Ossario garibaldino. Aperitivo di benvenuto S. Maria Capua Vetere, Ristorante Amico Bio c/o anfiteatro Ore: 19:00 Cena Caserta Vecchia c/o Park Hotel Castello Ore: 20.30-21.00 Santa Maria Capua Vetere di Cristina Regis Purtroppo la forte e disordinata espansione edilizia della città moderna lascia oggi leggere pochissimo dell antica Capua, una delle più importanti città del mondo romano, seconda Roma per Cicerone, già centro politico e culturale della Campania pre-romana, capitale della dodecapoli etrusca meridionale, e, dalla fine del V sec. a.c., del popolo di stirpe osco-sannitica dei Campani. Due importantissimi monumenti si incontrano un po come una sorpresa in mezzo al traffico e ai palazzi: l anfiteatro campano, il secondo più grande dopo il Colosseo, meno conservato di questo negli elevati ma integro nei sotterranei, e il Mitreo, santuario ipogeo dedicato al dio Mitra, decorato da affreschi, mentre quasi ogni casa del centro città nasconde in un giardino interno o nella cantina resti di domus, strade, botteghe. L area del Foro va cercata tra l ex-convento di S. Francesco (oggi, Seconda Università di Napoli) e la Caserma Pica antistante. Un piccolo Museo presenta in un allestimento, che è però ancora incompleto, materiali ricchissimi provenienti soprattutto dalle tombe e dal grande santuario delle Matres Matutae, da cui si può intuire la grandezza del passato. Una visita difficile ma interessante.
Sabato 5 Ottobre 2013 Cuma (Cumae) e Pozzuoli (Puteoli) PARTENZA PULLMAN Da Caserta Vecchia per Cuma Ore: 8.30 ARRIVO e PARCHEGGIO PULLMAN Cuma, scavi Ore: 9.50 INIZIO VISITA GUIDATA Cuma Ore: 10.00 PRANZO A SACCO Cuma Ore: 13.00 RIPRESA VISITA GUIDATA Cuma Ore: 14.00 PARTENZA PULLMAN Da Cuma a Pozzuoli Solfatara Ore: 15.30 ARRIVO e PARCHEGGIO PULLMAN Pozzuoli, Solfatara Ore: 16.00 PARTENZA PULLMAN Da Pozzuoli per Caserta Vecchia Ore: 17,30 ARRIVO a Caserta Vecchia, Park Hotel Castello Ore: 19,00 CENA Caserta Vecchia c/o Park Hotel Castello Ore: 20,30 Cuma (Cumae) : Mito e avamposto della Magna Grecia Cuma di Cristina Regis Cuma, fondata intorno al 730 a.c., è la più antica colonia greca d Occidente, e dunque la più antica città costruita in Italia. Conquistata dai Sanniti alla fine del V sec. a C., passò poi sotto Roma ricevendo la civitas sine suffragio nel 338 a.c.; teatro di episodi della guerra tra Goti e Bizantini nel VI sec. d.c., è stata abbandonata nel corso del Medioevo. Uno dei siti più visitati della Soprintendenza di Napoli, è oggi un Parco Archeologico sul mare, esteso per circa mezzo kmq, comprendente la collina dell acropoli, che domina il mare e il litorale, dove sono visibili i resti di due grandi templi e la cosiddetta grotta della Sibilla, e parte dell area urbana alla base. Scavi recenti cofinanziati dalla Regione e dalla CEE e affidati a Università e Istituti di Ricerca hanno portato nuovi dati sulla topografia e la storia della città e ampliato l area archeologica: sono oggi in luce parte della piazza del Foro coi resti dei suoi edifici monumentali, tratti di strade urbane, una porzione delle mura Nord con la Porta Mediana, ingresso in città della via Domitiana, un settore della necropoli nord, un settore dell anfiteatro localizzato nell immediato suburbio meridionale della città. I reperti più importanti scavati a Cuma sono esposti al Museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia.
Pozzuoli (Puteoli) Il bradisismo e la solfatara Il bradisismo e la solfatara di Enzo Sollitto La Solfatara è uno dei 40 vulcani, che costituiscono i Campi Flegrei ed è ubicata a circa tre chilometri dal centro della città di Pozzuoli. Si tratta di un antico cratere vulcanico ancora attivo, ma in stato quiescente che da circa due millenni conserva un'attività di fumarole d'idrogeno solforato, getti di fango bollente ed elevata temperatura del suolo: altre attività simili si riscontrano anche in altre parti del mondo e vengono indicate con il nome di solfatare proprio per la similitudine con quella puteolana. La Solfatara rappresenta oggi una valvola di sfogo del magma presente sotto i Campi Flegrei, grazie alla quale si riesce a mantenere una pressione costante dei gas sotterranei. Pozzuoli, Tempio di Serapide Notissima già durante l epoca imperiale romana, quando Strabone (66 a.c. - 24 d.c.) ne dà la più antica testimonianza scritta giunta fino a noi, nella sua Strabonis geographica, indicandola con il nome Forum Vulcani, Dimora del Dio Vulcano, ingresso per gli Inferi. La Solfatara apre ufficialmente alle visite nell anno 1900, pur essendo sin da tempi remoti meta di escursioni per i noti fenomeni vulcanici; infatti non vi era viaggiatore del 700 e 800 che non inserisse la Solfatara tra le sue escursioni nell ambito del cosiddetto Grand Tour, viaggio di istruzione per i giovani delle famiglie nobili europee. Nel corso dei secoli precedenti la Solfatara ha ospitato diverse attività: tenuta di caccia reale, poligono di tiro, orfanotrofio militare, cava per l'estrazione di numerosi minerali (allume, bianchetto, zolfo, ecc.), stabilimento termale. E numerosi sono stati i proprietari succedutisi, soprattutto per la redditività delle attività estrattive. La visita della Solfatara si svolge all'interno del cratere di Monte Olibano (m. 199) e presenta numerose attrazioni: la fangaia, le stufe, la grande fumarola, la nuova fumarola, il pozzo. Interessante la visita anche per la flora e la fauna presenti nelle particolari condizioni climatiche che si vengono a determinare nel cratere. Nella Fangaia sono state isolate colonie di batteri che vivono a temperature superiori ai 90 C tra cui il Bacillus acidocaldarius e la Caldariella acidophila nonché l archeobatterio Sulfolobus solfataricus. Sulle pareti alle spalle della Bocca Grande vegetano in condizioni di elevata temperatura e acidità alghe unicellulari termofile quali il Cyanidium caldarium. È inoltre segnalata la presenza di un particolare insetto, una nuova specie di collembola denominata Seira tongiorgii. Pozzuoli, Rione Terra Monte Nuovo
Domenica 6 Ottobre 2013 Ercolano (Herculaneum) Alle falde del Vesuvio: vita e morte nel 79 d.c. PARTENZA PULLMAN Da Caserta Vecchia per Ercolano Ore: 8.30 ARRIVO PULLMAN Ercolano, scavi Ore: 9.50 INIZIO VISITA GUIDATA Ercolano Ore: 10.00 FINE VISITA GUIDATA Ercolano Ore: 12.30 PRANZO A SACCO Ercolano Ore: 13.00 VISITA ULTERIORE (in fase organizzativa) Vesuvio o Museo del corallo o altro Ore 14.30 PARTENZA PULLMAN Per Siena Ore: 16,00 Ercolano di Cristina Regis Più piccola di Pompei ma forse più suggestiva e meno dispersiva nella visita: qui sono meglio conservati rispetto a Pompei i secondi piani delle case, le strutture lignee e il mobilio; questo grazie alle caratteristiche del deposito eruttivo: qui invece della coltre di cenere e lapilli che seppellì Pompei arrivarono nubi piroclastiche e una potente colata di fango, poi compattatasi in 12-15 metri di tufo, che ha aiutato la conservazione dei materiali organici e protetto le strutture provocando meno crolli. La cittadina, che in età romana è un piccolo municipium, luogo di villeggiatura con un piccolo porto, ha un impianto impostato su 3 decumani e 5 cardi. E stata scavata solo per un quinto circa: sono ancora sepolti l area del foro, i templi principali, le necropoli; pochi gli edifici pubblici noti (es. il teatro esplorato dai cunicoli borbonici). La visita si svolge così attraverso quartieri urbani con case, strade, botteghe, due complessi di terme pubbliche, una palestra. Fuori città sorgeva la famosa Villa dei Papiri, appartenuta a L. Calpurnio Pisone illustre personaggio dell epoca di Cesare, in parte scavata nel 700 (le indagini sono riprese nell 85 e sono ancora in corso - visite su prenotazione). Di recente apertura il Museo Archeologico Virtuale (fondazione CIVES), che propone, attraverso esperienze multisensoriali e oltre 80 installazioni multimediali, un viaggio virtuale nella città prima dell eruzione. Papiro