Corsi e seminari di formazione PAESAGGIO COME ELEMENTO DI QUALITA NELLA PROGETTAZIONE: COMMISSIONE DEL PAESAGGIO ESPERIENZE A CONFRONTO LE COMMISSIONI LOCALI PER IL PAESAGGIO: UN BREVE RESOCONTO DAL LIVELLO NAZIONALE A QUELLO LOMBARDO, Politecnico di Milano Centro Studi PIM 16 maggio 2018
RAPPORTO SULLO STATO DELLE POLITICHE PER IL PAESAGGIO https://box.beniculturali.it/index.php/s/6hdyfyqyzl9n8ic Il paesaggio italiano nelle statistiche ufficiali (indicatori: grandi trasformazioni, cambiamenti dei paesaggi rurali. Impianti energetici da fonte rinnovabile, ) Governare i paesaggi: l amministrazione quotidiana del paesaggio (le Soprintendenze, le Commissioni locali per il paesaggio, ) Il futuro del paesaggio (la pianificazione paesaggistica, le politiche agricole, le politiche dell ambiente, paesaggio e turismo, ) Formazione, educazione e sensibilizzazione alla qualità del paesaggio (formazione e aggiornamento professionale, azioni del MiBACT, musei, ) La partecipazione dei cittadini e delle associazioni (associazioni, osservatori locali per il paesaggio, ecomusei)
RAPPORTO SULLO STATO DELLE POLITICHE PER IL PAESAGGIO, ottobre 2017 Governare i paesaggi: l amministrazione quotidiana del paesaggio LE COMMISSIONI LOCALI PER IL PAESAGGIO Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Art. 148. Commissioni locali per il paesaggio 1. Le regioni promuovono l'istituzione e disciplinano il funzionamento delle commissioni per il paesaggio di supporto ai soggetti ai quali sono delegate le competenze in materia di autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell'articolo 146, comma 6. 2. Le commissioni sono composte da soggetti con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio. 3. Le commissioni esprimono pareri nel corso dei procedimenti autorizzatori previsti dagli articoli 146, comma 7, 147 e 159.
Funzionamento Forma: singola o associata; prevalenza della forma singola con qualche eccezione (Piemonte, Sardegna) Composizione: variabile da un minimo di 3 ad un massimo di 5 esperti esterni all Ente Durata in carica: variabile, legata talvolta al rinnovo della giunta comunale Campo di applicazione: autorizzazioni paesaggistiche; intero territorio Volume di pratiche gestite: ingente lavoro di valutazione soprattutto nelle Regioni in cui la valutazione è estesa all intero territorio
Amministrare il paesaggio in Lombardia attraverso le Commissioni locali per il paesaggio LR 12/2005 Legge per il governo del territorio, l art. 81 stabilisce che per il legittimo esercizio delle funzioni paesaggistiche sia acquisito il parere obbligatorio della Commissione per il paesaggio di cui tutti gli Enti locali lombardi debbono obbligatoriamente dotarsi ottenendo apposita idoneità dalla Regione rilasciata sulla base dei criteri approvati con DGR VIII/7977 del 06/08/2008. Ad oggi, possiedono i requisiti di idoneità all esercizio delle funzioni paesaggistiche 1.272 Comuni lombardi (singolarmente o associati/consorziati), 21 Unioni di Comuni, 23 Enti gestori dei Parchi, 23 Comunità Montane, 11 Province e la Città Metropolitana di Milano. La Regione continua a svolgere un ruolo di supporto e controllo dell operato delle Commissioni per il paesaggio attraverso un attività di verifica della idoneità all esercizio delle funzioni paesaggistiche e il controllo e monitoraggio dei provvedimenti paesaggistici rilasciati dagli Enti locali (solo nel 2016 sono stati verificati 110 provvedimenti di Enti Locali, puntualizzando i corretti riferimenti legislativi e normativi e la necessità di adeguate motivazioni all autorizzazione o al diniego dell intervento).
Commissione per il paesaggio Parco Agricolo Sud Milano istituita con Delibera del Consiglio Provinciale 5/2006 del 02/02/2006; nove membri con tre esperti nominati con selezione pubblica; durata in carica pari a quella del mandato amministrativo nel corso del quale è stata nominata; media delle pratiche presentate all anno: circa 250 autorizzazioni paesaggistiche di cui il 50-60% rilasciata con prescrizioni; i dinieghi della Commissione sono circa il 5%. Commissione per il paesaggio Città Metropolitana istituita con DCP 10/2006 del 16/02/2006; nove membri esterni individuati mediante selezione pubblica; durata in carica è pari a quella del mandato amministrativo nel corso del quale è stata nominata; dal 2006 circa 240 progetti di interventi ammissibili (su oltre 310 istanze di autorizzazione paesaggistica, di cui circa 40 accertamenti di compatibilità) Scala comunale Comune di Rho (estensione territoriale di 22,32 kmq): dal marzo 2005 al luglio 2017, 224 richieste di autorizzazione paesaggistica (di cui solo 13 hanno ricevuto diniego) e oltre 1.600 esami di impatto paesistico (dal 2010 al 2016 sono stati valutati dalla Commissione anche 15 accertamenti di compatibilità paesaggistica di cui 4 con diniego).
Criticità Relatività del giudizio: mancanza di riferimento ad un quadro conoscitivo e normativo comune anche per territori contermini Mancanza di coordinamento con gli strumenti di pianificazione: mancato sviluppo dei contenuti paesaggistici all interno dei piani urbanistici di scala locale Ingerenza del potere politico: a monte del processo valutativo Mancanza di monitoraggio: impossibilità di monitorare le prescrizioni date in sede di approvazione
Positività e potenzialità Interdisciplinarietà nell'espressione del giudizio: presenza di discipline tecniche, agronomi, forestali, naturalisti Ruolo di sensibilizzazione: audizioni, sopralluoghi Predisposizione di strumenti dedicati: linee guida Formulazione di un parere condizionato: le prescrizioni dettate dalla commissione sono ad oggi lo strumento più diffuso di interazione tra progettisti e valutatori
Tutela proattiva codificata in Italia: il Comitato provinciale per la cultura architettonica ed il paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano Organo consultivo, non obbligatorio Accompagnamento dalla fase preliminare di progettazione Esplicitazione dei criteri di giudizio
Comitato provinciale per la cultura architettonica ed il paesaggio della Provincia Autonoma di Bolzano Criteri di valutazione: 1. Sviluppo degli insediamenti urbani e prevenzione della dispersione edilizia: per evitare un ulteriore dispersione edilizia nel paesaggio si dovrà aumentare la densità edilizia delle aree già edificate; 2. Inserimento nel contesto paesaggistico e in quello edificato: una buona progettazione, attenta alle caratteristiche del luogo, si contraddistingue per le controllate modifiche della morfologia del suolo e per un utilizzo contenuto di muri di sostegno e dei riporti di terra; 3. Proporzioni e volumi degli edifici: la dimensione delle costruzioni si dovrà conformare alla forma del terreno, agli edifici esistenti e a quelli confinanti; 4. Allacciamento stradale dei lotti: l allacciamento stradale della nuova costruzione dovrà avvenire utilizzando meno superficie possibile; 5. Creazione di spazi di relazione: particolare attenzione dovrà essere dedicata alla configurazione e alla qualità degli spazi esterni tra gli edifici.
Tutela proattiva codificata fuori d Italia: la Commissione del Paesaggio del Canton Ticino (Svizzera) Organo consultivo, non obbligatorio rappresentanza interdisciplinare di esperti in paesaggio provenienti da diversi ambiti: geografia, architettura, pianificazione territoriale, urbanistica e scienze naturali contribuisce a definizione di linee strategiche e accompagna lo sviluppo di progetti in materia di valorizzazione del paesaggio, partecipando alla redazione di linee guida e direttive