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Transcript:

SLOW BIKE 2008-4ª ESCURSIONE MTB Anello del Castellano Alla riscoperta di luoghi suggestivi e veri e propri tesori dimenticati, dal cuore del centro storico di Ascoli Piceno, risalendo il torrente Castellano, per un percorso unico ed affascinante. DATA ESCURSIONE: 25 maggio 2008 RITROVO E PARTENZA: IMPEGNO FISICO: DIFFICOLTA TECNICA: Piazza Arringo - Ascoli Piceno ore 8.00 LUNGHEZZA COMPLESSIVA 23,3 km. DISLIVELLO COMPLESSIVO 600 m. MC/MC (vedi informazioni) DURATA: h 3,30 circa (soste escluse) ACCOMPAGNATORI: Franco Laganà Sonia Stipa G.C. Trofino PREMESSA Questa escursione, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, è ricca di cambi di ritmo e si intende rivolta a ciclisti in possesso di buon allenamento e preparazione fisica. Si rammenta che è obbligatorio, per i partecipanti all evento, indossare ed allacciare correttamente il casco; si consiglia un abbigliamento idoneo che consenta di poter far fronte a variazioni climatiche (giacca antivento, k-way da tenere nello zaino), così come si suggerisce l utilizzo di guanti ed occhiali. Naturalmente è necessario portare con sé una buona provvista di acqua e cibo (barrette, frutta secca, ecc., ma senza esagerare, l escursione non è lunga); ci si potrà, comunque, rifornire di acqua lungo il percorso a M. Rosara, poi a Castel Trosino (vedi road map n. 17 e n. 36). Pagina 1 / 18

DESCRIZIONE ITINERARIO Ci si ritrova a Piazza Arringo, insieme agli escursionisti a piedi, poi ogni gruppo prenderà ad iniziare i propri percorsi. Per la descrizione dettagliata, rimandiamo alla ROAD MAP. Perché l Anello del Castellano La particolare valenza di questo itinerario è quella di voler collegare, con un invisibile ma continuo filo, diversi siti di grande interesse storico, artistico ed ambientale, alcuni dei quali bisognosi di urgenti interventi di restauro. La scelta di attraversare questi luoghi o di andarli addirittura a scovare a piedi o in bicicletta fa parte di un idea, che trova sempre più estimatori, che prevede il prezioso utilizzo del tempo come alleato, come parte integrante della scoperta. Le peculiarità offerte dalla città di Ascoli Piceno e del suo territorio sono enormi e diverse: esse spaziano dalla ricchezza del patrimonio artistico, alle caratteristiche di un ambiente naturale, a volte aspro e altre dolce e verdissimo, dalla storia che emerge ad ogni nostro passaggio con forme e testimonianze spesso inaspettate. Il filo conduttore scelto per questa escursione è il torrente Castellano con le sue verdi acque, narrate già dagli antichi in lode alle loro proprietà medicamentose; intorno ad esso, nei secoli, si sono sviluppate civiltà ed attività legate alla salubrità dell ambiente fluviale a ridosso della città di Ascoli. Un altro aspetto particolare di questo itinerario è quello strategico-militare, testimoniato dalla visione d insieme di un territorio di confine tra Regni passati e diverse regioni, esteso tra le montagne ed il Mare Adriatico, in cui sono disseminate diverse vedette, individuabili ancora oggi. Pagina 2 / 18

La rupe di Castel Trosino, dal Parco Fluviale del Castellano Pagina 3 / 18

ARTE, STORIA, AMBIENTE Complesso dell Annunziata (Road Map n 8) In un area anticamente individuata come Capitolium della Asculum romana, sorge il complesso monumentale dell Annunziata, oggi prestigiosa sede della Facoltà di Architettura dell Università di Camerino. La prima chiesa ed il chiostro minore sorsero nel XIII secolo ad opera delle Agostiniane; gli edifici attuali furono eretti nella seconda metà del XV secolo dai Minori Osservanti, fino alla soppressione dell Ordine con l Unità d Italia. La chiesa, realizzata tra il 1485 ed il 1514 (iscrizione rosone facciata, 1492), ospita all interno pregevoli altari in legno ed oro (sec XVI) e dipinti murali di T. Nardini (sec XVII- XVIII). Va ricordato che in detta chiesa trovavano collocazione tre delle più importanti opere di Carlo Crivelli (sec. XV), poi finite in destinazioni diverse: L Annuciazione del 1486, oggi a Londra, il Beato Giacomo della Marca, attualmente al Louvre, ed un polittico con la Vergine e Santi, individuato in una collezione privata, tutti asportati dalle truppe napoleoniche agli inizi del XIX secolo. Il complesso, inoltre, ospita un vero e proprio tesoro d arte, sito nel refettorio: il grande affresco rappresentante la Salita al Calvario di Gesù, dipinto da Cola dell Amatrice (Nicola Filotesio) nel 1519, opera pittorica di rara bellezza. Fortezza Pia ( Road Map n 10) Da sempre luogo fortificato, il cassero medioevale del Colle Pelasgico fu sistemato da Galeotto Malatesta nel 1349; in seguito alla Guerra del Tronto (1557-8) fu costruito il campo trincerato ad ovest e poi, con Papa Pio IV (1559-1565), si realizzarono i nuovi bastioni orientali. Pagina 4 / 18

Del cassero più antico si conserva la parte occidentale della Torre a guardia della Porta Summa. Le truppe francesi di Monnier nel 1799 incendiarono le strutture per impedirne l uso e, nel corso del XIX secolo, la fortezza subì continue asportazioni delle pietre che la costituivano: si giunge allo stato attuale che palesa gravi dissesti e si mostra in evidente cattivo stato di conservazione con progressivo aumento dell incidenza dei fenomeni di degrado strutturale dell edificio. La Fortezza Pia Le Vedette della Città di Ascoli ( Road Map n 11) Ascoli, nel periodo comunale, esercitava un controllo diretto sulle vie di accesso, protetta naturalmente del Tronto e dal Castellano e con il cassero sul colle Pelasgico, divenuto poi Fortezza Pia. La città era così in collegamento con un sistema di siti fortificati esterni alla cerchia urbana e posti ai vertici di un quadrilatero: Castel di Croce, Porchiano, Rocca di Morro e Castel Trosino. Pagina 5 / 18

Eremo di S. Giorgio (Road Map n 14) L Eremo di S. Giorgio si presenta, alla vista da Castel Trosino, di grande impatto scenografico così costruito in posizione isolata sotto una rupe di travertino rosato. Le prime notizie d archivio risalgono alla metà del XIV secolo e sono legate alla sua destinazione ad Ospedale per la cura dei lebbrosi, con utilizzo delle sottostanti preziose sulfuree acque del Castellano, note per le loro virtù terapeutiche. Nel 1382, ad opera dei frati Spirituali, fu trasformato in Eremo e passò, successivamente nel 1568, ai Minori Osservanti per poi diventare di proprietà privata per vicissitudini avvenute in seguito alla soppressione degli Ordini dopo l Unità d Italia. Fino alla metà del XX secolo, l Eremo era meta di pellegrinaggi e vi si svolgevano feste in onore di S. Giorgio nel mese di Maggio; era abitato dai proprietari ma, purtroppo, una volta abbandonato l edifico ha subito un inesorabile declino che lo ha condotto al suo aspetto attuale, in situazione di estremo degrado strutturale con più porzioni andate irrimediabilmente perdute ed altre in Eremo di S. Giorgio - Il porticato esterno, fase di crollo. sul lato che si affaccia verso Castel Trosino Pagina 6 / 18

Fornace (Road Map n 27) Antica fornace utilizzata per la cottura dei calcari e delle argille, per la produzione di materiali da costruzione, recentemente restaurata. Pagina 7 / 18

Sorgente termale (Road Map n 29) Pagina 8 / 18

Gli attraversamenti sul Castellano, per accedere alla sorgente termale Pagina 9 / 18

Il Parco fluviale del Castellano, area di interesse archeologico-ambientale Pagina 10 / 18

Necropoli Longobarda (Road Map n 34) Pagina 11 / 18

Presso l area archeologica, denominata Necropoli Longobarda di Castel Trosino, vennero casualmente alla luce nel 1893 circa 50 tombe di epoca altomedioevale che, in seguito ad altre campagne di scavo, diventarono circa 300. Le preziose suppellettili ed ogni altro oggetto ritrovato sono conservati prevalentemente a Roma presso il Museo dell Alto Medioevo; venne altresì alla luce il sito ove era costruita la Chiesa di S. Stefano cui si legano molti riferimenti religiosi per l epoca longobarda. Castel Trosino (road Map n 37) Dall aspetto tipicamente medioevale, in posizione facilmente difendibile a strapiombo sul torrente Castellano, appare quasi come una fortezza, abbarbicato sulla sua rupe di travertino. Dallo scenografico ingresso al borgo, ci si immerge in un ambiente affascinante fatto di antiche case in pietra locale dove, percorrendo la rua principale, si arriva in fondo fino alla chiesa. Pagina 12 / 18

Ponte di Tasso (Road Map n 40) Le origini del nome dato al ponte medioevale sono ignote; esso consentiva l attraversamento del Castellano per raggiungere l antico sentiero di collegamento tra Rosara e Castel Trosino. Per il passaggio il tracciato utilizzava il punto più idoneo, sia per la vicinanza delle sponde che per la solidità dell appoggio, vista la franosità comune a molti tratti di versante del torrente. Pagina 13 / 18

INFORMAZIONI L iscrizione è gratuita per i soci CAI e i non soci CAI e comprende l'accompagnamento dei nostri organizzatori durante l'escursione e l'assicurazione del CAI. Le difficoltà MC-MC fanno riferimento alla Scala delle difficoltà espressa dalla Commissione Cicloescursionismo MTB del Convegno Ligure Piemontese Valdostano del. La doppia sigla MC / MC indica rispettivamente la difficoltà in salita ed in discesa. MC: (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su strade sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce...) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole. Per partecipare alla gita in MTB occorre compilare, in qualità di soci CAI, la domanda d iscrizione al Gruppo Ciclo Escursionismo CAI SLOW BIKE, ed occorre prendere conoscenza del Regolamento del Gruppo Ciclo Escursionismo e del Regolamento Gite. I documenti possono essere scaricati da www.slowbikeap.it o richiesti presso la sezione. Alla gita in MTB, come per le altre gite escursionistiche sezionali, possono partecipare oltre ai soci CAI anche i non soci che effettuano la domanda di partecipazione alla Gita Sociale. Pagina 14 / 18

IMMAGINE GOOGLE EARTH - VISTA DIREZIONE SUD Pagina 15 / 18

IMMAGINE GOOGLE EARTH - VISTA DIREZIONE NORD Pagina 16 / 18

MAPPA PERCORSO Pagina 17 / 18

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