COLONNA MOBILE PROVINCIALE

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COLONNA MOBILE PROVINCIALE REGIONE REGIONE LOMBARDIA EVENTO DPCN* * Dipartimento Protezione Civile Nazionale

. 1968 Terremoto in BELICE 1976 Terremoto in FRIULI 1980 Terremoto in IRPINIA 1990 Terremoto di SANTA LUCIA 1997 Terremoto di ASSISI 2002 Terremoto in MOLISE 2009 Terremoto in ABRUZZO 2012Terremoto in EMILIA ROMAGNA 2016 Terremoto in CENTRO ITALIA ) IN MEDIA OGNI 4 ANNI UN SISMA IMPORTANTE ( Fonte :Presidente Carlo Doglioni - INGV dicembre 2016) La prima pagina de "Il mattino" del 26 novembre del 1980

COMPETENZE PROVINCIALI LR 16 / 2004 art. 3 a) Attivazione servizi urgenti in caso di eventi di livello locale o provinciale: b) Coordinamento OOV di Protezione Civile c) Predisposizione Piano Provinciale di Emergenza d) Integrazione strutture e sistemi di monitoraggio dei rischi

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PROTOCOLLO OPERATIVO Il documento definisce il coordinamento delle strutture della Provincia di Varese e delle Organizzazioni di Volontariato in attività di pronto intervento e di gestione dell'emergenza di protezione civile nel Territorio della Provincia di Varese (come individuati dal Programma di Previsione e Prevenzione) e per l'eventuale partecipazione in interventi sul territorio regionale, nazionale o internazionale anche con la "Colonna Mobile Regionale". Il presente documento indica finalità, risorse, modalità di gestione della Colonna Mobile Provinciale. Le procedure descritte evidenziano compiti e ruoli degli appartenenti alla Colonna Mobile Provinciale di seguito denominata CMP-VA.

PROTOCOLLO OPERATIVO rischio idrogeologico (alluvione, frana, dighe, ) rischio incendio boschivo rischi meteorologici eccezionali (nevicate, grandinate, trombe d aria, ) rischio chimico industriale rischio da trasporto di sostanze pericolose. rischio incidenti stradali e ferroviari. rischio inquinamenti (aria,acqua,suolo). blackout elettrici e di servizi essenziali (oleodotti, metanodotti,..). rischio sismico situazioni di crisi (gravi blocchi autostradali e crisi acute nelle principali infrastrutture di trasporto, assistenza socio-assistenziale) ricerca persone scomparse atti terroristici ( quali interventi residuali alla difesa civile) ricerca oggetti caduti dallo spazio...

PROTOCOLLO OPERATIVO programmato CMP-VA può intervenire in modo modo tempestivo e autonomo.

PROTOCOLLO OPERATIVO I ) Provincia di Varese. II ) Comuni e Organizzazioni di Protezione Civile consolidato e consistente patrimonio di esperienza caratteristiche operative capacità tecniche formazione La piena operatività di CMP-VA non risulta realizzabile con le sole attrezzature e automezzi nella disponibilità di Provincia di Varese e Regione Lombardia, si ritiene fondamentale l'apporto delle risorse di Gruppi ed Associazioni di Protezione Civile.

PROTOCOLLO OPERATIVO siano iscritte all Albo Regionale del Volontariato di Protezione Civile non siano Organizzazioni sospese o con revoca dell operatività siano autosufficienti in termini di personale, mezzi, attrezzature e D.P.I. essere in possesso di un mezzo idoneo al trasporto della squadra e attrezzatura non siano state escluse dalla CMP-VA nell'ultimo anno

PROTOCOLLO OPERATIVO sottoscrivere con la Provincia di Varese specifica convenzione per far parte della CMP-VA osservare i contenuti e le procedure del presente Protocollo Operativo rispettare gli accordi sottoscritti con la Provincia di Varese rispettare le disposizioni impartite dal Capo Colonna durante le emergenze di protezione civile

PROTOCOLLO OPERATIVO svolgere le attività di formazione, informazione, addestramento ed esercitazione e tutte le attività preventivamente concordate mantenere un comportamento conforme alle attività ed alle finalità della CMP- VA; garantire la piena efficienza della squadra in turno di reperibilità; mantenere i mezzi e le attrezzature in perfetta efficienza, il pronto impiego, il ricovero dei mezzi nonché la loro manutenzione ordinaria e straordinaria garantire la reperibilità del personale volontario "operativo" messo a disposizione.

PROTOCOLLO OPERATIVO In caso di intervento è richiesto un tempo di prontezza nell'avvio delle attività pari a : a) per il Nucleo di Valutazione: nel più breve tempo possibile tempo massimo di 2 ore dalla richiesta di attivazione b) per un modulo specialistico pronto intervento standard: un tempo di 3 ore dalla richiesta di attivazione. c) per la Colonna Mobile Provinciale: un tempo di 6 ore dalla richiesta di attivazione.

PROTOCOLLO OPERATIVO In caso di concomitanza di emergenza provinciale o extraprovinciale, qualora la CMP-VA non sia in grado di far fronte agli interventi su entrambe le emergenze, la CMP-VA dà priorità all'emergenza di carattere provinciale. Comunicazione a voce In caso di emergenza su territorio comunale il cui gruppo è parte di colonna mobile, si sottolinea che detta organizzazione opererà - in via prioritaria - sul territorio di appartenenza. Applicazione del principio della ridondanza delle organizzazioni

PROTOCOLLO OPERATIVO Flusso decisionale una catena decisionale con il minor numero possibile di referenti. univoca definizione dei responsabili dell attività di coordinamento provinciale e locali; procedure di allarme certe, chiare e codificate;

PROTOCOLLO OPERATIVO A B C risorse e beni di proprietà di Provincia di Varese risorse e beni di proprietà di Regione Lombardia risorse e beni di proprietà di Organizzazioni di Protezione Civile Comunicazione a voce : mezzi e attrezzature : scaturiscono da successive scelte per costituzione moduli o kit di specializzazione, ed a seguito di accordo convenzionato saranno sempre pronti all uso ed impiegati per attività ed esercitazioni continue /costanti dei gruppi/organizzazioni costituenti la CMP-VA non sarà semplice deposito né posteggio!

PROTOCOLLO OPERATIVO I mezzi, i materiali e le attrezzature saranno dotati di adesivo con la scritta : PROVINCIA DI VARESE COLONNA MOBILE PROVINCIALE Comunicazione a voce: no divise, in quanto considerati DPI già in dotazione alle organizzazioni di PC

PROTOCOLLO OPERATIVO L appartenenza alla Colonna Mobile Provinciale COSTANTE ADDESTRAMENTO FORMAZIONE TEORICO-OPERATIVA ATTIVITÀ ESERCITATIVE

PROTOCOLLO OPERATIVO PRONTO SOCCORSO SANITARIO SEGRETERIA ANTINCENDIO BOSCHIVO VIGILANZA IN GENERE (monitoraggio aereo, ambiente,...) SOCIO ASSISTENZIALE LOGISTICA (cuoco, elettricista, idraulico, falegname,...) TELECOMUNICAZIONI SOMMOZZATORI TECNICO OPERATIVO RICERCA PERSONE NUCLEO DI VALUTAZIONE UNITÀ CINOFILE DI SOCCORSO

PROTOCOLLO OPERATIVO MODULO PRONTA PARTENZA - LOGISTICA GENERALE (CELLULA ELEMENTARE) MODULO PRIMA PARTENZA BLOCCO BASE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE. MODULO SECONDA PARTENZA BLOCCO BASE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE. MODULI KIT SPECIALISTICI - TERRITORIALI idrogeologico/idraulico eventi meteorologici eccezionali antincendio boschivo cucina da campo.

PROTOCOLLO OPERATIVO risorse umane minimo 5 volontari oppure risorse umane + attrezzature 1 attrezzatura + 1 volontario con permanenza nella colonna mobile minimo 2 anni

PROTOCOLLO OPERATIVO

I VOLONTARI

MEZZI e ATTREZZATURE

MEZZI e ATTREZZATURE

Modulo europeo standard assistenza 250 persone Modulo effetti letterecci avanzato Modulo alloggio avanzato A o B Modulo bagno avanzato Modulo doccia avanzato Modulo brande avanzato modulo distribuzione elettrica avanzato modulo approvvigionamento magazzino alimentare Modulo segreteria avanzato MODULO SALA OPERATIVA Modulo officina elettrico Modulo TLC Modulo conservazione cibi Modulo consumazione pasti avanzato Moduli refettorio avanzato Modulo cucina avanzato Modulo officina gas

PROTOCOLLO OPERATIVO

MODULI