Acqua per Wharf Jeremie HAITI
Fondazione Atlante e Missione Belém vogliono portare l acqua a Wharf Jeremie, un paese di Haiti devastato dalla miseria. Haiti, un Paese martoriato Il progetto del pozzo Il progetto Centro servizi igienico-sanitari primari Quante persone riusciremo ad aiutare?
HAITI, UN PAESE DISTRUTTO DAL TERREMOTO E PIEGATO DALLA MISERIA La Repubblica di Haiti è uno dei paesi più poveri dell'america Latina. E un Paese piegato dalle calamità naturali. E un Paese che vive da troppo tempo in uno stato di emergenza umanitaria.
IL TERREMOTO Nel 2010 un terremoto catastrofico di magnitudo 7,0 Mw con epicentro a pochi chilometri dalla città di Port-au-Prince, capitale dello Stato caraibico di Haiti, ha distrutto un Paese già piegato dalla povertà. In seguito ai gravi danni agli archivi di Stato e alle infrastrutture di comunicazione, non è possibile definire con certezza il numero delle vittime del sisma. Le vittime sarebbero circa 260.000, ma sono rimaste coinvolte almeno 4 milioni di persone.
WHARF JEREMIE Il terremoto ha colpito duramente soprattutto la capitale Port-au-Prince, di cui Wharf Jeremie è una frazione.
Port-au-Prince
I PROBLEMI DI WHARF JEREMIE RIFIUTI Favela coperta dall'immondizia. Condizioni igienico-sanitarie terribili. Attualmente sul terreno c'è una distesa tra i 3 e 7 metri di rifiuti. Due torrenti quando piove vanno in piena e trascinano con loro tutta l'immondizia, trasportandola nelle baracche delle persone, diffondendo malattie e trasformandola nel terreno di gioco per i bambini. ASSENZA DI ACQUA Le 200.000 persone che vi abitano non hanno acqua. Alcune persone - legate al racket - vendono l'acqua a secchi. Non è acqua potabile. I secchi utilizzati sono quelli cilindrici delle vernici. Ogni secchio si paga e si trasporta a braccia fino alla propria baracca. Quella è l'unica acqua disponibile. Con quell'acqua si fa tutto. MALATTIE A Wharf Jeremie troviamo ogni tipo di malattia. La maggior parte di queste malattie partono da infezioni cutanee e dello stomaco. Molto diffuse sono l'epatite, L'HIV, la tubercolosi, il colera e la dissenteria. ASSENZA DI OSPEDALI Sono stati distrutti o gravemente danneggiati dal terremoto.
OSPEDALI DISTRUTTI MANCANZA DI ACQUA E DI SERVIZI IGIENICI INESISTENZA DEI SISTEMI DI RACCOLTA DEI RIFIUTI DIFFUSIONE DI MALATTIE COLERA, EPATITE, HIV, TUBERCOLOSI, DISSENTERIA LA MORTALITA INFANTILE E ALTISSIMA Ogni mese ci sono più di 20 funerali solo di bambini piccoli.
COSA POSSIAMO FARE? Il nostro progetto: ACQUA PER WHARF JEREMIE PRIMA FASE: IL POZZO 1. Individuazione dell area 2. Progetto e computo dei costi 3. Perforazione 4. Estrazione 5. Desalinizzazione L altra ipotesi è quella di un allaccio ad un acquedotto già esistente, per distribuire meglio le risorse idriche. Purtroppo però l acquedotto è in mano ad organizzazioni criminali e potrebbe essere una via impraticabile.
SECONDA FASE: CENTRO DISTRIBUZIONE SERVIZI IDRICI E IGIENICO-SANITARI PRIMARI 1. Individuazione dell area 2. Progetto e computo dei costi 3. Costruzione di un area pubblica e sorvegliata con gabinetti, docce, lavandini e un area cooking con lavabo e piastre riscaldate ad energia solare. La struttura disporrà di sorveglianza 24h su 24 per evitare che qualcuno possa manometterla. Importante stabilire REGOLE per l utilizzo e per evitare sprechi. La struttura sarà suddivisa in una zona per uomini ed in un altra per donne e bambini.
OGGI DOMANI W.C. IGIENE PERSONALE VESTITI E PENTOLE ACQUA E COOKING All aria aperta, sui rifiuti. No carta igienica, no lavaggio mani. Condizioni igieniche terribili. Quasi inesistente. La poca acqua si è costretti a comprarla dalla criminalità. Trasporto dell acqua in secchi per vernice. Impossibilità di lavarli frequentemente. L acqua scarseggia e bisogna centellinarla. Poca acqua per dissetarsi e per cucinare. Si cucina in luoghi di fortuna ed in scarse condizioni igieniche. Si potrà avere la propria privacy. Buone condizioni igieniche. Carta igienica. Possibilità di lavare corpo e mani. Si potrà avere accesso a docce e lavandini pubblici, utilizzabili da tutti, purchè si rispettino alcune regole per evitare sprechi e danneggiamenti. Lavabi pubblici che ognuno potrà utilizzare. Zona cooking, in cui ci saranno piani d appoggio, lastre riscaldate per cucinare e rubinetti con acqua potabile.
QUANTE PERSONE POTREMO AIUTARE? Calcoliamo di poter offrire il servizio w.c. a circa 5.000 persone al giorno utilizzi medi per persona utilizzi al giorno tempo medio per persona ore utilizzi wc disp Ore di utilizzo al giorno del wc uomini 1000 2 2000 3 100 10 10 donne e bambini 4000 2 8000 3 400 30 13 5000 2 10000 3 500 40 12.5 Inoltre, in futuro potremo replicare questo progetto e mettere a disposizione della popolazione di Wharf Jeremie numerosi centri servizi igienico-sanitari pubblici.