18.04.2014 h 10:00 Di Redazione Alberto Bencistà: "La SP 16 riapre, al 99%, sabato 19 aprile" Il sindaco di Greve puntualizza le dichiarazioni di Confesercenti: "Lavori in corso per tutto oggi" GREVE IN CHIANTI - Il sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà puntualizza le dichiarazioni rilasciate ieri da Confesercenti (clicca qui per leggere l'articolo), che indicavano in oggi, venerdì 18 aprile, il giorno di riapertura della SP 16, bloccata dai primi di febbraio per una frana sulle rampe del Passo del Sugame. "Capisco gli entusiasmi - dice il sindaco - ma oggi la strada non riapre. Quasi sicuramente verrà riaperta domani mattina, a senso unico alternato con impianto semaforico, sabato 19 aprile". "Il "quasi" - spiega il primo cittadino - è dovuto ai lavori che proseguiranno fino a tutta la giornata di oggi. La precauzione è d'obbligo: ma se non accade nulla che ci fa modificare la decisione la strada riapre domani". "La successiva chiusura - conclude - sarà fatta probabilmente il 5 maggio per completare le indagini geologiche, poi subito riaperta dopo 4-5 giorni. Esprimo grande soddisfazione per l'impegno di tutti, per la collaborazione fra Comune e Provincia. E speriamo davvero che domani mattina si possa riaprire".
17.04.2014 h 15:48 Di Matteo Pucci Buone notizie: dal 18 aprile torna il traffico sulla SP16 Chiusa per una frana dai primi di febbraio: riapre a senso unico alternato GREVE IN CHIANTI - Una buona notizia prima della Pasqua e dell'avvio della stagione turistica: da venerdì 18 aprile la SP16, chiusa per una frana sulle rampe del Passo del Sugame dai primi giorni di febbraio, riapre al transito. Un vero e proprio sospiro di sollievo: la chiusura al traffico di questa arteria, assolutamente vitale per il territorio del Chianti a cavallo con il Valdarno fiorentino, ha creato innumerevoli disagi ai residenti e un sensibile calo di fatturato per i commercianti e imprenditori locali. La nostra associazione di categoria - commenta Daniele Tapinassi presidente Confesercenti Greve in Chianti - si è adoperata fin dai primi momenti dopo la frana, avvenuta circa due mesi fa, per accelerare il più possibile la riapertura del tratto stradale, con l obiettivo di ridurre al minimo i problemi di cittadini e impresi, anche impegnando in prima persona il direttore provinciale Alberto Marini. L'apertura avverrà a senso unico alternato con un impianto semaforico, limitando il passaggio ai mezzi sotto i 35 quintali: quindi niente pullman o mezzi pesanti.
Per evitarne il transito verrà allestito un passaggio con dei new jeresy, una strettoia che incanalerà i mezzi consentiti. In questo modo dovrebbero passare tutte le festività, fino al ponte del Primo maggio: poi nuova chiusura e lavori per rendere ancora migliore il passaggio, che comunque rimarrà sempre a senso unico alternato. Sul futuro, ovvero su quando la strada potrà essere rimessa in sesto e garantire il passaggio a tutti i mezzi in entrambe le direzioni di marcia, nessuno si sbilancia. Intanto però si incassa questa prima vittoria (che non era scontata). Finalmente - continua Tapinassi - i nostri sforzi sono stati premiati e possiamo affrontare l imminente stagione turistica alle porte senza alcun problema di viabilità e traffico locale. "Ringraziamo il sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà, l'ufficio tecnico del Comune di Greve e quello della Provincia - conclude Tapinassi - il presidente della Provincia di Firenze AndreaBarducci. Il direttore del Consorzio Vino Chianti Classico Giuseppe Liberatore e il capitano della Compagnia dei carabinieri di Figline Luca Mercadante, per l impegno e la disponibilità messa in campo per la risoluzione della problematica.
18.04.2014 h 08:40 Di Redazione Scuole più silenziose e con minor dispersione di calore Terminati i lavori di risanamento: "Fatto anche uno studio approfondito (a costo zero)" GREVE IN CHIANTI - Sono terminati nella prima metà di aprile i primi lavori di adeguamento degli edifici scolastici previsti dal piano di risanamento acustico del Comune di Greve. "Il piano - dice l'assessore ai lavori pubblici Simone Secchi - il cui iter di approvazione da parte della Regione è iniziato nel 2008 ed ha previsto numerosi passaggi istituzionali e modifiche concordate con gli organi competenti, prevede opere di abbattimento del rumore generato dalla strada Chiantigiana sulle scuole affacciate su di essa ed è totalmente finanziato dalla Regione Toscana". "I primi lavori eseguiti - ricorda - hanno riguardato la sostituzione e la revisione degli infissi delle facciate della scuola media di Greve affacciate sulla strada regionale. I nuovi serramenti installati sono caratterizzati, oltre che da rilevanti prestazioni acustiche, anche da migliori caratteristiche di resistenza agli urti e prestazioni termiche". "In particolare - spiega - le vecchie finestre del fronte della scuola sulla via Chiantigiana, essendo dotate di un vetro semplice, oltre ad avere pessime caratteristiche di resistenza al rumore, costituivano anche un pericolo per eventuali intromissioni nell immobile essendo facilmente rompibili". "I prossimi lavori previsti dal piano di risanamento acustico - rilancia - che saranno realizzati entro il mese di giugno, prevedono la sostituzione con una barriera fonoassorbente della ringhiera del giardino della scuola
media affacciata sulla via Chiantigiana, e la stesura di asfalto fonoassorbente nei tratti della medesima via Chiantigiana in prossimità della scuola media di Greve e della scuola elementare di Strada". "Sempre con riferimento alle valutazioni per migliorare le condizioni di comfort nelle scuole comunali - sottolinea - è stata completato uno studio sui consumi energetici per il riscaldamento di tutte le scuole e per il miglioramento energetico e funzionale della scuola media di Greve". "Lo studio - conclude - è stato eseguito grazie alla collaborazione di un tirocinante e laureando della Facoltà di Architettura di Firenze (di cui sono relatore) ed ha previsto il monitoraggio dei consumi energetici e delle condizioni di comfort (termico, acustico e visivo) nelle scuole comunali. Tengo a precisare che sia i lavori che gli studi descritti non prevedono alcun onere economico per le casse comunali".
LA NAZIONE FIRENZE ven, 18 apr 2014 IL BILANCIO Ecco quanto le famiglie pagano per nidi, trasposto scolastico, mensa ANCHE se solo per pochi giorni, riapre la provinciale 16 del Sugame che collega Greve a Figline interrotta da febbraio per una frana. Da stasera sarà aperto un tratto, a senso unico alternato, ancora sterrato, realizzato allargando la strada verso la parte della montagna. Ma, come spiega il dirigente alla viabilità provinciale Carlo Ferrante, la strada rimarrà aperta fino al 5 maggio per poi chiudere di nuovo per proseguire i lavori ed essere nuovamente aperta in estate per la stagione turistica. È una soluzione, seppur di emergenza e provvisoria e con la strada sempre transennata, con la quale la Provincia ha cercato di alleviare il disagio provocato agli operatori turistici dalla chiusura. Soddisfazione per la seppur parziale apertura, è Daniele Tapinassi della Confesercenti di Greve in Chianti. «La chiusura al traffico di questa arteria, assolutamente, vitale per il territorio del Chianti fiorentino aveva creato innumerevoli disagi ai residenti e un sensibile calo di fatturato per i commercianti e imprenditori locali», commenta. «La nostra associazione continua Tapinassi si è adoperata fin dai primi momenti dopo la frana, avvenuta circa due mesi fa, per accelerare il più possibile la riapertura del tratto stradale, con l obiettivo di ridurre al minimo i problemi di cittadini e imprese, anche con l impegno in prima persona del direttore provinciale Alberto Marini». «Finalmente sottolinea Tapinassi i nostri sforzi sono stati premiati e possiamo affrontare l imminente stagione turistica alle porte senza alcun problema di viabilità e traffico locale».dal 5 maggio la strada sarà nuovamente chiusa per far proseguire i lavori che prevedono la rottura con martelli pneumatici di grossi massi di pietra emerso con lo scavo delle ruspe per disegnare il nuovo tracciato. Si tratta di lavori lunghi e complessi per tamponare una situazione che sarà risolta soltanto con i lavori definitivi che la Provincia dovrà appaltare dopo l estate. Si dovrà consolidare il fronte della strada con una serie di pali e una serie di opere complesse e laboriose. Andrea Settefonti
LA NAZIONE FIRENZE ven, 18 apr 2014 NUMERI drammatici. Posti di lavoro andati in fumo. Un futuro pieno di ombre. E questo lo scenario che ha portato la Cgil a scrivere un disperato appello alle aziende, all associazione industriali di Firenze, alle amministrazioni comunali del Chianti (Greve e Impruneta), alla Provincia e alla Regione per salvare il settore del cotto che vive da anni una crisi profonda. «Se non si interviene con un progetto vero, condiviso, di trasformazione del sistema produttivo, puntando su qualità, ricerca, innovazione, promozione del prodotto, non riusciremo a uscire dal tunnel dice Alessandro Lippi, della Fillea Cgil Non possiamo accettare in modo passivo la crisi e le conseguenze che comporta. Da ottobre siamo in attesa di proposte, di un piano da parte delle aziende per il rilancio del settore. Ma solo il sindacato, finora, ha avanzato spunti e idee in questa direzione». L APPELLO è sottoscritto dalle rappresentanze sindacali delle principali aziende del cotto ed è stato inviato alle aziende Sannini, Vivaterra, Palagio Engineering, Manetti Gusmano, Fornace Pesci. Ai sindaci di Greve e Impruneta viene chiesto anche di insistere sulla via tracciata che «porta al superamento dei dualismi di campanile, ormai superati dai tempi e che non ci possiamo più permettere». Da ottobre, sottolinea la Cgil, quando venne fatto il punto con le istituzioni sulla crisi del cotto, non si è mosso nulla. Ma i numeri parlano chiaro. «In due anni sono andati perduti più di cento posti di lavoro osserva Lippi Ad ottobre dello scorso anno erano circa 168 gli occupati nelle aziende citate. Sono diminuiti gli artigiani che erano parte dell indotto, oltre cento persone tra produttori e venditori. I fatturati in certi casi sono crollati del 35-40%. Negli ultimi quattro anni sottolinea Lippi la perdita di addetti ha coinvolto circa il 40-50% di occupati, con la chiusura di quattro aziende industriali su nove che c erano nel 2010. E in buona parte delle aziende rimaste era stato fatto ricorso ad ammortizzatori sociali». DA QUI la richiesta forte di un «progetto di qualità», la necessità di stipulare un «disciplinare del cotto industriale» in cui venga definito il come, dove e con chi si produce e le caratteristiche di tutto il ciclo produttivo, dalla qualità dell argilla all estrazione e alla cottura, fino al ripristino dei territori di scavo. Dalla Cgil il richiamo anche a dare maggiore visibilità al prodotto, attraverso iniziative «promozionali» del tipo «fornaci aperte», a spingere l acceleratore su ricerca e lo sviluppo, cercando di sfruttare eventuali risorse europee disponibili, promuovendo la formazione sul territorio. «SE ANCHE dopo questo disperato appello non arrivassero risposte continua Alessandro Lippi diciamo subito che non siamo più disponibili a sopportare l immobilismo e certe miopie aziendali. Questo anche per rispetto nei confronti di quei lavoratori, tanti, che sono in cassa integrazione o sono già stati licenziati, e di quelli che oggi temono di fare la stessa fine. Restiamo in attesa conclude pronti stavolta a mobilitarci, coinvolgendo la cittadinanza». Stefano Vetusti