Avevo sentito dire che a Guilin la Cina diventa poesia, diventa pittura ed in effetti, quando sono arrivata in questo luogo magico, mai un espressione mi è sembrata più adeguata.
Guilin, antica capitale di provincia presso i Ming, sede di un palazzo reale del 1 imperatore Taizu, addirittura, per un breve periodo, è stata capitale nazionale ora non era più nulla di importante politicamente, ma in compenso è restata un luogo dove la natura magica e fatata, ha sempre dominato da padrona incontrastata. Nonostante abbia trovato la città, dopo tanti anni, in forte crescita e sviluppo economico.. ho avvertito ancora il fascino di uno dei luoghi più pittoreschi della Cina meridionale.
La città ricca di verde, di boschi lussureggianti, visibili sui pendii delle numerose colline d origine calcarea che la circondano.. mi è sempre piaciuta anche se il clima pur piacevole era più freddo del previsto e il pallido sole non sempre riscaldava gli infreddoliti turisti.
Le montagne intorno disegnavano nel cielo profili strani, irreali che ricordavano le immagini più disparate, erano conformazioni quasi bizzarre, immortalate in innumerevoli dipinti e citate in famose opere letterarie.
Appena giunti abbiamo fatto un escursione in seggiovia per ammirare, dall alto di una delle numerose colline che avvolgono in un abbraccio la città, lo spettacolare panorama.
Siamo saliti, attraverso una massa di verde intenso, fino alla Yaoshan Mountain Scenic Resort.. un tempo in questo luogo sorgeva un tempio buddista, ma dopo la rivoluzione culturale il tempio è scomparso sono rimaste altre costruzioni un po rievocative e soprattutto un pittoresco, suggestivo bosco avvolto da una miriade di bandierine di preghiera di un colore rosso sfavillante che dondolavano alla lieve brezza
Dall alto del colle la vista sulle bizzarre conformazioni collinari era magnifica, si estendeva a vista d occhio, anche se i morbidi picchi apparivano sfumati a causa della leggera nebbia data dall umidità costante delle basse nubi.
Le bellezze naturali erano le principali attrattive della città di Guilin e infatti il giorno dopo durante la spettacolare crociera sul Lijiang River, abbiamo vissuto un intera giornata di intense emozioni
A bordo di un comodo battello, abbiamo ammirato gli splendidi picchi verdi che scorrevano davanti ai nostri occhi erano, a detta della guida, ben 33.333 le colline nella zona uno spettacolo geologico surreale e magico!
Il fiume percorso da tanti battelli, da zattere di bambù, da piccole barche, scorreva lento e sonnolento tra picchi, colline, terrazze d acqua coltivate a riso.
Sul ponte superiore del battello, mentre il vento freddo ci sferzava il viso, ci sentivamo in Paradiso avvertivamo sulla pelle la nebbia soffusa, che andava diradandosi, causata dall umidità di un clima subtropicale...
...guardavamo i molti pescatori che si affaccendavano sulle loro zattere di bambù, trasportanti legna, alghe essiccate, foraggi vari, e ancora abbiamo ammirato i neri, mansueti bufali d acqua che si bagnavano al riparo dalle rapide.. Più avanti solerti lavandaie che battevano i loro panni sulla nuda pietra.. erano scene di vita che apparivano ancora più suggestive perché inserite nel contesto di una natura spettacolare.
Per Km. e Km. le nebbie giocavano sfumando tra le rocce calcaree, alte e strette, rocce dagli aspetti più suggestivi, selvaggi, ricchi di mille sfumature di verde, marrone, e la vista spaziava in un paesaggio a tratti reale ed a tratti liricamente astratto...
...un paesaggio che, dopo che la soffice nebbia si era diradata, era impossibile descrivere a parole.. non si poteva far altro che guardare in silenzio e fissare più immagini possibili.
Quando poi, alla fine dell escursione sul fiume Li, siamo sbarcato a Yangshuo siamo stati assaliti da una folla disordinata e vociante, da un mercato immenso di prodotti tutti uguali.. e immediatamente l atmosfera incantata e surreale è stata cancellata per dare vita ad altre immagini di una realtà viva e pregnante. Dal verde rilassante della natura eravamo bruscamente passati ad un insieme di colori, di traffico, di cemento di una città disordinata e caotica..
...ma la realtà cinese era anche quella, legata al frastuono delle folle, ai parchi affollati di gente che giocava a carte su tavolini di pietra, mentre intorno a loro scorrazzavano dei bambini, e ragazze in abiti moderni passeggiavano chiacchierando animatamente.
A Guilin, a Yangshuo si veniva non solo per quegli spettacoli naturali ma anche per capire un mondo che, ad ogni anno che passava, stava sempre più perdendo l antica configurazione, a causa del fenomeno di industrializzazione occidentale in perenne aumento.
Ma nei dintorni si potevano ancora scoprire tesori e curiosità dell'antico passato, che erano in grado di stupire e affascinare... e in ciascun luogo i locali, orgogliosi delle loro tradizioni, avevano pronta una leggenda, frutto della fervida fantasia dei loro antenati e organizzavano feste e spettacoli. Per esempio, ogni sera a Yangshuo, aveva luogo uno degli spettacoli più emozionanti ed indimenticabili.. dal titolo Impressioni del regista Zhang Yimou molto famoso in Cina, per avere animato lo spettacolo di apertura delle Olimpiadi a Pechino.
Lo spettacolo narrava la storia di Liu Sanjie una contadina del luogo che era dotata di una voce cristallina e soave che, costretta ad abbandonare il suo villaggio per difficoltà economiche, approdava a Yangshuo dove avrebbe trovato il grande amore
Incuranti del freddo abbiamo assistito affascinati a quella intensa scenografia naturale che ricostruiva la vita di Yangshuo con la presenza di 500 attori, che su zattere, barche, con cormorani e buoi, immersi in un bagliore di colori, rosso, oro e argento, scivolavano leggeri sull acqua, dove il fiume Li incontrava il fiume Yu Long.
La musica ed il canto della voce melodiosa della cantante che interpretava Liu, accompagnavano le varie scenografie che raccontavano storie di vita, dei costumi degli Zhuang e leggende antiche.
Quando poi è apparsa un enorme mezzaluna adagiata sull acqua, su cui danzava una sinuosa figura femminile velata, avevamo raggiunto il top della meraviglia e non sentivamo più il freddo, il leggero vento
...eravamo completamente conquistati da quel luccicante mondo di antiche tradizioni che parlava di dei, di draghi ed eroi che superavano mille pericoli, enormi difficoltà per conquistare l amata fanciulla ed era singolare ed anche molto bello pensare che pur in un clima di governo ancora comunista, proiettato verso un futuro di industria e progresso, il popolo cinese volesse attaccarsi alle leggende del passato, quasi a succhiarne la linfa vitale!
Il giorno dopo ci aspettava la partenza per l Italia.. una piccola tranquilla passeggiata tra il verde delle lagune e dei canali sovrastati dagli alti verdi picchi avvolti sempre da una leggera nebbiolina azzurrognola.
Si è concluso così il mio viaggio in una parte di Cina un po particolare, un po diversa, che mi aveva regalato non solo momenti indimenticabili, ma anche una serie di immagini e forti emozioni.