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INDICAZIONI PER IL PERCORSO ASSEMBLEARE DIOCESANO Novembre dicembre 2016: assemblee parrocchiali Il centro diocesano in questo tempo accompagna e sostiene lo svolgimento delle singole assemblee parrocchiali, favorendo il rispetto delle norme, il discernimento comunitario e l individuazione delle varie forme di responsabilità, illustrando i compiti fondamentali del consiglio parrocchiale, dei responsabili di settore e del presidente parrocchiale. Il documento preparatorio Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell essenziale può costituire un valido strumento per favorire il confronto e il discernimento con il coinvolgimento di tutti gli aderenti dell associazione parrocchiale. Il centro diocesano, inoltre, sarà presente durante i primi consigli parrocchiali, in cui si vota, secondo quanto disposto dall atto normativo, il presidente parrocchiale, il segretario, l amministratore, i responsabili di settore e di articolazione. Gennaio febbraio 2017: assemblee diocesane È il tempo dedicato alla preparazione dell assemblea diocesana che richiede tempo e dedizione. Il primo passo fondamentale è, senz altro, fissare la data, indicandola immediatamente alla Presidenza nazionale di AC entro il 15 novembre (promozione@azionecattolica.it), che sarà presente in diocesi con un proprio rappresentante. Il secondo passo è riprendere tra le mani, in presidenza e in consiglio, l atto normativo diocesano in cui sono fissate le norme per il corretto svolgimento dell assemblea e alla occorrenza approvare un regolamento assembleare diocesano. Molto importante è che tali norme siano a conoscenza di tutti i delegati che parteciperanno all assemblea diocesana. Il terzo passo, finalizzato a preparare il terreno alla responsabilità, è concedersi dei momenti di riflessione interna sul compito proprio del consiglio diocesano, luogo centrale per la vita dell AC, e quindi dei consiglieri, che una volta eletti saranno chiamati a un importante servizio associativo. Il quarto passo è utilizzare il documento preparatorio Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell essenziale come oggetto di confronto serio e propositivo con l attuale consiglio diocesano, con i presidenti parrocchiali, con i collaboratori diocesani, con gli educatori e i responsabili incontrati in varie occasioni formative, se possibile con il Vescovo, facendo pervenire al Centro nazionale la sintesi delle riflessioni suscitate da questo confronto e delle scelte che da esse hanno generato. Il quinto passo è avviare la preparazione di un eventuale documento assembleare diocesano che, formulato a partire dalle riflessioni di cui sopra, dovrà essere votato dall assemblea. Il testo dovrà essere inviato entro il 20 dicembre al Centro nazionale all indirizzo presidenzananzionale@azionecattolica.it, per contribuire alla realizzazione del documento assembleare nazionale. Nel documento confluiscono in forma propositiva: elementi di verifica del triennio trascorso; esigenze e bisogni che emergono dal vissuto parrocchiale e territoriale; ambiti d impegno che sono stati oggetto di discussione e confronto nel consiglio diocesano; ricchezze che l associazione diocesana riconosce di avere e di poter offrire alla Chiesa locale e al territorio.

Sarebbe molto bello ed utile se il documento assembleare diocesano contemperasse insieme l elemento associativo, ecclesiale, civile e culturale. Ancora più importante, in questo tempo, è però ridirsi il significato profondo del cammino assembleare e fare in modo che l assemblea non sia un momento estemporaneo di natura prettamente formale. A tal fine, consigliamo: di presentare il cammino assembleare durante le attività estive, curando l opportuna mediazione di questi contenuti per bambini, ragazzi, giovanissimi, giovani, adulti, studenti, lavoratori; di curare la preparazione dell assemblea come momento per far conoscere la dimensione internazionale, che l associazione vive e promuove, per esempio, attraverso l esperienza dei gemellaggi; di cogliere l occasione delle assemblee parrocchiali come momento proficuo per rinnovare il significato della democrazia e della partecipazione in AC. Sarebbe bello se l AC, prima di compiere il proprio cammino istituzionale, promuovesse un momento di intensa spiritualità aperto a tutti, e/o un occasione di riflessione civica e culturale, offerta a tutta la Chiesa locale e al territorio. Per evidenziare ulteriormente la solennità dell assemblea, la Presidenza diocesana uscente potrebbe invitare all evento tutti gli ex responsabili diocesani, o almeno gli ex Presidenti e Assistenti diocesani. Preghiamo di comunicare, entro il 15 novembre, al Centro nazionale (promozione@azionecattolica.it) la data e il tema di eventuali iniziative pubbliche che precedono l assemblea diocesana. Il Centro nazionale è sempre disponibile per la presenza a tali appuntamenti. Ipotesi di struttura dell assemblea diocesana (che naturalmente ciascuna associazione potrà rimodulare a seconda delle proprie esigenze) 1 MOMENTO Accoglienza Momento di preghiera o Celebrazione eucaristica Saluto del Vescovo o di un suo delegato Intervento del rappresentante della Presidenza nazionale Relazione del presidente diocesano, seguita eventualmente dalla lettura della bozza di documento assembleare diocesano, fornito in copia a tutti i delegati Dibattito 2 MOMENTO Si stabilisce la commissione elettorale e si comunica le modalità di voto e i seggi Votazione per l elezione del Consiglio diocesano Se previsto: dibattito sulla bozza del documento assembleare diocesano e presentazione in assemblea degli emendamenti alla bozza del documento assembleare diocesano. Votazione in assemblea del documento assembleare diocesano Scrutinio e proclamazione degli eletti al Consiglio diocesano Designazione dei delegati all Assemblea nazionale (o delega della designazione al Consiglio diocesano, ove così previsto nell Atto normativo) Preghiera conclusiva oppure Celebrazione eucaristica 2

Consigli per un convegno pubblico che preceda l assemblea diocesana Individuazione di un tema che, nel contempo, colga un esigenza territoriale e si ponga in collegamento con la vita del Paese. La proposta dei temi, ad esempio, potrebbe ruotare intorno alle problematiche della famiglia, del lavoro, del bene comune, della cultura e della scuola, della custodia del Creato. Individuazione di relatori espressione del proprio territorio (es. politica, cultura, università, scuola, terzo settore, ecc.). Nella preparazione, cura dei rapporti con le associazioni ecclesiali e del territorio. È consigliabile individuare come sede un luogo pubblico e centrale. Si consiglia di curare una modalità di trattazione del tema diversa dal convegno classico (preferire forme tipo talkshow, preparare video, contributi originali, presentare il tema con le voci e i volti dell AC, ecc.). Fare in modo che, oltre ad essere un esperienza di AC, sia anche un appuntamento di respiro ecclesiale e civile. Il giorno dopo Conclusa l assemblea diocesana, il presidente uscente individua la data per il primo consiglio diocesano del nuovo triennio, e ne dà comunicazione personale ad ogni eletto. In tale consiglio diocesano, diretto dal presidente uscente o dal consigliere anziano, seguendo le norme dell atto normativo, sarà formulata la terna per la nomina del presidente diocesano. Immediatamente dopo la nomina da parte del Vescovo, il presidente diocesano convoca un nuovo consiglio per l elezione della presidenza, secondo quanto disposto dall atto normativo. Si scelgono inoltre i delegati all assemblea nazionale (se affidati dall atto normativo all elezione del consiglio) e si votano eventuali candidature al Consiglio nazionale e alla delegazione regionale. Di quanto deciso nei consigli diocesani, la presidenza diocesana dà immediata comunicazione al Centro nazionale e alla Delegazione regionale, secondo modalità che verranno fornite nei prossimi mesi. L intera fase postassembleare richiede grande capacità di discernimento personale e comunitario, ampio coinvolgimento degli assistenti, un dialogo proficuo con il Vescovo, l accompagnamento personale di coloro che potrebbero essere chiamati alla responsabilità, ascolto e relazioni con tutti i consiglieri diocesani, in modo che le decisioni siano frutto di comunione e corresponsabilità. 3

INDICAZIONI PER L ASSEMBLEA PARROCCHIALE DI AC Il legame con la Chiesa diocesana vive giorno per giorno nella parrocchia, in essa l AC sperimenta la concretezza di una Chiesa da amare ogni giorno nella sua realtà positiva e nei suoi difetti; da accogliere e sostenere; da spingere al largo e da servire con umiltà (Progetto formativo, Introduzione, n. 5) Il tempo delle assemblee parrocchiali, che si inserisce nell ordinarietà del cammino dell ultimo anno del triennio, è tempo di grazia se curato con attenzione e passione. È un momento di rafforzamento dei legami associativi e tra le generazioni, ma anche di promozione dell AC nella comunità e presso persone che non conoscono la nostra proposta. PREPARARSI È importante che l assemblea parrocchiale non sia una giornata isolata, ma arrivi alla fine di un percorso parrocchiale, anche minimo, che coinvolga tutti, dai più piccoli ai più grandi, attraverso i rispettivi gruppi. È necessario presentare a tutti i soci che votano per la prima volta la bellezza e il significato di questo momento, con i diritti e i doveri che ne conseguono. Bambini e ragazzi Le assemblee parrocchiali si svolgeranno nella prima parte dell anno associativo e quindi coincideranno con i primi incontri dei gruppi ACR. Il percorso assembleare per i bambini e i ragazzi dell ACR, che trovate insieme a questo materiale, sarà anche scaricabile dal sito all indirizzo www.acr.azionecattolica.it. Giovanissimi e giovani Il cammino assembleare è per i giovanissimi un occasione preziosa per riflettere sulla bellezza della vita associativa formulando proposte concrete per valorizzare l associazione in parrocchia. Il loro contributo di gruppo può essere portato e letto in assemblea parrocchiale, davanti a tutti gli altri. Gli educatori dovranno fare attenzione a che siano coinvolti anche i simpatizzanti, affinché questa sia l occasione per conoscere ed eventualmente aderire all AC. Anche se non possono scegliere i loro consiglieri parrocchiali, possono ampiamente contribuire alla qualità della vita associativa. Il momento assembleare porta inoltre molte domande circa l adesione all AC: da questo punto di vista, si suggerisce di ricorrere agli strumenti di promozione dell adesione che troverete on line e agli strumenti realizzati negli scorsi anni. I giovani, come gruppo o anche insieme ai giovanissimi, sono chiamati ad arrivare all assemblea con una compiuta analisi della vita associativa, e con proposte concrete per farla crescere. In particolare, sono chiamati a rappresentare nodi e possibili soluzioni perché l AC sia una proposta a misura di giovani, adeguata ai tempi di vita delle nuove generazioni. Adulti Anche per gli adulti sarebbe consigliabile far precedere l assemblea parrocchiale da momenti di gruppo in cui interrogarsi sulla vita associativa parrocchiale, e anche, più in generale, sullo stato di salute della comunità e sui bisogni che provengono dal territorio. In particolare, possono realizzare un approfondimento sulla responsabilità educativa verso le nuove generazioni e mettere in cantiere proposte relative ad alcune dimensioni della vita (famiglia, impegno sociale dei laici, attenzione alla politica, ecc.). 4

VIVERE L ASSEMBLEA Importante è che l assemblea, esperienza di comunione, inizi con un momento di preghiera ben curato, guidato dall assistente parrocchiale e incentrato sull ascolto della Parola di Dio, anche riprendendo l icona dell anno, Rallegratevi ed esultate (Mt 4,235,12). È bello prevedere, all inizio o al termine dell assemblea, la presenza dell ACR, con il suo specifico contributo di idee e di gioia, maturato nel percorso preparatorio. Segue il saluto del referente del centro diocesano, che può illustrare il significato profondo del percorso democratico dell associazione, declinando soprattutto l idea di laico corresponsabile su cui si fonda. Si procede con una breve relazione del presidente parrocchiale uscente, a cui si associano le piccole relazioni dei gruppi (se preparate nell itinerario preparatorio) e il dibattito libero, da impostare sulla base della traccia preparatoria Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell essenziale. Dopo, possono presentarsi all assemblea le persone che intendono fornire una disponibilità per il consiglio parrocchiale. Si procede al voto, curando che si svolga con gioiosa serietà, in un seggio vero. Una piccola commissione elettorale esegue lo spoglio e comunica all assemblea gli eletti. È sempre bello che l assemblea si concluda con un momento di fraternità: il pranzo, la cena, o almeno un dolce da condividere. CONSIGLI PER RENDERE PIU BELLA L ASSEMBLEA Curare l ambiente in cui si svolgerà l assemblea, tappezzandola dei manifesti dell anno associativo o di tutti quelli del triennio che si sta chiudendo, sistemare dei cartelloni con le foto delle attività fatte e dei soci, lasciando magari lo spazio per la foto dell assemblea elettiva che si sta svolgendo. Si potrebbe pensare di celebrare, durante l assemblea, l aderente più anziano o chi vota da più tempo e magari lasciare che venga raccontato il modo in cui si svolgeva il momento delle votazioni nel passato. Inoltre, sarebbe bello se venissero presentati all assemblea tutti i presidenti parrocchiali del passato, lasciando loro il tempo di un breve saluto; altrettanto significativo è il ricordo nella preghiera di chi non c è più. 5