Comune di LAURIA - Provincia di POTENZA - Ufficio Tecnico Piano Regionale annuale per lo sviluppo dello Sport - Interventi di promozione e sviluppo dell'impiantistica sportiva - INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA' COGLIANDRINO PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO Titolo Elaborato Spogliatoi Piano di manutenzione delle strutture Elaborato PE.S.18 Scala Disegno - Lauria, Dicembre 2017 Il Tecnico - Ing. Biagio PAPALEO -
Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Piano di manutenzione delle strutture Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO)
Normativa rispettata. Il seguente "Piano di Manutenzione", riguardante le strutture, è stato redatto in conformità alla normativa vigente in materia e riportata di seguito: 1. D.Lgs 163/2006, "Codice dei contratti", art. 93 comma 5. 2. D.M. 14/01/2008, "Norme Tecniche per le Costruzioni", Punto 10.1. 3. Circolare esplicativa N.617 del 2 febbraio 2009. 4. D.P.R. 207/2010, "Regolamento Attuativo", art. 33 e art. 38. Unità tecnologiche ed elementi. 01 - Strutture in sottosuolo: 01.01 - Travi di fondazione 01.02 - Platee 02 - Strutture di elevazione: 02.03 - Pilastri in c.a. 02.04 - Travi in c.a. 03 - Strutture orizzontali: 03.05 - Solai in legno MaSt 3.3.0 Pag. 1
Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Manuale d'uso Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO) MaSt 3.3.0 Pag. 2
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Manuale d'uso 01 - Travi di fondazione Descrizione Elementi strutturali orizzontali in c.a. con una dimensione predominante prodotto dall estrusione di una sezione rettangolare o a T rovescia che presentano una superficie di contatto tra fondazione e terreno. Sono generalmente poggiate su un getto in calcestruzzo con funzione di ripartizione (magrone) e sono adatte a sostenere carichi trasversali all asse. Modalità d'uso corretto Le fondazioni sono state concepite per poter resistere a: fenomeni di rottura al taglio lungo le superfici di scorrimento poste al di sotto del piano di imposta; variazioni volumetriche eccessive delle masse di terreno interessate (cedimenti); cedimenti differenziati ovvero un'eccessiva disuniformità dei cedimenti nei diversi punti di contatto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Filo Fisso iniziale Filo Fisso finale 1 0 0,0 10 1 2 0 0,0 1 29 3 0 0,0 12 2 4 0 0,0 14 2 5 0 0,0 2 30 6 0 0,0 3 13 7 0 0,0 30 3 8 0 0,0 4 5 9 0 0,0 4 10 10 0 0,0 5 6 11 0 0,0 5 11 12 0 0,0 6 7 13 0 0,0 6 12 14 0 0,0 13 7 15 0 0,0 11 8 16 0 0,0 8 14 17 0 0,0 29 8 18 0 0,0 21 9 19 0 0,0 9 22 20 0 0,0 21 36 21 0 0,0 22 34 22 0 0,0 36 29 23 0 0,0 34 30 MaSt 3.3.0 Pag. 4
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02 - Platee Descrizione Elementi strutturali orizzontali in c.a., continui nelle due direzioni orizzontali e di forma poligonale, che presentano una superficie di contatto tra fondazione e terreno. Sono generalmente poggiate su un getto in calcestruzzo con funzione di ripartizione (magrone) e sono adatte a sostenere carichi trasversali al piano medio. Modalità d'uso corretto Le fondazioni sono state concepite per poter resistere a: fenomeni di rottura al taglio lungo le superfici di scorrimento poste al di sotto del piano di imposta; variazioni volumetriche eccessive delle masse di terreno interessate (cedimenti); cedimenti differenziati ovvero un'eccessiva disuniformità dei cedimenti nei diversi punti di contatto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Fili Fissi 1 0 0,0 14-8-11-5-6-12-2 2 0 0,0 4-5-11-8-29-1-10 3 0 0,0 6-7-13-3-30-2-12 4 0 0,0 2-30-34-22-9-21-36-29-8-14 MaSt 3.3.0 Pag. 6
03 - Pilastri in c.a. Descrizione Elementi strutturali in c.a. ad asse verticale, formati da un volume parallelepipedo generato dall estrusione lungo la verticale di una sezione avente una qualsiasi forma geometrica piana. Hanno la funzione di sostenere sia i carichi verticali che orizzontali, statici e dinamici. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Altezza Filo Fisso 79 1 0,0 308,0 1 80 1 0,0 308,0 2 81 1 0,0 308,0 3 82 1 0,0 307,0 4 83 1 0,0 307,0 5 84 1 0,0 307,0 6 85 1 0,0 307,0 7 86 1 0,0 308,0 8 87 1 0,0 275,0 9 88 1 0,0 275,0 21 89 1 0,0 275,0 22 MaSt 3.3.0 Pag. 7
04 - Travi in c.a. Descrizione Elementi strutturali orizzontali e inclinati in c.a. con una dimensione predominante prodotto dall estrusione di una sezione avente una qualsiasi forma geometrica piana. Hanno la funzione di sostenere sia i carichi verticali che orizzontali, statici e dinamici. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Livello Quota [cm] Filo Fisso iniziale Filo Fisso finale 24 1 341,0 1 10 25 1 299,8 1 19 26 1 308,0 1 25 27 1 308,0 1 29 28 1 341,0 2 12 29 1 308,0 14 2 30 1 308,0 2 30 31 1 341,0 3 13 32 1 299,8 3 20 33 1 308,0 3 26 34 1 308,0 30 3 35 1 307,0 4 5 36 1 340,5 10 4 37 1 299,0 4 15 38 1 307,0 4 23 39 1 307,0 5 6 40 1 340,5 11 5 41 1 299,0 5 16 42 1 307,0 6 7 43 1 340,5 12 6 44 1 299,0 6 18 45 1 340,5 13 7 46 1 299,0 7 17 47 1 307,0 7 28 48 1 341,0 8 11 49 1 308,0 8 14 50 1 308,0 29 8 51 1 291,5 14 9 52 1 275,0 21 9 53 1 275,0 9 22 MaSt 3.3.0 Pag. 8
54 1 374,0 10 11 55 1 374,0 10 24 56 1 374,0 11 12 57 1 374,0 12 13 58 1 374,0 13 27 59 1 291,0 16 15 60 1 291,0 15 32 61 1 291,0 18 16 62 1 291,0 17 18 63 1 291,0 33 17 64 1 291,5 34 20 65 1 291,5 20 35 66 1 283,3 36 21 67 1 283,3 34 22 68 1 340,5 24 23 69 1 299,0 32 23 70 1 341,0 25 24 71 1 299,8 25 31 72 1 341,0 26 27 73 1 299,8 35 26 74 1 340,5 27 28 75 1 299,0 28 33 76 1 299,8 29 36 77 1 299,8 30 34 78 1 291,5 31 36 MaSt 3.3.0 Pag. 9
05 - Solai in legno Descrizione Elementi strutturali orizzontali o inclinati, in legno massiccio o lamellare, formati da un numero variabile di travi avente sezione generalmente di forma rettangolare. Il materiale è conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 14081 (per il legno massiccio), UNI EN 14080 (per il legno lamellare). Hanno la funzione di sostenere i carichi verticali. Modalità d'uso corretto Non compromettere l'integrità delle strutture. Controllo periodico del grado di usura delle parti in vista. Riscontro di eventuali anomalie. Resistenza ai carichi di progetto. Collocazione Numero Tipo Livello Quota [cm] Fili Fissi 1 LEG_COPER 1 340,5 10-4-5-11 TURA(2) 2 LEG_COPER 1 340,5 11-5-6-12 TURA(2) 3 LEG_COPER 1 340,5 12-6-7-13 TURA(2) 4 LEG_COPER 1 330,0 1-10-11-8-29 TURA(2) 5 LEG_COPER 1 330,0 14-8-11-12-2 TURA(2) 6 LEG_COPER 1 330,0 2-12-13-3-30 TURA(2) 7 LEG_COPER 1 295,6 29-8-14-9-21-36 TURA(2) 8 LEG_COPER 1 295,6 2-30-34-22-9-14 TURA(2) 9 LEG_COPER 1 299,0 4-15-16-5 TURA(2) 10 LEG_COPER 1 299,0 5-16-18-6 TURA(2) 11 LEG_COPER 1 299,0 6-18-17-7 TURA(2) 12 LEG_COPER 1 299,0 7-17-33-28 TURA(2) 13 LEG_COPER 1 299,0 4-23-32-15 TURA(2) 14 LEG_COPER 1 340,5 24-23-4-10 TURA(2) 15 LEG_COPER 1 341,0 25-24-10-1 MaSt 3.3.0 Pag. 10
TURA(2) 16 LEG_COPER TURA(2) 17 LEG_COPER TURA(2) 18 LEG_COPER TURA(2) 19 LEG_COPER TURA(2) 20 LEG_COPER TURA(2) 21 LEG_COPER TURA(2) 1 299,8 25-1-19-31 1 340,5 7-28-27-13 1 341,0 13-27-26-3 1 299,8 3-26-35-20 1 299,8 30-3-20-34 1 299,8 1-29-36-19 MaSt 3.3.0 Pag. 11
Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Manuale di manutenzione Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO) MaSt 3.3.0 Pag. 12
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Manuale di manutenzione 01 - Travi di fondazione Livello minimo delle prestazioni Le strutture di fondazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di fondazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 01 - Cedimenti Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta della fondazione, anche differenziali. 02 - Distacchi murari 03 - Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti. 04 - Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. 05 - Non perpendicolarità dell edificio Non perpendicolarità dell'edificio a causa di dissesti o eventi di natura diversa. 06 - Umidità Presenza di umidità dovuta a risalita capillare, spesso accompagnata da efflorescenza Controlli Interventi Controlli Periodicità Risorse Esecutore 01 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio o di locali distacchi di copriferro. Ogni anno Non necessarie MaSt 3.3.0 Pag. 14
01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 03 Miglioramento della resistenza del sistema fondale tramite l utilizzo di georesine. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti specifici. Georesine, macchine di pompaggio e controllo. Malta antiritiro e trattamenti specifici. MaSt 3.3.0 Pag. 15
02 - Platee Livello minimo delle prestazioni Le strutture di fondazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di fondazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 01 - Cedimenti Dissesti dovuti a cedimenti di natura e causa diverse, talvolta con manifestazioni dell'abbassamento del piano di imposta della fondazione, anche differenziali. 02 - Distacchi murari 03 - Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti. 04 - Lesioni Si manifestano con l'interruzione del tessuto murario. Le caratteristiche e l'andamento ne caratterizzano l'importanza e il tipo. 05 - Non perpendicolarità dell edificio Non perpendicolarità dell'edificio a causa di dissesti o eventi di natura diversa. 06 - Umidità Presenza di umidità dovuta a risalita capillare, spesso accompagnata da efflorescenza Controlli Interventi Controlli Periodicità Risorse Esecutore 01 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio o di locali distacchi di copriferro. Ogni anno Non necessarie Interventi Periodicità Risorse Esecutore 01 Ripristino Vernici, malte e MaSt 3.3.0 Pag. 16
dell'armatura metallica corrosa. 03 Miglioramento della resistenza del sistema fondale tramite l utilizzo di georesine. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. trattamenti specifici. Georesine, macchine di pompaggio e controllo. Malta antiritiro e trattamenti specifici. MaSt 3.3.0 Pag. 17
03 - Pilastri in c.a. Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 07 - Alveolizzazione Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. 08 - Bolle d'aria Alterazione della superficie del calcestruzzo caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolle d'aria al momento del getto. 09 - Cavillature superficiali Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo. 10 - Crosta Deposito superficiale di spessore variabile, duro e fragile, generalmente di colore nero. 11 - Decolorazione Alterazione cromatica della superficie. 26 - Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 14 - Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il MaSt 3.3.0 Pag. 18
distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. 15 - Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura cause antropiche. 16 - Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. 17 - Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. 18 - Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto. 27 - Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale. 19 - Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. 20 - Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. 22 - Polverizzazione Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli. 23 - Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. 24 - Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento a bolla combinato all azione della gravità. 25 - Scheggiature MaSt 3.3.0 Pag. 19
Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo. Controlli Interventi Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.ve rifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. 05 Ripristino e/o sostituzione Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti specifici. Malta antiritiro e trattamenti specifici. Variabili in funzione MaSt 3.3.0 Pag. 20
degli elementi di connessione e verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli mancanti. Riparazione della protezione antiruggine degli elementi metallici mediante rimozione della ruggine ed applicazione di vernici protettive. Riparazione di eventuali corrosioni o fessurazioni mediante saldature in loco con elementi di raccordo. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 3.3.0 Pag. 21
04 - Travi in c.a. Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 07 - Alveolizzazione Degradazione che si manifesta con la formazione di cavità di forme e dimensioni variabili. Gli alveoli sono spesso interconnessi e hanno distribuzione non uniforme. Nel caso particolare in cui il fenomeno si sviluppa essenzialmente in profondità con andamento a diverticoli si può usare il termine alveolizzazione a cariatura. 08 - Bolle d'aria Alterazione della superficie del calcestruzzo caratterizzata dalla presenza di fori di grandezza e distribuzione irregolare, generati dalla formazione di bolle d'aria al momento del getto. 09 - Cavillature superficiali Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo. 10 - Crosta Deposito superficiale di spessore variabile, duro e fragile, generalmente di colore nero. 11 - Decolorazione Alterazione cromatica della superficie. 26 - Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 14 - Efflorescenze Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del materiale provocando spesso il MaSt 3.3.0 Pag. 22
distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di criptoefflorescenza o subefflorescenza. 15 - Erosione superficiale Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa. sono note le cause di degrado, possono essere utilizzati anche termini come erosione per abrasione o erosione per corrasione (cause meccaniche), erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche), erosione per usura cause antropiche. 16 - Esfoliazione Degradazione che si manifesta con distacco, spesso seguito da caduta, di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro, generalmente causata dagli effetti del gelo. 17 - Esposizione dei ferri di armatura Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici. 18 - Fessurazioni Presenza di rotture singole, ramificate, ortogonale o parallele all'armatura che possono interessare l'intero spessore del manufatto. 27 - Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale. 19 - Mancanza Caduta e perdita di parti del materiale del manufatto. 20 - Patina biologica Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla superficie e di evidente natura biologica, di colore variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita prevalentemente da microrganismi cui possono aderire polvere, terriccio. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. 22 - Polverizzazione Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli. 23 - Presenza di vegetazione Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie. 24 - Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento a bolla combinato all azione della gravità. 25 - Scheggiature MaSt 3.3.0 Pag. 23
Distacco di piccole parti di materiale lungo i bordi e gli spigoli degli elementi in calcestruzzo. Controlli Interventi Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.ve rifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 02 Consolidamento cls. Pulizia e Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Interventi Periodicità Risorse Esecutore bocciardatura. 04 Interventi di riparazione delle Vernici, malte e trattamenti specifici. Malta antiritiro e trattamenti specifici. Variabili in funzione MaSt 3.3.0 Pag. 24
strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. dell intervento. MaSt 3.3.0 Pag. 25
05 - Solai in legno Livello minimo delle prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Anomalie riscontrabili 03 - Fessurazioni Degradazione che si manifesta con la formazione di soluzioni di continuità del materiale e che può implicare lo spostamento reciproco delle parti. 11 - Decolorazione Alterazione cromatica della superficie. 12 - Disgregazione Decoesione caratterizzata da distacco di granuli o cristalli sotto minime sollecitazioni meccaniche. 13 - Distacco Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi prefabbricati dalla loro sede. 21 - Penetrazione di umidità Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua. 22 - Polverizzazione Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea dei materiali sotto forma di polvere o granuli. 24 - Rigonfiamento Variazione della sagoma che interessa l intero spessore del materiale e che si manifesta soprattutto in elementi lastriformi. Ben riconoscibile essendo dato dal tipico andamento a bolla combinato all azione della gravità. 26 - Deposito superficiale Accumulo di pulviscolo atmosferico o di altri materiali estranei, di spessore variabile, poco coerente e poco aderente alla superficie del rivestimento. 27 - Macchie e graffiti Imbrattamento della superficie con sostanze macchianti in grado di aderire e penetrare nel materiale. 28 - Azzurratura MaSt 3.3.0 Pag. 26
Colorazione del legno in seguito ad eccessi di umidità scavo o rigetto degli strati di pittura. 29 - Infracidamento Degradazione che si manifesta con la formazione di masse scure polverulente dovuta ad umidità e alla scarsa ventilazione. 30 - Muffa Si tratta di un fungo che tende a crescere sul legno in condizioni di messa in opera recente. 31 - Perdita di materiale Mancanza di parti e di piccoli elementi in seguito ad eventi traumatici. 33 - Avvallamenti o pendenze anomale dei pavimenti Le pavimentazioni presentano zone con avvallamenti e pendenze anomale che ne pregiudicano la planarità. Nei casi più gravi sono indicatori di dissesti statici e di probabile collasso strutturale. 34 - Deformazione Variazione geometriche e morfologiche dei profili e degli elementi strutturali in stato di parziale degrado o totalmente affidabili sul piano statico. Controlli 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). 07 Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie (fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni, distacchi, ecc.). Controlli Periodicità Risorse Esecutore Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Ogni anno Non necessarie 08 Verifica Ogni anno Non necessarie MaSt 3.3.0 Pag. 27
generale degli elementi di connessione bullonate e saldate, riserraggio di bulloni e caviglie Interventi Interventi Periodicità Risorse Esecutore 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. 08 Ritinteggiature delle parti previa rimozione delle parti deteriorate mediante preparazione del fondo. Le modalità di ritinteggiatura, i prodotti. 09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi. 10 Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione e verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli mancanti. Variabili in funzione dell intervento. Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei materiali costituenti. Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei materiali costituenti. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 3.3.0 Pag. 28
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Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Programma di manutenzione Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO) MaSt 3.3.0 Pag. 30
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Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Sottoprogramma delle prestazioni Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO) MaSt 3.3.0 Pag. 32
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Sottoprogramma delle prestazioni 01.01 - Travi di fondazione Livello minimo prestazioni Le strutture di fondazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di fondazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 01.02 - Platee Livello minimo prestazioni Le strutture di fondazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di fondazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 02.03 - Pilastri in c.a. Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 02.04 - Travi in c.a. MaSt 3.3.0 Pag. 34
Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni 03.05 - Solai in legno Livello minimo prestazioni Le strutture di elevazione dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.). Le strutture di elevazione, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza. Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia. Vita nominale 50 anni MaSt 3.3.0 Pag. 35
Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Sottoprogramma dei controlli Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO) MaSt 3.3.0 Pag. 36
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Sottoprogramma dei controlli 01.01 - Travi di fondazione Controlli Periodicità Risorse Esecutore 01 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio o di locali distacchi di copriferro. Ogni anno Non necessarie 01.02 - Platee Controlli Periodicità Risorse Esecutore 01 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio o di locali distacchi di copriferro. Ogni anno Non necessarie 02.03 - Pilastri in c.a. Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.ve rifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e Possibile necessita di MaSt 3.3.0 Pag. 38
controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. 02.04 - Travi in c.a. Controlli Periodicità Risorse Esecutore Ogni anno Possibile necessità di strumentazione tecnica. 04 Controllo visivo dell'opera di eventuali locali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzione di copriferro, di presenza di lesioni o fessurazione.ve rifica dello stato del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuale processi di carbonatazione. 03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. 03.05 - Solai in legno Controlli Periodicità Risorse Esecutore MaSt 3.3.0 Pag. 39
03 Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente in corrispondenza di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). 07 Controllo periodico delle parti in vista finalizzato alla ricerca di anomalie (fenomeni di disgregazioni, scaglionature, fessurazioni, distacchi, ecc.). 08 Verifica generale degli elementi di connessione bullonate e saldate, riserraggio di bulloni e caviglie Possibile necessita di strumentazione tecnica relativa a indagini non distruttive. Ogni anno Non necessarie Ogni anno Non necessarie MaSt 3.3.0 Pag. 40
Comune di LAURIA Provincia di POTENZA Sottoprogramma degli interventi Oggetto: INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO SPORTIVO IN LOCALITA'COGLIANDRINO. LAURIA (PZ) Committente: COMUNE DI LAURIA Data: 15/12/2017 Il Committente (COMUNE DI LAURIA) Il Progettista (ING. BIAGIO PAPALEO) MaSt 3.3.0 Pag. 41
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Sottoprogramma degli interventi 01.01 - Travi di fondazione 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 03 Miglioramento della resistenza del sistema fondale tramite l utilizzo di georesine. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti specifici. Georesine, macchine di pompaggio e controllo. Malta antiritiro e trattamenti specifici. 01.02 - Platee 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 03 Miglioramento della resistenza del sistema fondale tramite l utilizzo di georesine. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti specifici. Georesine, macchine di pompaggio e controllo. Malta antiritiro e trattamenti specifici. 02.03 - Pilastri in c.a. 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 02 Consolidamento cls. Pulizia e bocciardatura. Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti specifici. Malta antiritiro e trattamenti specifici. 05 Ripristino e/o Variabili in MaSt 3.3.0 Pag. 43
sostituzione degli elementi di connessione e verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli mancanti. Riparazione della protezione antiruggine degli elementi metallici mediante rimozione della ruggine ed applicazione di vernici protettive. Riparazione di eventuali corrosioni o fessurazioni mediante saldature in loco con elementi di raccordo. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. funzione dell intervento. Variabili in funzione dell intervento. 02.04 - Travi in c.a. 01 Ripristino dell'armatura metallica corrosa. 02 Consolidamento cls. Pulizia e Interventi Periodicità Risorse Esecutore Vernici, malte e trattamenti specifici. Malta antiritiro e trattamenti MaSt 3.3.0 Pag. 44
bocciardatura. 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. specifici. Variabili in funzione dell intervento. 03.05 - Solai in legno Interventi Periodicità Risorse Esecutore 04 Interventi di riparazione delle strutture variabili a secondo del tipo di anomalia rilevata, eseguiti dopo un'accurata diagnosi delle cause del difetto accertato. 08 Ritinteggiature delle parti previa rimozione delle parti deteriorate mediante preparazione del fondo. Le modalità di ritinteggiatura, i prodotti. 09 Sostituzione degli elementi degradati con altri analoghi. Sostituzione e verifica dei relativi ancoraggi. 10 Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione e Variabili in funzione dell intervento. Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei materiali costituenti. Attrezzature variabili in funzione delle superfici e dei materiali costituenti. Variabili in funzione dell intervento. MaSt 3.3.0 Pag. 45
verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli mancanti. MaSt 3.3.0 Pag. 46
SOMMARIO Normativa rispettata.... 1 Unità tecnologiche ed elementi.... 1 Manuale d'uso... 4 01 - Travi di fondazione... 4 02 - Platee... 6 03 - Pilastri in c.a.... 7 04 - Travi in c.a.... 8 05 - Solai in legno... 10 Manuale di manutenzione... 14 01 - Travi di fondazione... 14 02 - Platee... 16 03 - Pilastri in c.a.... 18 04 - Travi in c.a.... 22 05 - Solai in legno... 26 Sottoprogramma delle prestazioni... 34 Sottoprogramma dei controlli... 38 Sottoprogramma degli interventi... 43 MaSt 3.3.0 Pag. 47