: DALLA PROVOCAZIONE ALLA CONCETTUALITA Movimenti paralleli e influenze sull estetica la pubblicità e il gusto A cura di Daniela Salina Dicembre 2012
Il movimento nasce a New York. I primi graffiti appaiono alla fine degli anni 60. Il fenomeno esplode nei punti di maggiore degrado della città. Le opere esprimono il loro significato sopratutto nelle strade di Manhattan, del Bronx e di Brooklyn. Gli adolescenti scrivono e disegnano il loro nome sui muri e sugli autobus per comunicare la loro esistenza.
Verso la fine degli anni 70 si inizia a marcare i graffiti con una firma. Un segnale che diventa sempre più presente in certi luoghi cittadini. Questo nuovo sviluppo è denominato writing e si diffonde rapidamente, trovando un considerevole numero di adepti. I primi esempi appaiono a Washington Heights, Manhattan e successivamente nel Bronx.
La firma è spesso uno pseudonimo a cui viene aggiunto il numero della via in cui appare, esempio: TAKI 183, JOE 182, ecc.,ecc. Questo segno verrà chiamato TAG e l autore tagger.
A partire dal 1971, per consolidare la loro visibilità, i taggers elaborano uno stile di scrittura calligrafica inedita. Di solito per evidenziare il tag viene tracciato un outline (contorno alle immagini) e vengono aggiunti motivi decorativi come: pois, stelle e flashes.
I soggetti sono i personaggi delle bande cittadine. Le ricerche stilistiche di PHASE. 2, Blade, Kase 2 o Dondi diedero al movimento un impronta di costante innovazione formale che restò intatta nel corso degli anni. In questo scenario si distingueva Zoro, maestro nel dipingere le vetture della metropolitana. La storia racconta come un generoso mecenate lo scoprisse, aiutandolo a uscire dal ghetto.
Il cinema si interessa del fenomeno Wild Style è una sorta di corrente culturale che diventa il titolo di un film dei primi anni 80. Pur non avendo profondità sociologica, offre un panorama abbastanza preciso del contesto. Il film più recente sul mondo dei taggers è: Bomb the System, girato nel 2002.
Il cambiamento e i nuovi protagonisti La Mostra Il passaggio dai muri ai vagoni dei treni, fino ai supporti leggeri, mobili e collezionabili, inizia con il lavoro di artisti come Lady Pink e Dondi. Dagli anni 80 in poi Nel 1980, quando il fenomeno è già generalizzato, i writers newyorkesi cominciano a farsi notare dai responsabili dei musei. E il caso di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, due artisti che hanno cercato culturalmente uno stile, abbandonando la prospettiva e ispirandosi all Arte primitiva.
Le gallerie, oltre alla gestione delle opere originali, hanno creato nuove potenzialità di mercato, offrendo un numero limitato di riproduzioni artistiche, scegliendo gli artisti il cui segno è così conosciuto da rappresentare un brand di sicuro successo commerciale. Tra i più recenti citiamo: Shepard Fairey e Miss Tic.
Lady Pink Lady Pink Keith Haring Dondi
Gli interpreti della nuova grafica La Mostra Sembrerebbe che il mercato oggi sia caratterizzato da protagonisti nati tra gli anni 60 e gli anni 70. Un gruppo di artisti che ha una formazione scolastica simile e, grazie alla globalizzazione, gli stessi riferimenti iconografici. In questa panoramica abbiamo inserito alcuni degli interpreti dell evoluzione della Street Art: esponenti del mondo digitale, della cultura moderna (fotografia, video e film making, ecc. ) e della Pop Art Giapponese.
Shepard Fairey Boki Takashi Murakami
LE MOSTRE:tappe fondamentali del movimento Street art- Sweet art. Marzo 2007, al Pac di Milano. La Mostra Dall articolo di Irene Lasalvia pubblicato su Vivimilano. Il graffito come decoro urbano, nell'interpretazione di trentadue writer, storici e giovani La mostra si dipana attraverso i lavori di 32 writer, storici e giovani, si va dai 25 ai 40 anni, cercando di comprendere il valore di un'arte spontanea e di confine, ancora in bilico tra strada e spazi istituzionali. Non a caso l'esposizione si apre sino dall'esterno, il cortile e la facciata del Pac sono decorati da BLU e Ericailcane, Microbo e Bo 130.
Se i writer degli anni Novanta erano ancora legati al valore di ribellione del graffito, segno artistico sì, ma sempre criptico e di rottura. Oggi i giovani street artist alla ribellione hanno sostituito il divertimento. Il gusto di decorare gli spazi urbani usando immagini immediate, ispirate al mondo della pubblicità, della televisione e del fumetto. Pao, per esempio, trasforma i panettoni di cemento in buffi pinguini, Dado & Stefy si sono fatti una casetta con tanto di mobili e Ivan, il poeta di strada, ha allestito uno spazio poetico autogestito, con tanto di distributore automatico di versi.
Ozmo al Museo 900 di Milano Un opera di Tawa Un esempio dell opera di Ivan
Basco Vazko, un opera dell artista cileno (presente alla mostra parigina) un opera murale di Pao con il suo piccolo aiutante
Parigi Luglio - Novembre 2009 Né dans la rue è il titolo di una mostra curata dalla Fondazione Cartier di Parigi. Una delle più complete panoramiche di questi ultimi 10 anni. La mostra mette in luce la straordinaria vitalità di un movimento artistico degli anni 70, oggi considerato fenomeno mondiale.
Le interviste inedite dei pionieri, realizzate da Coco 144, gli archivi di Jack Stewart, come i numerosi documenti in visione alla mostra, hanno rappresentato una raccolta unica, per ricchezza di materiali e artisti coinvolti. La mostra ha raccolto testimonianze da tutto il mondo. L unica celebrità assente era Banksy, universalmente noto, e apprezzato da un folto pubblico, ma ancora restio alle grandi operazioni culturali del mercato.
Un'opera di Seen in cui il lettering prende un aspetto estetico e calligrafico. Le lettere dipinte formano il tag dell'autore. La Fondazione Cartier non si è limitata a raccogliere materiale, ma ha commissionato ai tre maggiori artisti : PHASE 2, Part One e Seen, tre opere di grandi dimensioni che hanno dato un eccezionale rilievo a tutta la mostra.
Oliver Kosta Théfanie, un artista recuperato dalla quasi follia, grazie alla notorietà e credibilità acquisita in rete Considerando le varie espressioni artistiche conquistate dai graffiti, si possono individuare i 10 maggiori artisti del momento: Basco Vazko(Cile), Cripta(Brasile), JonOne(USA), Olivier Kosta Théfaine(Francia), Barry McGee(USA), Nug(Svezia), Evan Roth (USA), Boris Tellegen Delta(Olanda ), Vitché(Brasile), Gérard Zlorykamien(Francia).
Banksy è cresciuto a Bristol, ma la sua vera identità è ancora sconosciuta. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. La tecnica che preferisce per i suoi lavori di guerilla art (un altro nome per i dipinti a sorpresa) è da sempre lo stencil.
Bari: 2010, Next-door Monsters La mostra, deve il suo titolo al film del 1974, che in Italia uscì con il La Mostra titolo: Non aprite quella porta. I riferimenti visivi, che stuzzicavano il gusto del mostruoso, sono stati i protagonisti della manifestazione. Dieci giovani artisti hanno rielaborato, con tecniche diverse: pittura, fotografia e installazioni, vere e proprie immagini chiave della cinematografia Horror. Ecco alcuni dei titoli rivisitati artisticamente: Wolf, Donnie Darko, Che fine a fatto baby Jane? E Dagon la mutazione del male.
Bari La Mostra dei Mostri STREET ART La Mostra Dal film La Mutazione del male, opera di (YO) Irene-Studio Arturo Dal film La laguna nera, Insieme a te non ci sto più di Lucaleomonte
L Italia e i suoi artisti La Mostra In Italia il movimento ha avuto uno sviluppo più lento. Una delle ragioni è attribuibile a una polemica di fondo: gli artisti non sempre gradiscono l assegnazione di spazi ritenuti idonei dalle istituzioni. Questo fatto, per alcuni, svilisce il principio per il quale è nato questo movimento. Inoltre, solo in questi ultimi anni, grazie anche a personaggi di grande rilievo come l inglese Banksy, i media hanno cominciato a interessarsi alle mostre e agli eventi delle tre città più attive: Milano, Bologna e Roma.
La Mostra La scena italiana, a cominciare dal 2000, ha cercato di imporsi a livello europeo con tre scuole riconducibili a Milano, Bologna e Roma. La prima si è concentrata su una massificazione degli interventi, con decorazioni di piccola e media grandezza. Gli artisti sono sostenuti da imprese e associazioni di progettazione e comunicazione culturale. La seconda ha sviluppato uno stile che rende massiccia ogni decorazione, quasi mai nata per strada, ma dedicata a fabbriche e ad aree urbane dismesse. La terza è nota per la tecnica stencil, grazie soprattutto a STEN & LEX, artisti già attivi separatamente dalla fine degli anni 90.
I protagonisti milanesi: STREET ART Bros, Abbominevole e Ozmo, sono artisti conosciuti a livello nazionale, già dalla fine degli anni 90. Pao, e i suoi panettoni a pinguino; TvBoy, recentemente stabilitosi a Barcellona; La Mostra Microbo e Bo130, resi noti dalla loro esperienza londinese, completano lo scenario. Gli artisti bolognesi: BLU, street artist e video maker di fama mondiale, il collettivo Ericailcane e Dado & Stefy, una coppia che ha costruito la propria esperienza e peculiarità nel mondo dei writing. Uno spazio nel mercato è stato conquistato, in oltre 20 anni di attività, da Monica Cuoghi e da Claudio Corsello.
Per Roma riportiamo l opinione di un artista che ha diffuso la tecnica dello stencil attraverso il suo successo. L enigmatico Sten che parla di -Sten-, il suo alter ego si confessa l ho incontrato la prima volta in una via laterale a Roma, con l immagine della ragazza che sogna disegnata sulle pareti di un palazzo ad angolo. Quell immagine è stata cancellata, ma secondo me hanno fatto un torto al palazzo. Prima aveva molta più personalità e magari col tempo avrebbe potuto avere anche prestigio. Chi lo sa?
Sempre dalla stessa intervista: La Street Art non è stata una scelta razionale, quando ho iniziato, 6-7 anni fa, il concetto di questo movimento non aveva ancora preso piede. Ho iniziato il mio lavoro con personaggi del cinema che ammiravo per la loro carriera, o semplicemente che avevano un impatto estetico ai miei occhi.
CMYK, riproduzione da un opera di BLU STREET ART Opera murale di Microbo, a Catania il Muretto di Dado & Stefy il Muretto di Dado & Stefy
La mostra milanese all Avantgarden Gallery: Spaghetti Stencil 7 ottobre 2009 Una celebrazione degli artisti del momento: J.B.Roch, Lucamaleonte, Orticanoodles, Sten, Lex, Zibe. Una presenza importante alla mostra è quella di JB Rock. Romano e giovane come Sten, fin dai primi anni 90 è sulla scena del writing.
STREET ART La Mostra opera di J.B.Rock
Los Angeles: 2011: Art in the streets Al Museum of Contemporary Art, al Moca dal 17 aprile all'8 agosto 2011, è stata presentata la prima esposizione che ricostruisce l'evolversi di questo movimento. La mostra si articolava attraverso una sezione di documentazione, e una con le installazioni dei grandi di oggi, tra quali citiamo: Banksy, Jr, Obey e Space Invader.
Milano 2011: Media Reliquiae, personale di Fabio Weik Lo Spazio Combines XL, giovedì 16 giugno, ha presentato una mostra personale del giovane Weik che, nato come writer, ha percorso una ricerca artistica nell area delle questioni fondamentali nel mondo post-moderno. Tra questi temi affronta principalmente il ruolo dei mass media nella società contemporanea.
Torino 2012: arte mass media e musica Press Play: l'arte e i mezzi d'informazione, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 2 febbraio al 6 maggio, una mostra di cui si è parlato molto. Tra le opere in mostra citiamo: Palinsesto, nota complessa dell'artista Alessandro Gagliardo, prodotta dalla Fondazione Sandretto Rebaudengo, e The Third Memory di Pierre Huyghe, in prestito dalla Collezione del Museo Solomon R. Guggenheim di New York.
The memory: fermo immagine di un video-art di Pierre Huyghe, presente alla mostra torinese STREET ART l opera di Thomas Struth in occasione della Mostra Press Play di Torino locandina della mostra Media Reliquiae di Fabio Weik
Dalla mostra di Tomoko Nagao: 18 maggio - 30 ottobre 2012 Art Gallery del MO.OM hotel (Olgiate Olona -VA) STREET ART La grande onda dell artista Katsushika Hokusai investe un fast food di Mc Donald s Young - sick- Bacchus dall opera di Caravaggio
Le ultime tendenze del Giappone visionario La manifestazione artistica, cominciata con la mostra di Tomoko Nagao, si chiuderà a maggio del 2013, con la collettiva di giovani artisti che presenteranno le loro nipposuggestioni. Una mostra dedicata all arte Pop Surrealista, influenzata dai Manga e dalle Anime.
Conclusioni Nel corso degli anni molti artisti hanno maturato nuove tendenze creative per cui, pur mantenendo radici nel Graffiti writing, la loro arte è sconfinata nella tipografia, nel design e nel mondo del digitale, contaminando così lo stile degli anni 90 con ideali più razionali e vicini alla grafica. Si parla di tendenze artistiche "post-graffiti" in particolare riferendosi ai Graffiti Design.
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Street Art e Culture Jamming: due movimenti giovanili che hanno prodotto importanti interferenze culturali dagli anni 70 in poi. Il culture jamming, traducibile in italiano con "sabotaggio culturale", è una pratica attiva che contesta l invasività dei messaggi pubblicitari.
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Elaborazione di un potente marchio Effetti del fumo legati al brand Marlboro Presa in giro del brand e del suo campione
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA La pratica del Culture Jamming consiste nella decostruzione dei testi e delle immagini proposte dai poster o dalla televisione, attraverso la tecnica dello sconvolgimento, cioè spostando immagini e oggetti dalla loro collocazione abituale, per inserirli in un diverso contesto semantico, dove il significato risulti mutato e a volte capovolto.
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Il premio Nobel Milosz Czeslav è spesso citato dalla frangia culturale del movimento. Nel suo discorso, all assegnazione del premio, pronuncia alcune parole che entrano di diritto nel manifesto del movimento: In un piccolo gruppo, quando tutti tengono una cospirazione del silenzio, una singola parola di verità risuonerà come un colpo di pistola.
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Manifesto di protesta sociale Protesta nei confronti della strumentalizzazione dell'immagine femminile
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Da Adbusters a Luther Blisset Riportiamo due brani dell articolo, scritto da Marco Imperato, che cita una pubblicazione e un gruppo di turbatori del senso comune, delimitando e raccontando il periodo che intercorre dalla nascita di queste due tappe significative del movimento. Il pezzo è stato pubblicato il 5 maggio del 2008 sul sito Comunitàzione.
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Tanti di noi hanno visto almeno una volta le irriverenti magliette firmate Adidash, invece che Adidas, o la famosa immagine che ritrae la bambina simbolo della guerra del Vietnam, tenuta per mano da un sorridente Micky Mouse e uno sfavillante pagliaccio di Mac-Donald. Sono immagini che ci hanno colpito, che ci sono sembrate particolarmente argute.
INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Il termine Culture Jamming è stato usato per la prima volta nel 1983 dalla band musicale Negativland per descrivere particolari alterazioni di cartelloni pubblicitari e altre forme di sabotaggio mediatico. Nato come fenomeno ristretto, che affonda le proprie radici nelle azioni di "disturbo culturale" messe in atto dai Situazionisti sino dalla fine degli anni Cinquanta, il Culture Jamming si trasforma in movimento di massa, grazie alla rivista Adbusters, la cui mission è quella di ridefinire i datati paradigmi della nostra cultura di consumatori.
Riflessioni INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Un operazione, tutta italiana, che vuole essere un esempio del progetto collettivo, è il libro Q che ha sovvertito le regole del copyright, facendosi comunque pubblicare da un editore come Einaudi. Come tutti i libri scritti dal gruppo Luther Blissett, reca la dicitura: Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica, purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta. Questa pubblicazione ha rappresentato un precedente importante, poiché si tratta della prima opera pubblicata, da una grande casa come Einaudi, con la formula anti-copyright.
Manifesto di protesta sociale INFLUENZA CULTURE ED JUMMING ESTETICA Riproduzione dell opera Napalm di Banksy Un esempio di campagna di design Anarchy: Occupaywallstreet, sostenuta dalla pubblicazione Adbusters
INFLUENZA INFLUENZE ED SULGUSTO ESTETICA Linguaggio visivo in pubblicità Come riferimento generale, è giusto partire dallo stile di certi format che rappresentava già allora un elemento differenziante nei confronti di altri prodotti simili. Negli anni 80-90 i riferimenti visivi ricordano l impronta di certi fotografi, l aspetto più trasgressivo della moda, e si ispirano a precise correnti artistiche contemporanee.
Prodotti giovani INFLUENZA INFLUENZE ED SULGUSTO ESTETICA La combinazione dei colori L elaborazione dei caratteri Il format e lo stile dell illustrazione
Alta immagine INFLUENZA INFLUENZE ED SUL ESTETICA GUSTO Colori e stile in contrasto con la classicità del brand Tono e atmosfera trasgressivi
Mass Market INFLUENZA INFLUENZE ED SUL ESTETICA GUSTO Campagna istituzionale Le carnagioni virate in blu Il fumetto ispirato ai primi murales
Jeans in una stravaganza visiva Occhiali imprecisi, simbolici INFLUENZA INFLUENZE ED SUL ESTETICA GUSTO
Occhiali senza occhiali Campagna Nike Esempio di nuova grafica INFLUENZA INFLUENZE ED SUL ESTETICA GUSTO
INFLUENZA INFLUENZE ED SUL ESTETICA GUSTO L esplosione della Street Art, influenzò, in quegli anni, anche lo stile editoriale. Il tentativo era di uscire dalla grafica tradizionale che ricercava l armonia, dove gli spazi vuoti danno respiro ed eleganza al testo. Un periodico come MAX, nato nel 1985, inaugurò il gusto del disegno bidimensionale applicabile alla narrazione e alla caratterizzazione dei personaggi, tipico del fumetto, e l uso dei colori decisi della Street Art.
INFLUENZA INFLUENZE SULL'ESTETICA ED L impaginazione di un articolo apparso su Max