Pag. di 3 Oggetto DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO redatto ai sensi dell art. 8 comma bis del D.Lgs. 9 aprile 008 n. 8 Attuazione dell art. della legge 3 agosto 007 n. 3 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavori e successive modificazioni ed integrazioni secondo i contenuti dell Accordo Europeo dell 8 ottobre 004 05.05.05 REVISIONE 5.0.03 REVISIONE FILIPPETTI MINELLI VOLPI LAPAZIO 0 0..00 EMISSIONE FILIPPETTI MINELLI VOLPI LAPAZIO Rev. Data Descrizione Modifica Datore di Lavoro RSPP Medico competente RLS
Pag. di 3 SOMMARIO SOMMARIO... REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE.... SCOPO DEL DOCUMENTO... 3. VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO... 3. PREMESSA... 3. CRITERI E METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO... 4.3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO... 5.3. Individuazione delle mansioni... 5.3. Compilazione delle liste di controllo... 6.3.3 Analisi dei risultati....3.4 Identificazione della condizione di rischio....4 AZIONI DEL DATORE DI LAVORO....4. Programma di misure tecniche e organizzative... 3 REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE Revisione 0 del 0 dicembre 00... prima emissione del DVRS Revisione del 5 gennaio 03... seconda emissione del DVRS Revisione del 5 maggio 05... terza emissione del DVRS
Pag. 3 di 3. SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente documento, redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 008 n. 8 art. 8 comma - bis secondo i contenuti dell Accordo Europeo dell 8 ottobre 004, valuta i rischi da stress lavoro-correlato; il Documento fa parte integrante del Documento di Valutazione del Rischio redatto ai sensi degli artt. 7 e 8 del decreto citato. Vengono illustrati i criteri seguiti per effettuare la valutazione dei rischi ed i risultati di tale valutazione, con l elenco degli interventi individuati per migliorare le condizioni di lavoro e il programma di attuazione, l individuazione delle mansioni che eventualmente espongano i lavoratori a questo tipo di rischio.. VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO. PREMESSA Il rischio collegato allo stress lavoro-correlato, all articolo 3 comma dell Accordo Europeo dell 8 ottobre 004, viene definito quale condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro. Lo stress è la reazione avversa ad eccessive pressioni o ad altro tipo di richieste. Esiste una profonda differenza tra il concetto di pressione, un fattore talvolta positivo e motivante, e lo stress che insorge quando il peso di tale pressione diventa eccessivo. Lo stress lavoro-correlato produce effetti negativi sull azienda in termini di impegno del lavoratore, prestazione e produttività del personale, incidenti causati da errore umano, turnover del personale e abbandono precoce, tassi di presenza, soddisfazione per il lavoro, potenziali implicazioni legali. Ci sono prove convincenti che periodi prolungati di stress, tra cui quello lavorocorrelato, possono inficiare lo stato di salute di un individuo. Numerose ricerche hanno dimostrato la forte correlazione tra stress lavoro-correlato e: disturbi fisici quali cardiopatie, mal di schiena, cefalee, disturbi intestinali ed altre patologie minori; disturbi psichici quali ansia, depressione, difficoltà di concentrazione, ridotte capacità decisionali. Inoltre, lo stress può condurre ad altri comportamenti potenzialmente nocivi per il benessere e la salute psichica e, più in generale, a modifiche dello stile di vita e comportamentali. Adottare provvedimenti per la gestione delle cause dello stress lavoro-correlato rende possibile prevenire o, quanto meno, ridurre l impatto che questo fenomeno può avere sull azienda e generare, in questo modo, benefici aziendali.
Pag. 4 di 3. CRITERI E METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO La valutazione del rischio avviene in due fasi distinte:. valutazione preliminare: si tratta di un passaggio necessario con il quale si possono rilevare elementi di rischio da stress lavoro-correlato e si individuano le misure di correzione da adottare da parte del Datore di lavoro;. valutazione approfondita: si tratta di una fase da attivare nel caso in cui gli elementi di rischio sono tali per cui le misure adottate si rivelino inefficaci. La valutazione preliminare consiste nella rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili appartenenti a tre famiglie: I. indicatori aziendali: rientrano in questo contesto indici infortunistici, assenze per malattia, turnover, procedimenti e sanzioni, segnalazioni da parte del Medico Competente, specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori; II. fattori di contenuto del lavoro: rientrano in questo gruppo attrezzature ed ambiente di lavoro, ritmi e carichi di lavoro, orario di lavoro e turni, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti; III. fattori di contesto del lavoro: ad esempio ruolo nell ambito dell organizzazione, autonomia decisionale e di controllo, conflitti interpersonali, evoluzione e sviluppo di carriera, comunicazione. La valutazione di questi tre fattori viene eseguita tramite una lista di controllo che tiene conto degli argomenti elencati sopra e compilata a cura del Datore di Lavoro con l interfaccia del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e la partecipazione attiva del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, essenziale per le parti relative ai fattori di contesto e contenuto del lavoro. Il Datore di Lavoro esamina i risultati della lista di controllo da cui possono emergere tre livelli di rischio: rischio basso: l analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni; rischio medio: l analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Monitoraggio annuale degli indicatori. Se queste non determinano un miglioramento entro un anno, sarà necessario procedere al secondo livello di valutazione; rischio alto: l analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stress la verifica di efficacia delle azioni di miglioramento. I risultati della lista di controllo vengono ben descritti nello schema seguente:
Pag. 5 di 3 RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Monitoraggio annuale degli indicatori. Se queste non determinano un miglioramento entro un anno, sarà necessario procedere al secondo livello di valutazione. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stress la verifica di efficacia delle azioni di miglioramento. Nel caso in cui il monitoraggio evidenzi una inefficacia degli interventi correttivi, il Datore di Lavoro attiva la seconda fase della valutazione del rischio, quella indicata con il nome di valutazione approfondita. Tale fase prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori per gruppo omogeneo (reparto, mansione, ecc.) attraverso differenti strumenti quali questionari, focus group, interviste semi-strutturate sempre sulle famiglie di indicatori già riportato..3 VALUTAZIONE DEL RISCHIO.3. Individuazione delle mansioni Le attività svolte da Cooprogetti soc. coop. si possono ricondurre a due mansioni principali: attività tecnica: è l attività svolta da progettisti, tecnici e disegnatori riguardante la redazione dei progetti e lo svolgimento delle consulenze tecniche; tale attività è svolto quasi interamente con mezzi informatici; attività amministrativa e di segreteria: è l attività svolta da personale amministrativo e che comprende attività di reception, di amministrazione, di segreteria, rapporti con i clienti, istruzione gare, ecc.; tale attività viene svolta
Pag. 6 di 3 anche al di fuori dello studio per svolgere commissioni legate sia all amministrazione che allo svolgimento delle commesse; attività di cantiere: rientrano in questa categoria tutte quelle attività tecniche per le quali è necessario recarsi presso cantieri o comunque presso clienti: direzione lavori, contabilità, rilievi topografici e metrici, sopralluoghi ecc. La valutazione del rischio viene eseguita su tutte le mansioni, in quanto sono comunque similari tra loro..3. Compilazione delle liste di controllo INDICATORI AZIENDALI SE = 0 DIMINUITO INALTERATO AUMENTATO DA MIGLIORARE INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattamento, congedo matrimoniale) 3 ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE NON GODUTE 5 % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL PERSONALE 6 % ROTAZIONE DEL PERSONALE (usciti-entrati) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI 8 N. di visite su richiesta del lavoratore al medico comepetente (D.Lgs. 8/008, art.4 c lett c) ASSENTI PRESENTI 9 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DEL MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO 0 ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIAMENTO/ DEMANSIONAMENTO PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 0 0 0 Sì ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI O DIAGNOSI DI MOLESTIA MORALE PROTRATTA DA PARTE DI CENTRO SPECIALIZZATO
Pag. 7 di 3 FATTORI DI CONTESTO DEL LAVORO FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI NO Diffusione organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali 3 Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 5 Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 800:007 6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori 8 9 Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale 0 Presenza di codice etico e di comportamento Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI NO I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti 3 Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 4 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI NO Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi 3 Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA
Pag. 8 di 3 AUTONOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N INDICATORE SI NO Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti 3 I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro 4 Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali 5 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI NO Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi 3 Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 0 INTERFACCIA CASA - LAVORO N INDICATORE SI NO Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile 3 4 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale MIGLIORABILE PUNTEGGIO AREA INTERFACCIA CASA-LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 0 0 0
Pag. 9 di 3 FATTORI DI CONTENUTO DEL LAVORO AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE SI NO Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) 3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ad elevato impgno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI se non previsti segnare SI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 0 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature Esposizione a radiazioni ionizzanti 3 Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 0 PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE Il lavoro subisce frequenti interruzioni Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti 3 E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia SI NO 4 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 5 Chiara definizione dei compiti 6 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 0
Pag. 0 di 3 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE SI NO I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 3 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 4 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 5 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 6 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina Se non previsto segnare NO 7 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 8 9 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO ORARIO DI LAVORO N INDICATORE SI NO E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario 3 E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 4 La programmazione dell orario varia frequentemente 5 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 6 E presente il lavoro a turni 7 E' abituale il lavoro a turni notturni 8 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO
Pag. di 3.3.3 Analisi dei risultati PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO 0 0 0 INDICATORE RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro 0 Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro* 0 PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 5 prestare particolare attenzione agli indicatori nella fascia rossa RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro 0 Pianificazione dei compiti 0 Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORI AZIENDALI 0 CONTESTO DEL LAVORO 5 CONTENUTO DEL LAVORO TOTALE 7
Pag. di 3.3.4 Identificazione della condizione di rischio RISCHIO BASSO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. RISCHIO MEDIO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Monitoraggio annuale degli indicatori. Se queste non determinano un miglioramento entro un anno, sarà necessario procedere al secondo livello di valutazione. RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stress la verifica di efficacia delle azioni di miglioramento..4 AZIONI DEL DATORE DI LAVORO La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato ha confermato i dati della valutazione precedente e ha dato come esito un livello di rischio basso. Ciò significa che l analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Il Datore di Lavoro intraprende le seguenti azioni: a) si impegna al miglioramento delle condizioni lavorative al fine di prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress lavoro-correlato; b) si impegna a migliorare le misure di gestione e comunicazione all interno dell azienda, in particolare chiarendo obiettivi aziendali e ruolo di ogni lavoratore, migliorando la gestione dell organizzazione e dei processi di lavoro, le condizioni lavorative e l ambiente di lavoro, assicurando la formazione, l informazione e la consultazione dei lavoratori e/o RLS; c) si impegna a ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni.
Pag. 3 di 3.4. Programma di misure tecniche e organizzative Descrizione misura Aggiornamento della valutazione entro maggio 07 Data di attuazione Responsabile dell attuazione Alessandro Placucci