CIRCOLARE. Numero 6 del 02/05/2017 MANOVRINA FISCALE 2017

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CIRCOLARE Numero 6 del 02/05/2017 MANOVRINA FISCALE 2017 D.L. 50/2017

NEWS La Manovrina Fiscale 2017 (D.L. 50/2017) è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 2017, ed è composta da 67 articoli entrati in vigore lo stesso giorno. Ecco la sintesi delle principali disposizioni: Split Payment Si estende l ambito di applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti dell Iva (c.d. split payment). Le modifiche apportate all art. 17-ter del DPR 633/72 pongono, infatti, l obbligo di versamento dell IVA gravante sull acquisto di beni e servizi direttamente all Erario non solo a carico della Pubblica Amministrazione, come definita dall art. 1, comma 2 L. 196/2009, ma anche a carico: - delle società controllate, ex art. 2359, comma 1 n 1) e 2) c.c., direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, indipendentemente dal fatto che si tratti di controllo di diritto o di fatto (lett. a); - delle società controllate di diritto direttamente dagli enti pubblici territoriali, ad esempio le società che erogano servizi pubblici territoriali quali i trasporti, ecc. (lett. b); - delle società quotate inserite nell indice FTSE MIB della Borsa italiana (lett. c); - delle società controllate di diritto, direttamente o indirettamente, dalle società di cui alle lettere a) e b); (lett. d). A ciò deve aggiungersi che, a seguito dell abrogazione del comma 2 dell art. 17-ter del DPR 633/72, le disposizioni in parola si applicano anche alle prestazioni di servizi assoggettate a ritenuta alla fonte. Le disposizioni attuative saranno contenute in un decreto del Ministero delle finanze che dovrà essere emanato entro 30 giorni dal 24 aprile 2017. Le nuove regole si applicano alle operazioni per le quali è emessa fattura a partire dal 1 luglio 2017. Pagina 2

Detrazione IVA Il decreto prevede che l esercizio del diritto alla detrazione dell IVA possa avvenire, al più tardi, entro la dichiarazione relativa all anno in cui il diritto in questione è sorto. Peraltro, considerate le recenti modifiche in virtù delle quali è stata eliminata, a partire dall anno d imposta 2017, la possibilità di presentare la dichiarazione IVA annuale in forma unificata con la dichiarazione dei redditi, il tempo a disposizione dei soggetti passivi IVA per l esercizio della detrazione IVA risulta sensibilmente ridotto. Infatti, la dichiarazione IVA relativa al 2017 dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2018, per cui la detrazione dell imposta assolta sulle operazioni di acquisto per le quali il momento di esigibilità è sorto nel corso del 2017 deve essere esercitata entro quattro mesi dalla fine del periodo di riferimento. Come conseguenza dei nuovi termini per l esercizio del diritto alla detrazione, il decreto allinea anche i termini di registrazione delle fatture d acquisto ex art. 25 del DPR 633/72, stabilendo che le fatture di acquisto devono essere annotate nel registro anteriormente alla liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta e, comunque, entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno. A fronte del nuovo quadro normativo, infine, dovrà essere valutato l impatto sui termini di emissione delle note di variazione in diminuzione ex art. 26 comma 2 del DPR 633/72. Secondo l interpretazione dell Agenzia delle Entrate (ris. 18 marzo 2002 n. 89), una volta sorto il diritto alla rettifica dell operazione, la nota di variazione deve comunque essere emessa entro il termine per l esercizio della detrazione dell IVA. I tempi verranno, quindi, a ridursi anche in questo caso. Sembra ragionevole ritenere che sia possibile procedere alla detrazione IVA per le fatture registrate prima del 24 aprile 2017, ancorché riferite ad acquisti effettuati negli anni d imposta 2015 e 2016, in quanto registrazioni avvenute anteriormente all entrata in vigore della manovra correttiva con conseguente detrazione IVA esercitabile nei termini previsti dalle norme previgenti. Operativamente si consiglia di registrare tutte le fatture di acquisto rimaste nel cassetto riferite agli anni 2015 e 2016 nel registro IVA acquisti con data non superiore al 23 aprile 2017. Contrasto alle compensazioni fiscali indebite (misure antifrode) Vengono introdotte norme che prevedono l inasprimento dei vincoli all utilizzo in compensazione dei crediti d imposta (c.d. compensazione orizzontale), nonché la modifica delle modalità con le quali le stesse compensazioni potranno essere realizzate dai soggetti titolari di partita IVA. Pagina 3

Sotto il primo profilo, viene prevista la riduzione, da 15.000 a 5.000 euro, della soglia oltre la quale l utilizzo in compensazione orizzontale dei crediti per imposte dirette (IRPEF e IRES), relative addizionali, imposte sostitutive delle imposte sui redditi, ritenute alla fonte, IRAP e IVA, è subordinato all apposizione del visto di conformità. Ai fini della verifica della soglia dei 5.000 euro occorre far riferimento alla singola imposta e non alla somma di ciascuno dei crediti. Inoltre non è richiesto l invio preventivo della dichiarazione per l utilizzo in compensazione dei crediti scaturenti dal modello Redditi ed Irap mentre la presentazione della dichiarazione è sempre necessaria per le compensazioni dei crediti IVA. Si osserva, peraltro, che le novità normative in esame non influenzano la compensazione di crediti IVA trimestrali, per i quali, a prescindere dall importo, non è previsto l obbligo di apporre il visto di conformità sul modello IVA TR da cui scaturiscono. Ancora, vengono modificate le modalità operative mediante le quali i contribuenti titolari di partita IVA dovranno eseguire le compensazioni orizzontali. I titolari di partita IVA devono obbligatoriamente utilizzare i servizi telematici dell Agenzia delle Entrate (tramite intermediario o direttamente abilitandosi a Entratel/Fisconline) in relazione a tutte le compensazioni dei suddetti crediti (non più quindi solo per crediti superiori a 5.000 euro annui o per F24 a saldo zero, ma anche per F24 con compensazioni parziali e crediti minimi). In caso di indebita compensazione, in sede di riversamento dell imposta stessa non sarà più possibile compensarla a sua volta con altri crediti vantati dal contribuente. In ultimo, con riferimento alla decorrenza delle modifiche normative, le stesse sono entrate in vigore il 24 aprile 2017. In assenza di un regime transitorio, ne deriva quindi che i contribuenti debbano già applicare le nuove disposizioni. Regime fiscale delle locazioni brevi Con questa norma viene disciplinata la tassazione delle locazioni ad uso abitativo e turistico di breve durata, disponendo, in particolare, alcuni obblighi (di comunicazione e di ritenuta in qualità di sostituto di imposta) in capo ai soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online. Per locazioni brevi si intendono i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, (per i quali non sussiste l obbligo di registrazione in termine fisso), comprendendo anche quelli che prevedono prestazioni di servizi aggiuntive, quali la fornitura della biancheria e la pulizia dei locali. I contratti devono essere stipulati da persone fisiche al di fuori Pagina 4

dell esercizio di attività d impresa, sia direttamente che tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online. Fino ad oggi, infatti, la presenza di servizi accessori, quali appunto la pulizia o il cambio della biancheria (come indicato nella C.M. 16 giugno 1987 n. 13), nonché l inquadramento normativo fornito dalla specifica normativa regionale, potevano indirizzare il contribuente nel distinguere una locazione operata in regime di impresa da una locazione operata al di fuori di tale regime. Ora, la nuova norma include anche le locazioni che prevedono la fornitura del cambio della biancheria e la pulizia dei locali (ma, seppur non citate, si intendono comprese anche le utenze quali luce, gas e riscaldamento), tra quelle che possono accedere alle disposizioni previste per la cedolare secca di cui all art. 3 del DLgs. 14 marzo 2011 n. 23. Poiché la norma fa riferimento alla data di stipula del contratto e non alla sua decorrenza si presume che le nuove regole debbano essere applicate a tutti gli accordi sottoscritti a partire dal 1 giugno 2017, indipendentemente dai loro effetti. Occorrerà pertanto porre particolare attenzione a quegli accordi che, formalizzati attraverso le piattaforme web, non hanno una vera e propria data di sottoscrizione. Al fine di contrastare l evasione, viene previsto che i mediatori immobiliari (compresi quelli che esercitino attraverso gestione di portali online ) comunichino all Agenzia delle Entrate i dati relativi alle locazioni brevi stipulate per il loro tramite. L omessa o inesatta comunicazione sconterà una sanzione da 250 a 2.000 euro. Inoltre, gli stessi soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online, nel momento in cui incasseranno canoni o corrispettivi relativi a locazioni brevi dovranno operare, in qualità di sostituti di imposta, una ritenuta del 21% sull ammontare dei canoni, provvedendo al loro versamento e alla certificazione in capo al locatore. Un provvedimento dovrà definire le disposizioni di attuazione di tale norma individuando in particolar modo a quali operatori online si rivolgerà tale disposizione in quanto, attualmente, molti di essi operano non in qualità di intermediari ma di fornitori di servizi web. Rideterminazione base ACE (Aiuto alla Crescita Economica) Si modificano le modalità di determinazione della base di riferimento su cui calcolare il rendimento nozionale ai fini ACE. Pagina 5

Per la base di calcolo occorre prendere a riferimento non più gli incrementi netti del patrimonio rispetto a quelli esistenti al 31 dicembre 2010, bensì gli incrementi netti rispetto alla dotazione esistente alla chiusura del quinto esercizio precedente. Di fatto, gli incrementi rilevanti saranno solo più quelli dell esercizio per il quale si effettua il calcolo e dei quattro esercizi anteriori, con esclusione di quelli precedenti: ponendosi, ad esempio, nella situazione delle società che determinano l ACE per il 2017, per effetto della nuova norma ci si dovrà limitare a conteggiare le movimentazioni del quinquennio 2013-2017. Il meccanismo previsto dallo stesso decreto legge per gli imprenditori individuali e per le società di persone va nello stesso senso di quello descritto per le società di capitali. La base ACE di tali soggetti è rappresentata dalla somma algebrica: - di una componente statica, rappresentata dalla differenza tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e il patrimonio netto al 31 dicembre 2010; - di una componente dinamica, rappresentata dagli incrementi netti registrati dopo il 31 dicembre 2015, calcolati secondo le regole delle società di capitali. Questa norma viene adattata ai nuovi principi stabilendo che la componente statica (in realtà non più tale, diventando anch essa mobile) sia computata quale differenza tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e il patrimonio netto al 31 dicembre del quinto anno precedente a quello per cui si effettua il calcolo. Ponendo ad esempio il caso di una società di persone che determina l ACE per il 2017, occorrerà sommare: - la differenza tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e il patrimonio netto al 31 dicembre 2012; - gli incrementi netti (calcolati secondo le regole delle società di capitali) registrati tra il 1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017. Venendo alla decorrenza delle nuove norme, è previsto che esse riguardino i periodi d imposta successivi al 31 dicembre 2016. Aliquote IVA Innalzamento dell aliquota Iva del 10%: all 11,5% nel 2018, al 12% nel 2019 al 13% dal 2020. L aliquota Iva ordinaria subirà l aumento del 3% (dal 22% al 25%) a partire dal 2018. Poi essa verrà: Pagina 6

dapprima innalzata al 25,4% nel 2019, poi ridotta al 24,9% nel 2020 successivamente ancora aumentata al 25% dal 2021. Definizione agevolata delle controversie tributarie Si prevede la possibilità di definire le controversie rientranti nella giurisdizione tributaria in cui è parte l Agenzia delle entrate, mediante il pagamento degli importi contestati con l atto impugnato e degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, al netto delle sanzioni e degli interessi di mora (la richiesta di definizione deve essere presentata entro il 30 settembre 2017). DURC Si prevede che il documento di regolarità contributiva DURC può essere ottenuto al momento in cui è presentata la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata dei carichi pendenti affidati agli agenti della riscossione (rottamazione delle cartelle), sempre che siano presenti gli altri requisiti di regolarità richiesti. Vengono inoltre elencati i casi di mancato rispetto della rateazione per cui il Durc è immediatamente annullato: mancato ovvero insufficiente o tardivo versamento dell unica rata o di una rata di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme dovute. IRI Si interviene anche sulla disciplina dell imposta sul reddito d impresa (c.d. IRI), regolando il trattamento fiscale degli utili maturati in vigenza dell opzione IRI in sede di uscita dal regime. Ora, in caso di fuoriuscita dal regime, anche a seguito di cessazione dell attività, le somme prelevate dalle riserve formate con utili IRI, nei limiti in cui le stesse sono state assoggettate a tale imposta, concorrono a formare il reddito complessivo dell imprenditore, dei collaboratori e dei soci; ai medesimi soggetti è, tuttavia, riconosciuto un credito d imposta pari al 24%, garantendo così la simmetria impositiva tra la società e i soci (o l imprenditore). Lo è a disposizione per qualsiasi chiarimento. Pagina 7