B E L L A N O T I Z I A a cura di Antonio Di Lieto Insegnante di Religione Cattolica dell Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro

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B E L L A N O T I Z I A a cura di Antonio Di Lieto Insegnante di Religione Cattolica dell Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro Questa è una rielaborazione sulle letture della Messa della II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (B) Il titolo che unifica tutte le letture della Messa, secondo me è: S E G U I T E M I C O N S E M P L I C I T À! PRECISAZIONE: non sono le letture originali, ma rielaborazioni "a parole mie" molto aderenti ai testi PRIMA LETTURA (dal primo libro di Samuèle 3,3b-10.19) Il profeta Samuèle fin da bambino viveva con il sacerdote Èli: nel tempio dove erano conservati in un'arca i 10 comandamenti. Una notte il ragazzo si sentì chiamare: Samuèle!. Si svegliò e corse dal sacerdote Èli dicendo: "Eccomi, maestro: mi hai chiamato?". Ma il sacerdote gli rispose sorpreso: "No, io non ti ho chiamato: torna a dormire!. E così Samuèle si rimise a letto. Ma dopo un po si sentì chiamare di nuovo: Samuèle!. Si alzò e corse nuovamente dal sacerdote Èli dicendo: "Eccomi, maestro: questa volta mi hai chiamato!". Ma il sacerdote rispose ancora: "No figlio mio, io non ti ho chiamato: torna a dormire!. In realtà era il Signore che lo chiamava, ma il piccolo Samuèle non era in grado di capirlo da solo: perchè era la prima volta che Dio si rivolgeva a lui. Il Signore allora lo chiamò per la terza volta: Samuele!. Il ragazzo si alzò e corse ancora dal sacerdote Èli dicendo: "Eccomi, maestro: adesso mi hai chiamato?". Il sacerdote allora capì che a chiamare il ragazzo era il Signore. Così disse a Samuèle: Torna a dormire e se ti sentirai chiamare di nuovo, rispondi SEMPLICEMENTE: «Eccomi, parla Signore: il tuo servo è qui pronto ad ascoltarti!». Samuèle tornò di nuovo a letto e dopo un pò il Signore arrivò, si sedette al suo fianco, e lo chiamò ancora: Samuèle! Samuèle!. Subito il ragazzo rispose con SEMPLICITÀ: Eccomi, parla Signore: il tuo servo è qui pronto ad ascoltarti!». Dio gli rivolse la Sua parola: e da quel giorno Samuèle divenne "profeta, portavoce dell Altissimo. Mentre cresceva il Signore era sempre con lui: e lui non lasciava andare a vuoto nemmeno una delle Sue parole. Era sempre pronto a SEGUIRLO: con la SEMPLICITÀ di quando era bambino! SALMO RESPONSORIALE (Salmo 39,2.4.7-10) Eccomi Signore, vengo a te per SEGUIRTI: e fare la tua volontà. Ho sperato nel Signore e Lui mi ha risollevato: chinandosi su di me. Ha ascoltato il mio grido di aiuto, mettendomi sulla bocca un canto nuovo: una canzone di lode per il nostro Dio. Tu non gradisci tanto offerte e sacrifici, quanto essere ascoltato: non vuoi animali bruciati sull altare, ma essere amato e SEGUITO. Per questo ti dico SEMPLICEMENTE: Eccomi Signore, io vengo a te perché voglio SEGUIRTI! Sulla Bibbia c è scritto di fare la Tua volontà ed io solo questo desidero: mettere in pratica

e diffondere, le parole che hai seminato nel mio cuore!. Per questo ho annunciato la Tua giustizia davanti a tutti: per questo vedi, ho sempre sulla bocca la Tua parola. Tu lo sai Signore: la tua lode è sempre sulle mie labbra! SECONDA LETTURA (prima lettera di Paolo ai cristiani di Corinto 6,13c-15a.17-20) Carissimi fratelli, il corpo non è stato creato per la sporcizia sessuale: ma per servire il Signore. Dio infatti, che con la sua potenza ha resuscitato Gesù, un giorno resusciterà anche i nostri corpi: saziandoli di felicità eterna. Non sapete infatti che le vostre membra sono organi di Cristo? Animate dal Suo stesso spirito? State lontani quindi dall immoralità sessuale. Perché con gli altri peccati l uomo inquina la sua anima, ma chi si dà alla sporcizia sessuale fa molto di più: sporca il suo corpo. Non sapete che le vostre membra sono un luogo sacro? Un tempio in cui vive lo Spirito Santo? Le avete ricevute da Dio: quindi non vi appartengono. Voi siete stati comprati a caro prezzo, perciò glorificate sempre il Signore mantenendovi puri e SEMPLICI: nell anima e nel corpo! Io - Giovanni - e il mio amico Andrea, eravamo due SEMPLICI pescatori: discepoli di Giovanni Battista. Ad un tratto passò Gesù. Il Battista lo guardò per bene ed umilmente esclamò: "Eccolo, quell uomo è l agnello di Dio: il Messìa!. Così io ed Andrea ci dirigemmo verso di Lui: pronti a SEGUIRLO. Gesù vedendoci si voltò verso di noi e ci disse cortesemente: "Ditemi: cosa cercate?". Noi gli chiedemmo molto SEMPLICEMENTE: "Dove abiti, maestro?". E Lui con altrettanta SEMPLICITÀ, ci rispose: "Venite con me: e lo vedrete!. Così andammo a casa sua per la prima volta: ricordo perfettamente che erano le quattro del pomeriggio. E rimanemmo con Lui tutto il giorno. Come ho già detto con me c era anche Andrea, che uscendo incontrò il fratello Simon Pietro e gli disse: Abbiamo incontrato il Messìa: vieni che te lo facciamo conoscere!. Quello accettò di farsi condurre da Gesù, che vedendolo lo fissò in profondità e gli disse: "Simone, figlio di Giovanni: SEGUIMI. D'ora in poi io ti chiamerò 'Pietro': perchè sarai la 'pietra' su cui costruirò la mia comunità!. E così accettammo di SEGUIRLO: con gioia e SEMPLICITÀ! Visita il mio sito www.bellanotizia.it: troverai tante cose interessanti

T A B E L L A D I C O N F R O N T O sulle letture della Messa della II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (B) Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo me è: S E G U I T E M I C O N S E M P L I C I T A! La tabella serve ad operare un confronto tra le mie rielaborazioni personali (colonna di destra) ed i testi biblici originali (colonna di sinistra). T E S T I O R I G I N A L I R I E L A B O R A Z I O N I M I E PRIMA LETTURA (dal primo libro di Samuèle 3,3b-10.19) In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuéle, Samuéle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». PRIMA LETTURA (dal primo libro di Samuèle 3,3b-10.19) Il profeta Samuèle fin da bambino viveva con il sacerdote Èli: nel tempio dove erano conservati in un'arca i 10 comandamenti. Una notte il ragazzo si sentì chiamare: Samuèle!. Si svegliò e corse dal sacerdote Èli dicendo: "Eccomi, maestro: mi hai chiamato?". Ma il sacerdote gli rispose sorpreso: "No, io non ti ho chiamato: torna a dormire!. E così Samuèle si rimise a letto. Ma dopo un po si sentì chiamare di nuovo: Samuèle!. Si alzò e corse nuovamente dal sacerdote Èli dicendo: "Eccomi, maestro: questa volta mi hai chiamato!". Ma il sacerdote rispose ancora: "No figlio mio, io non ti ho chiamato: torna a dormire!. In realtà era il Signore che lo chiamava, ma il piccolo Samuèle non era in grado di capirlo da solo: perchè era la prima volta che Dio si rivolgeva a lui. Il Signore allora lo chiamò per la terza volta: Samuele!. Il ragazzo si alzò e corse ancora dal sacerdote Èli dicendo: "Eccomi, maestro: adesso mi hai chiamato?". Il sacerdote allora capì che a chiamare il ragazzo era il Signore. Così disse a Samuèle: Torna a dormire e se ti sentirai chiamare di nuovo, rispondi SEMPLICEMENTE: «Eccomi, parla Signore: il tuo servo è qui pronto ad ascoltarti!». Samuèle tornò di nuovo a letto e dopo un pò il Signore arrivò, si sedette al suo fianco, e lo chiamò ancora: Samuèle! Samuèle!. Subito il ragazzo rispose con SEMPLICITÀ: Eccomi, parla Signore: il tuo servo è qui pronto ad ascoltarti!». Dio gli rivolse la Sua parola: e da quel giorno Samuèle divenne "profeta, portavoce dell Altissimo. Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Mentre cresceva il Signore era sempre con lui: e lui non lasciava andare a vuoto nemmeno una delle Sue parole. Era sempre pronto a SEGUIRLO: con la SEMPLICITÀ di quando era bambino!

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 39,2.4.7-10) Rit. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà. Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo». «Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo». Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai. SALMO RESPONSORIALE (Salmo 39,2.4.7-10) Eccomi Signore, vengo a te per SEGUIRTI: e fare la tua volontà. Ho sperato nel Signore e Lui mi ha risollevato: chinandosi su di me. Ha ascoltato il mio grido di aiuto, mettendomi sulla bocca un canto nuovo: una canzone di lode per il nostro Dio. Tu non gradisci tanto offerte e sacrifici, quanto essere ascoltato: non vuoi animali bruciati sull altare, ma essere amato e SEGUITO. Per questo ti dico SEMPLICEMENTE: Eccomi Signore, io vengo a te perché voglio SEGUIRTI! Sulla Bibbia c è scritto di fare la Tua volontà ed io solo questo desidero: mettere in pratica e diffondere, le parole che hai seminato nel mio cuore!. Per questo ho annunciato la Tua giustizia davanti a tutti: per questo vedi, ho sempre sulla bocca la Tua parola. Tu lo sai Signore: la tua lode è sempre sulle mie labbra! SECONDA LETTURA (dalla prima lettera di Paolo ai cristiani di Corinto 6,13c-15a.17-20) Fratelli, il corpo non è per l impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall impurità! Qualsiasi peccato l uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all impurità, pecca contro il proprio corpo. Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo! SECONDA LETTURA (dalla prima lettera di Paolo ai cristiani di Corinto 6,13c-15a.17-20) Carissimi fratelli, il corpo non è stato creato per la sporcizia sessuale: ma per servire il Signore. Dio infatti, che con la sua potenza ha resuscitato Gesù, un giorno resusciterà anche i nostri corpi: saziandoli di felicità eterna. Non sapete infatti che le vostre membra sono organi di Cristo? Animate dal Suo stesso spirito? State lontani quindi dall immoralità sessuale. Perché con gli altri peccati l uomo inquina la sua anima, ma chi si dà alla sporcizia sessuale fa molto di più: sporca il suo corpo. Non sapete che le vostre membra sono un luogo sacro? Un tempio in cui vive lo Spirito Santo? Le avete ricevute da Dio: quindi non vi appartengono. Voi siete stati comprati a caro prezzo, perciò glorificate sempre il Signore mantenendovi puri e SEMPLICI: nell anima e nel corpo! In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì che, tradotto, significa maestro, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Io - Giovanni - e il mio amico Andrea, eravamo due SEMPLICI pescatori: discepoli di Giovanni Battista. Ad un tratto passò Gesù. Il Battista lo guardò per bene ed umilmente esclamò: "Eccolo, quell uomo è l agnello di Dio: il Messìa!. Così io ed Andrea ci dirigemmo verso di Lui: pronti a SEGUIRLO. Gesù vedendoci si voltò verso di noi e ci disse cortesemente: "Ditemi: cosa cercate?". Noi gli chiedemmo molto SEMPLICEMENTE: "Dove abiti, maestro?". E Lui con altrettanta SEMPLICITÀ, ci rispose: "Venite con me: e lo vedrete!. Così andammo a casa sua per la prima volta: ricordo perfettamente che erano le quattro del pomeriggio. E rimanemmo con Lui tutto il giorno.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» che si traduce Cristo e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» che significa Pietro. Come ho già detto con me c era anche Andrea, che uscendo incontrò il fratello Simon Pietro e gli disse: Abbiamo incontrato il Messìa: vieni che te lo facciamo conoscere!. Quello accettò di farsi condurre da Gesù, che vedendolo lo fissò in profondità e gli disse: "Simone, figlio di Giovanni: SEGUIMI. D'ora in poi io ti chiamerò 'Pietro': perchè sarai la 'pietra' su cui costruirò la mia comunità!. E così accettammo di SEGUIRLO: con gioia e SEMPLICITÀ!