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6456 15 febbraio 2011 CONSIGLIO DI STATO Rapporto del Consiglio di Stato sulla mozione 20 settembre 2004 presentata da Lorenzo Quadri "Affinché il Ticino possa disporre di canali più diretti presso la Confederazione" Signor Presidente, signore e signori deputati, con l atto parlamentare in questione, il deputato Lorenzo Quadri chiedeva al Consiglio di Stato di verificare la possibilità di sostituire la Segreteria per i rapporti con la Confederazione e con i Cantoni con una rappresentanza permanente del Ticino a Berna. PREMESSA Va premesso che il Consiglio di Stato si è sempre attivato nel perorare la causa ticinese nei confronti di Berna, adottando soluzioni e rivedendole in base alle esigenze. Già nel Rapporto sugli indirizzi del 2 dicembre 2003, l esecutivo cantonale poneva la dovuta attenzione sul tema dell organizzazione dei rapporti con l esterno, rilevando, tra l altro, la necessità di curare «la presenza nell Amministrazione federale, luogo dove vengono prese le decisioni». 1 Nel Rapporto al Gran Consiglio sulle linee direttive e sul piano finanziario 2008-2011 del mese di dicembre 2007, a proposito dei Rapporti con la Confederazione e i Cantoni 2, il Consiglio di Stato confermava la necessità di «impostare su basi più organiche, strutturate e costanti le relazioni con la Confederazione e gli altri Cantoni», proponendo nella relativa scheda programmatica 3 quanto segue: «[ ] Approfondire ed eventualmente concretizzare la possibilità di creare un antenna a Berna, con una propria rappresentanza, che svolga funzioni di supporto e di sostegno informativo, amministrativo e logistico al Governo, alla Deputazione e all Amministrazione cantonale, da un lato facendo capo alle strutture della casa dei cantoni presso la Conferenza dei governi cantonali; dall altro lato assicurando le necessarie sinergie da parte dei servizi della Cancelleria federale a sostegno dell attività della Deputazione ticinese alle Camere federali». 1 Rapporto sugli indirizzi, sintesi degli indirizzi principali, pag. 64. 2 Capitolo 2.2 Sicurezza e apertura, punto 6.2 Rapporti con la Confederazione e i Cantoni, pag. 47. 3 Scheda n. 12, Rapporti del Cantone verso la Confederazione e i Cantoni, Obiettivo: Rafforzamento del ruolo del Governo e adeguamento del supporto informativo, organizzativo e amministrativo, nonché creazione di un antenna a Berna, pag. 55. 1

NEL MERITO Il Consiglio di Stato condivide le motivazioni e le finalità della proposta in questione. Come già affermato più volte 4, il tema delle relazioni esterne in generale e di quelle con la Confederazione e i Cantoni in particolare rappresenta, di fatto, una costante dell interesse, delle attenzioni e dell attività dello scrivente Consiglio. Alla luce dei nuovi scenari e dei cambiamenti intercorsi in questi anni, si sono resi necessari un riesame e un ripensamento globale dell impostazione di tali relazioni. In quest ottica, considerato quanto indicato nella premessa,e proprio prendendo lo spunto dal pensionamento del precedente titolare della funzione, su incarico del Consiglio di Stato, nel mese di maggio 2009, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni e il Cancelliere dello Stato hanno elaborato un documento con puntuali considerazioni, riflessioni e suggerimenti in materia di rapporti con l esterno (internazionali, transfrontalieri, federali e intercantonali), cui ne è seguito un altro nel mese di agosto 2009 incentrato sui rapporti con la Confederazione. Alle varie discussioni sull argomento, affrontato anche nell ambito degli incontri con la Deputazione ticinese alle Camere federali, ha poi fatto seguito una proposta operativa di impostazione dei rapporti fuori Cantone, in base alla quale il Consiglio di Stato ha deciso nel mese di luglio 2010 la messa a concorso della funzione di Delegato del Cantone per i rapporti confederali, con le seguenti competenze: - rappresentare, secondo le istruzioni del Governo, gli interessi del Cantone a Berna, curando in particolare i contatti con l autorità federale (Governo e Parlamento), l Amministrazione federale e il segretariato della Conferenza dei Governi cantonali; - promuovere e organizzare, in collaborazione con i dipartimenti cantonali, incontri su dossier d interesse cantonale con le competenti autorità federali, rispettivamente con altri Cantoni; - proporre e organizzare incontri, eventi, manifestazioni volti a far meglio conoscere il Cantone a livello federale; - collaborare nelle iniziative volte ad aumentare la presenza di collaboratrici/collaboratori della Svizzera italiana all interno dell Amministrazione federale; - informare il Consiglio di Stato, rispettivamente i dipartimenti cantonali, sulle scelte della politica federale con particolare attenzione a dossier che interessano il Cantone. Infine, dopo un attento esame delle candidature, nella sua seduta del 23 novembre 2010, il Consiglio di Stato ha deciso di incaricare, a contare dal 1 marzo 2011, il signor Jörg De Bernardi quale Delegato del Cantone per i rapporti confederali. In proposito, va sottolineato che il Delegato, il cui impegno lavorativo è dell 80%, opererà prevalentemente a Berna, avrà contatti diretti con il Consiglio di Stato, tramite il Presidente, e sarà amministrativamente subordinato alla Cancelleria. Inoltre, egli sarà coadiuvato, nello svolgimento dei suoi compiti, da alcuni funzionari, designati in rappresentanza dei diversi Dipartimenti e coordinati dal Cancelliere. La funzione ed i compiti del Delegato descritti in precedenza non possono prescindere ed essere disgiunti da una serie di attività che istituzionalmente vengono svolte per effetto 4 Cfr. risposta del Consiglio di Stato n. 1128 del 17 marzo 2009 alle interrogazioni n. 280.07 del 28.11.2007 Nel segno di un Ticino aperto: un Dipartimento che si occupi delle relazioni esterne, sia verso Berna e gli altri Cantoni, sia verso l Italia e le Regioni limitrofe e n. 72.09 del 13.03.2009 Nel segno di un Ticino aperto. Un Dipartimento per le relazioni esterne?, presentate dai deputati Claudio Franscella e cof. 2

della struttura federale del nostro Stato, quali la gestione della corrispondenza tra Confederazione e Cantoni, le procedure di consultazione e le esigenze di natura protocollare che vengono assolte dalle Cancellerie di Stato ed in Ticino affidate al Servizio della segreteria per i rapporti con la Confederazione ed i Cantoni cui fa riferimento il mozionante. Per inciso, visto che nell atto parlamentare si fa riferimento ai costi della struttura che all atto della sua presentazione comprendeva anche il salario del precedente delegato e dell attività di gestione dei programmi Interreg di cui in parte si occupava, si osserva che la segreteria precitata era occupata da un 50% di unità amministrativa. Tali compiti, in un ottica di consulenza e coordinazione all interno dell Amministrazione cantonale e di punto di contatto e di riferimento verso l esterno non possono essere, come proposti dal mozionante, semplicemente sostituite dalla funzione del delegato ; bensì sinergicamente integrati e completati. Considerato quanto precede, si ritiene pertanto evasa positivamente la mozione. Con la presente risposta va pure intesa come evasa l interrogazione n. 237.09 Verso una nuova, anticostituzionale esclusione del Ticino dal Consiglio federale?, presentata dal deputato Lorenzo Quadri in data 29 agosto 2009, che richiamava in particolare le conseguenze della mancanza di un istanza che promovesse professionalmente gli interessi del Cantone Ticino a Palazzo federale. Vogliate gradire, signor Presidente, signore e signori deputati, l'espressione della nostra massima stima. Per il Consiglio di Stato: Il Presidente, L. Pedrazzini Il Cancelliere, G. Gianella Annessa: Mozione 20.09.2004 3

MOZIONE Affinché il Ticino possa disporre di canali più diretti presso la Confederazione del 20 settembre 2004 Premessa Dal Consuntivo 2003 emerge che la Segreteria per i rapporti con la Confederazione ed i Cantoni costa circa 326mila franchi all anno e dispone di un sussidio federale per 169mila. Ma questi soldi sono ben spesi? I rapporti del Ticino con Berna rivestono senz altro un ruolo importante nella nostra politica e nella nostra economia. Tanto più che, come ben sappiamo, il federalismo elvetico si sta sempre più trasformando in quello che i professori di diritto pubblico chiamano "Vollzugsföderalismus", termine che si traduce più o meno in "federalismo esecutivo". Ossia: la Confederazione decide e i Cantoni eseguono, mentre l autonomia dei Cantoni - che dovrebbe essere garantita in uno Stato che si vuole federale - è progressivamente ridotta al lumicino. Senza volersi esibire nel fin troppo diffuso sport cantonale della lamentela e del mugugno, che alle nostre latitudini pratichiamo da veri virtuosi, appare evidente che a Berna le esigenze e le particolarità del Ticino non sempre vengono capite, né tenute in debito conto (e a questo proposito gli esempi si sprecano). Rappresentanti del mondo politico ed economico ticinese ribadiscono che occorre fare del lobbying a vantaggio del nostro Cantone presso il governo e - soprattutto - presso l amministrazione federale (in particolare presso gli alti funzionari). Tuttavia questo lobbying non può efficacemente essere fatto "a distanza", da Bellinzona. Se si vogliono ottenere dei risultati occorre essere presenti direttamente a Berna. E non solo tramite la Deputazione alle Camere federali (i cui membri, pur con tutto l impegno e la buona volontà, sono politici di milizia e non funzionari, ed a Berna trascorrono solo una parte del proprio tempo) ma anche attraverso una rappresentanza permanente, che possa marcare presso l amministrazione federale una presenza costante, autorevole e - come si suol dire - "ben introdotta". Parecchie associazioni di categoria dispongono di una struttura di questo genere, così come pure numerosi Cantoni; non certo senza motivo, né senza riscontro. Con un suo "ufficio" a Berna - ufficio che, va da sé, andrebbe organizzato nel modo più efficace e "snello" possibile - di certo il Ticino riuscirebbe a far passare, in seno alla Confederazione, molti più "messaggi" di quanto non riesca a farne passare ora, con una segreteria ed un delegato con sede a Bellinzona. La riflessione è a mio avviso legittima in particolare in previsione del pensionamento dell attuale delegato per i rapporti con la Confederazione. Prima di nominarne un altro, sarebbe opportuno chiedersi se sia il caso di proseguire con il sistema che oggi conosciamo, o se invece non sarebbe il caso di pensare a qualcosa di diverso. È palese che una rappresentanza a Berna costerebbe di più dell attuale struttura. Ma anche le potenzialità sarebbero assai più elevate. Quanto al maggiore costo, che non sarebbe comunque esorbitante, potrebbe facilmente essere compensato con risparmi in altri settori amministrativi; eventualmente attingendovi anche per quanto riguarda il personale da dislocare a Berna. Per la guida dell'ufficio ticinese, per evidenti motivi strategici, sarebbe opportuno rivolgersi ad una persona ben introdotta negli ambienti della Confederazione: ad esempio un ex alto funzionario federale ticinese, oppure un ex deputato ticinese alle Camere federali. 4

* * * Alla luce della premessa di cui sopra, chiedo tramite la seguente mozione al Consiglio di Stato: - di verificare la possibilità di sostituire la "segreteria per i rapporti con la Confederazione e con i Cantoni" con una rappresentanza permanente del Ticino a Berna; la differenza di costo andrà compensata con risparmi in seno all Amministrazione cantonale. Lorenzo Quadri 5