VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA



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VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA IL GIORNALE DELL ARTE UMBERTO ALLEMANDI & C. N. 2 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 Genova è tutta da scoprire: il centro storico più esteso d Europa e palazzi antichi dichiarati Patrimonio Unesco; scorci di mare in città e dintorni da sogno; culture secolari che si incrociano in un grande porto del Mediterraneo. vww.visitgenoa.it TUTTA L ARTE DA VEDERE DA SETTEMBRE A OTTOBRE SUPPLEMENTO A «IL GIORNALE DELL ARTE» N. 345 SETTEMBRE 2014

3 VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Sogniamo un turismo che duri tutto l anno Per Andrea Fustinoni, presidente regionale del Fai, la Liguria deve adottare nuove strategie per attrarre più visitatori e sfruttare a pieno le sue potenzialità IL GIORNALE DELL ARTE Società editrice Umberto Allemandi & C., via Mancini 8, 10131 Torino, tel. 011.8199111 fax 011.8193090 ufficio.stampa@allemandi.com VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA è una testata edita dalla Società editrice Umberto Allemandi & C. nell ambito della linea di periodici «Vedere a...» Direttore responsabile Umberto Allemandi Vicedirettore Franco Fanelli Caporedattore Barbara Antonetto Pubblicità e Product manager Cinzia Fattori 011.8199118 gda.pub@allemandi.com Stampa Roto3 Industria Grafica Spa Castano Primo (Mi) Curatore Anna Orlando Hanno collaborato Francesca D Antimi, Margherita Priarone e Renato Tortarolo In redazione Jenny Dogliani Per la pubblicità in Liguria Valeria De Simoni valeria.desimoni@allemandi.com IL GIORNALE NON RISPONDE DELL AUTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RIPRODOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIORNALE IMPEGNANO ESCLUSIVAMENTE I RISPETTIVI AUTORI. SI CONSIGLIA DI VERIFICARE TELEFONICAMENTE GLI ORARI DELLE MANIFESTAZIONI. www.ilgiornaledellarte.com MERLOFOTOGRAFIA.COM Veduta notturna dell insenatura naturale del porto di Genova Da una una profonda conoscenza, capillare e stratificata, del territorio ligure scaturiscono le possibili strategie perché possa conservarsi con il suo carattere di semplice autenticità, ma anche aprirsi maggiormente alle esigenze di un mercato turistico sempre più vitale per l economia della regione. Andrea Fustinoni è nato a Milano nel 1957, ma dal 62 è residente a Santa Margherita Ligure, dove la sua famiglia possiede il Grand Hotel Miramare di cui è amministratore delegato. Da tempo è impegnato nel settore del turismo culturale, con incarichi anche pubblici. Membro del Fai da 25 anni, è attualmente Presidente Regionale per la Liguria; fa parte del Consiglio nazionale dei Locali Storici Italiani, del board di Acacia, l Associazione Amici Arte Contemporanea fondata e presieduta da Gemma De Angelis Testa, ed è nel direttivo degli Amici di Villa Croce a Genova. Negli anni 90 è stato assessore a turismo e cultura del Comune di Santa Margherita Ligure con delega per Villa Durazzo. Secondo lei quali sono esempi di saggia gestione del patrimonio artistico ligure? L abbazia di San Fruttuoso, nella baia tra Camogli e Portofino, fiore all occhiello del Fai a livello nazionale, è un modello d intervento che, con le dovute declinazioni, potrebbe essere replicato altrove e portare a una ricaduta positiva sul territorio in termini di recupero e di valorizzazione, nonché di tipo economico. Si tratta solo di restaurare quindi? Proprio no. Il patrimonio dev essere messo a valore. A San Fruttuoso, una volta ultimato il restauro, è stata sistemata tutta l area circostante perché l abbazia medievale tornasse a dialogare con il territorio, inteso come paesaggio, persone e attività. Quindi sono state sistemate le «fasce», ossia il terreno a terrazze, e la vecchia fabbrica delle reti. Così si sono riaccese le attività commerciali, dai ristoranti a un ostello. Sono nate anche cose curiose, come la cooperativa di ragazzi che si occupano dell uliveto. Basta il patrimonio artistico a far ripartire il sistema turistico? È la nostra eccellenza, disseminato sulla costa, ma anche nell entroterra. A parte Genova, i cui palazzi e strade nuove sono stati addirittura dichiarati patrimonio Unesco, altre realtà della regione rappresentano esempi virtuosi di un buon binomio tra aspetto artistico culturale e ricaduta turistica. Elencarle tutte sarebbe lungo. Ma queste realtà non fanno già sistema oggi? Per come sono disseminate senza soluzione di continuità sul territorio da Ponente a Levante, di fatto, sono un sistema. Ma la potenzialità turistica ed economica non è ancora sfruttata appieno. La cultura come può essere determinante? Potenziando il turismo culturale si uscirebbe dal problema dell alta stagionalità, legata all attività balneare. Però bisogna intendersi. Non significa immaginare che i visitatori vedano solo chiese, conventi, musei. La cultura va intesa in senso più ampio. Più ampio come? Penso all aglio di Vessalico, all acciuga di Monterosso, al fagiolo di Badalucco, al chinotto di Savona, al formaggio San Stè della val d Aveto, alla filiera bio della val di Vara. Non c è solo il pesto di Pra. L enogastronomia in Liguria è un eccellenza. Oltre alla gastronomia ci sono anche le attività artigianali? La realtà ligure si presta a questo. Basta pensare che cosa sono a Genova le botteghe storiche. Ma pensiamo all artigianato della lavorazione dell ardesia o alle scuole di pizzo riaperte a Rapallo, ben tre. Sono esempi per dire come la storia e la cultura possono alimentare il turismo. L arte contemporanea può avere un ruolo? Un territorio con la stratificazione storica come il nostro ha la possibilità di riproporsi in chiave nuova anche grazie all arte contemporanea. Sappiamo che c è un pubblico giovane e anche molti stranieri sempre più interessati a conoscere il passato, ma anche quello che succede oggi. Basterebbe immaginare diversamente gli spazi antichi, magari non più in uso perché inadeguati ai tempi, come un convento, una fabbrica, un magazzino. L arte può dare nuova vita a questi spazi. Si pensi alle mostre in Palazzo Nicolosio Lomellino a Genova, un palazzo cinquecentesco con opere d arte contemporanea, o al progetto dei Bolongaro alla Marrana, un antico casolare padronale a Montemarcello sopra Lerici che ospita arte ambientale in una fusione perfettamente armonica di paesaggio, architettura e arte contemporanea. S inizia a parlare del suo progetto Miramart. Di che cosa si tratta? Colleziono da tanti anni. Ora sto ripensando al concetto di possesso dell opera d arte. Non mi pare più sufficiente mettere a disposizione le opere della collezione per mostre. Anche per andare oltre ciò che già si fa, magari insieme alle gallerie, sto immaginando un modo diverso di sostenere gli artisti. Quale modo? Come, dove e quando? Miramart decollerà entro l anno. Avrà sede nel mio Grand Hotel Miramare e sarà un associazione libera, senza quote d iscrizione. Faremo incontri, qualche presentazione di lavori site-specific e piccole mostre di fotografia. Ma soprattutto residenze d artista. L idea è che possano venire anche senza l obbligo di produrre o lasciare un lavoro. Voglio offrire loro un momento anche solo per fermarsi. Per pensare. Per stare in silenzio. n Anna Orlando Ambita e cliccata L assessore Carla Sibilla spiega perché cresce il successo turistico di Genova Dopo il picco turistico e di visibilità per Genova capitale europea della cultura nel 2004 è iniziata una lenta discesa. Ora, da un anno circa, i numeri parlano di nuovo di crescita. Carla Sibilla, già manager nel settore privato dell edutainment, all Acquario di Genova e di Cattolica, è assessore comunale a turismo e cultura dal maggio 2012. La svolta deve molto a lei. Partiamo dai numeri più significativi. I dati parlano di crescita dal 2013, sia come presenze alberghiere, con un incremento sopra la media nazionale, sia come visitatori nei musei, di un +15% medio. A fronte di un calo del mercato nazionale, tutti i mercati esteri (dove Genova era presente) hanno ricominciato a salire: Francia, Germania, Svizzera, Usa, ma i risultati più interessanti si hanno da due mercati emergenti, la Russia, che ha più che triplicato, e la Turchia. Dal che si capisce anche che l aeroporto ha un ruolo determinante. Qual è stata in sintesi la sua ricetta? Il risultato si deve a una somma di fattori. Innanzitutto aver avviato un dialogo vero con tutti gli operatori turistici ed economici, condividendone obiettivi e priorità. Inoltre, aver finanziato interventi specifici con la tassa di soggiorno. Avete fatto promozione? Si è fatta molta attenzione ai nuovi strumenti: miglioramento del sito web con possibilità di vendere online itinerari e pacchetti, per esempio. E poi abbiamo agito molto nei social network. Ci sono margini d incremento? Certamente. Da una ricerca fatta di recente sui social abbiamo visto che Genova è molto presente a livello non solo italiano, ma anche europeo. Però in forma neutra. Cioè viene nominata, ma non viene espresso un giudizio, positivo o negativo. Il nostro obiettivo a medio termine è trovare le strategie giuste per coinvolgere cittadini e turisti e far sì che siano loro i primo ambasciatori di Genova. Devono diventare promotori entusiasti. L entusiasmo non è propriamente una caratteristica tipica dei genovesi. È questo il loro difetto che più ostacola il suo lavoro? Siamo troppo riservati. Chiederemo di essere più espliciti, emotivi, espansivi. Se funziona il passaparola sul web, il turismo della città ne avrà un forte vantaggio. Qual è il pregio maggiore dei genovesi? E della città? Che i genovesi sono orgogliosi di Genova. E che la città merita di più: per dirla con le parole dei turisti che esprimono apprezzamenti sul web, è «pittoresca», «autentica», «sorprendente». n A.O. 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VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Le fastose dimore che incantarono Rubens Due giornate di aperture straordinarie faranno riscoprire lo splendore e la storia dei palazzi dei rolli, dichiarati Patrimonio Unesco nel 2006 Veduta dall alto con spaccato del rettilineo di Strada Nuova 4 genova. Il 20 e 21 settembre torna l appuntamento con i «Rolli Days», le giornate dedicate alle aperture straordinarie delle fastose dimore cinque-seicentesche genovesi. Ma che cosa sono esattamente i palazzi dei rolli? Agli inizi del XVI secolo, con l instaurazione del governo oligarchico promossa dal principe Andrea Doria, nella Repubblica di Genova viene messa in opera una serie di interventi urbani che modificano la topografia locale: dall ampliamento delle mura trecentesche alla costruzione delle antiche Strade Nuove, le odierne via Garibaldi, via Cairoli e la successiva via Balbi. La città che prende forma è una chiara manifestazione di fasto e potere voluta dalla nobiltà genovese. L investimento di grossi capitali nelle residenze urbane private costituisce, da parte delle famiglie dominanti del tempo, quali Spinola, Pallavicino, Balbi e Doria per citarne alcune, la precisa volontà di offrire un immagine degna agli occhi dell aristocrazia europea, in particolare a quella della corona spagnola, con cui i ricchi banchieri genovesi, che si sono proclamati aristocrazia della città, intrattengono rapporti commerciali di tale entità che dei loro prestiti beneficiano gli imperatori di Spagna Carlo V e il figlio Filippo II. Proprio queste dimore familiari di rappresentanza, destinate a ospitare le personalità illustri giunte in città, sono inserite nei rolli, chiamati per esteso «Rolli degli alloggiamenti pubblici»: elenchi promulgati dal Senato nei quali sono riportati gli edifici considerati dall autorità vigente degni di accogliere le visite di Stato. Dal primo, ufficializzato nel 1576, al quinto del 1664, gli elenchi raggiungono un totale di circa 150 unità. Le proprietà sono inoltre divise per categoria, secondo il grado di prestigio, e a ciascuna di queste categorie corrisponde un bussolo entro cui è inserito il nome del proprietario che successivamente viene estratto a sorte. Nel primo bussolo di sorteggio, riservato alle cariche superiori quali cardinali, principi e governatori, si trovano i sontuosi palazzi situati nel più importante asse viario costruito a metà del XVI secolo, la Via Aurea, oggi via Garibaldi. La lottizzazione di quest area è voluta proprio per l ambizione della nobiltà locale di possedere un palazzo familiare di rappresentanza inserito in un contesto abitativo esclusivo. Con la costruzione di via Balbi, che prende avvio agli inizi del Seicento secondo la volontà di un ricco esponente dell omonima famiglia di banchieri, si va a completare il peculiare assetto urbano della Repubblica. Dagli agglomerati d élite nelle Strade Nuove ai fastosi palazzi nobiliari dislocati nei punti più inaspettati del reticolo medievale cittadino, Genova incanta e affascina i numerosi forestieri che la visitano. Nei suoi soggiorni genovesi, negli anni 1604-07, Rubens resta conquistato dall eleganza, dalla modernità e dal fasto di questi palazzi. Ne trae delle preziose incisioni da presentare come esempio alle grandi famiglie di Anversa. Raccolte e pubblicate nel 1622 nel volume «I Palazzi di Genova», diffondono nel resto d Europa la fama di Genova come «Città dei palazzi». I palazzi dei rolli mantengono tutt oggi il loro antico splendore: il 13 luglio 2006, quarantadue dei palazzi che furono iscritti ai rolli e le Strade Nuove sono dichiarati dall Unesco Patrimonio dell Umanità. Le aperture straordinarie di questi gioielli architettonici che avvengono nelle giornate dei «Rolli Days», sono un occasione unica per ammirare le magnificenti dimore conosciute nel mondo per la modernità della loro architettura e la preziosità dei loro decori. Un opportunità esclusiva, offerta dall evento che ormai è diventato una necessità e un obbligo, di poter visitare i luoghi che narrano le vicende degli imperatori, principi e re che vi hanno alloggiato, di poter passeggiare nelle sfarzose sale vissute un tempo da personaggi illustri, offrendo a cittadini e turisti il sapore di un epoca durante la quale la Repubblica raggiunse un tale livello di splendore da consegnare alla Storia il cosiddetto «Secolo dei genovesi». n Francesca D Antimi La Villa del Principe-Palazzo di Andrea Doria La sontuosa residenza privata del principe Andrea Doria viene edificata, affacciata sul mare, intorno al 1530 nella zona di Fassolo, appena fuori dalle mura cittadine. Realizzata seguendo i canoni della reggia principesca, vede il passaggio dei personaggi più illustri; tra questi l imperatore Carlo V, con cui il principe di Genova intrattiene uno stretto legame politico-economico. Oggi la villa è un importante istituzione museale appena tornata agli antichi splendori dopo una lunga campagna di restauro iniziata negli anni Novanta e presieduta dalla famiglia Doria Pamphilj, da sempre impegnata nella valorizzazione della dimora. Un sostanzioso restauro è stato attuato anche nel magnifico giardino all italiana, cui è stato restituito il tracciato originario, ora fruibile dal pubblico e visitabile gratuitamente nell orario di apertura del museo (nella foto). Con il termine dei lavori, la collezione del museo è stata arricchita dal ritorno nella sede originaria di due importanti sculture realizzate da Bernini e Algardi, ora inserite nel percorso museale della villa. Piazza del Principe, 4, Genova, tel. 010 255509, fax 010 2464837, info.ge@dopart.it, www.dopart.it/genova La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola Realizzato nel 1593 per Francesco Grimaldi, diviene nel XVIII secolo proprietà degli Spinola, che lo donano nel 1958 allo Stato. Nasce così la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. L attuale percorso museale si snoda tra le sale del piano nobile (nella foto) che mantengono l aspetto della dimora gentilizia, fino al terzo e quarto piano, ripristinati in seguito ai danni di guerra. Sono spesso proposte visite tematiche alla scoperta della collezione, che vanta opere di artisti quali Rubens, Van Dyck e il Grechetto. Piazza di Pellicceria, 1, Genova, tel. 010 2705300, fax 010 2705322, palazzospinola@beniculturali.it Il Palazzo della Meridiana Edificato nel 1538 per volere di un ricco banchiere genovese, Gerolamo Grimaldi, era uno dei palazzi più prestigiosi in città, tanto da appartenere alla lista dei cosiddetti rolli e da essere inserito nel volume «I Palazzi di Genova» stampato da Peter Paul Rubens ad Anversa nel 1622. Prende il nome dalla meridiana settecentesca presente sul prospetto frontale e che dà il nome oggi anche alla piazza antistante, situata tra Strada Nuova, via Garibaldi, e Strada Nuovissima (l odierna via Cairoli). Dallo straordinario affresco cinquecentesco raffigurante «Ulisse che saetta i proci» di Luca Cambiaso (nella foto) alle eleganti vetrate liberty di Gino Coppedè, l edificio è un prezioso esempio in cui stili differenti coesistono perfettamente. Acquistato e rilanciato nel 2004 dalla società di assicurazioni Gruppo Viziano, cui si deve il completo restyling conservativo che gli ha riconsegnato il dovuto prestigio, il palazzo presenta oggi molteplici realtà: i suoi ambienti sono messi a disposizione per congressi, eventi ed eleganti ricevimenti. Al suo interno si trovano, inoltre, esclusivi appartamenti privati. Il salone del primo piano nobile e il secondo piano nobile sono aperti al pubblico, accompagnati, ogni prima domenica del mese alle 15.00 e alle 16.30, da una guida professionista. Vi è poi un intensa attività d incontri e conferenze, promossa dall Associazione Amici di Palazzo della Meridiana, e un rilevante programma di mostre allestite negli spazi adiacenti all atrio del piano terra. La scelta del programma e la curatela degli eventi espositivi si deve ai due direttori artistici: l artista e studioso Pietro Boragina e lo scrittore Giuseppe Marcenaro. Salita San Francesco, 1, Genova, tel. 010 2541996, segreteria@palazzodellameridiana.it, www.palazzodellameridiana.it Il Palazzo Nicolosio Lomellino La costruzione del palazzo, voluta da Nicolosio Lomellino, fu avviata nel 1563. La residenza è passata a fine Ottocento al sindaco Andrea Podestà e per discendenza diretta agli attuali proprietari, impegnati, con l Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, nella conservazione e valorizzazione della dimora. La decisione di renderne fruibili gli ambienti è stata presa dopo la scoperta, quasi fortuita, degli affreschi di Bernardo Strozzi (nella foto). La storica d arte Mary Newcome visita nel 2000 le stanze del primo piano nobile e si accorge della presenza di una controsoffittatura nel salone. Ottenuto il permesso di forare il controsoffitto, emerge il magnifico affresco seicentesco. Da lì viene dato il via agli interventi di restauro che hanno coinvolto gran parte della residenza. Il palazzo, aperto al pubblico nel 2004, propone visite guidate, ogni primo sabato del mese, in cui è possibile ammirare gli affreschi del primo piano nobile, il cortile con il ninfeo e il giardino pensile. La dimora è sede durante l anno di eventi culturali quali concerti, spettacoli e mostre temporanee. Via Garibaldi, 7, Genova, info: Studio BC S.r.l., tel. 010 0983860, fax. 010 0983864, info@palazzolomellino.org, www.palazzolomellino.org Il Museo di Palazzo Reale Costruito nel 1624 per Stefano Balbi, nel XIX secolo diventa residenza reale dei Savoia. Viene donata allo Stato da Vittorio Emanuele III all inizio del 900, assieme ai preziosi arredi, affreschi, e sculture (nella foto, la Galleria degli Specchi). L edificio ospita le sedi delle Soprintendenze della Liguria e la Galleria di Palazzo Reale. L appartamento dei principi ereditari è costituito da dieci sfarzose sale ornate da tele d importanti artisti quali Luca Cambiaso, Carlo Maratta e il Grechetto ed è visitabile ogni venerdì alle ore 15.00 su appuntamento. Via Balbi, 10, Genova, tel. 010 2710236, fax 010 2710272, palazzorealegenova@beniculturali.it, www.palazzorealegenova.it VIA GARIBALDI 12

5 VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA La nuova storia delle botteghe storiche Sono già 30 le gallerie e i negozi certificati che rinnovano una tradizione secolare genova. Arcate, volte, marmi e ardesie: nel centro storico genovese sono ancora leggibili le antiche architetture della città medievale. Passeggiando tra le strette vie, adombrate dai palazzi appoggiati l uno all altro, ci s imbatte in odori, colori e sapori rimasti invariati nei secoli, una caratteristica peculiare della città. In questo intreccio di stradine, ristoranti etnici e negozi di ogni genere, i caffè, le drogherie e le botteghe conservano lo stesso fascino di un tempo. Sorte nelle diverse contrade della città, le botteghe degli artigiani genovesi ne sono diventate parte integrante, caratterizzando e ribattezzando quartieri, strade e vicoli. Le attività erano divise per corporazioni, quelle legate alla macellazione della carne, per esempio, erano localizzate in piazza e via dei Macelli di Soziglia, che ancora oggi si chiamano così; ma ci sono anche vico Indoratori, piazza delle Erbe, e così via. Per preservare questo patrimonio è stato istituito un Albo regionale delle botteghe storiche, in cui sono inseriti i locali certificati come tali. Il criterio per selezionare questi esercizi commerciali è rigoroso. Lifestyle store Via Garibaldi 12 Le botteghe devono possedere almeno tre requisiti: avere come minimo settant anni di attività, essere situate nel centro storico e aver mantenuto, integralmente o almeno in parte, l architettura, le attrezzature, il mobilio originale e i documenti d epoca. Solo così si può ricevere la qualifica di «bottega storica». A oggi il totale è di trenta, ma sono molte le candidate che aspettano le verifiche della giuria e tantissime le realtà più giovani, di grande interesse per la messa in valore del contesto speciale in cui si inseriscono. Qualche esempio? Basta andare da Via Garibaldi 12 (www. viagaribaldi12.com), dove un attenta e rigorosa offerta di oggetti di design e arredamento è allestita sotto le volte affrescate e stuccate di un palazzo cinquecentesco di Strada Nuova. In via Roma 8, da Bagnara Gallery, invece, si sale in un salone in cui la vita di Colombo era stata dipinta da Nicolò Barabino a metà Ottocento. Il lavoro di selezione, messo a punto congiuntamente da Comune, Soprintendenza e Camera di Commercio, consente la tutela, la valorizzazione e la promozione di questi esercizi artigianali, il più delle volte a conduzione familiare, tramandati di generazione in generazione. I larghi ripiani in marmo, i rivestimenti in maiolica, i tavoli in legno e le ristrette zone destinate alla clientela, caratterizzano questi locali, che sono chiare testimonianze del passato. A loro sono dedicati percorsi guidati per turisti e genovesi, invitati a scoprire questi luoghi affascinanti di cui spesso si dimentica il reale valore (www. visitgenoa.it; www.genovacultura.org, www.exsplora.it). n F.D A. Il pasticcere dei rolli Grazie alla passione e all intraprendenza di Alessandro Cavo (nella foto), classe 1977, Genova può vantare un circuito ufficiale di 30 botteghe storiche, o come piace a lui definirle, i «Rolli del commercio». L avventura del giovane imprenditore inizia nel 1996, quando un giorno passando per via di Fossatello rimane colpito dalla facciata abbandonata dell antica Pasticceria Liquoreria Marescotti, chiusa in seguito alla scomparsa della proprietaria Irma Marescotti nel 1979. Convince la propria famiglia a rilevarla e, dopo vicissitudini, tra macchinosa burocrazia e un passaggio di proprietà non immediato, nel 2008, la storica pasticceria riapre. Nella Notte Bianca del 2009 Cavo s imbatte in Gianni Vassallo, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Genova, che si complimenta per la riapertura del locale. Durante l incontro Cavo gli propone la redazione di un albo di quelle antiche attività classificabili come botteghe storiche. Nel giro di due anni, grazie anche alla collaborazione della Camera del Commercio e delle Soprintendenze, viene steso e formalizzato il regolamento. Il bando pubblico è un successo: dopo un accurata selezione delle numerose domande di ammissione, vengono certificate 14 botteghe, incrementate successivamente a 21, con altre 9 new entries quest estate, per un totale di 30. L ufficializzazione e la valorizzazione del circuito di queste botteghe entusiasma non solo i commercianti, ma anche i genovesi e i turisti. Con le numerose iniziative organizzate a riguardo si possono vivere esperienze multisensoriali legate alla storia e ai prodotti della città: un riappropriarsi, da parte dei cittadini, di un bene considerabile come valore sociale (www.visitgenoa.it; www.genovacultura.org, www.exsplora.it). Antica Polleria Aresu Vico Inferiore del Ferro 1R; tel. 010 2474246 ninnineruda@gmail.com Antica Tripperia La Casana Vico della Casana 3R; tel. 010 2474357; lapoderosa@tiscali.it Arduino Numismatica e Collez. Via Garibaldi 15-17R; tel. 347 7816534; www.arduino1870.it Argenteria Gismondi Via Galata 72-74R; tel. 010 8691098; www.gismondijewellery1763.com Barberia Giacalone Vico Caprettari, 14R; tel. 010 256791 Busellato Incisioni Via Ponte Reale 3R; tel. 010 2472344; www.busellato1896.it Calzature Stagno Largo Pertini 5R; tel. 010 566743; ob.aoba.martins@hotmail.it Confetteria Romanengo Piazza Soziglia 74-76R; tel. 010 2474574; www.romanengo.it Dallai Libreria Antiquaria Piazza de Marini 11-13R; tel. 010 2472338; www.libreriadallai.it Drogheria Torielli Via di San Bernardo 32R; tel. 010 2468359 Drogheria Viganego Via Colombo 22r; tel. 010 581116 Fabbrica di cioccolato Viganotti Vico dei Castagna; 14R, tel. 010 2514061; www.romeoviganotti.it Farmacia Alvigini Via Petrarca 14R; tel. 010 561024; www.farmaciaalvigini.com Farmacia del Convento S. Anna Piazza Sant Anna 8; tel. 010 2513285; www.erboristeriadeifrati.it Farmacia Sormani Piazza Della Raibetta 6R; tel. 010 2468811; sormanif1@farmaciasormani.191.it Finollo & C. Cravatte e camicie Via Roma 38R; tel. 010 562073; www.finollo.it Legatoria e cartoleria Angeloni Via dei Conservatori del Mare 47R; tel. 010 2472867; angeloni1890@libero.it Lucarda Abbigliamento Via Sottoripa 61R; tel. 010 2476913; www.lucarda.com Luico Fabbrica Turaccioli Salita Santa Caterina 17R; tel. 010 588445; carloluico@libero.it Klainguti Bar Pasticceria Piazza Soziglia 98R; tel. 010 8602628 Macelleria Nico Via Macelli di Soziglia, 8R Mangini Bar Pasticceria Piazza Corvetto 3R; tel. 010 564013 Pasticceria di Cavo Marescotti Via di Fossatello 35-37R; tel. 010 2091226; www.cavo.it Pasticceria di Villa-Profumo Via Portello 2R; tel. 010 2770002; www.villa1827.it Pescetto Abbigliamento Via Scurreria 8; tel. 010 2473433; www.pescetto.it Pietro Romanengo fu Stefano Via Roma 51R; tel. 010 2474574, www.romanengo.it Pissimbono Abbigliamento Via XXV Aprile 64R; tel. 010 2474248; www.pissimbono.it Sa Pesta Antica Trattoria Via dei Giustiniani 16R; tel. 010 2468336; www.sapesta.it Teleria Rivara Piazza San Lorenzo 36R; tel. 010 2473279; www.rivara1802.it Zuccotti Fabbrica di Cioccolato Via Santa Zita 36R; tel. 010 580504; www.zuccotticioccolato.it

VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Da Arcimboldo a Hokusai: queste le star dei nostri musei Un grande evento espositivo presenta quindici capolavori delle raccolte civiche cittadine in altrettante sedi museali 6 genova. «Meraviglie da collezione. 100 occasioni per scoprire i nostri tesori». È questo il titolo della rassegna di mostre prevista per l autunno dai musei genovesi: un invito a scoprire il ricco e vario patrimonio museale della città attraverso 15 opere di «La grande onda» di Hokusai esposta nel rilievo delle proprie Museo d Arte orientale Edoardo Chiossone raccolte, esposte in altrettante sedi delle collezioni civiche. Valorizzate da nuovi allestimenti, e talora da utili confronti con altri oggetti degli stessi musei, le opere scelte (disegni, stampe, affreschi, reperti archeologici, lavori d arte contemporanea e meraviglie della natura) saranno presentate al pubblico, in alcuni casi per la prima volta, e illustrate in più di 100 appuntamenti nell arco di tre mesi: un cartellone che coinvolge in contemporanea l intero sistema dei musei civici della città. I Musei di Strada Nuova mostrano per l occasione l «Autoritratto» di Arcimboldo (1526-93) del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, foglio di valore eccezionale e tuttavia, per ragioni conservative, impossibile da esporre in maniera permanente. Si tratta di uno dei due autoritratti noti Alla Meridiana gli anni 60 e 70 di Patellani dell artista, nonché dell unico esempio di testa composta su carta, realizzata a penna e inchiostro. Datato da una scritta autografa, 1587, anno del definitivo rientro dell Arcimboldo a Milano dopo il lungo soggiorno alla corte praghese, è quasi un testamento figurativo dell artista, che presenta se stesso, attraverso la finzione di cartigli abilmente disposti a imitarne i tratti del volto, come colto uomo di lettere. In Strada Nuova sarà inoltre esposta, per la prima volta dopo una delicata operazione di restauro, la rara «Carta de la Riviera de Genova» (1685) dell ingegnere militare spagnolo José Chaufrion (Centro DocSai, Palazzo Rosso), stampata su seta. Al Museo d Arte Orientale Edoardo Chiossone si potrà ammirare un autentica icona dell arte giapponese: la «Grande onda» di Hokusai (1760-1849), xilografia policroma di tiratura molto pregiata, presentata insieme a una selezione di stampe e katagami appartenenti allo stesso museo. Dalla collezione permanente del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce è selezionato un «Achrome» di Piero Manzoni. Nel Museo di Storia Naturale un magnifico esemplare di uccello del Paradiso, animale favoloso che dall inizio del Cinquecento alimenta la fantasia dei viaggiatori europei di ritorno dalle Indie orientali. Coinvolti nella rassegna con affreschi, disegni, dipinti e sculture, anche gli altri musei del centro: Museo di Sant Agostino, Castello d Albertis Museo delle Culture del Mondo, Museo del Risorgimento, Accademia Ligustica di Belle Arti e Galata Museo del Mare. Altri itinerari possibili, da levante a ponente, sono quelli proposti dal polo museale di Nervi, nella splendida cornice dei parchi affacciati sul mare, GENOVA. Un 2014 all insegna della fotografia nel Palazzo della Meridiana: dopo il successo della mostra su Ferdinando Scianna, della primavera, il programma del Palazzo, curato da Pietro Boragina e Giuseppe Marcenaro, propone la rassegna «Federico Patellani: la realtà che sfugge», dedicata a Federico Patellani (Monza, 1911-Milano, 1977), dal 19 settembre al 23 novembre (nella foto, «Vecchia Taranto, 1970»). La selezione attinge da diverse collezioni private e presenta, quindi, materiale poco noto, se non attraverso le immagini originariamente divulgate sulle molte testate giornalistiche per le quali Patellani lavorò. Maestro del fotogiornalismo italiano, Patellani appena ventiquattrenne realizza con la sua Leica una serie di fotografie di viaggio pubblicate dal quotidiano L Ambrosiano. È durante la collaborazione con il periodico Tempo di Alberto Mondadori che nasce il «fototesto»: un innovativo metodo di fare giornalismo, con l utilizzo di lunghe didascalie a commentare il servizio fotografico. Collabora con Epoca, Oggi e stringe una fitta rete di rapporti professionali con testate estere, per poi fondare, nel 1952, l agenzia fotogiornalistica Pat Photo Pictures. Testimone della società italiana del dopoguerra realizza, sempre nel 52, reportage sul meridione d Italia, che verranno pubblicati da Tempo con il titolo di «Italia Magica». La rassegna genovese presenta le fotografie degli anni Sessanta-Settanta di luoghi italiani, tra i quali Genova, la Toscana, Trieste e le regioni meridionali, realizzate dal fotografo con grande forza espressiva. Il risultato è un autentico ritratto d epoca del Paese. arte ottomana 235x115:Layout 1 23/07/14 12.48 Pagina 3 con le opere di Magnasco (Museo Giannettino Luxoro), Ettore Tito (Raccolte Frugone), Santo Bertelli (GAM) e la scultura di Francesco Messina (Wolfsoniana). Il rinnovato e riallestito Museo di Archeologia Ligure di Genova-Pegli propone un viaggio dalla preistoria ai primi insediamenti cittadini di alcuni secoli prima di Cristo, oltre a un focus sull antico Egitto. Il calendario degli appuntamenti di presentazione (), in collaborazione con l Università degli Studi di Genova, è disponibile sul sito. n Margherita Priarone Un city-pass per 21 musei GENOVA. La Card dei Musei di Genova (nella foto) è pensata come un vero city-pass che permette l accesso a ventuno musei cittadini. Dà diritto a visitare: Castello D Albertis, Commenda di Prè, Galata Museo del Mare, Galleria d Arte Moderna, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Musei di Strada Nuova (Palazzi Rosso, Bianco e Tursi), Museo d Arte Contemporanea di Villa Croce, Museo d Arte Orientale E. Chiossone, Museo del Risorgimento, Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo, Museo dell Accademia Ligustica di Belle Arti, Museo di Archeologia Ligure, Museo di Palazzo Reale, Museo di Sant Agostino, Museo di Storia e Cultura Contadina, Museo di Storia Naturale G. Doria, Museo Diocesano, Museo G. Luxoro, Museo Navale di Pegli, Raccolte Frugone e Wolfsoniana. I possessori della Card dei Musei avranno inoltre diritto a sconti e agevolazioni, dal 10% al 40%, nei bookshop dei musei e nelle principali attrazioni turistiche tra le quali: l Acquario, il Bigo, Palazzo Ducale, Villa del Principe, Castello Mackenzie, e anche nei cinque teatri genovesi. La Card è acquistabile negli uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT di Via Garibaldi, Piazza Caricamento, Largo Pertini e dell Aeroporto), nei musei del circuito card (esclusa la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola e Palazzo Reale), nella biglietteria di Palazzo Ducale e online su www.visitgenoa.it. È possibile acquistare anche la versione Musei+Bus che permette la libera circolazione sulla rete urbana dei trasporti (Card 24 ore: 12.00, Card 24 ore più bus: 13.50. Prevedono ingresso scontato al Galata Museo del Mare. Card 48 ore: 16.00, Card 48 ore più bus: 20.00. Card annuale: 40.00, Card annuale studenti: 25.00). Arte Ottomana 1450-1600 Natura e Astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta 3 ottobre - 14 dicembre 2014 PALAZZO NICOLOSIO LOMELLINO - GENOVA martedì - venerdì 15.00-18.00 (lunedì chiuso) sabato, domenica e festivi 10.00-18.00 www.palazzolomellino.org Tel. +39 010 09 838 60 Cell +39 393 824 62 28 info@palazzolomellino.org Fondazione Bruschettini per l Arte Islamica e Asiatica COMUNE DI GENOVA

7 VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Colori stupefacenti nell età d oro ottomana Oltre 70 opere del Rinascimento orientale in Palazzo Nicolosio Lomellino genova. Azzurro intenso. Rosso fuoco. Giallo caldo come il sole. È il tripudio di colori che si dispongono splendidi e generosi, sempre governati dalla precisione e dal rigore del disegno, nelle ceramiche, nei tappeti, nei tessuti e nei manoscritti esposti dal 2 ottobre al 14 dicembre nel Palazzo Nicolosio Lomellino di Genova. E poi scintillano i metalli preziosi e i fili d oro e d argento nei broccati. A ribadire, anche così, lo splendore dell epoca aurea dell Impero Ottomano. L appuntamento genovese «Arte ottomana, 1450-1600. Natura e astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta», promosso da Comune di Genova, Fondazione Bruschettini per l Arte Islamica e Asiatica e Associazione Amici Palazzo Lomellino di Strada Nuova, si an- Un piatto Iznik della Turchia, in ceramica invetriata, proveniente da collezione privata nuncia imperdibile per gli specialisti come per il grande pubblico. I primi ritroveranno oggetti già ampiamente studiati e pubblicati, ma ne potranno scoprire di nuovi, perché la mostra gioca sul mix di pezzi noti, poco conosciuti o del tutto inediti. Sono circa settanta opere che sommano quelle di un importante collezione privata ad altre di diversa provenienza, anche museale. Pezzi dal Museo Nazionale del Bargello e dallo Stibbert di Firenze, dal Museo d Arte Islamica di Berlino e da quello della Ceramica di Sèvres, integrano i manufatti conservati in mano privata, ma ben noti agli esperti del settore e agli accademici per la loro qualità, in diversi casi, di veri e propri capolavori. La selezione, curata da Alessandro Bruschettini, presenta davvero oggetti di grande rarità appartenenti alla stagione aurea della cultura artistica Ottomana. Che ha inizio all epoca di Maometto II Fatih, il Conquistatore, così chiamato dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453. Apparteneva proprio a lui, e reca la dedica al sovrano, un Corano esposto in mostra, di evidente rarità. La sezione dedicata ai tappeti illustra i più alti livelli della produzione turca di Ushak, oltre a quella di altri centri manifatturieri. Tra i pezzi più monumentali in mostra il tappeto Ushak a medaglione a fondo rosso con bordura cufica detto «Castellani-Stroganoff», prodotto nell Anatolia Occidentale all inizio del XVI secolo, lungo oltre 5 metri. Nella selezione di ceramiche sono le policrome di Iznik a spiccare per fantasia ed eleganza. La manifattura ottomana, inizialmente nata su imitazione delle porcellane cinesi, particolarmente apprezzate a corte e dall élite Turca, assume via via una propria autonomia, con un repertorio tutto suo in cui l elemento floreale è fortemente caratterizzante. La produzione tessile e quella dei metalli chiudono la rassegna, offrendo un panorama esaustivo di un rinascimento artistico in qualche modo parallelo al nostro. Si coglie appieno lo spessore di un mecenatismo illuminato di corte, capace di stimolare al meglio la produzione artistica per soddisfare le esigenze di decoro e magnificenza. Diciamo, più semplicemente, di bellezza. n A.O. Il re del nickel nella villa della regina Più di mille dipinti e oggetti dal XV al XVIII secolo della leggendaria Fondazione Terruzzi sono visibili nella Villa Regina Margherita a Bordighera bordighera (im). È il 1912 quando la regina Margherita di Savoia incarica l architetto Luigi Broggi di realizzare una villa nella Riviera Ligure. Individuata Bordighera come zona più adatta, viene progettato uno degli edifici più rilevanti dal punto di vista storico e architettonico sul territorio imperiese. Danneggiata dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, è successivamente lasciata in stato di totale abbandono, fino a quando un imprenditore appassionato d arte decide di rilevarla e renderla sede di una delle più importanti collezioni private italiane. Guido Angelo Terruzzi, conosciuto anche come il «re del nickel» perché da quel metallo ha inizio la sua fortuna, sceglie Villa Margherita come sede della propria collezione. Aveva iniziato ad acquistare durante il boom economico e negli anni 60 numerose opere, sotto la consulenza di Federico Zeri, arrivando a costruire, nell arco di una vita, un immenso patrimonio artistico. Unico il nucleo di arte veneziana del Settecento, oltre 150 tele, che preferisce tenere per sé e per la sua famiglia. Per Villa Margherita ha in mente un progetto diverso: raccoglie un eccezionale e variegato corpus di oltre mille pezzi tra mobili antichi, ceramiche, porcellane e 170 dipinti che ricoprono un arco temporale dal XV al XVIII secolo. Iniziati i lavori di restauro della villa, Terruzzi ne detta le regole di base, consigliando la collocazione delle opere Le abitazioni borghesi che diventano case-museo grazie al Fai LAVAGNA (GE) E OSPEDALETTI (IM). Sono due le case-museo gestite dal FAI presenti in Liguria: Casa Carbone a Lavagna e Villa San Luca, conosciuta come Casa Laura, a Ospedaletti. Casa Carbone (Via Riboli 14, tel. 0185 393920, www.visitfai.it/dimore/casacarbone) è una tipica residenza ligure risalente alla metà del XIX secolo. Donata al Fai nel 1987 da Emanuele e Siria Carbone, è stata restaurata nel totale rispetto delle tecniche storiche, dal ripristino della tradizionale facciata genovese decorata al riordino del giardino. Gli interni conservano l arredamento, gli oggetti d arte, i libri e gli eclettici strumenti scientifici del proprietario. La casa-museo, nel primo piano della residenza, restituisce uno spaccato veritiero sulle tipiche abitazioni borghesi di un tempo. (Visite guidate ogni sabato alle 21.15 fino al 20 settembre e dal 27 settembre all 8 novembre alle 14.30). Villa San Luca (referente FAI dott.ssa Laura Fiore, tel. 349 4232517) viene acquistata dal collezionista antiquario Luigi Anton Laura e della moglie Renata Salesi nel 1952. Costruita sulle basi di una chiesa anglicana, ospita i preziosi oggetti d arte provenienti dai viaggi in Inghilterra, Giappone e India, per citare solo alcuni dei luoghi visitati dai due antiquari in sessant anni di lavoro. All interno vi si trovano spettacolari arredi, dipinti e porcellane, per un totale di circa 6mila pezzi di arte decorativa. Donata nel 2002 al Fai l intera raccolta non è attualmente aperta al pubblico (a eccezione dei soci FAI che possono fruire delle visite guidate previa prenotazione). Arredi della Collezione Terruzzi nel Salone d onore di Villa Margherita e degli oggetti. Non riesce, però, a vedere terminato questo gioiello che prende forma. Seguendo i suggerimenti iniziali, la famiglia è riuscita, dopo un anno e mezzo, a realizzare il suo sogno. Dal 2011 questo patrimonio è messo a disposizione del pubblico: la dimora è ora adibita a museo, centro culturale e spazio espositivo. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all impegno costante della Fondazione Terruzzi e della curatrice della collezione Annalisa Scarpa. Il percorso museale prende avvio dalla cappella della villa, che cela preziosi fondi oro del XIV e XV secolo, come la «Madonna con Bambino» di Giovanni Del Biondo e la «Madonna con bambino tra i santi Zelota e Leonardo» di Bicci di Lorenzo. Proseguendo nelle sale si trovano dipinti del XVII e XVIII secolo, tra i quali la grande tela con «Il ratto di Proserpina» di Luca Giordano e la «Santa Caterina» di Bernardo Strozzi. Ma anche Gioacchino Assereto, Giovanni Baglione, Baccio del Bianco, Jusepe Ribera, Orazio De Ferrari, Paolo de Matteis e ben quindici tele di Alessandro Magnasco. Insieme ai dipinti di artisti fiamminghi e francesi, ai pregevoli arredamenti e alle porcellane cinesi, vanno a costituire quello che è un unicum tra le collezioni private rese fruibili al pubblico.

VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Più cultura meno debiti Le mostre, il successo di pubblico e l obiettivo del pareggio di bilancio hanno fatto diventare Palazzo Ducale un istituzione modello in Italia Luca Borzani è il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura genova. A Genova si sta facendo strada l idea che il mix fra cultura e turismo sia davvero l unica carta vincente per una città che ha dissipato troppo. Manca una visione certa di futuro. Porto, hi-tech e ricerca dovrebbero favorire una svolta, ma non c è giorno in cui non emergano dissidi fra chi dovrebbe alimentare il cambiamento. È vero che in giugno Genova è stata il centro di discussioni importanti sul miglior assetto, domani, delle metropoli europee, a cominciare da quelle di fascia mediterranea. Ma le buone intenzioni non bastano mai. Più importanti, semmai, le indicazioni concrete che vengono da ciò che è stato costruito in questi ultimi anni. Anche nel tunnel della crisi. Palazzo Ducale si è configurato in questi anni come un modello d istituzione culturale che è un unicum in Italia: capace di misurarsi con la domanda di crescita turistica, di dare risposte alla domanda di cultura in città, aprendosi a pubblici diversi. Propone attività espositive ma anche festival, come «La Storia in Piazza» e «L altra metà del Libro». Gli incontri, dal profilo internazionale, vedono coinvolti i protagonisti del dibattito filosofico, politico, scientifico. Dopo la mostra di Robert Doisneau, 27mila visitatori da settembre a gennaio, ne sono stati analizzati i numeri. Una rivelazione, visto che parliamo di un esposizione piccola e dai costi contenuti: il 33% aveva pernottato in città, sino a quattro giorni; per il 91,1% era la Il dolore delle guerre negli scatti di Robert Capa GENOVA. «Robert Capa in Italia 1943-1944» approda a Palazzo Ducale dopo il successo conseguito a Roma e a Firenze. Visitabile nella Loggia degli Abati fino al 5 ottobre, racconta in 78 scatti in bianco e nero la seconda guerra mondiale in Italia, vissuta in prima persona da Robert Capa (Budapest, 1913-Thàin Binh, Vietnam, 1954), il fotoreporter attivo nei maggiori scenari bellici del XX secolo, ritenuto da alcuni il padre del fotogiornalismo: testimone della guerra civile spagnola, della guerra sino-giapponese, della seconda guerra mondiale, della guerra arabo-israeliana e della prima guerra d Indocina, l ultima che il fotografo riuscì a documentare. La mostra di Palazzo Ducale racconta lo sbarco degli Alleati in Italia, mostrando gli scatti dei tragici scenari italiani del conflitto (nella foto «Soldati americani a Troina» del 1943), provenienti dalla serie «Robert Capa Master Selection III», uno sguardo ambizioso su un momento storico eccezionale dallo sbarco in Normandia alla vittoria delle forze alleate a Berlino e Parigi. Scatti che vanno al di là del freddo apporto documentaristico, e rivelano invece le emozioni di vita e di morte delle persone che hanno vissuto, combattuto e sofferto la guerra. prima volta a Genova e per l 82,7% la prima visita al Palazzo Ducale. Il 42,1 % indicava la mostra come motivo prevalente per la presenza in città, mentre il 61,7% dichiarava di voler tornare per futuri eventi. Il sondaggio non era previsto, né riguardava un evento espositivo dalle grandi aspettative. Eppure fornisce un quadro piuttosto nitido sul ruolo che Palazzo Ducale esercita anche oltre la Liguria. C è chi non riesce ancora a capacitarsi dell affluenza, mezzo milione di persone nel 2013 con 540 eventi con budget non solo nettamente inferiore rispetto ad altre istituzioni italiane, ma largamente decurtato in pochi anni. Reggono la partnership pubblico-privato e la scelta del pareggio di bilancio come fondamento non solo gestionale, ma anche culturale. Per dirla ancora più chiara, c è anche chi sopporta a fatica il nuovo ruolo di Palazzo Ducale, diventato Fondazione per la cultura nel 2008, come unica vera piazza intesa come agorà cittadina. Luca Borzani, 58 anni, già ricercatore all Archivio Storico Ansaldo e direttore del Centro Ligure di Storia Sociale, poi assessore a scuola e cultura nella giunta del sindaco Pericu, è dal 2009 presidente della Fondazione, e ha le idee chiare: «Il Palazzo Ducale è uno spazio aperto a tutti, con l idea che fare cultura pubblica oggi significhi misurarsi con la crisi, che è crisi economica ma anche crisi dei valori, crisi del sistema di relazioni della comunità. In questo senso è finita anche l età dell indifferenza per i bilanci e la socializzazione delle perdite. Bisogna socializzare la cultura non i debiti». Che cos è cambiato, quindi, rispetto alla prima parte di un progetto che pure aveva offerto «Van Dyck a Genova» nel 1997, «El Siglo de oro» nel 2007 e «L età di Rubens» quattro I grandi amici di Lorenzo Capellini GENOVA. Il Sottoporticato di Palazzo Ducale, fino al 21 settembre, ospita la mostra antologica di Lorenzo Capellini, il fotografo di origine genovese che attraverso i 300 scatti esposti ci svela frammenti di vita e pensiero novecentesco (nella foto «Genova, Lina» del 1972). L esposizione è suddivisa in dieci sezioni: «Amici», «I volti dell arte», «Sulla scena», «Sui ghiacci», «Berlino 1989», «I nudi», «Africa», «Italia», «Il Mondo di Mario Pannunzio», «Architetture» e «Sguardi». Il visitatore trae una visione completa sulla cultura, il costume e la società del XX secolo. Sono così coinvolti tra i suoi scatti gli amici personali di Capellini, personalità del calibro di Ernest Hemingway, Giuseppe Ungaretti e Alberto Moravia, con il quale il fotografo intraprende viaggi reportage in Africa per il Corriere della Sera, e cattura uno spaccato sulla vita artistica e cinematografica del Novecento, attraverso personaggi come Henry Moore, Arnaldo e Giò Pomodoro, John Cage, Carla Fracci e Vittorio Gassman. Ma anche territori, architetture e gente comune che Capellini ha incontrato durante i viaggi in tutto il mondo. anni più tardi, con la città stata capitale europea della cultura? In una parola si è passati «alla discontinuità» dice Borzani. Ma le presenze sono salite: 144mila nel 2009 per la mostra su De André, 165mila per «Mediterraneo» nel 2010, 342mila l anno successivo per «Van Gogh e il viaggio di Gauguin», 100mila per il fotografo McCurry, 95mila per Mirò nel 2012 e 120mila per Munch. Discontinuità nel proporre senza farsi ingabbiare da formule, ma continuità, come trend, nell accogliere genovesi, liguri e visitatori italiani e stranieri. A Genova, in un unico posto si passa dall offerta di mostre a rassegne sulla memoria che si traduce in contemporaneo, come «la Storia in Piazza» che in primavera ha raccolto 28mila persone. La dinamo comune è la curiosità, perché se in primavera fai parlare, com è accaduto quest anno, sociologi e storici sul cibo, con un salto temporale da trentamila anni fa al futuro, in autunno puoi rovesciare il piano entrando, ad esempio, nel mistero di cosa sia oggi un libro o una narrazione. Tutto insieme all arte, che fa da immensa e irripetibile scenografia. La sperimentazione del Palazzo Ducale, con azionista unico il Comune di Genova, prosegue ora incorporando la Fondazione regionale per lo spettacolo e la cultura. Un altra svolta riguarda Villa Croce, il museo di arte contemporanea, che diventerà un laboratorio di management culturale sostenuto anche da privati, collezionisti e appassionati. Un ultima sfida, riqualificare spazi della periferia e sostenere il meticciato culturale, nasce dalla convinzione che talvolta scommettere sul cambiamento è possibile, e può pagare anche in tempi di crisi. n Renato Tortarolo

9 VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA A Genova due miti messicani Frida Kahlo e Diego Rivera si confrontano in una mostra organizzata dai pronipoti in collaborazione con Palazzo Ducale Le celebrità di Muray 200 scatti del fotografo ungherese che perfezionò la tecnica Carbro genova. Non solo Frida Kahlo in Palazzo Ducale. L edizione genovese (dal 20 settembre al 15 febbraio 2015) dopo il successo dell esposizione nelle Scuderie del Quirinale di Roma la scorsa primavera-estate, incentrata prettamente sul rapporto tra la pittura di Frida e le avanguardie internazionali del suo tempo, presenta sostanziali varianti nei prestiti e nella stessa impostazione generale. S intitola, per essere più espliciti, «Frida Kahlo-Diego Rivera», e, pur prendendo spunto dall anniversario dei sessant anni dalla morte di Frida, propone un percorso che sottolinea il lungo e tormentato rapporto con il marito Diego Rivera. Lo fa, però, andando al di là delle più scontate, e talvolta inflazionate, divagazioni biografiche, mettendo al primo posto i fatti artistici. Come dovrebbe essere, visto che di arte e artisti parliamo. Le loro vite si fondono l una con l altra, anche sul piano artistico. A Genova è raccontato il rapporto tra le loro diverse accezioni della pittura, approfondendo anche quanto siano state diversamente valutate nel tempo. Frida Kahlo (1907-54) è stata quasi schiacciata dalla propria immagine. Diventa un mito, un icona della cultura messicana e non solo: figlia della rivoluzione, femminista, trasgressiva. Ci mette del suo nella reiterazione quasi ossessiva della proposta di una serie di autoritratti, ma è anche la società, in primis quella americana del dopoguerra, che ha bisogno di miti ed elegge anche lei a nuova icona. Diego Rivera, «Ritratto di Natasha Gelman», 1943 Diego Rivera (1886-1957), l artista più affermato del Messico rivoluzionario, attratto fin da giovane dall arte tradizionale precolombiana e in contatto con le principali avanguardie europee, darà vita, insieme a José Clemente Orozco e David Alfano Siqueiros, alla più grande arte muralista del secolo. Dopo sette anni dal loro primo incontro del 1922, i due si sposano: è l inizio di un lungo e tormentato amore che è entrato nella storia. La mostra, realizzata da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, MondoMostre e Skira, è curata da Helga Prignitz- Poda con la collaborazione di Christina Kahlo (pronipote di Frida) e Juan Coronel Rivera (nipote di Diego). Tra i dipinti figurano gli affascinanti autoritratti di Frida: «Diego in my mind», «Autoritratto con vestito in velluto», «Diego e io» e, ancora, «Autoritratto con girasole», dipinto poco prima della sua scomparsa. Saranno esposti anche i suoi disegni e il corsetto di gesso sul quale Frida dipinge la falce e il martello sopra il feto del proprio aborto. Di Diego saranno presentati, invece, dipinti a olio tra cui «Ritratto di Natasha Gelman», «Ritratto di Dama Oaxaqueña», «Venditrice di calle, Frida nuda e l Italian Sketchbook», il taccuino con bozzetti e appunti sull arte italiana che Rivera porta con se nel viaggio in Italia del 1920-21, mai esposto prima. Si potrà infine ammirare la ricostruzione di uno dei suoi grandi murales. n A.O. e F.D A. genova. Dal 16 ottobre all 8 febbraio 2015, il Sottoporticato di Palazzo Ducale ospita la mostra «Nickolas Muray. Double Exposure». Nato in Ungheria nel 1892, dopo gli studi a Berlino, Muray si trasferisce a New York, a causa della Grande Guerra. In seguito all apertura del suo studio fotografico al Greenwich Village, riceve l incarico dalla rivista Harper s Bazaar di immortalare la star di Hollywood Florence Reed. Ha così inizio la sua carriera di ritrattista di celebrities, fotografo di moda e pubblicitario. Circa 200 scatti, provenienti dal George Eastman House, dagli archivi di Condé Nast-Vanity Fair, da alcune collezioni private e dal suo archivio personale, sono stati selezionati dalla figlia Mimi Muray per una mostra che ne ripercorre circa 40 anni di attività, a partire dai lavori degli anni 20. Nel giro di 20 anni Muray realizza più di 10mila fotografie di attori, politici, star del cinema, ballerini e scrittori, tra cui Marylin Monroe, Greta Garbo, Charlie Chaplin, Elizabeth Taylor e Claude Monet, nonché Frida Kahlo, ragione in più per fare della mostra l evento collaterale alla rassegna dedicata a Frida e Diego. Muray incontra la Kahlo in Messico nel 1931 e, dopo una relazione durata dieci anni, rimangono amici fino alla morte dell artista. Celebre la fotografia di Frida avvolta nel rebozo, il tipico mantello messicano, tra le preferite di Muray, che ha contribuito a creare il mito della pittrice. Parallelamente si dedica alle fotografie legate alla grande pubblicità, alcune diventate vere e proprie icone. I suoi lavori più noti, i primi a colori, sono apparsi nelle più importanti riviste americane. Sfruttando le Nickolas Muray, «Judy Garland»,1945 conoscenze assimilate a Berlino perfeziona la tecnica Carbro con cui, utilizzando pigmenti al carbone, riesce a ottenere colori perfetti. Grazie al suo stile unico e alle sue tecniche innovative, è considerato tra i maestri della fotografia del 900. Calendario degli eventi ROBERT CAPA IN ITALIA 1943-1944 7 giugno 5 ottobre 2014 Palazzo Ducale, Genova Robert Capa, il grande fotoreporter di guerra, con 78 immagini in bianco e nero racconta la liberazione d Italia: dallo sbarco in Sicilia delle truppe alleate il 10 luglio 1943, alle battaglie di Montecassino nell inverno e a Roma nell agosto del 44, una storia poco conosciuta e largamente rimossa. Capa, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, a documentare i fatti: se le tue fotografie non sono all altezza, non eri abbastanza vicino, ha confessato più volte. ANTONIO RUBINO 14 novembre 2014 15 febbraio 2015 Palazzo Ducale, Genova Museo Luzzati, Genova Wolfsoniana, Genova Nervi La mostra è un omaggio ad uno dei grandi maestri dell illustrazione: l imperiese Rubino, che, formatosi nell ambito del Simbolismo e dell'art Nouveau, oltre ad essere stato tra i fondatori del Corriere dei Piccoli e una delle firme più importanti del Giornalino della Domenica, è considerato il padre del fumetto italiano. Oltre 200 opere ripercorrono la vena fantastico-onirica e il sorprendente simbolismo di quest artista che, come si autodefinì, fu Giornalista per ragazzi, tavolista, autore di libretti e di commedie, decoratore di ambienti, scenografo, attore polemista, regista di disegni animati e persino, nei ritagli di tempo, raccoglitore di olive. FRIDA KAHLO E DIEGO RIVERA 20 settembre 2014-8 febbraio 2015 Palazzo Ducale, Genova Dopo la mostra presso le Scuderie del Quirinale di Roma, che ha messo l opera di Frida nel contesto delle avanguardie internazionali del suo tempo, quella al Ducale racconta il percorso artistico e biografico di una delle coppie più celebri e tormentate dell arte del Novecento. Circa 200 opere, alcune rare fotografie e documenti, dipinti e disegni della Kahlo (in particolare i suoi autoritratti) e numerosi lavori di Rivera, in larga parte dipinti ad olio ma anche il taccuino del viaggio in Italia, mai esposto prima e il ritratto di Frida nuda. In mostra sono proiettate anche immagini di grandi dimensioni di alcuni dei suoi più famosi murales. FRANCO FONTANA Vita Nova 29 Novembre 2014 6 gennaio 2015 Palazzo Ducale, Genova Tra il 2010 e il 2013, Franco Fontana ha fotografato nel cimitero di Staglieno un corpus di monumenti ottocenteschi degli scultori Monteverdi, Bistolfi, Benetti, Cevasco, Orengo, Rota e Villa. Quegli scatti compongono Vita Nova, un modo personale di affrontare il tema della morte che lo conduce a indagare il delicato rapporto tra Eros e Thanatos. NICKOLAS MURAY Double Exposure 16 ottobre 2014 8 febbraio 2015 Palazzo Ducale, Genova Per la prima volta in Italia una mostra monografica del famoso fotografo statunitense di origini ungheresi Nickolas Muray. Circa 200 foto ripercorrono il suo lavoro dagli scatti alle celebrità hollywoodiane ai lavori più prettamente legati alla grande pubblicità. Un excursus fotografico di circa 40 anni, tra cui risaltano le immagini, ormai famosissime, scattate a Frida Kahlo nel corso della loro trentennale relazione. Tra le foto più glamour quelle a Marylin Monroe, Greta Garbo, Joan Crawford, Elizabeth Taylor e Marlene Dietrich. Il suo stile unico e l uso di tecniche innovative hanno posto Muray tra i grandi maestri della fotografia del XX secolo e il suo lavoro ha ispirato molti altri artisti, tra cui Irving Penn, Diane Arbus e Annie Leibovitz. DUCALE DA ASCOLTARE: I GRANDI INCONTRI Autunno 2014 Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura è un officina culturale in cui s intrecciano diversi aspetti: luogo pubblico, sede espositiva e uno spazio di discussione dove intervengono gli specialisti delle scienze umane, della filosofia, delle arti e delle scienze. In autunno, tra gli altri, si potranno ascoltare: Massimo Cacciari, Giulio Giorello, Adriana Cavarero, Nicla Vassallo, Salvatore Veca, Roberta de Monticelli, Eva Cantarella, Manuel Benasayag, Christina Kahlo, Juan Coronel Rivera, Philippe Daverio,Giorgio Pestelli, Quirino Principe, Marco Beghelli, Michael Cunningham, Tahar Ben Jelloun, Jonathan Coe, Juan Gabriel Vásquez, Stefano Rodotà e Vito Mancuso. Piazza Matteotti 9 tel. 010.8171665 www.palazzoducale.genova.it

VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Da sinistra Paolo Capozzi, Matteo Cambi e Guido Wannenes Un florido mercato sviluppato da tre brillanti quarantenni figli di papà Paolo Capozzi, Matteo Cambi e Guido Wannenes, tutti nati tra il 1967 e il 1974, dirigono con fatturato in crescita le tre prestigiose case d asta di famiglia genova. È singolare che una città con poco più di 600mila abitanti abbia una concentrazione di case d aste pari o addirittura superiore a quella della capitale, Roma, e dell ombelico italiano del mercato dell arte, che certamente è Milano. Genova può contare su un offerta varia, che va dalle più piccole realtà specializzate in alcuni settori a case d asta che negli ultimi anni si sono decisamente conquistate, numeri alla mano, un ruolo tutt altro che marginale in Italia. Si va così da Ghiglione, leader locale ma non solo per numismatica e filatelia (www.ghiglione.it) alla San Giorgio, specializzata in armi antiche (www.sangiorgioaste.com), sino alle tre maggiori: Boetto, Cambi e Wannenes, che si dividono il grosso del business. Così indicate sono in ordine alfabetico ma anche di anzianità. A metterle invece in sequenza per fatturato, con i numeri del 2013, il primo posto vede Cambi con 23,544 milioni di euro; al secondo siede Wannenes con 12,9 milioni di euro e infine Boetto con circa 10 milioni di euro. Per quest ultima, il 2013 rappresenta comunque l anno record della propria storia, che ha visto una crescita continua negli ultimi 5 anni, con il raddoppio vero e proprio in termini di lotti venduti, dai 1.800 del 2008 ai 4mila del 2013; e anche di sessioni d asta, ora circa una decina all anno. A guidarla sono 4 amministratori e 8 dipendenti oltre a 5 esperti esterni, ma chi ne tiene il timone è Paolo Capozzi. È il secondogenito di Marco, storico antiquario genovese con una grande galleria in piazza Fontane Marose, fondatore della casa d aste Cardinal Boetto nel 1988 insieme alla marchesa Umberta Cattaneo, la cui figlia Nicoletta siede anch essa nella dirigenza della società. Nato nel 1967, dopo Alberto, 1965, e prima di Francesco, 1971, Paolo è uno dei tre quarantenni protagonisti di questo singolare scenario genovese, ma a differenza di Matteo Cambi e Guido Wannenes, che lavorano in realtà più giovani, ha dovuto affrontare le esigenze di un cambiamento imposto dal nuovo mercato per non soccombere, com è accaduto invece alla storica gemella di Boetto, la Rubinacci di Piero Pagano, chiusa per fallimento qualche anno dopo la scomparsa del suo leader. «La strategia è stata differenziare maggiormente i settori di vendita, riassume Capozzi, dai soli tradizionali di antiquariato e dipinti antichi, siamo passati alle aste di design, moderno, gioielli e più recentemente anche Cina». La crescita del business ha portato a diverse esigenze anche logistiche e quindi al trasferimento nella nuova sede delle Fieschine, nel 2012. «Leggermente decentrata rispetto a Palazzo Lercari di Via Garibaldi, abbiamo guadagnato in praticità, accessibilità e, banalmente, in metri quadri». Che servono, anche nell era che vede sempre più predominante la vendita online. «Ormai si vende molto di più con i condition reports che non con il cliente che viene a vedersi l oggetto nella nostra sede, conferma Matteo Cambi, per alcuni settori, come il design, fino al 95% dei compratori sono a distanza; per i dipinti è un po diverso: è più facile che prima di comprare vedano l opera dal vero, ma sempre meno di prima». Matteo, classe 1969, è il fratello maggiore dei tre figli di Marcello che ha avviato l attività nel settore dell antiquariato. Sebastiano, del 72, segue più gli aspetti finanziari e Giulio, che ha 34 anni, si occupa nello specifico della sede di Genova. Infatti dallo scorso anno Cambi ha aperto a Milano e fa regolarmente preview delle aste anche a Londra, e al timone dell intera barca, sempre più sofisticata, sta Matteo. A parte l exploit del settore Cina che, con un fatturato di 11,3 milioni di euro ha fatto segnare a Cambi la miglior performance italiana del 2013, la crescita ha interessato tutti gli ambiti che hanno pressoché raddoppiato rispetto al 2012. I dati del primo semestre 2014 confermano l assestamento per l arte orientale, con un risultato parziale di già oltre 9 milioni; una crescita si sente per dipinti antichi (+25%), design e arti decorative (+30%), gioielli e argenti (+18%). In flessione l antiquariato generico (-29%), che pare lontano dall arrestare la propria discesa. I 13 milioni di euro circa di Wannenes nel 2013 hanno posizionato la casa d aste al quinto posto in Italia, secondo le classifiche de Il Corriere della Sera e Il Giornale dell Arte, e i dati del primo semestre 14 confermano la stabilità del suo business che, nato nel 2001 su iniziativa di Guido Wannenes che dà il nome alla casa d aste e ne è amministratore delegato, si è inserito fin da subito negli scenari del mercato contemporaneo: «Il progetto è stato concepito per essere al passo con i tempi, quindi fin da subito orientato al mercato estero e a un approccio di tipo globale attraverso gli strumenti di internet, per esempio, ma anche riguardo a tutti gli investimenti». Il suo primo catalogo, nel 2001, aveva suscitato scalpore per quanto era lussuoso, con una grafica quasi aggressiva. Con il senno di poi, quell essere nuovo e diverso ha posto Wannenes sul binario dell accelerazione. La casa d aste, che inizialmente aveva un altro socio, si può dire che, come le sue consorelle Boetto e Cambi, sia anch essa a conduzione familiare. Guido, quarantenne da quest anno, ha al suo fianco la moglie Giulia, che non ne ha neppure trenta, a completare una realtà decisamente giovane per le case d aste genovesi, e, sulla carta, più facilmente adattabili agli scenari sempre nuovi e fluttuanti del business legato all arte. n Anna Orlando

11 VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Aste per la Caritas I primi 26 anni di Boetto Di origine fiamminga Nel giovane Guido il futuro della dinastia Wannenes genova. La Casa d Aste Boetto è la più antica a Genova ancora in attività. Viene fondata nel 1988 da Marco Capozzi che, insieme a Umberta Cattaneo Della Volta, è affiancato nelle gestione dai figli Alberto, Paolo e Francesco, dalle figlie della marchesa Cattaneo e da Elena Spechel. In un primo tempo la casa d aste era situata al civico 3 di via Garibaldi, nel palazzo costruito tra il 1571 e il 1578 per volere di Franco Lercari, oggi di proprietà dei discendenti della famiglia Parodi. Era ospitata nel primo piano nobile dell edificio, incorniciata da un capolavoro di Luca Cambiaso, l affresco raffigurante l impresa di Megollo Lercari con la costruzione del fondaco dei genovesi a Trebisonda. Nel 2012 si è trasferita nella più grande struttura dell ex conservatorio delle Fieschine in Mura dello Zerbino, che offre evidenti vantaggi logistici rispetto al centro storico. Il conservatorio viene costituito nel 1762 secondo la volontà di Domenico Fieschi, discendente di una delle più importanti famiglie genovesi, per dare assistenza alle fanciulle indigenti. Oasi di pace e bellezza, la nuova dimora dispone di 1.400 mq di spazio in grado L ex conservatorio delle Fieschine sede della casa d aste Boetto di ospitare i 6mila lotti gestiti ogni anno. Nata con lo scopo di aiutare, tramite la vendita dei lotti provenienti dalle più importanti famiglie genovesi, la Caritas Diocesana, la Casa d Aste Boetto con il passare degli anni si è trasformata in una s.r.l. continuando, comunque, a dare un contributo annuo alla Caritas. Aste di Antiquariato Boetto s.r.l., Mura dello Zerbino, 10 www.asteboetto.it. Nel castello Mackenzie Attività di Cambi nelle nuove sedi genova. Dopo molti anni di esperienza nel campo dell antiquariato, Marcello Cambi fonda nel 1998 la casa d aste che porta il suo nome e che vede coinvolti attivamente i tre figli, Matteo, Sebastian e Giulio. Inizialmente ubicata in un palazzo ottocentesco in Salita della Tosse, nel centro di Genova, nel febbraio del 2004 si è trasferita nel maestoso e pittoresco Castello Mackenzie. Situata sopra piazza Manin, l eclettica costruzione viene realizzata tra il 1893 e il 1905 dall architetto fiorentino Gino Coppedè, chiamato a Genova dall assicuratore Evan Mackenzie, che abitò nel castello con la famiglia fino alla sua morte, avvenuta nel 1935. Costruito su una villa preesistente, è uno dei maggiori esempi di gusto revivalistico di fine Ottocento. La struttura è composta da cinquanta ambienti articolati in un alternarsi di scale, disimpegni, stanze e saloni. Al suo interno si trovano anche una piscina, ricavata in un mezzanino, e un ascensore d epoca. Nel 1986, dopo numerosi passaggi di proprietà, il castello viene acquistato dal collezionista americano Mitchell Wolfson Jr. e in seguito, nel giugno del 2002 dalla Casa d Aste Cambi. I 6mila mq di spazio in cui è organizzata la dimora hanno impegnato i Cambi in un importante campagna di restauro, che ha riguardato l intero edificio. Le eleganti sale forniscono un ambientazione particolarmente scenografica per ogni varietà di lotto, dai mobili antichi ai più piccoli oggetti preziosi. In occasione delle aste primaverili del 2013 la Casa d Aste Cambi ha inoltre inaugurato la sede milanese in Corso Venezia 16, il prestigioso Palazzo Sebelloni in cui vengono anche ospitate le preview delle aste. Il Castello Mackenzie, sede della casa d aste Cambi Cambi Casa d Aste, Castello Mackenzie, Mura di San Bartolomeo, 16, tel. 010 839 5029, www.cambiaste.com. genova. Nel 2001 Guido Wannenes ha fondato con un amico la casa d arte Art Auctions con il principale scopo di vendere i pregiati arredi di una villa patrizia al confine con la Toscana. Proveniente da un importante famiglia di antiquari arrivati a Genova dall Olanda nel XVII secolo con i pittori fiamminghi, Guido Wannenes con il tempo ha preso la completa gestione dell attività (che da lui ha preso nome), diventando il più giovane titolare di casa d aste in Italia. La sede era inizialmente collocata nel Palazzo Di Negro in Banchi, residenza voluta nel 1568 dal dogefinanziere Ambrogio Di Negro, presente in tutti gli elenchi dei rolli e inclusa nel volume di Peter Paul Rubens I Palazzi di Genova del 1652. Il trasferimento nell attuale Palazzo Casareto De Mari, meglio conosciuto con il nome di Palazzo del Melograno per via dell albero cresciuto nel poggiolo al di sopra del portale, risale al 2005. Sito in piazza Campetto, l edificio è stato realizzato a fine 500 per volere di Ottavio Imperiale. Grazie alla sua magnificenza, ancor prima del completa- CALENDARIO ASTE 2014 ANTIQUARIATO 29 e il 30 Settembre ARTE CONTEMPORANEA e FOTOGRAFIA 28 Ottobre DESIGN e SELECTED 29 e il 30 Ottobre ANTIQUARIATO 9 e 10 Dicembre ARTE ORIENTALE 11 Dicembre GIOIELLI 11 Dicembre I nostri esperti stanno selezionando opere per le prossime aste e saranno a disposizione per valutazioni gratuite presso il domicilio del cliente o nella sede della Casa d Aste. La possibilità di vendita riguarda sia opere singole, sia interi arredamenti. Gli affreschi di Palazzo del Melograno, sede di Wannenes mento dei lavori è inserito nel registro dei rolli del 1588 e successivamente nella seconda edizione del volume rubensiano. Arricchito da importanti affreschi di Domenico Piola, G.A. Boni e Bartolomeo Guidobono, oggi ospita nei suoi 800 metri quadrati l esposizione dei lotti e le relative aste. Wannenes Art Auctions, Palazzo del Melograno, Piazza Campetto, 2, tel. 010 2530097, www.wannenesgroup.com ASTE BOETTO asteboetto@asteboetto.it - www.asteboetto.it DESIGN E ARTI DECORATIVE DEL XX SECOLO: Sergio Montefusco montefuscosergio@gmail.com ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: Marco Canepa marco.canepa@libero.it ANTIQUARIATO : Marco Capozzi info@asteboetto.it FOTOGRAFIA : Maura Parodi maurapar@libero.it ARTE ORIENTALE : Stefano Jin stefano.jin@yahoo.it GIOIELLI : Maurizio Simonetti maurizio.simonetti@asteboetto.it Mura dello Zerbino 10 rosso, 16122 Genova Tel. +39 010 25 41 314 - Fax +39 010 25 41 379 Foro Buonaparte 48, 20123 Milano - Tel. +39 02 36 76 82 80

VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA 12 Com è Genova per gli esperti Così Ilaria Bonacossa, Cesare Viel e Chico Schoen vedono il futuro dello scenario artistico genovese Ilaria Bonacossa, direttore artistico del Museo di Villa Croce «C è un malinconico attaccamento alla fine degli anni Settanta visti come periodo d oro e poca attenzione alla scena internazionale attuale; agli artisti di fuori piace questo contesto stratificato e credo che offrire loro la possibilità di creare opere site specific sia una strategia vincente. La mia sfida è inserire Genova in una mappa internazionale dell arte contemporanea». Chico Schoen, gallerista presso Guidi&Schoen «Genova è una città di grandi sensibilità nascoste e pubbliche indifferenze. La strada perché si apra davvero all arte contemporanea è lunga. Continuare a organizzare mostre ed eventi nel proprio spazio aperto al pubblico credo sia il contributo più grande che noi galleristi possiamo dare. Anche se gli interlocutori sono ormai soprattutto dei veri appassionati per i quali collezionare è una parte imprescindibile della propria identità». Cesare Viel, artista, docente di storia dell arte contemporanea all Accademia Ligustica «L arte contemporanea è percepita in modo ambivalente, un misto di curiosità e diffidenza. Ma è un problema tipicamente italiano. Qui ci sono spinte in avanti e poi improvvisi rigurgiti di ritorno, uno stop and go strutturale e fisiologico. Avverto un energia che meriterebbe di essere più ascoltata e lasciata esistere, ma non in modi stereotipati e un po paternalistici. Bisogna puntare sui giovani, non bisogna mai avere paura di rischiare». Un Saraceno conquista Genova A Torino e in Liguria l arte è Concreta SARZANA (SP). Impegnata ormai da molti anni nella riscoperta dell astrattismo geometrico in Italia, la galleria Cardelli & Fontana arte contemporanea di Sarzana presenta, fino al 13 settembre, la mostra intitolata «Il MAC in Liguria e Piemonte tra autonomia stilistica e concretismo». La collettiva è dedicata a quegli artisti che a Torino e in Liguria presero parte al Movimento Arte Concreta, gruppo che, a partire dalla fine degli anni 40, ha coagulato al suo interno l interesse di molti artisti che del rigore geometrico hanno fatto la propria matrice espressiva principale. In mostra una trentina di opere storiche, nate negli anni in cui il Movimento era nel pieno della ricerca e del fulgore creativo. Nel 1952 si stabiliscono i primi rapporti diretti tra i genovesi Giuseppe Allosia e Plinio Mesciulam e il MAC milanese, prevalentemente con Anastasio Soldati e, dal 1953, inizia lo loro stretta collaborazione alle manifestazioni concretiste, anche con Gianfranco Fasce e successivamente Bruna Pecciarini. Sono incluse nella selezione della galleria anche opere di tutti gli aderenti al Gruppo del Golfo, attivo a Chiavari dal 1952: Luiso Sturla, Rodolfo Costa, Vittorio Ugolini e Vincenzo Frunzo. Accompagna la mostra un catalogo con testo di Luciano Berni Canani. Nella foto «Paracadutista. Pilota. n. 6» di Adriano Parisot. GENOVA. Da alcuni anni l artista argentino Tomás Saraceno (San Miguel de Tucumán, 1973) concentra il proprio lavoro sui modelli alternativi di coesistenza sociale presenti negli ambienti fisici e biologici, dalle macro-strutture cosmiche ai micro-sistemi biologici. Spaziando dall arte alla scienza, lavora a stretto contatto con scienziati, artisti, biologi e architetti. Nella mostra «Cosmic Jive: Tomás Saraceno. The Spider Sessions» (nella foto un dettaglio del progetto per Villa Croce), visitabile a Villa Croce prorogata fino al 2 novembre, l artista esplora meticolosamente il mondo dei ragni, già soggetti di alcune sue importanti installazioni come «Galaxy Forming along Filaments, like Droplets along the Strands of a Spider s Web» proposta nella Biennale di Venezia del 2009 o «14 Billions (Working Title)» realizzata l anno successivo per la Bonniers Konsthall di Stoccolma. Nel Museo d arte contemporanea di Villa Croce il tema della ragnatela, che oltre alle valenze architettoniche e ingegneristiche acquisisce valori sociali, cosmologici e simbolici, è sviluppato in tutte le sue sfaccettature: il progetto site-specific è stato realizzato in collaborazione con biologi, architetti, ingegneri elettronici e musicisti, affinché il risultato fosse uno studio minuzioso e completo sull universo dei ragni. Entrando nel museo si viene così proiettati in un mondo oscuro che il visitatore è invitato a esplorare percorrendo gli ambienti della villa, dove incontrerà installazioni interattive in grado di attivare i diversi sensi del fruitore. ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA MILANO, 18 NOVEMBRE 2014 I nostri esperti sono a disposizione per valutazione di opere e collezioni da inserire nelle prossime vendite Antonio Dias (1944) The Image, illusion, 1971 venduto per euro 320.000 Lucio Fontana (1899-1968) Concetto Spaziale, 1967 venduto per euro 80.000 Arnaldo Pomodoro (1926) Sfera di San Leo, 1997-98 venduto per euro 99.000 Agostino Bonalumi (1935-2013) Bianco, 1969 venduto per euro 104.000 Milano: Tel. +39 02 36590462 - milano@cambiaste.com Genova: Tel. +39 010 8395029 - info@cambiaste.com CAMBIASTE.COM

VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Gli ambienti della Galleria d arte Luca Marletto Galleristi, cisterne sotterranee e palazzi antichi Per la X edizione di Start trasformano la città in un museo a cielo aperto le gallerie private liguri con l apertura collettiva di 15 realtà genovesi nella notte del 25 settembre genova e la spezia. Per scoprire tutti gli angoli più spettacolari di Genova potrebbe essere sufficiente visitare le sue gallerie d arte. Dislocate non soltanto tra le grandi vie e le piazze, trovano sede spesso negli antichi palazzi dei «caruggi», offrendo inaspettati scorci su angoli di rara bellezza. L arte, in città, dimora in stanze affrescate, in vecchie cisterne sotteranee, nei cortili loggiati. Dalle gallerie storiche agli spazi più giovani sono circa una ventina queste diverse realtà che, come tappe di una caccia al tesoro, guidano appassionati e turisti alla scoperta della città. Partiamo allora, rigorosamente a piedi, dal centralissimo Palazzo Ducale. Vi hanno sede Pinksummer (www. pinksummer.com), che dedicata la propria attività quasi esclusivamente alla scena internazionale e ad artisti che spesso propongono installazioni di grandi dimensioni; Ellequadro Documenti (www.ellequadrodocumenti. com), centro di promulgazione delle arti oltre che spazio epositivo; e San Lorenzo (www.galleriasanlorenzo.com), nata con una specializzazione in grafica e che oggi tratta anche pezzi unici. A pochi passi da qui si trova Il Vicolo (www.galleriailvicolo.com), una delle gallerie storiche della città diretta oggi da Ambra Gaudenzi, figlia di «Alf», artista dell importante avventura futurista. Addentrandosi nel dedalo dei vicoli e scendendo a mare verso la zona del Porto Antico, in zona San Matteo, si incontrano Studio Ghiglione (www. ghiglione.it), anche casa d aste per filatelia, numismatica e arti visive, e la Galleria d Arte Luca Marletto (www. galleriamarletto.it), tra le ultime nate, all insegna di un grande entusiasmo. Seguono a poca distanza la Galleria Guidi (www.galleriaguidi.com), con le sue proposte di importanti maestri del Novecento e Guidi&Schoen (www. guidieschoen.com) più orientato invece alla scena giovane e internazionale. Poco dopo, svoltato l angolo, troviamo CerrutiArte (www.cerrutiarte.it), il cui vasto spazio si muove tra saliscendi, stretti corridoi e ripide scale che conducono nei fondi cisterna. Proseguendo lungo l animata via San Luca in uno strettissimo passaggio laterale troviamo la frizzante associazione culturale Studio 44 (galleriastudio44.blogspot.com), mentre ripiegando verso la zona della Maddalena incontriamo la Galleria Il Basilisco (www.ilbasilisco.info). Densa di spazi per l arte è anche la zona del Duomo: a Palazzo Tagliafico la storica galleria UnimediaModern (www.unimediamodern. com), che da decenni collabora con il gruppo Fluxus in particolare e con artisti emergenti, VisionQuest (www. visionquest.it), totalmente dedicata alla fotografia, e Il Punto (+39 0102091639). Nel centro storico ci sono ancora le gallerie Il Grechetto Grafica Antica (su www.facebook. com), Arte Studio (www.galleriartestudio.it) e Artrè (www. artre.it), mentre nell elegante via Roma la storica Martini e Ronchetti (www.martini-ronchetti.com), attiva dagli anni La creatività dei millenials genovesi under 35 GENOVA. È nella Sala Dogana di Palazzo Ducale (nella foto l ingresso) che transitano le nuove idee. Questo incubatore di 175 mq, antico locale in cui confluivano merci e persone, è oggi una piattaforma di lavoro dedicata alla creatività. I progetti più freschi e dinamici under 35, dalla fotografia alla performance, dal teatro alla musica, trovano qui luogo d espressione e condivisione grazie alla collaborazione di Comune di Genova, Assessorato alla Cultura e Assessorato Politiche Giovanili, con Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. La stagione si inaugura il 12 settembre con «GEneration Y», mostra del Gruppo Studio_IN2, vincitore della terza edizione del concorso internazionale «Shot Sala Dogana Hands-On Transformation». Si tratta di un progetto installativo che inizia sviluppandosi per le vie della città e lungo quattro percorsi differenti invita il pubblico a raggiungere Sala Dogana. L idea ruota attorno ai «Millenials» genovesi, i ragazzi nati tra gli anni Ottanta e il Duemila entrati nel mondo del lavoro proprio in questi ultimi anni di crisi internazionale. Negli spazi interni stampe e poster raccontano le loro biografie, che se da un lato affrontano un futuro incerto, dall altro evidenziano gli sforzi compiuti per delineare cammini di crescita nuovi e alternativi. Settanta, come Rotta Farinelli (su www.facebook.com), nell altra arteria dello shopping, via XX Settembre, assieme alla giovane ABC Arte (www.abc-arte.com). Il 25 settembre è una data speciale perchè questo tour nel contemporaneo e non solo offra qualcosa in più. Con l evento Start, giunto alla sua decima edizione, la maggior parte delle gallerie inaugura collettivamente la stagione autunnale. Nella serata dell opening, una vera «full immersion» nel mondo dell arte, le gallerie restano aperte fino a mezzanotte, salvo qualche eccezione. Ecco un piccolo assaggio delle proposte: da Guidi&Schoen i nuovi grandi dipinti in bianco e nero di Davide La Rocca, dal Grechetto gli acquerelli di Pier Canosa ispirati alle immagini tratte da «Les Songes Drolatiques de Pantagruel», famosa raccolta francese di figure grottesche e maschere del 1565, da ABC Arte una collettiva con Andrea Bruschi, Agostino Bergamaschi e Francesca Schgor. Da Il Vicolo i disegni e le installazioni di Roberta Savelli, da VisionQuest le fotografie di Aqua Aura e molto altro ancora (vedi piantina qui sotto). Spazi prestigiosi sorgono, poi, anche in Riviera, in particolare a Levante: a Sarzana (SP) Cardelli & Fontana (www.cardelliefontana.com) con un interessante Le Gallerie di START 2014 1 ABC Arte via XX Settembre 11 A 2 Artrè Gallery vico dei Garibaldi 43 3 CerrutiArte piazza dei Garibaldi 18R 4 Ellequadro Documenti piazza Matteotti 6 (cortile interno di Palazzo Ducale) 5 Galleria Arte Studio piazzetta San Giovanni il Vecchio 2 6 Galleria Il Basilisco piazza della Maddalena 7 7 Galleria Ghiglione piazza San Matteo 6/Br 8 Galleria San Lorenzo al Ducale piazza Metteotti 60r (cortile minore di Palazzo Ducale) mostra sulla pitura analitica fino al 13 settembre; a Sestri (GE) Creatini&Landriani (www.creatinilandriani.it); a Chiavari (GE) Cristina Busi (www.galleriacristinabusi.it); a Portofino Tornabuoni (www.tornabuoniarte.it); a Camogli (GE), durante le tre giornte del festival della comunicazione dal 12 al 14 settembre, P46 Gallery allestirà la mostra «Let s communicate the future» su dieci opere scelte di illustratori e graphic designer che «parlano» di trasmissione di messaggi culturali attraverso la tecnologia e i nuovi media (www.p46.it). Ma l arte è anche al di fuori degli spazi convenzionali: al Container Terminal di La Spezia l artista tedesca Astrid Stöfhas presenta una ciclo di opere dedicata alle donne in viaggio (www.contshipitalia.com), mentre al nuovo Outelt Shopinn Brugnato 5 terre Village, nella nuova Art Gallery Giuliano Tomaino espone, tra gli altri lavori, due grandi installazioni in ferro (www.shopinnbrugnato5terre.it). Sempre in Riviera anche un appuntamento di arte antica: a Portofino, fino al 30 settembre, la Galleria San Giorgio ospita una selezione della più grande collezione italiana di «Cartons de tapisserie d Aubusson» (www.galleriasangiorgio.com). A questo punto, non resta che scegliere da dove partire. 9 Galleria Studio 44 vico Colalanza 12 10 Galleria Guidi via Davide Chiossone 19r 11 Guidi&Schoen ArteContemporanea vico Casana 31r 12 Il Grechetto Grafica Antica e Moderna salita San Matteo 19 La Pop Art firmata Remotti al primo Festival della Comunicazione CAMOGLI (GE). La Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti, solitamente aperta su appuntamento il sabato e la domenica, osserverà orari speciali, dalle 11 alle 20, in occasione del Festival della Comunicazione, ospitato da Camogli dal 12 al 14 settembre, prima edizione di un appuntamento che avrà cadenza annuale e che rifletterà sul tema della trasmissione del messaggio. Questa particolare accezione verrà approfondita nei suoi aspetti culturali, mediatici e tecnologici. La Fondazione Remotti partecipa esponendo alcuni capolavori d arte contemporanea provenienti dalla propria collezione, in cui si osserva un rapporto con la comunicazione simultaneo rispetto ai cambiamenti in atto durante il secolo scorso. La mostra, curata da Francesca Pasini e intitolata «Da Warhol a internet», si basa sull affermazione del re della Pop Art Andy Warhol «tutti hanno diritto a cinque minuti di notorietà»: protagonisti sono Warhol e Roy Lichtenstein (nella foto la sua litografia «Sweet Dream baby», del 1965), i due personaggi che hanno maggiormente influenzato il modo di comunicare del XX secolo. Del primo viene esposta una rara edizione della «Marilyn Monroe» dipinta con acrilico su tela, oltre al «Self Portrait», che l artista realizza a Napoli per la mostra presso la Galleria Lucio Amelio. Tra gli artisti in mostra anche Maurizio Cattelan e Luigi Ghirri, le cui opere sottolineano l impatto dei media nella rappresentazione soggettiva, proseguendo con Emilio Isgrò, Sol LeWitt e Hans Op De Beeck per citarne solo alcuni. 13 Il Punto piazza Delle Scuole Pie 10 14 Il Vicolo Galleria d Arte salita Pollaiuoli 37 15 VisionQuesT contemporary photography piazza Invrea 4r

VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA 14 Provincia di Genova GENOVA SEDI PUBBLICHE Archivio Storico del Comune - Pal. Ducale piazza Matteotti 10; tel. 010 5574808; www.archiviostorico.museidigenova.it Il tempo «incartato» dal 30 ottobre al 27 febbraio 2015 Riflessione sul rapporto uomo-tempo svolta attraverso documenti, manoscritti e libri dell Archivio Storico del Comune, del Museo Giannettino Luxoro di Nervi e della Biblioteca Berio. Casa di Colombo e Torri di Sant Andrea tel. 010 4490128; www.coopculture.it Visita nella casa museo fino al 28 settembre Visite guidate con partenza dal Museo di Sant Agostino e passaggio nella chiesa che ospita «Le incredibili macchine di Leonardo». Si percorre poi il camminamento sulle Mura del Barbarossa per raggiungere Porta Soprana, le torri di Sant Andrea e la Casa di Colombo. Ogni sabato alle 15 e domenica alle 11. Castello d Albertis - Museo delle culture del mondo corso Dogali 18; tel. 010 2723820; Fuori orario nelle sere estive fino all 11 settembre Il museo è aperto il giovedì dalle 13 alle 22, con visite guidate ai passaggi segreti del Castello alle 20 e alle 21. Centro estivo lupi di mare fino al 12 settembre Gli operatori accolgono bambini e ragazzi: ogni settimana è dedicata a un tema diverso. Nvutuke Ezukoa fino al 21 settembre Massimiliano Verdino è tornato in Africa Occidentale dove le pitture corporali, la vestizione allegorica, le sonorità tradizionali e le tracce architettoniche sviluppate durante la Coppa d Africa hanno contribuito a formare negli abitanti una nuova identità. Percorsi nel ghiaccio dal 25 settembre all 8 dicembre La mostra è costituita da 23 fotografie dedicate a due percorsi: a Sud e a Nord. I musei genovesi () propongono il progetto di mostre «Meraviglie da collezione. 100 occasioni per scoprire i nostri tesori»: un invito a scoprire il ricchissimo patrimonio museale della città attraverso 15 opere d eccezione, esposte in 15 sedi. Valorizzati da nuovi allestimenti e da utili confronti con altri oggetti delle collezioni museali, i 15 capolavori saranno esposti, in alcuni casi per la prima volta, e illustrati in 100 appuntamenti. Nel Castello d Albertis i disegni di Marco Aurelio Crotta e Venceslao Borzani raccontano gli anni in cui il castello venne progettato secondo il gusto eclettico e neomedievale. Saktilila dal 19 dicembre al primo marzo 2015 La mostra a cura di Celso racconta l arte Mithila. Tradizionalmente opera delle donne, è una delle forme più particolari, complesse e meno conosciute della cultura indiana. Commenda di Prè piazza della Commenda 1; tel. 010 5573681; www.muma.genova.it, Visite Guidate fino al 27 dicembre Visite guidate (il sabato alle 10,30 e alle 15,30) conducono nel complesso ospitaliero medievale: nelle due chiese, nell oratorio e nell ospitale, sede del museo. Galata Museo del Mare calata De Mari 1; tel. 010 2345655; www.galatamuseodelmare.it Cercando Conrad fino al 12 ottobre In occasione del centenario del suo passaggio in Italia, l esposizione presenta la figura e l opera di Joseph Conrad, autore polacco centrale nella storia della letteratura di mare. Sala della tempesta 4D fino al 31 dicembre Un naufragio al largo di Capo Horn a bordo di una scialuppa in balia delle onde e del vento, un esperienza virtuale mozzafiato. () il Galata Museo del Mare mette in mostra il dipinto del primo 500 «Allegoria di un convegno navale in occasione della Sacra Lega del 1538», raffigurazione allegorica della Crociata del 1538 della Sacra Lega contro i Turchi. Lodola&Mathis dal 2 al 22 ottobre Doppia personale di Jill Mathis e Marco Lodola, a cura di Ivan Quaroni, in occasione del 54mo Salone Nautico. Galleria d Arte Moderna - Musei di Nervi via Capolungo 3, Nervi; tel. 010 3726025; Silvia Rastelli dal 27 settembre al 30 novembre Per la rassegna «Naturacontemporanea» esposizione e performance della danzatrice. (), la Galleria d Arte Moderna mette in mostra il «Ritratto di Mirette Tanska» di Santo Bertelli (1840-1892) raffigurante il volto di un affascinante dama di origini franco-polacche, vissuta nella Genova della Belle Époque. Festival della Scienza dal 24 ottobre al 2 novembre Per il Festival della Scienza i Musei di Nervi, Gam e Raccolte Frugone proporranno installazioni dal titolo «Ruit hora. Scenografie a tempo d arte», incontri con Andrea Mercalli, Salvatore Settis, e laboratori a tema. Sempre a Nervi il Museo Luxoro proporrà «Tempus fugit. Arte e misura di un tempo tra museo e atelier», presentazione del restauro di un antico orologio notturno con proiezione dell ora sulle pareti. Galleria Nazionale di Palazzo Spinola piazza Pellicceria 1; tel. 010 2705300; www.palazzospinola.it Nella cornice del palazzo cinquecentesco si snoda il percorso della Galleria Nazionale della Liguria, con opere dei maggiori artisti genovesi, fiamminghi ed europei, tra cui Rubens, Van Dyck e Grechetto. Musei di Strada Nuova via Garibaldi, 11; tel. 010 5572193; () sono qui esposti un autoritratto su carta di Arcimboldo e, per la prima volta dopo il restauro, una carta geografica della Liguria dell ingegnere militare spagnolo José Chaufrion del 1685. Turcherie dal 3 ottobre al 18 gennaio 2015 Un nutrito gruppo di ceramiche liguri del XVI, XVII e XVIII secolo testimonia i rapporti tra la Repubblica di Genova e l Impero Ottomano, negli spazi di Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Nicolosio Lomellino. Luigi Fiorillo in Egitto dal 24 ottobre all 11 gennaio 2015 In mostra l inedito reportage del celebre fotografo italiano di fine 800 ad Alessandria. Museo Civico di Storia Naturale G. Doria via Brigata Liguria, 9; tel. 010 564567, 010 582171; () esposte qui le colorate «Ali del Paradiso» legate al mito di uccelli meravigliosi diffuso all inizio del 500 dai viaggiatori europei di ritorno dalle Indie orientali. Museo d Arte Orientale E. Chiossone piazzale Mazzini 4; tel. 010 542285; (), esposta qui la «Grande onda» di Hokusai, icona dell arte giapponese, insieme a una selezione di stampe e katagami del museo. Museo dei Beni Culturali dei Cappuccini viale IV Novembre 5; tel. 0108592759; www.bccgenova.it Andar per presepi dal 6 dicembre al 7 febbraio 2015 Dai grandi maestri del presepe settecentesco, come Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone, a produzioni più popolari quali le statuine in cartapesta e gesso. Si può inoltre ammirare la collezione del museo, con pittori genovesi del Cinque e Seicento tra cui Bernardo Strozzi e Luca Cambiaso. Museo del Genoa via al Porto Antico, 4; tel. 010 553 6711; www.fondazionegenoa.it Museo multimediale dedicato alla storia del Genoa Cricket and Football Club. Museo del Jazz via Tomaso Reggio, 34; tel. 010 585241; www.italianjazzinstitute.com Il museo del Centro Studi e Ricerche sul Jazz vanta circa 10mila pezzi fra dischi in vinile, cd, nastri, cassette e videotape. Museo del Risorgimento via Lomellini 11; tel. 010 2465843; La Grande Guerra fino al 4 novembre 2018 In mostra opere relative alla Grande Guerra tratte dal patrimonio iconografico e documentario dell Istituto Mazziniano. Fino al 25 marzo 2015, inoltre, vi è un ciclo di conferenze a cura di Maurizio Brescia e Giorgio Rossini. () sono esposti i bozzetti del pittore soldato Antonio Giuseppe Santagata per le pitture murali della Casa Madre dei Mutilati di Roma nel 1918. Museo della Cattedrale di San Lorenzo cattedrale, Piazza San Lorenzo; tel. 010 2471831; Opere di oreficeria e argenteria antica, tra cui il Sacro Catino, la bizantina Croce degli Zaccaria e opere argentee del 500 e 600. Museo dell Accademia Ligustica largo Pertini, 4; tel. 010 5601311; www.museo.accademialigustica.it Per la grande rassegna evento () è stato scelto il bozzetto del «Cacciatore» di Eugenio Baroni. Strozzi rivisitato da Sirotti dal 25 settembre al 25 ottobre Raimondo Sirotti dona al museo la rilettura di una delle più celebri tele del Cappuccino conservata nelle collezioni del museo. Accademia Italia novembre e dicembre L iniziativa, a cura di Elisabetta Longari, intende creare un contatto fra patrimoni storici delle accademie italiane e artisti contemporanei. Pompeo Mariani novembre e dicembre In mostra dipinti del maestro lombardo, interprete delle brillanti atmosfere della Belle Époque e autore di suggestivi paesaggi dell amata Bordighera, sua dimora dal 1927. Museo di Archeologia Ligure via Pallavicini,11; tel. 010 6981048; (), questo museo propone un percorso che parte dall incontro con un protagonista della preistoria ligure, un giovane cacciatore di 23mila anni fa, e giunge sino ad alcuni secoli prima di Cristo con i reperti delle tombe di via XX Settembre. Museo di Sant Agostino piazza Sarzano, 35 R; tel. 010 2511263; Le macchine di Leonardo fino al 31 ottobre 40 macchine riprodotte fedelmente a partire dai progetti del genio toscano. Le installazioni sono funzionanti, interattive e in alcuni casi azionabili. () esposti gli affreschi di Luca Cambiaso, «Massinissa invia il veleno a Sofonisba» e «Lotta di Tritoni», staccati dalla cinquecentesca villa Grimaldi Sauli al Bisagno. Museo di Storia e Cultura Contadina salita al Garbo, 43; tel. 010 7401243; In una villa sulla Valpolcevera un ampia documentazione sulla cultura contadina e il folclore della regione. Museo di Villa Croce via Ruffini 3; tel. 010 580069, 010 585772; Tomas Saraceno fino al 2 novembre L artista prosegue l indagine sull intricato mondo dei ragni: il motivo della ragnatela, nelle sue valenze architettoniche, ingegneristiche, sociali, cosmologiche e simboliche. A constructed world fino a novembre Ampia selezione di lavori storici e creati ad hoc, animati da una fitta serie di performance collettive, per comunicare cosa l arte contemporanea possa essere. () un «Achrome» di Piero Manzoni è stato selezionato dal fondo di opere astratte (già di proprietà Ghirighelli) della collezione permanente del museo. Museo Diocesano via Tommaso Reggio 20r; tel. 010 2541250, 010 2532408; www.diocesi.genova.it/museodiocesano Nel Chiostro dei Canonici di San Lorenzo, edificato nel XII secolo e recentemente restaurato, figurano le grandi pale di Gregorio De Ferrari, tele di Luca Cambiaso, Perin del Vaga; pittura ligure del XIV e XV secolo, reperti archeologici, argenti, ricami e altro. Museo Giannettino Luxoro via Mafalda di Savoia 3, Nervi; tel. 010 322672, L estate dei Luxoro fino al 20 settembre Vivere l estate tra la fine del XIX secolo e il 1930: è il tema della mostra che presenta un cospicuo gruppo di abiti e accessori legati alla calura estiva, insieme a foto d epoca. () al Museo Luxoro è esposto il «Pittor pitocco» di Alessandro Magnasco (1667-1748). La villa, inoltre, conserva intatti gli arredi d epoca e una mirabile selezione di opere del pittore genovese del 700. Museo Luzzati a Porta Siberia area Porto Antico 6; tel. 010 2530328; www.museoluzzati.it La donna serpente fino al 21 settembre «La Donna Serpente» è tra gli spettacoli più amati di Emanuele Luzzati che ne firma scene e costumi. In mostra bozzetti, figurini, manifesti, fotografie, il teatrino e disegni originali del cortometraggio d animazione e del libro. Lupo Alberto, 40 Anni fino al 21 settembre I primi 40 anni di Lupo Alberto celebrati con una grande mostra di originali e memorabilia di Silver, inventore del personaggio. Museo Navale di Pegli piazza Cristoforo Bonavino, 7; tel. 010 6969885; Nella villa rinascimentale di Giovanni Andrea Doria sono esposte le collezioni marittime, che vanno dal XV al XIX secolo, relative a Genova e alle Riviere: carte geografiche, dipinti, disegni, modelli navali e molto altro. Museo Nazionale dell Antartide palazzina Millo, via al Porto Antico; tel. 010 247 0653; www.mna.it La collezione Il museo presenta le attività di ricerca svolte nelle spedizioni italiane in Antartide attraverso filmati, ricostruzioni e reperti. Palazzo del Principe piazza del Principe, 4; tel.010255509; www.dopart.it/genova Imperatori alla Villa del Principe fino al 14 settembre La Villa del Principe, a conclusione di una campagna di restauri, riapre le porte con due busti, capolavori di scultura antica e 12 imperatori di luce, opere inedite di Ria Lussi. Palazzo Ducale piazza Matteotti 9; tel. 010 5574000; www.palazzoducale.genova.it Tomas Saraceno fino al 14 settembre Grande installazione sospesa e iridescente progettata per l antico cortile del palazzo. Lorenzo Capellini fino al 21 settembre 300 scatti del fotografo di origini genovesi ripercorrono cultura e costume del XX secolo. Robert Capa in Italia fino al 5 ottobre La mostra racconta, a 70 anni di distanza, lo sbarco degli Alleati in Italia attraverso le fotografie del celebre fotoreporter di guerra. Frida Kahlo e Diego Rivera dal 20 settembre al 8 febbraio 2015 Il percorso analizza il rapporto tra i due artisti e la loro diversa accezione della pittura. Nickolas Muray dal 16 ottobre al 8 febbraio 2015 200 scatti ripercorrono circa 40 anni di attività del fotografo a partire dagli anni Venti. Palazzo Nicolosio Lomellino via Garibaldi 7; tel 0105957060; www.palazzolomellino.org Arte ottomana 1450-1600 dal 2 ottobre al 14 dicembre Selezione di circa 70 opere a cura di Alessandro Bruschettini, con oggetti rari della stagione aurea della cultura artistica ottomana. Palazzo Reale via Balbi 10; tel. 010 2710285; www palazzorealegenova.it Capolavori dalla Galleria Sabauda fino al 12 ottobre 11 opere della Galleria Sabauda di autori quali Bernardo Strozzi, Anton Van Dyck e Tintoretto. Palaz. Verde - Magazzini dell Abbondanza via del Molo, 65; tel. 010 9814369, 010 9814370; Nuovo spazio dedicato alla sensibilizzazione dei cittadini sui temi del risparmio energetico. Raccolte Frugone via Capolungo 9, Nervi; tel. 010 322396; Sergio Fedriani fino al 14 settembre Paesaggi, luoghi, luci e case punteggiano i viaggi documentati nei piccoli fogli acquerellati del ligure Sergio Frediani (1949-2006). dal 27 settembre al 6 gennaio Nell ambito della rassegna dei Musei di Genova () in mostra «Le Bagnanti» di Ettore Tito (1859-1941), opera di ascendenza simbolista vicina alla cultura figurativa nordeuropea. Sedi varie tel. 010 2759185; www.rolliestradenuove.it, Rolli Days dal 20 settembre al 21 settembre Un opportunità per conoscere da vicino Genova e i suoi Palazzi, tesori architettonici e urbanistici della città inseriti nel 2006 nel Patrimonio dell Umanità Unesco. Informazioni al Bookshop dei Musei di Strada Nuova. Sedi varie tel. 010 6048277, 010 8540845; www.eccellenzafemminile.it Festival dell eccellenza femminile dal 14 al 25 novembre La IX edizione ha come argomento cardine la conciliazione, tema scelto dalla UE per il 2014, in ambito lavorativo, familiare e non solo. Wolfsoniana via Serra Gropallo 4; tel. 010 3231329; www.wolfsoniana.it La nascita di Cinecittà fino al 2 novembre Attraverso foto, documenti del fondo Freddi e opere della collezione, la mostra ripercorre la nascita di Cinecittà, costruita per volere di Mussolini, su progetto di Gino Peressutti e inaugurata il 28 aprile 1937. Qui la «Dama allo specchio», una scultura in cui Francesco Messina celebra la sua musa: Bianca Fochessati Cleric. Fiera di Genova piazzale J.F. Kennedy 1; 0105769811; www.genoaboatshow.com 54 mo Salone Nautico dal primo al 6 ottobre Con un ampia esposizione in acqua e una grande varietà merceologica il Salone Nautico Internazionale è il punto di riferimento per l industria nautica e per tutti i diportisti. Palazzo della Meridiana piazza della Meridiana 1; tel. 010 2541996; www.palazzodellameridiana.it Federico Patellani dal 19 settembre al 23 novembre Esposte opere poco note divulgate sulle testate giornalistiche per cui Patellani lavorò. Via del Campo 29: rosso via del Campo, 29 R; tel. 010 2474064; www.viadelcampo29rosso.com Custodito il patrimonio culturale e musicale della «Scuola genovese», con l obiettivo della sua valorizzazione e diffusione. SEDI PRIVATE ABC Arte via XX Settembre, 11 A; tel. 010 8683884; www.abc-arte.com Contro Parmenide fino al 31 ottobre Collettiva con opere di Andrea Bruschi, Agostino Bergamaschi e Francesca Schgor. Artrè Gallery vico dei Garibaldi, 43; Tel. 010 252585; www.artre.it 10 allo Start fino al 18 ottobre La collettiva presenta opere realizzate con diverse tecniche e linguaggi da dieci artisti. CerrutiArte piazza dei Garibaldi, 18R; Tel. 010 2759146; www.cerrutiarte.it Panoramiche Emozionali fino all 8 novembre Personale dedicata al giovane artista Paolo Bini, che nelle sue opere coniuga il rigore geometrico alla pittura gestuale. Ellequadro Documenti piazza Matteotti, 6; Tel. 010 5536953; www.ellequadro.com Kuki fino al 18 ottobre Passione, sensibilità, fantasia, emozioni e padronanza dei colori emergono nelle tele oniriche e fiabesche dipinte da Kuki. Galleria Arte Studio 0102534138, 339 8169715; www.alleriartestudio.it Collettiva fino al 18 ottobre Opere di Rocco Borella, Maura Canepa, Enzo Esposito, Mario Rocca e Piero Ruggeri. Galleria Il Basilisco www.ilbasilisco.info

15 VEDERE A GENOVA E IN LIGURIA Matteo Cocci fino al 18 ottobre L artista di Prato, classe 1974, mescola disegno, collage e pittura per ricavare raffinate composizioni dal sapore naif. Galleria Ghiglione piazza San Matteo 6Br Giuliano Menegon fino al 31 ottobre Figure ombrose ed evanescenti popolano le grandi tele di Menegon, ispirate a versi poetici e tendenti alla monocromia. Galleria San Lorenzo al Ducale tel. 010587980; www.galleriasanlorenzo.com Luca Bellandi fino all 11 ottobre L artista livornese trasfigura sulla tela la bellezza di soggetti floreali e femminili. Galleria Studio 44 via Colalanza 12; www.galleriastudio44.blogspot.it Jours De Nuit, Nuits De Jour fino al 18 novembre Mostra personale dedicata all artista russa residente in Francia e attiva nel campo della fotografia e del documentario. Galleria Guidi via Davide Chiossone 19r; www.galleriaguidi.com Noveaux Réalistes fino all 8 novembre Collettiva con Yves Klein, Jean Tinguely, Daniel Spoerri, Jacques Villeglé, Christo, Gerard Deschamps e Mimmo Rotella. Guidi&Shcoen vico Casana 31r; tel. 010 2530557; www.guidieschoen.com Quadreria fino al 18 ottobre Davide La Rocca presenta nuovi dipinti in bianco e nero ispirati alla frammentazione. Il Grechetto Grafica Antica e Moderna salita S. Matteo 19; tel. 010 8991693 Pier Canosa fino al 18 ottobre Personale di Pier Canosa, con gli acquerelli ispirati alle immagini tratte da «Les Songes Drolatiques de Pantagruel». Il Punto piazza Delle Scuole Pie 10; tel. 010 2091639 L angelo parallelo fino al 18 ottobre I lavori di Arturo Santillo sono una rielaborazione pittorica contemporanea di soggetti e temi sacri, restituiti con grande intensità. Il Vicolo Galleria d Arte salita Pollaiuoli, 37; tel 0102467717; www.galleriailvicolo.it Get Together fino al 25 ottobre Personale di Roberta Savelli, che per l occasione propone disegni e installazioni. VisionQuest Contemp. Photography piazza Invrea 4r; 3356195394; www.visionquest.it Ephemera fino al 29 novembre Paesaggi immaginari, sospesi tra sogno, incubo e realtà, prendono forma nei lavori e nelle stampe di Aqua Aura. CAMOGLI Abbazia di San Fruttuoso tel. 0185772703; www.fondoambiente.it Le pietre raccontano fino al 19 ottobre Dalla storia geologica di Portofino ai frammenti marmorei legati all Abbazia di San Fruttuoso fino alle pietre dure, alle gemme multicolori, alle creazioni di artigiani e gioiellieri. Fondazione Remotti via Castagneto 52; tel. 0185 772137; www.fondazioneremotti.it Comunicare fa bene dal 12 al 14 settembre L esposizione raccoglie manifesti d epoca (da fine 800 agli anni Sessanta) e permette di ammirare il primo e più efficace strumento di comunicazione di massa, scoprendo i più importanti autori dell arte del cartellonismo. Da Warhol a Internet fino al 14 settembre La mostra, a cura di Francesca Pasini, prende spunto dalla famosa frase di Andy Warhol «tutti hanno diritto a 5 minuti di notorietà». Sedi varie tel. 331 9775178; www.festivalcomunicazione.it Festival della Comunicazione dal 12 al 14 settembre Appuntamento annuale di riflessione e confronto sulla comunicazione intesa in tutti i suoi aspetti culturali, mediatici e tecnologici. PORTOFINO Galleria San Lorenzo al Ducale piazza della Magnolia, 0185269269; www.galleriasangiorgio.com Tapisserie d Aubusson fino al 30 settembre Una selezione dalla più grande collezione italiana di «Cartons de tapisserie d Aubusson»: i dipinti modelli dei tessitori per gli arazzi delle manifatture francesi di Aubusson. SANTA MARGHERITA Lungomare Rossetti via Cervara, 10; tel. 800 652110; www.cervara.it Visite guidate alla Cervara 7 e 21 settembre, 5 e 19 ottobre Un viaggio nella Cripta, nella quattrocentesca Sala Capitolare e nel Chiostro cinquecentesco, nella Torre Saracena, nella chiesa di San Girolamo, nel Giardino delle Gardenie, nelle terrazze, nel Belvedere e in Portofino. Provincia di Imperia BORDIGHERA Fond. Terruzzi - Villa Regina Margherita via Romana, 34; tel. 0184 264941 Venere russa fino al 28 settembre Mostra sull influenza del fascino femminile nell arte russa del Novecento. Visite guidate alla villa dal 5 al 28 settembre Grazie al collezionista d arte Angelo Guido Terruzzi, l antica dimora è tornata al suo originario splendore. Da Giugno 2011 è un polo museale e culturale che ospita 1200 pezzi tra dipinti, mobili, porcellane e arredi, tutti della prestigiosa Collezione Terruzzi. Provincia di La Spezia LA SPEZIA SEDI PUBBLICHE CAMeC via Cesare Battisti 1; tel. 0187 734593; camec.spezianet.it Ripensare le collezioni fino al 31 gennaio 2015 Esposte sculture provenienti dai nuclei Cozzani e Battolini con recenti acquisizioni e un opera di Mirko Basaldella della raccolta della Cassa di Risparmio dalla Spezia. CAMeC ospita DATABASE fino al 31 gennaio 2015 Ha inizio la partnership con Database, piattaforma culturale attiva su Carrara con residenze d artista e una collezione internazionale. Eliseo Mattiacci fino al 31 gennaio 2015 Personale di uno dei protagonisti dell arte Povera che sperimenta materiali diversi, dal ferro all alluminio, alle polveri naturali. Museo Amedeo Lia via Prione 234; tel 0187731100; www.museolia.spezianet.it Franco Fonatti fino al 15 settembre In concomitanza con la mostra «Disegni e progetti 1965-2012. New Sobriety architectures», dedicata a Fonatti, il 13 settembre vi è una giornata di studi a cura di Spark Museo Diocesano via del Prione, 156; tel. 0187 258570; www.diocesilaspezia.it Andate e predicate dal 3 ottobre al 16 novembre Una mostra allineata con il mese dedicato alle missioni: dalla Spezia verso il mondo conosciamo i missionari della diocesi. Museo Etnografico G. Podenzana via del Prione, 156; tel. 0187 258570; www.laspeziacultura.it Tenui intrecci dal 26 settembre al 5 ottobre La terza edizione della mostra di artigianato locale presenta esemplari di ricamo classico e sfilato eseguiti a mano. Ethnografica dal 9 al 10 ottobre Quinta edizione della rassegna di incontri su temi di antropologia culturale. Sword. Armi bianche dal 7 novembre al 22 febbraio 2015 Esposte armi bianche della collezione civica spezzina e di collezioni private, provenienti da Africa, Asia e Oceania, datate dal 700 al 900. Palazzina delle Arti - Museo Lia via del Prione 234; tel. 0187 778544; www.laspeziacultura.it Igo Salvadori dal 5 settembre al 12 ottobre Suggestive immagini della città colte in situazioni climatiche rare e inconsuete. Uomini d acciaio dal 30 ottobre al 4 febbraio 2015 Mostra fotografica multimediale sugli uomini che si sono distinti per ingegno e opere nella storia della Spezia tra il 1900 e il 1920. Sedi varie www.libriamocisp.it Libriamoci dal 2 al 5 ottobre Festival letterario dedicato alla promozione della lettura. Tra gli ospiti Marco Buticchi, Riccardo Chiaberge, Piero Dorfles ed Elisabetta Moro. SEDI PRIVATE La Spezia Container Terminal viale San Bartolomeo, 20; 01875551; www.contshipitalia.com Astrid Stöfhas fino al 30 settembre Nell opera di Astrid Stöfhas la figura femminile è spesso caratterizzata dalla «borsetta», simbolo, anche, di una società in movimento. BRUGNATO Shopinn Art Gallery via Nuova Antica Romana; www.shopinnbrugnato5terre.it Giulio Tomaino fino al 13 settembre Giuliano Tomaino inizia la sua carriera negli anni 60 con l Arte Povera, ma dalla metà degli anni 70 si rivolge alla pittura segnica. SARZANA Cardelli & Fontana via Torrione Stella Nord 5; tel. 018 7626374; www.cardelliefontana.com Mac in Liguria e Piemonte fino al 13 settembre 30 opere di artisti che a Torino e in Liguria hanno preso parte al Movimento Arte Concreta. Provincia di Savona SAVONA Fortezza del Priamar corso Mazzini; tel. 019 8310325, 019 822708; www.museoarcheosavona.it I sotterranei del Priamàr 12 settembre Visita guidata ai sotterranei del Priamàr. Ritrovo alle ore 20.45 nel piazzale del Maschio sulla Fortezza. Prenotazione obbligatoria. Arte e Psiche dal 20 settembre al 5 ottobre Mostra d arte a cura del Centro Culturale Bludiprussia. Vlastimic Kosvanec dal 26 settembre al 4 novembre Mostra antologica del boemo Vlastimic Kosvanec a cura dell Accademia Tiberina. Pinacoteca Civica - Palazzo Gavotti piazza Chabrol 1-2; tel. 019 8310256 Asger Jorn fino al 7 settembre La Pinacoteca Civica di Savona ospita l ultimo dei quattro eventi delle celebrazioni per il centenario della nascita di Asger Jorn. ALBISSOLA MARINA Casa Museo Jorn via G. D Annunzio 8; 019 8387391; www.museodiffusoalbisola.it Caro Asger fino al 7 settembre Riapertura ufficiale del complesso casagiardino-studio donato dall artista al Comune. Muda Exhibition Centre via dell Oratorio, 32; 3385793828 Jorn Collection fino al 7 settembre Le ceramiche di Asger Jorn in mostra dopo un restauro conservativo in occasione del centenario della nascita dell artista danese. Balestrini centro cultura arte contemp. via Isola 40; tel. 338 8281563 Agenore Fabbri. Disegni fino al 13 settembre Opere su carta raccolte da Franco Balestrini negli anni di frequentazione del maestro.