Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata e analisi dei costi

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Transcript:

Prospettive di innovazione nella gestione dei rifiuti urbani. Best practice e riflessioni sulla tariffazione puntuale Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata e analisi dei costi Rimini, 24 Ottobre 2018 Davide Donadio Consulente IFEL

1. La gestione dei rifiuti in Italia alcuni sfide Performance ambientali: il recepimento delle direttive modificate dal "Pacchetto Economia Circolare" della UE determinerà un ulteriore innalzamento dei target: aumento % riciclaggio, riduzione % rifiuti in discarica, etc. (per es. obiettivo di riciclo di materia per i rifiuti urbani = 55% entro 2025, 60% entro 2030 e 65% entro il 2035). Nel nostro Paese l obiettivo del 65% di RD non è stato ancora raggiunto in tutte le Regioni. Sostenibilità economica e finanziaria del servizio: problema mancati introiti TARI; per es. nel 2015 nei 111 capoluogo di provincia i proventi erano inferiori del 24,5% rispetto ai valori preventivati. Problema equità fiscale e trasparenza tariffe: applicazione effettiva del principio cardine della normativa europea in materia di rifiuti "chi inquina paga".

2. Le opportunità della tariffazione puntuale per lo sviluppo del sistema di gestione rifiuti urbani L ambito di azione dei sistemi tariffari nel sistema di gestione integrato dei rifiuti COMUNICAZIONE ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA COMPORTAMENTI DEGLI UTENTI SISTEMA TARIFFARIO IMPIANTI DI TRATTAMENTO Il sistema tariffario non è solo lo strumento per riscuotere il gettito che consente di garantire la copertura integrale dei costi del servizio, ma rappresenta un elemento costitutivo fondamentale del sistema di gestione integrato dei rifiuti

2. Le opportunità della tariffazione puntuale per lo sviluppo del sistema di gestione rifiuti urbani I sistemi di tariffazione puntuale rappresentano uno degli strumenti utilizzabili dai Comuni per migliorare le performance e la qualità complessiva del servizio rifiuti: Obiettivi economici: efficienza ed economicità Obiettivi ambientali: efficacia Obiettivi sociali: equità e proporzionalità Trasparenza Le numerose esperienze realizzate in Italia e in altri Paesi confermano che, mediante l introduzione di elementi ambientali nelle tariffe, i sistemi di tariffazione puntuale concorrono a realizzare un maggior co-interessamento degli utenti rispetto al raggiungimento degli obiettivi del servizio: in questo modo contribuiscono a migliorare le performance complessive del servizio integrato di gestione dei rifiuti.

2. Le opportunità della tariffazione puntuale per lo sviluppo del sistema di gestione rifiuti urbani Nella nuova Direttiva rifiuti (2018/851 CE) l adozione di regimi di tariffe puntuali è formalmente indicata fra gli strumenti per promuovere l economia circolare attraverso una maggiore applicazione della gerarchia dei rifiuti (prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero per altri scopi - come l energia - smaltimento). * Con l adozione del Pacchetto economia circolare sono state modificate 4 direttive: rifiuti; discariche; imballaggi; veicoli fuori uso, pile e accumulatori e RAEE. Direttiva 2018/851 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30/05/2018 pubblicata sulla GU della UE il 14/06/2018, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti*. Vedi Allegato IV bis: strumenti economici e le altre misure per incentivare l'applicazione della gerarchia dei rifiuti: (2) Regimi di tariffe puntuali (pay-as-youthrow) che gravano sui produttori di rifiuti sulla base della quantità effettiva di rifiuti prodotti e forniscono incentivi alla separazione alla fonte dei rifiuti riciclabili e alla riduzione dei rifiuti indifferenziati

2. Le opportunità della tariffazione puntuale per lo sviluppo del sistema di gestione rifiuti urbani I sistemi "Pay As You Throw" P.A.Y.T.) Per attuare il principio "paghi quanto butti", in questi sistemi l ammontare della tariffa viene correlato alla quantità e alla qualità di rifiuti prodotti da ciascuna utenza, in modo che chi produce più rifiuti non differenziati paghi di più e sia incoraggiato chi ha comportamenti più virtuosi. Gli utenti, così, sono cointeressati al raggiungimento dei seguenti obiettivi ambientali: produzione rifiuti + differenziazione rifiuti rifiuti in discarica + rifiuti riciclati Grazie alla leva economica, questo sistema incentiva tutti i produttori di rifiuti - famiglie e imprese - a contenere l inquinamento derivante dal proprio comportamento. Dal punto di vista pratico, l applicazione del sistema P.A.Y.T. determina che due famiglie di analoghe caratteristiche (es. 3 componenti) o due aziende (per es. bar) con superfici abitative/produttive simili non avranno più tariffe uguali, ma differenziate in ragione della loro effettiva produzione di rifiuti e del servizio fruito.

3. Le opportunità della tariffazione puntuale: strumento per l equità del prelievo La correlazione del prelievo con la superficie non garantisce neanche su base statistica la corrispondenza tra l entità del prelievo e la quantità di rifiuto prodotto. La correlazione tra quantità di rifiuti prodotti e n componenti della famiglia (kb) è statisticamente rilevante, ma non garantisce di per se stessa l equità del prelievo. La misurazione puntuale delle quantità è necessaria per garantire equità. La frazione misurata in prevalenza (ma non l unica) nella TP è il secco residuo. Indagine eseguita nella provincia di TV verso la metà degli anni 90

3. Le opportunità della tariffazione puntuale: strumento per l equità del prelievo L annosa problematica dell assimilazione dei rifiuti di origine non domestica è anche determinata da un problema di equità del prelievo. La tariffazione puntuale è un passaggio fondamentale per garantire equità del prelievo anche alle utenze non domestiche La corretta applicazione della tariffazione puntuale, in ragione della potenziale maggiore equità rispetto alla TARI presuntiva, può determinare una naturale autoregolazione di quei conflitti economici che sono alla base delle istanze di deassimilazione da parte di alcuni produttori non domestici. In ogni caso, per motivi di equità e sostenibilità delle tariffe, le utenze deassimilate dovrebbero comunque contribuire ai costi fissi del servizio 35

4. Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata Tariffa puntuale come strumento per accrescere la RD% Sistemi multiutenza ad accesso controllato con tariffa puntuale [*] 152/06 [*] Piani Regionali più avanzati o nuovi target del "Pacchetto economia circolare": 65% riciclo effettivo

4. Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata Tariffa puntuale come strumento per orientare i comportamenti dei cittadini verso standard più virtuosi. Su sistemi maturi (RD~65%) risultati fino a + 20% di RD%, tipici + 10% % utenze (sistema maturo) RD % media comunale (sistema maturo e ottimizzato con la tariffa puntuale) RD % media comunale Senza PAYT Con PAYT 0% % RD% singole utenze 100% 0% Aumento di RD% 100%

4. Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata I riscontri da alcune best practice PARMA la TP (dal 2015) ha contribuito in misura decisiva al miglioramento della RD: Raggiunto 80% RD Riduzione frazione secco residuo: -26% dal 2014 al 2017 (da 143,5 a 106,4 kg/ab) Maggiore valorizzazione delle frazioni riciclate (aumento contributi CONAI) Riduzione tariffe: -6% 2015: introduzione tariffazione puntuale BASSANO DEL GRAPPA (VI) TP dal 2017. In meno di due anni il bilancio è già molto positivo: Aumento RD: + 2% (raggiunto il 76%) Riduzione frazione secco residuo: -14% Riduzione costi trattamento e smaltimento (-260.000 ) Allineamento banca dati utenze ha consentito di far emergere "evasori" e recuperare gettito Diminuite le tariffe, pur coprendo gli investimenti per fornitura attrezzature a tutte le utenze del servizio

4. Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata I riscontri da alcune best practice MONTELUPO FIORENTINO (FI) TP dal 2009; strumento decisivo per il decollo e la crescita della RD: Incremento RD: + 42% Riduzione frazione secco residuo: -78% (da 341 a 70 kg/ab*anno) Riduzione rifiuti prodotti: - 36,4% (da 607 a 423 kg/ab*anno Migliore qualità dei materiali della RD 88,77 % 46,67 % Tonn. 906 Kg 70 ab./anno Tonn. 4.611 Kg 341 ab./anno Tonn. 6.020 Kg 423 Ab./Anno Tonn. 8.214 Kg 607 Ab./Anno CONSORZIO CHIERESE SERVIZI (TO) TP dal 2005; contributo sostanziale al miglioramento della RD: Contenimento costi: 143 /ab*anno (media Regione Piemonte 156 /ab.*anno - dati Ispra 2016) Soddisfazione cittadini: 87% di giudizi positivi Aumento RD: +19,5% dal 2005 al 2017 (raggiunto 80,3%) Riduzione rifiuto secco residuo: -49,4% (da 154 a 78 kg/ab.*anno)

4. Le opportunità della tariffazione puntuale: benefici sulla raccolta differenziata I riscontri da alcune best practice Consorzio dei Comuni dei Navigli (MI) TP dal 2006; un esperienza decennale conferma l impatto positivo della TP sul servizio i Comuni a TARI presuntiva presentano una % di RD inferiore del 5% rispetto a quelli che applicano la TP nei Comuni con TP il costo medio per ciascuna utenza è inferiore del 30% rispetto ai Comuni a TARI presuntiva (148 contro 188 )

5. Le opportunità della tariffazione puntuale: analisi dei costi e delle performance Dati censimento annuale ISPRA 2016 (Rapporto Rifiuti Urbani, ed. 2017) Analisi dei PEF di un campione costituito da 734 Comuni, di cui 223 applicano la tariffazione puntuale. Il campione è costituito quasi per il 74% da Comuni del Nord e per l 80% da Comuni con popolazione inferiore a 10.000 ab.; i Comuni che applicano la TP per il 99% sono del Nord e l 86% di essi ha meno di 10.000 ab. L esiguità del numero di Comuni a TP analizzati da ISPRA e le caratteristiche del campione consentono di effettuare prudenti comparazioni solo a scala regionale e per le classi di comuni con pop. fino a 50.000 ab.

5. Le opportunità della tariffazione puntuale: analisi dei costi e delle performance Comparazione delle performance (%RD, produzione RD, produzione RU) Regione % RD 2016 Comuni TARI Comuni TP presuntiva Produzione procapite RD (kg/ab.*anno) 2016 Comuni TARI Comuni TP presuntiva Produzione procapite RU (kg/ab.*anno) 2016 Comuni TARI Comuni TP presuntiva Piemonte 76,1 62,5 289 262 380 419 Lombardia 74 57,8 273 299 369 517 Trentino-Alto Adige 78,8 73,4 360 364 457 496 Veneto 77,7 67,3 307 323 395 480 Emilia-Romagna 72,1 59,6 426 325 591 545 Fonte: ISPRA, Rapporto rifiuti Urbani 2017 Nelle regioni in cui la TP risulta più diffusa si osserva che: la % di RD è più elevata rispetto al campione (Comuni TARI); la produzione pro capite di rifiuti urbani totali è inferiore (salvo in E.R.); la produzione pro capite di rifiuto differenziato è decisamente superiore.

5. Le opportunità della tariffazione puntuale: analisi dei costi e delle performance

5. Le opportunità della tariffazione puntuale: analisi dei costi e delle performance I Comuni con popolazione fino a 50.000 ab. che applicano la TP in genere presentano: costi medi di gestione del rifiuto indifferenziato ( cent./kg) e della RD inferiori; costi pro capite medi ( /ab.*anno) inferiori.

5. Le opportunità della tariffazione puntuale: analisi dei costi e delle performance Fonte: elaborazioni IFEL su dati ISPRA A livello regionale, i Comuni che applicano la TP presentano: costi medi procapite ( /ab.*anno) nettamente inferiori; costi totali per kg di rifiuto prodotto equivalenti o leggermente inferiori, ma costo gestione rifiuto indifferenziato sempre inferiore; good practice: Veneto

5. Le opportunità della tariffazione puntuale: analisi dei costi Quanto costa la misurazione puntuale? Secondo stime riportate nel Green Bok 2018, l implementazione di sistemi di tariffazione puntuale ha un costo medio pari a 5 Euro pro capite. Costi Investimento misurazione La diffusione a livello nazionale di questi puntuale sistemi costerebbe complessivamente circa 300 milioni Tag allestiti di su Euro bidoni (ovvero il 7,6% del fabbisogno totale di investimenti nel settore dell igiene urbana). Software Fonte: Fondazione Utilitatis, Green Book Allestimento 2018, pp. mezzi 195-196 < 2 /ab (antenna) Costi Investimento misurazione puntuale Tag allestiti su bidoni Software < 2 /ab Allestimento mezzi (antenna) Costi full cost annuo gestione incrementali misuraz. puntuale rata investimento (7 anni) Canone Software Costo aggiuntivo < 0,5 /ab fatturazione Sostituzione Tag Dati gentilmente forniti da La misurazione puntuale incide sui costi totali del servizio Costi full cost annuo gestione per meno dello 0,5% incrementali misuraz. puntuale

Per contatti: Davide Donadio, davide.donadio,09@gmail.com Ringraziamenti: Walter Giacetti, ETRA spa SINTESI srl 20