Scuola in Movimento Da Cimabue a Morandi Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice Aottanta anni dalla celebre prolusione di Roberto Longhi all Università di Bologna sulla grande tradizione artistica della città, fino ad allora subordinata dalla critica a Firenze e a Venezia, la mostra intende riproporre non solo i principi e il metodo dell illustre studioso, ma anche ripercorrere la storia dell arte italiana, prima che A cura di Ufficio stampa, Palazzo Fava bolognese, attraverso una serie di significative testimonianze dalla fine del Duecento al Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, consacrato proprio da Longhi come uno dei migliori pittori viventi d Italia. La mostra si svolge nelle sale dove i tre giovani cugini Ludovico, Agostino e Annibale Carracci, nel 1584, ricevettero dal conte Filippo Fava l incarico di realizzare la decorazione ad affresco della sala principale del nuovo palazzo di famiglia. Nella magistrale lezione del 1934, Longhi approfondì il nodo fondamentale della loro riforma naturalistica, rifondando di fatto, con le sue 58 I Ras - Maggio 2015
1 2 3 argomentate riflessioni, anche gli studi sull altra metà del Seicento pittorico italiano, quello non caravaggesco. Qui, insomma, io avverto che è il segreto dei Carracci: in questa epopea, in questo romanzo storico, immaginato sulla grande pittura precedente, la quale viene riassunta non già come obbligazione metodica, ma come costume insostituibile, quasi come soggetto di grado piú profondo per la propria pittura nuova e diversa; di affettuoso timbro lombardo. Ecco l errore di voler sceverare e spuntare, ecletticamente, i frammenti di 1) Piazza Maggiore, Bologna 2) Carracci; Venere e Satiro con due amorini 3) Franceschini; Trionfo di Venere Tiziano, di Raffaello, di Correggio, di Michelangelo e dell antico nelle opere dei Carracci; mentre è l antica, ormai olimpica, cultura pittorica italiana, che, fusa e impastata come costume civile, latino ed italico, transita, rivive, si atteggia nella tenera illusiva moderna epidermide dei Carracci. La mostra è dunque dedicata all illustre studioso, come il suo stesso titolo evidenzia, citando quell antologia in cui Gianfranco Contini scelse e ordinò alcuni saggi che Roberto Longhi aveva dedicato alla pittura italiana, da Cimabue a Giorgio Maggio 2015 - Ras I 59
1 Intervento del Presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città Prof. FABIO ROVERSI MONACO 2 3 Dopo il successo de La ragazza con l orecchino di perla, Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, ha ideato una nuova, grande mostra, per valorizzare i tesori, troppo spesso poco conosciuti, della città e del suo territorio. A ottanta anni dalla celebre prolusione di Roberto Longhi sulla grande tradizione artistica di Bologna, fino ad allora subordinata dalla critica a Firenze e a Venezia, la mostra Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice, curata da Vittorio Sgarbi, intende riproporre i principi e il metodo dell illustre studioso e ripercorrere, attraverso il filo conduttore delle opere e degli artisti bolognesi, la storia dell arte e della pittura italiana tra la fine del Duecento e l inizio del Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, appunto, consacrato proprio da Longhi come uno dei migliori pittori viventi d Italia. La mostra si svolge nelle sale di Palazzo Fava, acquisito dalla Fondazione e aperto al pubblico nel 2011 dopo un lungo e accurato restauro scientifico. Gli affreschi di Ludovico, Agostino e Annibale Carracci e della loro scuola, che ne ornano le sale, saranno la preziosa, inestimabile cornice di un percorso culturale e artistico articolato in una ricca selezione di dipinti e sculture provenienti da chiese, musei, istituzioni e collezioni private, talvolta non bolognesi. Per la prima volta saranno esposti insieme capolavori quali la Madonna in trono con il Bambino e i due angeli di Cimabue, conservata nella chiesa di Santa Maria dei Servi, la celebre Estasi di santa Cecilia, dipinta da Raffaello per la 60 I Ras - Maggio 2015
Scuola in Movimento Da Cimabue a Morandi 4 cappella funeraria di Elena Duglioli Dall Olio nella chiesa di San Giovanni in Monte (oggi nella Pinacoteca Nazionale), e la tavola di San Rocco e il donatore del Parmigianino, custodita nella basilica di San Petronio. A queste preziose testimonianze, spesso sottovalutate dagli itinerari turistici e forse poco familiari agli stessi Bolognesi, se ne aggiungono numerose altre, meno famose ma ugualmente importanti, a delineare un percorso culturale di altissimo valore per la storia della città e dell arte italiana. Si tratta di un progetto davvero ambizioso, la cui realizzazione si è avvalsa dell indiscutibile competenza e vivace intelligenza di Vittorio Sgarbi e del gruppo di valenti studiosi che con lui ha collaborato. La mostra è, dunque, un occasione irripetibile e da essa è derivato un significativo sviluppo delle collaborazioni con i musei comunali, gli altri musei italiani e altre istituzioni cittadine, ecclesiastiche e non. Con essa, Genus Bononiae prosegue la sua fondamentale missione di porsi quale strumento di collegamento fra le diverse realtà cittadine, allo scopo di stabilire e rafforzare una rete di relazioni e interessi culturali che renda più evidente quello che Bologna effettivamente è: un solo, grande e prezioso museo diffuso. 6 5 1) Piazza Maggiore in notturna, Bologna 2) Guido Reni; Caduta dei Giganti 3) Morandi; Vaso di Fiori 4) Burrini; Erminia tra i pastori 5) Giotto; Madonna 6) Elisabetta Sirani; Amorino Maggio 2015 - Ras I 61
LA MOSTRA 1 2 Venerdì 13 febbraio 2015 alle ore 18.30 a PALAZZO FAVA. Palazzo delle Esposizioni (via Manzoni, 2 Bologna) inaugura la mostra Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice a cura di Vittorio Sgarbi 14 febbraio 17 maggio 2015 (prorogata fino al 30 agosto 2015) Orari di apertura Lunedì: ore 12-19 Martedì, mercoledì, giovedì e domenica: ore 9-19 Venerdì e sabato: ore 9-20 Prevendita online: www.genusbononiae.it Per ulteriori informazioni: telefono 051 19936305 www.genusbononiae.it facebook.com/genusbononiae twitter.com/genusbononiae instagram.com/genusbononiae flickr.com/photos/genusbononiae Nelle splendide sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola, sarà possibile ammirare quasi duecento opere provenienti da chiese, istituzioni e importanti collezioni private, che illustreranno, nel loro insieme, gli esordi e lo sviluppo della plurisecolare storia artistica della città. La mostra raccoglie capolavori di artisti conosciuti in tutto il mondo: da Cimabue a Niccolò dell Arca, da Vitale da Bologna al Parmigianino, dai Carracci a Guido Reni e Guercino, da Donato Creti a Antonio Basoli e Antonio Canova, da Lucio Fontana e Arturo Martini a Giorgio Morandi. L evento, di rigorosa impostazione scientifica e di alto livello culturale, ha visto coinvolte tutte le più importanti Istituzioni cittadine, prima fra tutte il Comune, con i suoi musei e le sue collezioni d arte e le Soprintendenze. 3 4 Morandi. Il titolo rende omaggio al contempo a Carlo Cesare Malvasia e alla sua Felsina pittrice, la fonte più importante e autorevole per la storia della pittura bolognese dal medioevo all età barocca, uscita nel 1678. Nelle sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola sarà possibile seguire lo svolgimento della storia dell arte a Bologna attraverso una ricca selezione di oltre centosessanta opere, tra dipinti e sculture, provenienti da chiese, musei comunali, istituzioni e importanti collezioni private. Il fine è di segmentare una materia così vasta e articolata in episodi coerenti in modo tale da fornire al visitatore una duplice possibilità di lettura, sia dei momenti cruciali sia dello sviluppo complessivo della storia artistica cittadina, alla quale hanno contribuito in maniera determinante anche 62 I Ras - Maggio 2015
Scuola in Movimento Da Cimabue a Morandi 5 6 1) Guercino; Annunciazione 2) Cimabue; Madonna in trono 3) Desubleo; Diana 4) Raffello; Estasi di Santa Cecilia 5) Andrea Sirani; Fortuna 6) Cagnacci; Ratto d Europa grandi artisti forestieri, primo tra tutti Raffaello, di cui si espone l Estasi di santa Cecilia dipinta attorno al 1515 per la cappella funeraria fatta Le cartoline dedicate erigere da Elena Duglioli Dall Olio nella chiesa di San Giovanni in Monte (oggi nella Pinacoteca Nazionale di Bologna). Accanto a questo capolavoro, figurano, in un avvincente percorso che tocca oltre sette secoli di storia, quelli dei più grandi artisti bolognesi o attivi in città, tra cui, solo per citare i più noti, Giotto, Giovanni di Balduccio, Vitale da Bologna, Nicolò dell Arca, Marco Zoppo, Ercole de Roberti, Parmigianino, Amico Aspertini, Alfonso Lombardi, Girolamo da Carpi, Nicolò dell Abate, Bartolomeo Passerotti, Ludovico Agostino e Annibale Carracci, Domenichino, Mastelletta, Guido Reni, Simone Cantarini, Guercino, Guido Cagnacci, Carlo Cignani, Giovanni Antonio Burrini, Marcantonio Franceschini, Donato Creti, Giuseppe Maria Crespi, Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Antonio Basoli, Raffaele Faccioli, Renato Bertelli, Carlo Corsi e Giorgio Morandi. Maggio 2015 - Ras I 63