Michela Fragona 1
Quali strumenti ci offre il WEB 2.0? Con l'avvento del Web 2.0 non c'è stato uno sviluppo hardware parallelo. Le novità nascono soprattutto dall'open source, dalla possibilità data agli utenti di creare o modificare le applicazioni per la divulgazione dell'informazione digitale. 2
Facebook È un social network generico Grazie alla flessibilità delle applicazioni ha raccolto adesioni non solo tra utenti casalinghi, ma anche tra professionisti che a prima vista lo avevano snobbato. Permette la divulgazione su larga scala di eventi specifici Consente un'aggregazione tematica su diversi livelli E' uno strumento con grossi limiti e grandi potenzialità 3
Effettuiamo una semplicissima ricerca in Facebook: cerchiamo i gruppi che parlano di Notizie su scienza. eventi a tema Scienza, post su attività locali, una trasmissione radio sulle vite dei fisici. Chi sono gli autori? Una semplice pagina con il testo copiato da Wikipedia: siamo felici che la definizione di Scienza piaccia a 24.457 utenti di Facebook!!! 4
E se ricercassimo Fisica? La mancanza di autori porta al popolamento di gruppi generici. Il gruppo nato durante CF 2010..e il nostro!!! 5
I nostri gruppi in FB 6
I nostri gruppi in FB 7
Facebook: l unica forza? Saperlo usare! Un gruppo in Facebook fornisce sicuramente delle possibilità importanti per la comunicazione ma è anche uno strumento di difficile utilizzo per chi ne voglia ottenere risultati diversi da quelli tipicamente relazionali. Vantaggio principale: Permette il ritrovo di un importante numero di persone interessate ad argomenti scientifici e che vogliono collaborare alla produzione dell'informazione 8
Facebook: l unica forza? Saperlo usare! Come dovremmo usarlo: Sincronizzare i contenuti tra un sito e il gruppo in modo che l'uno alimenti l'altro e viceversa (ricordiamo che FB non è un archivio) Stimolare tale produttività attraverso discussioni gestite da moderatori esperti (scienziato comunicatore) Utilizzare la chat - già on board in Fb - per la comunicazione immediata e la collaborazione nella creazione dei contenuti Pubblicare attraverso il gruppo le notizie relative agli eventi a tema scientifico ad opera degli utenti stessi (rassegne, convegni, workshop, etc.) Gestire contenuti multimediali in maniera più flessibile rispetto al posizionamento degli stessi nel sito (video and photo sharing) 9
Facebook: un po di numeri Più di 500 milioni di utenti attivi Il 50% degli utenti attivi si collega a Facebook ogni giorno Ogni utente ha in media 130 Amici Le persone spendono oltre 700 bilioni di minuti al mese in Facebook Sono presenti oltre 900 milioni di contenuti condivisi dalle persone interattivamente In media ogni utente crea 90 post di contenuti al mese E tradotto in oltre 70 lingue Oltre 200 milioni di utenti accedono da dispositivi mobili 10
Mush-up ogni giorno nuovi strumenti per rendere più facile la condivisione Per la condivisione in tempo reale di tutte quelle notizie che riguardano la scienza (stile Ansa) 11
12
Conclusioni Per allargare la divulgazione della scienza al Web 2.0 bisogna divenire prosumer a tutti gli effetti Imparare quali siano le dinamiche di produzione e condivisione delle informazioni Uscire dalla visione chiusa di un sapere statico ed esclusivo Testare, provare, sbagliare ma essere sempre presenti nella rete per creare una propria identità digitale che ci identifichi con gli altri Aprire agli utenti i propri spazi e permettere loro di commentare, criticare ed interagire con tutti gli strumenti che quotidianamente vengono proposti in rete. 13
Conclusioni LIMITI: La divulgazione, la comunicazione, l informazione RICHIEDONO TEMPO! Tempo che deve essere dedicato ad essa e non può essere ritagliato da altre attività. Il tempo implica denaro! Quindi voler divulgare la scienza deve rientrare in un piano di finanziamenti che mettano a disposizione risorse esclusive a tale scopo. 14
Conclusioni Gli attuali strumenti del Web 2.0 sembrano poco volti all'archiviazione delle informazioni. L'informazione digitale è di per sé molto veloce e ha una parvenza di inconsistenza che poco si accorda con le esigenze professionali di storage. Un buon progetto di divulgazione dovrebbe prevedere anche un archivio autonomo e facilmente consultabile delle informazioni digitali. 15
Visto che siete fisici facciamo un esperimento Ipotizzate che oltre al produttore di informazione digitale, cambiassimo anche il fruitore e...l'ambiente stesso? L'esperienza di comunicare scienza in un nuovo mondo! Progetti divulgativi ed educativi in Second Life 16
17
Cos è Second Life Una comunità virtuale in 3D Creata dagli utenti Gratuita Che collega tutti tramite internet 18
Un ambiente educational 19
Sviluppo della creatività Nascita di nuove forme artistiche Aggregazione e collaborazione Condivisione conoscenza disinibizione 20
Building Creazione di oggetti per l'interazione tra avatar Scripting Programmazione sugli oggetti creati 21
Un mercato economico basato sulle contrattazioni in L$ (Linden Dollars) 22
Grandi realtà imprenditoriali hanno investito nel Metaverso 23
Ambiente selezionato Utenti realmente interessati Migliore comunicazione attraverso l'avatar Gruppi eterogenei di fruitori dell'informazione Interazioni ed esempi Facilità di organizzazione eventi Presenza continuativa e qualificata 24
La presenza e la disponibilità delle persone si dimostra a livelli molto maggiori rispetto a quelli nella vita reale dove le barriere architettoniche, le distanze e gli impegni limitano la partecipazione 25
E' quindi possibile comunicare scienza in maniera specifica nell'era del Web 2.0? Ditemelo Voi! 26