PROGETTAZIONE INDAGINI ARCHEOLOGICHE CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE INDICE 1. NORM E GENERALI PER L ESECUZIONE DEI LAVORI... 3

Documenti analoghi
RELAZIONI DI PROGETTO PLANIMETRIE DI PROGETTO

RELAZIONI DI PROGETTO PLANIMETRIE DI PROGETTO

Capitolato d Oneri Prescrizioni per la redazione elaborati

SONDAGGI DIRETTI. Cittadella degli Studi Fabriano (AN)

Intervento di riduzione del rischio settori rocciosi strapiombanti esistenti a monte della strada comunale Martinetti Pilone della Garda. pag.

Ministero per i beni e le attività culturali

Archeologia Funeraria

di Antonio Fornaciari Scienze dei Beni Culturali a.a Università di Pisa

Archeologia Funeraria

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

INDAGINI ARCHEOLOGICHE INTEGRATIVE - SITI AH RELAZIONI DI PROGETTO PLANIMETRIE DI PROGETTO

COME VIENE REALIZZATO UNO SCAVO PROGRAMMATO?

Proposta di posizionamento delle trincee di prospezione archeologica

Comune di Povegliano Provincia di Treviso

Comune di Povegliano Provincia di Treviso

COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. I N 0 D 0 2 D I 2 R H A H C

RELAZIONE TECNICA E FOTOGRAFICA

PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO. Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Dott. Geol. Dal Negro Paolo - Via Faverio, Villaguardia (Co)

CIG: Z0F09547DA CUP: I98F

PIANO INDAGINI GEOGNOSTICHE

QUADRO DI INCIDENZA DELLA MANODOPERA

DEFINITIVO - ESECUTIVO COMUNE DI MEDA (MB) FMD0213 REALIZZAZIONE DI NUOVA FOGNATURA NERA AL SERVIZIO DELLE VIE ADDA, TICINO E GOITO COMMITTENTE

! " # $ % & $ ' & % % $ % % %% % & ( )*+, ( * & % % - % ( "" # $ % ( ""

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMUNE DI REGGIO EMILIA RELAZIONE ARCHEOLOGICA

CONSORZIO INDUSTRIALE PROVINCIALE SASSARI

CAPITOLATO TECNICO PER INDAGINI GEOGNOSTICHE e GEOTECNICHE REALIZZAZIONE DELLA NUOVA SEDE VV.F. DI SPOLETO

Topografia, cartografia e geodesia Parte 10: Rilievo di fabbricati

DISCIPLINARE TECNICO SERVIZI SPECIALISTICI DI SUPPORTO ALL INGEGNERIA. GESTIONE LICENZE E DIREZIONE LAVORI (categoria 11 del Regolamento)

CAPITOLATO SPECIALE PROGETTO DI SCAVO ARCHEOLOGICO DELL'AREA "CORTE A MARE" E PORZIONI DI FOSSATO DELLA ROCCA MALATESTIANA DI RIMINI

FEBBRAIO REVISIONE _REV1

COMPUTO METRICO. Comune di Giugliano Provincia di Napoli OGGETTO:

PROGETTO ESECUTIVO ELENCO ALLEGATI

Materiali e manufatti ceramici e vitrei Materiali e manufatti in metallo e leghe LABORATORIO DI RESTAURO (MATERIALI E MANUFATTI CERAMICI E VITREI)

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1)

PROCEDURA DI GARA APERTA AI SENSI DELL ART. 124 DEL D. LGS. N. 163/2006 E S.M.I.

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

DISCIPLINARE DESCRITTIVO PRESTAZIONALE SCAVO ARCHEOLOGICO SAGRATO COLLEGIATA DI SAN BARTOLOMEO.

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO

/ #()(*+,*-. /%/010 $,/+2.2, +340 $ 5 000,6* $ 5 000,6* * 0*+.!8/ $/ $/ 9 5

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME Settore 3 Settore Territorio e Infrastrutture Servizio Patrimonio e Infrastrutture PROGETTO ESECUTIVO

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

COSTI PER LA SICUREZZA

APPRODI E SBARCHI PER ATTIVITA DI PESCA PROFESSIONALE E PESCA TURISMO

AUTORITA PORTUALE DI MESSINA Sistema portuale di Messina e Milazzo PORTO DI MESSINA

PERCORSO PF.P5 MATERIALE LIBRARIO E ARCHIVISTICO; MANUFATTI CARTACEI; MATERIALE FOTOGRAFICO, CINEMATOGRAFICO E DIGITALE

COMUNE DI RAVANUSA. C.F./P.IVA:

COMPUTO METRICO. NUOVO CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO E CONVITTO sito nel Comune di AMATRICE (RI) C.U.P.

OPERE IDRAULICHE E STRUTTURALI. StudiO CrocE. Voce el.pr. MISUR A DESCRIZIONE LAVORI

Agenzia del Demanio - Direzione Regionale Veneto Via Borgo Pezzana VENEZIA (VE)

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1)

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Progetto della campagna di indagini strutturali in situ (fase 1)

ALLEGATO XVI PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE

ALLEGATO N 3 ELENCO PREZZI

INDAGINI PRELIMINARI ALLE OPERAZIONI DI RELINING NO-DIG

- ELENCO ELABORATI -

Attività di rilievo per l'elaborazione della base cartografica necessaria alla redazione del Piano di Ricostruzione di Castelli Il progetto di

indice Profilo 2 Consolidamento e Restauro Monumentale 4 Conservazione delle superfici decorate 20 progettazione 32 edilizia civile e industriale 36

Planimetrie con posizionamento e tipologia per prese forza motrice e corpi illuminanti ( normale e di sicurezza ).

Il Rilievo ed il disegno. La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico.

CROLLI. PROGETTAZIONE PRELIMINARE-DEFINITIVA III.1-1 Relazione generale:

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Operatore edile. Standard della Figura nazionale

Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po

TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI Arch. Claudio Piferi a.a

CITTADELLA DELLO SPORT INTERVENTO PER LA SISTEMAZIONE DELLE AREE ESTERNE DEL PALAZZETTO DELLO SPORT PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

LAVORI ARCHEOLOGICI N.01 Scavi archeologici ed opere di archeologia

INDICE 1. PREMESSE CONTENUTI DEL PIANO DI SICUREZZA CONTENUTI SPECIFICI DELLE TIPOLOGIE D INTERVENTO... 7

PROGETTO ESECUTIVO Ai sensi dell art. 23 d. lgs 50/2016 LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA COPERTURA DELLA SCUOLA PRIMARIA IN VIA ROMA

LABORATORI DI RESTAURO A,B,C,D A.A. 2005/ IL CAPITOLATO Arch. C.Arcolao

Compenso per progettazione

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4

Lago Nero Report 2006

Parapetti su cassaforma e scale portatili. Descrizione del caso

Comune di Castelluccio Valmaggiore Provincia di FG DIAGRAMMA DI GANTT

VALANGHE PROGETTAZIONE PRELIMINARE-DEFINITIVA

MODULO OFFERTA ECONOMICA ALL. C

GESTIONE GOVERNATIVA FERROVIA CIRCUMETNEA CATANIA

VALUTAZIONE DEI COSTI DI SICUREZZA

DALLO SCAVO AL MUSEO 2009: PRIMA DELLA CITTA

FASCICOLO DELL OPERA

PIANO DI INDAGINI GEOLOGICHE E PREVENTIVO DI SPESA

Relazione Tecnica ****(())****

Sistemazione idraulica area S. Angelo, S. Zeno e S. Lazzaro - 2 stralcio

VERBALE DI VISITA IN CANTIERE

23/05/ :56:05 Pagina 1 di 10

Restauro del castello di Piombino 3 dicembre 2008

B - COMPUTO METRICO ESTIMATIVO CITTÁ DI BONDENO. Provincia di Ferrara SERVIZIO LAVORI PUBBLICI PROGETTO PRELIMINARE QUADRO ECONOMICO.

Il Rilievo e disegno. La documentazione grafica è parte della documentazione di uno scavo archeologico.

IMPOSTAZIONE DEL FASCICOLO

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Sardegna Ingegneria Scarl

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

COMUNE DI MATELICA. Provincia di Macerata

Transcript:

1 di 18 INDICE 1. NORM E GENERALI PER L ESECUZIONE DEI LAVORI... 3 2. TIPOLOGIA DEGLI ADDETTI DA UTILIZZARE PER I LAVORI... 3 3. SCAVI DI QUALSIASI NATURA... 3 4. SCAVI IN PRESENZA DI FALDA ACQUIFERA... 4 5. LAVORI DIVERSI, NON SPECIFICATI NEL... 4 6. IM PIANTO E PERIM ETRAZIONE DI CANTIERE... 5 7. PIANIFICAZIONE DEL CANTIERE... 5 8. OPERE PROVVISIONALI... 6 9. DECESPUGLIAM ENTO A M ANO O A M EZZO M ECCANICO... 6 10. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA IN TERRENI PRIVI DI INTERESSE STRATIGRAFICO POSTI SOPRA A LIVELLI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, DA ESEGUIRSI CON M EZZO M ECCANICO... 6 11. SCAVO A SEZIONE APERTA IN TERRENI PRIVI DI INTERESSE STRATIGRAFICO POSTI SOPRA A LIVELLI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, DA ESEGUIRSI CON M EZZO M ECCANICO... 7 12. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA ESEGUITO PREVALENTEM ENTE A M ANO E EVENTUALM ENTE CON L AUSILIO DI PICCOLI M EZZI M ECCANICI DALLA QUOTA DI RINVENIM ENTO DELLO STRATO ARCHEOLOGICO A QUALSIASI PROFONDITÀ FINO ALLA COM PLETA M ESSA IN LUCE DELLE EVIDENZE ARCHEOLOGICHE... 7 13. SCAVO STRATIGRAFICO... 7 13.1. Scavo stratigrafico a mano di bassa complessità... 8 13.2. Scavo stratigrafico a mano di media complessità... 8 13.3. Scavo stratigrafico a mano di alta complessità... 8 13.4. Scavo stratigrafico protostorico entro quadrettatura predisposta sul terreno... 9 13.5. Scavo per recupero dei reperti ossei tramite l'intervento di un antropologo... 9 14. PROTEZIONE E TRATTAM ENTO DI STRUTTURE E/ O STRATI ARCHEOLOGICI... 9 15. DOCUM ENTAZIONE SCIENTIFICA... 10 15.1. Relazione e Giornale di scavo... 10 15.2. Elenco e Schede di Unità Stratigrafica... 11 15.3. Elenco e Schede di Unità Stratigrafica M uraria... 11

2 di 18 15.4. Elenco e Schede di Unità Tafonomica... 11 15.5. Diagramma stratigrafico (matrix)... 12 15.6. Documentazione fotografica e relativi elenchi... 12 15.7. Documentazione topografica e grafica, con relativi elenchi... 12 16. NOLI E M ATERIALI... 13 17. LE ATTIVITÀ SPECIALISTICHE... 14 17.1. Studio e trattamento dei reperti mobili... 14 17.2. Rilievi grafici, topografici e fotografici... 15 18. LE ANALISI SPECIALISTICHE... 16 19. LE PERFORAZIONI... 17 20. LE ASSISTENZE SCIENTIFICHE... 18

3 di 18 1. NORM E GENERALI PER L ESECUZIONE DEI LAVORI I lavori dovranno essere eseguiti a regola d arte, impiegando personale idoneo, seguendo le norme del presente Capitolato e tutte le prescrizioni che saranno impartite nel corso del lavoro dalla Direzione Scientifica e che saranno ratificate dall Alta Sorveglianza e dalla Direzione dei Lavori. Si prescrive la massima cautela per tutti i lavori; in particolare, nel corso dello scavo e della movimentazione del terreno, l osservanza della normativa per la sicurezza dei lavoratori e la normativa per la tutela dei beni culturali. Le imprese esecutrici dovranno essere in regola con i contributi previdenziali dei lavoratori e con ogni altra prescrizione normativa prevista per il trattamento del personale di impresa. Le imprese esecutrici dovranno essere in grado, al momento dell affidamento dei lavori, di fornire la documentazione richiesta dalla normativa per gli appalti di opere pubbliche, in merito alla qualificazione nella categoria SOA OS25 - Scavi Archeologici, alla consistenza economica e alle capacità tecniche dell impresa. 2. TIPOLOGIA DEGLI ADDETTI DA UTILIZZARE PER I LAVORI Introduzione Le imprese esecutrici dovranno fornire, dietro richiesta del Committente, l elenco completo dei prestatori d opera, dei tecnici e dei consulenti che intenderanno impiegare per l esecuzione dei lavori. Il personale scientifico impiegato dovrà essere di gradimento della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria; tale gradimento sarà verificato tramite presentazione dei singoli curricula, completi di specifiche competenze professionali, al suddetto Ente e alla loro successiva accettazione. 3. SCAVI DI QUALSIASI NATURA Gli scavi in genere, effettuati sia a mano che con mezzi meccanici, dovranno essere eseguiti secondo i parametri e le particolari prescrizioni che saranno fornite, all atto esecutivo, dalla Direzione Scientifica, ratificati dalla Direzione Lavori, compatibilmente con le norme vigenti in materia di sicurezza. In particolare i mezzi meccanici, data la tipologia di indagine da effettuare, dovranno essere adeguati relativamente al quintalaggio (>50 q.li per scavi a sezione aperta e trincee; da 15 a 50 q.li per approfondimenti e saggi all interno dei depositi archeologici) ed essere muniti di benna con lama di dimensioni da 30 a 160 cm. Gli scavi, in assenza di preesistenze archeologiche, dovranno essere spinti fino alla profondità prevista dai disegni di progetto.

4 di 18 Le pareti degli scavi potranno essere gradonate o realizzate con angolo di scarpa adeguato alla stabilità del versante, e comunque sempre in condizioni di sicurezza per il personale che vi opera. All occorrenza, in relazione alla loro altezza e alla loro eventuale pericolosità, le pareti degli scavi dovranno essere solidamente puntellate e/ o sostenute con robuste armature, in modo da fornire ogni assicurazione contro pericoli per gli operatori e da evitare franamenti di materiali. 4. SCAVI IN PRESENZA DI FALDA ACQUIFERA Qualora durante gli scavi si verifichi la presenza di acqua proveniente da falda, le imprese esecutrici avranno l obbligo di impiegare tutte le attrezzature e la manodopera necessaria per la corretta e adeguata prosecuzione degli scavi, senza che ciò possa dare motivo alcuno di fare eccezioni o domande di speciali compensi, avendo le imprese soltanto diritto agli oneri stabiliti in Elenco Prezzi per i noli di tali attrezzature (ad es. pompe idrovore). 5. LAVORI DIVERSI, NON SPECIFICATI NEL Le imprese esecutrici avranno, in generale, la facoltà di eseguire i lavori nel modo ritenuto più opportuno, per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale, purché ciò non risulti pregiudizievole, a giudizio della D.S., D.L. e/ o Alta Sorveglianza, della buona riuscita delle opere e degli interessi del Committente. Il Committente, o per esso la D.L., si riservano in ogni caso il diritto di ordinare l esecuzione di un determinato lavoro, entro un prestabilito ordine di tempo, o di disporre l ordine di effettuare i lavori nel modo che riterrà più conveniente, con particolare riferimento all esigenza di far fronte a necessità e/ o interventi non previsti nel presente Capitolato, senza che le imprese esecutrici possano rifiutarsi. Le imprese esecutrici dovranno fornire la più ampia collaborazione nell esecuzione degli ordini impartiti. Le imprese esecutrici hanno l obbligo di fornire operatori idonei ai lavori da eseguirsi, nonché i necessari attrezzi e macchine in perfetta efficienza con tutti gli accessori necessari per il loro perfetto funzionamento; pertanto la relativa manutenzione, riparazione o sostituzione è a carico delle medesime.

5 di 18 6. IM PIANTO E PERIM ETRAZIONE DI CANTIERE La constatazione della realtà dei luoghi e delle condizioni specifiche del sito, in stretta relazione con le aree archeologiche da indagare, potrà essere elemento condizionante nelle scelte e decisioni da assumersi nell impianto stesso del cantiere. Criterio fondamentale di massima è che la predisposizione del cantiere, in relazione all attività prevista, consenta, all interno di esso, che ogni servizio o funzione debba e possa svolgersi senza intralci, nell ottica dell economicità generale e nel pieno rispetto della correttezza scientifica dell intervento. I limiti delle aree dei singoli cantieri devono essere posizionati topograficamente dalla Committente e individuati in modo da evitare il verificarsi di sovrapposizioni tra le aree di scavo e le aree dove prevedere i servizi necessari alla cantierizzazione. Essendo le aree delle singole indagini archeologiche strettamente legate alle opere civili dovranno anch esse essere posizionate topograficamente dalla Committente in base al progetto approvato dalla Soprintendenza. Si ipotizza di riuscire ad accatastare la terra proveniente dagli scavi nelle aree interne ad ogni singolo cantiere. Nei casi in cui non fosse possibile comprendere all interno del cantiere la necessaria area di stoccaggio per le terre di risulta, le stesse dovranno essere allontanate e stoccate in specifiche aree messe a disposizione dal Committente per il deposito temporaneo. Tale attività verrà compensata alle imprese esecutrici con apposite voci previste in Elenco Prezzi. La perimetrazione del cantiere, ad opera del Committente, sarà individuata da una recinzione protettiva di consistenza ed altezza idonea a difendere le opere e i materiali depositati all interno del cantiere, offrendo sufficiente sicurezza pur trattandosi di struttura provvisoria. Tutti gli oneri relativi alle recinzioni degli scavi/ trincee/ saggi saranno invece a carico delle imprese esecutrici; tali recinzioni dovranno essere effettuate con le normali reti di plastica h. 120 cm e chiodi di recinzione. 7. PIANIFICAZIONE DEL CANTIERE Tettoie, baracche e servizi igienici ad uso delle imprese esecutrici ed eventuali impianti d illuminazione, sono a carico delle stesse e il loro posizionamento sarà definito in fase esecutiva. Sono invece a carico del Committente tutte le opere necessarie al raggiungimento delle aree interessate degli scavi, quali piste di cantiere o deviazioni di strade, nonché lo spostamento di sottoservizi qualora interferenti con le attività pianificate.

6 di 18 Esigenze particolari per il cantiere archeologico e opere per la protezione dei beni archeologici (impianti chiusi, locali aperti, tettoie, guardianie ecc.) saranno invece valutate e computate a parte. 8. OPERE PROVVISIONALI Posa in opera di puntellature, armature, sbadacchiature e strutture di presidio di qualsiasi tipo e dimensione, compresi i materiali, atte al sostegno di strutture archeologiche, da realizzarsi in tavole e cristi di legno, saranno eseguite in conformità con la normativa vigente in materia. 9. DECESPUGLIAM ENTO A M ANO O A M EZZO M ECCANICO Il decespugliamento di vegetazione arbustivo erbacea di tipo infestante presente nell'area di scavo, sarà eseguito a mano a regola d arte o con idonei mezzi meccanici, inclusa la rimozione del materiale di risulta e trasporto all interno delle aree di stoccaggio presso il cantiere. L assistenza alle attività sarà prestata da un archeologo e/ o da un operaio in via continuativa, al fine di assicurare l'integrità degli elementi stratigrafici che possono risultare sotto la superficie. Non sono invece a carico delle imprese esecutrici tutte le opere necessarie alla rimozione, nelle aree interessate dagli scavi, di vigneti, uliveti, alberi da frutto o di altra natura, nonché la demolizione di eventuali manufatti moderni. 10. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA IN TERRENI PRIVI DI INTERESSE STRATIGRAFICO POSTI SOPRA A LIVELLI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, DA ESEGUIRSI CON M EZZO M ECCANICO Lo scavo a sezione obbligata in terreni privi di interesse stratigrafico, su indicazione della D.L. e della Soprintendenza Archeologica competente, dovrà essere eseguito con mezzo meccanico con benna munita di lama piatta, con il controllo dell'archeologo. Lo scavo dovrà essere eseguito mediante ricorso ad opere provvisionali secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro. Lo scavo sarà comprensivo del recupero degli eventuali reperti e dell'accumulo dei materiali di risulta all interno delle aree di cantiere.

7 di 18 11. SCAVO A SEZIONE APERTA IN TERRENI PRIVI DI INTERESSE STRATIGRAFICO POSTI SOPRA A LIVELLI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO, DA ESEGUIRSI CON M EZZO M ECCANICO Lo scavo a sezione aperta per sbancamento e splateamento in terre di qualsiasi natura e prive d'interesse stratigrafico, su indicazione della D.L. e della Soprintendenza competente, dovrà essere eseguito con mezzi meccanici con benna munita di lama piatta, sotto il costante controllo di un archeologo. Lo scavo dovrà essere eseguito mediante ricorso ad opere provvisionali secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro. Lo scavo sarà comprensivo del recupero degli eventuali reperti e dell'accumulo dei materiali di risulta all interno delle aree di cantiere. 12. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA ESEGUITO PREVALENTEM ENTE A M ANO E EVENTUALM ENTE CON L AUSILIO DI PICCOLI M EZZI M ECCANICI DALLA QUOTA DI RINVENIM ENTO DELLO STRATO ARCHEOLOGICO A QUALSIASI PROFONDITÀ FINO ALLA COM PLETA M ESSA IN LUCE DELLE EVIDENZE ARCHEOLOGICHE Lo scavo a sezione obbligata in terreno in presenza di elementi fittili, dovrà essere eseguito prevalentemente a mano e eventualmente con l ausilio di piccoli mezzi meccanici muniti di benna a lama piatta, senza prevedere la rimozione degli stessi elementi fino al termine della fase preliminare di pulizia. La pulitura della superficie dell'area di interesse archeologico (substrato sterile e/ o preesistenze) sarà effettuata mediante piccoli attrezzi in preparazione ai rilievi grafici e fotografici di documentazione dei livelli superiori delle stratigrafie archeologiche. La rimozione dei materiali fittili dovrà ugualmente essere eseguita a mano con particolare attenzione nei casi in cui gli elementi stessi possano rivestire particolare interesse. 13. SCAVO STRATIGRAFICO Lo scavo stratigrafico va eseguito a mano con attrezzatura minuta da cantiere da archeologi e/ o da operai e, comunque, sotto costante controllo degli archeologi; prevede inoltre l'individuazione sul piano ed in sezione degli strati e la rimozione in sequenza degli stessi. Lo scavo è comprensivo del recupero dei reperti e della loro raccolta in cassette riportanti in maniera indelebile le indicazioni di provenienza e del deposito provvisorio della terra di risulta di fregio dello scavo.

8 di 18 13.1. Scavo stratigrafico a mano di bassa complessità Scavo stratigrafico a mano condotto in terreni con elementi stratigrafici ben riconoscibili, come ad es. canalette, fosse, trincee e canalizzazioni, comprensivo del recupero dei materiali e della loro raccolta ordinata in cassette riportanti, in maniera indelebile, le indicazioni di provenienza e del deposito provvisorio della terra di risulta in fregio allo scavo. 13.2. Scavo stratigrafico a mano di media complessità Scavo stratigrafico a mano condotto in terreni con elementi stratigrafici differenziati, come ad es. strutture murarie interrate, fondazioni ecc., con evidenziazione delle strutture rinvenute, comprensivo del recupero dei materiali e della loro raccolta ordinata in cassette riportanti, in maniera indelebile, le indicazioni di provenienza e del deposito provvisorio della terra di risulta in fregio allo scavo. Lo scavo stratigrafico a media complessità comprende inoltre la scarnificazione dei livelli di crollo che dovrà essere eseguita con la progressiva e totale rimozione della terra e di piccole pietre fino alla messa in evidenza della U.S. di crollo, con recupero ed accantonamento dei reperti. Nel caso di crolli di grande potenza o comunque di più livelli di pietrame sovrapposto, si dovrà procedere allo stesso modo fino alla progressiva scarnificazione e rimozione dei livelli successivi. L'operazione va condotta manualmente da operai e/ o da archeologi. 13.3. Scavo stratigrafico a mano di alta complessità Scavo stratigrafico a mano condotto in terreni con stratigrafie complesse, come ad es. strati fortemente antropizzati, interni di edifici, di abitazioni, con sovrapposizioni complesse, aree cimiteriali ed esumazioni da realizzarsi a mano con attrezzi minuti quali bisturi, trowel, pennelli al fine d'individuare esattamente la successione stratigrafica e strutturale, comprensivo del recupero dei materiali e della loro raccolta ordinata in cassette riportanti, in maniera indelebile, le indicazioni di provenienza e del deposito provvisorio della terra di risulta in fregio allo scavo. Lo scavo stratigrafico ad alta complessità comprende inoltre la scarnificazione di strutture che dovrà essere eseguita con rimozione della terra e di piccole pietre fino all'identificazione della struttura con recupero ed accantonamento dei reperti. L'operazione va condotta manualmente dall'archeologo o da operai sotto il diretto controllo dell'archeologo. A contatto con la struttura, sia superiormente che lateralmente, si dovrà evitare l'impiego di strumenti metallici e la pulizia dovrà essere eseguita con scopette, pennellesse o pennelli della morbidezza richiesta dalla natura

9 di 18 della struttura stessa. M assima cautela deve essere posta per accertare la natura e consistenza della struttura. A tale voce vanno ricondotte tutte le operazioni di scavo in ambito preistorico e protostorico, dove la lettura delle stratigrafie è resa generalmente più complessa dall assenza di strutture positive e/ o strutture costruite. Sarà competenza degli assistenti scientifici agli scavi valutare la complessità dello scavo stratigrafico in corso. 13.4. Scavo stratigrafico protostorico entro quadrettatura predisposta sul terreno Scavo stratigrafico protostorico entro quadrettatura predisposta sul terreno, in presenza di sovrapposizioni di livelli antichi. Lavoro da eseguirsi con particolare attenzione, asportando il deposito con tagli successivi di sottili porzioni di terreno per il riconoscimento di antichi paleosuoli, tracce di insediamento, ed il susseguente recupero di materiale fragilissimo di varie dimensioni, carboni, materiale osteologico, paleobotanico e sedimentologico, da asportare con grandissima cautela e previo trattamento preventivo di conservazione. I manufatti archeologici, prelevati dal terreno avranno una prima sigillatura e pulizia e sistemazione in contenitori a cassetta. Il terreno asportato durante lo scavo prevede la setacciatura e flottazione attraverso setacci di varie misure per il recupero della microfauna e dei reperti paleobotanici. L'accatastamento del materiale di deposito verrà conservato in luogo continguo allo scavo stesso. 13.5. Scavo per recupero dei reperti ossei tramite l'intervento di un antropologo Scavo per recupero dei reperti ossei tramite l'intervento di un antropologo, nonché la redazione della documentazione esaustiva. Lo scavo delle sepolture sarà effettuato con l intervento di un antropologo, il quale provvederà al recupero dei reperti ossei rinvenuti e alla redazione della schede tafonomiche. Sarà effettuato il rilievo grafico di dettaglio della sepoltura ripetuto per singola unità stratigrafica (rilievo della copertura, dello scheletro, del fondo; sezioni trasversali e longitudinali) e l informatizzazione dello stesso. 14. PROTEZIONE E TRATTAM ENTO DI STRUTTURE E/ O STRATI ARCHEOLOGICI Nel caso di rinvenimenti di strutture e/ o strati archeologici di particolare rilevanza e interesse, le imprese esecutrici dovranno proteggere gli stessi con uno strato separatore (ad es.

10 di 18 tessuto-non-tessuto), oltre ad un eventuale successivo strato di materiale inerte quale ad es. pozzolana, ghiaia, argilla espansa etc. Tali operazioni verranno condotte sotto il controllo e l assistenza tecnica di un archeologo, secondo le direttive della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Qualora le strutture o gli elementi archeologici non mobili necessitino di un preliminare intervento di restauro e consolidamento, tali attività dovranno essere realizzate dalle stesse imprese esecutrici mediante personale tecnico specializzato di comprovata esperienza (restauratori) di gradimento della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Le suddette attività saranno compensate con le specifiche voci previste in Elenco Prezzi. 15. DOCUM ENTAZIONE SCIENTIFICA La documentazione scientifica delle attività relative alle indagini archeologiche dovrà comprendere: relazione giornale di scavo elenco delle Unità Stratigrafiche schede di Unità Stratigrafica elenco delle Unità Stratigrafiche M urarie schede di Unità Stratigrafica M uraria elenco delle Unità Tafonomiche schede di Unità Tafonomica diagramma stratigrafico (matrix) dello scavo compiuto; elenchi delle foto documentazione fotografica elenchi delle tavole documentazione topografica e grafica 15.1. Relazione e Giornale di scavo Nella relazione saranno analizzati ed esposti organicamente tutti i dati emersi dall indagine di scavo ultimata, con riferimenti puntuali alla documentazione grafica e fotografica eseguita sul cantiere ed al diagramma di scavo. Nella redazione del giornale di scavo saranno segnalati tutti gli interventi effettuati, le motivazioni che ne sono state alla base, le decisioni prese, non altrimenti

11 di 18 desumibili, le attività del personale e dei mezzi a disposizione, degli specialisti presenti sul cantiere e qualunque altra informazione utile alla migliore comprensione a posteriori del lavoro svolto. 15.2. Elenco e Schede di Unità Stratigrafica Ciascuna Unità Stratigrafica riconosciuta dovrà essere schedata tramite compilazione di apposite moduli (schede modello US M inisteriale), completi di tutte le indicazioni inerenti la posizione stratigrafica dell US, il suo contenuto in materiali archeologici, geologici o di altra natura, la posizione relativa alle altre US, l eventuale cronologia etc. La redazione delle schede ministeriali dovrà avvenire contestualmente all individuazione ed alla rimozione delle diverse unità stratigrafiche. La compilazione, effettuata su modulo cartaceo in cantiere, sarà poi restituita anche in formato digitale (Word, Excel o Access). Tutte le schede di Unità Stratigrafica saranno riportate in un elenco sintetico che riporterà solo la numerazione e una sintetica definizione. 15.3. Elenco e Schede di Unità Stratigrafica M uraria Ciascuna Unità Stratigrafica M uraria riconosciuta dovrà essere schedata tramite compilazione di apposite moduli (schede modello USM M inisteriale), completi di tutte le indicazioni inerenti la posizione stratigrafica dell USM, le sue caratteristiche costruttive, la natura dei materiali impiegati, la posizione relativa alle altre USM, l eventuale cronologia etc. La redazione delle schede ministeriali dovrà avvenire contestualmente all individuazione delle diverse unità stratigrafiche murarie. La compilazione, effettuata su modulo cartaceo in cantiere, sarà poi restituita anche in formato digitale (Word, Excel o Access). Tutte le schede di Unità Stratigrafica M uraria saranno riportate in un elenco sintetico che riporterà solo la numerazione e una sintetica definizione. 15.4. Elenco e Schede di Unità Tafonomica Nel caso di rinvenimenti di sepolture umane, è prevista la redazione di schede antropologiche per la documentazione dei resti ossei, secondo il modello ministeriale completo di tutte le indicazioni inerenti tipo e numero di ossa conservate, stato di conservazione, posizione primaria o scomposta, eventuale presenza di elementi di corredo e loro caratterizzazione. La redazione delle schede ministeriali dovrà avvenire contestualmente all individuazione delle

12 di 18 diverse unità tafonomiche. La compilazione, effettuata su modulo cartaceo in cantiere, sarà poi restituita anche in formato digitale (Word, Excel o Access). Tutte le schede di Unità Tafonomica saranno riportate in un elenco sintetico che riporterà solo la numerazione e una sintetica definizione. 15.5. Diagramma stratigrafico (matrix) Qualora possibile e utile alla migliore comprensione dell assetto stratigrafico del sito, al termine dello scavo sarà elaborato il diagramma stratigrafico in forma compiuta, completo di suddivisione in attività e fasi evidenziate a più colori. 15.6. Documentazione fotografica e relativi elenchi La documentazione fotografica nel corso degli scavi e al termine degli stessi dovrà essere eseguita dagli stessi archeologi presenti sul cantiere e da fotografi specializzati, comunque da personale munito di idonea attrezzatura. In particolare sono previste le seguenti tipologie di attività: esecuzione di documentazione fotografica b/ n o colore in digitale (alta risoluzione) con stampa cartacea, comprensiva di ripresa, sviluppo e montaggio; esecuzione di documentazione fotografica in diapositiva b/ n o colore, comprensiva di ripresa, sviluppo e montaggio; esecuzione mediante pallone aerostatico di fotografie zenitali a varie altezze delle aree archeologiche indagate, comprensiva di ripresa, sviluppo e montaggio; montaggio della documentazione fotografica in quaderni a fogli contenitori o stampe rilegate, redazione degli elenchi didascalici per foto e diapositive e degli elenchi delle riprese con breve descrizione del contenuto. 15.7. Documentazione topografica e grafica, con relativi elenchi La documentazione topografica e grafica nel corso degli scavi e al termine degli stessi dovrà essere eseguita dagli stessi archeologi presenti sul cantiere e da disegnatori e topografi specializzati, comunque da personale munito di idonee attrezzature. In particolare sono previste le seguenti tipologie di attività: posizionamento topografico dell area di scavo, eseguito per mezzo di misurazioni ottiche o ottico elettroniche; deve comprendere la delimitazione dell area nonché il

13 di 18 posizionamento sul terreno di capisaldi, in numero sufficiente ad una corretta esecuzione dei rilievi, oppure, dove richiesto, il posizionamento di una quadrettatura stabile a picchetti in metallo, compresi gli strumenti, le attrezzature e i materiali necessari; elaborazione della tavola d unione delle planimetrie generali a bassa scala, da eseguirsi in scala compresa tra 1:500 e 1:2000 o comunque in scala adeguata alla comprensione della posizione delle planimetrie; elaborazione di una planimetria generale, iniziale e finale, con le condizioni dell area d indagine; esecuzione di planimetrie, prospetti e sezioni eseguiti alle scale di opportuna rappresentazione quali ad esempio quelle comprese tra 1:10 e 1:50, con misurazioni di elementi nel dettaglio rilevabile solo con apposita scala; dovranno essere riportate le quote altimetriche. I rilievi di campagna saranno eseguiti su materiale lucido indeformabile. La restituzione grafica finale, da fornire anch essa su poliestere indeformabile oltre che in triplice copia cartacea e supporto informatico, non deve derivare da ingrandimento di scale superiori. Ogni elaborato dovrà contenere capisaldi in numero adeguato sia all individuazione dei punti sul terreno, sia alla sovrapposizione dei rilievi tra loro. L area d indagine dovrà essere posizionata con precisione entro la cartografia esistente alla scala più bassa, per mezzo di capisaldi individuabili anche oltre il termine delle attività. Tutti i rilievi topografici andranno eseguiti con collegamento a caposaldo I.G.M. Dovrà essere mantenuto il libretto di campagna. E prevista altresì la redazione di elenchi ordinati e numerati delle planimetrie, delle sezioni e di tutti gli elaborati grafici e topografici con indicazione della scala adottata. Tutta la documentazione archeologica dovrà essere fornita in n. 3 copie originali e su supporto digitale (CD o DVD). 16. NOLI E M ATERIALI Tutte le voci relative a noli di attrezzature e mezzi nonché di materiali, non citate espressamente nel presente Capitolato o escluse nella posa in opera, saranno computate alle imprese esecutrici secondo i prezzi correnti LL.PP. I noli ed i materiali per i quali non siano presenti prezzi di riferimento ufficiali, saranno oggetto di contrattazione fra le imprese esecutrici o terzi e la Committenza.

14 di 18 17. LE ATTIVITÀ SPECIALISTICHE 17.1. Studio e trattamento dei reperti mobili Prelievo e immagazzinamento: nel corso degli scavi, i materiali archeologici rinvenuti dovranno essere adeguatamente prelevati, con metodi diversi in funzione del loro stato di conservazione, e posti in appositi contenitori forniti dalle imprese esecutrici, separati per sito di provenienza, unità stratigrafica e/ o eventuali tagli successivi all interno di essa. Tali contenitori dovranno essere siglati in maniera indelebile su almeno 2 lati, riportando in sigla il cantiere di provenienza e la US di appartenenza dei reperti mobili. I contenitori per reperti andranno poi trasportati presso i locali indicati dalla competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Lavaggio, siglatura e catalogazione: nel corso di tali operazioni i materiali pertinenti ad una stessa Unità Stratigrafica, riposti in cassette diverse durante le fasi di scavo, dovranno essere accorpati e suddivisi per classe; all'interno di queste saranno cercati frammenti tra loro combacianti o pertinenti al fine di ricostruire per quanto possibile la forma ceramica originaria (ricerca attacchi). Quando lo stato di conservazione lo permetterà i frammenti combacianti saranno riuniti utilizzando resine acriliche e colle trasparenti e reversibili. Tutti i frammenti morfologicamente significativi saranno siglati e disegnati su lucido; i dati relativi ai frammenti scelti saranno inseriti in un database appositamente creato e di tutti saranno cercati tra i materiali editi i relativi confronti al fine di datare con maggior precisione il contesto di scavo. Al database verranno allegati i disegni rasterizzati. Il trattamento dei reperti archeologici mediante lavaggio e/ o pulitura con metodi e materiali opportuni, la siglatura, la redazione di elenchi inventariati, ed in generale la somma delle operazioni intese a garantire la conservazione del reperto, sarà condotto da personale specializzato che curerà anche la documentazione di tali operazioni. La pulitura dovrà essere eseguita solo dopo una attenta valutazione dello stato di conservazione da parte di un tecnico specializzato; qualora la conservazione di un reperto richieda un intervento urgente di restauro (ad es. mediante consolidante), lo stesso verrà eseguito dal restauratore. La siglatura andrà effettuata con china nera o bianca, da fissare con smalto trasparente a lunga durata.

15 di 18 La catalogazione andrà eseguita redigendo appositi elenchi da restituire su supporto cartaceo e informatico. Studio e documentazione: lo studio dei reperti mobili sarà eseguito da archeologi specializzati, con redazione di documentazione finale completa di foto realizzate da fotografo specializzato, disegni alle scale opportune realizzati da disegnatore specializzato e quant altro di norma richiesto dalla competente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. La documentazione dovrà essere redatta e fornita in triplice copia cartacea, oltre che su supporto digitale. Tutte le voci relative a noli di attrezzature e mezzi nonché di materiali, non citate espressamente nel presente Capitolato o escluse nella posa in opera, saranno computate alle imprese esecutrici secondo i prezzi correnti LL.PP. I noli ed i materiali per i quali non siano presenti prezzi di riferimento ufficiali, saranno oggetto di contrattazione fra le imprese esecutrici o terzi e la Committenza. 17.2. Rilievi grafici, topografici e fotografici La documentazione topografica e grafica nel corso degli scavi e al termine degli stessi eseguita da disegnatori e topografi specializzati comprenderà le seguenti tipologie di attività: posizionamento topografico dell area di scavo, eseguito per mezzo di misurazioni ottiche o ottico elettroniche; deve comprendere la delimitazione dell area nonché il posizionamento sul terreno di capisaldi, in numero sufficiente ad una corretta esecuzione dei rilievi, oppure, dove richiesto, il posizionamento di una quadrettatura stabile a picchetti in metallo, compresi gli strumenti, le attrezzature e i materiali necessari; elaborazione della tavola d unione delle planimetrie generali a bassa scala, da eseguirsi in scala compresa tra 1:500 e 1:2000 o comunque in scala adeguata alla comprensione della posizione delle planimetrie; elaborazione di una planimetria generale, iniziale e finale, con le condizioni dell area d indagine; esecuzione di planimetrie, prospetti e sezioni eseguiti alle scale di opportuna rappresentazione quali ad esempio quelle comprese tra 1:10 e 1:50, con misurazioni di elementi nel dettaglio rilevabile solo con apposita scala; dovranno essere riportate le quote altimetriche. In tali tavole e a seconda della scala saranno eseguite dai disegnatori le caratterizzazioni dei luoghi e dei ritrovamenti per una migliore comprensione delle rappresentazioni.

16 di 18 I rilievi di campagna saranno eseguiti su materiale lucido indeformabile. La restituzione grafica finale, da fornire su poliestere indeformabile, non deve derivare da ingrandimento di scale superiori. Ogni elaborato dovrà contenere capisaldi in numero adeguato sia all individuazione dei punti sul terreno, sia alla sovrapposizione dei rilievi tra loro. L area d indagine dovrà essere posizionata con precisione entro la cartografia esistente alla scala più bassa, per mezzo di capisaldi individuabili anche oltre il termine delle attività. Tutti i rilievi topografici andranno eseguiti con collegamento a caposaldo I.G.M. Dovrà essere mantenuto il libretto di campagna. E prevista altresì la redazione di elenchi ordinati e numerati delle planimetrie, delle sezioni e di tutti gli elaborati grafici e topografici con indicazione della scala adottata. La documentazione fotografica nel corso degli scavi e al termine degli stessi dovrà essere eseguita da fotografi specializzati muniti di idonea attrezzatura. In particolare sono previste le seguenti tipologie di attività: esecuzione di documentazione fotografica b/ n o colore in digitale (alta risoluzione) con stampa cartacea, comprensiva di ripresa, sviluppo e montaggio; esecuzione di documentazione fotografica in diapositiva b/ n o colore, comprensiva di ripresa, sviluppo e montaggio; esecuzione mediante pallone aerostatico di fotografie zenitali a varie altezze delle aree archeologiche indagate, comprensiva di ripresa, sviluppo e montaggio; montaggio della documentazione fotografica in quaderni a fogli contenitori o stampe rilegate, redazione degli elenchi didascalici per foto e diapositive e degli elenchi delle riprese con breve descrizione del contenuto. Qualora richiesto dalla Soprintendenza sarà possibile effettuare rilievi eseguiti con tecnologie 3D scanning effettuati con strumenti di acquisizione a scansione di nuvole di punti basati su algoritmi di analisi multifocale delle immagini. Tutta la documentazione archeologica dovrà essere fornita in n. 3 copie originali e su supporto digitale (CD o DVD). 18. LE ANALISI SPECIALISTICHE A compimento delle indagini archeologiche, a seconda di quanto emergerà dalla campagna di scavi, si potrebbe rendere necessaria l'esecuzione di una serie di indagini specialistiche per la

17 di 18 contestualizzazione delle emergenze archeologiche individuate. Pertanto, in funzione di quanto prescritto dalla competente Soprintendenza, si potranno effettuare prelievi di campioni da sottoporre alle seguenti analisi specialistiche, in relazione al tipo di materiale presente: datazioni assolute (14C su materiale organico) termoluminescenza (tecnica utilizzata in archeologia per la datazione della ceramica, molti dei cui componenti, quali quarzi e feldspati sono termoluminescenti) analisi paleobotaniche (polliniche, antracologiche, ovvero rispettivamente sul polline presente nel sedimento, sui resti legnosi, sui semi) analisi malacologiche (su resti di molluschi; in archeologia possono ad es. identificare un particolare ambiente deposizionale, caratterizzare resti di pasto etc.) analisi archeozoologiche (su resti di animali - ossa, denti) analisi antropologiche (su resti umani in genere da contesti funerari) analisi minero-petrografiche (sulle malte tramite analisi macroscopica e microscopica - sezioni sottili) analisi geomorfologiche (sulla evoluzione paleomorfologica dei siti archeologici, per definire il loro contesto naturale) analisi sedimentologiche (sui sedimenti coinvolti dalle stratigrafie archeologiche, per definire l'origine del deposito) analisi pedologiche (sui suoli, per caratterizzare lo stato evolutivo dei terreni, le potenzialità produttive dei suoli, l'uso agrario del territorio) Tali analisi dovranno essere condotte, fin dalle prime fasi di campionamento, dalle imprese esecutrici tramite personale altamente specializzato e dotato di idonee attrezzature, nonché laboratori certificati e riconosciuti per l'esecuzione delle stesse e per la redazione degli opportuni report. 19. LE PERFORAZIONI Le perforazioni, ad andamento orizzontale o comunque inclinata, verranno eseguite a rotazione a carotaggio continuo con carotieri di diametro minimo 85 mm, escluso l'uso del diamante. E' compreso il trasporto e l'istallazione dell'attrezzatura di perforazione, l'uso di tutti gli attrezzi e gli accorgimenti necessari ad ottenere la percentuale di carotaggio richiesta e quanto altro occorre per dare la perforazione completa: in terreni a granulometria fine (argille, limi sabbiosi): da 0,00 m a 20,00 m. E' compresa inoltre la fornitura delle cassette catalogatrici, i rilievi

18 di 18 fotografici delle carote, la lettura archeologica delle carote prelevate, con relazione finale sulle stratigrafie individuate. 20. LE ASSISTENZE SCIENTIFICHE Ove necessario la Soprintendenza potrà richiedere la presenza di archeologi responsabili della sorveglianza in loco durante le attività lavorative di scavo e movimentazione terra finalizzate all'esecuzione delle opere civili.