Relazione del Responsabile della prevenzione della corruzione Anno 2018

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Relazione del Responsabile della prevenzione della corruzione Anno 2018 Predisposto dal Responsabile per la prevenzione della corruzione ai sensi dell art. 1 comma 14 della legge n. 190/2012 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione Pubblicato sul sito internet istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente 1

Sommario Premessa.3 1. Gestione rischi.4 2. Individuazione delle attività a maggiore rischio corruzione.5 3. Formazione in tema di anticorruzione.9 4. Codice di comportamento.9 5. Rotazione del personale.10 6. Esiti di verifiche e controlli su cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.10 7. Forme di tutela offerte dal whistleblowing. 11 8. Trasparenza 11 9. Iniziative previste nell ambito delle attività ispettive e del sistema di monitoraggio sull attuazione del Piano.12 2

Premessa La legge n. 190/2012 contenente al suo interno Disposizioni per la prevenzione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione - pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 265 del 13 novembre 2012 ed entrata in vigore il 28 novembre 2012 stabilisce che ciascuna amministrazione pubblica nomini un proprio Responsabile della prevenzione della corruzione (Articolo 1. Comma 7) e adotti un piano triennale di prevenzione della corruzione che, partendo dall analisi dell esposizione al rischio corruzione sotteso ad ogni processo amministrativo, individui i necessari interventi organizzativi idonei a prevenire o ridurre i fattori di rischio (Articolo 1, comma 6). IlPiano Nazionale Anticorruzione, declina specifiche indicazioni operative cui attenersi nella elaborazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e nello specifico ha introdotto l obbligo, per gli enti privati in controllo pubblico, di introdurre e di implementare adeguate misure organizzative e gestionali. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione è stato predisposto ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 29/01/2019; nel dettaglio, l ANXAM Multiservizi Intercomunali S.p.A., Società partecipata del comune di Lanciano per il 98,05% (la restante quota è divisa tra i Comuni di Atessa e Guardiagrele), individua quale Responsabile anticorruzione lo scrivente Dott. Severino-Claudio Di Meco che, sulla base della normativa in materia, svolge le seguenti mansioni: Elabora la proposta del Piano di prevenzione della corruzione ed i successivi aggiornamenti da sottoporre per l adozione dell organo di indirizzo politico; Verifica l efficacia attuazione del Piano, la sua idoneità e ne propone la modifica qualora siano accertate significative violazioni delle prescrizioni o intervengano mutamenti rilevanti nell organizzazione o nell attività dell amministrazione; Verifica, d intesa con il dirigente, il permanere delle motivazioni assunte dalla società in ordine alla mancata rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività più esposte a rischi corruttivi; Definisce procedure appropriate per formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione su temi etici e della legalità; 3

Promuove la diffusione della conoscenza del codice di comportamento interno, il monitoraggio annuale sulla sua attuazione; Elabora la relazione annuale sull attività anticorruzione svolta. Qualora la sua figura coincidesse con quella di Responsabile della Trasparenza, è tenuto alla redazione e aggiornamento del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità. Con successiva determina, la Società si è dotata di un Modello di organizzazione, gestione e controllo al quale partecipa, come componente interno, anche il Responsabile per l attuazione del piano di prevenzione della corruzione, il presente modello, purtuttavia, sarà soggetto a revisione e aggiornamento al fine di garantire un monitoraggio continuo per farvi confluire i reati di cui alla legge 190/2012 e le azioni correttive previste dal piano anticorruzione. Tra le varie funzioni di cui sopra, ai sensi dell art. 1, comma 14, il Responsabile ha il compito di redigere una relazione annuale che offre il rendiconto sull efficacia delle misure di prevenzione definite dal Piano di prevenzione della corruzione. Il presente documento, accompagnato dalla scheda predisposta dal A.N.A.C., dovrà essere pubblicato sul sito istituzionale entro il 31 gennaio 2018. Nel rispetto delle previsioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione di cui alla Delibera CIVIT n. 72/2013 e del contenuto del nucleo minimo di indicatori sull efficacia delle politiche di prevenzione si riportano i seguenti dati: 1. Gestione rischi Il Responsabile dell attuazione del piano di prevenzione della corruzione con il coinvolgimento del dirigente e dei responsabili di servizio competenti per area presenti in azienda, all interno del Piano ha individuato le azioni idonee a neutralizzare o mitigare il livello di rischio corruzione connesso ai processi amministrativi posti in essere dalla Società. Nello specifico, le misure sono state classificate in misure obbligatorie, Regole di condotta specifiche, Formazione del personale e diffusione del piano nel contesto aziendale. Il trattamento del rischio si è completato con apposite azioni di monitoraggio, ossia la verifica dell efficacia dei sistemi di prevenzione adottati. 4

2. Individuazione delle attività a maggior rischio di corruzione Le attività a maggior rischio di corruzione sono state individuate dando particolare rilevanza alle ipotesi previste dal comma 1 dell art. 1 della Legge 190/2012 ed in particolare le seguenti: a. Acquisizione, progressione del personale e conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza; b. Affidamento di lavori, servizi e forniture nonché affidamento di ogni altro tipo di commessa o autorizzazioni/certificazioni e controlli disciplinato dal d. lgs. n. 163 del 2006; c. Attività tipiche dell area farmaceutica d. Attività tipiche dell area cimiteriale e. Attività tipiche la gestione dei parcheggi a pagamento A) Processi relativi all acquisizione, progressione del personale e conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza. Per quanto concerne l area dell acquisizione e progressione del personale, si rileva che l Azienda, convenendo con quanto previsto dal Piano di prevenzione della corruzione, nell anno 2018 non ha modificato o integrato il regolamento interno per il reclutamento e la selezione del personale. Di seguito si riporta l elenco delle attività messe in atto dalla Società. - Verifica del rispetto delle prescrizioni contenute nell atto di indirizzo in materia di vincoli assunzionali e di contenimento degli oneri retributivi; - Monitoraggio sul dovere di astensione in caso di conflitto, anche potenziale, d interessi: l accertamento avviene attraverso verifica della dichiarazione sostitutiva di certificazione; 5

- Monitoraggio a mezzo di campionamento sul rispetto della separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell atto; - Esclusione dalle commissioni di concorso e dai compiti di segretario per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale: l accertamento sui procedimenti penali avviene mediante acquisizione d ufficio, ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall interessato ex art. 46 D.P.R. n. 445 del 2000; - Controllo dei requisiti attitudinali e professionali richiesti nell avviso di reclutamento in relazione alla posizione da ricoprire e sulla trasparenza e oggettività dei meccanismi di verifica degli stessi; - Verifica del rispetto delle prescrizioni in materia di pubblicazione degli avvisi di reclutamento per garantire massima pubblicità delle opportunità; - Verifica degli obblighi di pubblicazione nella sottosezione Bandi di concorso all interno della sezione Amministrazione trasparente. B) Area affidamento di lavori, servizi e forniture. Attività di controllo e modalità di verifica dell attuazione delle misure. Nel 2018l Azienda non ho espletato alcuna gara d appalto sopra la soglia comunitaria. Attualmente sono in essere contratti aventi ad oggetto la gestione di farmacie comunali, servizi cimiteriali e gestione dei parcheggi a pagamento all interno del Comune di Lanciano, l attenzione si è quindi focalizzata sulle procedure negoziate, sugli affidamenti diretti e sul reclutamento e selezione, mediante concorso, delle figure richieste. Di seguito si riporta l elenco delle attività messe in atto dalla Società: - Monitoraggio sulla separazione tra responsabile del procedimento e responsabile dell istruttoria con rilevanza interna; 6

- Monitoraggio degli affidamenti diretti attraverso la trasmissione del Responsabile per l attuazione del piano di prevenzione della corruzione dei provvedimenti di affidamento diretto di lavori, servizi e forniture ai fin i del controllo del rispetto del rispetto dei presupposti di legge; - Monitoraggio a mezzo di campionamento sul rispetto del principio della rotazione dei contraenti nelle procedure di gara. Dal monitoraggio effettuato non si sono evidenziate particolari criticità. Tutti i provvedimenti sono sorretti da adeguata giustificazione e sono tali da consentire, ex post, la ricostruzione del processo motivazionale che ha portato alla scelta del contraente. Gli affidamenti diretti, in particolare, sono sempre preceduti da indagini di mercato attraverso la richiesta di più preventivi. A maggior garanzia del rispetto dei principi di trasparenza e concorrenza tra operatori economici si suggerisce di istituire un albo dei fornitori o prevedere l utilizzo di modalità telematiche per garantire la massima pubblicità verso gli operatori economici. La scelta delle figure interne da assumere a tempo determinato e/o indeterminato, attraverso una selezione per titoli ed esami relativo alla selezione di Ausiliari del Traffico, Livello professionale 3 CCNL di riferimento Servizi Integrati/Multiservizi, è avvenuta mediante pubblicazione sull apposita area Amministrazione Trasparente dell Avviso pubblico, il concorso si è svolto in totale trasparenza con l evidenza dei candidati ammessi e con la successiva graduatoria finale. C) Attività tipiche dell area farmaceutica Le attività tipiche rientranti nell area farmaceutica che potrebbero ricadere nell alveo delle aree maggiormente soggette al rischio corruzione, ai sensi del Registro dei Rischi di cui al piano triennale per la prevenzione della corruzione, sono le seguenti: - Gestione acquisti: nell anno 2018 non si sono ravvisati casi di induzione ad alterare la procedura di acquisto farmaci per favorire fornitori specifici, in quanto i medicinali ordinati ai fornitori sono quelli richiesti dai pazienti, o su prescrizione medica; 7

- Attività di informazione scientifica rivolta al medico e al farmacista: Il cd. comparaggio consistente in un rapporto intercorrente tra l informatore scientifico e il sanitario o il farmacista, è stato svolto rispettando quelle che sono le regole del buon andamento e buon funzionamento degli apparati amministrativi seguendo quelli che sono le regole di lealtà e trasparenza; - Attività di sponsorizzazione: la contrattualistica avente ad oggetto rapporti di sponsorizzazione ad opera di specifiche case farmaceutiche titolari di immissioni in commercio di farmaci a convegni e/o congressi è stata realizzata rispettando le regole di buona condotta, lealtà ed eticità. D) Attività tipiche dell area Cimiteriale Le attività tipiche rientranti nell area cimiteriale che potrebbero ricadere nell alveo delle aree maggiormente soggette al rischio corruzione, ai sensi del Registro dei Rischi di cui al piano triennale per la prevenzione della corruzione, sono le seguenti: - Concessione di Manufatti tombali: nell anno 2018 non si sono ravvisati casi di induzione ad alterare la procedura di Concessione dei manufatti tombali per favorire utenti specifici, in quanto le procedure di concessione sono vincolate al rispetto dei principi comportamentali previsti dal Piano; - Autorizzazione alla tumulazione dei manufatti tombali di feretri, ceneri e resti ossee: è previsto un adeguato livello di formalizzazione riguardante le varie fasi del processo con eventuali rapporti con soggetti esterni, i quali devono, nello svolgimento delle proprie mansioni, seguire le norme comportamentali sancite dall A.N.A.C. F) Attività tipiche la gestione dei parcheggi a pagamento Le attività tipiche della gestione dei parcheggi a pagamento che potrebbero ricadere nell alveo delle aree maggiormente soggette al rischio corruzione, ai sensi del Registro dei Rischi di cui al piano triennale per la prevenzione della corruzione, sono le seguenti: 8

- Recupero da parte del concessionario della tariffa non pagata: è previsto un adeguato livello di formalizzazione del personale ausiliario dipendente dell azienda, il quale, in caso di accertamento del mancato pagamento del ticket, provvederà ad applicare le sanzioni previste dal Codice della strada, la società altresì ha definito in maniera trasparente, secondo la normativa vigente, l intera procedura di gara. 3. Formazione in tema di anticorruzione In collaborazione con TRAINING & CONSULTINGS.c.s., sono stati organizzati incontri formativi sulla legge anticorruzione 190/2012. La giornata formativa è stata dedicata a tutti i dipendenti che operano nelle aree di rischio individuate dalla Legge 190, in particolare a quelli che operano nelle aree maggiormente esposte al rischio corruzione. Come previsto dalla suddetta legge, in collaborazione del Responsabile anticorruzione, nell anno 2018, sono stati inseriti nel Piano di formazione dell ente alcune iniziative finalizzate ad illustrare la normativa per la prevenzione e la espressione della corruzione e dell illegalità nella P.A.. Nello specifico la Dott.ssa Cianci Martina specializzata nella professione magistrale, ha tenuto un corso di aggiornamento in house nella giornata del 28 Novembre 2018, aventi ad oggetto l analisi della legge anticorruzione n. 190 nei temi riguardanti i temi di etica e legalità con l analisi la nuova Legge Anticorruzione intitolata Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici del 13 Dicembre 2018 n. 1189 B. 4. Codice di comportamento Il Piano Nazionale Anticorruzione prevede che le Pubbliche Amministrazioni di cui all art.1, comma 2, del d.lgs. 165/01 provvedono ad adottare un codice di comportamento, anche con riferimento al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato con DPR 62/2013. Nel Piano anticorruzione viene riconosciuto il valore del Codice di comportamento quale efficace misura di prevenzione della corruzione, in quanto atto ad orientare l operato dei dipendenti in senso eticamente corretto e in funzione di garanzia della legalità. 9

Nello svolgimento della vita societaria, infatti, il semplice rispetto delle norme di legge non è sufficiente a garantire il raggiungimento degli standard operativi e gestionali desiderati, ma al contrario ogni decisione ed altresì ogni comportamento devono essere supportati ed indirizzati da regole etiche che integrano e informino l adozione degli stessi. Nello specifico il Consiglio di Amministrazione di ANXAM S.p.A. ha adottato il Codice di comportamento richiamando espressamente quanto contenuto nel Dpr. 16 aprile 2013, n. 62. Alla data odierna non vi sono state denunce di violazioni al codice di comportamento interno. 5. Rotazione del personale Pur riconoscendo l importanza di questa misura nel contrasto della corruzione in aree particolarmente esposte al rischio, tuttavia, considerate le ridotte dimensioni delle Società e il numero limitato di personale operante al suo interno si ritiene che la rotazione del personale causerebbe inefficienza e inefficacia dell azione amministrativa tale da precludere in alcuni casi la possibilità di erogare in maniera ottimale i servizi ai cittadini. Il contesto societario esaminante, presenta, infatti, un unica figura dirigenziale e la rotazione del personale che si dovrà disporre, salvo mutamenti nell organizzazione, solo in presenza di procedimenti penali o nel caso di avvio di procedimenti disciplinari per fatti di natura corruttiva. 6. Esiti di verifiche su cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi Il D. Lgs. n. 39/2013 recante Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell articolo 1, comma 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 ha disciplinato: - Ipotesi di incoferibilità di incarichi dirigenziali per coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti dal capo I, titolo II, del libro secondo del Codice Penale; 10

- Ipotesi di inconferibilità di incarichi dirigenziali in relazione all attività svolta dall interessato in precedenza; - Situazioni di incompatibilità specifiche per i titolari di incarichi dirigenziali; Con riferimento alle suddette ipotesi, la Società ha verificato, nell anno 2018, l insussistenza di ipotesi di inconferibilità/incompatibilità a mezzo della richiesta di apposita dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall interessato nei termini e alle condizioni dell art. 46 del D.P.R. n. 445 del 2000 e pubblicata prontamente nella sezione Amministrazione Trasparente. 7. Forme di tutela offerte ai Whistleblowers In riferimento alla comunicazione delle misure per la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, i dipendenti sono stati informati delle forme di tutela e anonimato ad essi riconosciuto. Non sono, tuttavia, pervenute, nell anno 2018, segnalazioni di illecito. 8. Trasparenza Nel sito web istituzionale è presente nella home page la sezione Amministrazione trasparente che risulta strutturata in conformità alle previsioni dell allegato 1 della delibera CIVIT 50/2013 relative alle società partecipate. Al fine di creare un efficace sistema di monitoraggio dei rapporti tra la Società e i soggetti che con essa stipulano contratti, con riferimento agli affidamenti di lavori, servizi e forniture, è stato stilato l elenco degli affidamenti assegnati nel periodo di riferimento. La pubblicazione, suddivisa per procedure di scelta del contraente, indica altresì per ciascun contratto: - La struttura proponente; - L oggetto del bando; - L elenco degli operatori invitati a presentare offerte o degli offerenti che hanno partecipato al procedimento; - La procedura di scelta; - L aggiudicatario; - L importo di aggiudicazione; - Tempi di completamento dell opera, servizio o fornitura; - L importo delle somme liquidate. 11

9. Iniziative previste nell ambito delle attività ispettive e organizzative del sistema di monitoraggio sull attuazione del Piano Il monitoraggio sull attuazione delle azioni in dicate nel piano anticorruzione avviene con le seguenti modalità: - Lo scrivente, Responsabile per l attuazione del piano di prevenzione della corruzione, incontra i referenti dei settori a rischio per monitorare lo stato di attuazione delle azioni previste nel piano; - Il Responsabile redige annualmente una relazione di rendiconto sullo stato di attuazione e sull efficacia delle misure indicate nel Piano. La relazione, trasmessa all organo di indirizzo politico, viene pubblicata sul sito istituzionale. Espletato il monitoraggio secondo le modalità appena analizzate, il Responsabile ha provveduto dunque con la presente relazione ad adempiere agli obblighi di cui all art. 1, comma 14, della legge n. 190 del 2012. La presente relazione verrà pubblicata sul sito istituzionale www.anxam.it Responsabile attuazione Piano di prevenzione della corruzione ANXAM S.p.A. Dott. Severino Claudio Di Meco 12