PROCEDURE PER LA SELEZIONE E LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DESTINATO AD OPERARE IN SETTORI PARTICOLARMENTE ESPOSTI AL RISCHIO DI CORRUZIONE

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1 PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA Denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 8/2014 PROCEDURE PER LA SELEZIONE E LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DESTINATO AD OPERARE IN SETTORI PARTICOLARMENTE ESPOSTI AL RISCHIO DI CORRUZIONE Il Responsabile della prevenzione della corruzione UFFICIO DI SUPPORTO DELLA GIUNTA E PIANO DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

2 1. Premessa Pag Procedure e Criteri per la formazione Pag Procedure e Criteri per la selezione Pag Realizzazione percorsi di formazione Pag Risorse finanziarie Pag Monitoraggio e Pubblicità Pag. 7 pag. 2

3 1. Premessa Con la legge n. 190/2012 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione è stato evidenziato ed attenzionato il problema della corruzione nella pubblica amministrazione e sono state fornite, al contempo, le misure idonee per la prevenzione dei possibili fenomeni corruttivi. Sono principalmente tre gli strumenti anticorruzione sui quali si fonda l architettura della legge e, precisamente: trasparenza, formazione e rotazione. In coerenza con quanto precede, l art. 1, comma 8 della Legge n. 190/2012 statuisce che il Responsabile della prevenzione della corruzione (di seguito R.P.C.) ha il compito di determinare le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. A tal riguardo, il Piano Nazionale Anticorruzione (di seguito P.N.A.), al punto B.13 dell Allegato 1, formula una serie di obiettivi da raggiungere, attraverso una formazione adeguata, che di seguito si riportano: - l attività amministrativa è svolta da soggetti consapevoli: la discrezionalità è esercitata sulla base di valutazioni fondate sulla conoscenza e le decisioni sono assunte con cognizione di causa ; ciò comporta la riduzione del rischio che l azione illecita sia compiuta inconsapevolmente; - la conoscenza e la condivisione degli strumenti di prevenzione (politiche, programmi, misure) da parte dei diversi soggetti che a vario titolo operano nell ambito del processo di prevenzione; - la creazione di una base omogenea minima di conoscenza, che rappresenta l indispensabile presupposto per programmare la rotazione del personale; - la creazione della competenza specifica necessaria per il dipendente per svolgere la nuova funzione da esercitare a seguito della rotazione; - la creazione di competenza specifica per lo svolgimento dell attività nelle aree a più elevato rischio di corruzione; - l occasione di un confronto tra esperienze diverse e prassi amministrative distinte da ufficio ad ufficio, reso possibile dalla compresenza di personale in formazione proveniente da esperienze professionali e culturali diversificate; ciò rappresenta un opportunità significativa per coordinare ed omogeneizzare all interno dell ente le modalità di conduzione dei processi da parte degli uffici, garantendo la costruzione di buone pratiche amministrative a prova di impugnazione e con sensibile riduzione del rischio di corruzione; - la diffusione degli orientamenti giurisprudenziali sui vari aspetti dell esercizio della funzione amministrativa, indispensabili per orientare il percorso degli uffici, orientamenti spesso non conosciuti dai dipendenti e dai dirigenti anche per ridotta disponibilità di tempo da dedicare all approfondimento; pag. 3

4 - evitare l insorgere di prassi contrarie alla corretta interpretazione della norma di volta in volta applicabile; - la diffusione di valori etici, mediante l insegnamento di principi di comportamento eticamente e giuridicamente adeguati. 2. Procedure e Criteri per la formazione Il P.N.A., al punto , dispone di strutturare i percorsi formativi in più livelli che, con il presente Piano, si individuano in: 1. livello formazione base, destinato a tutti i dipendenti per la diffusione dei principi etici e di legalità, finalizzati alla promozione di procedimenti amministrativi fondati su principi di correttezza, imparzialità e buon andamento; 2. livello formazione specifica, destinato al R.P.C., ai referenti, ai Dirigenti, ai P.O., ai dipendenti che operano negli uffici etici, ai funzionari ed istruttori addetti ai processi classificati dal Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (di seguito P.T.P.C.) a rischio alto e altissimo ; 3. livello formazione specialistica, propedeutico all attuazione della misura della rotazione dei dipendenti che andranno ad operare in settori a più elevato rischio di corruzione. I programmi formativi sono definiti tenuto conto delle materie cui fanno riferimento i processi classificati a rischio alto e altissimo dal P.T.P.C. nonché del grado di informazione e conoscenza che i dipendenti hanno sulle funzioni che espletano o andranno ad espletare a seguito della rotazione. La formazione è realizzata secondo criteri di: - economicità (contenimento della spesa pubblica attraverso un efficiente utilizzo delle risorse umane e materiali disponibili, ove possibile); - trasparenza delle procedure di selezione del personale cui sono rivolte le attività formative; - pubblicità del materiale didattico, in modo da favorire la più ampia diffusione e informazione sui temi oggetto delle attività formative. 3. Procedure e Criteri per la selezione Il P.T.P.C. individua i processi per i quali risulta necessario procedere alla formazione dei dipendenti. La formazione base è rivolta a tutti i dipendenti a prescindere dal ruolo ricoperto, per cui non occorre alcuna selezione se non la sola calendarizzazione degli interventi all evento formativo. Tale formazione deve essere periodica ed è curata dal dirigente cui il personale afferisce. pag. 4

5 La formazione specifica è, invece, principalmente rivolta ai funzionari ed istruttori che operano in processi a rischio alto ed altissimo, così come individuati dal P.T.P.C.. Per accedere alla formazione specifica, i dipendenti devono possedere i seguenti requisiti: a) assenza di provvedimenti disciplinari per danno erariale e/o all immagine dell amministrazione; b) non essere stato rinviato a giudizio a seguito di sottoposizione ad indagini preliminari di cui all art. 369 del c.c.p., così come modificato dalla Legge 8 agosto 1995 n. 332, fino alla eventuale archiviazione del procedimento. I dirigenti, entro il 31 dicembre di ciascun anno, comunicano al R.P.C., per iscritto, i rischi connessi all attività svolta ed i fabbisogni formativi in relazione a ciascun processo interessato dalla misura Formazione, così come stabilito dal P.T.P.C. e, tenuto conto del grado di responsabilità, il livello di informazione e conoscenza nelle materie/attività a rischio di corruzione posseduto dal personale addetto al processo. Tale comunicazione è effettuata utilizzando l apposita scheda allegata al presente Piano (v. Scheda per la formazione ) che deve essere contestualmente trasmessa al dirigente del Servizio Risorse Umane. Ciascun dirigente, inoltre, con la medesima scheda comunica, con riferimento all anno precedente, l'elenco del personale selezionato che non ha partecipato alle iniziative formative, con l obbligo di espressa indicazione delle motivazioni. La selezione dei partecipanti alla formazione specifica di volta in volta programmata è effettuata dal R.P.C., nell ambito del personale individuato secondo le modalità sopra riportate, seguendo il criterio di verifica della effettiva rotazione delle unità individuate, per garantire la formazione di tutto il personale operante nei settori a più elevato rischio di corruzione. La formazione specialistica, infine, è destinata ai dipendenti coinvolti nella misura della rotazione. Per accedere alla formazione specialistica, i dipendenti devono possedere gli stessi requisiti richiesti per la formazione specifica. La selezione è effettuata dal R.P.C., tenuto conto dei seguenti criteri: a) anzianità nel Servizio, che deve essere superiore a 5 (cinque) anni; b) non aver svolto, negli ultimi 5 (cinque) anni, mansioni che implicano le stesse attività e/o insistono nel medesimo ufficio; c) anzianità di servizio non superiore ad anni 35 (trentacinque). 4. Realizzazione percorsi di formazione La legge 6 novembre 2012, n. 190 attribuisce particolare importanza alla formazione del personale delle pubbliche amministrazioni e formula apposite raccomandazioni affinché le stesse si attivino, per accrescere le competenze del proprio personale, anche con l apporto della Scuola Nazionale dell Amministrazione (di seguito S.N.A.). pag. 5

6 In coerenza con quanto sopra e per affrontare il complesso tema della corruzione, l Ente si è accreditato con la S.N.A. in modo da rendere possibile la scelta e l'approfondimento delle tematiche in funzione dei fabbisogni formativi specifici. L attività formativa, pertanto, potrà essere svolta: 1. in house, per mezzo di personale interno o esterno; 2. mediante percorsi formativi avviati dalla Scuola Nazionale dell Amministrazione o da altri enti specializzati. I percorsi formativi predisposti dall Ente hanno principalmente l'obiettivo di diffondere la "cultura" dell'etica e della legalità quale strumento di prevenzione della corruzione oltre che della normativa e dei regolamenti interni in materia di prevenzione e lotta alla corruzione, con riferimento al P.T.P.C. ed al Codice di Comportamento; della normativa e dei regolamenti interni in materia di trasparenza e accesso; della disciplina relativa ai settori maggiormente esposti al rischio della corruzione, anche ai fini della rotazione. Tali percorsi sono differenziati per destinatari, in base alla preparazione posseduta, alle esigenze formative specifiche, alla tipologia dell'attività svolta e/o da svolgere. I docenti impegnati nella realizzazione dei percorsi formativi, predisposti dall'amministrazione, possono essere individuati tra il personale interno in possesso, a seconda dei casi, di particolare e comprovata esperienza e competenza nelle materie/attività rilevanti ai fini della formazione del personale in forza o trasferito a seguito della rotazione, nonché sulla prevenzione della corruzione e sui temi dell'etica e della legalità. I dirigenti, comunque, devono assicurate forme di tutoraggio per l'avvio al lavoro dei dipendenti neoassunti e/o trasferiti. L'individuazione dei docenti esterni, ferma restando la particolare competenza in relazione alle materie da trattare, deve avvenire nel rispetto dei criteri di cui alla misura M07 del P.T.P.C. ossia, mediante procedura di comparazione dei curricula professionali, seguito da un eventuale colloquio. Tale individuazione deve avvenire mediante avviso pubblico, valutando anche le offerte economiche, a parità di prestazione. 5. Risorse finanziarie Per dare attuazione agli obblighi imposti dalla legge 190/2012, fondata sul principio dell invarianza della spesa, sia la Circolare n. 1 del 2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica che il P.N.A. evidenziano la necessità che le Amministrazioni provvedano ad individuare, in sede di bilancio, adeguate risorse da destinare alle attività formative, razionalizzando le risorse già previste nel piano della formazione annuale del personale e destinandone parte alla formazione del personale operante in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione. pag. 6

7 6. Monitoraggio e Pubblicità. Il monitoraggio della formazione avviene attraverso questionari da somministrare ai destinatari sulla priorità delle attività di formazione e sul grado di soddisfazione, a cura dell Ufficio Formazione. Il materiale didattico è reso disponibile a tutti i dipendenti, attraverso la sua pubblicazione all interno della sezione intranet del sito istituzionale, al fine di garantire la massima diffusione e informazione sui temi oggetto delle attività formative e consentirne la fruizione per estendere la sensibilizzazione ai temi inerenti la legalità. pag. 7

8 Scheda per la formazione da trasmettere entro il 31 dicembre al R.P.C. e al Dirigente del Servizio Risorse Umane Anno Dip. - Servizio PROCESSO: RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA : PERSONALE ADDETTO AL PROCESSO Cognome nome / profilo professionale 1) MATERIE OGGETTO DI FORMAZIONE per i rischi specifici e settoriali del processo 2) 3) 4) 5) Per il personale di seguito elencato si segnala il grado di informazione e conoscenza nelle materie/attività a rischio di corruzione dallo stesso posseduto, il titolo di studio, l anzianità nel servizio ed il grado di responsabilità ricoperto: 1) COGNOME E NOME Grado Responsabilità Grado Conoscenza 1 Anzianità nel Servizio/ufficio Titolo di studio posseduto Corsi ed esperienze maturate nell Ente 2) 3) 4) 5) 1 Riportare il codice alfabetico per ogni dipendente: [a] preparazione approfondita; [b] preparazione soddisfacente; [c] preparazione da completare. pag. 8

9 Si comunica, inoltre, che il personale di seguito elencato, segnalato alle iniziative formative per l anno, non ha partecipato alle stesse, per le motivazioni che si specificano. COGNOME E NOME Attività formativa Motivazione 1) 2) 3) 4) 5) Data Il Dirigente pag. 9

10 PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 8/2014 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO con i poteri della Giunta Nr. 144 Del 31/10/2014 Oggetto: PROCEDURE PER LA SELEZIONE E LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DESTINATO AD OPERARE IN SETTORI PARTICOLARMENTE ESPOSTI AL RISCHIO DI CORRUZIONE. L anno duemilaquattordici il giorno trentuno.del mese ottobre alle ore 10:40 nella sede della Provincia Regionale di Catania, denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 8/2014 Via Nuovaluce, 67/a Tremestieri Etneo (Catania), il Commissario Straordinario, Dr. Giuseppe Romano, con le competenze della Giunta, ai sensi del decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 515/GAB. del 19 febbraio 2014 e del successivo decreto di conferma n. 87/serv. 1 /S.G. del 08/04/2014, assistito dal Segretario Generale avv. Francesca Ganci. Vista la proposta di deliberazione n. 161 del 30/10/2014 redatta dal Dirigente Avv. Francesca Ganci del Servizio SR.01 SEGRETARIO GENERALE - DIRETTORE GENERALE, che di seguito si trascrive: Premesso che: Con legge n. 190 del 6 novembre 2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione sono stati indicati gli strumenti per prevenire le condizioni che possono condurre ad azioni corruttive: trasparenza, pubblicità, accessibilità, comportamento etico, misurazione e valutazione della perfomance, formazione e rotazione del personale che opera nell ambito di attività più esposte al rischio di corruzione; All art. 1, comma 8 della predetta legge, è stabilito che il Responsabile della prevenzione della corruzione determina le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, entro il 31 gennaio di ogni anno; Con le Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (d.p.c.m. 16 gennaio 2013) per la predisposizione, da parte del Dipartimento della funzione pubblica, del P.N.A. di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190, al punto 8, è attribuita particolare rilevanza alla formazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio e, al riguardo, è stato precisato che, nell ambito del P.N.A. dovranno formularsi apposite raccomandazioni alle amministrazioni per favorire la formazione, anche con l apporto della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (oggi Scuola Nazionale dell Amministrazione), secondo un approccio che sia al contempo normativo-specialistico e valoriale, in modo da accrescere le competenze e lo sviluppo del senso etico; L originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

11 Il P.N.A., al punto 2.2 Contesto di riferimento sottolinea l importanza della formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche attinenti alla prevenzione della corruzione; L Allegato 1 al P.N.A., al punto B Iniziative di formazione sui temi dell etica e della legalità e di formazione specifica per il personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione e per il responsabile della prevenzione, dispone che nell ambito della predisposizione del P.T.P.C., devono essere pianificate iniziative di formazione rivolte: - a tutto il personale sui temi dell etica e della legalità, con particolare riferimento ai contenuti del Codice di comportamento dei pubblici dipendenti; - ai dirigenti e al personale addetti alle aree a rischio; - al responsabile della prevenzione in priorità. Il medesimo Allegato, al punto B.5 Rotazione del personale addetto alle aree a rischio di corruzione, individua nella rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione, una misura di importanza cruciale tra gli strumenti di prevenzione della corruzione, precisando che, per la sua attuazione è necessaria la formazione ad hoc, con attività preparatoria di affiancamento, affinché il personale interessato dalla misura acquisisca le conoscenze e la perizia necessarie per lo svolgimento della nuova attività considerata area a rischio. Al punto B.13 dell Allegato 1 del P.N.A., è evidenziato che, attraverso una formazione adeguata, è possibile raggiungere una serie di obiettivi quali: - l attività amministrativa è svolta da soggetti consapevoli: la discrezionalità è esercitata sulla base di valutazioni fondate sulla conoscenza e le decisioni sono assunte con cognizione di causa ; ciò comporta la riduzione del rischio che l azione illecita sia compiuta inconsapevolmente; - la conoscenza e la condivisione degli strumenti di prevenzione (politiche, programmi, misure) da parte dei diversi soggetti che a vario titolo operano nell ambito del processo di prevenzione; - la creazione di una base omogenea minima di conoscenza, che rappresenta l indispensabile presupposto per programmare la rotazione del personale; - la creazione della competenza specifica necessaria per il dipendente per svolgere la nuova funzione da esercitare a seguito della rotazione; - la creazione di competenza specifica per lo svolgimento dell attività nelle aree a più elevato rischio di corruzione; - l occasione di un confronto tra esperienze diverse e prassi amministrative distinte da ufficio ad ufficio, reso possibile dalla compresenza di personale in formazione proveniente da esperienze professionali e culturali diversificate; ciò rappresenta un opportunità significativa per coordinare ed omogeneizzare all interno dell ente le modalità di conduzione dei processi da parte degli uffici, garantendo la costruzione di buone pratiche amministrative a prova di impugnazione e con sensibile riduzione del rischio di corruzione; - la diffusione degli orientamenti giurisprudenziali sui vari aspetti dell esercizio della funzione amministrativa, indispensabili per orientare il percorso degli uffici, orientamenti spesso non conosciuti dai dipendenti e dai dirigenti anche per ridotta disponibilità di tempo da dedicare all approfondimento; - evitare l insorgere di prassi contrarie alla corretta interpretazione della norma di volta in volta applicabile; - la diffusione di valori etici, mediante l insegnamento di principi di comportamento eticamente e giuridicamente adeguati. Vista la Legge n. 190/2012; Visto il P.N.A. elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica ed approvato dalla C.I.V.I.T. (ora A.N.AC., Autorità nazionale anticorruzione), comprensivo di Allegati; L originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

12 Richiamata la Determinazione del Commissario Straordinario pro-tempore n. 21 del , che ha individuato nella persona della dott.ssa Francesca Ganci, Segretario Generale, il Responsabile della prevenzione della corruzione; Rilevato che, con Determinazione del Commissario Straordinario n. 199 del , tale individuazione è stata prorogata fino al ; Richiamata la deliberazione del Commissario Straordinario n. 9 del con la quale viene adottato il P.T.P.C. Anni ; Dato atto che con proposta di delibera n. 160 del è stato presentato per l approvazione, al Commissario Straordinario, con i poteri della Giunta, il primo aggiornamento del P.T.P.C., relativo agli anni ; Che le procedure per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in Servizi particolarmente esposti alla corruzione dovranno essere riportate nel Piano della Formazione 2015 e Piano Triennale 2015/2017 ; PROPONE DI DELIBERARE Per le ragioni espresse nella parte motiva, di: Approvare l allegato Procedure per la selezione e la formazione del personale destinato ad operare in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione, composto da n. 9 pagine. Trasmettere, dopo l adozione del presente atto, il suddetto atto al Servizio Pianificazione Territoriale - Mobilità - Sistemi Informativi ed E-Government per la sua pubblicazione sul sito istituzionale, nella sezione Amministrazione Trasparente ed al Servizio Affari Generali e Risorse Umane ai fini della elaborazione del Piano della Formazione 2015 e Piano Triennale 2015/2017. Visto il parere di regolarità tecnico/amministrativa Favorevole reso in data 30/10/2014 dal Dirigente Avv. Francesca Ganci del Servizio SR.01 SEGRETARIO GENERALE - DIRETTORE GENERALE; Visto il parere di regolarità contabile Si esprime Parere Favorevole reso in data 30/10/2014 dal Dirigente del Servizio Finanziario; Ritenuto di approvare integralmente detta proposta per le motivazioni nella stessa contenute; DELIBERA Approvare l allegato Procedure per la selezione e la formazione del personale destinato ad operare in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione, composto da n. 9 pagine. Trasmettere, dopo l adozione del presente atto, il suddetto atto al Servizio Pianificazione Territoriale - Mobilità - Sistemi Informativi ed E-Government per la sua pubblicazione sul sito istituzionale, nella sezione Amministrazione Trasparente ed al Servizio Affari Generali e Risorse Umane ai fini della elaborazione del Piano della Formazione 2015 e Piano Triennale 2015/2017. L originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

13 Dare mandato al Dirigente Proponente di porre in essere tutti gli adempimenti gestionali conseguenti. La presente deliberazione diverrà esecutiva trascorsi i termini previsti dall art. 12, c. 1, L.R. 44/91. Letto, approvato e sottoscritto Il Segretario Generale Avv. Francesca Ganci Il Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Romano L originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

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