Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi

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1 Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Decreto n 8 del 08/02/2016 Oggetto: APPROVAZIONE DELLA PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI DI CONDOTTE ILLECITE DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL'EGAS E RELATIVE FORME DI TUTELA. ADOZIONE DEL MODELLO DI SEGNALAZIONE. IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Dott. Mauro Delendi Nominato con Decreto del Presidente della Giunta del Presidente della Regione FVG n. 204 del , giusta Delibera della Giunta Regionale n del

2 PREMESSO che con L.R. n. 17 del 2014, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha disposto il riordino dell assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale per effetto del quale, ai sensi dell articolo 7, comma 1 della Legge stessa è istituito dal 01/01/2015 l Ente per la Gestione Accentrata dei Servizi Condivisi (EGAS), che è subentrato nelle funzioni precedentemente svolte dal Dipartimento Servizi Condivisi dell Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, nonché nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi di quest ultimo, in continuità e neutralità con le funzioni precedentemente svolte dal Dipartimento stesso; VISTA la Legge 6 novembre 2012, n. 190 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione» ed, in particolare, l art.1 comma 51 che ha novellato il D.Lgs. 165 del 2001, inserendo l articolo 54 bis, in virtù del quale è stata introdotta nell ordinamento una particolare misura finalizzata a favorire l emersione delle fattispecie di illecito all interno delle Pubbliche Amministrazioni; VISTO l art. 54 bis rubricato Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti del D.Lgs. n. 165/2001 che dispone testualmente: 1. Fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile, il pubblico dipendente che denuncia all autorità giudiziaria o alla Corte dei conti, o all Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia. 2. Nell'ambito del procedimento disciplinare, l identità del segnalante non può essere rivelata, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato. 3. L'adozione di misure discriminatorie è segnalata al Dipartimento della funzione pubblica, per i provvedimenti di competenza, dall'interessato o dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell'amministrazione nella quale le stesse sono state poste in essere.

3 4. La denuncia è sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni. VISTO altresì il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA), approvato dalla Commissione indipendente per la valutazione, trasparenza e l integrità della amministrazioni pubbliche (CIVIT ora A.NA.C.) con propria deliberazione n. 72/2013, che tra le azioni e misure per la prevenzione della corruzione, elencate al Capitolo 3, prevede (punto ) la Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. whistleblower) ; RICHIAMATI in particolare: - il punto del PNA che dispone di adottare i necessari accorgimenti tecnici perché trovi effettiva attuazione la tutela prevista dall art. 54 bis del d.lgs. n. 165/2001, assicurando la necessaria riservatezza, introducendo appositi obblighi a carico di coloro che ricevono o vengono a conoscenza della segnalazione, salve le comunicazioni che per legge o in base allo stesso PNA devono essere effettuate; di prevedere canali differenziati e riservati per ricevere le segnalazioni, la cui gestione deve essere affidata a un ristrettissimo nucleo di persone (2/3); di prevedere codici sostitutivi dei dati identificativi del denunciante; di attuare una efficace attività di sensibilizzazione, comunicazione e formazione sull istituto del whistleblowing; di sottoporre a revisione periodica la procedura, per verificare possibili lacune o incomprensioni; - l Allegato 1 del PNA, punto B.12 che dispone una serie di misure tecniche ed operative per definire l ambito di applicabilità della nuova disposizione introdotta dall art. 54 bis rubricato Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti del D.Lgs n.165/01 come novellato dalla L.190/2012; - la Determinazione n. 6 del Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower), con la quale l Autorità Nazionale Anticorruzione detta linee guida volte a fornire orientamenti applicativi dell istituto in questione; PRECISATO - che con Decreto del Direttore Generale n. 5 del è stato approvato il testo della convenzione che regola i rapporti tra l EGAS e l AOU di Udine per le attività svolte da quest ultima amministrazione mediante le proprie articolazioni interne e con il proprio

4 personale, in particolare dalla SOC Gestione Economico Finanziaria, SOC Gestione Risorse Umane e SOC Tecnologia dell informazione e della comunicazione; - che, successivamente con Decreto del Commissario Straordinario n. 85 del , è stato disposto, tra l altro, che l AOUD di Udine continuerà a svolgere le funzioni amministrative e contabili, ivi compresa la gestione del personale, facenti capo all EGAS fino alla compiuta definizione del SSR FVG, in attuazione della L.R. 17/2014, con le stesse modalità di cui all art. 55, comma 2 della medesima L.R., nelle more della completa ridefinizione del riassetto istituzionale del Servizio Sanitario Regionale; RICHIAMATI - il Decreto n. 4 del , con il quale è stato costituito l Ufficio Provvedimenti Disciplinari per l area della dirigenza Sanitaria, Professionale, tecnica e Amministrativa; - il Decreto n. 5 del , con il quale è stato costituito l Ufficio Procedimenti Disciplinari per l area del personale del comparto; DATO ATTO che con Decreto del Commissario Straordinario n. 6 del è stato approvato il primo PTPC contenente un paragrafo dedicato agli adempimenti conseguenti di cui all art. 54 bis del D.Lgs 165/2001 e s.m.i., da attivare entro il primo trimestre del 2016; RILEVATA pertanto la necessità di prevedere una procedura operativa per l applicazione concreta delle disposizioni sopra citate volta alla tutela del dipendente dell EGAS che intenda segnalare un illecito all interno dell Ente per il tramite dell adozione di un Protocollo operativo che disciplini forme, modalità e procedure per la segnalazione dell illecito; VISTA la bozza di Gestione delle segnalazioni di condotte illecite da parte dei dipendenti dell'egas e relative forme di tutela proposta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, Allegato 1 al presente provvedimento; RITENUTO di fare proprio il citato Protocollo per la gestione delle segnalazioni ed il relativo modello di denuncia degli illeciti (Allegato A), entrambi i documenti allegati quali parti integranti e sostanziali al presente provvedimento; ACQUISITO il parere favorevole del Direttore Amministrativo;

5 D E C R E T A per i motivi espressi in premessa che qui, integralmente, si richiamano: 1. di approvare il documento Gestione delle segnalazioni di condotte illecite da parte dei dipendenti dell'egas e relative forme di tutela (Allegato 1) ed il relativo modello di segnalazione degli illeciti (Allegato A); 2. di disporre che il presente provvedimento venga posto in pubblicazione nella sezione Altri contenuti alla sotto-sezione Anticorruzione ; 3. di prevedere che il Responsabile della Prevenzione della Corruzione curi ogni forma di pubblicità con massima divulgazione del Protocollo in argomento all interno dell ente; 4. di dare atto che il suddetto documento potrà essere oggetto di revisione a seguito di modifica delle norme in materia e/o dell assetto organizzativo dell ente o per gli adeguamenti/miglioramenti che risultassero necessari per una gestione maggiormente efficace della procedura stessa. IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO dott. Massimo Romano IL COMMISSARIO STRAORDINARIO dott. Mauro Delendi

6 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: MASSIMO ROMANO CODICE FISCALE: RMNMSM67H11L483V DATA FIRMA: 08/02/ :05:10 IMPRONTA: 39D24F37E4215B94DD9E1397D5DCD3E56DF3EB717C1073BA50BB34C3BBBEB4D9 6DF3EB717C1073BA50BB34C3BBBEB4D9509A67F5937F604F4EFA11881B03E05B 509A67F5937F604F4EFA11881B03E05B29AE0B65F93F79DAAE66524FDDF06C23 29AE0B65F93F79DAAE66524FDDF06C2343AF1426B512FD19CA45CAC76DB03C87 NOME: MAURO DELENDI CODICE FISCALE: DLNMRA55L22L483S DATA FIRMA: 08/02/ :27:22 IMPRONTA: 08EF6486CF684928F61C3A6F330D A4638F49B70DAD55CF02C657C A4638F49B70DAD55CF02C657C1FB12B9B0EE B3CBC DB FB12B9B0EE B3CBC DBD87D1A11C9E7D77BCD251B51AE1E8E4A D87D1A11C9E7D77BCD251B51AE1E8E4A8AC4E A CDC99BB767F Atto n. 8 del 08/02/2016