CURRICULUM VITAE DI MARIA MANFREDINI. Curriculum accademico

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CURRICULUM VITAE DI MARIA MANFREDINI Curriculum accademico - Giugno 1990: Laurea in Matematica presso l Università degli Studi di Modena con la votazione di 100/100 e lode con una tesi svolta sotto la guida della Prof.ssa P. Pucci nel campo delle equazioni differenziali non lineari. - A.A. 1990-91 vincitrice del concorso per l ammissione al VI ciclo del Dottorato di Ricerca in Matematica, presso l Università di Bologna. - Giugno 1995: Dottore di Ricerca in Matematica presso l Università degli Studi di Bologna con una tesi svolta sotto la guida del Prof. E. Lanconelli nel campo di equazioni alle derivate parziali di tipo Kolmogorov-Fokker-Planck. - Luglio 1995: Ricercatrice nel gruppo Mat/05, presso la Facoltà di Ingegneria dell Università degli studi di Bologna. - Luglio 2001: conferma nel ruolo di Ricercatore Universitario. Posizione attuale: da settembre 2014 sono Professore Associato di Analisi Matematica presso l Università degli Studi di Bologna. Principali interessi di ricerca La mia attività di ricerca si è svolta principalmente nello studio di equazioni differenziali alle derivate parziali del secondo ordine di tipo degenere, lineari e non lineari. Più precisamente ha riguardato lo studio di equazioni che si possono scrivere come somma di quadrati di campi vettoriali, problemi di regolarità delle soluzioni e problemi di teoria geometrica della misura in strutture Riemanniane e sub-riemanniane. Esiste una ricca letteratura per operatori definiti tramite campi regolari, mentre non esiste una teoria generale per campi non lineari o non regolari. Una parte cospicua della mia attività di ricerca recente è quindi stata dedicata a sviluppare una teoria per questo tipo di operatori. 1

Elenco delle pubblicazioni Stime asintotiche per equazioni variazionali. [1] M. Manfredini, Asymptotic behavior of solutions of variational equations, Rend. Circ. Mat. Palermo, II. Ser. 41, No.3, (1992) 441-465. [2] G. Leoni, M. Manfredini, P. Pucci, Stability properties for solutions of general Euler-Lagrange systems, Differ. Integral Equ. 5, No.3, (1993) 537-552. Equazioni di tipo Kolmogorov [3] M. Bramanti, M. C. Cerutti, M. Manfredini, L p estimates for some ultraparabolic operators with discontinuous coefficients, J. Math. Anal. Appl. 200, No.2, (1996) 332-354. [4] M. Manfredini, The Dirichlet problem for a class of ultraparabolic equation, Adv. Diff. eq., 2, (1997) 831-866. [5] M. Manfredini, S. Polidoro, Interior regularity for weak solutions of ultraparabolic equations in divergence form with discontinuous coefficients, Boll. Unione Mat. Ital., Sez. B, Artic. Ric. Mat. (8) 1, No.3, (1998) 651-675. Teoria della misura in gruppi di Lie. [6] G. Citti, M. Manfredini, Blow-Up in Non-Homogeneous Lie Groups and Rectifiability, Houston Journal of Mathematics, 31, No. 2, (2005) 333-353. [7] G. Citti, M. Manfredini, Implicit function theorem in Carnot-Carathéodory spaces, Commun. Contemp. Math. 8 no. 5, (2006) 657-680. Stime a priori per equazioni di tipo degenere. [8] M. Manfredini, Compact embedding theorems for generalized Sobolev spaces, Atti Accad. Naz. Lincei, Cl. Sci. Fis. Mat. Nat., IX. Ser., Rend. Lincei, Mat. Appl. 4, No.4, (1993) 251-263. [9] M. Manfredini, A. Pascucci, A priori estimates for quasilinear degenerate parabolic equations, Proceedings of the American Mathematical Society, 131 (2003) 1115-1120 [10] G. Citti, M. Manfredini, Uniform estimates of the fundamental solution for a family of hypoelliptic operators, Potential Anal., 25, (2)(2006) 147-164. 2

[11] M. Manfredini, Uniform Schauder estimates for regularized hypoelliptic equations, Ann. Mat. Pura ed Applicata, 188, (2009) 417-428. Moto per curvatura Riemanniano. [12] G. Citti, M. Manfredini, Long time behavior of Riemannian mean curvature flow, Journal of Mathematical Analysis and Applications, 273, (2002) 353-369. [13] G. Citti, M. Manfredini, A degenerate parabolic equation arising in image processing, Communication on Applied Analysis, 8, 1, (2004) 125-141. Il funzionale di Mumford-Shah. [14] A. Sarti, G. Citti, M. Manfredini, From neural oscillations to variational problems in the visual cortex, Journal of Physiology Paris, vol. 97, n.2-3, (2003) 379-385. [15] G. Citti, M. Manfredini, A. Sarti, Neuronal oscillation in the visual cortex: Gamma-convergence to the Riemannian Mumford-Shah functional, SIAM Journal Mathematical Analysis, vol. 36, n.6, (2004) 1394-1419. [16] G. Citti, M. Manfredini, A. Sarti, Finite difference approximation of the Mumford and Shah functional in a contact manifold of the Heisenberg space, Commun. Pure Appl. Anal. 9, no. 4,(2010) 905-927. Equazioni di curvatura media nel gruppo di Heisenberg. [17] L. Capogna, G. Citti, M. Manfredini, Regularity of minimal surfaces in the one-dimensional Heisenberg group, Bruno Pini Mathematical Analysis Seminar, University of Bologna Department of Mathematics: Academic Year 2006/2007 (Italian), 147-162, Tecnoprint, Bologna, 2008. [18] L. Capogna, G. Citti, M. Manfredini, Smoothness of Lipschitz minimal intrinsic graphs in Heisenberg groups H n, n > 1, J. Reine Angew. Math. 648, (2010) 75-110. [19] L. Capogna, G. Citti, M. Manfredini, Regularity of non-characteristic minimal graphs in the Heisenberg group H 1, Indiana Univ. Math. J. 58, no. 5, (2009) 2115-2160. [20] L. Capogna, G. Citti, M. Manfredini, Uniform Gaussian bounds for subelliptic heat kernels and an application to the total variation flow of graphs over Carnot groups, Anal. Geom. Metr. Spaces 1 (2013), 255-275. 3

Campi vettoriali con coefficienti poco regolari. [21] M. Manfredini, Step-two nonsmooth vector fields: the Poincaré inequality and the fundamental solution of the associated operator, Bruno Pini Mathematical Analysis Seminar, University of Bologna Department of Mathematics: Academic Year 2008/2009 (Italian), 111-123, Tecnoprint, Bologna, 2009. [22] M. Manfredini, A note on the Poincaré inequality for Lipschitz vector fields of step two, Proc. Amer. Math. Soc. 138, no. 2, (2010) 567-575. [23] M. Manfredini, Fundamental solutions for sum of square vector fields operators with C 1,α coefficients, Forum Mathematicum 24, Issue 5, (2012) 973-1011. [24] G. Citti, M. Manfredini, A. Pinamonti, F. Serra Cassano, Smooth approximation for intrinsic Lipschitz functions in the Heisenberg group, Calc. Var. Partial Differential Equations 49 (2014), no. 3-4, 1279-1308. [25] L. Capogna, G. Citti, M. Manfredini, Uniform Gaussian Bounds for Subelliptic Heat Kernels and an Application to the Total Variation Flow of Graphs over Carnot Groups. ANALYSIS AND GEOMETRY IN METRIC SPACES, vol. 1, (2013), p. 255-275. [26] L. Capogna, G. Citti, M. Manfredini, Regularity of mean curvature flow of graphs on Lie groups free up to step 2. NONLINEAR ANALYSIS, vol. 126, (2015), p. 437-450. [27] Bonfiglioli A., Citti G., Cupini G., Manfredini M., Montanari A., Morbidelli D., Pascucci A., Uguzzoni F., Polidoro S. The Role of Fundamental Solution in Potential and Regularity Theory for Subelliptic PDE. In: Geometric Methods in PDE. SPRINGER INDAM SERIES, vol. 13, p. 341-373, Springer, (2015). [28] G. Citti, M. Manfredini, A. Pinamonti, F. Serra Cassano, Poincarétype inequality for Lipschitz continuous vector fields in the Heisenberg group, JOURNAL DE MATHMATIQUES PURES ET APPLIQUES, vol. 103, (2016), p. 265-292, [29] M. Bramanti, L. Brandolini, M. Manfredini, M. Pedroni, Fundamental solutions and local solvability for nonsmooth Hormander s operators,mem. Amer. Math. Soc.249(2017),no. 1182,v + 79 pp. 4

Attività didattica per la Facoltà di Ingegneria dell Università di Bologna A.A. 1995/1996: Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica II dei corsi di Laurea di Ingegneria Civile. A.A. 1996/1997: Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica I e II dei corsi di Laurea di Ingegneria Meccanica, Ambiente e Territorio. A.A. 1997/1998: Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica I e II dei corsi di Laurea di Ingegneria Meccanica, Ambiente e Territorio. A.A. 1998/1999: Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica II dei corsi di Laurea di Ingegneria Meccanica, Ambiente e Territorio, e Nucleare. A.A. 1999/2000: Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica I del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale e per il corso di Analisi Matematica I dei corsi di Laurea di Ingegneria Ambientale. A.A. 2000/2001: Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica I del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale e per il corso di Analisi Matematica II del corso di Laurea di Ingegneria Meccanica. A.A. 2001/2002: - Corso di Accoglienza matricole della Facoltà di Ingegneria (40 ore di lezione). - Titolare del Corso di Analisi Matematica L-A del corso di Laurea di Ingegneria Informatica (G-Z) (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). Esercitazioni per il corso di Analisi Matematica II del corso di Laurea di Ingegneria Ambientale. A.A. 2002/2003: - Corso di Accoglienza matricole della Facoltà di Ingegneria (40 ore di lezione). - Esercitazioni per i corsi di Analisi Matematica L-A e L-B dei corsi di Laurea di Ingegneria Gestionale e di Ingegneria dei Processi Gestionali. A.A. 2003/2004: - Corso di Accoglienza matricole della Facoltà di Ingegneria (40 ore di lezione). - Titolare del Corso di Analisi Matematica L-A del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (L-Z) e di Ingegneria dei Processi Gestionali (L-Z) (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). 5

A.A. 2004/2005: Titolare del Corso di Analisi Matematica L-B del corso di Laurea di Ingegneria Informatica (A-K) e di Ingegneria Elettrica (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2005/2006: - Corso di Accoglienza matricole della Facoltà di Ingegneria (40 ore di lezione). - Titolare del Corso di Analisi Matematica L-A del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (L-Z) e di Ingegneria dei Processi Gestionali (L-Z) (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2006/2007: - Corso di Accoglienza matricole della Facoltà di Ingegneria (40 ore di lezione). - Titolare del Corso di Analisi Matematica L-B del corso di Laurea di Ingegneria Civile (L-Z) (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2007/2008: Titolare del Corso di Analisi Matematica L-B del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (L-Z) e di Ingegneria dei Processi Gestionali (L-Z) (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2008/2009: Titolare del Corso di Analisi Analisi Matematica T-2 del corso di laurea in Ingegneria Elettrica e del corso Complementi di Analisi Matematica ed Elementi di Calcolo delle Probabilità T (L-Z) del corso di laurea in Ingegneria Civile (9 crediti formativi, 90 ore di lezione). A.A. 2009/2010: Titolare del Corso di Analisi di Complementi di Analisi Matematica ed Elementi di Calcolo delle Probabilità T (L-Z) del corso di laurea in Ingegneria Civile (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2011/2012: Titolare del Corso di Analisi Matematica L-B del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (L-Z) (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2012/2013: - Titolare del Corso di Analisi 1 del corso di Laurea di Ingegneria Edile-Architettura (6 crediti formativi, 80 ore di lezione). - Modulo di 30 ore su 60 per il Corso di Analisi Matematica L-B del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (L-Z) (30 ore di lezione). A.A. 2013/2014: - Titolare del Corso di Analisi 2 del corso di Laurea di Ingegneria Edile-Architettura (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). - Modulo di 45 ore su 90 per il Corso di Analisi Matematica T-2 del corso di Laurea di Ingegneria Edile (sede di Ravenna) (45 ore di lezione). 6

A.A. 2014/2015: - Titolare del Corso di Analisi Matematica T-1 del corso di Laurea di Ingegneria Edile (Campus di Ravenna) (9 crediti formativi, 90 ore di lezione). - Titolare di un Modulo di 45 ore su 90 per il Corso di Analisi Matematica T-2 del corso di Laurea di Ingegneria Edile (Campus di Ravenna) (45 ore di lezione). A.A. 2015/2016: - Titolare del Corso di Analisi Matematica T-1 del corso di Laurea di Ingegneria Edile (Campus di Ravenna) (9 crediti formativi, 90 ore di lezione). - Modulo di 30 ore su 90 per il Corso di Analisi Matematica T-2 del corso di Laurea di Ingegneria Laurea in Ingegneria dell automazione e di Laurea in Ingegneria dell energia elettrica A.A. 2016/2017: - Titolare del Corso di Analisi Matematica T-1 del corso di Laurea di Ingegneria Edile (Campus di Ravenna) (9 crediti formativi, 90 ore di lezione). - Titolare del Corso di Analisi Matematica T-B del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). A.A. 2017/2018: - Titolare del Corso di Analisi Matematica T-1 del corso di Laurea di Ingegneria Edile (Campus di Ravenna) (9 crediti formativi, 90 ore di lezione). - Titolare del Corso di Analisi Matematica T-B del corso di Laurea di Ingegneria Gestionale (6 crediti formativi, 60 ore di lezione). - Titolare dell Insegnamento Partial Differential Equations per il Corso del Dottorato di Matematica di Bologna, XXXIII ciclo, (30 ore di lezione frontali). Attività istituzionale Membro della Giunta del Dipartimento di Matematica per i trienni 2006-2009 e 2009-2012. Partecipazione alle sedute degli organi collegiali delle strutture di pertinenza e a numerose commissioni di laurea in prevalenza per il Corso di Laurea di Ingegneria Gestionale. 7

Partecipazione scientifica a progetti di ricerca internazionali e nazionali -G.A.L.A. (Geometrical Analysis in Lie groups and Applications), coordinatore Prof.ssa G.Citti, STREP EU-FP6 settembre 2006-2009 - Geometrical and Numerical analysis for image processing, Progetto strategico of the University of Bologna (2004-2005) - Neuro Mathematics and Visual Cognition. Gruppo interdipartimentale Finanziato dall ISA (Istituto di Studi Avanzati - Bologna) (2004-2006) -A.G.A.P.E. ( Analysis in Lie Groups and Applications to Perceptual Emergences), Progetto finanziato dall Università di Bologna marzo 2011 (durata 5 anni) - Neuromatematica della cognizione visiva, Progetto strategico UNIBO (2005-2008) -Membro del Programma P.R.I.N. 2009, Equazioni di diffusione in ambiti sub-riemanniani e problemi geometrici associati. Coordinatore: Prof. I. Capuzzo Dolcetta, Responsabile scientifico: Prof. E. Lanconelli; Ateneo: Università degli Studi di Bologna. -Membro del Programma P.R.I.N. 2007, Equazioni subellittiche e problemi geometrici associati. Coordinatore: Prof. I. Capuzzo Dolcetta, Responsabile scientifico: Prof. E. Lanconelli; Ateneo: Università degli Studi di Bologna. - Partecipante al Progetto R.F.O. 2010. Coordinatore: Prof. B. Franchi. Progetto MAnET Metric Analysis for Emergent Technologies, Marie Curie Initial Training Network (ITN) (grant agreement n 607643). (2014-2018) 8

Breve descrizione delle pubblicazioni più recenti I principali risultati che ho ottenuto riguardano equazioni differenziali non lineari di tipo Hörmander, e in particolare equazioni di curvatura media. Ho quindi studiato: (i) proprietà di superfici regolari o rettificabili in gruppi; (ii) proprietà di soluzioni fondamentali di operatori di tipo Hörmander pensati come limiti di operatori ellittici oppure di operatori a coefficienti poco regolari; (iii) proprietà asintotiche di soluzioni del moto per curvatura Riemanniano; (iv) regolarità delle superfici minime, e limite di superfici minime Riemanniane; (v) minimi del funzionale di Mumford-Shah in questo setting (il problema è strettamente connesso ai precedenti poichè gli insiemi di discontinutà dei minimi del funzionale sono superfici minime). Questi risultati intervengono in modelli di corteccia visiva primaria. Infatti la corteccia è stata modellata da Petitot e Tondut nel gruppo SE(2) dei moti rigidi del piano. In questo setting le superfici minime modellano superfici soggettive, mentre le equazioni differenziali descrivono la propagazione neurale del segnale visivo. (i) Superfici in gruppi di Lie non omogenei. Le strutture modello per sviluppare la teoria degli operatori di Hörmander in R n m L = Xi 2 1 m n (1) i=1 sono i gruppi di Lie, in particolare la teoria si semplifica nel caso di gruppi omogenei, detti di Carnot, per i quali sono definite dilatazioni naturali compatibili con la legge di gruppo. La nozione di superficie regolare intrinseca è stata introdotta nei gruppi di Carnot solo nel 2001 da Franchi, Serapioni e Serra Cassano. Una superficie regolare è l insieme degli zeri di una funzione il cui gradiente intrinseco è non nullo. Esiste un ampia letteratura, sempre degli stessi autori, riguardo lo studio di superfici in gruppi omogenei. Nel lavoro [6] si prova un risultato di rettificabilità per superfici in ambienti non 9

omogenei, introducendo una nozione di frontiera ridotta analoga a quella di De Giorgi per il caso euclideo, e di Franchi, Serapioni, Serra Cassano per i gruppi omogenei. La principale difficoltà è dovuta al fatto che nei gruppi non omogenei non sono definite dilatazioni naturali, e quindi è stato necessario introdurre preliminarmente delle dilatazioni approssimanti, che permettono di effettuare un procedimento di blow- up, e quindi introdurre le nozioni di piani tangenti e di rettificabilità in senso intrinseco. Il risultato principale del lavoro garantisce che la frontiera ridotta (intrinseca) di un insieme di Cacciopoli nel senso del gruppo è rettificabile. Nel lavoro [7], per superfici di classe C 1 in senso intrinseco, è stato provato un teorema della funzione implicita. Il nostro risultato è contemporaneo, ma più generale di quello di Ambrosio, Serra Cassano e Vittone nel gruppo di Heisenberg. La funzione implicita u risulta differenziabile rispetto ad una famiglia di opportuni campi non lineari n X i,u = a ij (u) xj. (2) j=1 (ii) Stime e costruzione di soluzioni fondamentali. È ben noto che operatori lineari di tipo (1) hanno una soluzione fondamentale Γ, si veda l articolo di Rothschild e Stein del 1977. D altra parte operatori degeneri del tipo (1) si possono formalmente pensare come limite per ɛ 0 di operatori di regolarizzazione Riemanniana dipendenti da un parametro ɛ: L ɛ = L + ɛ, dove è l operatore di Laplace in R n. Nel lavoro [10] forniamo stime a priori uniformi in ɛ della soluzione fondamentale Γ ɛ di L ɛ, e proviamo che Γ è limite di Γ ɛ per ɛ 0. La prova di tali stime si basa su un procedimento di lifting diverso da quello classico di Rothschild e Stein e consiste nel liftare gli operatori L ɛ ad un operatore indipendente da ɛ, la cui soluzione fondamentale fornisce le stime cercate per le soluzioni fondamentali degli operatori L ɛ. Mediante questa tecnica in [11] sono state ottenute stime a priori uniformi di tipo Schauder per soluzioni del problema L ɛ u = f. In questo contesto si collocano anche le stime delle soluzioni di un ampia classe di equazioni paraboliche quasilineari dimostrate nel lavoro [9]. Gli operatori studiati in questi lavori sono espressi in termini di campi C. Tuttavia, nello studio di equazioni quasilineari, i campi dipendono dalla soluzione, e non è in generale possibile supporre che siano regolari e nemmeno pensarli semplicemente come perturbazione di operatori lineari noti. Una 10

teoria assiomatica per campi non regolari di questo tipo viene presentata da Sawyer e Wheeden, ma non si può applicare a campi di tipo (2). Nel lavoro [23] vengono considerati campi non lineari del tipo (2) con u lipschitziana in senso intrinseco, viene costruita una soluzione fondamentale locale mediante il metodo della parametrice di Levi e vengono fornite stime delle sue derivate. In [29] ho considerano operatori somma di quadrati di campi vettoriali di tipo Hörmander non regolari e di step r. In questo articolo viene costruita una soluzione fondamentale di tipo locale e vengono fornite stime delle sue derivate fino all ordine due. Questo consente di dimostrare stime a priori di tipo Schauder e affrontare lo studio della risolubilità locale. Come parametrice è stata usata la soluzione fondamentale dell operatore ottenuto congelando i coefficienti dei campi mediante uno sviluppo di Taylor (intrinseco) del primo ordine dei coefficienti. Come è noto la disuguaglianza di Poincaré è uno strumento essenziale nel metodo iterativo di Moser che prova la regolarità Hölderiana delle soluzioni. Per campi regolari è stata provata da Jerison. Per campi non regolari e di tipo diagonale è stata dimostrata da Franchi e Lanconelli. Più recentemente, Lanconelli e Morbidelli dimostrano la Poincaré sotto una condizione delle sfere della metrica indotta. Sviluppando tale metodo Montanari e Morbidelli provano la disuguaglianza di Poincaré assumendo la condizione che i campi e i loro commutatori di ordine due siano lipschitziani e generino tutto lo spazio. Tuttavia, in molte situazioni questo tipo di regolarità non è soddisfatta. Ad esempio non lo è per i campi vettoriali (2) che intervengono nello studio delle superfici minime in Heisenberg i quali hanno coefficienti solo lipschitziani oppure per i campi considerati da Rios, Sawyer e Wheeden. Lo scopo del lavoro [22] è quello di colmare questa lacuna provando una disuguaglianza di Poincaré per campi con coefficienti solo lipschitziani. Sempre in questo ambito, nel lavoro [24] viene dimostrato che le funzioni lipschitziane (in senso intrinseco) possono essere approssimate, assieme ai loro gradienti, da funzioni regolari. La prova consiste nel fornire un approssimazione regolare del perimetro finito di un insieme la cui frontiera è il grafico intrinseco della funzione che si vuole approssimare. (iii) Stime asintotiche per il moto per curvatura Riemanniano. Il moto di una superficie in cui ogni punto si muove in direzione normale con velocità pari alla curvatura si dice moto per curvatura. Nei contesti Euclideo e Riemanniano il problema è stato ampiamente studiato, principalmente da Ecker e Huisken. È ben noto che soluzioni del moto per curvatura 11

Riemanniano con dato al bordo fissato tendono alla soluzione dell equazione delle superfici minime con il medesimo dato. In particolare se il dato al bordo è nullo, la soluzione tende a zero. Nel lavoro [12] proviamo che la soluzione, opportunamente normalizzata, tende invece al primo autovettore di un operatore del tipo Laplace-Beltrami, ovvero del tipo (1) con n = m. Il risultato ha interesse per le applicazioni all elaborazione di immagini e alla stabilità. Un altra equazione differenziale che descrive un flusso geometrico di fronti, e si presenta in elaborazione di immagini, viene studiata in [13]. La principale difficoltà è dovuta al fatto che l equazione è non locale, e la prova dell esistenza e della stabilità delle soluzioni viene ottenuta con una tecnica di viscosità. (iv) Equazioni di curvatura media nel gruppo di Heisenberg: campi non lineari. L equazione di curvatura media prescritta nel gruppo di Heisenberg H n si presenta formalmente come l analoga equazione Riemanniana, in termini di campi non lineari del tipo (2) 2n 1 i=1 ( ) X i,u u X i,u = f, x Ω R 2n (3) 1 + X,u u 2 dove X,u = (X 1,u,..., X 2n 1,u ). Una superficie regolare si dice minima se verifica l equazione con f 0. Per questo problema pensato come punti critici del funzionale perimetro, Garofalo e Nhieu provano la regolarità negli spazi a variazione limitata e Pauls dimostra la regolarità negli spazi di Sobolev. Successivamente, nel caso n > 1, Cheng, Hwang e Yang provano che le soluzioni C 1 deboli di (3) sono di classe C 2, mentre nel caso n = 1, Ritoré fornisce esempi di superfici minime non regolari. Infine, per quanto riguarda la regolarità bassa, Bigolin e Serra Cassano dimostrano la lipschitzianità delle soluzioni. Era invece completamente aperto il problema della regolarità alta. Nei lavori [18] e [19] (allegati alla domanda) richiediamo come ipotesi la lipschitzianità delle soluzioni e proviamo che sono infinitamente differenziabili in senso intrinseco. Più precisamente, in [18], nel caso n > 1, dimostriamo che le soluzioni viscose lipschitziane dell equazione di curvatura sono di classe C, mentre, in [19], nel caso n = 1, proviamo che sono C in senso intrinseco. Il comportamento è pertanto radicalmente diverso nei due casi. Infatti, se n > 1 vale una condizione debole di Hörmander, l algebra di Lie generata dai campi e dai loro commutatori del primo ordine coincide con con 12

l intero spazio in ogni punto, mentre se n = 1 tale condizione è violata. La prova sfrutta in modo essenziale la possibilità di approssimare l operatore di curvatura sub-riemanniana con l analogo operatore Riemanniano, e i risultati di approssimazione del paragrafo (ii) che permettono di rappresentare la soluzione fondamentale di un operatore somma di quadrati, come limite di soluzione fondamentale di operatori Riemanniani. Nel lavoro [20] viene studiata un equazione di evoluzione di fronti in un gruppo di step s che differisce dal moto per curvatura perchè è variazionale, il cosiddetto total variation: m ( ) X i u t u = X i in R n [0, + [. (4) 1 + X u 2 i=1 Viene stabilito un risultato di esistenza per tutti i tempi di una soluzione regolare dell equazione su un aperto limitato convesso e con dato al bordo assegnato. Inoltre si prova che la soluzione tende per t + alla soluzione del problema delle superfici minime. (v) Minimi del funzionale di Mumford-Shah. Le superfici minime si possono determinare anche come insieme di discontinuità dei minimi del funzionale di Mumford-Shah nell ambito Riemanniano e sub-riemanniano. In [15] il problema dell esistenza di minimi viene affrontato con strumenti di Gamma convergenza e viene dimostrato un risultato di convergenza di una famiglia di funzionali discreti al funzionale di Mumford-Shah, in uno spazio Riemanniano. Il lavoro generalizza a questo setting la prova di una congettura di De Giorgi nel caso euclideo. Successivamente, in [16] viene affrontato lo studio del funzionale di Mumford-Shah nella metrica sub-riemaniana che modella la corteccia visiva. 13

Applicazioni Equazioni espresse in termini di campi non regolari oppure non lineari intervengono in vari ambiti della modelizzazione di fenomeni naturali. In particolare la corteccia visiva primaria può essere descritta come un gruppo di Lie non omogeneo dotato di una opportuna metrica sub-riemanniana. L input visivo viene proiettato sulla retina, che è una superficie bidimensionale, e liftato ad una superficie nella struttura corticale sub-riemanniana. Per i risultati di [6] e [7] la superficie può essere rappresentata come grafico instrinseco. In particolare le superfici soggettive sono rappresentate come superfici minime in strutture sub-riemanniane. Il risultato di foliazione che abbiamo ottenuto nel lavoro [19] si applica a questo tipo di superfici. Modelli di elaborazione di immagini ispirati dalla struttura della corteccia visiva sono stati proposti per esempio da Citti e Sarti oppure Duits e Franken, che hanno proposto algoritmi di completamento di immagini e denoising basati su equazioni di evoluzioni di fronti analoghi a quelli studiati in [24]. Un filone diverso di ricerca sulla percezione propone modelli macroscopici di percezione, non basati sulla struttura della corteccia, ma su evidenze di psicologia della visione. In particolare i lavori [12] [13] sono ispirati da modelli di Alvarez, Guichard, Lions e Morel in quest ambito. Il funzionale più classico proposto per la segmentazione di immagini è invece il funzionale di Mumford-Shah. Nel lavori lavori [14], [15], [16] abbiamo messo in stretta relazione queste due direzioni di ricerca in elaborazione di immagini, descrivendo il comportamento microscopico dei neuroni nella corteccia visiva, con un funzionale discreto che converge ad un funzionale di tipo Mumford- Shah nella metrica della retina o della corteccia. La sottoscritta dichiara infine che quanto indicato nel C.V. corrisponde al vero ai sensi del DPR 445/2000. Bologna, 23 luglio 2018 In fede Maria Manfredini pagina web istituzionale: https://www.unibo.it/sitoweb/maria.manfredini/ pagina web personale: http://www.dm.unibo.it/ manfredi e-mail: maria.manfredini@unibo.it 14