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Università di Genova Facoltà di Ingegneria Architetture e Protocolli per Reti Wireless 3. Reti Radio-mobili Cellulari Prof. Raffaele Bolla dist Radio-mobili cellulari Le reti radiomobili cellulari sono caratterizzate da tre aspetti fondamentali: Sono reti che usano il mezzo radio per comunicare con i terminali d utente (wireless)» la rete vera e propria, ossia la rete di trasporto, è in genere realizzata in tecnologia cablata (wired);» wireless è quindi la sola parte di accesso I terminali sono mobili, ossia è supposto che possano muoversi sul territorio in modo» non vincolato a priori;» anche durante la fruizione del servizio;» a velocità anche elevate (per esempio su veicoli). Usano una tassellatura del territorio (suddivisione in celle) per risolvere il problema della scarsa disponibilità di banda nello spettro radio 2 R. Bolla 1

Radio-mobili cellulari Ulteriori caratteristiche importanti sono La struttura è basata su un punto fisso d accesso (uno per cella) detto stazione base (Base Station, BS)» Non sono possibili comunicazioni dirette fra nodi terminali.» Tutte le comunicazioni transitano comunque da almeno una stazione base. Nascono per fornire principalmente servizi di tipo telefonico» quindi orientati al circuito;» solo in secondo tempo cominciano ed essere estese per fornire anche servizi a pacchetto. 3 Struttura della rete Data Base MSC Base Station Mobile Station (MS) MSC Mobile Switching Center (MSC) Base Station MS Altre reti Base Station MS 4 R. Bolla 2

Struttura cellulare Ha due obiettivi: Permettere una efficace copertura del territorio; Consentire il supporto di» un elevato numero di utenti;» servizi ad alta velocità. Tassellare il territorio consente di applicare tecniche di riutilizzo dei canali radio. Le celle teoriche hanno struttura esagonale, quelle reali ovviamente in generale no. La forma e la dimensione delle celle reali dipende dalla potenza in antenna; dal guadagno delle antenne; dalla morfologia del territorio; da altri vincoli (ritardi di propagazioni) imposti dalle tecnologie usate. 5 Cluster In generale, i canali (le aree dello spettro) non possono essere riutilizzati in celle adiacenti per problemi di interferenza Conseguentemente si individuano dei gruppi di celle contigue detti cluster, a cui vengono assegnate aree delle spettro differenti. Più il cluster è grande Più le celle che utilizzano gli stessi canali sono distanti e quindi minore è l interferenza Più lo spettro viene frazionato e quindi meno sono i canali disponibili in ciascuna cella. 6 R. Bolla 3

Cluster Cluster a 7 celle 1 2 3 4 5 6 7 Spettro disponibile Con 210 canali ho 30 canali a cella 2 7 3 1 6 4 5 2 3 1 Cluster a 3 celle 1 2 3 Spettro disponibile Con 210 canali ho 70 canali a cella 7 Cluster La dimensione del cluster è quindi una misura dell'efficienza del sistema: più sono numerosi i cluster (cioè più celle li compongono) meno efficiente è il sistema. Si osservi che al diminuire dell efficienza, per avere a disposizione le stesse risorse, si deve aumentare il numero delle celle e più celle significa più stazioni base e quindi maggiori costi. I diversi standard prevedono le seguenti dimensioni per i cluster Sistemi analogici con accesso FDMA (AMPS, TACS, NMT): cluster di 19 o 21 celle Sistemi numerici con accesso di tipo TDMA o misto FDMA/TDMA (GSM, D-AMPS, JCD): cluster di 7 o 9 celle Sistemi numerici con accesso CDMA (IS-95/UMTS): cluster di 1 cella (almeno in linea di principio) 8 R. Bolla 4

Copertura La copertura reale delle celle viene realizzata in due modi Omnidirezionale Stazione base Settoriale 9 Efficacia della suddivisione cellulare Consideriamo una superficie da servire di 400.000 km 2 (corrispondente circa alla superficie dell Italia comprese le acque territoriali), ed indichiamo con R il raggio della cella, A la sua area, N il numero totale delle celle. Supponiamo di avere a disposizione 490 canali (ogni canale corrisponde allo spazio in frequenza necessario ad una conversazione telefonica, si consideri che il GSM 900 funziona con 992 canali fullduplex) cluster di 7 celle (quindi 70 canali per cella): 10 R. Bolla 5

Efficacia della suddivisione cellulare Con un unica cella potremmo avere al massimo 490 conversazioni contemporanee Con R = 60 Km avremmo per ogni cella (supponiamo celle uguali) A = 60 2 *π 11.300 Km 2, quindi N = 400.000/11.000 36 quindi un totale di 36*70 = 2520 conversazioni contemporanee. Con R = 10 Km avremmo A 314 Km 2, N = 400.000/314 1274, e quindi N = 1274*70 = 89.180 conversazioni contemporanee. Con R = 1 Km avremmo A 3,14 Km 2, N = 400.000/3,14 127324, e quindi N = 127324 *70 = 8.912.680 conversazioni contemporanee. 11 Densità dell utenza L efficacia della suddivisione cellulare dipende dalla distribuzione dell utenza sul territorio. Se le celle hanno dimensione uguale, la massima efficienza si ha con una distribuzione spaziale degli utenti uniforme Siccome nella realtà tale distribuzione non è certamente uniforme su tutto il territorio, la dimensione delle celle viene adattata alla densità dell utenza e alla struttura del territorio; anche il numero dei canali per cella può variare. Celle di dimensione differenziata non riescono però a supplire a variazioni dinamiche di densità (eventi periodici o straordinari) 12 R. Bolla 6

Dimensioni delle celle e gerarchia Centro città Autostrada Struttura gerarchica Cella ombrello 13 Gestione della mobilità L uso della struttura a celle richiede la presenza di una serie di funzionalità: Roaming Location updating Paging Handover (Handoff) 14 R. Bolla 7

Roaming Indica la capacità di localizzazione dell utente con terminale acceso (ma non in servizio) all interno della rete. Nel caso di reti cellulari la localizzazione è realizzata organizzando le celle in gruppi detti Localization Area (LA), in genere più grandi di un cluster. Ogni LA ha un identificativo specifico La posizione di ogni utente, in termini di LA in cui al momento si trova, viene memorizzata in un Database della rete ed in esso aggiornata in caso di movimento dell utente stesso. 15 Roaming Questo termine assume anche altri significati. Per esempio, indica anche il supporto al transito dell utente tra reti mobili differenti (possedute da operatori diversi). In sostanza può indicare il transito tra reti di due nazioni, o all interno di una stessa nazione, tra reti di due differenti operatori. 16 R. Bolla 8

Location Update E il nome della procedura che sovrintende all aggiornamento della posizione dell utente. L identificativo LA viene diffuso periodicamente all interno delle celle appartenenti al LA stesso. Quindi il terminale riceve periodicamente l identificativo del LA in cui si trova. Se tale identificativo differisce dall ultimo che ha ricevuto vuol dire che ha cambiato LA. In quest ultimo caso richiede un aggiornamento del database di localizzazione, ossia attiva una procedura di localization update. 17 Paging E la procedura con la quale il sistema avvisa il terminale dell arrivo di una chiamata ad esso diretta. Il messaggio di paging viene inviato in broadcast in tutte le celle del LA in cui l utente risulta risiedere. 18 R. Bolla 9

Handover (handoff) E la procedura tramite la quale una chiamata attiva viene mantenuta tale durante lo spostamento dell utente da una cella all altra E una operazione complessa perché richiede Rendersi conto che si sta uscendo da una cella. Individuare in quale cella si sta entrando. Realizzare lo spostamento del canale. Rilasciare le risorse nella cella abbandonata. Il tutto senza che l utente si accorga di nulla, ossia senza interrompere in modo significativo il servizio. 19 Handover Si osservi che al decrescere della dimensione delle celle, cresce la frequenza ed il numero di operazioni di handoff (a pari caratteristiche di mobilità degli utenti) Inoltre utenti che si muovono veloci rendono più critiche e anche più frequenti le operazioni di handoff. Nelle strutture cellulari gerarchiche spesso si servono gli utenti che si muovono più velocemente tramite celle ad ombrello. 20 R. Bolla 10

Evoluzione delle reti cellulari 1 Generazione -Analogici - Elevati consumi - Bassa capacità - Solo voce 2 Generazione -Digitali - Voce compressa -Dati - Maggiore capacità - Maggiore autonomia AMPS 1921 1980 RMDS ETACS GSM DCS-1800 IS-54 IS-94 1990 2000 Pre-cellulari Cellulari 21 Evoluzione delle reti cellulari Evoluzione 2 Generazione Supporto traffico dati veloce GPRS EDGE 3 Generazione - Servizi multimediali - Mobili Veloci 144 Kb/s - Mobili Lenti 384 Kb/s - Uffici 2 Mb/s - Pacchetto e circuito - Collegamenti asimmetrici - Flessibilità ed efficienza UMTS (Universal Mobile Telecommunication Systems) 4 Generazione - Larga Banda ( 2 Mb/s) 2000 2003 20?? 22 R. Bolla 11