Collettiva SI FEST 2014 di Un ulteriore valida dimostrazione di come questa riuscita edizione di Si Fest sia stata validamente considerata all insegna del racconto di molti giovani che credono nella fotografia come forma di arte sociale, la mostra Presente Infinito, a cura dell Associazione Culturale che porta lo stesso titolo, aperta al pubblico ancora fino al 30 novembre nelle sale della Fondazione Tito Balestra Onlus al Castello Malatestiano di Longiano. Presente Infinito è un progetto di sei fotografi, che hanno scelto di accoppiare le due parole come riflesso della 1
complessità del loro pensiero, e che hanno scelto di condividere un percorso comune e di presentarsi attraverso immagini che potessero essere esplicative dello spirito e delle sensibilità che li accomunano. La mostra che presentano si compone di sequenze che pongono in relazione immagini provenienti da differenti ricerche personali, progetti o singole visioni, estratte dagli archivi d ognuno. Le sequenze, in omogeneità con lo spirito di un esperienza condivisa, indicano tanto la necessità di presentarsi in maniera peculiare e responsabile del singolo autore quanto il risultato di un costante confronto tra i sei autori. 2
Tra gli autori impegnati Marcello De Masi. Napoletano, si è trasferito a Milano all età di 19 anni, dove ha conseguito la Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media presso l Università IULM di Milano, con una tesi, seguita dal professor Giovanni Chiaramonte, intitolata La Fotografia italiana e la Triennale : un personale viaggio tra fotografia, cinema e architettura. Attualmente è l assistente di Giovanni Chiaramonte in tutte le sue attività di fotografo e didattiche. Porta avanti progetti personali e collettivi principalmente nel campo del cinema e della fotografia, ma che coinvolgono altre forme espressive ed artistiche. 3
In mostra con De Masi, Luigi Fiano, Lorenzo Martelli, Alvise Raimondi, Sebastiano Raimondo, Giovanni Scotti. L evento è promosso da Sandro Scalia del Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate. Immagini animate dalla bellezza, che sembrano prendere nuova vita nella visione, Un corto circuito di storie, immagini e oggetti, un percorso che, attraverso sessanta scatti, mette in mostra, da un lato, una rappresentazione della penisola tra dimensione urbana e paesaggistica, indagandone i rapporti con i suoi abitanti, le trasformazioni, le luci e le ombre; dall altra, traccia una interessante situazione della fotografia italiana ancora sensibile a una visione metafisica, a una dimensione narrativa dell immagine, in cui realtà e finzione si intrecciano indissolubilmente, invitando lo sguardo a seguire prospettive immaginative stimolanti. Giovanni Chiaramonte il cui insegnamento costituisce un ulteriore senso di comunanza tra gli artisti presenti in mostra all interno del catalogo pubblicato dalla Franco Cosimo Panini Editore, riconosce come questi autori, dopo aver incontrato la fotografia facendone l opera della vita, attraverso studi ed esperienze in città antropologicamente lontane e geograficamente distanti tra loro come Palermo, Milano, Napoli, Cesena, hanno compreso che le loro visioni, assolutamente personali e irriducibili tra loro, sono state generate e sono rese vive ed autentiche dal comune sentire 4
della tradizione italiana, quale si rivela nella teoria e nella pratica della rappresentazione figurale e della divina mimesi che, da Dante arriva senza interruzione alcuna sino a Pier Paolo Pasolini e ai pittori della Trans- avanguardia. Ancora giovani ma ormai maturi ha aggiunto il celebre fotografo e docente universitario questi artisti recuperano e danno nuova ragione e nuovo significato alla presenza e alla centralità dell uomo nel paesaggio e nella veduta urbana, che contraddistingue e accomuna le diverse generazioni della moderna fotografia italiana: quella di Giuseppe Pagano e Alberto Lattuada, quella di Paolo Monti e Pietro Donzelli, quella di Mario Giacomelli e Mario Carrieri, quella di Luigi Ghirri, e di alcuni autori esposti e pubblicati in Viaggio in Italia del 1984. Un percorso comune. Uniti da una sensibilità e da un modo di guardare al mondo, ma con uno sviluppo personale delle proprie poetiche, hanno deciso di presentarsi, attraverso l accoppiamento di Presente e Infinito, come riflesso della complessità del loro pensiero, della loro opera e del reale. Le sequenze, in omogeneità con lo spirito di un esperienza condivisa, indicano tanto la necessità di presentarsi in maniera peculiare e responsabile del singolo autore quanto il risultato di un costante confronto tra tutti i partecipanti. Il nuovo allestimento presso la fondazione testimonia un rinnovamento di questo confronto e la possibilità di interagire con luoghi sempre differenti. Immagini Pag. 1 - Lorenzo Martelli Pag. 2 - (sin. ) Sebastiano Raimondo, Pag. 2 - (dex.) Luigi Fiano Pag. 3 - (sin. ) Marcello De Masi, Pag. 3 - (dex.) Giovanni Scotti Pag. 4 - Alvise Raimondi Pubblicato nel mese di ottobre 2014 5
, archivista diplomato presso l Università di Bologna, dottore in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, collaboratore di giornali e riviste culturali, si occupa di ricerca storica e catalogazione di fondi archivistici e bibliotecari antichi e moderni. E coautore del volume Storia di Savignano sul Rubicone ed è redattore di prefazioni a libri di poesia, di saggi storici e artistici (Nel segno di Artemisia, La natura morta in Italia dal Cinquecento ad oggi), inseriti in cataloghi e volumi d arte. 6