SI - FEST 2012 Sin_tesis: territorio, industria, società

Transcript

1 SI - FEST 2012 Mark Steinmetz, Andrew Phelps, Martin Parr, Simon Roberts, Raimond Wouda, Guido Guidi e Marco Zanta di Nel corso di quattro anni, celebri autori della fotografia internazionale sono stati chiamati ad osservare e leggere nel corso di varie campagne fotografiche Savignano e il suo territorio produttivo e industriale, le dinamiche di lavoro e relazioni sociali che in questo spazio generano mutazioni del paesaggio e sviluppano rilevanti cambiamenti sociali. Due nuove tappe per il Si Fest 2012 a Savignano del cammino di Sin_tesis, progetto fotografico pluriennale nato dall esigenza di individuare le interazioni tra luoghi del territorio e pratiche sociali suggerite dalle dinamiche economico- industriali in atto. Il progetto promosso da Comune di Savignano, Istituzione Cultura e dalla Facoltà di Architettura di Cesena dell Università di Bologna Aldo Rossi, vede l intervento di celebri fotografi internazionali. Andrew Phelps Nella campagna, sottolineano i curatori Stefania Rössl e Massimo Sordi, dove l industria prende il posto dei metodi 1

2 agricoli tradizionali, come nella città dove la piccola imprenditoria viene minacciata dal decentramento su vasta scala e dalla frammentazione urbana. E l Emilia- Romagna contiene un simbolo forte dell industrializzazione incontrollata, quel Deserto rosso alla periferia di Ravenna reso famoso dall omonimo film di Michelangelo Antonioni del dell americano Mark Steinmetz, dell austriaco Andrew Phelps, dei britannici Martin Parr e Simon Roberts, dell olandese Raimond Wouda, di Guido Guidi e Marco Zanta. Esse documentano i risultati delle varie campagne in cui sono stati chiamati a confrontarsi con il territorio e a studiarne le interazioni e trasformazioni tra paesaggio, industria e società. Ne consegue un approfondimento sulla rete ambientale ed economica che si riflette anche su scala nazionale. Simon Roberts Al Consorzio di Bonifica (via Garibaldi 41, piano terra) sono esposti fino al 7 ottobre (sabato dalle 15 alle 19, domenica anche dalle 10 alle 13) per Si Fest, in ), le immagini Prossima la presentazione del volume Sin_tesis con un testo critico di Gerry Badger, che scrive: questo progetto ha un sottotitolo importante; territorio, industria, società. Si muove in un orizzonte sociale ed economico con l obbiettivo di una documentazione dell evoluzione del paesaggio e del territorio della provincia di Forlì- Cesena. O meglio ancora del terror, termine francese che contiene in sé tutte quelle implicazioni culturali, storiche e sociali che sono alla base del lavoro. 2

3 Un apporto significativo in tal senso può essere considerato quello apportato da Andrew Phelps, riconosciuto autore di fama internazionale particolarmente attento alla lettura dei sensibili mutamenti del paesaggio, inteso come confluenza di elementi tangibili appartenenti ai luoghi. Andrew Phelps Il quadro insediativo di Savignano assume il tracciato della via Emilia come sistema ordinatore e la costa adriatica come limite fisico naturale. L industria e lo scenario antropico ad essa connaturato disegnano lo spazio reale dei processi di trasformazione. Accanto ad una dimensione rurale che conserva l espressione sincera dei suoi caratteri originari, il territorio evidenzia la fragilità di un sistema che sembra costruirsi per sommatoria di porzioni eterogenee e disgiunte: una composizione satellitare di specifiche entità individuali finalizzata alla declinazione di episodi imprenditoriali autonomi. La sovrapposizione dei tracciati ordinatori che regolano la struttura e il carattere del territorio si combina dunque con una distribuzione disarmonica di elementi, di unità disaggregate nel paesaggio, ciascuna capace di comunicare attraverso una propria lingua. Un organismo complesso che nel suo divenire tende tuttavia a superare progressivamente la dimensione dell ambito locale fino a proiettarsi sul terreno più vasto delle dinamiche globali. 3

4 Sempre al Consorzio di Bonifica, in Sin_tesislab #04 Guido Guidi presenta accanto alla serie delle sue fotografie realizzate nel 1984 lungo la Via Emilia, quelle realizzate questa volta fotografando lungo un solo chilometro di strada (da cui il titolo del progetto). Scene abitate da un profondo senso di pessimismo, scrivono Rössl e Sordi. Guidi sembra voler far riferimento all attuale disagio economico dell Italia e dell Europa in generale. Piuttosto che mostrare tracce di una vita sociale ed economica, le sue immagini sembrano volerne mostrare l assenza. prezioso contributo per la lettura del territorio del nostro presente e una risorsa importante per il patrimonio dell archivio fotografico di Savignano Immagini. In mostra anche una selezione di lavori realizzati dai giovani fotografi che hanno seguito il workshop Via Emilia. Un chilometro, condotto da Guidi nel giugno scorso, e accanto a questa sezione di giovani autori, un vero e proprio laboratorio d immagini in anteprima per il festival. Una proiezione raccoglie le centinaia di scatti realizzati nel corso dei workshop diretti da Marco Zanta (2009), Andrew Phelps (2010) e Simon Roberts (2011). Le immagini costituiscono un Martin Parr Fotografo che più di ogni altro ha esplorato i confini visuali del paesaggio contemporaneo, protagonista di mostre alla Biennale, al Centre Pompidou, al Guggenheim e al Whitney Museum di New York, docente di fotografia al prestigioso 4

5 IUAV di Venezia e all'accademia di Belle Arti di Ravenna, Guidi è tornato a riproporre recentemente per Savignano Immagine, le linee della sua visione progettuale intorno alla ricomposizione dello spazio, raccontato, più che descritto attraverso la fotografia. Raimond Wouda Guidi, Lei sostiene che la fotografia debba porsi come una spinta alla trasformazione del territorio? <<É l esperienza che muta, che trasforma il paesaggio, e che trasforma il fotografo. Fotografare il paesaggio è in qualche modo un processo di trasformazione vissuto sulla propria pelle. Non c è in noi tanto l interesse per le modificazioni del paesaggio, ma per il rapporto tra il paesaggio e chi ne è l osservatore e il fruitore. Interesse per le cose come appaiono>>. Perché ha definito compito etico della fotografia quello di <<essere strumento d osservazione analitica e straniante che porta a fotografare non quel luogo ma in quel luogo >>? <<Fotografare in quel luogo è un po il riassunto del nostro progetto. Una fotografia non dovrebbe avere la pretesa di rappresentare quel luogo. Io non rappresento niente, e così la fotografia che faccio rappresenta e presenta sempre e solo sé stessa. Non m interessa un idea della fotografia come ambito documentale, la fotografia è un foglio di carta>>. 5

6 sono finestre sull anima di un paesaggio vissuto.. ) sono state scelte come immagini del catalogo del Ravenna Festival 2012, approfondimento visivo scelto dalla sua direzione per l accostamento al tema Nobilissima Visione. Sempre collegata al Festival ravennate, in coproduzione con le Edizioni del Bradipo, è stata l uscita del volume La figura dell orante. Appunti per una lezione, ovvero un andare da parte del fotografo cesenate alle origini del linguaggio visivo, partendo significativamente da una massima di Anassagora: il visibile è uno spiraglio per l invisibile, e dalle foto di Guido Guidi Recentissima è la pubblicazione di A new map of Italy. The Photographers of Guido Guidi, edito a Washington con vari scatti effettuati anche a Ronta, Cesena, San Giorgio, Ravenna, Rimini. I paesaggi costruiti nel 1983 con la pura trasparenza luminosa ( foto- grafie di Guidi - - scriveva Italo Zannier - - che alberi visti quasi come maestose figure che tendono i rami come braccia rivolte alla preghiera.. Archivista diplomato presso l Università di Bologna, dottore in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, collaboratore di giornali e riviste culturali, si occupa di ricerca storica e catalogazione di fondi archivistici e bibliotecari antichi e moderni. È coautore del volume Storia di Savignano sul Rubicone ed è redattore di prefazioni a libri di poesia, di saggi storici e artistici (Nel segno di Artemisia, La natura morta in Italia dal Cinquecento ad oggi), inseriti in cataloghi e volumi d arte. 6