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Ciao a tutti, sono il piccolo Elmer, un elefante variopinto vorrei tanto diventare vostro amico. Ora vi racconto la mia storia

C era una volta un branco di elefanti: giovani, vecchi, magri, grassi, alti e bassi tutti diversi, felici e dello stesso colore grigio.

Tutti tranne ELMER

Elmer era diverso, era differente da loro perché era color Arlecchino. Lo conoscete questo colore? No?!?!?! E allora vi diremo che Elmer era giallo, era verde, era arancione, era rosso, era blu, era viola, era lilla, era bianco, era azzurro, era nero, insomma era di tutti i colori, ma non era di color elefante.

Elmer era sempre felice e spensierato e rendeva allegri tutti gli altri elefanti. A volte lo prendevano in giro, ma dovunque c era un sorriso, era Elmer che lo aveva acceso.

Una notte mentre gli altri elefanti dormivano, Elmer era triste La mia pelle è di tanti colori, non è grigia come quella dei miei amici. Sono diverso! Per questo tutti ridono quando siamo insieme. Allora mi prendono in giro? Sono proprio stanco di essere diverso. Quasi quasi me ne vado via.

All alba, mentre gli altri elefanti dormivano ancora, Elmer andò via dal branco dirigendosi verso la giungla.

Incontrò molti animali e tutti lo salutavano dicendo

Buon giorno, leone Buon giorno,elmer

Buon giorno, tigre Buon giorno,elmer

Buon giorno, zebra Buon giorno,elmer

Dopo aver passeggiato a lungo nella giungla Elmer vide da lontano un arbusto pieno di bacche grigie. Lo afferrò con la proboscide e fece cadere a terra tutte le bacche.

Prima si rotolò sulle bacche, poi con la proboscide si strofinò alcuni grappoli addosso per far sparire ogni traccia di colore.

Finalmente Elmer era felice: era diventato color elefante, come tutti i suoi amici.

Riprese il cammino nella giungla per ritornare al suo branco e incontrò di nuovo gli animali.

Buon giorno, elefante Buon giorno, leone

Buon giorno, tigre Buon giorno, elefante

Buon giorno, elefante Buon giorno, zebra

Quando arrivò al branco, trovò tutti gli altri elefanti in piedi, uno vicino all altro, e in silenzio. S infilò fra loro. Nessuno si era accorto che Elmer era tornato nel gruppo. Dopo un po a Elmer sembrò che qualcosa che non andasse: ma che cosa?

La giungla è la stessa, il cielo ha lo stesso colore azzurro, la nuvola che sta per portare la pioggia è la stessa, gli elefanti sono sempre gli stessi. Eppure c è qualcosa di diverso! Elmer osservava gli elefanti; erano in piedi ed erano silenziosi. Erano così seri, così silenziosi, così fermi che gli venne voglia di ridere.

Chiuse la bocca per non far uscire la risata, ma Non ce la faccio, non ce la faccio, non riesco più a trattenermi... Alzò la proboscide e la sua risata, trasformatasi in uno strano verso, gli uscì dalla bocca. BUM Gli elefanti, sorpresi, cominciarono a saltare. Allora Elmer scoppiò in una risata a non finire.

Gli altri elefanti cominciarono a dire. E Elmer! E tornato Elmer! Che gioia! Sei tornato! Ci mancavi tanto! Evviva Elmer, evviva Elmer, evviva Elmer! Mentre ridevano, cominciò a cadere la pioggia dal cielo. Il giallo, il verde, l arancione, il rosso, il blu, il viola, il lilla, il bianco, l azzurro, il nero presero il posto del grigio sul corpo di Elmer.

EVVIVA ELMER EVVIVA ELMER EVVIVA ELMER

Fu solo allora che gli altri elefanti lo riconobbero davvero e iniziarono a sorridere e a saltare per la felicità. Oh Elmer, ci hai sempre fatto ridere, ma questa è la risata più bella di tutte Finalmente sei tornato tra noi Ora si che possiamo divertirci tutti insieme

Parlò il più vecchio degli elefanti: I tuoi scherzi ci sono sempre piaciuti, ma questo è il più divertente che tu ci abbia fatto. Festeggeremo questo giorno ogni anno. Questo sarà il giorno di Elmer.

Da allora, per decisione del capobranco, ogni anno tutti gli elefanti si dipingono il corpo di tutti i colori, mentre Elmer si colora di grigio per poter essere comunque riconosciuto.

FINE