A B C. dell ANTINCENDIO SANDRO MARINELLI



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Transcript:

SANDRO MARINELLI A B C dell ANTINCENDIO Informazione dei lavoratori ai sensi degli artt. 36 e 37 Titolo I, Sez. IV, del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m., e del D.M. 10 marzo 1998 1

A B C dell INFORMAZIONE ANTINCENDIO Premessa... 5 Informazione e formazione antincendio... 7 Il combustibile... 8 Il comburente... 9 Temperatura di infiammabilità... 9 Prodotti della combustione... 10 Il triangolo del fuoco... 12 Protezione delle vie respiratorie... 13 Filtri e specifiche di utilizzazione... 17 Gli autorespiratori... 18 Classificazione dei fuochi... 19 La classe A... 20 La classe B... 21 La classe C... 22 I fuochi di classe D... 22 I fuochi di classe F... 23 Schema compatibilità incendio/estinguente... 25 Informazione antincendio... 26 Valutazione del rischio... 26 Vie di uscita... 30 Sistemi di apertura porte... 32 Segnaletica indicante le vie di uscita... 32 Uscite di sicurezza... 34 Nozioni comportamentali per prevenire e limitare il rischio d incendio...37 INDICE 3

L informazione di base per i lavoratori Comportamenti da tenere in caso di incendio...40 Cartelli di salvataggio... 42 Procedure da adottare in caso d incendio... 43 Estintori... 45 Caratteristiche... 45 Azione ed uso... 46 Tabella scelta estinguente... 48 Impiego degli estintori... 50 Spegnimento di liquido infiammabile... 50 Spegnimento di combustibili solidi... 51 Spegnimento in operazioni complesse... 52 Focolaio appena estinto... 53 Rivelazione, allarme, evacuazione... 54 Misure per la rivelazione e l allarme... 54 Procedure di allarme... 55 Evacuazione... 56 Rivelazione automatica di incendio... 57 Modalità di chiamata dei Vigili del Fuoco... 58 Segnaletica... 59 Cartelli per attrezzature antincendio... 60 Cartelli di divieto... 60 Cartelli di avvertimento... 61 Cartelli di prescrizione... 62 Etichette di pericolo per merci in trasporto... 63 Simboli ed indicazioni di pericolo... 64 4

A B C dell INFORMAZIONE ANTINCENDIO PREMESSA Il D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, aggiornato dal D.Lgs. 106/2009 prevede, tra gli obblighi del datore di lavoro, anche quello relativo all informazione dei lavoratori. Tale informazione riguarda, tra l altro, anche le procedure da eseguire in caso di emergenza. Orbene, nell ambito degli obiettivi di sicurezza antincendio e delle relative misure da adottare in caso di necessità per affrontare correttamente la lotta antincendio ed un eventuale evacuazione dei lavoratori dal loro 5

L informazione di base per i lavoratori posto di lavoro, si è ritenuto utile predisporre un sintetico testo che comprenda le informazioni fondamentali che tutti i lavoratori indistintamente debbono conoscere in materia antincendio. Questo manuale fornisce pertanto, come meglio specificato nell allegato VII al D.M. 10/3/98 (art. 3 comma 1 - punto f ), le nozioni fondamentali della materia che ogni lavoratore dovrà avere tra le sue conoscenze per meglio vivere in sicurezza nel luogo ove si svolge la sua attività lavorativa, in aggiunta alle informazioni legate alle specifiche mansioni svolte. 6

A B C Il fuoco è la manifestazione visibile di una reazione chimica (comdell INFORMAZIONE ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO GENERALITA E obbligo del datore di lavoro fornire ai lavoratori una adeguata informazione e formazione sui principi di base della prevenzione incendi e sulle azioni da attuare in presenza di un incendio. L informazione deve essere basata sulla valutazione dei rischi, essere fornita al lavoratore all atto dell assunzione ed essere aggiornata nel caso in cui si verifichi un mutamento della situazione del luogo di lavoro che comporti una variazione della valutazione stessa. IL FUOCO 7

L informazione di base per i lavoratori bustione) che avviene tra due sostanze diverse (combustibile e comburente) con emissione di energia sensibile (calore e luce). Le conseguenze di una combustione sono la trasformazione delle sostanze reagenti in altre (prodotti di combustione) nonché l emissione di un sensibile quantitativo di energia sotto forma di calore ad elevata temperatura. IL COMBUSTIBILE Il combustibile è la sostanza in grado di bruciare. In condizioni normali di ambiente esso può essere allo stato solido (carbone, legno, carta ecc.) liquido (alcool, benzina, gasolio ecc.) o gassoso (metano, idrogeno, propano ecc.). Perché la reazione chimica abbia luogo, di norma il combustibile deve trovarsi allo stato gassoso. Fanno eccezione il carbonio (sotto forma di carbone) e pochi altri elementi metallici come il magnesio. Il legno, per esempio distilla per effetto del calore della sua fiamma stessa, tutti i suoi prodotti volatili lasciando da ultimo il 8

A B C dell INFORMAZIONE ANTINCENDIO carbone che arde come brace senza fiamma trattandosi di combustione diretta di un solido. IL COMBURENTE Il comburente è la sostanza che permette al combustibile di bruciare. 16 8 ossigeno Generalmente si tratta dell ossigeno contenuto nell aria allo stato di gas. TEMPERATURA DI INFIAMMABILITA La temperatura di infiammabilità è, per tutti i combustibili che partecipano alla reazione come emettitori di gas, la minima temperatura alla quale il combustibile emette vapori in quantità tale da formare con il comburente una miscela incendiabile. Per altri tipi di combustibile che reagiscono direttamente allo stato solido (carbone, metalli ecc.). Tale temperatura si individua al corrispondente livello in cui la superficie del combustibile è in grado di interagire con l ossigeno dell aria. 9

L informazione di base per i lavoratori PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE La combustione dà come risultato il fuoco (che fornisce grandi quantità di energia sotto forma di calore ad elevata temperatura con emissione di luce) ed una serie di prodotti secondari che, nella combustione dei più comuni materiali infiammabili, risultano essere: ANIDRIDE CARBONICA (CO 2 ) per combustione completa (abbondanza di ossigeno nella combustione) OSSIDO DI CARBONIO (CO) per effetto di combustione incompleta (carenza di ossigeno). VAPORE ACQUEO (H 2 O) ANIDRIDI SOLFOROSA E SOLFORICA (SO 2 ed SO 3 ) in presenza di combustibili contenenti zolfo. CENERI costituite da prodotti vari mescolati in genere con materiali incombusti; una parte si disperde nell aria sotto forma di aerosol con effetti a volte visibili e configurati come fumo. 10

A B C dell INFORMAZIONE ANTINCENDIO Sostanze benzina CO2 H2O (vapore) ecc. Condizioni Infiamm. Accensione Combustione LA COMBUSTIONE 11

L informazione di base per i lavoratori IL TRIANGOLO DEL FUOCO PERCHE SI REALIZZI UNA COMBUSTIONE E NECESSARIO CHE SIANO SODDISFATTE TRE CONDIZIONI RAPPRESENTATE IDEALMENTE CON L IMMAGINE DI UN TRIANGOLO I CUI LATI SONO RISPETTIVAMENTE IL COMBUSTIBILE, IL COMBURENTE E LA TEMPERATURA. SE MANCA UNA SOLA DI QUESTE NON SI PUÒ VERIFICARE UN INCENDIO! UN COMBUSTIBILE IL CALORE L OSSIGENO (aria) 12

A B C dell INFORMAZIONE ANTINCENDIO PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE La combustione oltre a dimostrarsi pericolosa per la salute a causa della energia prodotta, produce effetti collaterali, altrettanto gravi, a causa dei prodotti di risulta che genera e che possono essere inalati attraverso le vie respiratorie. Nel grafico in basso si evidenzia come tutto, o quasi tutto il combustibile, si trasforma in gas salvo il residuo solido definito come cenere. PROTEZIONE DELLE VIE ARIA AMBIENTE (O 2 >17%) Deficienza ossigeno Presenza di inquinanti Autorespiratori o apparecchi con apporto di aria fresca da linea Apparecchiature filtranti Filtri per combinazioni di gas, vapori Filtri per gas e/o vapori Filtri per aerosoli 13

L informazione di base per i lavoratori Questi gas si mescolano con l aria ed ove non sufficientemente evacuati, ne abbassano il contenuto percentuale dell ossigeno libero, portando a rischio la sopravvivenza umana. Oltre a ciò vi è la concreta possibilità che la combustione, solitamente per deficienza dell apporto di ossigeno alla reazione, generi gas di distillazione dovuto alla alta temperatura, o gas parzialmente ossidati (monossido di carbonio) che si rivelano tossici sino alla mortalità per l uomo. Da qui discende la necessità di attrezzature protettive per la respirazione che si inseriscono anche per situazioni meno rischiose come la presenza di sospesi in aria quali le polveri e gli aerosoli (liquidi finemente nebulizzati). L attrezzatura più semplice è la maschera filtrante da applicarsi su bocca e naso. Non fornisce alcuna protezione dalla eventuale deficienza di ossigeno e serve esclusivamente a proteggere le vie respiratorie dall invasione di polveri che comunque non abbiano dimensione inferiore ai 400 micron. Non ha alcuna efficacia sui gas. Maschera filtrante La maschera a filtro supera l inconveniente del filtraggio delle polveri e/o aerosoli molto fini, nonché dell incapacità di agire sui gas, tuttavia manca della protezione agli occhi che in un qualsiasi ambiente inquinato 14

A B C dell INFORMAZIONE ANTINCENDIO risultano sempre aggrediti per la loro particolare delicatezza organica. La funzione di tale maschera è quella di aspirare aria attraverso il filtro che viene applicato nell attacco indicato dalla freccia rossa, dotato di valvola a senso unico di passaggio, e di espellerla dalle uscite laterali dotate anch esse di valvola (freccia verde). La maschera completa è dotata di un particolare circuito dell aria atto ad impedire l appannamento della parte trasparente del facciale. L aria entra (nel senso ) attraverso il filtro applicato attraversa la prima valvola di non ritorno e fuoriesce per l interno dalle Maschera a filtro Maschera completa 15

L informazione di base per i lavoratori aperture forate (freccia verde) poste al di sotto del trasparente. Questo accorgimento permette di lambire con aria fresca, ancora priva della umidità di rilascio della respirazione, il visore rendendolo immune da appannamenti indesiderati. Successivamente entra nell apparato respiratorio e viene espulsa nel senso dotato di valvola di passaggio a senso unico. Il filtro esercita comunque una resistenza al passaggio dell aria per cui è controindicato per lavori pesanti che provocano affanno. La tabella della pagina successiva illustra i filtri normalmente in uso e le specifiche di utilizzazione. 16