Realizzazione di impianto fotovoltaico denominato Rovecciano 2_3 INDICE



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Transcript:

INDICE INDICE... 1 PARTE I : RELAZIONE TECNICA ELETTRICA... 3 1. OGGETTO... 3. UBICAZIONE... 3 3. DESCRIZIONE DELLE OPERE... 3 4. DEFINIZIONI... 5 5. QUALITÀ DEI MATERIALI... 5 6. RIFERIMENTI NORMATIVI... 6 7. MISURE DI PROTEZIONE ADOTTATE... 11 7.1 PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI... 11 7. PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI... 1 7.3 PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI... 13 7.4 SEZIONAMENTO... 14 8. QUALITA DEI MATERIALI... 14 9. DESCRIZIONE GENERALE DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO... 15 10. DESCRIZIONE GENERALE DELL IMPIANTO ELETTRICO... 15 11. IMPIANTO VIDEOSORVEGLIANZA ED ANTINTRUSIONE... 16 1. TUBAZIONI... 17 13. CAVI ELETTRICI... 17 14. CONNESSIONI E DERIVAZIONI... 1 15. IMPIANTO DI TERRA... 1

PARTE II: RELAZIONE DEI CALCOLI ELETTRICI... 3 16. RIFERIMENTI NORMATIVI... 3 17. PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI... 4 18. DETERMINAZIONE DELLE CORRENTI DI IMPIEGO... 4 19. DIMENSIONAMENTO DEI CAVI... 6 0. INTEGRALE DI JOULE... 7 1. CADUTE DI TENSIONE... 9. DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI NEUTRO... 30 3. DIMESIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI PROTEZIONE... 30 4. CALCOLO DEI GUASTI... 31 5. CALCOLO DELLE CORRENTI MASSIME DI CORTO CIRCUITO... 31 6. SCELTA DELLE PROTEZIONI... 34 7. VERIFICA DELLA PROTEZIONE A CORTOCIRCUITO DELLE CONDUTTURE... 35

PARTE I : RELAZIONE TECNICA ELETTRICA 1. OGGETTO Lo scopo del presente documento è definire tecnicamente l impianto fotovoltaico, di potenza nominale pari a 199,15 kw, da realizzare nel Comune di Offida (AP), in loc. Rovecciano, ai fini dell accesso alla Tariffa Incentivante, definita ai sensi del D.M. 19 Febbraio 007 riesaminato dal D.M. 06 Agosto 010 e dalla deliberazione dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas ARG/elt n. 181/010, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 Agosto 010. L impianto sarà del tipo grid connected e l energia elettrica prodotta sarà riversata completamente in rete con allaccio in Bassa Tensione in modalità trifase. Il richiedente della Tariffa Incentivante, Soggetto Responsabile, così come definito, ex art., comma 1, lettera h, del D.M. 19 Febbraio 007, è la Società ENERGIE OFFIDA S.r.l. legalmente rappresentata dal Sig. Roberto Senesi che dispone del titolo dell utilizzo dell area su cui sorgerà l impianto in oggetto, come dimostrasi dall elaborato Titolo di disponibilità dell area. La denominazione dell impianto fotovoltaico sarà ROVECCIANO _3.. UBICAZIONE L impianto fotovoltaico oggetto della presente relazione sarà installato su terreno, identificato al Catasto terreni del comune di Offida (AP), al Foglio 11 Particelle 74, 101, 107. 3. DESCRIZIONE DELLE OPERE A servizio dell impianto fotovoltaico è prevista la realizzazione delle seguenti opere: 1. Impianto di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica;. Impianto di alimentazione in continuità assoluta del sistema di videosorveglianza, dell impianto antintrusione, delle torri faro; 3. Impianti di servizio per l alimentazione dell illuminazione perimetrale e delle centraline di monitoraggio inverter; 4. Impianto di terra; 3

Più specificatamente è prevista la realizzazione delle seguenti opere: a. realizzazione della recinzione perimetrale con integrato l impianto di illuminazione. Tre torri faro per l illuminazione di emergenza. Lungo il perimetro della recinzione una siepe atta a migliorare l impatto visivo e paesaggistico [Esclusa dall appalto principale]; b. fornitura e posa in opera del quadro generale di bassa tensione (QGBT) provvisto dei propri dispositivi di sezionamento e protezione, il misuratore dell energia prodotta ai fini della tariffa prevista dal Conto Energia, la protezione d interfaccia con contattore quadripolare e il sezionatore generale del quadro. La separazione galvanica sarà garantita per mezzo del trasformatore bt/mt del gestore di rete locale; c. realizzazione di tutte le condutture principali di distribuzione elettrica in uscita dal Quadro Generale b.t. ed alimentanti i vari quadri; d. fornitura e posa in opera del quadro di continuità assoluta dell impianto assicurando con un UPS adeguatamente dimensionato la continuità di alimentazione del sistema di videosorveglianza, dell impianto antintrusione, delle torri faro; e. fornitura e posa in opera del quadro servizi garantendo l alimentazione dell illuminazione perimetrale, l alimentazione delle centraline di monitoraggio inverter; [Esclusa dall appalto principale]; f. fornitura e posa in opera dei quadri elettrici di campo; g. fornitura e posa in opera degli inverter distribuiti sul campo garantendone tramite centraline alloggiate nel quadro servizi un monitoraggio remoto dell impianto; h. realizzazione dell impianto di illuminazione di sicurezza costituito da corpi illuminanti autoalimentati e dalle relative condutture di alimentazione; i. scavi, reinterri e ripristini per la posa delle conduttura di alimentazione, dei cavidotti energia, segnali e per il dispersore di terra, comprensivi della fornitura e posa in opera di pozzetti in c.a. con chiusino carrabile (ove previsto); 4

j. realizzazione dell impianto di terra ed equipotenziale costituito da una corda di rame integrata con picchetti, dai collettori di terra, dai conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali e da tutti i collegamenti PE ed equipotenziali. 4. DEFINIZIONI Nella presente relazione verranno utilizzati i termini e le definizioni riportate nell art. del D.M. 7 Febbraio 007 e successivo D.M. 6 Agosto 010, Criteri per l incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, nonché della vigente normativa CEI (con particolare riferimento alle norme CEI 11-0 impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati alle reti di I e II categoria, e CEI 8-5 guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di media e Bassa tensione). 5. QUALITÀ DEI MATERIALI L impianto Fotovoltaico oggetto della presente relazione è stato progettato con riferimento a materiali/componenti di fornitori primari, dotati di marchio di qualità, di marchiatura o di autocertificazione del Costruttore, attestanti la loro costruzione a regola d arte secondo la normativa tecnica e la legislazione vigente. 5

6. RIFERIMENTI NORMATIVI L'impianto elettrico oggetto del presente progetto sarà realizzato in conformità alle vigenti Leggi/Normative tra le quali si segnalano le seguenti principali: Norme CEI UNEL UNI CEI 0- CEI 0-3 CEI 8-6 CEI 11-1 CEI 11-15 CEI 11-17 CEI 11-0 CEI 11-5 CEI 11-6 CEI 11-7 CEI 11-8 CEI 11-35 CEI 11-37 CEI 17-5 CEI 17-6 CEI 17-11 CEI 17-13 CEI 17-17 CEI 17-41 CEI 17-43 CEI 17-44 CEI 17-50 Guida per la definizione delle documentazione di progetto degli impianti elettrici. Legge 46/90. Guida perla compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati. Tensione nominale per i sistemi di distribuzione pubblica dell'energia elettrica a bassa tensione. Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kv in corrente alternata. Esecuzione di lavori sotto tensione. Impianti di produzione, trasmissione, distribuzione dell energia elettrica Linee in cavo. Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e di II categoria. Calcolo delle correnti di corto circuito nelle reti trifase a corrente alternata Correnti di corto circuito - Calcolo degli effetti - Parte 1: definizioni e metodo di calcolo Esecuzione di lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali di bassa tensione Guida all esecuzione delle cabine elettriche d utente Guida per l esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria. Apparecchiature a bassa tensione Parte : Interruttori automatici Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per tensioni da 1 a 7,5 kv Apparecchiatura a bassa tensione (quadri BT) Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra - sezionatori e unità combinate con fusibili. Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS). Apparecchiatura industriale a tensione non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 100 V in corrente continua. Individuazione dei morsetti. Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari Metodo per la determinazione delle sovratemperature mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS) Apparecchiature a bassa tensione. Parte 1: regole generali Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 4: Contattori ed avviatori Sezione 1: Contattori ed avviatori elettromeccanici. 6

CEI 17-51 CEI 17-5 CEI 0-19 CEI 0-0 CEI 0- CEI 0-9 CEI 0-35 CEI 0-40 CEI 0-43 CEI 3-3 CEI 3-5 CEI 3-9 CEI 3-1 CEI 3-16 CEI 3-18 CEI 3-19 CEI 3-0 CEI 3-1 CEI 3-31 CEI 3-3 CEI 3-39 CEI 3-4 CEI 3-44 CEI 3-46 CEI 3-50 CEI 3-54 CEI 3-55 CEI 3-56 Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 6: Apparecchiatura a funzioni multiple Sezione : Apparecchi integrati di manovra e protezione (ACP). Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS) Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/75O V Prove d incendio sui cavi elettrici Conduttori per cavi isolati Prova sui cavi elettrici sottoposti al fuoco. Parte 1: Prova di non propagazione della fiamma sul singolo cavo verticale. Guida per l'uso di cavi a bassa tensione. Ottimizzazione economica delle sezioni dei conduttori dei cavi elettrici per energia Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari. Prese a spina per usi domestici e similari. Apparecchi di comando non automatici (interruttori) per installazione fissa per uso domestico e similare. Prescrizioni generali. Spine e prese per uso industriale. Prese a spina di tipi complementari per usi domestici e similari (in applicazione sperimentale). interruttori differenziali per uso domestico e similare e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari. Canali portacavi in materiale plastico e loro accessori ad uso battiscopa. Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per usi domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali. Dispositivi di connessione per circuiti a bassa tensione per uso domestico e similare Parte. 1: Prescrizioni particolari per dispositivi di connessione come parti separate con unità di serraggio di tipo a vite. Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi. Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi per soffitto e parete. Sistemi di tubi ed accessori per installazione elettriche Parte 1: Prescrizioni generali Interruttori differenziali senza sganciatori si sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 1: prescrizioni generali. Interruttori differenziali con sganciatori si sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 1: prescrizioni generali. Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte -4: prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati Prese a spina per usi domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte -1: prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi ed accessori Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte -: prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli ed accessori Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte -3: prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili ed accessori 7

CEI 31-4 CEI 31-7 CEI 31-30 CEI 31-33 CEI 31-35 CEI 3-1 CEI 3-4 CEI 3-5 CEI 33-8 CEI 34-1 CEI 34- CEI 64- CEI 64-/A CEI 64-4 CEI 64-8 CEI 64-1 CEI 64-13 CEI 64-14 CEI 64-50 CEI 64-5 CEI 70-1 CEI 81-1 CEI 81-3 CEI 81-4 CEI 8-5 Guida per la ispezione ai fini della manutenzione di impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione di Classe 1 e 3 (diversi dalle miniere). Guida per l esecuzione degli impianti elettrici nelle centrali termiche non inserite in un ciclo di produzione industriale. Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi. Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere). Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi. Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata e 1500 V per corrente continua. Parte 1: Prescrizione generali Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata e a 1500 V per corrente continua. Parte : Prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone addestrate (fusibili principalmente per applicazioni industriali) Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata e a 1500 V per corrente continua. Parte 3: Prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone non addestrate (fusibili principalmente per applicazioni domestiche e similari) Condensatori statici di rifasamento di tipo non autorigenerante per impianti di energia a corrente alternata con tensione nominale inferiore o uguale a 1000 V Parte 1: Generalità. Prestazioni, prove e valori nominale. Prescrizioni di sicurezza. Guida per l'installazione e l'esercizio. Apparecchi di illuminazione Parte 1: Prescrizioni generali e prove. Apparecchi di illuminazione Parte 11: Prescrizioni particolari. Apparecchi di emergenza. Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Appendici. Impianti elettrici in locali adibiti ad uso medico. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. Guida alla norma CEI 64-4 Impianti elettrici in locali adibiti ad uso medico. Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori. Edilizia residenziale - Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori ausiliari e telefonici. Guida all esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici Gradi di protezione degli involucri. (Codice IP) Protezione di strutture contro i fulmini. Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei comuni d Italia, in ordine alfabetico elenco dei comuni. Protezione di strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine. Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di media e bassa tensione 8

CEI 96- CEI 103-1/1 CEI 103-1/13 CEI 103-1/14 CEI 110-10 CEI-UNEL Tab. 3503 CEI-UNEL Tab. 3504 CEI-UNEL Tab.35375 CEI-UNEL Tab.3575 CEI-UNEL Tab. 35755 CEI-UNEL Tab.35756 UNI 10380 UNI-CEI EN 45014 Trasformatori di isolamento e trasformatori di sicurezza. Prescrizioni. Impianti telefonici interni. Parte 1: Generalità. Impianti telefonici interni. Parte 13: Criteri di installazione e reti. Impianti telefonici interni. Parte 14: Collegamento alla rete in servizio pubblico. Compatibilità elettromagnetica Parte : Ambiente Sezione : Livello di compatibilità per i disturbi condotti in bassa tensione frequenza e la trasmissione di segnali sulle reti pubbliche di alimentazione a bassa tensione Cavi per energia isolati in gomma o con materiale termoplastico aventi grado di protezione non superiore a 4. Cadute di tensione. Cavi per energia isolati in gomma o con materiale termoplastico aventi grado di protezione non superiore a 4. Portata di corrente in regime permanente. Cavi per l'energia isolati in gomma etilenpropilenica alto modulo di qualità G7, sotto guaina di PVC, non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi. Cavi unipolari e multipolari con conduttori flessibili per posa fissa. Tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kv Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio. Cavi unipolari senza guaina con conduttori flessibili. Tensione nominale Uo/U: 450/750 V. Cavi per comando e segnalamento isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio ed a ridotta emissione di gas corrosivi. Cavi multipolari per posa fissa con conduttori flessibili con o senza schermo, sotto guaina di PVC. Tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kv. Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio ed a ridotta emissione di gas corrosivi. Cavi multipolari per pose fisse con conduttori flessibili con o senza schermo, sotto guaina di PVC. Tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kv. Illuminotecnica. Illuminazione di interni con luce artificiale. Criteri generali per la dichiarazione di conformità rilasciata dal Fornitore Le norme si intendono all ultima edizione complete delle eventuali varianti ed errata corrige. 9

DISPOSIZIONI DI LEGGE, DECRETI E CIRCOLARI MINISTERIALI DPR 7/4/1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. DM 1/9/1959 Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle G.U.n.99 documentazioni relative all'esercizio delle verifiche e dei controlli previste del 11/1/59 dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro. (Modello B) Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, Legge 1/3/1968 n. 186 macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici. Legge 18/10/1977 Attuazione delle direttive CEE 7/3 relative alle garanzie di sicurezza n.791 che deve possedere il materiale elettrico. Legge 5/3/1990 n.46 Norme per la sicurezza degli impianti. DPR 6/1/1991 n. 447 Regolamento di attuazione della legge n. 46 del 5 Marzo 1990. Approvazione del modello di dichiarazione di conformità alla regola D.M. 0/0/199 D.M. 15/10/1993 n. 519 D.L. 19/9/1994 n. 66 dell'arte di cui all'art. 7 del regolamento di attuazione della legge 46/90. Regolamento recante autorizzazione all'istituto superiore prevenzione e sicurezza del lavoro ad esercitare attività omologative di primo o nuovo impianto per la messa a terra e la protezione dalle scariche atmosferiche. Attivazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/69/CEE, 90/70/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro 10

7. MISURE DI PROTEZIONE ADOTTATE Gli impianti in oggetto saranno realizzati al fine di assicurare: - la protezione delle persone e dei beni contro i pericoli ed i danni derivanti dal loro utilizzo nelle condizioni che possono ragionevolmente essere previste; - il loro corretto funzionamento per l uso previsto; Per raggiungere tali obiettivi saranno adottate le seguenti misure di protezione: 7.1 Protezione dai contatti diretti - Protezione totale contro i pericoli derivanti da contatti con parti in tensione, realizzata in conformità al cap. 41 della Norma CEI 64-8 mediante: - isolamento delle parti attive, rimovibile solo mediante distruzione ed in grado di resistere a tutte le sollecitazioni meccaniche, chimiche, elettriche e termiche alle quali può essere sottoposto nel normale esercizio - involucri idonei ad assicurare complessivamente il grado di protezione IP XXB (parti in tensione non raggiungibili dal dito di prova) e, sulle superfici orizzontali superiori a portata di mano, il grado di protezione IP XXD (parti in tensione non raggiungibili dal filo di prova) A tal fine saranno impiegati cavi a doppio isolamento (o cavi a semplice isolamento posati entro canalizzazioni in materiale isolante) e le connessioni saranno racchiuse entro apposite cassette con coperchio apribile mediante attrezzo. Come protezione addizionale saranno installati a capo di tutti i circuiti terminali destinati all alimentazione di prese F.M., interruttori differenziali con soglia di intervento 0,03 A 11

7. Protezione dai contatti indiretti Protezione contro i pericoli risultanti dal contatto con parti conduttrici che possono andare in tensione in caso di cedimento dell isolamento principale, da realizzare mediante l interruzione automatica dell alimentazione secondo il paragrafo 413.1 della Norma CEI 64-8, collegando all impianto generale di terra dell edificio tutte le masse presenti negli ambienti considerati ed impiegando interruttori automatici di tipo magnetotermico differenziale, il tutto coordinato in modo da soddisfare in tutti i punti la condizione di cui all art. 413.1.3.3 della Norma CEI stessa: Zs Ia Uo dove: Zs = impedenza dell anello di guasto Ia = corrente che provoca l interruzione automatica del dispositivo di protezione entro un tempo stabilito Uo = tensione nominale del circuito E noto che, nel caso di utilizzo di dispositivi a corrente differenziale, la suddetta relazione è sempre verificata, indipendentemente dal valore di impedenza di guasto riscontrabile nei circuiti da essa derivati. Limitatamente ai circuiti alimentanti apparecchi illuminanti a doppio isolamento, la protezione dai contatti indiretti sarà realizzata utilizzando componenti elettrici di Classe II o con isolamento equivalente (condutture e corpi illuminanti) in accordo al paragrafo 413. delle Norme CEI 64-8. 1

7.3 Protezione dalle sovracorrenti Protezione contro il riscaldamento anomalo degli isolanti dei cavi e contro gli sforzi elettromeccanici prodotti nei conduttori e nelle connessioni causati da correnti di sovraccarico o di cortocircuito, da realizzare mediante dispositivi unici di interruzione di tipo magnetotermico installati all origine di ciascuna conduttura ed aventi caratteristiche tali da interrompere automaticamente l alimentazione in occasione di un sovraccarico o di un cortocircuito, secondo quanto prescritto nel Cap. 43 e nella sez. 473 della Norma CEI 64-8 facendo riferimento alle tabelle CEI-UNEL relative alla portata dei cavi in regime permanente. A tal fine ogni dispositivo, oltre a possedere un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di corto circuito presunta nel suo punto di installazione, risponderà alle seguenti due condizioni: I b I n I z I f 1,45. I z dove: I b = corrente di impiego del circuito (Ampère) I z = portata in regime permanente della conduttura (Ampère) I n = corrente nominale del dispositivo di protezione (Ampère) I f = corrente che assicura l effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite (Ampère) 13

7.4 Sezionamento Per il sezionamento dell impianto di distribuzione in b.t. potranno venire impiegati tutti i dispositivi omnipolari di protezione e comando posti nei vari quadri elettrici a partire dagli interruttori generali del quadro generale di bassa tensione. Protezione e comando delle linee trifase in AC a 400 V che raggiungono i diversi quadri di parallelo di campo a loro volta equipaggiati da interruttori di protezione, scaricatori e comando delle linee che si spingono fino agli inverter; infine quadri lato corrente continua con sezionatori di stringhe e scaricatori. 8. QUALITA DEI MATERIALI Gli impianti in oggetto sono stati progettati con riferimento a materia-li/componenti di Fornitori primari, dotati di Marchio di Qualità, di marchiatura o di autocertificazione del Costruttore attestanti la costruzione a regola d arte secondo la Normativa tecnica e la Legislazione vigente. Tutti i materiali/componenti rientranti nel campo di applicazione delle Direttive 73/3/CEE ( Bassa Tensione ) e 89/336/CEE ( Compatibilità Elettromagnetica ) e successive modifiche/aggiornamenti saranno conformi ai requisiti essenziali in esse contenute e saranno contrassegnati dalla marcatura CE. Tutti i materiali/componenti presenteranno caratteristiche idonee alle condizioni ambientali e lavorative dei luoghi in cui risulteranno installati. 14

9. DESCRIZIONE GENERALE DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO Il generatore fotovoltaico sarà composto da n. 885 moduli fotovoltaici monocristallini ognuno in grado di erogare una potenza di picco pari a 5 Wp, per un totale di 199,15 kw. I moduli saranno installati su pali di sostegno conficcati nel terreno che possono essere realizzati di misure differenti (in funzione delle indicazioni del geologo) aventi il trattamento superficiale di zincatura a caldo. L intera produzione netta di energia elettrica sarà riversata nella rete BT. Il generatore fotovoltaico sarà composto da 14 inverter trifase di potenza 1,5 kw sui cui ingressi si attestano rispettivamente stringhe di 15 moduli da 5 W ed 1 inverter trifase di potenza 10 kw nel cui primo ingresso si attestano rispettivamente stringhe di 15 moduli da 5 W e nell altro ingresso una stringa da 15 moduli da 5 W. Le uscite trifase di 4 inverter si cablano nei 4 quadri di parallelo di campo (solo nell ultimo quadro di parallelo si attestano 3 inverter) per poi da ciascuno raggiungere con un unica linea trifase il Quadro Generale di Bassa Tensione provvisto dei propri dispositivi di sezionamento e protezione, il misuratore dell energia prodotta ai fini della tariffa prevista dal Conto Energia, la protezione d interfaccia con contattore quadripolare e il sezionatore generale del quadro. La separazione galvanica sarà garantita per mezzo del trasformatore bt/mt del gestore di rete locale. 10. DESCRIZIONE GENERALE DELL IMPIANTO ELETTRICO L impianto in oggetto sarà connesso alla rete del distributore in Bassa Tensione. Si prevedrà un Quadro Generale di Bassa Tensione provvisto dei propri dispositivi di sezionamento e protezione, il misuratore dell energia prodotta ai fini della tariffa prevista dal Conto Energia, la protezione d interfaccia con contattore quadripolare e il sezionatore generale del quadro. La separazione galvanica sarà garantita per mezzo del trasformatore bt/mt del gestore di rete locale. Dal Quadro Generale di Bassa Tensione si giunge con linee trifase in AC a 400 V ai 4 quadri di parallelo di campo a loro volta equipaggiati da interruttori di protezione, scaricatori e comando delle linee che si spingono fino agli inverter; infine quadri lato corrente continua con sezionatori di stringhe e scaricatori. 15

Inoltre con una fornitura dedicata a 30 V si garantiscono le alimentazioni con magnetotermici a protezione del quadro di continuità assoluta impianto, del quadro servizi (escluso dall appalto principale). Per la distribuzione in b.t. (400/30 V) saranno impiegati i seguenti tipi di conduttori: - cavi uni/multipolari in rame a doppio isolamento, posati tubazioni corrugate in PVC serie pesante, provvisti di IMQ, con caratteristiche di non propagazione dell incendio secondo le Norme CEI 0-, tipo FG7(O)R 0,6/1 kv (isolante in EPR). - cavi unipolari in rame a semplice isolamento, posati entro tubazioni in PVC incassate o in vista, provvisti di IMQ, con caratteristiche di non propagazione dell incendio secondo le Norme CEI 0-, tipo NO7V-K (isolante in PVC). 11. IMPIANTO VIDEOSORVEGLIANZA ED ANTINTRUSIONE L impianto fotovoltaico sarà attrezzato con sistema di videosorveglianza ed antintrusione adeguatamente supportato da strumentazione hardware e software. Tale impianto costituito da telecamere su pali appositi non costituisce fattore di ombreggiamento in nessuna stagione dell anno. Le aree sottoposte a sorveglianza sono quelle sensibili abbinate ad una panoramica generale sull impianto. L impianto di videosorveglianza è conforme a quanto prescritto dal Garante per la Privacy ed è inoltre garantita la compatibilità con la normativa CEI di riferimento. Il sistema di antifurto dei pannelli sarà costituito da una catena ottica in fibra plastica che unisce indissolubilmente tra loro i moduli fotovoltaici impedendone il furto. 16

1. TUBAZIONI La posa dei cavi elettrici costituenti gli impianti in oggetto è stata prevista in canalizzazioni distinte o comunque dotate di setti separatori interni per quanto riguarda le seguenti tipologie di circuiti: - energia elettrica; - alimentazione e controllo; Le tubazioni impiegate per realizzare gli impianti saranno dei seguenti tipi: tubo flessibile in PVC autoestinguente, serie pesante, con Marchio di Qualità, conforme alle Norme EN 50086, con colorazione differenziata in base all impiego, posato entro cavedio/parete prefabbricata o incassato a parete/pavimento tubo flessibile corrugato a doppia parete in polietilene alta densità, o tubo rigido in PVC serie pesante, conforme alle norme EN50086 per posa interrata 450N; Il diametro interno dei tubi sarà maggiore o al limite uguale a 1,4 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in esso contenuti, in ogni caso non inferiore a 16 mm. I cavi avranno la possibilità di essere infilati e sfilati dalle tubazioni con facilità; nei punti di derivazione dove risulti problematico l'infilaggio, saranno installate scatole di derivazione, in metallo o in PVC a seconda del tipo di tubazioni, complete di coperchio fissato mediante viti filettate. 13. CAVI ELETTRICI Negli impianti saranno impiegate le seguenti tipologie di cavi in funzione delle condizioni di posa: - cavo multipolare/unipolare in rame isolato in gomma etilenpropilenica qualità G7 sotto guaina di PVC, tipo FG7(O)R 0,6/1 kv, avente caratteristiche di non propagazione dell incendio, conforme alle Norme CEI 0- II e 0-13, da posare prevalentemente in tubazioni interrate o entro canalizzazioni metalliche - cavo unipolare in rame isolato in PVC, tipo NO7V-K, avente caratteristiche di non propagazione dell incendio, conforme alle Norme CEI 0- II e 0-0, da posare in tubazioni isolanti incassate o in vista. 17

- cavo unipolare precordato in rame isolato in gomma etilenpropilenica qualità G7, sotto guaina in PVC, con semiconduttore elastomerico estruso schermatura a filo di rame rosso tipo RG7H1R 15/0 kv, conforme alle Norme CEI 0-13, da posare in tubazioni interrate per alimentazione M.T. La scelta delle sezioni dei cavi è stata effettuata in base alla loro portata nominale (calcolata in base ai criteri di unificazione e di dimensionamento riportati nelle Tabelle CEI-UNEL), alle condizioni di posa e di temperatura, al limite ammesso dalle Norme per quanto riguarda le cadute di tensione massime ammissibili (inferiori al 4%) ed alle caratteristiche di intervento delle protezioni secondo quanto previsto dalle vigenti Norme CEI 64-8. La portata delle condutture sarà commisurata alla potenza totale che si prevede di installare. Le sezioni minime previste per i conduttori saranno: -,5 mm per le linee di distribuzione F.M. - 1,5 mm per le linee di distribuzione luce - 0,5 mm per i circuiti di comando e segnalazione Nei circuiti trifase i conduttori di neutro potranno avere sezione inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase, con il minimo di 16mm, purchè il carico sia sostanzialmente equilibrato ed il conduttore di neutro sia protetto per un cortocircuito in fondo alla linea; in tutti gli altri casi al conduttore di neutro verrà data la stessa sezione dei conduttori di fase. La sezione del conduttore di protezione non sarà inferiore al valore determinato con la seguente formula: S p = I t K 18

Sp = sezione del conduttore di protezione (mm ) I t K = valore efficace della corrente di guasto che percorre il conduttore di protezione per un guasto franco a massa (A) = tempo di interruzione del dispositivo di protezione (s) = fattore il cui valore per i casi più comuni è dato nelle tabelle VI, VII, VIII e IX delle norme C.E.I. 64-8 e che per gli altri casi può essere calcolato come indicato nell'appendice H delle stesse norme La sezione dei conduttori di protezione può essere anche determinata facendo riferimento alla seguente tabella, in questo caso non è in generale necessaria la verifica attraverso l'applicazione della formula precedente. Se dall'applicazione della tabella risultasse una sezione non unificata, sarà adottata la sezione unificata immediatamente superiore al valore calcolato. Quando un unico conduttore di protezione deve servire più circuiti utilizzatori, la tabella si applica con riferimento al conduttore di fase di sezione più elevata: S 16 Sp = S 16 < S 35 Sp = 16 S > 35 Sp = S/ S = sezione dei conduttori di fase dell'impianto (mm ) Sp = sezione minima del corrispondente conduttore di protezione (mm ) I valori della tabella sono validi soltanto se il conduttore di protezione è costituito dello stesso materiale del conduttore di fase. In caso contrario, la sezione del conduttore di protezione sarà determinata in modo da avere conduttanza equivalente. 19

Se i conduttori di protezione non fanno parte della stessa conduttura dei conduttori di fase la loro sezione non sarà inferiore a 6 mm : I cavi unipolari e le anime dei cavi multipolari saranno contraddistinti mediante le seguenti colorazioni: - nero, grigio e marrone (conduttori di fase) - blu chiaro (conduttore di neutro) - bicolore giallo-verde (conduttori di terra, di protezione o equipotenziali) La rilevazione delle sovracorrenti è stata prevista per tutti i conduttori di fase. In ogni caso il conduttore di neutro non verrà mai interrotto prima del conduttore di fase o richiuso dopo la chiusura dello stesso. Nella scelta e nella installazione dei cavi si è tenuto presente quanto segue: - per i circuiti a tensione nominale non superiore a 30/400 V i cavi avranno tensione nominale non inferiore a 450/750 V; - per i circuiti di segnalazione e di comando è ammesso l'impiego di cavi con tensione nominale non inferiore a 300/500 V, qualora posti in canalizzazioni distinte dai circuiti con tensioni superiori. Le condutture non saranno causa di innesco o di propagazione d'incendio: saranno usati cavi, tubi protettivi e canali aventi caratteristiche di non propagazione della fiamma nelle condizioni di posa. Tutti i cavi appartenenti ad uno stesso circuito seguiranno lo stesso percorso e saranno quindi infilati nella stessa canalizzazione, cavi di circuiti a tensioni diverse saranno inseriti in tubazioni separate e faranno capo a scatole di derivazione distinte; qualora facessero capo alle stesse scatole, queste avranno diaframmi divisori. I cavi che seguono lo stesso percorso ed in special modo quelli posati nelle stesse tubazioni, verranno chiaramente contraddistinti mediante opportuni contrassegni applicati alle estremità. 0

Il collegamento dei cavi in partenza dai quadri e le derivazioni degli stessi cavi all'interno delle cassette di derivazione saranno effettuate mediante appositi morsetti. I cavi non trasmetteranno nessuna sollecitazione meccanica ai morsetti delle cassette, delle scatole, delle prese a spina, degli interruttori e degli apparecchi utilizzatori. I terminali dei cavi da inserire nei morsetti e nelle apparecchiature in genere, saranno muniti di capicorda oppure saranno stagnati. 14. CONNESSIONI E DERIVAZIONI Tutte le derivazioni e le giunzioni dei cavi saranno effettuate entro apposite cassette di derivazione di caratteristiche congruenti al tipo di canalizzazione impiegata. Per quanto riguarda lo smistamento e l ispezionabilità delle tubazioni interrate verranno impiegati pozzetti prefabbricati in cemento vibrato o (in casi particolari) in muratura di mattoni pieni o in cemento armato. I chiusini saranno carrabili (ove previsto) costituiti dai seguenti materiali: - cemento, per aree verdi o comunque non soggette a traffico veicolare; - ghisa classe D400, per carreggiate stradali; I pozzetti saranno installati in corrispondenza di ogni punto di deviazione delle tubazioni rispetto all andamento rettilineo, in ogni punto di incrocio o di derivazione di altra tubazione e comunque ad una interdistanza non superiore a 0 m. 1

15. IMPIANTO DI TERRA Dal nodo di terra posto in corrispondenza del Quadro Generale b.t. saranno derivati tutti i conduttori di protezione ed equipotenziali destinati al collegamento di tutte le masse estranee dell impianto, dei quadri di continuità, servizi e attraverso corde in rame nudo da 5 mm si raggiungono i 4 quadri di parallelo per poi fino a spingersi agli inverter. Il nodo di terra del Quadro Generale b.t. sarà in equipotenziale con l impianto di terra della cabina di trasformazione bt/mt realizzata dal gestore di rete locale. Ad ogni quadro elettrico sarà associato un nodo di terra costituito da una barra in rame. L impianto di terra risulterà realizzato in conformità al Cap. 54 delle Norme CEI 64-8/5 e ad esso saranno collegate: - le masse metalliche di tutte le apparecchiature elettriche; - le masse metalliche estranee accessibili - i poli di terra di eventuali prese a spina; Tutti i conduttori di protezione ed equipotenziali presenti nell impianto saranno identificati con guaina isolante di colore giallo-verde e saranno in parte contenuti all interno dei cavi multipolari impiegati per l alimentazione delle varie utenze, in parte costituiranno delle dorsali comuni a più circuiti.

PARTE II: RELAZIONE DEI CALCOLI ELETTRICI 16. RIFERIMENTI NORMATIVI CEI 11-5 001 II Ed. (IEC 909) CEI 11-8 1993 I Ed. (IEC 781) CEI 17-5 VIa Ed. 1998 CEI 3-3 1991 IV Ed. CEI 33-5 Ia Ed. 1984 CEI 64-8 VIa Ed. 1998 IEC 364-5-53 CEI UNEL 3503 1970 CEI UNEL 3404/1 1997 CEI UNEL 3404/ 1997 CEI UNEL 3506 000 CEI 11-1 IXa Ed. 1999 CEI 11-17 IIa Ed. 1997 CEI 11-35 Ia Ed. 1996 CEI 17-1 Va Ed. 1998 CEI 17-4 CEI 17-9/1 CEI 17-46 CEI 17-41 Correnti di corto circuito nei sistemi trifasi in corrente alternata. Parte =: calcolo delle correnti. Guida d applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali e bassa tensione. Apparecchiature a bassa tensione. Parte : Interruttori automatici. Interruttori automatici per la protezione delle sovracorrenti per impieghi domestici e similari. Condensatori statici di rifasamento di tipo autorigenerabile per impianti di energia a corrente alternata con tensione nominale inferiore o uguale a 600V. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Wiring System. Current-carring capacities. Cavi per energia isolati con gomma o con materiale termoplastico avente grado di isolamento non superiore a 4 cadute di tensione. Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria. Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria. Cavi elettrici con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Portate di corrente continua in regime permanente per posa interrata. Impianto di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. Guida all esecuzione delle cabine elettriche d utente. Interruttori a corrente alternata a tensione superiore a 1000 V. Sezionatori e sezionatori di terra a corrente alternata e a tensione superiore a 1000 V Interruttori di manovra e interruttori di manovra sezionatori per tensioni nominali superiori a 1 kv e inferiore a 5 kv. Interruttori di manovra e interruttori di manovra-sezionatori combinati con fusibili ad alta tensione per corrente alternata. Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari 3

17. PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI Tutti i materiali ed i componenti di cui è previsto l impiego, dovranno essere scelti tra le primarie imprese costruttrici e fornitrici, con l obbligo di essere contraddistinti dal MARCHIO ITALIANO DI QUALITA (IMQ) e marchio (CE). Gli impianti dovranno essere conformi alle prescrizioni dei seguenti Soggetti: - GESTORE LOCALE DI TELEFONIA; - GESTORE LOCALE DI RETE; - VV.FF.; di competenza sul territorio, ai quali ci si dovrà obbligatoriamente rivolgere per assumere eventuali dati tecnici necessari per una corretta organizzazione e conduzione dei lavori. Tutti gli impianti dovranno inoltre essere eseguiti a perfetta regola d arte, conformemente alle normative vigenti, nonché alle leggi, alle quali si farà riferimento per ogni eventuale contestazione tecnica e in sede di collaudo tecnico. 18. DETERMINAZIONE DELLE CORRENTI DI IMPIEGO Il calcolo delle correnti di impiego è stato eseguito in base alla seguente relazione: I b = K ca P V n d cosϕ nella quale: - K ca = 1 sistema monofase o bifase, due conduttori attivi; - K ca = 1,73 sistema trifase, tre conduttori attivi; Se la rete è in corrente continua il fattore di potenza φ è pari a 1. 4

Dal valore massimo (modulo) di I b vengono calcolate le correnti di fase in notazione vettoriale (parte reale ed immaginaria) con le formule: P ( cosϕ sinϕ) jϕ 1 = I b e = I b j P = I b e j( ϕ π / 3) = I b π cos ϕ 3 π j sin ϕ 3 P 3 = I b e j( ϕ 4π / 3) = I b 4π cos ϕ 3 4π j sin ϕ 3 Il vettore della tensione V n è supposto allineato con l asse dei numeri reali: V = V n n + La potenza di dimensionamento P d è data dal prodotto: P d = P d j0 coeff Nella quale coeff è pari al fattore di utilizzo per utenze terminali oppure al fattore di contemporaneità per utenze di distribuzione. La potenza P n, invece, è la potenza nominale del carico per utenze terminali, ovvero, la somma delle P d delle utenze a valle ( Σ a valle) per utenze di distribuzione (somma vettoriale). Pd La potenza reattiva delle utenze viene calcolata invece secondo la: Q n = P n tanϕ Per le utenze terminali, mentre per le utenze di distribuzione viene calcolata come somma vettoriale delle potenze reattive nominali a valle ( Σ a valle). Il fattore di potenza per le utenze di distribuzione viene valutato, di conseguenza, con la: Qd Q cosϕ = cos arctan P n n 5

19. DIMENSIONAMENTO DEI CAVI Il criterio seguito per il dimensionamento dei cavi è tale da poter garantire la protezione dei conduttori alle correnti di sovraccarico. In base alla norma CEI 64-8/4 (paragrafo 433.), infatti, il dispositivo di protezione deve essere coordinato con la conduttura in modo da verificare le condizioni: a) I b I n I z b) I f 1, 45 I z Per la condizione a) è necessario dimensionare il cavo in base alla corrente nominale della protezione a monte. Dalla corrente I b, pertanto, viene determinata la corrente nominale della protezione (seguendo i valori normalizzati) e con questa si procede alla determinazione della sezione. La portata minima del cavo viene calcolata come: I z min = Dove il coefficiente k ha lo scopo di declassare il cavo e tiene conto dei seguenti fattori: - tipo di materiale conduttore; - tipo di isolamento del cavo; - numero di conduttori in prossimità compresi eventuali paralleli; - eventuale declassamento deciso dall utente; La sezione viene scelta in modo che la sua portata (moltiplicata per il coefficiente k) sia superiore alla I zmin. Gli eventuali paralleli vengono calcolati nell ipotesi che essi abbiano tutti la stessa sezione, lunghezza e tipo di posa (vedi norma 64.8 par. 433.3), considerando la portata minima come risultante della somma delle singole portate (declassate per il numero di paralleli dal coefficiente di declassamento per prossimità). I n k 6

La condizione b) non necessita di verifica in quanto gli interruttori che rispondono alla norma CEI 3.3 hanno un rapporto tra corrente convenzionale di funzionamento I f e corrente nominale I n minore di 1,45 ed è costante per tutte le tarature inferiori a 14 A. Per le apparecchiature industriali, invece, le norme CEI 17.5 e IEC 947 stabiliscono che tale rapporto può variare in base alla corrente nominale, ma deve comunque rimanere inferiore o uguale a 1,45. Risulta pertanto che, in base a tali normative, la condizione b) sarà sempre verificata. Le condutture dimensionate con questo criterio sono, quindi, protette contro le sovratensioni. 0. INTEGRALE DI JOULE Dalla sezione dei conduttori del cavo deriva il calcolo dell integrale di Joule, ossia la massima energia specifica ammessa dagli stessi, tramite la seguente relazione: I t = K La costante K viene data dalla norma 64-8(4 (par. 434.3), per i conduttori di fase e neutro e, dal paragrafo 64-8/5 (par. 543.1), per i conduttori di protezione in funzione al materiale conduttore e al materiale isolante. Per i cavi ad isolamento minerale le norme attualmente sono allo studio, i paragrafi sopraccitati riportano però delle note che permettono, in attesa di disposizioni diverse, la loro determinazione: S I valori di K riportati dalla norma sono per i conduttori di fase (par. 434.3) - Cavo in rame e isolato in PVC: K = 115 - Cavo in rame e isolato in gomma G: K = 135 - Cavo in rame e isolato in gomma etilenpropilenica G5-G7: K = 143 - Cavo in rame serie L rivestito in materiale termoplastico: K = 115 - Cavo in rame serie L nudo: K = 00 - Cavo in rame serie H rivestito in materiale termoplastico: K = 115 - Cavo in rame serie H nudo: K = 00 - Cavo in alluminio e isolato in PVC: K = 74 - Cavo in alluminio e isolato in G, G5 G7: K = 87 7

I valori di K per i conduttori di protezione unipolari (par. 543.1) tab. 54B: - Cavo in rame e isolato in PVC: K = 143 - Cavo in rame e isolato in gomma G: K = 166 - Cavo in rame e isolato in gomma G5-G7: : K = 176 - Cavo in rame serie L rivestito in materiale termoplastico: K = 143 - Cavo in rame serie L nudo: K = 8 - Cavo in rame serie H rivestito in materiale termoplastico: K = 143 - Cavo in rame serie H nudo: K = 8 - Cavo in alluminio e isolato in PVC: K = 95 - Cavo in alluminio e isolato in G: K = 110 - Cavo in alluminio e isolato in G5 G7: K = 116 I valori di K per i conduttori di protezione in cavi multipolari (par. 543.1) tab. 54C: - Cavo in rame e isolato in PVC: K = 115 - Cavo in rame e isolato in gomma G: K = 135 - Cavo in rame e isolato in gomma G5-G7: K = 143 - Cavo in rame serie L rivestito in materiale termoplastico: K = 115 - Cavo in rame serie L nudo: K = 8 - Cavo in rame serie H rivestito in materiale termoplastico: K = 115 - Cavo in rame serie H nudo: K = 8 - Cavo in alluminio e isolato in PVC: K = 76 - Cavo in alluminio e isolato in G: K = 89 - Cavo in alluminio e isolato in G5 G7: K = 94 8

1. CADUTE DI TENSIONE Il calcolo delle cadute di tensione avviene settorialmente. Per ogni utenza si calcola la caduta di tensione vettoriale lungo ogni fase e lungo il conduttore di neutro (se distribuito). Tra le fasi si considera la caduta di tensione maggiore che viene riportato in percentuale rispetto alla tensione nominale. Il calcolo fornisce, quindi, il valore esatto della formula approssimata: cdt Con: - kcdt = per sistemi monofase; - kcdt = 1,73 per sistemi trifase; L = ϕ ϕ 1000 c ( I b ) K cdt I b ( Rcavo cos + X cavo sin ) 100 V n I parametri R cavo e X cavo sono automaticamente ricavati dalla tabella UNEL in funzione al tipo di cavo (unipolare(multipolare) ed alla sezione dei conduttori; di tali parametri il primo è riferito a 80 C, mentre il secondo è riferito a 50 Hz, ferme restando le unità di misura in Ω/km. Se la frequenza di esercizio è differente dai 50 Hz si imposta: f X ' cavo= X cavo. 50 La caduta di tensione da monte a valle (totale) di una utenza è determinata come somma delle cadute di tensione vettoriali, riferite ad un solo conduttore, dei rami a monte dell utenza in esame, da cui, viene successivamente determinata la caduta di tensione percentuale riferendola al sistema (trifase o monofase) e alla tensione nominale dell utenza in esame. 9

. DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI NEUTRO La norma CEI 64-8 par. 54. e par. 54.3, prevede che la sezione del conduttore di neutro, nel caso di circuiti polifasi, può avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte le seguenti condizioni: - il conduttore di fase abbia una sezione maggiore di 16 mm ; - la massima corrente che può percorrere il conduttore di neutro non sia superiore alla portata dello stesso; - la sezione del conduttore di neutro si almeno uguale a 16 mm se il conduttore è in rame e a 5 mm se il conduttore è in alluminio; Nel caso in cui si abbiano circuiti monofasi o polifasi e questi ultimi con sezione del conduttore di fase minore di 16 mm se conduttore in rame e 5 mm se conduttore in alluminio, il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase. 3. DIMESIONAMENTO DEI CONDUTTORI DI PROTEZIONE Le norme CEI 64.8 par. 543.1 prevedono due metodi di dimensionamento dei conduttori di protezione: - determinazione in relazione alla sezione di fase; - determinazione mediante calcolo. Il primo criterio consiste nel determinare la sezione del conduttore di protezione seguendo vincoli analoghi a quelli introdotti per il conduttore di neutro; S f < 16mm : S PE = S f 16< S f < 35mm : S PE = 16mm S f < 35mm : S = / Il secondo criterio determina tale valore con l integrale di Joule. PE S f 30

4. CALCOLO DEI GUASTI Nel calcolo dei guasti vengono determinate le correnti di corto circuito minime e massimo immediatamente a valle della protezione dell utenza (inizio linea) e a valle dell utenza (fine linea). Le condizioni in cui vengono determinate sono: - guasto trifase (simmetrico); - guasto bifase (disimmetrico); - guasto fase terra (disimmetrico); - guasto fase neutro (disimmetrico); Le correnti a valle della protezione sono individuate dalle correnti di guasto a fondo linea della utenza a monte. 5. CALCOLO DELLE CORRENTI MASSIME DI CORTO CIRCUITO Il calcolo viene condotto nelle seguenti condizioni: a) tensione di alimentazione nominale valutata con fattore di tensione 1; b) impedenza di guasto minima, calcolata alla temperatura di 0 C. La resistenza diretta, del conduttore di fase e di quello di protezione, viene riportata a 0 C, partendo dalla resistenza a 80 C, data dalla tabella UNEL 3503-70, per cui esprimendola in mω risulta: R dcavo Rcavo Lcavo = 1000 1000 1+ 1 ( 60 0,004) Nota poi dalla stessa tabella la reattanza a 50 Hz, se f è la frequenza d esercizio, risulta: X dcavo X cavo Lcavo f = 1000 1000 50 Possiamo sommare queste ai parametri diretti della utenza a monte ottenendo così l impedenza di guasto minima a fine utenza. Per le utenze in condotto in sbarre, le componenti della sequenza diretta sono: R dsbarra Rsbarra Lsbarra = 1000 1000 31