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Transcript:

Partecipanti Angelo Gargano e Sara Gentile Giovanni Petruccelli e Tiziana Longo Barbara Asciutto Lucia Lipari Marco Basta Marco (S)Chiavo Anna Costanzo Fabio Savoia Giovanni Favata Federica e Stefano Copia Angelo Federico Tonino La Porta Gaetano Lo Bello Antonio Silvestrello Anamaria Fanea Adriana Topcea Katia Monteleone Katia e Federico Baldon Elisa Santoro Marta Quinto

Sì, io ti amo di un amore eterno Geremia 31:3

Il fratello Gezim racconta la storia dell Albania L Albania per più di 500 anni è stata sotto il dominio dell Impero Ottomano Nel 1976, nella Costituzione albanese, l Albania si proclama atea. In Albania più del 60% degli abitanti si dichiara di religione musulmana.

Giornata con i bambini Consegna pacchi alimentari a famiglie bisognose

Anna Savoia Il desiderio di aiutare chi vive in condizioni disagiate era forte nel mio cuore da un po di tempo e ringrazio Dio per aver esaudito la mia preghiera. Sono partita con il desiderio e la preghiera di poter essere d aiuto in qualche modo in Albania, preparandomi per non essere colta da imprevisti. Ma Dio ha il Suo benedetto piano in ogni cosa e, stravolgendo i miei propositi, mi ha condotta nel Suo disegno. In tal modo, ho potuto godere pienamente della comunione con i fratelli, servendo insieme il Signore in una realtà in cui le condizioni di vita sono difficili. Tutto questo mi ha fatto considerare che quello che per noi è poco per questi credenti è tutto. Sono stati tanti, infatti, gli aspetti che mi hanno fatto versare lacrime di commozione, ma anche di lode e ringraziamento a Dio: vedere bambini desiderosi di essere in chiesa per lodare il Signore, per ricevere la gioia del Signore e, perché no, un dolcino o un gioco da condividere o, ancora, vedere uomini, descritti come intolleranti dell Evangelo, piangere in ginocchio davanti al Signore.

Katia Monteleone Non avevo mai vissuto in vita mia emozioni così in contrasto fra loro: amarezza e felicità allo stesso tempo, ma ho sempre sentito forte nel mio cuore la gratitudine nei confronti di Dio per quello che mi ha dato. Ho visto bambini con gli sguardi affamati d amore e di abbracci, con le braccia tese nel ricevere qualunque cosa. Erano anche molto curiosi, volevano conoscerci e sapere il perché della nostra presenza tra loro. Ho trascorso la maggior parte del tempo con loro e, con tutta sincerità, ne sono estremamente felice. Stare in loro compagnia è stata una delle più belle esperienze della mia vita e da quando sono tornata a casa ho sempre i loro occhi davanti a me. Purtroppo, mi accompagna anche un senso di tristezza per essere stata inerme di fronte ai loro bisogni; ma, al rientro, riflettendo, ho capito di poter fare molto perché conosco Colui che può tutto e voglio impegnarmi a pregare per loro perché se imparano a fidarsi di Dio, nulla potrà mai far loro del male.

Federica Copia Ho incrociato molte persone e molti bambini e mi ha colpito la loro voglia di ridere nonostante la povertà, la loro voglia di andare al culto, di pregare, di cantare a Dio nonostante le difficoltà. Ho visto bambini pregare Dio con tutto il cuore ed essere felici per il poco che avevano o che ricevevano. È proprio vero, basta dare la propria vita a Dio e tutto cambia: si vedeva la fede che avevano in Dio, l amore e la gioia che Dio donava loro. Molte volte noi ci lamentiamo di quel che abbiamo e non siamo soddisfatti di quel che riceviamo, questo perché non conosciamo il vero significato di ciò che ci circonda. In Albania, invece, ho visto come adulti e bambini sapevano dare valore alle piccole cose.

Giovanni Petruccelli Sono sicuro che questa esperienza lascerà un ricordo e un insegnamento indelebili nella mia vita come uomo e come credente salvato per grazia. Al di là del bisogno umano, quello materiale e pratico che ognuno di noi può sostenere a seconda delle proprie possibilità, c è un bisogno ancora più grande: quello della misericordia e della grazia di Dio. È di grande esempio vedere che ci sono uomini e donne che dedicano l intero essere loro per portare il messaggio della salvezza in questi territori avendo lo stesso sentimento di Gesù che come ci raccontano i Vangeli, davanti alle grandi folle di gente, ebbe compassione. Signore metti in noi questo sentimento per il nostro prossimo, metti in noi la visione della Tua opera e serviti di noi per compierla!

Tiziana Longo È stato per me motivo di gioia partecipare alla missione tenutasi in Albania; il Signore ha mostrato nuovamente come si prende cura dei Suoi figli. Le famiglie che abbiamo visitato e incontrato desideravano con tutto il cuore ricevere ristoro dal Signore e i loro volti esprimevano la Sua gioia al di là delle circostanze. È urgente continuare a pregare e sostenere, secondo le nostre possibilità, queste famiglie e i nostri fratelli missionari che svolgono un lavoro senza sosta con la forza che il Signore dona loro. Sicuramente, una bella esperienza che non può che arricchire spiritualmente e umanamente.

Marco Schiavo Visitare Fllake è ciò che maggiormente mi ha colpito in tutto il viaggio. In mezzo a tanta povertà e scarse condizioni igieniche, vedere tutti quei bambini andare in chiesa da soli, pregare tutti insieme e gioire nell imparare le cose di Dio mi ha emozionato davvero tanto. Inoltre, un gruppo di noi ha consegnato dei pacchi alimentari a delle famiglie davvero povere. Solitamente, in queste case c erano donne e bambini e dai loro sguardi si percepiva davvero la sofferenza e la necessità di aiuto. Queste madri, piene di problemi e di bisogni, ci ringraziavano con il cuore e, scusandosi con noi per il fatto di non poter essere tanto presenti in chiesa, ci chiedevano di pregare tanto per loro, per i propri figli e per le loro situazioni famigliari.

Fabio Savoia La missione in Albania è stata una bellissima esperienza. Inizialmente, non credevo che in soli 3 giorni si potesse veramente dare un aiuto o comunque condividere la comunione con Dio e incoraggiarsi a vicenda. Dio, invece, fin dal primo momento ha parlato al mio cuore. Un attività che mi ha particolarmente colpito è stato portare un sostegno alimentare alle famiglie più bisognose; famiglie che vivevano in abitazioni inadeguate. Alla domanda: voi portate cibo perché volete che diventiamo cristiani?, il pastore rispondeva: no Portiamo cibo perché siamo cristiani. Portare l Evangelo ai più bisognosi con questa semplicità ha risvegliato in me la voglia di servire Dio e parlare di Dio a tutte le persone.

Elisa Santoro Grazie a questa missione è stato possibile rendere reale ciò che mi veniva raccontato e che ho sempre immaginato. Le condizioni di vita delle donne in Albania sono particolarmente difficili. Spesso sono poco più che bambine e vengono date in sposa, non permettendo loro di vivere secondo la loro età, ma obbligandole a diventare subito adulte. Vedere una ragazza della mia stessa età essere già mamma di molti figli e vivere in una casa che non può essere definita tale mi fa riflettere tantissimo sulla mia condizione di vita e su quale privilegio ho di stare con la mia famiglia. L ultimo culto che abbiamo avuto è stato a Fllakё, dove ci sono molti ragazzi e, soprattutto, molte donne, le quali vengono picchiate dai mariti a causa della loro fede; tuttavia, i loro sorrisi e la loro gioia in volto mi hanno fatto comprendere che hanno una libertà nel cuore e una pace che nessuno potrà mai togliere loro, nonostante la vita a cui sono costrette.

Katia Baldon Quando sono partita ero certa che il Signore mi avrebbe benedetta e insegnato molto e questo è successo poiché Egli ha fatto anche di più rispetto alle mie aspettative. Da questa esperienza ho portato a casa il pensiero di non dare per scontato la mia libertà di poter recarmi al culto, di pregare e parlare liberamente dell amore di Gesù, cosa che molte donne non hanno in quanto i mariti o i padri musulmani impediscono loro di andare al culto. Ho visto bambini con gioia andare al culto per ascoltare la Parola di Dio, andare avanti all appello per pregare per la salvezza. Ricordo le lacrime di una ragazza a cui abbiamo portato il pacco alimentare, ma non piangeva per il cibo ricevuto, di cui aveva bisogno, ma perché ci siamo interessati a bisogni della sua famiglia, bisogni per i quali abbiamo successivamente pregato insieme. E stato toccante vedere l amore che questi fratelli e queste sorelle manifestano per Dio e la sete per la Sua parola nonostante la loro ristrettezza economica. Ci sarebbero tante cose da dire, ma la più importante è ringraziare Dio per questa meravigliosa opportunità e ogni giorno Lo ringrazio chiedendo di poter ripetere l esperienza. Vi chiedo di pregare per l Albania, per i pastori e missionari che si adoperano per portare la Parola di Dio in questo Paese.

Anamaria Fanea Ringrazio Dio per l esperienza vissuta in Albania. Abbiamo conosciuto delle persone con tanto bisogno materiale, con dei gravi problemi di salute e la lista potrebbe continuare. Tuttavia, il problema più grande è che molti non conoscono ancora il Signore. Il nostro desiderio è stato quello di condividere con loro la presenza del nostro Signore affinché potessero accettarlo nella loro vita.quello che a me ha colpito maggiormente è stata la generosità del loro cuore nel condividere con noi tutto quello che avevano e, inoltre, non si vergognavano di esprimere i loro bisogni davanti a noi nelle preghiere. Desidero fare parte del loro progetto.

Marta Quinto Miseria, povertà, disperazione, la solitudine negli occhi di una vedova, il dolore di una mamma nel vedere il figlio allontanarsi da Dio, i segni nell'anima delle donne maltrattate per aver scelto Dio per se stesse e per i propri figli, ma anche l'affetto gratuito e la gioia nel vederci lì, insieme a loro, per incoraggiarli e sostenerli, gli abbracci e i baci dei bambini che volevano portarci nelle loro case: questo è quello che abbiamo visto. Ti accorgi che noi abbiamo tutto e ci lamentiamo, mentre loro, invece, hanno poco o nulla. Abbiamo sofferto per loro, ma si sono mostrati più forti di noi! Facciamoci usare da Dio come strumenti per innalzare il Suo nome in queste nazioni perché, probabilmente, non saremo capaci di arricchirli materialmente, ma certamente potremo e potrò portare la buona notizia: c'è speranza nel Nome di Gesù! Marta Quinto

Stefano Copia Questa missione è stata un'esperienza molto toccante per ciò che abbiamo visto. Tra le tante cose per le quali mi sono commosso, una mi è rimasta particolarmente impressa nella mente: la gioia di una bambina che, mentre era per la strada, a Fllake, assieme al fratellino, ha saputo dal fratello Gezim che in quel momento nella piccola comunità del paese stava iniziando una riunione per i bambini. La bambina non ha esitato un istante a correre felice verso la comunità, lasciando perfino indietro il fratellino. Nelle varie riunioni che abbiamo tenuto in quei giorni, sono stato edificato nel vedere fratelli e sorelle che, nonostante l'estrema povertà e le varie situazioni difficili da affrontare, avevano negli occhi la gioia del Signore ed ho potuto riflettere di come la salvezza dell'anima sia davvero la cosa più importante della nostra vita perché conquistata con il caro prezzo del sangue di Gesù

Una chiesa albanese

Barbara Asciutto È sempre difficile esprimere quello che il Signore dona, qualsiasi siano le situazioni e i luoghi. La missione in Albania è stata per me una grande opportunità per poter ricevere. Sono stata colpita da ogni singola persona: dai missionari, dai bambini e dalle donne che, in quei luoghi, hanno accettato il Signore nella loro vita e, nonostante la loro condizione disagiata, con i loro occhi esprimevano grande gioia e fede da donare agli altri. Sperando di poterli rivedere, il mio impegno sarà pregare ancor di più per loro.

Angelo Federico In questi giorni passati in Albania sono rimasto sorpreso e sconvolto di come dei bambini possano essere il "motore" di una chiesa. Ci sono bambini e adolescenti che hanno fatto una reale esperienza con il Signore nonostante i loro genitori non siano convertiti perché sono musulmani. Questi bambini, dai 10 ai 14 anni, girano da soli per il paese come se fossero adulti, vengono in chiesa da soli, tornano a casa da soli! In ogni culto che abbiamo celebrato c'erano bambini che cantavano e davano lode a Dio con tutto il loro cuore; questo mi ha dato modo di pensare a quanto sia davvero necessario essere semplici, puri come loro, che non hanno niente di materiale... ma si sono affidati completamente nelle braccia del Signore.

Gaetano Lo Bello L esperienza vissuta in Albania è stata meravigliosa poiché sebbene fossimo partiti per quella terra come missione per poter dare qualcosa sia a livello materiale sia spirituale, le benedizioni che abbiamo ricevuto da parte del Signore e da parte dei fratelli albanesi sono state di gran lunga superiori. Abbiamo potuto constatare la grande povertà presente, ma anche il grande bisogno di lavoro che c è ancora da fare in questo popolo e in questa parte della terra a noi vicina. E stato meraviglioso personalmente stare con i vari bambini che ho incontrato perché dai loro occhi traspariva la grande forza e la voglia di conoscere Gesù, di cantare le Sue lodi, di conoscere la Sua Parola. Tutti mi hanno mostrato grande affetto abbracciandomi e ringraziandomi per quella goccia in mezzo all oceano che abbiamo potuto fare.

Federico Baldon Nel dover descrivere brevemente l'esperienza avuta in Albania, mi è venuta in mente soltanto una parola: GIOIA! Gioia per aver rivisto preziosi fratelli, gioia per aver partecipato all'opera che il Signore porta avanti attraverso loro, gioia nel vedere che le missioni stanno crescendo... Tuttavia, non sempre tutto è facile. I fratelli ci hanno accolto splendidamente, ma la realtà nella quale vivono è davvero dura. La nostra missione consisteva nel dare supporto ai culti, consegnare aiuti e organizzare una riunione plenaria... e siamo riusciti a portare a termine tutto il programma. Ad ogni modo, la loro missione è il lavoro cristiano quotidiano svolto con pochi mezzi e in un ambiente difficile. Prego che il Signore li sostenga e usi anche noi per provvedere per la Sua Opera in quel luogo: con le preghiere, con le offerte e nel partire per la missione, secondo la Sua volontà.

CONCERTO A DURAZZO CULTO A FLLAKE CULTO A DURAZZO

Antonio Silvestrello Non avrei mai pensato di poter parlare del Signore a persone a me sconosciute, e in più musulmane. Non è nel mio carattere, ma il Signore mi ha dato la forza e il coraggio per poter testimoniare di quello che Egli ha fatto nella mia vita. Non è stato facile vedere in che condizioni, quasi proibitive, vivesse parte di questa popolazione, ma quello che mi ha fatto riflettere è stato il vedere tutti quei bambini che, pur non avendo nulla, non esitavano a far fiorire in loro il sorriso. Tante sfaccettature viste in quei due giorni hanno edificato più me facendomi crescere nello Spirito, rendendo più sensibile la mia anima in determinate situazioni a me prima indifferenti.