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PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER LA IN ACCIAIO INOSSIDABILE PER GAS 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 1 di 10

INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3 TERMINI, DEFINIZIONI, SIMBOLI ED ABBREVIAZIONI 4 MATERIALI, CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI COMPONENTI 4.1 Tubi corrugati 4.2 Raccordi terminali 4.3 Elementi di tenuta 4.4 Rivestimento 5 REQUISITI DEL GIUNTO ELASTICO 5.1 Generalità 5.2 Prove tipo (TT) 5.3 Prove di rilascio del lotto (BRT) 5.4 Prove di verifica del processo (PVT) 5.5 Nuovi componenti e modifiche ai componenti o al sistema di tubazioni 6 METODI DI ANALISI 6.1 Aspetto e dimensioni 6.2 Resistenza alla flessione 6.3 Resistenza alla pressione idrostatica 6.4 Resistenza all urto 6.5 Prova di tenuta al vuoto 7 MARCATURA 8 SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 2 di 10

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente specifica tecnica definisce i requisiti dei giunti elastici di acciaio inossidabile a parete continua per gas ed acqua. I giunti elastici per gas oggetto della presente specifica tecnica devono essere dotati di rivestimento protettivo esterno e sono idonei per il collegamento di contatori gas come previsto dalla norma UNI 9036 per assorbire le eventuali sollecitazioni trasmesse dall impianto interno al contatore. I giunti elastici per gas oggetto della presente specifica tecnica non sono idonei per l allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico e similare. I giunti elastici per acqua oggetto della presente specifica tecnica sono idonei al contatto per acqua destinata a consumo umano come previsto dal D.M 174/2004. I giunti elastici oggetto della presente specifica tecnica possono essere estensibili o non estensibili e avere le seguenti dimensioni nominali: DN 10, DN 15, DN 20, DN 25, DN 32, DN 40 e DN 50. I giunti elastici oggetto della presente specifica tecnica possono avere come raccordi di estremità un maschio conico ed un dado girevole (giunto elastico maschio / femmina) oppure due dadi girevoli (giunto elastico femmina / femmina). 2 RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto 6 aprile 2004, n. 174 Ministero della Salute - Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano UNI 9036 : 2001: Gruppi di misura con contatori a pareti deformabili - Prescrizioni di installazione UNI EN 10028-7 Prodotti piani di acciai per recipienti a pressione - Parte 7: Acciai inossidabili UNI EN 10088-3 Acciai inossidabili - Parte 3: Condizioni tecniche di fornitura dei semilavorati, barre, vergella, filo, profilati e prodotti trasformati a freddo di acciaio resistente alla corrosione per impieghi generali UNI EN 10204 Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo UNI EN 10226-1 Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto - Parte 1: Filettature esterne coniche e interne parallele - Dimensioni, tolleranze e designazione UNI EN 10226-2 Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto - Parte 2: Filettature esterne coniche e interne coniche - Dimensioni, tolleranze e designazione UNI EN 12164 Rame e leghe di rame - Barre per torneria UNI EN 12165 Rame e leghe di rame - Prodotti per stampaggio lavorati e grezzi UNI EN 573-2 : 1996 Alluminio e leghe di alluminio - Composizione chimica e forma dei prodotti semilavorati - Sistema di designazione sulla base dei simboli chimici UNI EN ISO 228-1 Filettature di tubazioni per accoppiamento non a tenuta sul filetto - Dimensioni, tolleranze e designazione UNI EN ISO 9001 : 2008 Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti 3 TERMINI, DEFINIZIONI, SIMBOLI ED ABBREVIAZIONI BRT (Prove di rilascio del lotto - Batch Release Testing): prove effettuate dal fabbricante su un lotto di prodotto che devono essere completate soddisfacentemente prima che il lotto sia commercializzato. DN (dimensione nominale): designazione numerica per le dimensioni di un componente, diverso da un componente identificato dalla dimensione della filettatura, che è un numero convenientemente arrotondato, approssimativamente uguale alla dimensione costruttiva, in millimetri 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 3 di 10

PVT (Prove di verifica del processo - Process Verification Testing): prove effettuate dal fabbricante a intervalli specificati per confermare che il processo produttivo continua ad essere in grado di produrre prodotti conformi alla specifica tecnica di riferimento. TT (Prove di tipo - Type Testing): prove eseguite per verificare che il prodotto soddisfi i requisiti specificati nella specifica tecnica di riferimento. 4 MATERIALI, CARATTERISTICHE E REQUISITI DEI COMPONENTI 4.1 Tubi corrugati I tubi corrugati devono essere prodotti utilizzando uno dei seguenti tipi di acciaio inossidabile austenitico conforme alla norma UNI EN 10028-7 (la corrispondenza con la classificazione AISI è da intendersi come indicativa): giunti elastici per gas: - 1.4401 - X5CrNiMo17-12-2 (AISI 316), - 1.4404 - X2CrNiMo17-12-2 (AISI 316L), - 1.4429 - X6CrNiMoN17-13-3 (AISI 316LN), - 1.4571 - X6CrNiMoTi17-12-2 (AISI 316Ti); giunti elastici per acqua: - 1.4301 - X5CrNi18-10 (AISI 304), - 1.4401 - X5CrNiMo17-12-2 (AISI 316), - 1.4404 - X2CrNiMo17-12-2 (AISI 316L), - 1.4571 - X6CrNiMoTi17-12-2 (AISI 316Ti). I tubi corrugati devono essere sottoposti a trattamento termico di solubilizzazione. Per ogni lotto di fornitura, il fabbricante deve effettuare le analisi per verificare la composizione chimica delle strisce di acciaio utilizzate per la produzione dei tubi corrugati o richiedere al fornitore un documento di controllo tipo 3.1 o superiore in conformità alla norma UNI EN 10204. Tali documenti devono essere conservati dal fabbricante per almeno dieci anni. I giunti elastici per acqua devono essere conformi ai requisiti del Decreto 6 aprile 2004, n. 174 del Ministero della Salute; in particolare devono essere effettuate con frequenza almeno annuale sia le analisi di laboratorio di migrazione globale che tutte quelle di migrazione specifica previste. Tutte le dimensioni dei tubi corrugati devono essere conformi ai disegni tecnici del fabbricante ed al prospetto 4.1. Prospetto 4.1 Dimensione nominale DN Diametro interno minimo [mm] Spessore minimo [mm] DN 10 10 DN 15 12 DN 20 18 0,21 DN 25 23 DN 32 29 DN 40 37 0,24 DN 50 47 I tubi corrugati devono potere essere piegati senza loro danneggiamento fino ad un raggio di curvatura minimo di 1,5 volte il diametro esterno del tubo corrugato. I tubi corrugati non devono presentare difetti (ad esempio ammaccature o graffi superficiali) tali da compromettere la loro conformità ai requisiti della presente specifica tecnica. 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 4 di 10

4.2 Raccordi terminali I raccordi maschio ed i raccordi terminali femmina a dado girevole (canotti portadado) devono essere prodotti utilizzando uno dei seguenti tipi di acciaio inossidabile austenitico conforme alla norma UNI EN 10088-3 (la corrispondenza con la classificazione AISI è da intendersi come indicativa): 1.4301 - X5CrNi18-10 (AISI 304); 1.4305 X8CrNiS18-9 (AISI 303). I dadi girevoli femmina devono essere prodotti utilizzando in alternativa: uno dei seguenti tipi di acciaio inossidabile austenitico conforme alla norma UNI EN 10088-3 (la corrispondenza con la classificazione AISI è da intendersi come indicativa): - 1.4301 - X5CrNi18-10 (AISI 304), - 1.4305 X8CrNiS18-9 (AISI 303); uno dei seguenti tipi di ottone contenente almeno il 58% di rame e conforme alla norma UNI EN 12164 od alla norma UNI EN 12165: - CW614N CuZn39Pb3, - CW617N CuZn40Pb2, - CW619N CuZn40Pb2Sn. Se prodotti in ottone i dadi girevoli femmina devono essere sottoposti a trattamento di nichelatura. Per ogni lotto di fornitura, il fabbricante deve effettuare le analisi per verificare la composizione chimica delle barre di acciaio, di ottone o di bronzo o della ghisa utilizzata per la produzione dei raccordi o richiedere al fornitore un documento di controllo tipo 2.1 o superiore in conformità alla norma UNI EN 10204. Tali documenti devono essere conservati dal fabbricante per almeno dieci anni. Per i giunti elastici per acqua: i raccordi in acciaio devono essere conformi ai requisiti del Decreto 6 aprile 2004, n. 174 del Ministero della Salute; in particolare devono essere effettuate con frequenza almeno annuale sia le analisi di laboratorio di migrazione globale che tutte quelle di migrazione specifica previste; i raccordi in ottone devono essere conformi ai requisiti del Decreto 6 aprile 2004, n. 174 del Ministero della Salute; in particolare la composizione della lega deve essere conforme a quanto ivi specificato. Tutte le dimensioni dei raccordi terminali devono essere conformi ai disegni tecnici del fabbricante ed avere un diametro interno minimo conforme al prospetto 4.2. Prospetto 4.2 Dimensione nominale DN Diametro interno minimo [mm] Filettatura EN 10226 dei raccordi maschio (*) Filettatura ISO 228 dei dadi (*) DN 10 8 R 3/8 G 3/8 DN 15 10 R 1/2 G 1/2 DN 20 16 R 3/4 G 3/4 DN 25 21 R 1 G 1 DN 32 27 R 1 1/4 G 1 1/4 DN 40 35 R 1 1/2 G 1 1/2 DN 50 45 R 2 G 2 (*): sono possibili anche giunti elastici con raccordi di estremità differenti (ad esempio giunto elastico DN 20 con un raccordo maschio R 3/4 ed un dado G 1 1/4). I raccordi maschio devono avere una filettatura conica conforme ai requisiti della norma UNI EN 10226-1 (vedere prospetto 4.2). I dadi girevoli femmina devono avere una filettatura parallela conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 228-1 vedere prospetto 4.2). I raccordi terminali femmina a dado girevole (canotti portadado) devono prevedere una presa a chiave o un tratto esagonale per evitare torsioni del giunto elastico durante il serraggio. I raccordi non devono presentare difetti (ad esempio graffi superficiali) tali da compromettere la loro conformità ai requisiti della presente specifica tecnica. 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 5 di 10

4.3 Elementi di tenuta Le dimensioni degli elementi di tenuta devono essere conformi ai disegni tecnici del fabbricante Per i giunti elastici per gas gli elementi di tenuta devono essere: in materiale elastomerico conforme ai requisiti della norma UNI EN 549 o della norma UNI 10582; in alluminio P Al 99,5 (1050 A) conforme ai requisiti della norma UNI EN 573-2 e trattato a ricottura completa dopo tranciatura anche sui bordi. Per i giunti elastici per acqua gli elementi di tenuta devono essere prodotti utilizzando materiali conformi ai requisiti del Decreto 6 aprile 2004, n. 174 e che conservino le proprie caratteristiche almeno fino a 90 C. 4.4 Rivestimento I giunti elastici per gas devono essere dotati di rivestimento protettivo esterno. Il rivestimento del tubo deve avere uno spessore minimo di 0,3 mm e ricoprire completamente il tubo corrugato e le saldature tra tubo corrugato e raccordi terminali. 5 REQUISITI DEL GIUNTO ELASTICO 5.1 Generalità Ai fini della verifica della conformità alla presente specifica tecnica le tubazioni devono essere provate in modo da verificare tutte le possibili combinazioni dei materiali dei componenti dei giunti elastici (tubi corrugati, raccordi terminali, rivestimento ed elementi di tenuta, vedere capito 4) che sono previste dal fabbricante. La verifica della conformità dei sistemi di tubazioni alla presente specifica tecnica deve essere effettuata mediante: prove di tipo (TT); controllo della produzione da parte del fabbricante: - prove di rilascio del lotto (BRT), - prove di verifica del processo (PVT). Per l effettuazione delle prove devono essere utilizzate le metodologie di analisi specificate nella presente specifica tecnica. Il fabbricante deve essere dotato di un laboratorio interno attrezzato con tutti gli strumenti di misura e tutte le apparecchiature di prova per effettuare le verifiche di cui ai prospetti 5.2 (Prove di rilascio del lotto - BRT) e 5.3 (Prove di verifica del processo - PVT). Le misurazioni e le prove devono essere effettuate utilizzando strumenti di misura ed apparecchiature di prove tarate a fronte di campioni primari con riferibilità al sistema internazionale di misura. Tutte le prove effettuate devono essere registrate su supporto cartaceo o informatizzato e tali registrazioni devono essere mantenute a cura del fabbricante per almeno dieci anni. 5.2 Prove tipo (TT) Le prove di tipo (TT: Type Testing) da eseguire per verificare inizialmente che il prodotto soddisfi i requisiti specificati nella presente specifica tecnica sono specificate nel prospetto 5.1. Deve essere effettuata una prova per ogni dimensione nominale DN di giunto elastico e per ogni combinazione di materiali dei componenti utilizzati (tubo corrugato, raccordo maschio, raccordi terminali femmina a dado girevole, dadi girevoli e rivestimento). 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 6 di 10

Prospetto 5.1 Prova Paragrafo Aspetto e dimensioni 6.1 (*) Resistenza alla flessione 6.2 + 6.5 (**) Resistenza alla pressione idrostatica 6.3 + 6.5 (**) Resistenza all urto 6.4 + 6.5 (**) (*): verificare anche la conformità dei componenti come descritto al paragrafo 4 della presente specifica tecnica. (**): al termine della prova la provetta deve essere sottoposta alla prova di tenuta a vuoto utilizzando tutti i tipi di elementi di tenuta in dotazione al giunto elastico. 5.3 Prove di rilascio del lotto (BRT) Per potere rilasciare un lotto di produzione devono essere state effettuate con esito conforme le prove specificate nel prospetto 5.2. Prospetto 5.2 Prova Paragrafo Frequenza minima Tenuta a vuoto 6.5 (*) 100% dei giunti elastici Aspetto e dimensioni 6.1 + 6.5 (**) 3 / 10.000 giunti elastici Resistenza alla flessione 6.2 + 6.5 (**) 1 / 10.000 giunti elastici Resistenza alla pressione idrostatica 6.3 + 6.5 (**) 1 / 10.000 giunti elastici (*): verificare anche la conformità dei componenti come descritto al paragrafo 4 della presente specifica tecnica. (**): al termine della prova la provetta deve essere sottoposta alla prova di tenuta a vuoto utilizzando tutti i tipi di elementi di tenuta in dotazione al giunto elastico. La prova di tenuta deve essere effettuata in fase di produzione sul 100% dei tubi prodotti. La verifica dell aspetto e delle dimensioni e le prove di resistenza alla flessione ed alla pressione idrostatica devono essere effettuate su di una provetta. Nel caso una prova dia esito non conforme devono essere provate ulteriori due provette con componenti dello stesso lotto di produzione; perché la prova possa considerarsi avere esito conforme entrambe le prove sulle due ulteriori provette devono dare esito conforme. In caso di non conformità rilevata su una delle prove BRT il lotto di produzione non può essere rilasciato ed il processo produttivo deve essere esaminato per eliminare le cause della non conformità 5.4 Prove di verifica del processo (PVT) La continua conformità del processo produttivo deve essere verificata mediante l effettuazione delle prove specificate nel prospetto 5.3. Prospetto 5.3 Prova Paragrafo Frequenza minima Resistenza all urto 6.4 + 6.5 (*) 2 / anno / DN (*): al termine della prova la provetta deve essere sottoposta alla prova di tenuta a vuoto utilizzando tutti i tipi di elementi di tenuta in dotazione al giunto elastico. Ogni prova deve essere effettuate su di una provetta prelevando i componenti dal magazzino del prodotto finito. Nel caso una prova dia esito non conforme devono essere provate ulteriori due provette con componenti dello stesso lotto di produzione; perché la prova possa considerarsi avere esito conforme entrambe le prove sulle due ulteriori provette devono dare esito conforme. In caso di non conformità il processo produttivo deve essere esaminato per eliminare le cause della non conformità. 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 7 di 10

5.5 Nuovi componenti e modifiche ai componenti o al sistema di tubazioni In caso di modifiche significative ai componenti o al sistema di tubazioni devono essere effettuate o ripetute le prove di tipo applicabili elencate nel prospetto 5.1. Per modifiche significative si intendono: modifiche ai materiali dei componenti; modifiche alla geometria o alle dimensioni dei tubi corrugati; modifiche del procedimento produttivo dei giunti elastici. 6 METODI DI ANALISI 6.1 Aspetto e dimensioni Deve essere verificato l aspetto del giunto elastico per verificarne l assenza di imperfezioni e difetti e la sua marcatura. Utilizzando strumenti di misura dotati di sufficiente precisione ed accuratezza devono essere verificate Ie dimensioni dei componenti dei giunti elastici (tubi corrugati, raccordi terminali, rivestimento ed elementi di tenuta). 6.2 Resistenza alla flessione Un giunto elastico esteso alla sua lunghezza massima e privato dell eventuale rivestimento esterno deve essere sottoposto a prova di resistenza alla flessione come mostrato in figura 6.1: un estremità della provetta deve essere fissata alla apparecchiatura di prova e l altra estremità deve essere portata nella posizione iniziale α in modo che il giunto elastico sia a completo contatto per 90 con un mandrino di diametro D pari a due volte il diametro esterno del giunto elastico. La provetta deve essere sottoposta a 25 cicli Figura 6.1 di piegatura di 180 con una frequenza di 1 ciclo ogni 10 secondi, il primo ciclo partendo dalla posizione α alla posizione γ passando per la posizione β, il secondo ciclo partendo dalla posizione γ alla posizione α passando per la posizione β, etc. Successivamente ai primi 25 cicli di piegatura la provetta deve essere sottoposta ad ulteriori 25 cicli di piegatura di 180 su un piano di flessione perpendicolare al precedente per un totale complessivo quindi di 50 cicli di piegatura. La prova è ha esito conforme se, al termine della prove di piegatura, la provetta supera la D = 2 De prova di tenuta a vuoto di cui al punto 6.5. 6.3 Resistenza alla pressione idrostatica Un giunto elastico esteso alla sua lunghezza massima e privato dell eventuale rivestimento esterno deve essere sottoposto a prova di resistenza idrostatica. La provetta tappata immersa in acqua deve essere gradualmente pressurizzata con acqua fino alla pressione interna di almeno 30 bar per i giunti elastici fino a DN 25 e di 10 bar per i tubi da DN 32 a DN 50. La pressione idrostatica deve essere mantenuta senza perdite e/o rotture per almeno 5 minuti indipendentemente dall allungamento giunto elastico e quindi scaricata. 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 8 di 10

La prova è ha esito conforme se, al termine della prove di pressione, la provetta supera la prova di tenuta a vuoto di cui al punto 6.5. 6.4 Resistenza all urto Un giunto elastico esteso alla sua lunghezza massima e privato dell eventuale rivestimento esterno deve essere sottoposto a prova di resistenza all urto come mostrato in figura 6.2 mediante caduta di un percussore piatto avente massa di (10000 ± 10) g: la provetta deve essere collocata su una piastra metallica di appoggio di spessore minimo 20 mm in modo che la sua eventuale saldatura longitudinale sia tangente ad un piano perpendicolare al piano di appoggio e sulla provetta deve essere appoggiata una lastra metallica rettangolare con spigoli arrotondati (raggio 3 mm) di spessore pari a 10 mm e di dimensioni tali da interessare il tubo ondulato in modo uniforme per una lunghezza di 70 mm. La prova è ha esito conforme se, al termine della prove d urto, la provetta supera la prova di tenuta a vuoto di cui al punto 6.5. Figura 6.2 1: guida del percussore 2: percussore 3: piastra mobile 4: piastra di appoggio 5: saldatura 6.5 Prova di tenuta al vuoto La prova di tenuta effettuata in fase di produzione deve essere effettuata sul giunto elastico nella lunghezza di fornitura. La prova di tenuta al vuoto al seguito delle prove di resistenza alla flessione (vedere paragrafo 6.2), resistenza alla pressione idrostatica (vedere paragrafo 6.3) e resistenza all urto (vedere paragrafo 6.4) deve essere eseguita utilizzando tutti i tipi di elementi di tenuta che il fabbricante mette in dotazione al giunto elastico. Il giunto elastico deve essere sottoposto a prova di tenuta al vuoto rilevando le eventuali perdite mediante uno spettrometro di massa ad elio in grado di rilevare una perdita di 1 10-9 mbar l/s. La prova è ha esito conforme se il giunto elastico presenta un valore di perdita massimo minore od uguale a 1 10-6 mbar l/s. 7 MARCATURA I giunti elastici devono essere marcati su almeno uno dei due raccordi di estremità per mezzo di stampigliatura meccanica o laser che riporti almeno le seguenti informazioni: identificazione del fabbricante e/o nome commerciale; dimensione nominale DN (ad esempio DN 20); lunghezza di fornitura per i tubi non estensibili o lunghezza di fornitura e lunghezza massima a cui può essere esteso il tubo per i tubi estensibili; codice di rintracciabilità mediante il quale il fabbricante riesca a risalire al periodo di produzione (almeno mese ed anno). 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 9 di 10

8 SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE Il sistema di gestione aziendale del fabbricante deve essere certificato come conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001 : 2008 da una parte terza accreditata. Nello scopo della certificazione deve essere specificata la produzione / fabbricazione di tubazioni. 0 24/06/2011 LTM CSI del 07/07/2011 10 di 10