BONIFICA AMIANTO COMPATTO

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1 BONIFICA AMIANTO COMPATTO NORMATIVA DECRETO LEGISLATIVO 09 aprile 2008, n.81 Attuazione dell art. 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 In materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. TITOLO IX SOSTANZE PERICOLOSE

Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione all amianto CAPO III - PROTEZIONE DAI RISCHI CONNESSI ALL ESPOSIZIONE ALL AMIANTO SEZIONE I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 246 - Campo di applicazione Articolo 248 - Individuazione della presenza di amianto Articolo 249 - Valutazione del rischio Articolo 250 - Notifica Articolo 251 - Misure di prevenzione e protezione Articolo 252 - Misure igieniche Articolo 253 - Controllo dell esposizione Articolo 254 - Valore limite Articolo 255 - Operazioni lavorative particolari Articolo 256 - Lavori di demolizione o rimozione dell amianto Articolo 257 - Informazione dei lavoratori Articolo 258 - Formazione dei lavoratori Articolo 259 - Sorveglianza sanitaria Articolo 260 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie e di rischio Articolo 261 Mesoteliomi NORMATIVA CAPO IV - SANZIONI Articolo 262 - Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente Articolo 263 - Sanzioni per il preposto Articolo 264 - Sanzioni per il medico competente Articolo 264-bis - Sanzioni concernenti il divieto di assunzione in luoghi esposti Articolo 265 - Sanzioni per i lavoratori NORMATIVA Sezione I Campo di applicazione Sezione II Obblighi del datore di lavoro Art. 246. Art.247. Definizioni Fermo restando quanto previsto dalla legge 27 marzo 1992, n. 257, le norme del presente decreto si applicano alle rimanenti attività lavorative che possono comportare, per i lavoratori, il rischio di esposizione ad amianto, quali manutenzione, rimozione dell'amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica delle aree interessate. Ai fini del presente capo il termine amianto designa i seguenti silicati fibrosi: a) l'actinolite d'amianto, n. CAS 77536-66-4; b) la grunerite d'amianto (amosite), n. CAS 12172-73-5; c) l'antofillite d'amianto, n. CAS 77536-67-5; d) il crisotilo, n. CAS 12001-29-5; e) la crocidolite, n. CAS 12001-28-4; f) la tremolite d'amianto, n. CAS 77536-68-6. 2

NORMATIVA Art. 250 Notifica 1. Prima dell'inizio dei lavori di cui all'articolo 246, il datore di lavoro presenta una notifica all'organo di vigilanza competente per territorio. 2. La notifica di cui al comma l comprende almeno una descrizione sintetica dei seguenti elementi: a) ubicazione del cantiere; b) tipi e quantitativi di amianto manipolati; c) attività e procedimenti applicati; d) numero di lavoratori interessati; e) data di inizio dei lavori e relativa durata; f) e per limitare l'esposizione dei lavoratori all'amianto 3. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori o i loro rappresentanti abbiano accesso, a richiesta, alla documentazione oggetto della notifica di cui ai commi l e 2. 4. Il datore di lavoro, ogni qualvolta una modifica delle condizioni di lavoro possa comportare un aumento significativo dell'esposizione alla polvere proveniente dall'amianto o da materiali contenenti amianto, effettua una nuova notifica NORMATIVA I lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto possono essere effettuati solo da imprese rispondenti ai requisiti di cui all'art. 30, comma 4, del decreto legislativo 5.2.1997, n. 22. Art. 256 Lavori di demolizione o rimozione dell'amianto Il datore di lavoro, prima dell'inizio di lavori di demolizione o di rimozione dell amianto o di materiali contenenti amianto da edifici, strutture, apparecchi e impianti, nonché dai mezzi di trasporto, predispone un piano di lavoro. Il piano di cui al comma 2 prevede le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e la protezione dell'ambiente esterno. ll piano, in particolare, prevede e contiene informazioni sui seguenti punti: 3

4 PIANO DI LAVORO PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA PIANIFICAZIONE DEL CANTIERE P.I.M.U.S. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

METODO DI BONIFICA MATERIALI IN CEMENTO AMIANTO 5

BONIFICA BONIFICA 6 MATERIALE COMPATTO IN CEMENTO AMIANTO Si tratta di manufatti per l edilizia (lastre di copertura, canne fumarie, tubazioni, serbatoi, ecc.) Cemento-amianto: presenza di fibre di amianto (10-15%) incluse in una matrice cementizia Friabilità:possono rilasciare fibre solo se segati, abrasi, perforati, spazzolati oppure se deteriorati Dispersione di fibre di amianto, solo se l intervento di bonifica viene effettuato in modo incontrollato e scorretto QUANDO E NECESSARIO BONIFICARE? Se il manufatto in cemento amianto non è soggetto a sollecitazioni meccaniche-chimiche aggressive e ad un esame microscopico a vista non presenta segni di degrado non sono necessari interventi. In caso contrario può essere sottoposto a bonifica (rivestito/incapsulato ovvero rimosso/demolito)

BONIFICA BONIFICA 7 FATTORI CHE INFLUENZANO IL RILASCIO DI FIBRE Azione meccanica di piogge/grandine/vento Azione dell acqua (piogge/condensa) Concreazioni vegetali (muffe e licheni) Azione dell anidride carbonica dell aria Azione del gelo e del calore Azione degli inquinanti acidi dell atmosfera Materiale polverulento conglobato in stalattiti nei punti di gocciolamento INDICATORI DELLE CONDIZIONI DELLE LASTRE DI COPERTURA Friabilità del materiale (matrice si sgretola) Raccolta di fibre libere nei canali di gronda Condizione superficiale (crepe, fratture, fori, sfaldamenti) Sviluppo di concrezioni vegetali in superficie Corrosione matrice con affioramento fibre in ciuffi

BONIFICA 8 Stato di degrado delle coperture in cemento-amianto Friabilità del materiale Affioramenti di fibre Sfaldamenti, crepe o rotture Materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d'acqua Presenza di stalattiti Stato di degrado delle coperture in cemento-amianto

BONIFICA 9 VALUTAZIONE STATO DI CONSERVAZIONE Verifica e controllo a vista degli indicatori sullo stato conservativo del manufatto Metodo pratico a strappo Secondo norma Uni 10608/97 Valutazione del degrado superficiale dei prodotti di amianto cemento (determinazione massa materiale distaccato e sua correlazione con lo stato della superficie della lastra) METODI DI BONIFICA MATERIALI COMPATTI

10 METODI DI BONIFICA MATERIALI COMPATTI Rimozione Elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio. Comporta un rischio estremamente elevato per i lavoratori addetti e per la contaminazione dell'ambiente. Produce notevoli quantitativi di rifiuti tossici e nocivi che devono essere correttamente smaltiti È la procedura che comporta i costi più elevati ed i più lunghi tempi di realizzazione. In genere richiede l'applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell'amianto rimosso. METODI DI BONIFICA MATERIALI COMPATTI Incapsulamento Consiste nel trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto Costi e tempi dell'intervento risultano più contenuti. Non produce rifiuti tossici. Il rischio per i lavoratori addetti e per l'inquinamento dell'ambiente è generalmente minore rispetto alla rimozione.

11 METODI DI BONIFICA MATERIALI COMPATTI Sovracopertura Il sistema della sopracopertura consiste in un intervento di confinamento realizzato installando una nuova copertura al di sopra di quella in amianto-cemento, che viene lasciata in sede quando la struttura portante sia idonea a sopportare un carico permanente aggiuntivo. Per tale scelta il costruttore od il committente devono fornire il calcolo delle portate dei sovraccarichi accidentali previsti per la relativa struttura. L'installazione comporta generalmente operazioni di foratura dei materiali di cemento-amianto, per consentire il fissaggio della nuova copertura e delle infrastrutture di sostegno, che determinano liberazione di fibre di amianto METODI DI BONIFICA MATERIALI COMPATTI Sovracopertura La superficie inferiore della copertura in cemento-amianto non viene confinata e rimane, quindi, eventualmente accessibile dall'interno dell'edificio, in relazione alle caratteristiche costruttive del tetto. Nel caso dell'incapsulamento e della sopracopertura si rendono necessari controlli ambientali periodici ed interventi di normale manutenzione per conservare l'efficacia e l'integrità dei trattamenti stessi.

12 METODI DI BONIFICA MATERIALI COMPATTI Confinamento Consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. Se non viene associato ad un trattamento incapsulante, il rilascio di fibre continua all'interno del confinamento. Rispetto all'incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti.. RIMOZIONE ELIMINA LA FONTE DI RISCHIO Vantaggi : Svantaggi : Inquinamento dell area operativa Soluzione DEFINITIVA Le manutenzioni successive si possono eseguire in condizioni di sicurezza Necessità di personale addestrato e tecnologie adeguate Raccolta, trasporto e smaltimento del materiale in c.a. come rifiuto (in discarica) Necessità di una copertura sostitutiva Costi elevati Nel caso di demolizioni l intervento è di obbligo

13 INCAPSULAMENTO Vantaggi : Svantaggi : Rapidità di esecuzione Applicabilità a strutture dove sia tecnicamente difficile la rimozione Non si producono rifiuti di c.a. Non occorre una copertura sostitutiva Soluzione non definitiva (controlli periodici) Non elimina l eventuale rilascio di fibre dal lato interno delle lastre Può essere necessario ripetere l intervento nel tempo Elevata emissione di fibre (pulizia preliminare) Non attuabile su coperture molto deteriorate RICOPERTURA INTERVENTO CONSERVATIVO Vantaggi : Svantaggi : Rapidità di esecuzione Applicabilità a strutture dove sia tecnicamente difficile la rimozione Non si producono rifiuti di c.a. Aumento isolamento termico della copertura Soluzione non definitiva (controlli periodici) Non elimina l eventuale rilascio di fibre dal lato interno delle lastre Aumento di peso della struttura (calcolo di portata) Costi per la copertura aggiuntiva Non attuabile su coperture molto deteriorate

14 MISURE DI CONTROLLO DEL RISCHIO Misure di controllo del rischio DEFINIZIONE DEL CANTIERE SICUREZZA CADUTA DALL ALTO PROCEDURE OPERATIVE PROTEZIONE DEI LAVORATORI

15 DEFINIZIONE DEL CANTIERE DEFINIZION E DEL CANTIERE DEFINIZIONE DEL CANTIERE QUALUNQUE LUOGO IN CUI SI EFFETTUANO LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE COME INDICATO NELL ALLEGATO X ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE di cui all'articolo 89 comma 1, lettera a) I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro. 2. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

16 CANTIERE DELIMITAZIONE CANTIERE DELIMITAZIONE

17 CANTIERE DELIMITAZIONE CANTIERE DELIMITAZIONE DOVRANNO ESSERE DESTINATE AREE PER: deposito delle lastre rimosse unità di decontaminazione (servizi) custodia attrezzature di lavoro lontane da strade o passaggi allaccio a scarichi, acqua potabile, corrente elettrica pompa, attrezzi, corde apparecchi di sollevamento collocazione eventuale deposito dei materiali da impiegare isolanti, lamierati,ecc

18 CANTIERE DELIMITAZIONE PRECAUZIONI PARTICOLARI Chiudere finestre, porte, aperture se il fabbricato è occupato o abitato Avvisare della bonifica gli occupanti degli edifici adiacenti, invitandoli a tenere chiuse porte e finestre durante i lavori Rimuovere il materiale sottostante l area operativa o coprirlo con teli se non facilmente spostabile (se possibile la diffusione delle fibre) Evitare interferenza spazio-temporale della bonifica con aree occupate sottostanti la copertura (pericoli di caduta materiale e diffusione fibre) Verificare compatibilità di mezzi ed attrezzature con la viabilità/accessi del sito e la tipologia costruttiva del fabbricato oggetto di bonifica CANTIERE - SICUREZZA CADUTA DALL ALTO Accesso alle copertura in cemento amianto SICUREZZA CADUTA DALL ALTO

19 CANTIERE - SICUREZZA CADUTA DALL ALTO Accesso alle copertura in cemento amianto CADUTA DALL ALTO CANTIERE - SICUREZZA CADUTA DALL ALTO Accesso alle copertura in cemento amianto

20 CANTIERE - SICUREZZA CADUTA DALL ALTO Accesso alle copertura in cemento amianto CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE PROCEDURE OPERATIVE RIMOZIONE

CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE MISURE ANTINFORTUNISTICHE NEI LAVORI DI RIMOZIONE VANNO INDOSSATI: TUTA MONOUSO O RIUTILIZZABILE CALZATURE DI SICUREZZA CON SUOLA ANTISDRUCCIOLO SEMIMASCHERA CON FILTRO P3 o FACCIALE FILTRANTE TIPO FFP3 GUANTI ELMETTO (se necessario) ATTREZZATURA DI PROTEZIONE ANTICADUTA (se necessaria) CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE MISURE ANTINFORTUNISTICHE FASE OPERATIVA DI RIMOZIONE Inumidire eventuali accumuli di fibre sui canali di gronda e travature, con rivestimento incapsulante colorato (soluzione vinilica o acrilica) fino ad ottenere una fanghiglia densa L operazione va eseguita mediante nebulizzazione con pompe a bassa pressione per diminuire la dispersione Raccogliere la fanghiglia in idonei sacchi etichettati, che vanno chiusi e posti nella zona predefinita di raccolta in attesa dello smaltimento come rifiuti 21

22 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO consiste nel trattamento dell amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto, ripristinando l aderenza al supporto creando una pellicola di protezione sulla superficie esposta alle intemperie CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO ALLESTIMENTO DEL CANTIERE SI EFFETTUA COME PER LA RIMOZIONE DPI SI UTILIZZANO COME PER LA RIMOZIONE

CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO FASI DILAVORO Deve essere eseguita la pulizia della superficie per favorire l impregnazione del prodotto incapsulante (impreg./ricoprente) Deve essere usata apposita attrezzatura per lavaggio (no pulizia a secco o sabbiatura) CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO STESURA INCAPSULANTE Tipo A o B (D.M. 20/08/1999) Necessità particolari DPI secondo le indicazioni tecniche della SDS 23

24 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO MODALITA DI PULIZIA DELLE COPERTURE CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO MODALITA DI PULIZIA DELLE COPERTURE

25 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO MODALITA DI PULIZIA DELLE COPERTURE CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO Particolare di lastra prima e dopo la pulizia

CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE INCAPSULAMENTO Intervento di incapsulamento CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA O CONFINAMENTO PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA O CONFINAMENTO 26

27 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA O CONFINAMENTO VANNO VALUTATI CASO PER CASO GLI ACCORGIMENTI PER LA RICOPERTURA PARZIALE O TOTALE DELLE COPERTURE. ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Stesura del rivestimento incapsulante (tipo C - D.M. 20/08/1999) Si effettua come per la rimozione DPI Si utilizzano come per la rimozione FASI DI LAVORO Montaggio dell orditura dei listelli in legno (fissati sui gruppi di fissaggio lastre) Montaggio delle nuove lastre di copertura ( eventuale isolante termico) CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA O CONFINAMENTO PREPARAZIONE DEI LISTELLI

28 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA O CONFINAMENTO FISSAGGIO DEI LISTELLI CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA O CONFINAMENTO FISSAGGIO DELLE LASTRE AI LISTELLI

29 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA SCHEMA TIPO DEL SISTEMA DI RICOPERTURA CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE PAVIMENTI IN VINILE AMIANTO EFFETTUARE L ANALISI DEI MATERIALI (NON DISTINGUIBILI A VISTA) VERIFICARE SE VI E LA POSSIBILTA DI PROCEDERE IN ASSENZA DI ZONA CONFINATA SALVO CASI DI GRAVE E DIFFUSO DANNEGGIAMENTO LA PRESENZA DI PAVIMENTI IN VINIL-AMIANTO NON COSTITUISCE RISCHIO POSSIBILITA DI DIFFUSIONE DI FIBRE DI AMIANTO SOLO PER RIMOZIONE MAL CONDOTTA PUO ESSERE PREFERIBILE LA POSA (CONFINAMENTO) DI UN NUOVO PAVIMENTO (SOLUZIONE NON PRATICABILE NEL CASO DI DEMOLIZONE DEL LOCALE ED IN OGNI CASO DETERMINA LA PREDISPOSIZIONE DI UN DOCUMENTO PER LE MODALITA FUTURE D INTERVENTO )

30 CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA Delimitazione e segnalazione (cartellonistica) dell area di intervento Sgombero del materiale dall area operativa o copertura con teli di polietilene Gli operatori devono indossare i DPI (facciali filtranti FFP3, tuta intera, calzature di sicurezza, guanti) Umidificazione del pavimento con stracci bagnati Rimozione con uso di spatola a mano (un addetto spruzza il rivestimento incapsulante mentre l altro rimuove il quadrotto) Non spezzare, non tagliare, non usare strumenti elettrici ad alta velocità CANTIERE - PROCEDURE OPERATIVE RICOPERTURA Accatastamento dei quadrotti, formazione di pacchi e loro sigillatura con telo di polietilene Pulizia ad umido del sottofondo (non raschiare ma usare aspiratori con filtri assoluti) Campionamento in MOCF (valore guida 20 ff/l) Posa del nuovo pavimento Per ambienti particolari (ospedali, asili, case di riposo, ecc.) : campionamento finale in SEM e procedura di restituibilità dei locali

31 CANTIERE - PROTEZIONE DEI LAVORATORI PROTEZIONE DEI LAVORATORI CANTIERE - PROTEZIONE DEI LAVORATORI CORPO VIE RESPIRATORIE CAPO MANI PIEDI CADUTA

32 CANTIERE - EQUIPAGGIAMENTI EQUIPAGGIAMENTI CANTIERE - STOCCAGGIO STOCCAGGIO

CANTIERE - STOCCAGGIO 33