LAVORI IN QUOTA. La caduta è: PARTE OTTAVA

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1 LAVORI IN QUOTA La caduta è: - dovuta alla forza di gravità - causata da perdita di equilibrio - imprevedibile - rilevabile solo dopo che è iniziata PARTE OTTAVA Arch. Chiara Scantamburlo - contrastabile solo con misure preventive - proteggibile efficacemente solo in modo realmente continuo (tempo di esposizione al rischio senza protezioni = 0 secondi) Gli elementi di prevenzione del rischio di caduta dall alto 1. Percepire il rischio cioè saper individuare la presenza del rischio 2. Non sottovalutare mai il rischio a causa di: fretta, stanchezza, abitudine all altezza, rallentamento operativo dovuto ai sistemi anticaduta, illusione di poter contrastare la caduta con le proprie capacità fisiche Lo strumento fondamentale per contrastare il rischio di caduta dall alto nel lavoro in quota è la valutazione dei rischi valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza (art. 2 D.Lgs. 81/2008)

2 Valutazione dei rischi nel lavoro in quota La valutazione dei rischi deve rispettare gli articoli del D.Lgs. 81/2008 Valutazione degli aspetti tecnici Valutazione degli aspetti oggettivi Valutazione degli aspetti soggettivi 1 - Valutazione degli aspetti tecnici individuare la posizione del luogo di lavoro e valutarne i rischi individuare il metodo di accesso al luogo di lavoro più semplice da realizzare con i relativi rischi connessi valutare per entrambi i casi le misure tecniche preventive già esistenti o realizzabili valutare le possibilità di riorganizzazione del processo lavorativo e di accesso che ridurrebbero il rischio valutare la solidità strutturale del luogo di lavoro e le possibilità di ancoraggi sicuri 2 - Valutazione degli aspetti oggettivi caratteristiche del luogo di lavoro (posizione, conformazione, etc.) esposizione ai rischi ambientali (altitudine, pericoli naturali, etc.) esposizione ai rischi dovuti all attività umana (vicinanza di attività pericolose, etc.) 3 - Valutazione degli aspetti soggettivi efficienza fisica del soggetto che deve operare in quota paura del vuoto, vertigini, condizioni di affaticamento condizioni patologiche, inadeguatezza psicofisica competenza specifica del soggetto che deve operare in quota e necessità di formazione

3 Esempio di lavoro in quota con funi Lavori in quota 1 - Montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi: modulo formativo specifico obbligatorio 2 m Definizione di lavoro in quota (art. 107) attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile Lavori in quota 2 - Lavori con funi: modulo formativo specifico obbligatorio Art Attività SOGGETTE Le norme del presente capo si applicano alle attività che, da chiunque esercitate e alle quali siano addetti lavoratori subordinati o autonomi, concernono la esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro. Costituiscono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Le norme del presente capo si applicano ai lavori in quota di cui al presente capo e ad in ogni altra attività lavorativa. Art Attività ESCLUSE Le disposizioni del presente capo, ad esclusione delle sole disposizioni relative ai lavori in quota, non si applicano: a) ai lavori di prospezione, ricerca e coltivazione delle sostanze minerali; b) alle attività di prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio nazionale, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale e nelle altre aree sottomarine comunque soggette ai poteri dello Stato; c) ai lavori svolti in mare.

4 Art Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. 2. Il datore di lavoro sceglie il tipo più idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota. deve consentire l'evacuazione in caso di pericolo imminente. 3. Il datore di lavoro dispone affinché sia utilizzata una scala a pioli quale posto di lavoro in quota solo nei casi in cui l'uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non è giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego. 4. Il datore di lavoro dispone affinché siano impiegati sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi alle quali il lavoratore è direttamente sostenuto, soltanto in circostanze in cui.risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza e l'impiego di un'altra attrezzatura di lavoro considerata più sicura non è giustificato a causa della breve durata di impiego. 5. Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate. individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori. prevedendo, ove necessario, l'installazione di dispositivi di protezione contro le cadute. I predetti dispositivi devono presentare una configurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori. I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini. 7. Il datore di lavoro effettua i lavori temporanei in quota soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori. 8. Il datore di lavoro dispone affinché sia vietato assumere e somministrare bevande alcoliche e superalcoliche ai lavoratori addetti ai cantieri temporanei e mobili e ai lavori in quota. 6. Il datore di lavoro nel caso in cui l'esecuzione di un lavoro di natura particolare richiede l'eliminazione temporanea di un dispositivo di protezione collettiva contro le cadute, adotta misure di sicurezza equivalenti. terminato definitivamente o temporaneamente detto lavoro di natura particolare, i dispositivi di protezione collettiva contro le cadute devono essere ripristinati.

5 La formazione Eliminazione del rischio di caduta dall alto ricerca di misure di prevenzione adeguate, che siano realizzabili e compatibili con l attività da svolgere D.Lgs. n. 81/ Art. 77: obbligo del datore di lavoro di provvedere ad una adeguata formazione all uso corretto dei DPI, con specifico addestramento all uso pratico in quanto i DPI anticaduta sono di terza categoria. ricerca di misure di protezione adeguate al rischio reale valutato e non ricette preconfezionate genericamente applicabili ricorrere all uso dei DPI specifici solo per il rischio residuo ineliminabile

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