BILANCIO FINANZIARIO

Documenti analoghi
ALLEGATO _A_ Dgr n del 29/12/2009 pag. 1/6

ASSEFA C.F Via Roma Sanremo (IM) RENDICONTO FINANZIARIO CONTO ECONOMICO STATO PATRIMONIALE

AVIS COMUNALE DI CONTO ECONOMICO AL 31/12/2018. ENTRATE DELL'ESERCIZIO Consuntivo 2018 Preventivo 2019

ASSOCIAZIONE SAN ANTONIO - onlus

Pagina 1. ASSOCIAZIONE: Associazione dei sistemisti informatici della Pubblica Amministrazione. Dettaglio Movimenti anno 2016

Pagina 1. ASSOCIAZIONE: Associazione dei sistemisti informatici della Pubblica Amministrazione. Dettaglio Movimenti anno 2015

Pagina 1. ASSOCIAZIONE: Associazione dei sistemisti informatici della Pubblica Amministrazione. Dettaglio Movimenti anno 2014

SANONANI ONLUS PIAZZA CHANOUX N AOSTA CODICE FISCALE

BILANCIO FINANZIARIO CONSUNTIVO 2013 ASSOCIAZIONE PROTEZIONE AMBIENTALE E CIVILE

RENDICONTO ECONOMICO 2015

RENDICONTO ECONOMICO 2014

A.C.A.T. Portogruarese - Onlus ASSOCIAZIONE DEI CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI via Aldo Moro PORTOGRUARO (VE)

Bilancio consuntivo 2016

Libro prima nota cassa

RENDICONTO ECONOMICO 2016

Libro prima nota cassa

VERBALE DI RIUNIONE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA

BILANCIO FINANZIARIO consuntivo dell associazione del periodo dal 01/01/2016 al 31/12/2016

BILANCIO FINANZIARIO consuntivo dell associazione del periodo dal 01/01/2017 al 31/12/2017

OdV Liberazione Animale una prospettiva antispecista

BILANCIO FINANZIARIO consuntivo dell associazione del periodo dal 01/01/2015 al 31/12/2015

BILANCIO FINANZIARIO consuntivo dell associazione del periodo dal 01/01/2018 al 31/12/2018

ALLEGATO _A_ Dgr n del 29/12/2009 pag. 1/5

Rendiconto economico-finanziario delle attività anno 2012.

RENDICONTO ECONOMICO ANNO 2017 IMPORTI

INVENTARIO dei beni dell associazione al 31/12/2014

BILANCIO CONSUNTIVO 2011

ENTRATE. 2.1 da soci maggiori contributi incassati da soci

BILANCIO ECONOMICO ANNO 2017 STATO PATRIMONIALE ATTIVO AL 31/12/2017 AL 31/12/2016 BENI DUREVOLI 0 0 CASSA


Rendiconto economico-finanziario delle attività anno 2014.

Relazione inerente al rendiconto finanziario relativo all anno 2014 dell Associazione VIP Viviamo In Positivo TORINO ONLUS

Assemblea ordinaria e straordinaria soci 2018/2019. Giovedì 31 gennaio 2019

Associazione Progetto Sorriso

Codice Fiscale

BILANCIO ECONOMICO ANNO 2016 STATO PATRIMONIALE ATTIVO AL 31/12/2016 AL 31/12/2015 BENI DUREVOLI 0 0 CASSA

Rendiconto economico-finanziario delle attività anno 2016.

BILANCIO FINANZIARIO CONSUNTIVO DELL ASSOCIAZIONE DEL PERIODO DAL 01/01/2011 AL 31/12/2011

LEGGE-QUADRO SUL VOLONTARIATO n agosto 1991

11 aprile 2018 CONTABILITÀ E BILANCIO NELLE ASSOCIAZIONI

BILANCIO ECONOMICO ANNO 2015 STATO PATRIMONIALE ATTIVO AL 31/12/2015 AL 31/12/2014 BENI DUREVOLI 0 0 CASSA

Relazione attività esercizio 20

«Sagra» è concetto sconosciuto al diritto tributario. E, però, un occasione in cui il diritto tributario si può esprimere in molti modi!

ALLEGATOA alla Dgr n del 29 dicembre 2009 pag. 1/5

TOTALE RICAVI , ,20

RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO D'ESERCIZIO

Riunione annuale soci 2016/2017. Venerdì 26 gennaio 2018

Aspetti amministrativi e fiscali. Padova 09/04/2011

Verbale di Assemblea dei Soci

TOTALE RICAVI 61923, ,86

Nota integrativa al bilancio del 31 dicembre 2017

ALLEGATO A Dgr n del 29/12/2009 1

RENDICONTO ECONOMICO FINANZIARIO ANNO 2017

BILANCIO FINANZIARIO al 31/12/2012

Bilancio Consuntivo 2015

NOTA INTEGRATIVA AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2017

BILANCIO 2016 ALLEGATI: STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO RELAZIONE DEL TESORIERE NOTA DEL PRESIDENTE DEI REVISORI DEI CONTI

TOTALE DISPONIBILITA' LIQUIDE , ,39. Totale quote associative 4.194, ,00. Totale attività istituzionale 0,00 0,00

Enti non commerciali: trattamento fiscale della raccolta di fondi

BILANCIO ECONOMICO ANNO 2014 STATO PATRIMONIALE

ALLEGATO _A_ Dgr n del 29/12/2009 pag. 1/5

Assemblea dei soci. 23 maggio Agriturismo Ai giardini Saonara - Padova

RENDICONTO ECONOMICO AL

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO 2015

BILANCIO FINANZIARIO. 1. LIQUIDITA INIZIALE (cassa+banca+titoli) 3.087, ,35 ENTRATE

BILANCIO FINANZIARIO. 1. LIQUIDITA INIZIALE (cassa+banca+titoli) 2.671, ,56 ENTRATE

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS Sezione Territoriale di Sondrio. Budget di Previsione 2018

Oppure ESENTE MARCA DA BOLLO:

Oppure ESENTE MARCA DA BOLLO:

La dimensione economica dell operato dell Associazione, anche se strumentale al perseguimento della Missione è già oggetto di specifica

05 0 / 5 11/ PROGETTO REALIZZATO DA IN COLLABORAZIONE CON

MISSION ONLUS Nota Integrativa al Bilancio chiuso al 31/12/2015

La riforma del terzo settore

Nota informativa al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2013

BUSSOLENGO. Relazione finanziaria al bilancio. Il dono è un gesto eversivo che nasce dalla libertà e accende una relazione non generata dallo scambio.

Il nuovo sistema per il Terzo settore: cosa cambia e quali sono i principi generali della fiscalità

ASSOCAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE

La presente edizione è stata chiusa in redazione il 13 maggio 2009

Associazione Onlus PIANETA HANDICAP

3 Detrazioni IRPEF e deduzioni per erogazioni liberali Imposte indirette Inapplicabilità del modello EAS Scritture contabili...

BUSSOLENGO. Il dono è un gesto eversivo che nasce dalla libertà e accende una relazione non generata dallo scambio. (E. Bianchi)

RENDICONTO GESTIONALE. Esercizio 2013

NOTA INTEGRATIVA AL CONTO CONSUNTIVO ANNO 2015

LA TERRAZZA DELL INFANZIA ONLUS Sede Palombara Sabina - via Risorgimento 10 Codice Fiscale BILANCIO AL 31/12/2015 NOTA INTEGRATIVA

UNIONE DEGLI ATEI E DEGLI AGNOSTICI RAZIONALISTI APS BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31/12/2018

APPROFONDIMENTI PER LA CLIENTELA

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO 2014

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO

SOMMARIO 1. L ORDINAMENTO SPORTIVO

BILANCIO CONSUNTIVO AL 31/12/2013

FONDAZIONE PER LO SPORT DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA

ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI (almeno al IV livello) ESERCIZIO ENTRATA

Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

BILANCIO ASSOCIAZIONE S.O.S. Servizio Operativo Sanitario al

PO FSE BASILICATA

BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2013 PARTE I ENTRATE DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE -

ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO BILANCIO PREVENTIVO 2018

ARRIVA IL CODICE DEL TERZO SETTORE CORSO DI FORMAZIONE CUPRA MARITTIMA 18 NOVEMBRE 2017

Transcript:

Afdvs Sezione di Bilancio consuntivo Anno 1. LIQUIDITA INIZIALE (cassa+banca+titoli) ENTRATE 1. QUOTE ASSOCIATIVE BILANCIO FINANZIARIO IMPORTI PARZIALI IMPORTI TOTALI Qui vanno inseriti gli importi a disposizione della Sezione a inizio anno. Va inserita la somma complessiva: cassa (contanti) e saldo di banca/posta. Si tratta delle quote di adesione dei soci all associazione. Nel caso delle Sezioni Afdvs non si applica. 2. CONTRIBUTI PER PROGETTI E/O ATTIVITA (art. 5 L. 266/91) 2.1 da soci (specificare a quale titolo) Contributi volontari dei soci di una singola sezione al fine di autofinanziamento. Ad esempio entrate da compartecipazione ai costi del pranzo sociale. 2.2 da non soci (specificare a quale titolo) Entrate di privati (persone fisiche o aziende) finalizzate a specifici progetti o attività delle Sezioni. Se hanno una finalizzazione non sono deducibili o detraibili. 2.3 da CSV e Comitato di Gestione Sono i contributi che il Csv eroga alle Sezioni per progetti specifici. Il Comitato di Gestione è un ente regionale che a sua volta eroga contributi per progetti, sempre passando attraverso i Csv. 2.4 da enti pubblici (comune, provincia, regione, stato) Contributi da Enti pubblici a qualsiasi titolo incamerati. 2.5 da Comunità europea e da altri organismi internazionali Entrate da progetti europei o altri organismi che possano in qualche modo riguardare le nostre sezioni. Molto improbabile ma non impossibile 2.6 da altre Odv (specificare a quale titolo) In questa voce vanno inseriti gli introiti da donazioni di sangue da Afdvs e le entrate del 5 x 1.000. A queste si sommano tutte le entrate che in occasioni varie altre associazioni possono trasferire alla singola Sezione (Associazioni sportive, pro-loco ecc). 2.7 dal cinque per mille Le singole sezioni non partecipano e dovrebbe pertanto essere sempre a zero. Il 5 x 1.000 da Afdvs va alla voce 2.6. 2.8 altro (specificare) Per le voci non inquadrabili nei punti sopra. 3. DONAZIONI DEDUCIBILI E LASCITI TESTA- MENTARI - art. 5 L.266/91 NOTA. Le donazioni deducibili possono avere due diversi regimi fiscali. Deducibilità o detraibilità a seconda che ci si avvalga di quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (articoli 15 e 100 detraibilità del 26% per le persone fisiche da calcolare su un importo massimo di 30.000,00, o deducibilità da calcolare su un importo massimo di 30.000,00 o fino al 2% dell utile per le aziende ), o di quanto previsto dall art. 14 della Legge 80/2005: deducibilità fino al 10% del reddito con tetto massimo 70.000,00. In quest ultimo caso è obbligatorio tenere contabilità in partita doppia. 3.1 da soci Sono le erogazioni liberali, ovvero i contributi in denaro non finalizzati ad attività specifiche e come tali deducibili. Inoltre si inseriscono i lasciti testamentari e le donazioni varie. Qui rientrano le tipologie di entrate sopra illustrate qualora provenienti dai soci. Ci possono essere anche lasciti testamentari o donazioni da soci ma sono poco probabili, e comunque poco frequenti. 3.2 da non soci Sono le erogazioni liberali, ovvero i contributi in denaro non finalizzati ad attività specifiche e come tali deducibili. Inoltre si inseriscono i lasciti testamentari e le donazioni varie. Qui rientrano le tipologie di entrate sopra illustrate qualora provenienti dai NON soci, ovvero persone fisiche o enti vari che non fanno parte della Sezione.- Ci possono essere anche lasciti testamentari o donazioni da NON soci, ma sono poco probabili, e comunque poco frequenti

ALLEGATO A Dgr n. 4314 del 29/12/2009 pag. 2/6 4. RIMBORSI DERIVANTI DA CONVENZIONI CON ENTI PUBBLICI - art. 5 L.266/91 5. ENTRATE DA ATTIVITA COMMERCIALI PRODUTTIVE MARGINALI (Raccolta fondi) NOTA Si ricorda che il DM 25/05/1992, all articolo 2, prevede che Le attività devono essere svolte: a) in funzione della realizzazione del fine istituzionale dell'organizzazione di volontariato iscritta nei registri di cui all'art. 6 della legge n. 266 del 1991 (come appunto le sezioni Afdvs); Qui si inseriscono i rimborsi che enti pubblici o privati erogano sulla base di convenzioni specifiche. Non vanno indicate qui le entrate dall Afdvs per le donazioni, ma come già detto, al punto 2.6 5.1 da attività di vendite occasionali o iniziative occasionali di solidarietà (D.M. 1995 lett.a) es. eventi, cassettina offerte, tombole, spettacoli Si tratta delle entrate derivanti da offerte libere ricevute in occasioni particolari (cassettina delle offerte nella Festa paesana, Lotteria alla Festa della sezione Afdvs ecc). Il concetto di occasionalità non è ben chiarito, ma si ritengono occasionali 2 3 eventi all anno, non di più! 5.2 da attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito a fini di sovven- b) senza l'impiego di mezzi organizzati professio-zionnalmente per fini di concorrenzialità sul mercato, Qui si possono inserire le entrate derivanti (D.M. 1995 lett. b) quali l'uso di pubblicità dei prodotti, di insegne dalla cessione di materiali ricevuti in dono da elettriche, di locali attrezzati secondo gli usi dei aziende o altri soggetti a titolo gratuito. La corrispondenti esercizi commerciali, di marchi di cessione può avvenire in occasione di eventi distinzione dell'impresa. particolari, anche se la normativa non ne fa una questione di occasionalità. Un esempio: La somma delle Entrate da 5.1 a 5.5 non devono magliette o cappellini regalati da azienda tessile, o gadget di varia natura. essere prevalenti sul totale delle entrate, altrimenti si perde la qualifica di Onlus, oltre ovviamente al pagamento di tasse e sanzioni se ciò si menti e bevande in occasione di manife- 5.3 da attività di somministrazione di ali- verifica. stazioni e simili a carattere occasionale (D.M. 1995 lett.d) È una voce molto chiara nella descrizione, ma anche molto delicata e complessa da gestire per vari aspetti (fiscali e sanitari). 5. ALTRE ENTRATE DA ATTIVITA' COMMER- CIALI MARGINALI NOTA Si ricorda che il DM 25/05/1992, all articolo 2, prevede che Le attività devono essere svolte: a) in funzione della realizzazione del fine istituzionale dell'organizzazione di volontariato iscritta nei registri di cui all'art. 6 della legge n. 266 del 1991 (come appunto le sezioni Afdvs); 5.4 cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari sempreché la vendita dei prodotti sia curata direttamente dall'organizzazione senza alcun intermediario (D.M. 1995 lett.c) È il caso della vendita di oggetti prodotti da particolari utenti di associazioni, persone in situazione di svantaggio (psichiatrici, alcol o tossicodipendenze, ex detenuti), di volontari delle associazioni sopra citate, ma anche delle nostre Sezioni che costruiscono in casa oggetti particolari e poi li mettono in vendita, senza alcuna mediazione da parte di negozi o intermediari. b) senza l'impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato, 5.5 attività di prestazione di servizi rese in conformità alle finalità istituzionali, non riconducibili nell'ambito applicativo dell'art. quali l'uso di pubblicità dei prodotti, di insegne elettriche, di locali attrezzati secondo gli usi dei 111, comma 3, del TUIR verso pagamento corrispondenti esercizi commerciali, di marchi di di corrispettivi specifici che non eccedano del 50% i costi di diretta distinzione dell'impresa. imputazione (D.M. 1995 lett. e) La somma delle Entrate da 5.1 a 5.5 non devono Le nostre Sezioni in teoria non erogano servizi. Nel caso questo avvenisse bisognereb- essere prevalenti sul totale delle entrate, altrimenti si perde la qualifica di Onlus, oltre ovviamente al pagamento di tasse e sanzioni se ciò si be fare molta attenzione alla tipologia di servizi (devono essere inerenti alle finalità associative) e al corrispettivo applicato (l entrata verifica. non può essere superiore oltre il 50% al costo di diretta imputazione. Esempio: se il costo è 100 il corrispettivo non può superare 150). 6. ALTRE ENTRATE (comunque ammesse dalla L.266/91)

ALLEGATO A Dgr n. 4314 del 29/12/2009 pag. 3/6 6.1 rendite patrimoniali (fitti,.) Da intendere nel senso di entrate da affitti di immobili. 6.2 rendite finanziarie (interessi, dividendi) Interessi attivi su conti o libretti. Dividendi non dovrebbero essercene. 6.3 altro: specificare Per quanto non rientra nelle voci 6.1 e 6.2 Nel caso in cui un socio anticipi dei contanti per conto dell Associazione. La restituzione sarà inserita alla voce Rimborsi spese ai volontari. È una voce che evita di far andare la 7. ANTICIPAZIONI DI CASSA cassa in rosso, cosa che contabilmente non può avvenire. 8. PARTITE DI GIRO Sono entrate che una singola Sezione riceve a vario titolo ma che sono destinate ad altri soggetti. Esempio: quota di finanziamento dal Csv o da altro ente per un progetto da trasferire poi ad una associazione partner. La relativa uscita va inserita nella voce corrispondente delle Uscite, la n. 13. Le due voci dovrebbero corrispondere. TOTALE ENTRATE

ALLEGATO A Dgr n. 4314 del 29/12/2009 pag. 4/6 USCITE 1. RIMBORSI SPESE AI VOLONTARI (documentate ed effettivamente sostenute) Questa voce comprende tutti i rimborsi di spesa concessi ai volontari. Ricordo che devono essere spese effettivamente sostenute e documentate. Sono spese effettuate nell esclusivo perseguimento delle attività associative. NOTA: il rimborso deve intendersi a piè di lista, MAI forfetario! 2. ASSICURAZIONI 2.1 volontari (malattie, infortuni e resp. civile terzi) - art. 4 L.266/91 Sono le uscite per le assicurazioni obbligatorie per legge. Nel caso delle Sezioni il costo è a carico della Ulss e comunque di AFVDS 2.2 altre: es. veicoli, immobili,. Si tratta delle spese per assicurazioni varie che le Sezioni attivano ad esempio per le sedi, RCA o altre tipologie. 3. PERSONALE OCCORRENTE A QUALIFICARE E SPECIALIZZARE L ATTIVITA (art. 3 L. 266/91 e art.3 L.R. 40/1993)) NOTA: il pagamento di eventuali prestazioni lavorative va fatto utilizzando gli strumenti più corretti sotto il profilo fiscale e previdenziale. Non si possono effettuare pagamenti attraverso rimborsi spese forfetari. 4. ACQUISTI DI SERVIZI (es. manutenzione, trasporti, service, consulenza fiscale e del lavoro) 5. UTENZE (telefono, luce, riscaldamento, ) 3.1 dipendenti Spese per personale assunto dalla Sezione 3.2 atipici e occasionali Spese per collaboratori a progetto od occasionali in carico alla singola Sezione. 3.3 consulenti (es. fisioterapista) Spese per consulenti o formatori con Partita Iva che prestino attività per la Sezione. Spese per acquisto di servizi di varia natura. Esempio: Agenzia di viaggi che ci organizza la gita, commercialista, service per spettacoli, ecc. Ogni tipo di utenza ad esempio per la sede. La telefonia è sia fissa che mobile. 6. MATERIALI DI CONSUMO (cancelleria, postali, materie prime, generi alimentari) 6.1 per struttura odv Qui rientrano le tipologie di acquisto di beni di consumo di varia natura, a utilità non ripetuta: ad esempio la cancelleria, i gadget per attività di promozione. Si tratta di acquisti per l attività ordinaria, quotidiana, delle Sezioni. 6.2 per attività Qui rientrano le tipologie di acquisto di beni di consumo di varia natura, a utilità non ripetuta: ad esempio la cancelleria e i gadget per attività di promozione non quotidiana. Si tratta di acquisti per l attività straordinaria, delle Sezioni. Ad esempio in occasione di progetti specifici o di eventi di natura NON ordinaria. Cene e pranzi sociali possiamo inserirli qui. 6.3 per soggetti svantaggiati Sono spese sostenute per l acquisto di beni da destinare a persone in situazioni di disagio. Esempio: generi alimentari per famiglie svantaggiate. 7. GODIMENTO BENI DI TERZI (affitti, noleggio attrezzature, diritti Siae,...) 8. ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI (es. interessi passivi su mutui, prestiti, c/c bancario, ecc. ) Le uscite ricollegabili a questa voce sono quelle sostenute per utilizzare beni di proprietà di altri soggetti. Ad esempio: affitto di capannoni in occasione di feste, noleggio della corriera laddove non si passi attraverso l Agenzia di viaggi, SIAE per musiche nelle feste o in occasione di concerti, affitto della sede laddove non sia in comodato gratuito, ecc, o affitto di sale per convegni vari. Qui vanno inseriti ad esempio le spese di tenuta del conto corrente. NOTA: essendo le nostre Sezioni quasi tutte iscritte nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato, sono esenti dall imposta di Bollo. Qualora fosse imputato da banca o posta, va richiesta

ALLEGATO A Dgr n. 4314 del 29/12/2009 pag. 5/6 9. BENI DUREVOLI 10. IMPOSTE E TASSE 11. RACCOLTE FONDI (vedi allegati Nr. delle singole raccolte fondi di cui ai punti 5.1, 5.2 e 5.3 delle entrate) 12. ALTRE USCITE/COSTI l esenzione in base all articolo 8 della legge n. 266/91. A sostegno della richiesta è sufficiente allegare il decreto di iscrizione nel citato registro regionale. Si tratta di spese per l acquisto di beni a utilità ripetuta: mobili d ufficio, computer, muta da calcio. Qui sono da inserire tutte le imposte dovute per obbligo di legge. Ad esempio: tassa sui rifiuti della sede, laddove richiesta dal Comune. In questa voce vanno inserite le spese sostenute per le attività di raccolta fondi, i cui proventi sono inseriti nei punti 5.1, 5.2 e 5.3 tra le Entrate. NOTA: ricordo che ogni raccolta fondi deve essere accompagnata da un prospetto riassuntivo dove sono elencate entrate ed uscite. Prospetto che va redatto e approvato dal Consiglio Direttivo entro 4 mesi dall evento e va allegato al bilancio. 12.1 Contributi a soggetti svantaggiati Sono somme di denaro cedute a soggetti in situazioni di difficoltà economiche e di disagio sociale. 12.2 Quote associative a odv collegate o Federazioni (specificare) Non è il caso delle nostre Sezioni, in quanto non paghiamo quote di adesione ad AFDVS 12.3 versate ad altre odv (specificare) Sono le somme erogate ad altre Associazioni. IMPORTANTE: qui vanno inserite le trattenute che l AFDVS applica sulle donazioni, ad esempio per le premiazioni, il giornalino e altre spese sostenute per conto delle Sezioni. Altri esempi: Iscrizione al torneo provinciale o nazionale di calcio a 7, memorial di sci, torneo calcio a 5. 12.4 Altro (specificare) Per voci che non rientrano nei punti 12.1-12.2 e 12.3. E dettagliare la natura. 13. PARTITE DI GIRO Vedi le istruzioni per la voce 8 delle Entrate TOTALE USCITE LIQUIDITA' FINALE (Liquidità iniziale + totale entrate - totale uscite) di cui Valori in cassa di cui Valori presso depositi Data Firma

ALLEGATO A Dgr n. 4314 del 29/12/2009 pag. 6/6 Nota introduttiva agli schemi di bilancio Inquadramento e significato del Bilancio per le OdV La L.266/91 (art.3 comma 3) prevede che nell atto costitutivo o nello statuto delle Organizzazioni di volontariato (OdV), siano stabiliti: l obbligo di formazione del bilancio; le modalità di approvazione dello stesso da parte dell Assemblea. La norma non indica schemi di bilancio precostituiti ma si limita a evidenziare che dal bilancio debbano risultare i beni, i contributi o i lasciti ricevuti. Se ne deduce, quindi, che la forma del bilancio è libera. La proposta della Regione Veneto, elaborata con il contributo dei CSV del Veneto, partendo da modelli esistenti emanati da Agenzia delle Onlus e dal Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti intende fornire uno Schema di Bilancio specifico per le OdV, con: Modello (1) per le OdV che utilizzano la contabilità finanziaria e il relativo principio di cassa. Modello (2) per le OdV che adottano la contabilità economica e il relativo principio della competenza (indispensabile, in quanto sistema che permette una tenuta di scritture contabili complete ed analitiche per quelle OdV che ricevono fondi ai sensi della Legge n. 80/05). Il documento rappresentativo del Bilancio è importante in quanto risponde ad una esigenza di trasparenza e di comunicazione della OdV, dimostra l attività svolta ed è utile per poter mantenere la qualifica di Ente non commerciale e godere delle agevolazioni fiscali previste. Indicazioni e modalità d uso Approvazione. Il bilancio va approvato dall Assemblea nei tempi previsti dallo Statuto e pertanto va necessariamente accompagnato da copia del verbale di approvazione da parte della Assemblea, datato e sottoscritto dal legale rappresentante. Relazione sociale. E opportuno accompagnare il bilancio con una relazione o rendicontazione sociale. Attraverso la relazione sociale l OdV intende superare la mera rappresentazione contabile per fornire indicazioni utili al fine di: evidenziare i tratti essenziali del servizio istituzionale svolto; analizzare sommariamente la capacità di lavoro in rete sul territorio; mostrare l impegno per sostenere e valorizzare il patrimonio umano, quale risorsa prioritaria, coinvolta nell organizzazione: volontari, dirigenti e sostenitori. Rendicontazione raccolta fondi. Si ricorda anche l obbligo di tenere separati rendiconti delle singole raccolte pubbliche di fondi, imposto dall art. 8 del D.Lgs 460/97, e ribadito dalla Circolare n. 59 del 31 ottobre 2007, la quale ha anche confermato l obbligatorietà della redazione di apposite relazioni illustrative esplicative delle singole raccolte fondi. La somma dei risultati delle singole raccolte fondi, andrà, naturalmente, a costituire la più ampia voce di bilancio raccolte fondi. Allegati. Al bilancio della OdV vanno, pertanto, sempre allegati i seguenti documenti: 1. Relazione sociale; 2. Verbale di approvazione del bilancio da parte dell Assemblea dei soci; 3. Eventuali rendiconti e relazioni illustrative delle singole raccolte fondi effettuate; 4. Eventuale rendiconto della destinazione del cinque per mille ricevuto; 5. Inventario, se l OdV possiede beni durevoli. Gli allegati n. 3, 4 e 5 sono da allegare al bilancio, presentare all Assemblea ma non è necessario trasmetterli alla Regione Veneto o al CSV. Per le OdV che adottano la contabilità economica va allegato inoltre lo Stato Patrimoniale. I CSV del Veneto sono disponibili per consulenze specifiche e possono fornire anche modelli per la redazione di una Relazione sociale e di un Rendiconto per le raccolte fondi.