Convegno nazionale Valorizzazione energetica integrata del sorgo zuccherino: il progetto MULTISORGO Roma 29 maggio 2013



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Transcript:

L evoluzione del quadro di riferimento sui biocarburanti Chiara Martini Convegno nazionale Valorizzazione energetica integrata del sorgo zuccherino: il progetto MULTISORGO Roma 29 maggio 2013

Outline Criteri e trend generale Normativa europea Normativa nazionale Revisione direttive europee Questioni aperte

I biocarburanti Vantaggi biocarburanti minori emissioni di CO 2 minore dipendenza energetica da fonti fossili esauribili e da paesi esteri minore esposizione alla volatilità dei prezzi del petrolio Politiche di sostegno a produzione e consumo in vigore a partire da metà anni 90 Alcuni paesi sono diventati grandi produttori, in altri il sostegno è stato un modo per favorire il settore agricolo a prescindere da effettivi benefici dei biocarburanti In anni recenti focus su seconda e terza generazione, a maggiore potenziale di risparmio energetico ed emissivo

La produzione europea Fonte: Baromentro Biocarburanti 2012

Gli obiettivi europei Fonte: Studio Nomisma Energia 2011

Normativa EU - 1 Direttiva 2003/30/CE: definizione obbligo di immissione in consumo pari a 2% al 2005 e 5.75% al 2010 Possibilità di agevolazioni fiscali lasciata ai paesi membri Direttiva 28/2009/CE Introduzione obiettivo 10% di penetrazione fonti rinnovabili nel settore trasporti al 2020 Definizione regole con cui deve avvenire calcolo emissioni da biocarburanti Focus su importanza informazione, tassi di miscelazione maggiori del 10% devono essere indicati nei punti vendita Double counting per contributo biocarburanti da rifiuti, residui, materie cellulosiche di origine non alimentare e materie ligno-cellulosiche

Normativa EU - 2 Direttiva 2009/28/CE Criteri di sostenibilità Filiere di produzione biocarburanti di origine agricola devono rispettare soglie minime di riduzione emissioni GHG rispetto a produzione dei corrispondenti combustibili fossili a parità di energia non utilizzare terreni a elevati valori di biodiversità o stock di carbonio valutare perdita di carbonio da suoli coltivati per produrre biocarburanti in seguito a conversione di terreni Definizione riduzione di CO 2 minima a seconda di età impianto Valutazione emissioni GHG per unità di energia prodotta penalizza buone pratiche agricole con benefici ambientali non riconducibili a riduzione di GHG

Normativa EU - 3 Direttiva 2009/30/CE Qualità carburanti Definizione obiettivi di graduale riduzione emissioni GHG da combustibili fossili: 6 % entro il 2020 rispetto a media UE per unità di energia prodotta durante il ciclo di vita nel 2010 due ulteriori obiettivi al 2020, indicativi e del 2% ciascuno Revisione regole di miscelazione etanolo nella benzina per mantenere bassa la tensione di vapore Autorizzazione a immissione sul mercato di diesel con tenore di biodiesel superiore (B7) al tenore previsto da norme in vigore (B5) Imposizione valore limite per tenore di estere metilico di acidi grassi (FAME) nel diesel e autorizzazione a immissione sul mercato di diesel con FAME maggiore del 7%

Normativa nazionale - 1 Legge 81/2006: introduce obiettivo 5,75% per obbligo di immissione al 2010 Dal 2005, graduale incremento obbligo di immissione: con Legge Finanziaria 2007 1% nel 2007 e 2% nel 2008, anno di introduzione sanzione amministrativa di 600 con Legge Finanziaria 2008 3% nel 2009 Dal 2007, introduzione contingente biodiesel ad accisa agevolata (250,000 t), in vigore fino al 2010 Decreto MATT 23/1/2012: introduzione sistema nazionale di certificazione e maggiori obblighi di immissione, pari a 4% nel 2011, 4.5% nel 2012, 5% nel 2014

Normativa nazionale - 2 D Lgsl 55/2011 Criteri di sostenibilità Divieto di ottenere materie prime da terreni a elevato valore in termini di biodiversità, elevato stock di carbonio o da torbiere a Gennaio 2008 Risparmio emissioni di gas serra pari almeno a 35% per biocarburanti da impianti già in servizio nel periodo 23 Gennaio 2008-1 Aprile 2013 pari almeno a 50% per biocarburanti da impianti in servizio fino a 1 Gennaio 2017 pari almeno a 60% per biocarburanti da impianti entrati in produzione nel periodo 1 Gennaio 2017-1 Gennaio 2018

Normativa nazionale - 3 D Lgsl 55/2011 Obblighi Obbligo, a pena di sanzione amministrativa Operatori economici certificato di sostenibilità rilasciato da Sistema nazionale di certificazione, o autocertificazione, contenente emissioni GHG prodotte durante ciclo di vita informazioni relative a materia prima usata per produzione Fornitori evidenza che emissioni GHG prodotte durante ciclo di vita nel 2020 siano inferiori almeno del 6% rispetto a valori di riferimento autocertificazione indicante quantitativo totale di ciascun tipo di combustibile o energia forniti e relative emissioni

Normativa nazionale - 4 Legge 134/2012 Nuovi criteri definizione di rifiuti e sottoprodotti a fini di double counting, da produrre e trasformare nei confini UE e senza altra utilità produttiva o commerciale biocarburante da materie cellulosiche o lignocellulosiche accede sempre a double counting maggiorazione, fino al 31/12/2014, per biocarburanti da stabilimenti e materie prime UE: certificato di immissione in consumo concesso per 8 Giga calorie invece di 10 da settembre 2012, importazione di biocarburanti da fuori UE soggetta ad autorizzazione, registro pubblicato da MSE e MATT sentita Agenzia delle Dogane riconoscimento per obblighi di miscelazione di tutti i biocarburanti elencati nelle direttive comunitarie

Proposta Direttiva ILUC - 1 A Ottobre 2012, la Commissione ha presentato a Parlamento e Consiglio proposta COM(2012)595 final per revisionare Direttiva 98/70/CE e Direttiva 2009/28/CE Obiettivo: riconsiderare impatto ambientale varie tipologie di biocarburanti, includendo emissioni da cambio di destinazione uso dei suoli (ILUC: Indirect Land Use Change) Strategicamente, si vuole evitare un eccessivo spostamento delle produzioni alimentari verso terre non agricole, con aumento di emissioni GHG e riduzione benefici ambientali dei biocarburanti

Proposta Direttiva ILUC - 2 Principali proposte di emendamento delle due direttive: limitare contributo biocarburanti convenzionali (a elevato rischio di ILUC) per raggiungimento obiettivi al 2020 incrementare quota di mercato biocarburanti di nuova generazione (a basso ILUC), a cui assegnato valore energetico doppio o quadruplo per raggiungimento obiettivi modificare soglia minima di risparmio emissioni GHG innalzandola a 60% se produzione in impianti operativi da 1 luglio 2014 e a 50% nel 2018 se da impianti esistenti introdurre obbligo per Stati Membri e fornitori di dare stime effetto ILUC

Proposta Direttiva ILUC - 3 Obiettivi fondamentali: contenere al 5% quantità di biocarburanti derivanti da colture alimentari che può essere presa in considerazione nel calcolo di quota su consumi finali nei trasporti ai fini di obiettivo del 10% incentivare biocarburanti con impatto basso o nullo dal punto di vista di emissioni da ILUC, come quelli di seconda o terza generazione

Possibili reazioni alla revisione Impatto negativo su investimenti già pianificati dell incertezza legata a nuovo contesto normativo con diverso orientamento strategico rispetto a direttive precedenti Crisi in branche di produzione di biocarburanti convenzionali, con difficoltà legate a consolidamento settore biocarburanti Difficoltà per rispetto obiettivo 10% al 2020 limitando il contributo dei biocarburanti tradizionali a 5% Richiesta di maggiore differenziazione in incentivi forniti a biocarburanti di nuova generazione in base a loro caratteristiche di sostenibilità ambientale e di utilizzo alternativo di materie prime

Revisione Direttiva 2003/96 Attualmente le stesse aliquote di imposta applicate a benzina e diesel sono prelevate rispettivamente su bioetanolo e biodiesel Questo approccio potrebbe essere modificato se la proposta COM(2011)0169 fosse approvata Presentata a giugno 2011, essa è attualmente bloccata in Parlamento Tra i vari cambiamenti, biocarburanti dovrebbero essere tassati sulla base di contenuto energetico e carbonico Biocarburanti di seconda generazione sarebbero esentati da componente basata su contenuto carbonico

Contenuto energetico biocarburanti Carburante Contenuto energetico per peso (MJ/kg) Bioetanolo 27 Bio-ETBE (etere etilterbutilico) 36 (di cui il 37 % prodotto da fonti rinnovabili) Biometanolo (metanolo) 20 35 Bio-MTBE (di cui il 22 % prodotto (etere metilterbutilico) da fonti rinnovabili) Bio-DME (dimetiletere) 28 38 Bio-TAEE (di cui il 29 % prodotto (etere terziario-amil-etilico) da fonti rinnovabili) Biobutanolo 33 Biodiesel 37 Diesel Fischer-Tropsch 44 Olio vegetale idrotrattato 44 Olio vegetale puro 37 Biogas 50 Benzina 43 Diesel 43 Fonte: Direttiva 28/2009

Emissioni da biocarburanti-1 Filiera di produzione del biocarburante Emissioni GHG (gco2eq/mj) Riduzione emissioni GHG Etanolo da barbabietola da zucchero 33 61% Etanolo da cereali (combustibile di processo non specificato) 23 32% Etanolo da cereali (lignite in impianti di cogenerazione) 32% Etanolo da cereali (metano in caldaie convenzionali) 45% Etanolo da cereali (metano in impianti di cogenerazione) 53% Etanolo da cereali (paglia in impianti di cogenerazione) 69% Etanolo da granturco, prodotto nella Comunità 20 56% Etanolo da canna da zucchero 14 71% Frazione dell etere etilterbutilico (ETBE) prodotta da fonti rinnovabili * * Frazione dell etere terziario-amil-etilico (TAEE) prodotta da fonti rinnovabili * * Biodiesel da semi di colza 29 45% Biodiesel da semi di girasole 18 58% Biodiesel da soia 19 40% Biodiesel da olio di palma (processo non specificato) 14 36% Biodiesel da olio di palma (cattura di metano all oleificio) 62% Biodiesel da rifiuti vegetali o animali 0 88% Olio vegetale idrotrattato da semi di colza 30 51% Olio vegetale idrotrattato da semi di girasole 18 65% Olio vegetale idrotrattato da olio di palma (processo non specificato) 15 40% Olio vegetale idrotrattato da olio di palma ( cattura di metano all oleificio) 68% Olio vegetale puro da semi di colza 30 58% Biogas da rifiuti urbani organici come metano compresso 0 80% Biogas da letame umido come metano compresso 0 84% Biogas da letame asciutto come metano compresso 0 86% * analoga a quella della filiera di produzione dell etanolo Fonte: Direttiva 28/2009

Emissioni da biocarburanti-2 Filiere non presenti sul mercato o presenti in quantità trascurabile a gennaio 2008 Filiera di produzione del biocarburante Riduzione tipica emissioni GHG Etanolo da paglia di cereali 87% Etanolo da residui legnosi 80% Etanolo da legno coltivato 76% Diesel Fischer-Tropsch da residui legnosi 95% Diesel Fischer-Tropsch da legno coltivato 93% Dimetiletere (DME) da residui legnosi 95% Metanolo da residui legnosi 94% Metanolo da legno coltivato 91% Frazione dell etere metilterbutilico (MTBE) prodotta da fonti rinnovabili ** ** analoga a quella della filiera di produzione dell etanolo Fonte: Direttiva 28/2009

Il loro range di variazione Fonte: Roadmap IEA sui biocarburanti, 2011

Questioni aperte Reale sostenibilità processi di produzione dei biocarburanti Conflitto produzione di biocarburanti con produzione di materie prime alimentari e connesso effetto sui prezzi Transizione verso nuove materie prime e nuovi domini tecnologici Identificazione mix di politiche europee e nazionali più adeguato per incentivare questo processo