La regolamentazione del settore dei CND: una proposta innovativa dalle associazioni.

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La regolamentazione del settore dei CND: una proposta innovativa dalle associazioni. Le ispezioni e le indagini strutturali per garantire la pubblica incolumità e la sicurezza d uso delle infrastrutture e del patrimonio edilizio esistente. Dott. ing. Vincenzo D. Venturi Vice Presidente ALIG

Il settore dei controlli non distruttivi CND opera, attualmente, in un contesto privo di regole E ormai inderogabile una regolamentazione del settore dei CND in campo civile dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig

Le maggiori associazioni di categoria: hanno avviato un progetto che si propone di regolamentare le attività del settore dei CND in campo civile, dalla formazione del personale alla tipologia ed efficacia delle attrezzature, dalla terzietà ed indipendenza alla qualità dell operatore. dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig

Il progetto ha preso avvio ufficialmente nel febbraio dell anno in corso su iniziativa delle due associazioni ALIG MASTER Alla base del progetto sono stati posti i requisiti minimi: - Operare in regime di Sistema Qualità Aziendale Certificato UNI EN ISO 9001 specificatamente per le attività che si intende svolgere - Garantire alle parti interessate dai controlli: IMPARZIALITA, INDIPENDENZA E TERZIETÀ - Operare con le stesse procedure di: GESTIONE DEI DATI, ARCHIVIAZIONE E CERTIFICAZIONE - Prevedere per il personale la stessa: FORMAZIONE, QUALIFICAZIONE SPECIFICA E COMPETENZA - Prevedere per le attrezzature le stesse procedure di: GESTIONE, TARATURA E MANUTENZIONE dott. ing. Vincenzo D. VENTURI Vice Presidente Alig

E appena il caso di precisare che il SOGGETTO che si vuole definire deve essere: PROFESSIONALMENTE QUALIFICATO deve avere: un ALTO PROFILO PROFESSIONALE ma non ha il potere della DIVINAZIONE Deve essere in grado di garantire al proprio committente RIPETIBILITÀ, RIPRODUCIBILITA e TRACCIABILITA dei risultati dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig

Il nostro progetto prevede, allo stato attuale, la suddivisione della AUTORIZZAZIONE nei seguenti SETTORI : Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso, in muratura e lignee (campo di applicazione obbligatorio): Prove su strutture metalliche e strutture composte (campo di applicazione facoltativo, non obbligatorio ai fini del rilascio dell autorizzazione): Prove dinamiche sulle strutture (campo di applicazione facoltativo, non obbligatorio ai fini del rilascio dell autorizzazione): dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig

PROVE SU STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO NORMALE E PRECOPRESSO, IN MURATURA E LIGNEE (campo di applicazione obbligatorio) a. Esame visivo ed ispezione. b. Prova magnetometrica. c. Prova sclerometrica. d. Prova di estrazione - metodo Pull Out. e. Prova ultrasonora. f. Prelievo in opera di calcestruzzo (campioni cilindrici estratti mediante carotaggio e polveri), di provini di acciaio (barre lisce e barre ad aderenza migliorata) ed analisi chimica (determinazione della profondità della carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo). g. Prova penetrometrica - metodo Windsor. h. Prova di estrazione - metodo Pull Off. i. Prove di durezza sull acciaio in situ. l. Analisi elettrochimica per la misura del potenziale e della velocità di corrosione. m. Prove con martinetti piatti. n. Prove di carico statiche (impalcati, solai, elementi strutturali, ecc ). o. Prove di carico statiche a compressione diagonale sulle murature. p. Prove di carico statiche su pali da fondazione. q. Prove soniche per il controllo dell integrità dei pali mediante metodo ecometrico a riflessione. r. Prove ultrasoniche per il controllo dell integrità dei pali con metodo Cross-Hole. s. Monitoraggio delle strutture. t. Termografia adinfrarossi. u. Misura di umidità del legno. v. Prova penetrometrica nel legno. In rosso sono evidenziati i metodi di prova che non sono da ritenersi vincolanti ai fini del rilascio dell autorizzazione. dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig

dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig PROVE SU STRUTTURE METALLICHE E COMPOSTE (campo di applicazione facoltativo, non obbligatorio ai fini del rilascio dell autorizzazione): a. Esame visivo. b. Prova magnetoscopica. c. Liquidi penetranti. d. Ultrasuoni. e. Durezza in situ. f. Spessorimetria in situ. g. Misura delle coppie di serraggio. h. Prelievo di bulloni e di campioni di carpenteria. i. Estensimetria. l. Spettrometrica in situ. In rosso è evidenziato il metodo di prova che non è da ritenersi vincolante ai fini del rilascio dell autorizzazione.

dott. ing. Vincenzo D. VENTURI vice Presidente Alig PROVE DINAMICHE SULLE STRUTTURE (campo di applicazione facoltativo, non obbligatorio ai fini del rilascio dell autorizzazione): a - Prove dinamiche sulle strutture di elevazione. b - Prove di carico dinamiche su pali di fondazione (metodo Case). c - Prove di carico dinamiche su pali di fondazione (ammettenza meccanica).

REQUISITI DEL PERSONALE Direttore del laboratorio Il Direttore del laboratorio deve essere in possesso di laurea in materie scientifiche ad indirizzo tecnico (ingegneria, architettura, ecc ). Al Direttore è richiesta la certificazione di Livello 3, nelle specifiche metodologie di prova obbligatorie elencate nel campo di applicazione Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso, in muratura e lignee, rilasciata da Organismo di Certificazione accreditato da ACCREDIA secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 Requisiti generali per gli organismi che operano la certificazione delle persone. L'Organismo di Certificazione dovrà essere dotato di schema disciplinante la Qualificazione e certificazione del personale tecnico addetto alle prove non distruttive nel campo dell ingegneria civile accreditato da ACCREDIA, prendendo a riferimento la UNI EN ISO 9712:2012 per ciò che concerne i tre livelli di qualificazione. In ogni caso il Direttore deve possedere specifiche competenze nei seguenti settori: - delle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali da costruzione; - delle procedure sperimentali; - della normativa nazionale ed internazionale di riferimento; - del funzionamento delle attrezzature e delle strumentazioni. Compiti, mansioni e limitazioni - sovrintende al funzionamento del laboratorio ed all'esecuzione delle prove; - adotta le corrette procedure operative sperimentali; - presta con continuità la propria attività professionale nel laboratorio; - vigila con continuità sul rispetto delle procedure, sia tecniche che amministrative, da parte del personale addetto; - sottoscrive i certificati ufficiali relativi alle prove eseguite; - assicura i rapporti tra laboratorio ed utenza; - al Direttore è fatto divieto di assumere contestualmente la direzione di più di un laboratorio, sia con diversa ragione sociale o sia in diversa sede.

REQUISITI DEL PERSONALE La funzionalità del laboratorio deve essere assicurata da personale qualificato e certificato, in numero congruo ed adeguato alle dimensioni, alle caratteristiche ed ai settori per i quali il laboratorio è autorizzato. L organico medio annuo dei tecnici impiegati dovrà trovare ragionevole riscontro con il numero e la tipologia di prove effettuate e certificate. 3.1 Requisiti ed oneri Il personale tecnico addetto alle prove (minimo uno sperimentatore) deve avere una perfetta conoscenza delle procedure e delle modalità di funzionamento delle attrezzature, strumentazioni, dei sistemi di acquisizione e dei software per il trattamento e l elaborazione dei dati. La qualificazione degli sperimentatori dovrà essere documentata da un titolo di studio non inferiore al diploma di secondo grado ad indirizzo tecnico, nonché dall'attività svoltanel campo delle prove eseguite in situ, riferita ad un periodo di almeno due anni. Allo sperimentatore è richiesta la certificazione almeno di Livello 2 nelle specifiche metodologie di prova obbligatorie elencate nel campo di applicazione Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso, in muratura e lignee, rilasciata da Organismo di Certificazione accreditato da ACCREDIA secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 Requisiti generali per gli organismi che operano la certificazione delle persone. L'Organismo di Certificazione dovrà essere dotato di schema disciplinante la Qualificazione e certificazione del personale tecnico addetto alle prove non distruttive nel campo dell ingegneria civile accreditato da ACCREDIA, prendendo a riferimento la UNI EN ISO 9712:2012 per ciò che concerne i tre livelli di qualificazione, il concetto di addestramento ed esperienza, i requisiti visivi, la valutazione degli esami di qualificazione, il rilascio e la validità della certificazione, il rinnovo della certificazione, la ricertificazione e la revoca della certificazione. Il personale tecnico del laboratorio dovrà assicurare, ciascuno per quanto attiene alla propria qualifica, ruolo e competenza, ed in osservanza alle procedure definite dal SGQ, il funzionamento del laboratorio secondo le indicazioni impartite dal Direttore.

ATTREZZATURE E STRUMENTAZIONI All'atto dell'istanza il laboratorio deve disporre di tutte le attrezzature e strumentazioni necessarie allo svolgimento delle metodologie di prova elencate nel campo di applicazione per il quale richiede l autorizzazione, nella quantità adeguata rispetto alla mole, all entità ed alla tipologia di attività svolta. Prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso, in muratura e lignee: f. Prelievo in opera di calcestruzzo (campioni cilindrici estratti mediante carotaggio e polveri), di provini di acciaio (barre lisce e barre ad aderenza migliorata) ed analisi chimica (determinazione della profondità della carbonatazione e del profilo di penetrazione degli ioni cloruro nel calcestruzzo): Almeno due carotatrici, per il prelievo dei campioni cilindrici da elementi strutturali in calcestruzzo con set di carotieri a diamanti impregnati (diametro da 47 mm a 152 mm) con potenza nominale compresa fra 2200 W e 5500 W delle quali almeno una con protezione IP - Classe 1. Piastra di ancoraggio e supporto di avanzamento per carotatrice, utensili di taglio, o carotieri, con corona diamantata, in quantità adeguata a consentirne la sostituzione nel corso del prelievo ed almeno dei seguenti diametri: diametro da 47 mm a 152 mm, piastra di affilamento dell utensile, rifornitore d acqua, manuale o elettrico, sistema di raccolta d acqua, trapano perforatore e tasselli di ancoraggio; Livella. Calibro a corsoio centesimale. Indicatore chimico (soluzione idro-alcolica di fenolftaleina all 1%) per la determinazione della profondità della carbonatazione (UNI 9944 ed UNI EN 14630). Attrezzatura e reagenti per la determinazione del profilo di penetrazione degli ioni cloruro (UNI 9944 ed UNI EN 14630). Demolitore leggero per calcestruzzo, smerigliatrice angolare, saldatrice a filo continuo o ad elettrodi certificati.

METODI DI PROVA E PROCEDURE Il laboratorio deve disporre di istruzioni dettagliate, (Istruzione Tecnico Operativa - ITO), documentate e chiaramente rappresentate sull'utilizzazione e il funzionamento di tutte le attrezzature e sulle procedure di prova, normalizzate ed interne. Per l esecuzione delle prove da eseguirsi in situ costituiscono documenti di riferimento di comprovata validità le norme di prova pubblicate dall UNI, le norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati in GUUE nonché le Linee Guida per il Benestare Tecnico Europeo, i rapporti tecnici e le raccomandazioni emesse dell EOTA. L impiego di eventuali altri documenti di riferimento riguardanti procedure di prova non comprese nei precedenti riferimenti, dovrà essere esplicitamente rappresentato e giustificato nell istanza di autorizzazione. Tutte le istruzioni, le norme, i manuali e i dati di riferimento utilizzati nelle attività del laboratorio e le procedure per il rilascio dei certificati di prova devono essere contenute ed eventualmente aggiornate nella documentazione del SGQ. I campioni di materiale da costruzione prelevati in opera ed oggetto di prova, in situ ed in laboratorio, come nel caso di prelievi cilindrici di calcestruzzo mediante carotaggio, di tasselli pre-inglobati e/e post-inseriti nel alcestruzzo indurito utilizzati per le prove di estrazione, di polveri, di barre, di bulloni, ecc., dovranno essere conservati, in maniera da consentirne la rintracciabilità, per un tempo non inferiore a giorni trenta dall emissione del relativo certificato.

L ALIG è da sempre sensibile al problema della sicurezza, da sempre si batte perché le NTC emanate dallo stato centrale a garanzia della sicurezza e della pubblica incolumità NON SIANO INTERPRETATE dalle amministrazioni periferiche ma siano APPLICATE dott. ing. Vincenzo D. VENTURI Vice Presidente ALIG

dott. ing. Vincenzo D. VENTURI Vice Presidente ALIG

dott. ing. Vincenzo D. VENTURI Vice Presidente ALIG

Concludendo, l ALIG opera da oltre 40 anni nel settore delle costruzioni e nel corso di questi anni ha guadagnato la credibilità ed il rispetto che le consentono oggi di chiedere, con urgenza e non per interessi di parte un intervento istituzionale che disciplini le attività diagnostiche di prova impedendo, a garanzia della pubblica incolumità, il riproporsi delle seguenti, vistose, anomalie: - le attività diagnostiche non siano più comprese nella voce relativa alla parcella professionale del PROFESSIONISTA incaricato delle verifiche; - le attività diagnostiche non siano soggette a ribasso ma solo ad una valutazione meritocratica, tecnica e di capacità economica ; - le attività diagnostiche siano eseguite da soggetti QUALIFICATI e AUTORIZZATI da un soggetto istituzionale così che siano sempre garantiti i requisiti di TERZIETA del laboratorio, RIPETIBILITÀ e RIPRODUCIBILITA dei risultati e TRACCIABILITA dei campioni.

grazie PER L ATTENZIONE dott. ing. Vincenzo D. VENTURI Vice Presidente ALIG