p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.12:52

Documenti analoghi
C.R.A. VER srl Via Polveriera Vecchia n. 12, San Martino Buon Albergo (Verona) Relazione Non Tecnica (I semestre 2016) C.R.A.VER S.R.L.

DITTA C.R.A.VER SRL.

DITTA C.R.A.VER SRL.

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.13:00 Nuova Amit srl Impianto di Via Colombara in Castelnuovo del Garda (Verona)

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.12:24

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.12:34

DITTA VENETA RECUPERI AMBIENTE SRL

DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL

RAPPORTO ANNUALE IN LINGUAGGIO NON TECNICO

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA 1 SEMESTRE 2008

Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA 1 SEMESTRE 2009

Caso pratico di PMC applicato ad impianti di trattamento rifiuti e discariche e cenni sul controllo integrato ambientale. Francesco Loro - ARPAV

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.09:09

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO II SEMESTRE 2008

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI S. PIETRO IN CARIANO II SEMESTRE 2012

EREDI SANTAROSA S.n.c. Via dell Industria-Soave (VR)

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI VERONA II SEMESTRE 2009

VOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016

ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona. S.E.V. Srl. Impianto di Povegliano Veronese Via A. Zanibelli 21

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona. Autodemolizione Brennero S.a.s. di Vinco Sabrina & C

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona. S.E.V. Srl. Impianto di Povegliano Veronese Via A. Zanibelli 21

Relazione Annuale in Linguaggio Non Tecnico. - Aggiornamento Semestrale Anno Pagina 1 di 7

COMUNE DI VALEGGIO SUL MINCIO

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.10:55

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona. S.E.V. Srl. Impianto di Povegliano Veronese Via A. Zanibelli 21

VERBALE DI SOPRALLUOGO del

Recupero Ambientale dell Ex-Cava Siberie in Comune di Sommacampagna (VR) Discarica per rifiuti non pericolosi

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI VERONA I SEMESTRE 2012

EREDI SANTAROSA BRUNO s.n.c. Viale dell industria n SOAVE (VR) IMPIANTO DI RECUPERO E SMALTIMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI.

VERBALE DI SOPRALLUOGO del

EUREKAMBIENTE SRL Via Marinoni, Pianiga (VE)

BILANCIO AMBIENTALE. dati al

Rapporto in Linguaggio Non Tecnico - I Semestre 2015 Pagina 1 di 12 IL GESTORE TECO S.R.L.

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN

VERBALE DI SOPRALLUOGO del

VERBALE DI SOPRALLUOGO del

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI S. PIETRO IN CARIANO II SEMESTRE 2013

VERBALE DI SOPRALLUOGO del

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.10:40

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA

VERBALE DI SOPRALLUOGO del 06/07/2015

GESCO CONSORZIO COOPERATIVO SOC. COOP. AGRICOLA

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona. S.E.V. 2.0 Srl. Impianto di Ca di David (Verona) Via Mezzacampagna

Report periodico non tecnico Aggiornamento I semestre 2016

Partnership Ambientale

BILANCIO AMBIENTALE 2017

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SANT ANNA D ALFAEDO ANNO 2005

QUADRO SINOTTICO FASI GESTORE GESTORE ARPA ARPA. Autocontrollo Reporting Ispezioni programmate

6.1 Allegato A DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI BUSCA TESSELLO 2 LOCALITA SAN CARLO DI CESENA CECK LIST PER VISITA IN SITO

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI RONCO ALL ADIGE I SEMESTRE 2014

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA

REPORT III TRIMESTRE 2013 Luglio Agosto Settembre

BILANCIO AMBIENTALE 2015 ERV

1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME)

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVAA

I N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA QUADRO SINOTTICO COMPONENTI AMBIENTALI... 5

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN BONIFACIO

RAPPORTO CONCLUSIVO 2014

ALLEGATO B Dgr n del 28/04/2009 pag. 1/12

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)

OGGETTO: Comparto Polifunzionale di Trattamento Rifiuti Tre Monti di Imola. Esiti sopralluoghi del 12 e 15 settembre 2017.

IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI E PERICOLOSI CON MESSA IN RISERVA (R13) E TRATTAMENTO (R3, R4, R5, R12)

RISULTATI DELL ATTIVITA DI CONTROLLO

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA

TERRITORIO, AMBIENTE E PROGRAMMAZIONE STRATEGICA

REPORT II TRIMESTRE 2016 Aprile Maggio Giugno

1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME)

IPPC - INTEGRATED POLLUTION PREVENTION and CONTROL

REPORT II TRIMESTRE 2014 Aprile Maggio Giugno

Analisi chimiche, microbiologiche e ambientali

IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI E PERICOLOSI CON MESSA IN RISERVA (R13) E TRATTAMENTO (R3, R4, R5, R12)

ALLEGATO 1a PUNTI DI EMISSIONE AUTORIZZATI PRIMA DEL REVAMPING E RELATIVI LIMITI. Flusso di massa (g/h) An Scarico seme da nave Polveri 320

E4. PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DELL'ALLEVAMENTO. secondo l allegato B alla D.G.R. n.1105 del 28 aprile 2009

ALLEGATO SCARICHI 4. REGIONE UMBRIA Servizio Autorizzazioni ambientali (AIA e AUA) Via Mario Angeloni n Perugia.

Piano di Monitoraggio e Controllo

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO : 2004 VISITA PRELIMINARE

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)

Relazione divulgativa Impianto di separazione (RSU), centro di stoccaggio e selezione (RSU-RSA), impianto di stoccaggio (RUP) di Verona

REPORT II TRIMESTRE 2017 Aprile Maggio Giugno

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona

termica invece viene calcolato in base al consumo di metano ed annotato su apposito registro con cadenza mensile. Le suddette registrazioni sono dispo

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE

REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, Roma

(D.G.R.V. 568/05 E 3/00)

D r. M a u r o G r u z zo l i

IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola)

ALLEGATI AIA. ALLEGATO 1a PUNTI DI EMISSIONE AUTORIZZATI E RELATIVI LIMITI

BIODEPUR SRL. Via Fiorentina, 359 Loc. Canapale Pistoia REPORT SEMESTRALE PERIODO DI ATTIVITA LUGLIO 2016-DICEMBRE 2016

REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI S. PIETRO IN CARIANO I SEMESTRE 2013

MODALITÀ DI GESTIONE AMBIENTALE

Termica Colleferro S.p.a.

1. SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI (SME)

Attività complementare di vigilanza della Provincia di Verona. Autodemolizione Brennero S.a.s. di Vinco Sabrina & C

Transcript:

p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I.0008824.15-02-2018.h.12:52 C.R.A.VER S.R.L. Impianto di recupero rifiuti speciali, non pericolosi, costituiti da limi di lavorazione di pietre naturali e marmo resine con sede in Via Polveriera Vecchia n.12 in San Martino Buon Albergo (Verona) Relazione non Tecnica (II semestre 2017)

Sommario 1) Premessa... 3 2) Impianto... 3 2.1) Informazioni generali... 3 2.2) Breve descrizione... 4 2.3) Normativa autorizzativa... 4 3) Controlli... 5 3.1) Metodologia... 5 3.2) Analisi della documentazione... 5 3.3) Analisi degli aspetti impiantistici, operativi e gestionali.... 6 4) Monitoraggi eseguiti dalla ditta in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative... 6 4.1) Monitoraggi ambientali... 6 4.1.1) Aria... 6 4.1.2) Acque superficiali... 7 4.2) Altri monitoraggi... 7 4.2.1) Rifiuti... 7 5) Conclusioni... 8 Allegati al testo: Allegato 1: Documentazione fotografica 2

1) Premessa La presente relazione non tecnica, inerente le attività svolte nell impianto sito in Via Polveriera Vecchia n. 12, San Martino Buon Albergo (Verona) nel secondo semestre 2017, descrive le attività di verifica espletate, a riguardo e nei limiti del suo incarico, dal terzo controllore il Dottor Luca Impecora il quale è in carica dal 01 Gennaio 2016. Si segnala che: La Craver S.r.l., nel mese di Dicembre 2017, è fallita, con sentenza emessa dal Tribunale di Verona; Il terzo controllore, Dottor Luca Impecora, ha rassegnato le proprie dimissioni da tale incarico in data 14 Novembre 2017; Si è protratta l inattività aziendale anche nel semestre in oggetto e non si sono quindi registrati carichi né in entrata né in uscita; L energia elettrica, venuta a mancare a seguito del furto di cavi di rame e di materiale elettrico occorso in data 28/10/2016, non è più stata ripristinata; 2) Impianto 2.1) Informazioni generali Ubicazione: Via Polveriera Vecchia n. 12, San Martino Buon Albergo (Verona); Orari indicativi di attività: Da lunedì a Venerdì: 08.30/12.00 e 14.00/18.00 Gestore fino alla data del fallimento: C.R.A. VER s.r.l. con sede legale ed Amministrativa in Via Polveriera Vecchia n. 12, 3 San Martino Buon Albergo (Verona); sito internet : www.amit.it (selezionare Attività e, successivamente, dal menù a caduta Craver.): indirizzo mail: craver@craver.eu. Inizio attività: anno 1998. Responsabile Tecnico fino alla data del fallimento: Dott. Giandomenico Murari. Enti Pubblici di riferimento: Provincia Verona Settore Ambiente Unità Operativa Rifiuti Speciali Via delle Franceschine, 10 37122 Verona; Tel.: 800 344000 (numero verde); Comune di San Martino Buon Albergo Piazza del Popolo n. 36, 37036 San Martino Buon Albergo Verona; Tel: 045 8874111 e 045 8874293 (settore Ambiente Ecologia); ARPAV Dipartimento Provinciale di Verona Via A. Dominuti, 8 37135 Verona; Tel.: 045 8016906. 3

2.2) Breve descrizione L impianto di trattamento della Ditta C.R.A.VER srl è abilitato, in forza del sistema autorizzativo dettagliato al capitolo successivo (cap.2.2: Normativa autorizzativa), al recupero di rifiuti speciali, non pericolosi, costituiti da limi di lavorazione di pietre naturali e marmo resine. Nel dettaglio possono essere conferiti i seguenti codici CER: 010413 (rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 010407) e 010412 (sterili ed altri residui del lavaggio e dalla pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci 010407 e 010411); Tali rifiuti possono essere trattati per un massimo di 220.000 mc/anno (336.000 ton/anno) e lo stoccaggio massimo consentito è pari a 6.000 ton di cui quelli costituiti da marmo resina filtro pressata non possono superare i 3.000 ton. Nel corso del secondo semestre 2017 la Ditta, come anticipato in Premessa, non ha visto né rifiuti in ingresso né in uscita. I rifiuti derivanti dalla lavorazione della marmo resina vengono conferiti già filtro pressati mentre quelli prodotti dalla lavorazione pietra naturale sono ritirati anche allo stato pompabile. Il rifiuto pompabile viene scaricato, previa grigliatura, in vasche dedicate ed omogeneizzato mediante agitazione continua per poi, dopo filtro pressatura, diventare palabile ed essere oggetto di essicazione. Il rifiuto già filtro pressato, stoccato separatamente in aree dedicate a seconda che derivi da pietra naturale o da marmo resina, viene avviato invece direttamente all attività di essicazione. Il prodotto che si ottiene alla fine del processo trova svariati utilizzi nell industria. In Allegato 1 (Allegato 1: documentazione fotografica) alcune riprese fotografiche realizzate all interno dell Impianto consentono la visualizzazione di alcune delle parti impiantistiche appena descritte. 2.3) Normativa autorizzativa Nel seguito vengono elencati, in successione temporale di emanazione, gli atti normativi che, autorizzando all esercizio dell attività, ne determinano contestualmente i limiti e le condizioni in cui può svolgersi. Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.436/08 del 18 Gennaio 2008; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.3399/08 del 29 Maggio 2008; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.3661/11del 2 Settembre 2011; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.4122/11del 3 Ottobre 2011; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.364/13 del 29 Gennaio 2013; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.573/13 del 11 Febbraio 2013; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.2194/14 del 4 Giugno 2014; Determina del Settore Ambiente della Provincia di Verona n.2683/14 del 7 Luglio 2014. 4

3) Controlli 3.1) Metodologia L attività di controllo viene svolta mediante visite, con periodicità mensile, effettuate dallo scrivente con l eventuale ausilio di propri collaboratori i cui nominativi sono riportati nella Convenzione in essere tra il terzo controllore e la Ditta Nuova Amit srl. Nell espletare l attività ci si attiene alle indicazioni contenute nel Piano di Monitoraggio e Controllo oltre che alle prescrizioni contenute negli atti elencati al precedente Capitolo 2.3 (Cap.2.3.: Normativa autorizzativa). La data di svolgimento di tale sopralluogo viene comunicata alcuni giorni prima dell effettuazione esclusivamente al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.V. di Verona mediante comunicazione inviata via P.E.C. (posta elettronica certificata). Lo strumento principalmente utilizzato, al fine di una verifica il più possibile efficace e comprensiva di ogni aspetto, consiste nella compilazione di una lista di controllo (check list) relazionante, di fatto ed una volta redatta, sui vari aspetti sia impiantistici che documentali gestionali. Tale strumento operativo è stato predisposto da altri professionisti e lo scrivente si limita ad utilizzarlo. 3.2) Analisi della documentazione Il controllo degli aspetti documentali viene svolto principalmente mediante compilazione delle relative Sezioni della lista di controllo che si evidenziano, in forma tabellare e insieme agli elementi principali che consentono di verificare e/o annotare, nell immediato seguito. DENOMINAZIONE SEZIONI CHECK LIST Controllo documentazione di accompagnamento rifiuti (1) Quantitativi di rifiuti in ingresso Osservazioni nell area servizi Verifica della procedura di accettazione (2) Gestione del rifiuto Gestione del trattamento delle acque Note: Manutenzione delle attrezzature Prescrizioni del decreto di autorizzazione all esercizio della Provincia di Verona (3) (1) Verifica effettuata a campione. ASPETTI DOCUMENTALI VERIFICABILI Correttezza o meno nella compilazione dei formulari di identificazione del rifiuto. Annotazione del quantitativo rifiuti in ingresso espresso come dato settimanale. Compilazione o meno del registro carico scarico con annotazione della data in cui risulta aggiornato e segnalazione di eventuali manomissioni. Provenienza del carico, autorizzazione del trasportatore ed analisi accompagnatorie. Verifica dell effettuazione o meno dei campionamenti sul rifiuto prescritti. Annotazione o meno sul quaderno di registrazione dell operazione di pulizia e taratura dei phmetri e della relativa data di esecuzione. Annotazione della data alla quale risulta aggiornato il quaderno di manutenzione. Rispetto o meno dei codici autorizzati, analisi sul rifiuto in ingresso, effettuazione o meno, con la periodicità prescritta, dei campionamenti agli scarichi idrici (Sc1 e Sc2) e di quelli ai camini. Verifica della prescrizione relativa al quantitativo massimo di rifiuti trattabili annualmente. 5

(2) Il controllo viene effettuato a campione facendo riferimento ad alcuni dei formulari di identificazione del rifiuto elencati nella sezione Controllo documentazione di accompagnamento rifiuti. (3) a campione 3.3) Analisi degli aspetti impiantistici, operativi e gestionali. Nel corso della visita di verifica si procede, per ciò che concerne gli aspetti impiantistici, operativi e gestionali ad un ispezione visiva dei luoghi, ad intervistare, nel merito, il personale preposto ed alla contestuale compilazione della lista di controllo. Nell immediato seguito si evidenziano, in forma tabellare ed unitamente agli aspetti principali che consentono di verificare, le relative Sezioni della check list. DENOMINAZIONE SEZIONI CHECK LIST Osservazioni sulla pulizia del piazzale di ingresso e strade di accesso Condizione degli automezzi Gestione del rifiuto Gestione del trattamento delle acque Prescrizioni del decreto di autorizzazione all esercizio della Provincia di Verona ASPETTI IMPIANTISTICI, OPERATIVI E GESTIONALI VERIFICABILI Stato della pulizia aree transito e sosta e della strada di accesso all Impianto (Via Polveriera Vecchia) Stato automezzi osservati nel corso del sopralluogo I flussi del rifiuto in ingresso sono conformi o meno, anche in termini di areee di stoccaggio, a quanto prescritto. Osservazione del segnalatore di livello massimo sia della vasca di raccolta delle acque di prima pioggia sia di quella raccolta acqua lavaggio lava ruote. Rispetto o meno della prescrizione relativa al quantitativo massimo presente nelle aree di stoccaggio del rifiuto. Controllo dello stato di pulizia delle arre interne e di accesso all Impianto, 4) Monitoraggi eseguiti dalla ditta in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative 4.1) Monitoraggi ambientali 4.1.1) Aria La C.R.A. VER srl è tenuta al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice aria, delle emissioni convogliate con metodologie definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 : Normativa autorizzativa) che prevedono una frequenza semestrale per i camini denominati n.3 e n.4 ed una annuale per il n.2, n.5 e n.6. La Ditta, nel corso dell annualità 2017, non ha eseguito alcuna campagna di monitoraggio delle emissioni e di questo ha informato la Provincia di Verona con comunicazioni trasmesse mediante posta elettronica certificata; Nell ultima, datata 15/05/2017 ed allegata integralmente alla lista di controllo del mese di maggio 2017, si impegnava ad effettuare l analisi dei fumi al riavvio dell attività. In relazione a questa tematica si segnala che nel corso del mese di Aprile 2017 la Ditta ha iniziato le operazioni di smantellamento del serbatoio dedicato all alimentazione energetica dell essicatoio che ha poi concluso nel corso del mese di Maggio. 6

4.1.2) Acque superficiali La C.R.A.VER srl è tenuta, con periodicità trimestrale, al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice acqua superficiale, delle acque defluenti dagli scarichi superficiali denominati Sc1 ed Sc2. Il punto di scarico Sc2 è mantenuto attivo al solo fine di consentire il deflusso delle acque meteoriche ricadenti nell area E dove, non essendo state completate le opere previste da progetto, è vietato lo stoccaggio dei rifiuti. Nel corso del secondo semestre 2017 la Ditta ha effettuato il campionamento al punto di scarico Sc1 il 24/07/2017. Il successivo campionamento che avrebbe dovuto essere eseguito, per rispettare le prescrizioni, entro il mese di ottobre 2017, non è stato eseguito. Lo scrivente ha concesso un congruo tempo alla Ditta per ottemperare a questa mancanza, trascorso il quale senza esito, ha avvisato gli Enti (Arpav e Provincia) di tale irregolarità. 4.2) Altri monitoraggi 4.2.1) Rifiuti La C.R.A. VER Srl è tenuta al monitoraggio, con periodicità trimestrale, dei fanghi naturali pompabili e di quelli filtro pressati sia derivanti dalla lavorazione di pietra naturale che da marmo resina nel rispetto di quanto indicato nel Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 :Normativa autorizzativa). Nel corso del secondo semestre 2017 la Ditta ha effettuato il campionamento il 24/07/2017; I rapporti di prova relativi sono stati acquisiti dallo scrivente e allegati alla lista di controllo redatta nel corso della visita di verifica del mese di Settembre. Il successivo campionamento che avrebbe dovuto essere eseguito, per rispettare le prescrizioni, entro il mese di ottobre 2017, non è stato eseguito. Lo scrivente ha concesso un congruo tempo alla Ditta per ottemperare a questa mancanza, trascorso il quale senza esito, ha avvisato gli Enti (Arpav e Provincia) di tale irregolarità. 7

Allegato 1: documentazione fotografica 9

Foto 1: Vista assonometrica da nord ovest dell Impianto. Foto 2: schematizzazione della procedura di scarico, agitazione e filtro pressatura del rifiuto derivante dalla lavorazione della pietra naturale conferito allo stato pompabile. 10

Foto n.3: Ripresa fotografica dei tre box, con copertura semovibile, dedicati allo stoccaggio della marmo resina Foto 4: Dettaglio sull area di carico in essicatoio del rifiuto, già filtro pressato. 11

Foto 5: Due tre box, ubicati al di sotto delle filtro presse, dedicati allo stoccaggio del limo filtro pressato derivante dalla lavorazione della pietra naturale. 12