16/04/2013 1. Fisiologia applicata



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Lumaca Sphincterochila nei deserti del nord est Ritirata nella conchiglia e dormiente può essere trovata sulla superficie desertica in piena estate, pienamente esposta al sole e al caldo Le lumache diventano attive dopo le piogge, che sono concentrate nei mesi invernali, da Novembre a Marzo, quando si nutrono e si riproducono Durante la lunga stagione secca le lumache rimangono dormienti La perdita di acqua è meno di 0,5 mg/giorno e dato che un animale contiene circa 1,5 g di acqua, può sopravvivere numerosi giorni senza disidratarsi 16/04/2013 1

La lumaca stessa (non includendo la conchiglia calcarea), contiene più dell 80% di acqua Questo alto contenuto rimane lo stesso, anche durante la parte dell anno + calda e secca Questo mostra che queste lumache non perdono gradualmente le loro riserve di acqua, ma hanno risolto il problema dell acqua avendo una perdita bassa di acqua mentre restano unicamente dormienti 16/04/2013 2

Gli animali che sfruttano l evaporazione e le loro strategie Animali che sfruttano l evaporazione sono di taglia media e comprendono uccelli (scricciolo delle rocce, civetta nana), cani, gatti, piccole antilopi, volpi, capre, pecore, uomo, ecc. Dipendono da un discreto apporto di acqua pochi, distanti tra loro, vivono ai margini del deserto e nelle oasi 16/04/2013 3

Gli animali che sfruttano l evaporazione e le loro strategie Raffreddamento per evaporazione Ansito e sudorazione Dipende dalla disponibilità di acqua nella dieta Rilasciano acqua dai pori della cuticola dorsale Controllo sudorazione nella cicala Diceroprocta coinvolti sensori sia interni sia esterni, due vie di regolazione che utilizzano segnali chimici simili alle prostglandine 16/04/2013 4

Gli animali che sfruttano l evaporazione e le loro strategie Altre strategie per il bilancio termico e idrico Gli evaporatori utilizzano strategie comportamentali e posturali come gli evasori Accalcarsi l un l altro più comune dello scavare tane per le dimensioni > Maschi delle grandule (Pterocles) trasportano acqua fino al nido Animali con dimensioni medio grandi comune sistema basato sulla rete carotidea per il raffreddamento selettiva del cervello 16/04/2013 5

Gli animali che sfruttano l evaporazione e le loro strategie Altre strategie per il bilancio termico e idrico Esso è sviluppato negli animali che ansimano, artiodattili, canidi, felidi, nei quali il sangue raffreddato è quello che ritorna all aria nasale dove si verifica il fenomeno dell evaporazione Rete carotidea accoppiata al naso freddo può raffreddare di 2 C o più il sangue diretto al cervello Simile raffreddamento del cervello anche in altri mammiferi: non è presente alcun meccanismo di ansito; sembra sia coinvolto il sangue raffreddato proveniente dalle vene facciali, il quale entra nel seno cavernoso posto alla base del cranio, dove l arteria carotidea, anche se non si suddivide a formare una rete, segue un percorso tortuoso 16/04/2013 6

Gli animali che sfruttano l evaporazione e le loro strategie Altre strategie per il bilancio termico e idrico Alcuni uccelli hanno ridotto metabolismo e una buona capacità di tollerare l ipertermia Molti animali hanno superfici molto scure (capre, pecore, corvi) spiegato come: Le estremità delle penne e dei peli possono diventare eccezionalmente calde, tanto da favorire la perdita di calore per convezione e irraggiamento, mentre lo strato di aria intrappolata che funge da isolante impedisce che il calore del pelame possa essere trasferito alla superficie cutanea Capacità di produrre urina iperosmotica 16/04/2013 7

Gli animali che sfruttano l evaporazione e le loro strategie Migrazione Molti animali evaporatori sono nomadi Costo metabolico e strategia rischiosa I famosi insetti migratori del deserto (locuste, cavallette) rientrano nella categoria degli evaporatori piuttosto che in quella degli evasori 16/04/2013 8

Animali che resistono e loro strategie Il cammello, l orice e altri mammiferi di grande mole Endotermi Orice è una gazzella Della stessa categoria funzionale, anche se meno specializzate, alcune delle più grandi gazzelle delle praterie aride e dei deserti (antilope alcina e saltante), le due specie di rinoceronti e degli elefanti africani Corpo privo di peli, ampie appendici, collo e zampe lunghe Poco attivi durante la parte calda del giorno ed evitano qualsiasi sovraccarico metabolico Elevata inerzia termica ipertermia adattativa 16/04/2013 9

Habitat molto freddi Tipi di biomi freddi e loro caratteristiche Il nostro globo è un habitat piuttosto freddo T molto fredde alle latitudini + alte dove l energia radiante del Sole viene parzialmente assorbita Ecosistemi circumpolari o sistemi boreali freddo estremo: Siberia (emisfero settentrionale) -68 C, parte centrale dell Antartide (emisfero meridionale) -89 C Bilancio energetico negativo: perduto + calore di quanto ne venga acquisito dal Sole Stagione accrescimento brevissima 3 principali biomi: zone polari (perennemente coperte dal ghiaccio o dalla neve), zone della tundra (innevate e con vegetazione ridottissima nella breve estate), taiga (foreste di conifere) I biomi freddi comprendono anche alcune aree dei deserti freddi che si trovano negli altipiani ad altitudini relativamente elevate nella parte interna dei grandi continenti (altopiano del Tibet) 16/04/2013 10

Le zone polari Artide mare ghiacciato contornato da masse di terraferma Antartide vero continente Polo sud + freddo Microclimi e vegetazione: nell Antartide solo 2 specie di piante che fanno fiori, licheni e alghe Fauna: pochi acari e 2 specie di moscerini nell Antartide; nelle isole ai margini biodiversità scarsa; animali + grandi sono semiacquatici (foche, balene, pinguini). Artide + vita vegetale ai margini della terraferma, fauna invertebrati abbondante, foche, orso, ai margini anche volpi e lupi Struttura comunità semplice 16/04/2013 11

La tundra Scarsa vegetazione, no alberi, parte settentrionale Asia e Canada No nell emisfero meridionale Estati brevissime e inverni lunghi, freddi e secchi Permafrost Microclimi e vegetazione: muschi e licheni (crioprotettori, glicerolo), alberi molto radi e bassi (salice nano), erba Strato spesso di neve, conduttanza termica ridotta eccellente strato isolante 16/04/2013 12

LA FAUNA DELLA TUNDRA. 1. Scarsa 2. Discreta gamma erbivori piuttosto specialisti 3. In inverno alcuni migrano, altri si nutrono di licheni. 4. In estate uccelli acquatici. 5. Pochi predatori di grande mole. 6. Quasi tutti endotermi. 7. Fauna criptica che vive nella vegetazione e nel sottile strato in decomposizione. 8. Animali o di grande o di piccola mole. 13 9. Regola di Allen anche per gli ectotermi

Le foreste boreali (taiga) Canada, Scandinavia e Nord Europa e Russia No effettivo corrispettivo nell emisfero meridionale Breve periodo di accrescimento della vegetazione (2 3,5 mesi); freddo; estati abbastanza calde con piovosità limitata Suolo povero di nutrienti e acido, podsol Microclimi e vegetazione: conifere, scarsa biodiversità, habitat subnivale Fauna: erbivori di modeste dimensioni, ad eccezione dell alce (marmotte, scoiattoli, arvicole); carnivori mustelidi (martore, zibellini, ermellini) e più grandi (orso, lupo, leopardo delle nevi, tigre siberiana, lince); uccelli rapaci e non; pochi vertebrati ectotermi (Rana sylvatica) e pochi rettili tolleranti al freddo (vipera) 16/04/2013 14

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La tolleranza al congelamento Nei nematodi polari il congelamento può avvenire anche all interno delle cellule Tra gli insetti, la tolleranza al congelamento rappresenta l eccezione In molti insetti la bassa T è lo stimolo immediato per la sintesi di polioli Il glicogeno è la fonte dei polioli e l enzima glicogeno fosforilasi del corpo grasso viene attivato dal freddo Tra settembre e novembre le larve accumulano acidi grassi monoinsaturi a spese delle forme sature No comuni agenti di nucleazione, ma fosfato di calcio (nei tubuli malpighiani) Molti animali mostrano variazioni stagionali del contenuto di glicerolo, del punto di superraffreddamento 16/04/2013 16

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