Simbolo di Giovanni è l aquila Giovanni vola come un aquila al di sopra delle nuvole dell umana debolezza e contempla la luce dell immutabile Verità con gli occhi del cuore, lo sguardo più penetrante e più fermo possibile all uomo San Giovanni, apostolo ed evangelista, festa Prima lettera di san Giovanni apostolo 1,1-4. Carissimi, ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta. Parola di Dio San Tommaso d Aquino (1225-1274), teologo domenicano, dottore della Chiesa Commento a Giovanni, (Prologo di san Tommaso; Tomo I, 11) La luce della Verità immutabile Simbolo di Giovanni è l aquila. Ecco perché: gli altri tre evangelisti si sono occupati di quanto Cristo ha compiuto
nella carne e li si designa con esseri viventi che camminano sulla terra, l uomo, il bue, il leone; Giovanni, invece, vola come un aquila al di sopra delle nuvole dell umana debolezza e contempla la luce dell immutabile Verità con gli occhi del cuore, lo sguardo più penetrante e più fermo possibile all uomo. Attento alla divinità di nostro Signor Gesù Cristo, per la quale è uguale al Padre, Giovanni, nel suo Vangelo, si è sforzato soprattutto di manifestarlo tanto quanto, uomo fra gli uomini, ha ritenuto necessario farlo. A proposito di questo volo di Giovanni è detto nel libro di Giobbe: Al tuo comando l aquila cioè Giovanni s innalza (Gb 39,27) e ancora: lontano scrutano i suoi occhi (Gb 39,29), poiché con lo sguardo dello spirito contempla il Verbo stesso di Dio nel seno del Padre. Il privilegio di Giovanni fu quello di essere, fra i discepoli del Signore, il più amato da Cristo: Giovanni fu infatti il discepolo che Gesù amava (Gv 21,20), come lui stesso ha detto senza nominarsi. Cristo ha dunque rivelato i suoi segreti in modo tutto speciale a questo discepolo amato così particolarmente amato. E lui che ce lo dice in modo chiaro, vedendo più perfettamente la luce del Verbo: Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo (Gv 1,9). Documenti ufficiali della Chiesa sul Corpo e Sangue di Gesù Cristo Nella Festa di san Giovanni Evangelista, offriamo alcuni testi che ci ricordano come la celebrazione eucaristica è azione di
Cristo stesso e della Chiesa. Alcuni documenti, in ordine cronologico. Codice di Diritto Canonico (1983) Canone 899, 1: La celebrazione eucaristica è azione di Cristo stesso e della Chiesa; in essa Cristo Signore, mediante il ministero del sacerdote, offre a Dio Padre se stesso, sostanzialmente presente sotto le specie del pane e del vino, e si dona come cibo spirituale ai fedeli associati alla sua offerta. Canone 908: E vietato ai sacerdoti cattolici concelebrare l Eucaristia con i sacerdoti o i ministri delle Chiese o delle comunità ecclesiali, che non hanno la piena comunione con la Chiesa cattolica. Canone 1365: Il reo di vietata communicatio in sacris [vedi, tra gli altri, il canone 908] sia punito con una giusta pena.
Catechismo della Chiesa Cattolica (1992) Numero 1324: L Eucaristia fonte e culmine della vita ecclesiale. L Eucaristia è «fonte e apice di tutta la vita cristiana» [Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione sulla sacra liturgia Sacrosanctum concilium, 47 (1963)]. «Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua» [Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla chiesa Lumen gentium, 11 (anno 1964)]. Numero 1400: Le comunità ecclesiali sorte dalla Riforma, separate dalla Chiesa cattolica, specialmente per la mancanza del sacramento dell Ordine, non hanno conservato la genuina ed integra sostanza del mistero eucaristico. Per questo motivo, non è possibile, per la Chiesa cattolica, l intercomunione eucaristica con queste comunità. Tuttavia, queste comunità ecclesiali, mentre nella santa Cena fanno memoria della morte e della risurrezione del Signore, professano che nella Comunione di Cristo è significata la vita e aspettano la sua venuta gloriosa. Congregazione per il Culto Divino e
la Disciplina dei Sacramenti, Redemptionis Sacramentum. Istruzione su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la SAntissima Eucaristia (2004) Numero 1: Nella Santissima Eucaristia la Madre Chiesa riconosce con ferma fede, accoglie con gioia, celebra e venera con atteggiamento adorante il sacramento della Redenzione, annunciando la morte di Cristo Gesù, proclamando la sua risurrezione, nell attesa della sua venuta nella gloria, come Signore e Dominatore invincibile, Sacerdote eterno e Re dell universo, per offrire alla maestà infinita del Padre onnipotente il regno di verità e di vita. [Vedi il Messale Romano e Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Ecclesia de Eucharistia] Numero 172: I graviora delicta [atti più gravi] contro la santità del Santissimo Sacrificio e sacramento dell Eucaristia vanno trattati seguendo le «Norme relative ai graviora delicta riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede» [2001], vale a dire: a. sottrazione o ritenzione a fine sacrilego o il gettar via le specie consacrate; b. tentata azione liturgica del Sacrificio eucaristico o sua simulazione; c. concelebrazione proibita del Sacrificio eucaristico insieme a ministri di Comunità ecclesiali i quali non hanno la
successione apostolica, né riconoscono la dignità sacramentale dell ordinazione sacerdotale; d. consacrazione a fine sacrilego di una materia senza l altra nella celebrazione eucaristica o anche di entrambe al di fuori della celebrazione eucaristica.