CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione regionale di controllo per il Piemonte, nell adunanza del 3 giugno

Documenti analoghi
Delibera n. SRCPIE/9/2009/PAR

Delibera n. 53/2009/SRCPIE/PAR

Parere n. 40/Par./2008

Parere n. 2/2007 CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Delibera n. SRCPIE/40/2009/PAR

Parere n. 29/Par./2008

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Delibera n. 111/2011/SRCPIE/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 23 ottobre 2013,

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 22

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12

Delibera n. 1/Par/2009

Parere n. 3/Par./2005

CORTE DEI CONTI. Delibera n. 11/2013/SRCPIE/PAR. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 22 gennaio

Vista la richiesta proveniente dal Sindaco del Comune di Sampeyre, trasmessa per

Parere n. 33/Par./2008

DELIBERAZIONE N. 69/PAR/2010

Deliberazione n.95/pareri/2008

Delibera n. 46/2010/SRCPIE/PAR

Parere n. 39/Par./2008

Parere n. 28/Par./2008

Delibera n. 434/2013/SRCPIE/PAR CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO. composta dai Magistrati:

Delibera n. 27/2012/SRCPIE/PAR

SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA. composta dai seguenti magistrati: Pres. Benito CARUSO Presidente

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 7 dicembre

CORTE DEI CONTI. Delibera n. 18/2010/SRCPIE/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO. composta dai Magistrati:

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 1 luglio. Dott. Walter BERRUTI Primo Referendario relatore

Delibera n. 50/2011/SRCPIE/PAR

Delibera n. 16/2012/SRCPIE/PAR

Deliberazione n. 370/2012/PAR. presidente consigliere

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Deliberazione n. 17/2016/SRCPIE/PAR

Deliberazione n.153/2007

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Vista la richiesta proveniente dal Sindaco del Comune di Chivasso, trasmessa per il

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Repubblica Italiana. La Corte dei conti. Sezione regionale di controllo. per l Abruzzo. nella Camera di consiglio. del 28 gennaio 2009

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 22 maggio

Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 12 luglio 2013,

Deliberazione n. 25/pareri/2007

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Deliberazione n. 9/pareri/2008

Deliberazione n. : 007/2006/cons

dott. Riccardo Patumi primo referendario (relatore)

Deliberazione n. 265/2013/PAR

Deliberazione n. : 006/2006/cons

Deliberazione n. 313/2012/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria

Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria

Delibera n. 14/2011/SRCPIE/PAR

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nella camera di consiglio del 26

Deliberazione n. 118/2015/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA. composta dai Magistrati:

Delibera n. 19/2012/SRCPIE/PAR

Delibera n. 16/2007/par

Deliberazione n010/2008/cons

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Deliberazione n. 50/2016/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA. composta dai magistrati:

Deliberazione n.42 /2007/parere n. 10

Deliberazione n. 155/2007

Deliberazione n. 230/2014/PAR. SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA composta dai Magistrati:

Deliberazione n. 106/2015/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE

Sezione regionale di controllo per la Toscana

Deliberazione n. 133/2009/Par. REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO

Deliberazione n. 80/pareri/2008

Deliberazione n. 29/2009/PAR

Deliberazione n. 1 /2016/PAR SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L EMILIA-ROMAGNA. composta dai magistrati:

CORTE DEI CONTI. Delibera n. 51/2011/SRCPIE/PAR

Deliberazione n. 123/PAR/2013

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 15 novembre

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nella camera di consiglio del 19

CORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nell adunanza del 8 maggio 2013

Deliberazione Corte dei Conti - sez. regionale di controllo per il Piemonte 20/5/2010 n. 40/2010/SRCPIE

Deliberazione n. 40/pareri/2007

Deliberazione n.10/pareri/2006

REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA. composta dai magistrati:

Deliberazione n. 148/2015/PAR

REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Deliberazione n. 97/2015/SRCPIE/PAR

Deliberazione n. 138/2010/PAR

Delibera n. 40/2010/SRCPIE/PAR

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE nella Camera di consiglio del 9 febbraio 2017 composta dai magistrati:

Deliberazione n. 65/2015/PAR

Transcript:

CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE La Sezione regionale di controllo per il Piemonte, nell adunanza del 3 giugno 2009, composta dai Magistrati: Dott. Ivo MONFELI Presidente Dott. Ugo REPPUCCI Consigliere Dott. Giuseppe Maria MEZZAPESA Referendario Dott. Walter BERRUTI Referendario Relatore Visto l art. 100, comma 2, della Costituzione; Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Visto il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, con il quale è stata istituita in ogni regione ad autonomia ordinaria una Sezione regionale di controllo, deliberato dalle Sezioni riunite in data 16 giugno 2000 e successive modificazioni; Vista la legge 5 giugno 2003, n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, ed in particolare l art. 7, comma 8; Vista la deliberazione della Sezione delle autonomie approvata nell adunanza del 27 aprile 2004 avente ad oggetto gli indirizzi e criteri generali per l esercizio dell attività consultiva; Vista la richiesta proveniente dal comune di Nizza Monferrato n. 4923 del 30 marzo 2009, recante un quesito in merito all applicazione di una norma del 1

Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163) l art. 32, lett. g) nel caso di una convenzione di lottizzazione perfezionata prima dell entrata in vigore della norma medesima, ma il cui conseguente permesso di costruire sia posteriore, nonché al contenuto della convenzione medesima; Vista l ordinanza n. 21/PAR/2009, con la quale il Presidente di questa Sezione di controllo ha convocato la Sezione per l odierna seduta e ha nominato relatore il Referendario Dott. Walter Berruti; Udito il relatore; Ritenuto in FATTO Il comune istante, con nota a firma del suo sindaco, ha formulato, peraltro in maniera piuttosto confusa, una richiesta di parere, ai sensi dell articolo 7, comma 8, della legge n. 131 del 2003, in merito, se bene è dato comprendere, all applicazione di una norma del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163) l art. 32, lett. g) nel caso di una convenzione di lottizzazione perfezionata prima dell entrata in vigore della norma medesima, ma il cui conseguente permesso di costruire sia posteriore. Ha chiesto inoltre quali siano gli elementi indispensabili da inserire nella convenzione accessiva al permesso di costruire. MOTIVI DELLA DECISIONE La funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti è prevista dall art. 7, comma 8, della Legge n. 131/2003 che dispone che le regioni, i comuni, le province e le città metropolitane possano chiedere alle dette Sezioni regionali di controllo pareri in materia di contabilità pubblica. 2

Preliminarmente occorre verificare la sussistenza del requisito soggettivo e di quello oggettivo. 1. La legittimazione a richiedere pareri è dei soli enti previsti dalla citata L. n. 131/2003. La richiesta di parere in esame è stata sottoscritta dal sindaco del comune di Nizza Monferrato. Tanto basta a renderla ammissibile sotto il profilo soggettivo. Non ne inficia l ammissibilità, invece, la contestuale e singolare istanza che il parere sia inviato a due legali, indicati quali referenti del comune di Nizza Monferrato. Tale istanza può essere semplicemente considerata irrilevante, tuttavia dà occasione di precisare che simili modi di procedere sono da evitare, in quanto contrastanti con la finalità della speciale funzione consultiva della Corte, volta a fornire un ausilio all amministrazione locale nella complessa e delicata materia della contabilità pubblica e non certo ad incrementare le spese legali, nonché antieconomici. 2. I pareri sono previsti, dalla Legge n. 131 del 2003, esclusivamente nella materia della contabilità pubblica. L ambito oggettivo di tale locuzione, in conformità a quanto stabilito dalla Sezione autonomie nel citato atto di indirizzo del 27 aprile 2004, nonché nella deliberazione n. 5/2006, deve ritenersi riferito alla attività finanziaria che precede o che segue i distinti interventi di settore, ricomprendendo, in particolare, la disciplina dei bilanci e i relativi equilibri, l acquisizione delle entrate, l organizzazione finanziaria-contabile, la disciplina del patrimonio, la gestione delle spese, l indebitamento, la rendicontazione e i relativi controlli. 3

Inoltre, come precisato nei citati atti di indirizzo, possono rientrare nella funzione consultiva della Corte dei conti le sole richieste di parere volte ad ottenere un esame da un punto di vista astratto e su temi di carattere generale. La richiesta di parere in esame può ritenersi afferente la materia della contabilità pubblica come sopra definita, nella parte che riguarda l applicazione di una norma del Codice dei contratti pubblici l art. 32, lett. g) a lavori pubblici da realizzarsi da parte di titolare di permesso di costruire rilasciato nella vigenza della norma stessa, ma accessivo ad una convenzione di lottizzazione perfezionata anteriormente. Non così per quanto riguarda la formulazione della convenzione urbanistica, questione che non appare riferibile ad un attività contabile in senso stretto, attenendo piuttosto ad un caso particolare o, più specificamente, gestionale. Nei limiti sopra evidenziati può dunque esaminarsi il merito. 3. Prevede l art. 32, comma 1, lett. g) del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 (recante il Codice dei contratti pubblici) che le norme della Parte II (Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture nei settori ordinari), Titolo I (Contratti di rilevanza comunitaria) si applicano, tra le altre ipotesi, ai lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti privati, titolari di permesso di costruire, che assumono in via diretta l'esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e dell'articolo 28, comma 5, della legge 17 agosto 1942, n. 1150. L'amministrazione che rilascia il permesso di costruire può prevedere che, in relazione alla realizzazione delle opere di urbanizzazione, l'avente diritto a richiedere il permesso di costruire presenti all'amministrazione stessa, in sede di richiesta del permesso di 4

costruire, un progetto preliminare delle opere da eseguire, con l'indicazione del tempo massimo in cui devono essere completate, allegando lo schema del relativo contratto di appalto. L'amministrazione, sulla base del progetto preliminare, indice una gara con le modalità previste dall'articolo 55. Oggetto del contratto, previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, sono la progettazione esecutiva e le esecuzioni di lavori. L'offerta relativa al prezzo indica distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva ed esecutiva, per l'esecuzione dei lavori e per gli oneri di sicurezza. Tale disposizione è stata prima modificata dalla lettera f) del comma 1 dell art. 2 D.Lgs. 31 luglio 2007 n. 113 e poi sostituita dalla lettera f) del comma 1 dell art. 1 D.Lgs. 11 settembre 2008 n. 152. Il Comune chiede se tale disposizione, che comporta, in particolare, la necessità di esperire anche per i menzionati lavori procedura di evidenza pubblica senza eccezioni, sia applicabile nel caso in cui antecedentemente alla sua entrata in vigore sia stata perfezionata una convenzione di lottizzazione, ma non ancora rilasciato il conseguente permesso di costruire. Come osservato dalla Sezione lombarda di questa Corte, che ha avuto modo di occuparsi di identica questione (parere del 26 novembre 2008 n. 95) lo scopo perseguito dal legislatore è di evitare che, attraverso l assunzione in via diretta da parte dei privati titolari del permesso di costruire della realizzazione di opere di urbanizzazione a scomputo del contributo previsto per il rilascio del permesso, venga eluso il principio dell evidenza pubblica per l esecuzione di opere pubbliche. La norma in discorso costituisce adeguamento agli obblighi comunitari (l art. 1 del citato D.Lgs. n. 152/2008, che ha sostituito l art. 32, comma 1 lett. g) 5

del D.Lgs n. 163/2006, è invero espressamente rubricato Disposizioni di adeguamento comunitario ). Come osservato dal Consiglio di Stato in sede di parere allo schema del D.Lgs. n. 152/2008 cit. (Sezione consultiva per gli atti normativi 14 luglio 2008 n. 2357), la modifica del ridetto articolo 32, comma 1, lettera g) è tesa a recepire le osservazioni della Commissione europea relativamente alla realizzazione di opere di urbanizzazione a scomputo. Secondo la Commissione, invero, la norma precedente risultava in contrasto con le regole di cui alla direttiva 2004/18/CE, laddove veniva conservato il diritto di prelazione in favore del promotore individuato unicamente nel titolare del permesso di costruire. La descritta ratio consiglia un interpretazione della norma che ne consenta la più ampia applicazione. I lavori pubblici cui questa testualmente si riferisce sono quelli da realizzarsi da parte dei soggetti privati titolari di permesso di costruire. E dunque la titolarità di tale permesso presupposto per l operare della norma in parola, mentre non v è menzione, ne spazio per altre situazioni giuridiche soggettive, quali quelle derivanti dall essere parte di una convenzione urbanistica. P.Q.M. Nelle considerazioni sopra esposte è il parere di questa Sezione. Copia della presente sarà trasmessa a cura del Direttore della Segreteria all Amministrazione che ne ha fatto richiesta. 6