DELIBERAZIONE N. 69/PAR/2010

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1 CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA PUGLIA Nella Camera di Consiglio del 21 luglio 2010, composta dai magistrati: Dott. Vittorio Lomazzi Dott. Luca Fazio Dott. Stefania Petrucci Dott. Marcello Iacubino Dott. Marco di Marco Presidente Primo Referendario Primo Referendario Referendario Referendario, relatore ha adottato la seguente DELIBERAZIONE N. 69/PAR/2010 sulla richiesta di parere formulata, ai sensi dell art. 7, comma 8, della legge 5 giugno 2003, n. 131, dal Sindaco del Comune di Cisternino, recante un quesito riguardante l interpretazione dell art. 24 del CCNL del Comparto Regioni ed autonomie locali sottoscritto in data ; Vista l ordinanza n. 22/2010, con la quale il Presidente di questa Sezione di controllo ha convocato la Sezione per l odierna seduta e ha nominato relatore il Referendario Dott. Marco Di Marco; Udito il relatore; Ritenuto in FATTO Il comune di Cisternino, con nota a firma del suo sindaco, ha formulato richiesta di parere, ai sensi dell articolo 7, comma 8, della legge n. 131 del 2003 concernente la corretta interpretazione dell art. 24 (Trattamento per attività prestata in giorno festivo. Riposo compensativo) del CCNL del 1

2 personale del Comparto Regioni ed autonomie locali sottoscritto in data Riferisce il Sindaco che il personale della polizia locale è in stato di agitazione in quanto, supportato dalle organizzazioni sindacali, per le prestazioni lavorative in regime di turno ordinario in giornata festiva infrasettimanale rivendica sia l indennità di cui all ar. 22 (Turnazioni), sia l applicazione dell art. 24 (trattamento per attività prestata in giorno festivo) consistente nella corresponsione dell indennità per lavoro straordinario festivo o (in alternativa) nella fruizione di una giornata di riposo compensativo. Il Sindaco riferisce altresì che il Comune si è conformato alle posizioni espresse sull argomento dall Ufficio UPPA presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica e dalla Direzione centrale per le Autonomie presso il Ministero dell Interno - Dipartimento per gli Affari Interni secondo i quali l art. 24 non si applica allorché il dipendente, nell ambito della turnazione, si trova a prestare la propria attività durante un giorno festivo infrasettimanale. Tale posizione è stata più volte sostenuta anche dall ARAN in sede di parere. MOTIVI DELLA DECISIONE 1. Preliminarmente occorre verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi di ammissibilità della richiesta di parere. Al riguardo si premette che la funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti è prevista dall art. 7, comma 8, della 2

3 Legge n. 131/2003 che dispone che le regioni, i comuni, le province e le città metropolitane possano chiedere alle dette Sezioni regionali di controllo pareri in materia di contabilità pubblica. La richiesta di parere in esame è stata formalizzata dal sindaco del comune e quindi dall organo che ai sensi dell art. 50 del TUEL ha la rappresentanza legale dell ente ed è pertanto ammissibile sotto il profilo soggettivo. Non può, inoltre, ritenersi di ostacolo a detta ricevibilità la mancanza nella Regione Puglia del Consiglio delle Autonomie Locali, organo di consultazione tra la Regione stessa e gli Enti locali - previsto dall art. 123 della Costituzione, come modificato dalla Legge Costituzionale n. 3 del 18/10/ con funzione di filtro per le richieste di parere da sottoporre alle Sezioni Regionali di controllo dal momento che tale organo, pur se istituito nella Regione Puglia istituito ai sensi della L. R. n. 29 del 26 ottobre 2007, non risulta ancora operante. 2. Dal punto di vista oggettivo si deve rilevare che ai sensi della ricordata L. 131/2003 le Sezioni regionali della Corte dei Conti possono rendere pareri esclusivamente nella materia della contabilità pubblica. L ambito oggettivo di tale locuzione, in conformità a quanto stabilito dalla Sezione autonomie nell atto di indirizzo del 27 aprile 2004 avente ad oggetto gli indirizzi e criteri generali per l esercizio dell attività consultiva, nonché nella deliberazione n. 5/2006, deve ritenersi riferito alla attività finanziaria che precede o che segue i distinti interventi di settore, ricomprendendo, in particolare, la disciplina dei bilanci e i relativi 3

4 equilibri, l acquisizione delle entrate, l organizzazione finanziariacontabile, la disciplina del patrimonio, la gestione delle spese, l indebitamento, la rendicontazione e i relativi controlli. Inoltre, come precisato nei citati atti di indirizzo, possono rientrare nella funzione consultiva della Corte dei conti le sole richieste di parere volte ad ottenere un esame da un punto di vista astratto e su temi di carattere generale. Il quesito, nella specie, riveste carattere generale ma riguarda l interpretazione di una norma di contratto collettivo del pubblico impiego, per la quale è previsto uno speciale procedimento di interpretazione autentica che è demandato, ai sensi dell art. 49 del D.lgs. 30 marzo 2001 n. 165, all iniziativa delle stesse parti contraenti. Tale sistema è evidentemente ispirato ad esigenze di uniformità di applicazione del contratto sul territorio nazionale e di salvaguardia dell autonomia delle parti contraenti (cfr. Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Toscana, parere n. 3 del 5 febbraio 2009, Sezione regionale di controllo per la Puglia n. 12 del 10 marzo 2010). D altro canto l attività consultiva della Corte non può investire qualsiasi attività degli enti locali per il solo fatto che da esse derivino conseguenze di natura finanziaria-patrimoniale. Ciò infatti non solo rischierebbe di vanificare il limite oggettivo imposto dal legislatore alla funzione consultiva della Corte, ma comporterebbe l estensione dell attività delle Sezioni regionali a tutti i vari ambiti dell azione amministrativa con l ulteriore conseguenza che le Sezioni 4

5 regionali di controllo della Corte dei conti diventerebbero organi di consulenza generale delle autonomie locali. Tutto quanto sopra considerato, il quesito sottoposto all esame della sezione (a prescindere dalle evidenti conseguenze sul versante della spesa pubblica) poiché riguarda la corretta applicazione di istituti giuridici ed economici previsti dai vigenti CCNL esula dalla materia della contabilità così come deve essere correttamente intesa alla luce del ricordato e condivisibile atto di indirizzo della Sezione autonomie del 2004 (cfr. in senso conforme Sez. Reg. Contr. Lombardia delib. n. 65/2008, n. 45/2008, n. 41/2007, n. 39/2007). Pertanto la richiesta di parere vertendo sull interpretazione dell art. 24 del CCNL del Comparto Regioni ed Autonomie locali sottoscritto in data , è da ritenersi inammissibile sotto il profilo oggettivo. P.Q.M. La Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Regione Puglia dichiara inammissibile la richiesta di parere di cui in narrazione. Copia della presente sarà trasmessa a cura del Direttore della Segreteria all Amministrazione che ne ha fatto richiesta. Così deliberato in Bari, nella Camera di Consiglio del 21 luglio Il relatore f.to Marco Di Marco Depositata in Segreteria il 22/07/2010 Il Direttore della Segreteria f.to Carmela Doronzo Il Presidente f.to Vittorio Lomazzi 5