Gli autori del volume sono: Silvia Vaccaro (curatrice)

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Transcript:

Il volume raccoglie i risultati della ricerca realizzata nel 2011 nell ambito delle attività promosse dal Centro Euroguidance Italy con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, DG per le Politiche Attive e Passive del Lavoro. Gli autori del volume sono: Silvia Vaccaro (curatrice) Arianna Angelini (par. 3.3) Franco Cesari (par. 3.1) Gabriella Falzacappa (par. 1.1) Concetta Fonzo (par. 1.2) Giuseppe Forte (cap. 2) Anna Iorio (par. 1.3) Antonella Pittau (par.3.2). Il presente volume è finanziato con il sostegno della Commissione europea. Gli autori degli articoli contenuti in questa pubblicazione sono i soli responsabili delle idee e delle opinioni ivi espresse, e la Commissione europea declina ogni responsabilità sull uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.

Indice Introduzione 7 1. La mobilità per studio e lavoro in Europa 1.1 Le iniziative, i programmi e gli strumenti comunitari per la mobilità 11 1.2 Il nuovo Programma Erasmus for All 21 1.3 Le reti europee d informazione a sostegno della mobilità transnazionale per l apprendimento: Euroguidance ed Europass 27 2. La metodologia d indagine 2.1 Contesto e aspetti operativi 37 2.2 Piano di campionamento 39 2.3 Caratteristiche dello strumento di rilevazione 41 3. I risultati dell indagine 3.1 Tipologie, caratteristiche e fabbisogni dell utenza 51 3.2 Caratteristiche dei servizi erogati 61 3.3 Caratteristiche e fabbisogni informativi e formativi 4. Allegato degli operatori che erogano i servizi 75 Questionario di rilevazione 91

(6)

Introduzione L indagine conoscitiva presentata in questo rapporto si inserisce nell ambito delle attività che l Isfol realizza con il Centro Euroguidance Italy per promuovere la mobilità transnazionale per l apprendimento. La mobilità transnazionale per l apprendimento è considerata uno degli strumenti fondamentali per raggiungere gli obiettivi indicati dalla strategia Europa 2020. Essa, infatti, contribuisce ad accrescere il capitale umano, a creare maggiori opportunità lavorative, a combattere i rischi di isolamento e xenofobia e a promuovere un senso più profondo di identità e cittadinanza europea, stimolando la circolazione dei saperi quale fattore fondamentale per il futuro dell Europa della conoscenza. La mobilità per l apprendimento assume, quindi, un importanza e un peso crescenti nell agenda politica europea ed è oggi uno dei temi principali su cui si stanno concentrando le politiche e i programmi d intervento a livello comunitario. Il Centro Euroguidance Italy, promosso dalla Commissione europea - DG Istruzione e Cultura - e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - DG per le Politiche Attive e Passive del Lavoro, contribuisce al perseguimento delle priorità definite a livello comunitario, offrendo servizi d informazione e di (7)

formazione a tutti coloro che intendono realizzare un esperienza di studio o di formazione all estero e a coloro che, a vario titolo, erogano servizi e svolgono attività di orientamento e di mobilità geografica per l apprendimento. Per svolgere in modo efficace tali compiti, è necessario che il Centro Euroguidance Italy disponga di informazioni sul numero e sulle caratteristiche degli enti/ organismi che in Italia svolgono attività di promozione della mobilità transnazionale per l apprendimento, nonché sui loro fabbisogni informativi e formativi in materia di mobilità. A questo obiettivo risponde l indagine conoscitiva che è stata realizzata nel 2011, in collaborazione con il Centro Nazionale Europass, e che ha coinvolto poco meno di 1.100 organismi tra istituti di istruzione secondaria di secondo grado, istituti di istruzione superiore, enti di formazione, associazioni di rappresentanza delle parti sociali, servizi per l impiego, centri di orientamento, reti europee d informazione e informa giovani. Il presente rapporto si compone di tre capitoli. Il primo è dedicato all evoluzione delle politiche comunitarie per l occupazione e al ruolo che la mobilità transnazionale per l apprendimento e gli strumenti ad essa dedicati svolgono in questo quadro. Il secondo capitolo descrive il piano di campionamento e lo strumento di rilevazione utilizzato per svolgere l indagine. Il terzo e ultimo capitolo analizza i dati acquisiti, individuando, complessivamente e per ciascuna tipologia di organismo coinvolto nell indagine, le caratteristiche degli operatori che erogano servizi per la mobilità e i loro fabbisogni formativi e informativi, le caratteristiche e le principali richieste dei cittadini che si rivolgono agli organismi coinvolti nell indagine. (8)

la mobilità per studio e lavoro la mobilità per in studio e lavoro 1 in Europa (9)

1.1 Le iniziative, i programmi e gli strumenti comunitari per la mobilità Nel marzo 2010 la Commissione europea ha presentato la strategia Europa 2020 allo scopo di rilanciare l economia dell Unione europea, così profondamente segnata dalla crisi finanziaria mondiale degli ultimi anni, e di riportare l occupazione a livelli di maggiore stabilità. La nuova strategia si concentra principalmente sui settori in cui è necessario intervenire: conoscenza e innovazione, economia più sostenibile e un alto tasso di occupazione e inclusione sociale. Priorità queste, che intendono aiutare l UE e gli Stati membri ad uscire dalla crisi e riconfermare gli attuali modelli sociali. Per l attuazione di tali priorità, il Consiglio europeo ha concordato 5 obiettivi principali 1 sulla base dei quali gli Stati membri sono chiamati ad elaborare programmi nazionali di riforma ed azioni a contenuto specifico. 1 Portare al 75% il tasso di occupazione delle persone di età compresa fra il 20 e i 64 anni, anche mediante una maggiore partecipazione dei giovani, dei lavoratori più anziani e di quelli poco qualificati e una migliore integrazione dei migranti legali; portare al 3% del PIL dell UE i livelli di investimento pubblico e privato nella ricerca, sviluppo e innovazione; ridurre le emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 1990 e portare al 20% la quota delle fonti di energia rinnovabili nel consumo finale di energia, puntando ad un miglioramento del 20% dell efficienza energetica; migliorare i livelli di istruzione, in particolare mirando a ridurre i tassi di dispersione scolastica e aumentando la percentuale delle persone che hanno completato l istruzione terziaria o equivalente; promuovere l inclusione sociale in particolare attraverso la riduzione della povertà. (11)

Uno dei temi strumentali al raggiungimento di questi obiettivi è quello della mobilità dei cittadini per motivi di studio o di lavoro. Gli Stati membri sono infatti chiamati a dare attuazione a Europa 2020 anche attraverso politiche e strumenti che rendano la mobilità una caratteristica naturale degli europei ed un opportunità accessibile a tutti i giovani in Europa. Come già espresso dal Libro Verde sulla promozione della mobilità dei giovani per l apprendimento (8 luglio 2009), la mobilità è oggi lo strumento base per costruire una società ad alto contenuto di conoscenza e per raggiungere gli obiettivi compresi nelle politiche e strategie europee a favore della crescita e dell occupazione. La mobilità, dunque, quale sinonimo di accrescimento personale, possibilità di apprendimento in molteplici contesti, miglioramento delle conoscenze linguistiche, maggiore impiego delle risorse umane nei settori produttivi nazionali, lotta all isolamento e maggiore inclusione sociale delle classi più svantaggiate. Questi rappresentano gli elementi principali sui quali è necessario investire ai fini della rinascita economica. È attraverso l acquisizione di nuovi saperi e nuove competenze, infatti, che le persone accrescono le proprie possibilità di occupazione e si rendono competitive all interno del mercato del lavoro. Non è un caso che la Commissione europea abbia più volte sottolineato l esigenza di investire nell istruzione e nella formazione a favore di tutti i giovani e di puntare ai loro saperi quale garanzia di concorrenza e competitività a livello internazionale. Alla luce di questa prospettiva, è comprensibile che la mobilità, intesa come (12)

chiave d accesso al mondo del lavoro, è oggi uno dei temi principali che fa da impianto alla nuova strategia Europa 2020, tema questo confermato e sostenuto anche da una serie di iniziative faro che hanno lo scopo di indirizzare gli interventi dei governi nazionali. Fra queste è da evidenziare l Iniziativa Youth on the Move, intesa a migliorare l efficienza dei sistemi di insegnamento e consentire un più agevole ingresso nel mondo del lavoro, che comprende quattro linee di azione specifiche: apprendimento permanente, istruzione superiore, occupazione giovanile e mobilità. In relazione a quest ultima azione, la Commissione ha definito una serie di strumenti e suggerito linee di intervento per cercare di indirizzare gli Stati verso un maggiore sostegno alla mobilità: un sito web informativo delle possibilità di apprendimento e mobilità in Europa, la proposta di una raccomandazione del Consiglio volta al superamento degli ostacoli alla mobilità per l apprendimento e l avvio del processo per la definizione di un passaporto europeo delle competenze (European Skills Passport) che ha la finalità di migliorare la trasparenza dei titoli e delle qualifiche e di favorire il riconoscimento delle competenze maturate in contesti formativi formali e non formali. A Youth on the Move si affianca un altra Iniziativa faro che la Commissione ha delineato per la realizzazione di un Europa intelligente, sostenibile e solidale: New Skills for New Jobs, con la quale la Commissione si propone di raggiungere entro il 2020 l obiettivo di occupare professionalmente il 75% della popolazione in età compresa tra i 20 e i 64 anni. Tale obiettivo potrà essere (13)

perseguito anche attraverso la valorizzazione delle esperienze di mobilità che contribuiscono ad accrescere il patrimonio personale di competenze e saperi da utilizzare sul posto di lavoro. Non a caso alcuni dati relativi ad esperienze di placement ovvero di un periodo di tirocinio all estero confermano che questo tipo di mobilità non solo migliora l occupabilità, ma anche l occupazione propriamente detta, segno che il mercato del lavoro premia l esperienza più di quanto non facciano i sistemi preposti alla sua certificazione. La nuova strategia europea conferma e rafforza un orientamento già delineato dalle istituzioni comunitarie mediante l attuazione di programmi e iniziative che, nel corso degli anni, hanno contribuito a sostenere la mobilità e ad innalzare il livello di competenze delle persone. In quest ottica il Programma d azione nel settore dell istruzione e della formazione durante l intero arco della vita (Lifelong Learning Programme 2007-2013), ha messo in campo azioni e programmi volti a favorire gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione all interno della Comunità, affinché questi siano sempre un riferimento di qualità mondiale per fare dell Unione Europea la società della conoscenza più dinamica e competitiva al mondo 2. L auspicio racchiuso in questo slogan conferma che 2 Consiglio europeo di Lisbona, marzo 2000. (14)

il buon esito della transizione ad un economia basata sulla conoscenza deve essere accompagnato da un maggiore impegno nello sviluppo dell istruzione e della formazione lungo l arco della vita che, a sua volta, trae beneficio da una maggiore mobilità dei cittadini. Tra gli strumenti messi a disposizione dal Lifelong Learning Programme 2007-2013 vi sono le reti europee d informazione sulla mobilità transnazionale per studio e lavoro. I network oggi a servizio dell utente per promuovere la mobilità sono molteplici e specializzati in diversi campi di azione: la rete EURES, ad esempio, ha l obiettivo di informare e di facilitare l incontro tra domanda e offerta di lavoro all estero, informando e orientando i cittadini sulle possibilità di lavoro e sulle condizioni di vita e di lavoro nello Spazio economico europeo; la rete NARIC/ ENIC promuove e facilita il riconoscimento dei titoli accademici stranieri; la rete Eurodesk ha il compito di informare e orientare i giovani sui programmi promossi dall Unione europea e dal Consiglio d Europa e, infine, la rete Europe Direct che offre assistenza e consulenza ai cittadini su tematiche quali istituzioni, legislazione, politiche comunitarie e finanziamenti da parte dell Unione europea. A queste si aggiungono la rete Euroguidance che sostiene la mobilità per studio e/o di lavoro dei cittadini e l Iniziativa Europass che promuove un Portafoglio di cinque documenti per la trasparenza dei titoli e delle competenze e supporta i cittadini nelle fasi di conseguimento dei documenti (queste ultime due reti sono descritte più approfonditamente nel par. 1.3). (15)

Nonostante la molteplicità dei servizi e degli strumenti di supporto messi a disposizione del cittadino, numerosi sono ancora gli ostacoli che frenano sensibilmente la decisione di trascorrere un periodo di apprendimento all estero. L insicurezza legata alla scarsa conoscenza linguistica dell interessato e la mancanza di adeguate risorse finanziarie per sostenere il periodo di soggiorno costituiscono, ancora oggi, i principali deterrenti alla mobilità. A questi si aggiunge l annoso problema del riconoscimento e della valutazione dell esperienza compiuta all estero. Infatti, il timore che l apprendimento realizzato non sia convalidato nel proprio Paese costituisce un forte deterrente per coloro che intendono intraprendere un esperienza di mobilità transnazionale. Tale preoccupazione ha aperto un lungo dibattito a livello governativo che ha portato le Istituzioni europee, di concerto con gli Stati membri, a definire strumenti e sistemi di salvaguardia dei risultati dell apprendimento ottenuti mediante un soggiorno all estero, tra i quali: il sistema europeo di trasferimento e di accumulo dei crediti (ECTS), il sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale (ECVET) e il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). L obiettivo comune di questi strumenti è di orientare i sistemi di istruzione e di formazione verso i risultati dell apprendimento, sarà così più semplice per le scuole, le università, le aziende e le organizzazioni riconoscere i periodi di mobilità di studio o di lavoro e trasformarli in concrete possibilità di impiego professionale. (16)

Un altra questione particolarmente dibattuta è la difficoltà di riconoscere le conoscenze e i saperi che sono acquisiti nell ambito di attività non specificatamente concepite come apprendimento o che sono il risultato di attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. L apprendimento non formale e informale ha assunto un ruolo sempre più determinante per la crescita personale e professionale dell individuo e, nell ambito del principio europeo di apprendimento lungo tutto l arco della vita, l individuazione e la validazione di tale apprendimento divengono strumenti chiave per conferire trasparenza alle competenze e consentirne altresì il trasferimento in contesti differenti. Secondo le indicazioni fornite a più riprese negli ultimi anni dall Unione europea, l individuazione e la validazione dell apprendimento non formale e informale sono al servizio dell individuo che apprende. Tali processi sostengono l integrazione sociale, l occupabilità, l inclusione e la giustizia sociale, lo sviluppo e l impiego delle risorse umane e favoriscono l incontro fra domanda e offerta di lavoro. È alla luce di queste considerazioni, e in relazione ai nuovi bisogni emergenti, che nasce l esigenza di ripensare alla mobilità per renderla più effettiva e alla portata di tutti. L obiettivo in questo senso comprende in primo luogo una maggiore partecipazione di tutti i soggetti interessati studenti, apprendisti, volontari, insegnanti, ricercatori, formatori, animatori socioeducativi, imprenditori o giovani in cerca di occupazione nonché l impegno da parte dei rappresentanti governativi alla definizione di interventi specifici (17)

che mirino al rilancio della mobilità professionale e di studio mediante: una maggiore integrazione degli attori pubblici; un migliore sistema di informazione sui programmi di mobilità; la semplificazione delle procedure relative alla costruzione di partenariati tra istituzioni scolastiche e sistema impresa; l incremento e la differenziazione dei finanziamenti per la mobilità; l implementazione e la totale accettazione dell approccio per learning outcomes attraverso la definizione di accordi legislativi a differenti livelli che vedano un coinvolgimento di autorità nazionali, agenzie formative, parti sociali e organizzazioni non governative e, parallelamente, la messa a punto di strumenti di valorizzazione e spendibilità dell apprendimento nel suo insieme. Anche la promozione della mobilità dovrà giocare un ruolo fondamentale. Le reti europee di regioni, società, istituzioni, associazioni professionali e studentesche dovranno impegnarsi non solo nella promozione presso i giovani della mobilità in sé, ma anche in capillari azioni informative sui vantaggi che si possono trarre da un esperienza di soggiorno in contesti diversi da quelli di appartenenza. In questa partita anche le imprese potranno svolgere un ruolo fondamentale offrendo ai giovani la possibilità di fare un esperienza lavorativa in un contesto di apprendimento nuovo e di potenziare conoscenze e competenze già possedute attraverso tirocini, programmi di ricerca e progetti di collaborazione che prevedano periodi di mobilità all estero. Anche le imprese potranno trarre vantaggio da questa forma d investimento, che contribuisce ad au- (18)

mentare i loro livelli di internazionalizzazione e di competitività. Inoltre, la promozione della mobilità non può non tenere in considerazione i gruppi più svantaggiati che molto spesso rimangono esclusi dalle opportunità di accrescimento personale e professionale. Infatti, gli obiettivi della mobilità globalizzazione, competitività e inclusione sociale valgono ancora di più per quei gruppi considerati vulnerabili economicamente o socialmente ma che, invece, costituiscono una risorsa umana importante al pari degli altri gruppi sociali. Solo per mezzo di questa visione d insieme la mobilità potrà assumere una nuova connotazione e specificità divenendo, nel contempo, parte fondamentale e funzionale di un più ampio progetto di rinascita economica e sociale. (19)

1.2 Il nuovo Programma Erasmus for All Allo scopo di potenziare l impegno a favore della mobilità per l apprendimento, la Commissione europea ha lanciato, per il prossimo periodo di programmazione 2014-2020, un nuovo Programma nel campo dell istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, denominato Erasmus for all. Il nuovo Programma raccoglie le finalità e gli obiettivi, unificandoli in un unico quadro di azione, di sette programmi attualmente attivi nei settori dell istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, ossia: il Lifelong Learning Programme con i rispettivi sottoprogrammi: Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig; Gioventù in Azione; i cinque programmi di cooperazione internazionale: Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e i programmi di cooperazione con i paesi industrializzati. Il Programma sarà unico al fine di ottimizzarne la struttura e permettere procedure di accesso semplificate, in altri termini l obiettivo è quello di realizzare una struttura semplice e streamlined con un buon equilibrio tra ar- (21)

monizzazione e flessibilità; questo consentirà, a parere della Commissione europea, di superare l attuale frammentazione e le duplicazioni di iniziative, in vista di una maggiore efficacia e per dare nuovo impulso alla mobilità, alla cooperazione e alla competitività. Perché i risultati non si disperdano, ma abbiano la forza di una massa critica, è necessaria la massima razionalizzazione e semplificazione nella gestione del Programma, ad oggi eccessivamente frammentato in numerosi percorsi, talvolta talmente ripetitivi da generare fatica, confusione, eccessivi costi nella gestione. Gli obiettivi rimangono essenzialmente gli stessi: modernizzare i sistemi di istruzione e formazione per incrementare le competenze e, quindi, l occupabilità delle persone. Erasmus for all, dove il nome Erasmus è stato scelto perché più conosciuto e universalmente associato alla mobilità per l apprendimento ed alla cooperazione europea, coprirà tutti i livelli dell istruzione e della formazione, nonché attività ed esperienze di apprendimento non formali. Più nello specifico, Erasmus for all comprenderà: Erasmus per le scuole, Erasmus per la formazione, associato all istruzione ed alla formazione professionale nonché alla formazione per gli adulti, Erasmus per l istruzione terziaria ed Erasmus per la partecipazione giovanile. Nel complesso l architettura del nuovo Programma è basata su tre macro azioni chiave che sono rispettivamente: la mobilità per l apprendimento degli (22)

individui, la cooperazione per l innovazione e le buone pratiche, il supporto per la riforma delle politiche. Il nuovo Programma prevede un aumento del budget di oltre il 70% rispetto agli attuali programmi considerati singolarmente, per giungere ad offrire a 5 milioni di persone l opportunità di studiare o formarsi all estero. Il supporto di Erasmus for all alla mobilità per l apprendimento si focalizzerà su quattro attività chiave: mobilità dei professionisti; mobilità degli studenti, sia dei percorsi di IFP che accademici; l Erasmus Master per la mobilità di studenti universitari; mobilità giovanile che comprenderà sia il volontariato che gli scambi giovanili. In base ad alcune stime sulla prossima programmazione Erasmus for all dovrebbe consentire: ad un milione di insegnanti, formatori ed operatori giovanili di ricevere un finanziamento per svolgere attività di insegnamento o di formazione all estero (rispetto a 600.000 nel quadro dei programmi attuali); a 34.000 studenti di ricevere borse di studio destinate ad un diploma congiunto che prevede periodi di studio in almeno due istituti di istruzione superiore esteri (rispetto ai 17.600 beneficiari nel quadro del programma attuale); a 330.000 studenti di master di ricevere garanzie sui prestiti per contribuire al finanziamento dei loro studi all estero nel quadro di un meccanismo totalmente nuovo; (23)

a 735.000 studenti della formazione professionale di compiere parte del loro percorso educativo e formativo all estero (rispetto a 350 000 nel quadro del Programma attuale); a 700.000 giovani di partecipare a tirocini in imprese all estero (rispetto a 600.000 nel quadro del Programma attuale); a 540.000 giovani di partecipare ad attività di volontariato all estero o a scambi di giovani (rispetto a 374.000 nel quadro del Programma attuale). Il supporto di Erasmus for all alla cooperazione per l innovazione e alle buone pratiche si focalizzerà, invece, su altre quattro attività chiave: partnership strategiche tra istituti di istruzione, organizzazioni giovanili ed altri attori rilevanti; partnership tra istituti di istruzione e formazione ed imprese; piattaforme IT compreso e-twinning e la capacity building in paesi terzi. In questo ambito Erasmus for all, secondo alcune stime sulla prossima programmazione, dovrebbe consentire: a 115.000 istituzioni/organizzazioni del settore dell istruzione, della formazione e/o delle attività per i giovani o ad altri organismi di ottenere finanziamenti per la creazione di oltre 23.000 partenariati strategici per realizzare iniziative comuni e promuovere lo scambio di esperienze e di know-how; a 4.000 istituti di istruzione e imprese di creare 400 alleanze della conoscenza e alleanze di competenze settoriali per incentivare l occupabilità, l innovazione e l imprenditorialità; (24)

a diverse piattaforme e comunità virtuali di mettere in campo forme alternative di mobilità. Il supporto di Erasmus for all alle riforme delle politiche si focalizzerà, infine, su tre attività chiave, ossia: supporto al metodo aperto di coordinamento ed al semestre europeo; promozione di strumenti europei e loro valorizzazione ed implementazione; rafforzamento del dialogo politico tra stakeholder. A tal proposito, risulta interessante ricordare che più di 10 milioni di persone usano attualmente il CV Europass online per la loro ricerca di lavoro. Tale strumento UE insieme a tanti altri, messi a regime in questi anni, verranno ulteriormente promossi e migliorati con Erasmus for all. Il nuovo Programma comunitario, infatti, aumenterà anche il supporto per l implementazione a livello nazionale degli strumenti per la trasparenza, come ad esempio l EQF e l ECVET, nonché le reti europee per la mobilità e l orientamento, compreso Euroguidance. In particolare, in tema di rafforzamento e potenziamento degli strumenti per la mobilità e la trasparenza, la Commissione europea ha in programma di migliorare il portale EQF con l aggiunta anche delle informazioni contenute nella banca dati di Ploteus 3. 3 Ploteus è un portale sulle opportunità di apprendimento in Europa. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/ploteus/home.jsp?language=it. (25)

In conclusione, la dotazione finanziaria proposta è di 19 miliardi di Euro, inclusi 1,8 miliardi per la cooperazione internazionale. Si tratta di un cospicuo finanziamento finalizzato a: promuovere la modernizzazione dell istruzione; sviluppare l innovazione e lo spirito di iniziativa; promuovere la valutazione dell efficacia dell investimento nei sistemi di istruzione; aiutare gli Stati membri ad adottare politiche e strategie efficaci. (26)

1.3 Le reti europee d informazione a sostegno della mobilità transnazionale per l apprendimento: Euroguidance ed Europass Euroguidance: rete europea d informazione sulla mobilità per l apprendimento Nel processo di orientamento, l informazione può essere definita come una condizione di base per assicurare a tutti i cittadini la possibilità di formulare scelte motivate e consapevoli sui percorsi formativi e lavorativi. Parlare di condizione di base significa avere chiaro che l informazione non esaurisce il processo di orientamento, sia dal punto di vista dell utente sia dal punto di vista dell operatore, ma che, tuttavia, un adeguato patrimonio informativo è una pre-condizione senza la quale le attività di consulenza orientativa perderebbero la loro finalizzazione e la loro efficacia. D altra parte, l integrazione è una finalità irrinunciabile per l orientamento se si vuole ridurre la frammentarietà/parzialità delle risposte agli utenti e se si vuole eliminare la discontinuità del sostegno orientativo. La rete è la modalità organizzativa propria dell integrazione. I servizi in rete sono in grado di affrontare la complessità sociale che viviamo e di mettere al centro le specifiche esigenze e i fabbisogni dei cittadini. (27)

La rete favorisce la circolazione delle informazioni, affinché queste siano la base di una costante azione formativa per la comunità, e valorizza le competenze individuali per un interesse collettivo, allo scopo di creare reti di persone risorse che agiscano da propulsore e stimolo di nuove progettualità. La rete Euroguidance creata nel 1992 dalla Commissione europea DG Educazione e Cultura e dalle autorità nazionali competenti in ciascun Paese, ha una duplice finalità: promuovere la mobilità per motivi di studio e di formazione in Europa, aiutando gli operatori di orientamento e i singoli utenti ad una migliore comprensione delle opportunità disponibili nell Unione europea; sviluppare la dimensione europea dell orientamento. In tutti i paesi europei che hanno aderito alla rete sono stati costituiti dei Centri, che, attraverso una stretta collaborazione, favoriscono e promuovono la raccolta, la produzione e la circolazione di informazioni sull offerta d istruzione e di formazione e sulle opportunità di mobilità in Europa, nonché sui sistemi nazionali di orientamento. Il network è costituito da 65 Centri presenti in 31 Paesi europei. Esistono Centri Euroguidance in tutti gli Stati membri dell Ue/See e di pre-adesione, oltre che in Svizzera. Euroguidance è, inoltre, responsabile dell implementazione del portale Ploteus dedicato alle opportunità di apprendimento nello spazio europeo: http://ec.europa.eu/ploteus. (28)

Maggiori informazioni sulla rete europea Euroguidance si possono trovare sul sito web: www.euroguidance.net/index.htm. Dal 2006 l attività di Euroguidance è prevista nella Decisione n. 1720/2006/ CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006, che ha istituito il Programma d azione nel campo dell apprendimento permanente Lifelong Learning. L articolo 33 Azioni del programma trasversale della suddetta Decisione prevede, infatti, al comma 1 lett. e - i), la rete Euroguidance quale azione finanziabile all interno del Programma trasversale. A livello nazionale, la struttura di riferimento è Euroguidance Italy che opera presso l Isfol, su incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, DG per le Politiche Attive e Passive del Lavoro. Il Centro Euroguidance Italy favorisce e supporta la mobilità in Europa per motivi di studio e di lavoro attraverso le seguenti attività: elaborazione e diffusione di materiali informativi; organizzazione e partecipazione ad eventi e manifestazioni di settore; supporto informativo specialistico agli operatori dell orientamento, della formazione e della mobilità; scambio di buone pratiche; organizzazione di visite di studio per gli operatori dell orientamento e della mobilità europea. (29)

Il Centro Euroguidance Italy assicura la diffusione delle informazioni attraverso: il sito www.euroguidance.it; la spedizione gratuita delle pubblicazioni agli enti interessati; la distribuzione del materiale divulgativo in occasione di fiere e di eventi dedicati all orientamento e alla mobilità; l attività di sportello nazionale ed europeo volta a soddisfare i quesiti degli utenti sulle possibilità di studio e formazione in Europa. Per assicurare una diffusione capillare delle informazioni e dei materiali, Euroguidance coordina la Rete Nazionale di Diffusione (RDN) composta da strutture ed esperti impegnati nel settore dell orientamento e della mobilità. La RDN rappresenta uno strumento fondamentale per dialogare con gli operatori dei settori dell orientamento e della mobilità e le Amministrazioni provinciali e regionali. Dopo diversi anni di attività, la Rete Nazionale di Diffusione raccoglie numerosi centri pubblici e privati, presenti in tutte le regioni italiane, che offrono servizi di orientamento ed informazione alla mobilità. Gli esperti aderenti alla RND partecipano ai seminari formativi su argomenti specifici ed alle riunioni plenarie organizzati dal Centro Euroguidance con la finalità di creare occasioni di scambio e di confronto reciproco su temi di interesse comune e opportunità di partnership per eventuali progetti. (30)

Europass: l Iniziativa europea per la trasparenza delle competenze e delle qualifiche Nel dicembre 2004 la Commissione europea ha adottato la Decisione n.2241/2004/ce relativa all istituzione di un Quadro unico per la trasparenza delle competenze e delle qualifiche, denominato Europass. Europass è un Portafoglio di documenti pensato per facilitare la mobilità geografica e professionale dei cittadini europei mediante la valorizzazione del patrimonio di esperienze e conoscenze teoriche e pratiche acquisite nel tempo. I documenti contenuti nel Portafoglio Europass, definiti anche dispositivi europei per la trasparenza, sono stati realizzati tra il 1996 e il 2002 dalla Commissione europea, dal Consiglio d Europa, dall Unesco e con la collaborazione degli Stati membri, allo scopo di rendere più leggibili le certificazioni e i titoli rilasciati a livello nazionale. Infatti, i dispositivi di trasparenza contengono informazioni che si aggiungono a quelle contenute nei titoli ufficiali rilasciati a livello nazionale, rendendone il contenuto più leggibile a livello europeo e più spendibile in ambito professionale e/o di studio. Il Portafoglio Europass è oggi costituito dai seguenti 5 strumenti: (31)

Europass Curriculum Vitae È un formato standard di Curriculum Vitae che consente di uniformare la presentazione dei titoli di studio, delle esperienze lavorative e delle competenze individuali. Riguarda l insieme delle competenze personali. Europass Passaporto delle Lingue È uno strumento che accompagna l individuo nel percorso di apprendimento delle lingue straniere lungo tutto l arco della vita. Europass Mobilità È un documento individuale che conferisce trasparenza e visibilità ai periodi di apprendimento all estero. Europass Supplemento al Certificato È un documento che accompagna e integra i titoli/diplomi/qualifiche professionali e fornisce informazioni riguardo il contenuto del percorso formativo, il livello della qualifica e le competenze acquisite. Europass Supplemento al Diploma È un documento integrativo del titolo ufficiale conseguito nell ambito di un percorso di istruzione superiore (accademico e non accademico) e fornisce una descrizione della natura, del livello, del contenuto e dei risultati di tale percorso. (32)

Tutti i documenti compresi nel Portafoglio sono disponibili sia in formato cartaceo che in forma elettronica e il loro schema è identico in tutti i Paesi membri dell Unione europea, dello Spazio economico europeo e nei Paesi candidati. In ogni Paese europeo che ha aderito all Iniziativa opera un Centro Nazionale Europass (NEC) che si occupa di promuovere la conoscenza e l utilizzo dei dispositivi contenuti nel Portafoglio Europass. In Italia, il NEC è stato istituito nel 2005 presso l Isfol ed è promosso e finanziato dalla Commissione europea e, a livello nazionale, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Il NEC Italia svolge le seguenti funzioni: Coordinamento: garantisce che i documenti Europass siano accessibili a tutti i cittadini e siano rilasciati conformemente alla Decisione europea n. 2241/2004/CE e alle disposizioni nazionali; Promozione: svolge attività d informazione e promozione rivolte al grande pubblico e agli attori chiave dei sistemi d istruzione, formazione e lavoro. Il Portafoglio Europass, infatti, è diffuso su tutto il territorio nazionale e si rivolge, in particolare, ai datori di lavoro, agli operatori di orientamento e agli operatori dell istruzione e della formazione; (33)

Rilascio del documento Europass su richiesta degli organismi promotori dei progetti di mobilità transnazionale. Inoltre, il NEC svolge altre funzioni quali: la gestione del sito internet: www.europass-italia.it, che contiene informazioni sulla natura e sulla finalità dei dispositivi europei per la trasparenza e il link al portale europeo Europass (http://europass.cedefop.europa.eu) per la compilazione online dell Europass Curriculum Vitae e dell Europass Passaporto delle Lingue; le attività d informazione e di formazione rivolte agli operatori dell orientamento, dell istruzione e della formazione professionale; il monitoraggio e la valutazione sull utilizzo dei dispositivi Europass in Italia. (34)

la metodologia la metodologia 2 d indagine

2.1 Aspetti operativi Inizialmente è stato individuato l universo di riferimento su cui realizzare l indagine, costituito da circa 4.700 organismi tra istituti di istruzione superiore, enti di formazione, università, organismi di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori, centri per l impiego, organismi che erogano servizi di informazione e orientamento per la mobilità transnazionale e che operano in tutte le regioni italiane. In seguito, data la presenza considerevole di incongruenze e sovrapposizioni è stato necessario realizzare un operazione di cleaning degli archivi degli enti individuati che ha portato ad un ridimensionamento delle unità utilizzabili ai fini dell indagine da 4733 a 4390 (tab. 2.1). (37)

Tab. 2.1 Enti contenuti negli archivi e enti potenzialmente contattabili a seguito delle operazioni di cleaning sull archivio N. enti N. enti contenuti negli archivi potenzialmente contattabili tramite posta elettronica Informagiovani 1.091 1.037 Reti Europee 164 139 Università 139 117 Servizi per l impiego e 497 471 Centri di Orientamento Enti datoriali 142 142 Enti di formazione 854 798 Scuole 1.846 1.686 Totale 4.733 4.390 Fonte Isfol 2011 (38)

2.2 Piano di campionamento La metodologia di campionamento utilizzata è stata di tipo casuale per regioni e per tipologia di organismi che costituiscono l universo di riferimento. Al fine di individuare il campione di indagine, è stato inviato, tramite e-mail, un pre-questionario volto ad accertare in via preliminare l erogazione da parte dell ente contattato di servizi di mobilità transazionale e, in caso di esito positivo, sono state raccolte informazioni per l individuazione della persona responsabile di tali servizi. Nel caso di una mancata risposta da parte dell ente, sono stati inviati da un minimo di due ad un massimo di sette solleciti. Inoltre, poiché non sempre l indirizzo di posta elettronica era presente, il prequestionario è stato inviato anche via fax, seppur in minima misura. Le rispo- (39)

ste complessivamente ricevute sono state 1.325 (ossia il 30,2% del totale, di cui 870 in modo positivo e 455 in modo negativo), mentre la restante parte (3.065 pari al 69,8% del totale) non ha risposto (tab. 2.2). Tab. 2.2 Enti che hanno partecipato alla fase preliminare dell indagine Fanno Non fanno Totale Tasso Mobilità Mobilità di risposta Informagiovani 233 77 310 29,9 Reti Europee 69 7 76 54,7 Università 52 3 55 47,0 Servizi per l impiego e 203 96 299 63,5 Centri di Orientamento Enti datoriali 2 7 9 6,3 Enti di formazione 128 179 307 38,5 Scuole 183 86 269 16,0 Totale 870 455 1.325 30,2 Fonte Isfol 2011 (40)

2.3 Caratteristiche dello strumento di rilevazione L indagine campionaria è stata realizzata somministrando un questionario, della durata di circa 15 minuti, con tecnica CATI (Computer assisted telephone interviewing), per mezzo di rilevatori con esperienza nel campo e preventivamente formati attraverso briefing teorici e pratici. Il questionario, composto da 26 domande, prevede una sezione descrittiva in cui si raccolgono informazioni sulle figure professionali deputate a svolgere attività di informazione e/o di orientamento e sui servizi erogati e una sezione riguardante gli strumenti di supporto relativi alla informazione/formazione per le stesse figure professionali. Tutte le domande sono a risposta chiusa, con items già codificati. Al fine di compiere al meglio l operazione, sono stati creati due sottoinsiemi: il primo conteneva gli enti che avevano risposto positivamente al pre-questionario (870), il secondo gli enti che avevano deciso di non partecipare alla mappatura (2447) tramite posta elettronica ed il cui recapito telefonico era apparentemente valido (tab.2.3). (41)

Tab. 2.3 Enti potenzialmente intervistabili mediante tecnica CATI Enti Enti Totale che avevano che non avevano risposto risposto al pre-questionario al pre-questionario, ma di cui si disponeva di un contatto telefonico Informagiovani 233 694 927 Reti europee 69 61 130 Università 52 58 110 Servizi per l impiego e 203 172 375 Centri di Orientamento Enti Datoriali 2 131 133 Enti di Formazione 128 493 621 Scuole 183 838 1.021 Totale 870 2.447 3.317 Fonte Isfol 2011 Complessivamente, sono state realizzate 1.088 interviste (tab. 2.4), di cui 865 fanno riferimento agli enti che hanno partecipato alla fase preliminare, mentre 223 a quelli che non hanno risposto al pre-questionario, ma di cui si (42)

disponeva di un contatto telefonico. Per la maggior parte di quest ultimi enti, tuttavia, non è stato possibile procedere all intervista. I motivi sono da ricondurre principalmente alla mancata erogazione di attività di mobilità transnazionale e all impossibilità di identificare un referente in grado di rispondere alle domande previste dal questionario. A ciò va aggiunto un congruo numero di casi, in cui l intervistato ha espresso l indisponibilità a partecipare all intervista o la richiesta di essere intervistato successivamente alla data di chiusura delle attività. (43)

Tab. 2.4 Enti che hanno partecipato all indagine telefonica Enti Enti Totale che avevano che non avevano risposto risposto al pre-questionario al pre-questionario, ma di cui si disponeva di un contatto telefonico Informagiovani 239 59 298 Reti europee 63 4 67 Università 47 5 52 CPI 187 18 205 Enti Datoriali 2 0 2 Enti di Formazione 177 50 227 Scuole 150 87 237 Totale 865 223 1.088 Fonte Isfol 2011 Nell ultima fase del processo di rilevazione sono state eseguite le consuete operazioni di cleaning e di pre-analisi: dopo un attenta valutazione delle interviste concluse, infatti, un certo numero di record presentava tassi di non risposta molto elevati. Di conseguenza, la scelta metodologica è stata quella (44)

di eliminare questi record dai processi di analisi veri e propri, cosicché il database utilizzato consiste di 1.019 unità (tab. 2.5) Tab. 2.5 Interviste ritenute attendibili a seguito dell attività di pre-analisi Interviste ritenute attendibili Informagiovani 276 Reti europee 67 Università 52 CPI 193 Enti Datoriali 2 Enti di Formazione 210 Scuole 219 Totale 1.019 Fonte Isfol 2011 (45)

(46)

e agli attori chiave dei sistemi d istruzione, formazione e lavoro. Il Portafoglio Europass, infatti, è diffuso su tutto il territorio nazionale e si rivolge, in particolare, ai datori di lavoro, agli operatori di orientamento e agli operatori dell istruzione e della formazione. Rilascio del documento Europass Il NEC rilascia il documento su richiesta degli organismi promotori dei progetti di mobilità transnazionale. Altre funzioni riguardano: la gestione del sito internet www.europass-italia.it, che contiene informazioni sulla natura e sulla finalità dei dispositivi europei per la trasparenza e il link al portale europeo Europass (http://europass.cedefop.europa.eu) per la compilazione on-line dell Europass Curriculum Vitae e dell Europass Passaporto delle Lingue; le attività d informazione e di formazione rivolte agli operatori dell orientamento, dell istruzione e della formazione i risultati professionale; il monitoraggio e la valutazione sull utilizzo dei dispositivi Europass in Italia. dell indagine I RISULTATI 3 dell indagine (47)

Premessa Nelle pagine che seguono vengono riportati e analizzati i dati raccolti attraverso la somministrazione del questionario agli operatori degli organismi che promuovono la mobilità transnazionale per studio e lavoro che hanno partecipato all indagine. Al fine di consentire una efficace lettura dei risultati dell indagine i dati sono stati raggruppati in tre paragrafi seguendo le sezioni tematiche in cui è strutturato il questionario. In primo luogo vengono presi in considerazione i dati relativi alla tipologia, alle caratteristiche e ai fabbisogni dell utenza, poi vengono presentati i dati sulle caratteristiche dei servizi erogati e, infine, quelli relativi alle caratteristiche degli operatori che erogano i servizi e ai loro fabbisogni formativi e informativi. (49)

3.1 Tipologie, caratteristiche e fabbisogni dell utenza Nella tabella 3.1 vengono riportati i dati relativi alla tipologia di utenza, suddivisa in giovani e adulti, cui sono erogati i servizi di promozione della mobilità. Dall analisi delle risposte fornite dagli organismi intervistati risulta che, per quanto riguarda i giovani, si tratta soprattutto di studenti (76,3%), che rappresentano l utenza principale delle reti d informazione comunitaria (89,6%) e degli Informagiovani (86,9%), e di persone in cerca di primo impiego (73,9%), che si rivolgono, anche essi, prevalentemente alle reti d informazione comunitaria (87,5%) e ai Centri per l Impiego (81,4%). Invece, gli adulti che richiedono servizi sulla mobilità sono in maggioranza disoccupati (75,4%) e di questa tipologia di utenza si occupano soprattutto i Centri di Orientamento (94,4%) e i Centri per l Impiego (86,9%). Più contenuto è, invece, il numero di organismi che dichiara di operare su un utenza di occupati sia tra i giovani (36,3%) che tra gli adulti (27,3%). Relativamente bassa è anche la percentuale di organismi che si rivolge agli operatori della formazione o dell orientamento (circa il 39%). (51)

Per circa il 64% degli organismi il numero di utenti che, nell arco di una settimana, avanza richieste sulle opportunità di mobilità transnazionale (tab. 3.2) non supera le 5 persone, in particolare, tra gli Informagiovani (79%) e le associazioni di rappresentanza (75%). Numeri più elevati si rilevano per i Centri di Orientamento, che in maggioranza (56%) dichiarano tra gli 11 e i 20 utenti a settimana, e per gli istituti di istruzione terziaria di cui il 38,5% dichiara che l utenza interessata ai temi della mobilità transnazionale supera le 50 persone a settimana. (52)

Tab. 3.1 Tipologie di utenza cui sono erogati i servizi di promozione della mobilità organismo Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione dei datori di lavoro comunitaria GIOVANI Studenti 72,6% 65,8% 38,9% 75,0% 86,9% 89,6% 76,3% Laureati 63,4% 69,6% 77,8% 50,0% 76,2% 89,6% 72,2% In cerca 56,7% 81,4% 77,8% 75,0% 74,8% 87,5% 73,9% di primo impiego Disoccupati 57,3% 68,4% 77,8% 50,0% 69,8% 77,1% 67,2% Occupati 26,2% 38,8% 16,7% 0% 41,3% 37,5% 36,3% ADULTI In cerca 53,7% 68,4% 83,3% 50,0% 65,1% 79,2% 64,9% di primo impiego Disoccupati 60,4% 86,9% 94,4% 25,0% 74,8% 70,8% 75,4% Occupati 36,6% 47,7% 16,7% 0% 36,9% 29,2% 39,0% Operatori 37,8% 25,7% 16,7% 0% 20,5% 47,9% 27,3% della formazione o dell orientamento Fonte Isfol 2011 (53)

Tab. 3.2 Numero di utenti che nell arco di una settimana richiede servizi di promozione della mobilità Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Meno di 5 persone 62,1% 15,4% 67,5% 65,3% 18,8% 75,0% 79,0% 21,4% 63,6% Tra 6 e 10 persone 13,6% 15,4% 12,2% 20,8% 18,8% 25,0% 13,2% 42,9% 16,4% Tra 11 e 20 persone 3,5% 3,8% 3,3% 2,8% 56,3% 0% 4,8% 17,9% 5,5% Tra 21 e 30 persone 1,4% 11,5% 3,3% 2,1% 0% 0% 0,6% 7,1% 2,3% Tra 31 e 40 persone 0% 3,8% 0% 0,7% 0% 0% 0% 0% 0,3% Tra 41 e 50 persone 0% 3,8% 0,8% 0% 6,3% 0% 1,2% 3,6% 0,9% Più di 50 persone 3,6% 38,5% 4,1% 4,9% 0% 0% 0,6% 3,6% 4,5% Non so 15,7% 7,7% 8,9% 3,5% 0% 0% 0,6% 3,6% 6,5% Fonte Isfol 2011 (54)

La maggior parte dell utenza degli organismi intervistati ha un idea generale sulla mobilità transnazionale, acquisita, probabilmente, mediante l utilizzo di altre fonti d informazione. Infatti, dall analisi delle tipologie di richieste avanzate (tab. 3.3) si evidenzia che la maggioranza degli utenti si rivolge agli organismi avendo già individuato dei possibili temi di interesse nell ambito della mobilità e, quindi, oltre ad avanzare richieste di informazioni generali sulle opportunità di studio e/o di lavoro (63,6%), chiede anche informazioni su aspetti e tematiche specifiche, quali le opportunità di lavoro (circa 70%) e di stage (67,3%), e sui programmi comunitari che finanziano progetti e azioni di mobilità transnazionale (63,3%). È minima, invece, la percentuale degli utenti (2,6%) che non esprime richieste sulla mobilità transnazionale perché non conosce il tema, la percentuale aumenta, sino a sfiorare il 10%, soltanto nel caso degli istituti di istruzione secondaria di II grado. Agli organismi intervistati è stata posta una domanda specifica sull interesse dell utenza per alcuni dei dispositivi del Portafoglio Europass, che concorrono, insieme ad altri strumenti, alla strategia comunitaria di messa in trasparenza e valorizzazione a livello europeo dei titoli, delle qualifiche e delle competenze acquisite, per favorire la mobilità transnazionale per motivi di studio e di lavoro. Le risposte fornite (tab. 3.4) rilevano che, mentre per il Curriculum Vitae gli organismi intervistati registrano una richiesta elevata di informazioni e/o di supporto alla compilazione (44%), questa percentuale si riduce in misura rilevante nel caso dell Europass Passaporto delle Lingue (55)

(13,4%) ed ancora di più nel caso del Supplemento al Diploma (7,6%) e del Supplemento al Certificato (5,5%) in relazione ai quali rispettivamente il 67% e il 72% circa degli organismi intervistati dichiara che l utenza non avanza richieste di informazioni. Inoltre, si può rilevare che la maggioranza degli organismi intervistati eroga informazione e consulenza sui quattro dispositivi Europass, infatti, in media, meno del 3% dichiara di non fornire questi servizi sugli strumenti Europass. (56)

Tab. 3.3 Tipologie di richieste espresse dall utenza Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Non esprime richieste 9,8% 0% 3,0% 0,4% 0% 0% 0,3% 0% 2,6% sulla mobilità transnazionale per studio o lavoro perché non conosce il tema Chiede informazioni 52,8% 61,4% 55,5% 66,7% 77,8% 25,0% 68,8% 87,5% 63,6% generali sulle opportunità di studio e/o di lavoro Chiede informazioni 45,6% 89,5% 50,0% 46,4% 44,4% 75,0% 59,4% 77,1% 54,6% sulle borse di studio Chiede informazioni 59,6% 98,2% 70,1% 57,4% 83,3% 75,0% 68,1% 89,6% 67,3% sugli stage Chiede informazioni 25,4% 42,1% 65,2% 90,3% 55,6% 50,0% 89,6% 85,4% 70,1% sulle opportunità di lavoro segue (57)

Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Chiede informazioni 24,4% 21,1% 41,5% 80,2% 44,4% 50,0% 76,2% 72,9% 57,8% sulle opportunità di lavoro stagionale Chiede informazioni 11,4% 21,1% 25,6% 34,2% 27,8% 25,0% 57,7% 66,7% 36,0% sulle attività di volontariato Chiede informazioni 63,2% 93,0% 65,9% 45,1% 83,3% 75,0% 65,4% 87,5% 63,3% sui programmi di mobilità (Erasmus, Leonardo da Vinci, ecc.) Chiede informazioni 25,9% 42,1% 28,7% 39,2% 16,7% 25,0% 21,8% 56,3% 30,4% sul riconoscimento di titoli e qualifiche Chiede informazioni 4,7% 15,8% 25,6% 23,6% 61,1% 50,0% 16,1% 29,2% 18,7% sulla libertà di stabilimento segue (58)

Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Chiede servizi 19,2% 50,9% 34,1% 50,6% 22,2% 0% 36,6% 56,3% 37,5% di orientamento Chiede servizi 11,9% 19,3% 36,0% 66,2% 77,8% 25,0% 43,0% 64,6% 41,6% di consulenza per la ricerca di lavoro Fonte Isfol 2011 (59)

Tab. 3.4 Richieste d informazioni e/o di supporto alla compilazione relativamente ai dispositivi Europass Europass Curriculum vitae SI, la richiesta è elevata 44,0% SI, ma la richiesta è scarsa 26,7% SI, ma la struttura non fornisce informazioni/supporto 2,6% NO 26,7% Europass Passaporto delle lingue SI, la richiesta è elevata 13,4% SI, ma la richiesta è scarsa 27,1% SI, ma la struttura non fornisce informazioni/supporto 2,2% NO 57,4% Supplemento al diploma SI, la richiesta è elevata 7,6% SI, ma la richiesta è scarsa 22,8% SI, ma la struttura non fornisce informazioni/supporto 2,3% NO 67,4% Supplemento al certificato SI, la richiesta è elevata 5,5% SI, ma la richiesta è scarsa 19,0% SI, ma la struttura non fornisce informazioni/supporto 3,2% NO 72,3% Fonte Isfol 2011 (60)

3.2 Caratteristiche dei servizi erogati I dati relativi ai servizi erogati e alle attività svolte al fine di promuovere la mobilità in Europa per studio e lavoro (tab. 3.5) devono essere letti in relazione alle differenti tipologie di organismi rispondenti, tenendo in considerazione che ognuno di essi persegue diverse finalità ed eroga servizi/attività specifici. Tuttavia non si rilevano sostanziali scostamenti in termini percentuali fra i diversi organismi intervistati per quanto attiene l erogazione dei servizi d informazione e di orientamento che registrano, entrambi, percentuali elevate di risposte positive (rispettivamente del 97,6% e dell 85%). Complessivamente molto elevati sono anche i livelli di partecipazione a progetti finanziati dall Unione europea e a reti locali, nazionali e comunitarie, senza differenze marcate fra le diverse tipologie di organismi intervistati, con percentuali che si attestano in media intorno al 90%. Unici scostamenti più rilevanti si registrano per gli Informagiovani e i Centri per l Impiego, sia in riferimento alla partecipazione ai progetti (con percentuali che non superano il 48%) sia alla partecipazione alle reti, anche se in questo caso le differenze in termini percentuali, rispetto agli altri organismi sono meno marcate (tra il 60% e il 70%). (61)

Invece è evidente che le caratteristiche e gli obiettivi specifici degli organismi intervistati influenzano le risposte positive relative alle attività di formazione e ai servizi di consulenza. In particolare, tra le attività svolte per promuovere la mobilità transazionale quelle di formazione sono prevalenti tra le associazioni datoriali (75%) e gli enti di formazione (72%) mentre sono secondarie per i Centri per l Impiego (18,6%) e per i Centri di Orientamento (11%) che erogano, invece, in percentuale elevata (oltre l 80%) i servizi di consulenza per la ricerca di lavoro all estero, tali servizi sono scarsamente erogati dagli istituti di istruzione secondaria e dalle associazioni di rappresentanza (rispettivamente il 20,7% e il 25%). Infine, per quanto riguarda i servizi d informazione e supporto alla trasparenza dei titoli e delle competenze, le percentuali più elevate di risposte positive si registrano tra i Centri di Orientamento (77,8%) e gli istituti di istruzione terziaria (70% circa), mentre si riducono al 51% nel caso degli Informagiovani e al 25% per le associazione datoriali. (62)

Tab. 3.5 Servizi o attività erogati/svolte al fine di promuovere la mobilità in Europa per studio e/o lavoro Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Servizi d informazione 94,3% 100,0% 92,7% 100,0% 100,0% 100,0% 99,7% 100,0% 97,6% Servizi di orientamento 83,4% 98,2% 80,5% 87,8% 100,0% 100,0% 83,2% 91,7% 85,5% Attività di formazione 53,9% 56,1% 72,0% 18,6% 11,1% 75,0% 26,8% 43,8% 39,6% Servizi di consulenza 20,7% 56,1% 41,5% 84,8% 83,3% 25,0% 69,5% 64,6% 58,4% per la ricerca di lavoro all estero Partecipazione 85,0% 93,0% 92,1% 48,1% 88,9% 100,0% 47,0% 87,5% 67,1% a progetti finanziati dall Unione europea Partecipazione 75,1% 91,2% 88,4% 71,7% 94,4% 100,0% 63,1% 93,8% 75,2% a reti locali, nazionali o comunitarie Informazioni e/o 54,4% 70,2% 57,9% 58,2% 77,8% 25,0% 51,3% 56,3% 56,2% supporto alla messa in trasparenza dei titoli e competenze acquisiti, attraverso i dispositivi Europass Fonte Isfol 2011 (63)

Per quanto riguarda le modalità di erogazione dei servizi di promozione della mobilità transnazionale (tab. 3.6), sembra emergere una sostanziale preferenza per una combinazione di servizi sia in presenza sia a distanza (circa il 65% degli intervistati), anche se un numero non trascurabile di organismi continua ad utilizzare esclusivamente modalità di erogazione in presenza (30%). Tab. 3.6 Modalità di erogazione dei servizi di promozione della mobilità all utenza Esclusivamente a distanza 4,4% A distanza e in presenza 65,4% Esclusivamente in presenza 30,2% Fonte Isfol 2011 Gli strumenti preferiti per l erogazione dei servizi a distanza (tab. 3.7) sono i siti internet, utilizzati soprattutto dalle associazioni datoriali (100%) e dagli istituti di istruzione terziaria (98%), e il telefono, preferito, in particolare, dai Centri di Orientamento (poco meno del 94%) e dagli istituti d istruzione terziaria (92,6%). Meno utilizzati gli altri strumenti proposti: e-mail (36%), social network (poco meno del 34%), chat, forum e videoconferenza (25,3%). Quindi, anche se la modalità dell erogazione a distanza dei servizi è largamente adottata, gli strumenti interattivi utilizzati a questo fine sono soprat- (64)

tutto di tipo tradizionale (il telefono), mentre scarso interesse viene riservato allo strumento dei social network, sebbene questo sia quello più utilizzato dai giovani, ossia dalla tipologia di utenza potenzialmente più interessata alla mobilità transnazionale. Tra gli strumenti utilizzati per l erogazione in presenza dei servizi di promozione della mobilità (tab. 3.8), sono particolarmente apprezzati gli incontri di gruppo o individuali, soprattutto tra le associazioni datoriali (100%), le reti d informazione (poco meno del 96%), gli istituti di istruzione terziaria e i Centri di Orientamento (94%). (65)

Tab. 3.7 Strumenti utilizzati per l erogazione a distanza dei servizi di promozione della mobilità Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l IImpiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Sito internet 77,3% 98,1% 89,3% 82,0% 87,5% 100,0% 78,1% 89,4% 83,3% Chat, forum, 40,0% 29,6% 37,5% 13,2% 62,5% 25,0% 18,4% 17,0% 25,3% videoconferenza Social network 35,5% 40,7% 39,3% 12,6% 56,3% 50,0% 39,8% 51,1% 33,9% Contatti telefonici 76,4% 92,6% 84,8% 88,0% 93,8% 75,0% 76,6% 87,2% 82,8% E-mail 19,1% 24,1% 24,1% 52,1% 37,5% 25,0% 36,8% 57,4% 36,0% Fonte Isfol 2011 (66)

Tab. 3.8 Strumenti utilizzati per l erogazione in presenza dei servizi di promozione della mobilità Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado L utilizzo di 31,5% 83,3% 58,3% 83,8% 83,3% 33,3% 87,0% 95,7% 71,1% uno sportello informativo L apertura 37,5% 68,5% 58,3% 58,3% 44,4% 0% 76,8% 63,8% 60,2% al pubblico della struttura/organismo Incontri di gruppo 85,9% 94,4% 84,6% 85,5% 94,4% 100,0% 68,3% 95,7% 81,6% o individuali Fonte Isfol 2011 (67)

La maggioranza degli organismi intervistati eroga servizi e svolge attività per la promozione della mobilità transnazionale finanziati dall Unione europea. Tra i programmi/strumenti comunitari che finanziano i servizi/attività (tab. 3.9), il più citato è il Sottoprogramma Leonardo da Vinci (poco meno del 59% ) seguito dal Fondo sociale europeo (51%). A garantire l erogazione dei servizi concorrono in misura rilevante anche fonti di finanziamento nazionale (tab. 4.10), soprattutto da parte degli enti locali (50,5%) e delle amministrazioni regionali (34,2%), più limitato risulta, invece, l intervento delle amministrazioni centrali (23%). Tab. 3.9 Programma/strumento comunitario che finanzia le attività/servizi di promozione della mobilità Erasmus 18,9% Leonardo da Vinci 58,7% Comenius 30,8% Grundtvig 14,5% Azione trasversale Programma di Apprendimento Permanente 11,1% Fondo sociale europeo 51,2% Gioventù in azione 4,9% Fonte Isfol 2011 (68)

Tab. 3.10 Fonti di finanziamento nazionali che sostengono le attività svolte e/o i servizi erogati per promuovere la mobilità Nessuna 20,3% Amministrazione centrale 23,0% Amministrazione regionale 34,2% Ente locale 50,5% Soggetti privati 1,1% Fonte Isfol 2011 Tra gli strumenti utilizzati per acquisire informazioni sulla mobilità transnazionale (tab. 3.11) i siti internet vengono preferiti dalla gran parte degli organismi intervistati (circa il 95%). Molto utilizzati sono anche la partecipazione alle reti d informazione per l implementazione dei servizi erogati (poco meno del 68%), i seminari informativi (66,5%) e le banche dati (65%). Tab. 3.11 Strumenti/attività attraverso cui vengono acquisite le informazioni sulla mobilità transnazionale Partecipazione seminari/eventi informativi 66,5% Utilizzo di banche dati 65,1% Utilizzo di siti/portali 94,7% Partecipazione a reti locali/nazionali/comunitarie d informazione 67,9% Acquisizione di guide, manuali e altro materiale informativo 53,2% Fonte Isfol 2011 (69)

La maggioranza degli organismi intervistati (tab. 3.12) dichiara di conoscere e di utilizzare a fini informativi sia il sito del Centro Nazionale Europass (58,5%) sia quello del Programma di Apprendimento Permanente (45%). Tab. 3.12 Conoscenza e utilizzo di siti e portali Sito Centro Nazionale Europass Conosco e utilizzo 58,5% Conosco, ma non utilizzo 17,4% Non conosco 24,1% Ploteus - Portale sulle Opportunità di Apprendimento nello Spazio Europeo Conosco e utilizzo 28,9% Conosco, ma non utilizzo 15,2% Non conosco 55,8% Sito del Programma di Apprendimento Permanente 2007/2013 Conosco e utilizzo 45,4% Conosco, ma non utilizzo 10,7% Non conosco 43,9% Fonte Isfol 2011 È stato chiesto agli organismi che promuovono la mobilità transnazionale se conoscono i servizi offerti dal Centro Euroguidance Italia (tab. 3.13). Poco meno del 29% dei rispondenti ha dato una risposta affermativa. Questo dato (70)

medio presenta notevoli variazioni tra le diverse tipologie di organismi intervistati, infatti mentre soltanto l 8,3% degli istituti d istruzione secondaria e il 22% degli enti di formazione dichiara di conoscere i servizi del Centro, il numero di risposte positive aumenta considerevolmente nel caso delle reti d informazione (66,7%) e dei Centri di Orientamento (77,8%), che rappresentano i principali referenti del Centro Euroguidance Italia. (71)

Tab. 3.13 Conoscenza dei servizi del Centro Euroguidance Italia Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado SI 8,3% 28,1% 22,0% 35,0% 77,8% 0,0% 32,9% 66,7% 28,9% NO 91,7% 71,9% 78% 65% 22,2% 100% 67,1% 33,3% 71,1% Fonte Isfol 2011 (72)

Tra coloro che conoscono i servizi del Centro Euroguidance Italia (tab. 3.14), una percentuale molto alta utilizza spesso o qualche volta il sito (circa l 89%) e partecipa frequentemente o qualche volta (78,6%) alle attività seminariali organizzate dal Centro. La maggioranza degli organismi utilizza, spesso o qualche volta, sia le pubblicazioni (65% circa) che l editoria periodica (51%) prodotti dal Centro stesso. Inoltre, oltre la metà degli intervistati si dichiara soddisfatto della corrispondenza tra i servizi erogati e i fabbisogni espressi dall utenza. Tab. 3.14 Servizi del Centro Euroguidance Italia utilizzati Sito Euroguidance Italia Spesso 24,7% Qualche volta 64,7% Mai 8,8% Non conosco 1,7% Pubblicazioni Spesso 15,6% Qualche volta 49,5% Mai 26,8% Non conosco 8,1% segue (73)

Editoria periodica Spesso 19,0% Qualche volta 32,5% Mai 41,0% Non conosco 7,5% Desk informativi Spesso 4,7% Qualche volta 34,6% Mai 50,8% Non conosco 9,8% Seminari/workshop informativi/formativi Spesso 29,8% Qualche volta 48,8% Mai 1,4% Non conosco 20,0% Fonte Isfol 2011 (74)

3.3 Caratteristiche e fabbisogni informativi e formativi degli operatori che erogano i servizi La maggior parte degli organismi (circa il 60%) dispone di 1 o al massimo 2 operatori che svolgono attività o erogano servizi di promozione della mobilità (tab. 3.15) ma, anche in questo caso, si osservano rilevanti differenze rispetto alle tipologie di organismi. Infatti, mentre l 83% degli Informagiovani e il 100% delle associazioni datoriali hanno a disposizione 1 o al massimo 2 addetti per le attività di supporto alla mobilità, nei casi degli istituti d istruzione terziaria e dei Centri d Orientamento queste percentuali si riducono rispettivamente al 24,6% e al 16,7%. (75)

Tab. 3.15 Numero di operatori dedicati allo svolgimento delle attività e/o all erogazione dei servizi di promozione della mobilità Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado 1,0 17,1% 1,8% 22,0% 44,7% 11,1% 75,0% 51,0% 20,8% 33,7% 2,0 16,6% 22,8% 29,9% 27,4% 5,6% 25,0% 32,2% 31,3% 26,7% 3,0 22,3% 12,3% 16,5% 8,9% 16,7% 0% 8,7% 22,9% 13,5% 4,0 7,3% 15,8% 9,8% 5,1% 5,6% 0% 4,4% 8,3% 6,8% 5,0 35,8% 47,4% 21,3% 13,9% 55,6% 0% 3,7% 16,7% 18,9% Più di 5 1,0% 0% 0,6% 0% 5,6% 0% 0% 0% 0,4% Fonte Isfol 2011 (76)

Inoltre, la quasi totalità dei rispondenti (circa il 95%) dichiara che gli operatori impegnati in attività di promozione della mobilità svolgono anche altre attività (tab. 3.16). Di conseguenza soltanto il 5% circa degli organismi ha operatori che si occupano in via esclusiva di attività/servizi per la mobilità, ad eccezione delle reti d informazione e degli istituti d istruzione terziaria per i quali questa percentuale è sensibilmente superiore (rispettivamente il 12,5% il 21%). Tab. 3.16 Operatori che si occupano in via esclusiva o parziale di attività/servizi per la promozione della mobilità Operatori che promuovono la mobilità, 94,8% ma si occupano anche di altre attività /servizi Operatori che si occupano in via esclusiva di attività /servizi per la mobilità 5,2% Fonte Isfol 2011 Per la realizzazione delle attività di promozione della mobilità (tab. 3.17) la maggior parte degli organismi intervistati dichiara di avvalersi esclusivamente di personale con un rapporto di lavoro dipendente (72,6%), il 20% circa dichiara di utilizzare sia personale dipendente che esperti esterni, mentre solo il 7,6% ricorre esclusivamente ad esperti esterni. (77)

Tab. 3.17 Tipologia di rapporto di lavoro degli addetti ad attività/servizi per la promozione della mobilità Esclusivamente personale dipendente 72,6% Sia dipendenti che esperti esterni 19,8% Esclusivamente esperti esterni 7,6% Fonte Isfol 2011 Tra le figure professionali più utilizzate per lo svolgimento di attività e l erogazione di servizi per la mobilità transnazionale vi è quella del tecnicoamministrativo (tab. 3.18), presente soprattutto negli istituti d istruzione terziaria (94.7%), seguiti dai Centri per l Impiego (62.9%), dalle associazioni datoriali (50%) e dalle reti d informazione (45.8%). L utilizzo delle altre figure professionali varia in relazione alla tipologia di organismo, infatti: gli Informagiovani si avvalgono soprattutto degli operatori dell orientamento (50,7%); gli istituti d istruzione secondaria degli insegnanti (96,4%); gli enti di formazione degli operatori della formazione (42,1%), seguiti dagli esperti di progettazione e gestione d interventi (39%); i Centri di Orientamento utilizzano soprattutto gli operatori dell orientamento (61% circa). (78)

Tab. 3.18 Figure professionali addette ad attività/servizi per la promozione della mobilità transnazionale Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Insegnanti 96,4% 14,0% 14,0% 0% 0% 0% 3,7% 0% 22,4% Tecnici-amministrativi 23,8% 94,7% 28,0% 62,9% 27,8% 50,0% 28,9% 45,8% 40,2% Operatori della 3,6% 7,0% 42,1% 18,1% 11,1% 0% 10,7% 14,6% 16,1% formazione professionale Operatori 5,2% 15,8% 35,4% 43,0% 61,1% 50,0% 50,7% 37,5% 35,4% dell orientamento Esperti di 2,1% 0% 10,4% 17,3% 11,1% 0% 0,3% 10,4% 6,9% mercato del lavoro Esperti 6,2% 5,3% 39,0% 4,6% 11,1% 0% 7,0% 14,6% 11,8% in progettazione /gestione di interventi formativi Animatori e/o 0% 0% 3,0% 3,0% 5,6% 0% 13,4% 10,4% 5,7% operatori culturali Fonte Isfol 2011 (79)

Per quanto attiene gli interventi di aggiornamento sulle tematiche relative alla mobilità transnazionale (tab. 3.19), solo una minima percentuale (18,6%) degli operatori vi partecipa spesso, tra questi troviamo quelli che svolgono la loro attività all interno delle reti d informazione (41,7%) e degli istituti d istruzione terziaria (35,1%). Tab. 3.19 Partecipazione degli operatori ad interventi di aggiornamento sulle tematiche relative alla mobilità transnazionale SI, spesso 18,6% SI, qualche volta 46,8% SI, molto raramente 15,7% Mai 18,8% Fonte Isfol 2011 La maggior parte degli organismi (circa l 89%) dichiara che la tipologia d intervento preferita dagli operatori per aggiornarsi (tab. 3.20) è il seminario informativo in presenza di breve durata, seguono la partecipazione a gruppi di lavoro (64,2%) e gli interventi formativi in presenza (57,6%). A preferire maggiormente i seminari informativi sono le associazioni datoriali (100%) e i Centri per l Impiego (circa il 94%); la partecipazione ai gruppi di lavoro è scelta in particolare dalle associazioni datoriali (100%), dalle reti d informazione (83%) e dai Centri di Orientamento (82,4%); gli interventi formativi sono indicati soprattutto dalle associazioni datoriali (100%), dai Centri di Orientamento (80)

(76,5%) e dagli istituti d istruzione terziaria (poco meno del 70%). Minori preferenze si registrano, in generale, per gli interventi di assistenza tecnica (21%), i web seminar (18%) e la partecipazione a gruppi di lavoro a distanza (17%), ad eccezione dei Centri di Orientamento che, invece, per le prime due tipologie d intervento formativo/informativo registrano percentuali elevate (rispettivamente il 58,8% e il 64,7%). (81)

Tab. 3.20 Figure professionali addette ad attività/servizi per la promozione della mobilità transnazionale Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Brevi seminari 88,2% 88,7% 88,7% 93,9% 82,4% 100,0% 86,8% 85,1% 88,9% informativi in presenza Partecipazione 63,5% 79,2% 71,0% 66,9% 82,4% 100,0% 50,4% 83,0% 64,2% a gruppi di lavoro in presenza Interventi formativi 56,5% 69,8% 54,8% 65,7% 76,5% 100,0% 48,7% 59,6% 57,6% in presenza Web seminar 20,0% 11,3% 22,6% 17,1% 64,7% 0% 15,0% 14,9% 18,4% Partecipazione 22,4% 13,2% 21,8% 17,1% 17,6% 0% 13,7% 14,9% 17,5% a gruppi di lavoro a distanza Intervento 21,2% 30,2% 32,3% 16,6% 58,8% 0% 14,5% 19,1% 21,2% di assistenza tecnica Fonte Isfol 2011 (82)

La tematica relativa alla mobilità transnazionale di maggior interesse per gli operatori che partecipano agli interventi di formazione e informazione (tab. 3.21) è quella sulle opportunità di studio e formazione all estero (71,9%), scelta in prevalenza dagli operatori delle associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro (100%) e da quelli degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (84,7%) e degli istituti dell istruzione terziaria (83%). La seconda tematica oggetto di interesse risulta essere quella relativa alle opportunità di lavoro all estero e all incontro domanda/offerta (62,6%), preferita soprattutto dagli operatori dei Centri per l Impiego (85,1%), seguiti da quelli dei Centri di Orientamento (76,5%) e dagli operatori degli Informagiovani (75,6%). Mentre la promozione di reti e/o partenariati sui temi della mobilità transnazionale (59%) è stata indicata per lo più dagli operatori dei Centri di Orientamento (82,4%) e da quelli delle reti di informazione comunitaria (74,5%). (83)

Tab. 3.21 Principali temi oggetto degli interventi di informazione e/o formazione cui gli operatori partecipano per aggiornarsi sulle tematiche relative alla mobilità transnazionale Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Le opportunità 84,7% 83,0% 64,5% 51,9% 70,6% 100,0% 79,5% 72,3% 71,9% di studio e di formazione all estero Le opportunità 32,4% 47,2% 54,8% 85,1% 76,5% 0% 75,6% 55,3% 62,6% di lavoro all estero e l incontro domanda/offerta La normativa 27,6% 50,9% 42,7% 55,2% 58,8% 0% 18,4% 29,8% 35,6% sul riconoscimento dei titoli, delle qualifiche e delle professioni segue (84)

Istituto Istituto Organismo di Centro per Centro di Associazione Informagiovani Rete Totale di istruzione di istruzione formazione l Impiego Orientamento di rappresentanza d informazione secondaria terziaria dei datori di lavoro comunitaria di secondo grado Gli strumenti 24,7% 41,5% 41,9% 26,0% 58,8% 0% 15,4% 21,3% 26,5% e i dispostivi per la messa in trasparenza a livello comunitario dei titoli acquisiti e delle competenze sviluppate in percorsi di apprendimento formale e non formale La promozione 57,1% 54,7% 65,3% 59,1% 82,4% 0% 53,4% 74,5% 59,0% di reti e/o partenariati sui temi della mobilità transnazionale La progettazione 58,8% 73,6% 71,0% 43,6% 88,2% 0% 44,0% 66,0% 55,0% e la gestione di progetti che promuovono la mobilità transnazionale Fonte Isfol 2011 (85)

Fra i principali motivi della mancata partecipazione degli operatori alle attività formative e informative di aggiornamento (tab. 3.22) si evidenzia lo scarso interesse della struttura/organismo di appartenenza (31,3%), in particolare per gli operatori dei Centri per l Impiego (42,9%) e degli Informagiovani (35,9%), seguito dalla mancanza di tempo (30,2%), soprattutto per gli operatori delle associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro (66,7%) e degli organismi di formazione (45%). Tab. 3.22 Motivi della mancata partecipazione degli operatori ad attività informative e/o formative di aggiornamento sulle tematiche relative alla mobilità transnazionale L offerta sui temi d interesse è scarsa o inesistente 22,4% Le modalità e/o i tempi di erogazione dell offerta 17,2% non sono adeguati alle proprie esigenze La mancanza di tempo 30,2% Lo scarso interesse della struttura/organismo per il quale lavora 31,3% La difficoltà di reperire informazioni sull offerta 11,5% Difficoltà di carattere economico 19,8% Fonte Isfol 2011 Nell attività di promozione della mobilità (tab. 3.23) i seminari/workshop di informazione in presenza risultano essere la tipologia di servizi preferita dagli operatori (73,7%), in particolare da quelli delle associazioni datoriali (100%) (86)

e dei Centri di Orientamento (88,9%). A seguire risultano i servizi di informazione online (68,3%), preferiti dagli operatori delle associazioni datoriali (100%) e da quelli dei Centri per l Impiego (94.4%) e gli interventi di formazione in presenza (63,5%) prescelti dagli operatori delle associazioni datoriali (100%) e da quelli dei Centri di Orientamento (77,8%). Tab. 3.23 Tipologie di servizi che potrebbero aiutare gli operatori nella loro attività di promozione della mobilità transnazionale Servizi di informazione online 68,3% (news, forum tematici, editoria multimediale, ecc.) Seminari/workshop di informazione in presenza 73,7% Interventi di formazione online in presenza 63,5% Interventi di formazione on line 46,2% Assistenza e consulenza nella progettazione 48,9% e preparazione di interventi di mobilità Supporto alla creazione e implementazione di reti 47,0% Fonte Isfol 2011 Le opportunità di lavoro all estero e l incontro domanda/offerta rappresentano il tema principale (69,8%) da sviluppare mediante l organizzazione d interventi d informazione/formazione rivolti agli operatori che si occupano di mobilità (tab. 3.24), in particolare per gli operatori delle associazioni datoriali (100%) e per quelli dei Centri di Orientamento (94,4%). Seguono le opportunità (87)

di studio e formazione all estero (65,8%), preferite soprattutto dagli operatori delle associazioni datoriali (100%) e da quelli degli istituti di istruzione terziaria (71,9%) e secondaria di secondo grado (71,5%). Infine, la progettazione e gestione di progetti che promuovono la mobilità transnazionale riceve il favore del 61,2% degli operatori intervistati, in particolare di quelli dei Centri di Orientamento (94,4%) e degli istituti di istruzione terziaria (7,2%). Tab. 3.24 Principali temi da sviluppare mediante l organizzazione d interventi d informazione/formazione rivolti agli operatori che si occupano di mobilità Opportunità di studio e di formazione all estero 65,8% Opportunità di lavoro all estero e l incontro domanda/offerta 69,8% Normativa sul riconoscimento dei titoli, delle qualifiche e delle professioni 53,1% Strumenti e i dispostivi per la messa in trasparenza 50,3% a livello comunitario dei titoli acquisiti e delle competenze sviluppate in percorsi di apprendimento formale e non formale Promozione di reti e/o partenariati sui temi 60,0% della mobilità transnazionale Progettazione e gestione di progetti che promuovono 61,2% la mobilità transnazionale Fonte Isfol 2011 (88)

e agli attori chiave dei sistemi d istruzione, formazione e lavoro. Il Portafoglio Europass, infatti, è diffuso su tutto il territorio nazionale e si rivolge, in particolare, ai datori di lavoro, agli operatori di orientamento e agli operatori dell istruzione e della formazione. Rilascio del documento Europass Il NEC rilascia il documento su richiesta degli organismi promotori dei progetti di mobilità transnazionale. Altre funzioni riguardano: la gestione del sito internet www.europass-italia.it, che contiene informazioni sulla natura e sulla finalità dei dispositivi europei per la trasparenza e il link al portale europeo Europass (http://europass.cedefop.europa.eu) per la compilazione on-line dell Europass Curriculum Vitae e dell Europass Passaporto delle Lingue; le attività d informazione e di formazione rivolte agli operatori dell orientamento, dell istruzione e della formazione allegato professionale; il monitoraggio e la valutazione sull utilizzo dei dispositivi Europass in Italia. allegato 4 (89)