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1 DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI N. 42/VAA DEL 07/04/2014 Oggetto: LR 6/07 DLgs 152/06 DGR 1813/10; Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica per il Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico del Porto di San Benedetto del Tronto IL DIRIGENTE DELLA P.F. VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI -. -. - VISTO il documento istruttorio riportato in calce al presente decreto, dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto; RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di emanare il presente decreto; VISTO l art. 16 bis della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20; VISTA la D.G.R. N. 78 del 27 gennaio 2014 con la quale sono state individuate, nell ambito del Gabinetto del Presidente, della Segreteria Generale e dei Servizi, le posizioni dirigenziali individuali e di funzione e sono stati assegnati i relativi incarichi dirigenziali - D E C R E T A - DI STABILIRE, ai sensi dell art. 12, comma 4, del D.lgs 152/2006 e del paragrafo 2.2 delle linee guida regionali per la VAS di cui alla DGR 1813/2010, che il Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico proposto nel dicembre 2013 è escluso dalla procedura di valutazione ambientale strategica in quanto dalla sua applicazione non possono originarsi effetti negativi sull ambiente. DI TRASMETTERE copia del presente provvedimento al proponente Autorità Marittima - Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e alla Autorità Procedente Regione Marche - P.F. Ciclo dei Rifiuti, Bonifiche Ambientali, AERCA e Rischio Industriale, per gli adempimenti di rispettiva competenza e a quest ultima anche ai fini della pubblicazione prevista al punto 2.2 lettera f) delle linee guida regionali di cui alla DGR 1813/2010. DI PUBBLICARE, nelle more dell informazione sulla decisione a cura delle Autorità Procedenti, ai sensi dell art. 17 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e del punto 2.6.4 delle linee guida di cui alla DGR 1813/2010 il presente decreto sul sito web di questa Autorità Competente;

2 DI RAPPRESENTARE che il presente provvedimento è rilasciato ai soli fini stabiliti dal D.lgs. 152/2006 e dalla DGR 1813/2010 e non sostituisce in alcun modo ulteriori pareri od atti di assenso comunque denominati di competenza di questa o altre Amministrazioni. DI EMANARE il presente provvedimento in unico originale trattenuto agli atti d Ufficio. Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva, né può derivare, un impegno di spesa a carico della Regione. IL DIRIGENTE DELLA P.F. (Dott. Geol. David Piccinini)

3 - DOCUMENTO ISTRUTTORIO - 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.1 - NORME E ATTI AMMINISTRATIVI RELATIVI ALLA VAS Direttiva 2001/42/CE del 27/06/2001 Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale ; Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6 Modifiche e integrazioni alle Leggi regionali 14 Aprile 2004, n. 7, 5 Agosto 1992, n. 3, 28 Ottobre 1999, n. 28, 23 Febbraio 2005, n. 16 e 17 Maggio 1999, n. 10 Disposizioni in materia ambientale e rete natura 2000 ; Delibera di Giunta Regionale n. 1813 del 21/12/2010 Aggiornamento delle Linee Guida regionali per la Valutazione Ambientale Strategica di cui alla DGR 1400/2008 e adeguamento al D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 128/2010 La Direttiva 2001/42/CE del 27/06/2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente, introduce nell ordinamento legislativo europeo la procedura di Valutazione Ambientale Strategica. Il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale, disciplina nella Parte Seconda le Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d impatto ambientale (VIA) e per l autorizzazione integrata ambientale (IPPC), e costituisce per il nostro paese il formale recepimento della Direttiva 2001/42/CE sulla valutazione ambientale di determinati piani e programmi. Il decreto legislativo dopo alcune proroghe è entrato in vigore il 31 luglio 2007. La Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6, all art. 19 comma 1, stabilisce che la Regione è l Autorità Competente per la VAS di piani e programmi regionali e degli enti da essa dipendenti o a rilevanza regionale e, all art. 20, individua nelle linee guida, di competenza della Giunta Regionale, lo strumento per l attuazione nella Regione Marche della normativa in materia di VAS. Con Delibera di Giunta Regionale n. 1813 del 21/12/2010 sono state aggiornate le linee guida per la VAS precedentemente adottate con Delibera di Giunta regionale n. 1400 del 20/10/2008. Le linee guida, in recepimento dell art. 12 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, stabiliscono al punto 2.2 che l autorità procedente/proponente predispone il rapporto preliminare contenente una descrizione del piano e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull ambiente derivanti dall attuazione del piano. L autorità procedente trasmette all autorità competente il rapporto preliminare e propone un elenco dei Soggetti Competenti in materia Ambientale (SCA) che intende consultare. Entro 15 giorni dal ricevimento del rapporto preliminare e della proposta di SCA, l autorità competente approva, modifica e/o integra l elenco di tutti gli SCA che devono essere consultati e trasmette loro il rapporto preliminare invitandoli ad esprimere un parere. Il termine massimo entro cui gli SCA possono inviare il parere è di 30 giorni. L autorità competente, sentita l autorità procedente e tenuto conto dei pareri pervenuti, emette il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità, con atto adeguatamente motivato, entro il termine massimo di 90 gg dalla data di trasmissione del rapporto preliminare. L autorità competente deve rendere pubblico il provvedimento finale di verifica contenente le conclusioni adottate (comprese le motivazioni del mancato esperimento della VAS), nelle forme in uso per la pubblicazione degli atti amministrativi e deliberativi In ogni caso, tale provvedimento dovrà essere pubblicato sul sito web istituzionale sia dell autorità competente che dell autorità procedente, per almeno 30 giorni.

4 1.2 - NORME E ATTI AMMINISTRATIVI IN MATERIA PORTUALE Decreto Ministeriale n. 2722 del 02/11/1985 di approvazione del Piano Regolatore Portuale del porto di San Benedetto del Tronto; Legge 28 gennaio 1994, n. 84 Riordino della legislazione in materia portuale ; Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"; Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 182 Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico Deliberazione Amministrativa del Consiglio Regionale n. 149 del 02/02/2010 di approvazione del Piano Regionale dei Porti. Il vigente Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico del porto di San Benedetto del Tronto, è stato adottato dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto inizialmente con Ordinanza n. 93/05 del 20/09/2005, sottoposto a revisione ed adottato nuovamente con Ordinanza n. 115/07 del 03/12/2007. In materia portuale nel corso degli anni si sono stratificate una serie di leggi e decreti che necessitano di revisione e coordinamento, sia tra di loro sia con la normativa ambientale. Il Ministero dei Trasporti Direzione Generale dei Porti con nota prot. n. 4520 del 17/04/2008, nelle more dell istruttoria per la revisione del D.P.C.M. 21/12/1995 recante Identificazione delle aree demaniali marittime escluse della delega alle regioni ai sensi dell'art. 59 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, al fine di consentire lo svolgimento delle attività amministrative connesse, ha chiarito in via interpretativa, sulla base della legislazione vigente, il quadro delle competenze statali sui porti. Da tale quadro emerge che il Porto di San Benedetto del Tronto è di competenza statale, ad eccezione della darsena turistica (approdo turistico ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 509/97) la cui realizzazione è prevista dal PRP vigente e, previa procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, dal nuovo PRP attualmente adottato. Come evidenziato dal Piano Regionale dei Porti (paragrafo 2.4. Relazione Generale), in attuazione della L. 84/94 (art. 5, comma 7) il porto di San Benedetto del Tronto è destinato a diventare di competenza esclusiva della Regione Marche. Il D.lgs. 182/2003, art. 5 comma 4, dispone che l adozione del Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico avvenga con ordinanza dell Autorità Marittima laddove non istituita l Autorità Portuale (è questo il caso del Porto di San Benedetto del Tronto), previa espressione dell intesa da parte della Regione. La Regione inoltre predispone lo studio di cui all art. 5, c. 2 del DPR n. 357/97 (relativo alla Valutazione di Incidenza) nonché all acquisizione di ogni altra valutazione di compatibilità ambientale inerente il piano. Pertanto, in merito alle procedure di VAS e sulla base delle definizioni di cui all art. 5 del D.lgs. 152/2006, risulta che: l Autorità Marittima è il proponente; la P.F. Ciclo dei Rifiuti, Bonifiche Ambientali, AERCA e Rischio Industriale è l autorità procedente; la P.F. Funzione Valutazioni ed autorizzazioni ambientali è l autorità competente. Il Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico è localizzato in una porzione limitata del territorio comunale, l area appunto del porto di San Benedetto del Tronto. Inoltre, poiché riguarda esclusivamente i rifiuti prodotti dalle navi ed esclude esplicitamente i rifiuti prodotti dalle attività del porto, interessa una porzione limitata dell area portuale. Trattandosi quindi di uso di piccole aree a livello locale, il Piano ricade nella fattispecie del comma 3 dell art. 6 del D.lgs 152/2006, come anche delineato dalla DGR n. 1813/2010 paragrafo 1.3 punto 2, ed è pertanto possibile avviare la verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica.

5 2. MOTIVAZIONE 2.1 ITER DEL PROCEDIMENTO Con nota prot. 0791638 03/12/2013 R_MARCHE GRM CRB A la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto ha inviato l aggiornamento del Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico nelle forme e nelle modalità previste dall art. 5, comma 4 del Dlgs. n.182/2003. Con nota ID 6761362 del 07/01/2014 la P.F. Ciclo dei Rifiuti, Bonifiche Ambientali, AERCA e Rischio Industriale della Regione Marche (autorità procedente) ha trasmesso alla Regione Marche - P.F. Valutazioni e Autorizzazioni ambientali (autorità competente) il Rapporto Preliminare (di seguito RP ) per la procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (screening) della proposta di Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico (di seguito PGRR ). Nel RP è stato riportato l elenco dei Soggetti Competenti in materia Ambientale (di seguito SCA ). Gli SCA proposti sono la Provincia di Ascoli Piceno - Servizio Tutela Ambientale, Rifiuti, Energia, Acqua, l ASUR Marche Zona territoriale n. 12 e il Comune San Benedetto del Tronto. La P.F. Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali, con nota ID 28181 del 14/01/2014, sulla base di quanto stabilito al paragrafo 2.2 delle linee guida regionali per la VAS (DGR 1813/2010), ha approvato l elenco degli SCA proposto, coinvolgendo anche l ARPAM competente per territorio, e ha trasmesso il RP quale documento necessario per poter esprimere il parere finalizzato a verificare se il PGRR possa avere impatti significativi sull ambiente. Con PEC prot. 1978 del 21/01/2014 (ns. prot. 49949 del 22/01/2014) l ARPAM - Dipartimento di Ascoli Piceno, ha comunicato che il supporto potrà essere richiesto in seguito all individuazione, da parte dell Autorità Competente, di particolari criticità in relazione ad una o più matrici ambientali ai sensi del punto 1.3.6 delle linee guida. In realtà il coinvolgimento dell ARPAM era stato richiesto ai sensi del paragrafo 2.2 e quindi era finalizzato ad ottenere un contributo di carattere generale. In ogni caso, a seguito di un approfondimento dei contenuti del RP e in particolare esaminando la Tabella 5 di pag. 11, non si rilevano argomenti di rilevanza tale da richiedere un parere specifico all ARPAM. La consultazione per lo screening di VAS si è conclusa il 13/02/2014; entro tale data non è pervenuto alcun contributo. 2.2 PRINCIPALI ELEMENTI DEL PIANO Si ricorda che è vigente il PGRR adottato dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto con Ordinanza n. 115/07 del 03/12/2007 e che il Piano in esame ne rappresenta l aggiornamento. Si riporta qui di seguito il paragrafo 1.1 del RP (pagg. 2-3) come descrizione del Piano ora proposto: Il piano di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico, di seguito piano, riguarda tutte le categorie di rifiuti e i residui del carico provenienti dalle navi che approdano in via ordinaria nel porto ed é elaborato tenendo conto delle dimensioni dello scalo e della tipologia delle unità che vi approdano. L obiettivo del piano è aumentare la tutela dell ambiente marino riducendo gli scarichi illeciti in mare dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico attraverso una corretta gestione di tali rifiuti nei porti. Il Porto si trova nella città di San Benedetto del Tronto in un contesto completamente urbano, e secondo la vigente classificazione dei porti è un porto di categoria II, classe 1 ai sensi dell art. 4 della Legge 28 gennaio 1994, n. 84. Il porto (planimetria allegato A) è costituito da 2 darsene: una darsena ubicata nella zona nord del bacino, delimitata dal molo di sopraflutto (molo nord), occupata prevalentemente dai pescherecci e dalla darsena turistica ubicata nella zona sud del bacino con una capacità ricettiva di circa 800 posti barca. I pescherecci sono costituiti da barche di piccole dimensioni che rimangono in mare al più 3 4 giorni, svolgendo

6 un attività di pesca di vicinato. Le tipologie di imbarcazioni stabilmente ormeggiate o approdate nel 2012 nel porto di San Benedetto del Tronto sono le seguenti: tipologie di navi numero unità da pesca 140 unità da diporto omologate per un massimo di 12 passeggeri 525 naviglio minore in servizio locale - commerciali ormeggiate stabilmente in banchina - unità da traffico 8 Mezzi navali FF.PP/FF.A.A. e impiegate per servizi statali 6 Altre navi es. navi da carico 0 In generale il piano definisce la raccolta e gestione delle principali tipologie di rifiuti prodotti dalle navi: rifiuti costituiti da garbage (Marpol 73/78) quali rifiuti alimentari, carta, plastica, vetro, ecc.; rifiuti speciali pericolosi e non (es. olii esausti, batterie, ecc.); rifiuti oil (Marpol 73/78) quali acque di sentina, morchie e sewage (acque nere). La raccolta dei rifiuti viene affidata ad un gestore in possesso dei requisiti specifici per la gestione del servizio tramite procedura ad evidenza pubblica. In generale il sistema di raccolta prevede modalità di conferimento simili per ciascuna tipologia di rifiuto prodotto da motopescherecci, unità da diporto o dal naviglio minore, tipologie di imbarcazioni ormeggiate stabilmente. Mentre il servizio per le altre tipologie di navi (es. navi da carico) è a chiamata in base alle richieste notificate dalle stesse che il Comandante della nave è tenuto a compilare e inviare all Autorità marittima con le modalità e le tempistiche indicate all art. 6, c. 1 del D.lgs 182/2003. Non sono previsti servizi di raccolta rifiuti delle navi in rada, ma solo dalle navi ormeggiate sulla banchina. In funzione delle navi presenti nel porto e conseguentemente della tipologia di rifiuti prodotti sono presenti due aree attrezzate presso le quali si svolgono operazioni di deposito. Tali aree, già previste nel piano vigente, sono ubicate nel braccio del Molo Nord e nella zona diporto presso la banchina Madonna San Giovanni (planimetria allegato A). I rifiuti pericolosi sono conferiti durante gli orari di apertura dell area attrezzata presidiata, mentre i rifiuti non pericolosi (prevalentemente garbage) sono conferiti in cassonetti riservati alle navi (chiusi a chiave) divisi per tipologia di rifiuto al fine di garantire un riciclaggio di qualità. Tutti i rifiuti ritirati, senza subire procedimenti di pretrattamento, sono conferiti dal soggetto gestore in impianti autorizzati per l avvio al recupero/smaltimento. Il piano prevede delle procedure di consultazione permanenti con le parti interessate, un sistema di segnalazione delle eventuali inadeguatezze rilevate e promuove l informazione agli utenti al fine di ridurre i rischi di inquinamento del mare. Inoltre il piano stima i costi di massima della gestione dei rifiuti e descrive il sistema per la determinazione delle tariffe, tali parti non risultano di interesse per la procedura in oggetto. Si specifica che la sigla MARPOL 73/78 si riferisce alla Convenzione internazionale per la prevenzione dell inquinamento da navi (MARitime POLlution), combinazione del Protocollo del 1973 e della Conferenza del 1978, ratificata dall Italia con Legge 4 giugno 1982, n. 438. 2.3 CONSIDERAZIONI ISTRUTTORIE Nel RP si afferma che il PGRR non ha impatti significativi sul patrimonio culturale e sull ambiente, non interessando alcuna componente ambientale ad eccezione di quella dei rifiuti e dell acqua. Il settore dei rifiuti è l oggetto del PGRR e nel paragrafo 1.4 del RP viene trattata la coerenza del piano in esame con altri piani e programmi di settore. Rispetto al Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti (PRGR) e al Piano Provinciale di Gestione di Rifiuti (PGR). Le interrelazioni, rilevabili essenzialmente rispetto al PRGR, riguardano l intercettazione di materiali recuperabili dai rifiuti tramite un servizio di raccolta differenziata e la promozione di centri di raccolta così da consentire l ottimizzazione della gestione di piccoli quantitativi di rifiuti. In merito alla verifica di coerenza con il Piano Regolatore Portuale, successivamente all invio del RP per la VAS del piano in esame, quest ufficio ha emesso il Decreto 38/VAA del 25/03/2014 di parere motivato di VAS per il Piano Regolatore Portuale (PRP), proposto dalla Giunta Regione Marche, Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e Comune di San Benedetto del Tronto. Con tale

7 Decreto si è apportata una modifica all art. 40 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRP per evitare interferenze con il Piano in esame, specificando che i rifiuti portuali sono costituiti da quelli prodotti dalle navi e da quelli prodotti dalle attività presenti nel porto. I rifiuti prodotti dalle navi sono normati dal D.Lgs. 182/2003, che prevede l approvazione di uno specifico piano (il Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico) mentre i rifiuti prodotti dalle attività presenti nel porto sono normati dal Titolo IV del D.Lgs. 152/2006. Si è inoltre evidenziato che i liquami provenienti dalle imbarcazioni, le acque di sentina e gli oli esausti rientrano tra i rifiuti prodotti dalle navi e quindi anch essi sono regolati dal Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico. Sono state quindi risolte le possibili interferenze tra i due piani differenziando i rispettivi ambiti di competenza. Come evidenziato nella Tabella 12, non sono ipotizzabili impatti (effetti negativi del PGRR) mentre, viceversa, sono attese interazioni dirette di segno positivo ovviamente nei confronti della gestione dei rifiuti; da ciò consegue anche un effetto positivo indiretto nei confronti della salute umana ma anche in generale sulle varie componenti ambientali. Altra interazione positiva diretta si avrà nei confronti della qualità delle acque marine attraverso la facilitazione del conferimento dei rifiuti prodotti dai pescherecci e quindi nella conseguente riduzione del rilascio dei rifiuti in mare. Tale facilitazione costituirà naturalmente anche una positività nei confronti delle stesse attività produttive. In definitiva, visti i principali elementi del piano ed effettuata una verifica di quanto illustrato nel RP in merito al valore e vulnerabilità dell area interessata e ai possibili effetti, si ritiene di poter condividere le conclusioni del RP medesimo che si riportano integralmente qui di seguito: 1. il Piano di gestione dei rifiuti non contiene previsioni contrastanti con gli strumenti di pianificazione di scala sovraordinata e contribuisce a realizzare alcuni degli obiettivi ivi contenuti; 2. l attuazione del Piano di gestione dei rifiuti non causa la criticizzazione dello stato delle componenti ambientali del contesto analizzate, anzi ha effetti positivi; 3. il Piano di gestione dei rifiuti riguarda la gestione dei rifiuti prodotti dalle navi con la finalità di ridurre l inquinamento marino; 4. le previsioni del Piano di gestione dei rifiuti producono impatti diretti positivi sulle componenti ambientali interessate quali i rifiuti, che costituisce oggetto di piano, l acqua e indirettamente la salute umana. Pertanto, in relazione a quanto sopra esposto, con particolare riferimento all assenza di possibili effetti negativi sull ambiente derivanti dall attuazione del PGRR, si può affermare che non è necessario assoggettare il PGRR stesso alla procedura di VAS. Non è stata attivata la procedura di Valutazione di Incidenza di cui al DPR 357/97 in quanto trattasi di piano ubicato all esterno dei Siti Natura 2000. Il PGRR non ricade neanche nelle fattispecie previste dal punto 5 delle linee guida regionali (DGR n. 220 del 9 febbraio 2010) ricorrendo le quali, anche all esterno di SIC e ZPS, è necessario attivare la procedura di valutazione di incidenza. In corrispondenza della linea di costa la distanza tra il molo sud e il limite a nord del SIC IT5340001 Litorale di Porto d Ascoli è di circa 5 km. 3. ESITO DELL ISTRUTTORIA Per tutto quanto sopra detto si propone pertanto: DI STABILIRE, ai sensi dell art. 12, comma 4, del D.lgs 152/2006 e del paragrafo 2.2 delle linee guida regionali per la VAS di cui alla DGR 1813/2010, che il Piano di gestione e raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico proposto nel dicembre 2013 è escluso dalla procedura di valutazione ambientale strategica in quanto dalla sua applicazione non possono originarsi effetti negativi sull ambiente.

8 DI TRASMETTERE copia del presente provvedimento al proponente Autorità Marittima - Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e alla Autorità Procedente Regione Marche - P.F. Ciclo dei Rifiuti, Bonifiche Ambientali, AERCA e Rischio Industriale, per gli adempimenti di rispettiva competenza e a quest ultima anche ai fini della pubblicazione prevista al punto 2.2 lettera f) delle linee guida regionali di cui alla DGR 1813/2010. Il Responsabile del Procedimento (Dott. Fulvio Tosi) - ALLEGATI - NO